#vedere la bellezza
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“L’apparenza delle cose cambia a seconda delle emozioni e così vediamo in esse magia e bellezza, mentre la magia e la bellezza sono in realtà in noi stessi.” – Khalil Gibran
#perle di saggezza#pensiero del giorno blog#frasi sagge#frase del giorno#vedere la bellezza#khalil gibran#guardarsi dentro#apparenza#riflessioni profonde#riflessioni mattutine#interiorità#emozioni
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non vedo l'ora che sia stasera vi giuro
#fra poco ho un esame e probabilmente verrò bocciata ma la mia serata si concluderà comunque in bellezza perché escono gli episodi di un prof#a win is a win#non vedo l'ora di vedere mio figlio biologico mimmo l'ho partorito io#un professore
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video tour di italiano che visita redacted, texas e manifesta stupore nel momento in cui trova altra gente che cammina. ti capisco, fratello
#una città che non conosce la bellezza in un paese che non sa di avere in media due gambe e e due piedi#no ma mi riempie veramente di angoscia vedere queste città grandi ma deserte perché le distanze sono così grandi da rendere indispensabile#l’uso della macchina
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I wasn't born to make gifsets, I was born to make 1 gif and watch it in loop the next week of so
^ how I look at a gif after it has looped the billionth time
#see#it all started when I watched the return of the jedi#and I had to rewind the VHS to watch my fave scenes multiple times#now I just save a gif and i can watch it in loop#this is what technology is for#also I do use the loop function in vlc lol#but you cannot watch a video everywhere in loop#gif are much more portable!!#YOUR FAVOURITE SCENE IN YOU PHONE#FOR FREE#amazing#moss text#who knows if'll ever care enough to make a gifset XD#perchè comunque lezioni di persiano lo guardo fino a consumare lo schermo con gli occhi#le gif sono il bonus di continuare a vedere la bellezza quando voglio#<3<3<3<3<3#to be fair fanart is more rewarding bc I can make them fuck or kiss#but gifs are also nice#keep the fire burning while I cannot draw XD#plus 1 gif is like waaaay less time than 1 sketch for me lol#this is because I make shitty gifs and good art XD#enough rambling#please take my ramblings as a sign to TRY NEW THINGS#and enjoy art in all shapes!! :D
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LA BELLEZZA NEL VEDERE
LA BELLEZZA NEL VEDERE
a cura di Ottava di Bingen “Non vedrei ora così bello, se già non avessi veduto così nero.” LA BELLEZZA NEL VEDERE
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sono sinceramente commossa a vedere i video dello stadio tutto pieno, i cori, gli striscioni e le decorazioni che sono ovunque
#piango a ogni video che vedo#tutte queste cose mi hanno fatto vedere molto di più la bellezza di questa città#e adesso mi sento fortunata a respirare quest'aria ogni giorno#a vedere gli occhi contenti delle persone#💙#e forza napoli sempre
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Sottomessa
Ti proteggo da chiunque osasse toccarti. Sono geloso della tua bellezza e dell'enorme ed evidente fascino che eserciti sugli uomini. Ti do ordini e indicazioni precise su come vestirti, come comportarti e che devi eseguire alla lettera. Seleziono per te le persone che puoi vedere. Pochissime, per la verità.
Ti faccio indossare il collare: a volte anche in pubblico. Perché tutti sappiano che sei la mia schiava. Mia, solo mia. Perché nella tua mente devi sentirti pervasa da una continua sensazione di devozione, mio possesso, tua obbedienza e timore; ma devi sapere che sei da me protetta e amata alla follia. E che sarà sempre così.
Ti osservo di continuo, ti contemplo: sei bellissima. Sei il mio unico hobby e la mia sola fissazione. Adoro gli oggetti che tocchi, annuso il cuscino su cui dormi e sono geloso delle lenzuola che ti avvolgono la notte. Però poi ti ricopro di regali e pregiata, costosissima biancheria intima. Lo faccio per te, ma soprattutto per me, per il mio assoluto, privato piacere.
Devi essere sempre lavata, truccata, profumata, pulita, vestita in modo sensuale per me e soprattutto sai di dover essere sempre a disposizione per quando ti voglio. Perché tu non mi basti mai. Adoro il tuo seno, il tuo culo e la tua fica. Di notte sogno i lavori della tua stupenda bocca e godo moltissimo per come sai usarla sul mio corpo tutto.
Il timore iniziale che ti pervade il corpo e tende il tuo viso quando ti avvicino, lascia immediatamente il posto a un largo sorriso non appena senti il mio uccello che cerca il tuo culo o la tua fica per infilarvisi. Gemi. Lo desideri. Nella tua mente non c’è spazio per altro. E nella mia non c'è desiderio per altra donna che non sia tu.
Godi delle mie forti spinte dentro di te. E ti bacio, ti lecco ovunque. Tu, cara, sei il pasto e la pace della mia anima. Mi devi obbedienza cieca e fiducia totale. Perché io ti adoro: come posso fartelo capire altrimenti, se non facendoti raggiungere le più alte vette del piacere, seppur misto a dolore e umiliazione?
RDA
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(Foto: rougeleopard)
Da noi, in Italia, in genere una donna dai capelli rossi è una bellezza rara. La visione di un pube rosso poi può farti uscire letteralmente di testa, dal desiderio di averla. Ma... che fai, adesso: ti spogli nuda? Oh, Signore...
(Foto: pin-up-models)
No: non radertela, per favore! È un vero capolavoro... un patrimonio dell'umanità. Sentire da vicino il tuo odore senza il perizoma, vedere il tuo pube nudo e avere l'acquolina in bocca sono una cosa sola.
Aliantis
(Foto: rougeleopard)
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“Possa la tua visione essere nuova in ogni momento. L’uomo saggio è colui che si sorprende di tutto.” – André Gide
#frase del giorno#frasi sagge#meraviglia#sorprendersi#rinnovarsi#nuove prospettive#aprire la mente#vedere la bellezza#pensiero del giorno blog#perle di saggezza#andré gide
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Non bisogna arrendersi, per continuare a vedere la luce anche dove non c'è.
Continuare a cercare la bellezza dietro le ombre.
Cogliere l'emozione dietro la freddezza apparente di chi ha solo paura.
La poesia è visionaria e testarda.
©b.b.s
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Tema: l’esperienza sessuale che vorrei rivivere
Svolgimento:
Qualche hanno fa conobbi, su un sito di incontri, Giorgio, uno psicoterapeuta
Lo incontrai reticente, ma dopo 2 ore passate con lui ero già convinta su come dovesse andare la serata
A parte l'oggettiva bellezza, di sicuro il suo lavoro, lo aiutava a rendersi interessante e affabile
Se aggiungiamo poi che il suo campo è la sessualità e le parafilie, bè... Con me, aveva pane per i suoi denti
La faccio breve: scopammo in macchina, nel parcheggio di piazza della Repubblica, a Porta Palazzo
Nei giorni successivi scoprii che era sposato e con una "lolita" come amante
Chiacchierando mi confidò di avere un amico dai tempi dell'università, anche lui psichiatra e complice di giochi spregiudicati e deontologicamente inappropriati
Ma vabbè!
Mattia, l'altro Doc, si accupava di disturbi alimentari
Considerando le mie inclinazioni sessuali e il mio passato da grande obesa (e annessa bulimia) devo aver pensato che fossero la coppia giusta per me
Mi convinsero ad incontrarli insieme e così feci, una sera di fine Agosto
La sera fu una figata, perché seduti ad un tavolino in pieno Quadrilatero, giocammo a rimbalzarci provocazioni
Mi facevano aprire le gambe, scostare le mutandine per fargliela vedere
Bevevano il loro drink facendomi sentire al centro di tutto
Erano eleganti, entrambi belli e affascinati ed io rapita dal loro modo di fare
Una coppia ben collaudata ed entrambi consci delle proprie potenzialità
Sapevo che c'era una camera d'albergo che ci attendeva e il cerchio si sarebbe chiuso con un triangolo perfetto
Prima però mi costrinsero a corteggiare la cameriera, giovane e carina, per portarcela in camera con noi
Le congiunzioni stavano andando esattamente come volevamo e, carichi come molle, pregustavamo la nottata che ci attendeva.
Poi, a Giorgio, è arrivata una telefonata
La sua amante, impazzita di gelosia per non so quale motivo, aveva pubblicato, per ripicca su fb, qualcosa che lo metteva in relazione con lei e, la moglie, era venuta improvvisamente a conoscenza di cose che probabilmente avrebbe preferito non sapere!
Sotto gli occhi di tutti, tra l'altro.
Insomma un puttanaio.
Io mi sono ritrovata con un uomo fuori controllo che urlava al telefono per le vie di Torino e un altro eccitato come un riccio, pronto a buttarlo ovunque.
Li ho caricati in macchina e abbandonati in Piazza Castello, con la promessa di risentirci
Ma indovinate com'è andata?
Niente, nella mia vita è entrato l'uomo del deserto e piano piano mi sono dedicata a lui.. Poi vabbè, il covid, l'Afghanistan, l'Oreste come un'ombra nella mia vita, hanno mandato tutto nel dimenticatoio
Giorgio mi ha riscritto un paio di volte, ma vederlo così turbato e incapace di gestire quella situazione, mi fece ricredere su di lui
Non basta una laurea in psichiatria per saper restare centrati e non mandare in merda la propria vita!
Se poi ti scopi delle schegge impazzite di 18 anni...
Cmq.. Per rispondere
Io vorrei viverla/riviverlo (MMF) una situazione a tre, come quella
Mi manca, tra le esperienze fatte..
—___--
l'ho scritto di getto nel bagno dell'ufficio, non ho corretto, non ho riletto
Perdonate errori e strafalcioni 😉
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L'amore profondo è un sentimento che va oltre le parole, oltre i gesti, oltre il tempo. È un legame invisibile che unisce due anime in un modo che solo loro possono comprendere. È la sensazione di essere completi solo quando si è insieme, di trovare rifugio e conforto nell'abbraccio dell'altro. In un mondo in cui tutto sembra effimero e fugace, l'amore profondo è una roccia solida su cui costruire la propria vita. È la certezza che, nonostante le tempeste e le difficoltà, ci sarà sempre qualcuno al proprio fianco, pronto a sostenere e a condividere ogni momento, sia esso di gioia o di dolore. L'amore profondo è fatto di piccoli gesti quotidiani, di sguardi che parlano senza bisogno di parole, di silenzi che raccontano storie. È la capacità di accettare l'altro con tutte le sue imperfezioni, di vedere la bellezza anche nei difetti, di amare incondizionatamente e senza riserve. È un sentimento che cresce e si rafforza con il tempo, che si nutre di fiducia, rispetto e comprensione. È la consapevolezza che, nonostante le differenze e le difficoltà, l'amore è più forte di tutto e può superare ogni ostacolo. L'amore profondo è un dono prezioso, un tesoro da custodire gelosamente. È la forza che ci spinge a dare il meglio di noi stessi, a crescere e a migliorare, a diventare persone migliori. È la luce che illumina i nostri giorni e che ci guida nei momenti di oscurità. In un mondo in cui tutto cambia e si trasforma, l'amore profondo è l'unica costante, l'unico punto fermo. È la certezza che, non importa cosa accada, ci sarà sempre qualcuno che ci ama e che ci sostiene. È la magia che rende la vita degna di essere vissuta.
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Mio padre mi diceva che
per far felice una donna non ci vuole molto,
ma ci vuole molto.
Cioè, si spiegava meglio,
non ci vuole molto impegno,
ma ci vuole molta passione.
Non ci vogliono molti soldi,
ma ci vuole molta creatività.
Per vedere se
la donna che hai accanto sta bene,
tu portala a passeggiare, mi diceva.
Portala nei vicoli della città,
portala a guardare le cose piccole,
come le vecchiette che
annaffiano dai balconi.
Che poi le passeggiate aiutano pure
ad innamorarsi di più, mi diceva.
Perché quando si cammina
i pensieri stupidi scorrono via,
e rimane solo il presente,
la bellezza del giorno, voi due.
Poi, portala a fare un aperitivo, mi diceva;
quella sarà la prova del nove.
Fate un bell'aperitivo insieme,
riposatevi dalla passeggiata,
bevete e mangiate, ridete,
diamine falla ridere.
E se dopo l'aperitivo ti dice:
io ho ancora fame, andiamo a cena ?
Allora significa che quella persona
sta davvero bene con te.
E felice, mi diceva.
Perché una donna quando sta bene
ha sempre fame.
Gio evan
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Per il gioco del ricordo, io scelgo il numero 24: cartoni animati. :)
Buongiorno! 🌷 Grazie per la domanda! ☺️
Dunque, di ricordi annessi ai cartoni animati ne ho tanti, ma alla fine ho scelto Spirit - Cavallo selvaggio (2002), perché mi rimembra i primi anni in cui mi ero trasferita con i miei genitori a ottocento chilometri di distanza dalla casa dei nonni, dove avevo trascorso gli esordi della mia infanzia. All'epoca i prodotti della Mulino Bianco proponevano come sorprese all'interno delle confezioni dei giochi a tema Spirit, ovvero i totem, i trucchi per il viso e le cartoline. Ricordo di aver costruito non so quanti totem e di aver programmato nei minimi dettagli il mio viaggio nel Parco dello Yellowstone, perché il mio sogno era vedere dal vivo tutte le meraviglie naturalistiche e faunistiche del territorio, in groppa ad un cavallo della prateria, uguale a Pioggia, sfidando le aquile e il vento, e sperando di incontrare un nativo come Piccolo Fiume, per il quale avevo un'infatuazione. Tuttavia, erano le cartoline quelle che mi piacevano di più, perché le spedivo ai nonni assieme alle lettere, e loro ricambiavano con altre cartoline a tema Spirit. Così, in quelle poche righe a disposizione, ci raccontavamo quelle cose che a telefono non si riescono a dire senza piangere, come "ci manchi" e "quando sarò grande vi porterò con me nel Parco dello Yellowstone". Tutt'ora Spirit è uno dei miei film d'animazione preferiti; non solo perché è obiettivamente un capolavoro, ancora ad una ventina d'anni di distanza, ma anche e soprattutto perché incarna un periodo della mia vita emotivamente intenso e difficile, pieno di bellezza e malinconia. Alla fine i nonni dopo qualche anno si trasferirono vicino a noi e la lontananza si annullò. Come promesso, mi vestii da nativa americana e li condussi nel salone di casa, che si trasformò nello Yellowstone. Non so se un giorno riuscirò mai a visitare quel parco, quello vero; di sicuro, qualora avvenisse, gli spedirò una cartolina, ovunque saranno.
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Soltanto colleghi, io e Anna
Lavoriamo nella stessa azienda da anni entrambi. Io ho più di cinquant'anni e un po’ di… sana pancetta. Anna, il mio capo, ne ha un po’ meno di cinquanta ma è sempre una vera bellezza: piccolina ma con tutte le sue cose a posto e ben soda. Una vera sportiva. In azienda non c'è nessuno che non le sbavi dietro. Malgrado queste differenze, siamo comunque sempre andati molto d'accordo. Tra noi e con gli altri colleghi: battute, frizzi e lazzi quanti ce ne possono stare in una giornata d'impegno costante. Concentrati ogni giorno fianco a fianco, lavorando molto, ma allo stesso tempo stimandoci e aiutandoci reciprocamente. Ognuno poi a casa con la sua famiglia.
Nell'ambito di cambiamenti di rilievo nella nostra area aziendale di competenza, nell'autunno di due anni fa abbiamo dovuto trasferirci in gruppo in Spagna per un paio di mesi di aggiornamento. Eravamo una decina di colleghi e prendemmo alloggio tutti nella stessa struttura, che offriva stanze attrezzate con cucinino a prezzo conveniente. La sera poi: o tutti al ristorante lì vicino, oppure ci si arrangiava; si comperava qualcosa in rosticceria o al supermercato, quindi si cucinava e mangiava in stanza. Due fili di spaghetti, un petto di pollo, inslata: cose così.
Un sabato, tutti erano più o meno in giro per la città più vicina, tranne noi due, che avevamo deciso di prenderci una pausa. Comperata un po' di roba, ci siamo trovati quindi a spadellare e mangiare nella sua stanza da soli, io e lei. Dopo una buona cena, a dispetto delle minime condizioni organizzative, un po' di ottimo vino spagnolo, abbiamo fatto due chiacchiere in libertà e un certo grado di antica confidenza ci ha portati a superare la sottile linea di confine che separa la normale amicizia tra colleghi da sentimenti esclusivi di intimità a due.
Durante una pausa, le ho chiesto a bruciapelo: "Senti un po’: prima che me ne vada a letto, dopo tanti anni, con tutto l'affetto che c'è tra noi due, lontani da casa… me lo dai un bacio?"
"Ma che cazzo dici? Sei scemo?"
"E dai: che ti costa… non lo saprà mai nessuno…"
"Smettila: mi stai imbarazzando e facendo diventare rossa. Ora mi sto arrabbiando. Seriamente…"
"Che scema che sei… sono tristissimo; vabbè: adesso me ne vado."
"No, dai… Con quel muso da bambino deluso... Porca zozza, dai non mi far sentire in colpa… vieni qua… (e mi diede un bacio veloce e leggerissimo sulla bocca)"
"E quello che era? Che siamo: due scolaretti?"
"Porca troia, stasera… Guarda: basta che la finisci. E mi raccomando: che la cosa resti qui, chiaro?"
Quindi mi gettò le braccia al collo e mi diede un bacio da sballo, succhiandomi la lingua e lavorandosela a lungo.
"Mmmmh… va un po’ meglio…"
"Va un po’ meglio? Cazzo dici: t'ho dato un bacio che avrebbe resuscitato un morto… Mo’ mi incazzo…"
"Ma io per la verità volevo baciarti altro: le tue labbra più private… Quelle in basso…"
"Senti: adesso vai dritto dritto a fare in culo, vai… Stasera propriooo…"
"Va bene, un ultimo disperato tentativo: giuro che se me la fai solo vedere, poi me ne vado nella mia stanza… Cazzo: ci conosciamo da quasi venti anni, che c'è di male a vedersi nudi…"
"Dai, smettila: adesso veramente non sei più divertente. E togliti dalla faccia quell'espressione da cane bastonato… Mannaggia la zozza… (Fissandomi muta per venti secondi) Guarda: solo perché ti stimo, perché mi hai sempre aiutato in mille maniere… poi però ti levi subito dal cazzo, ok? Che stasera mi stai proprio a far girare i coglioni ad elica… Ti faccio licenziare, sai? Mando un'email al Personale appena esci..." A quel punto, seduta sul letto si tolse le scarpe. Guardandomi fisso negli occhi, si sfilò i sexy-jeans a pelle, poi le mutandine che mi gettò in faccia e infine allargò le sue gambe: bellissime e nude. Un miracolo d'erotismo proprio lì, davanti ai miei occhi sgranati.
Io allora scesi in ginocchio come se avessi visto la Madonna e mi avvicinai alla sua fica. Ne sentivo l'odore meraviglioso, che era per me un vero e proprio afrodisiaco.
"Aaaah… devo dire che sei proprio stupenda anche qui sotto… sei una strafica, te l'ho sempre detto… sei un vero capolavoro della natura. Sia benedetta tua madre!"
"Seeee: bonasera… Grazie, scemo… Dai… Adesso smamma…"
Anna aveva le guance rosse come un peperone, mentre si scherniva; ma comunque le si leggeva in viso che era molto lusingata dal mio apprezzamento sincero e che era intrisa di un sottile e sensuale piacere, nel sentirsi così manifestamente desiderata. E non accennava a rivestirsi. Muoveva le gambe a destra e sinistra e così facendo apriva e chiudeva la fica.
Era un gioco erotico sottilissimo, insolito e bellissimo: per me e per lei. Bellissima, Anna: che ora si trovava in una dimensione nuova, per giunta a fica nuda, esposta e con qualcuno che non era suo marito, un uomo certamente buono, ma che la dava per scontata, come mi aveva confessato più volte. E tutto ciò le piaceva: non avrebbe mai voluto che me ne andassi, ne ero sicuro. Era felice di farsi ammirare la fica e l'ano nudi dal suo collega fraterno e protettivo. Era diventata in quel momento una docile e indifesa peccatrice, ma si sentiva tranquilla e al sicuro, con me; pur trovandosi lontana da casa e dalla sua immagine ufficiale integerrima di moglie e madre di famiglia.
"Ora per finire la serata in bellezza, posso baciartela rapidamente? Daiiii…. fammelo fare…"
"Noooooo, pazzo! Ma che cazzo dici… non puoi fare sul serio…"
Intanto, allargava un po’ di più le gambe, alzando contemporaneamente il bacino. Avanzava sul bordo del letto fino quasi a cadere, offrendosi chiaramente al mio viso sempre più vicino a quella meraviglia. Ne percepivo l'odore e la vedevo evidentemente umida, palesemente preda del suo desiderio.
"Guarda, Anna: te le sfioro soltanto e rapidamente con la bocca, queste tue labbra deliziose. Poi mi alzo e me ne vado: giuro… fammelo fare: ti prego… ne ho bisogno, stasera… sono lontano da mia moglie, tu da tuo marito… non puoi farmi morire così: mi struggerò di passione, nel letto…"
"Dai, allora. Uffaaaa… ma tu guarda che cazzo mi tocca fare a me, stasera! Sbrighiamo ‘sta cazzo di faccenda. Vai molto veloce, stronzo…"
Non me lo sono fatto ripetere e ho immediatamente incollato le labbra alla sua fica, mettendo le mie mani sui suoi fianchi nudi per attirarla e stringermela tutta. E non intendevo sfiorarla romanticamente: ho iniziato direttamente a succhiarla forte e a mangiarla. Non mi sarei staccato da quel vero paradiso in Terra per tutto l'oro del mondo. Lei diceva debolmente:
"Dai, su: ma che cazzo fai… non dobbiamo… adesso staccati e vattene… daiii…. oooooh... maledetta testa di cazzo: eravamo d'accordo… suuu… dai: alzati…. aaaah…
E sussurrava quelle parole tenendo ben ferma la mia testa contro il suo bacino, che cominciava deliziosamente e sensualmente a muovere. La adoravo letteralmente. Sarei morto, pur di non staccarmi da lei. L'ho odorata, leccata, succhiata e ingoiata per una buona mezz'ora: se la meritava tutta. Giocavo con le sue grandi e piccole labbra; gliele aspiravo forte e le trattenevo, per poi rilassargliele e continuare a leccarla e mangiarla.
Le infilavo la lingua dentro, la penetravo e guizzavo ovunque. Giocavo con la sua clitoride. In breve, avevo il viso cosparso dei suoi dolcissimi umori ma non riuscivo a saziarmene. Inghiottivo tutto. Respiravo l'aria che sapeva della sua fregna: una vera cura per i polmoni e per l'anima, altro che passeggiata in montagna! Anna mugolava di puro piacere, alzando e abbassando di continuo le anche, pur di farsi leccare dall'alto in basso e in profondità. Mi diceva: “continua, cazzo! Non smettere… si: lecca bene la mia passera e il mio buco del culo. Lo desidero tanto… ooooh, se mi piace... mio marito non me l'ha mai fatto… ma tu d'ora in poi non farmelo mancare mai... ti odioooo… ooooh... bastardo...”
Venne a più riprese, inondandomi ogni volta il viso di puro miele di donna. Poi non ce la feci più: mi alzai e crollata ormai ogni barriera scopammo nudi come se fossimo marito e moglie che non si vedevano da un anno. Ci conoscevamo troppo, per non desiderarlo entrambi. La stimo moltissimo e quindi con estremo rispetto e impegno le sfondai letteralmente quella piccola fregna stupenda che avevo sempre desiderato. Lei si concedeva tutta e godendo mi diceva: “non dovrà saperlo mai nessuno, mi raccomando… intanto ficcamelo tutto bene dentro… mmmmmh… dai, mettici anche i coglioni…” Le dissi che poteva stare tranquilla: non avrei mai corso il rischio di sputtanare entrambi in azienda e di rovinare due famiglie.
A quel punto si girò a pancia in sotto, mise un cuscino sotto il bacino che così si sollevò, e allargò le natiche con le mani per offrirmi il culo. Il suo ano, per la magia che solo una donna d'esperienza e innamorata sa fare, si schiuse da solo davanti ai miei occhi stupefatti: era evidente che voleva essere inculata. Quando si dice “ha un culo che parla.” Avevo dato fuoco a un vero vulcano di passione. Volle che le venissi in culo e le sborrai lentamente dentro non so quanti getti! Una dolcissima, insospettabile, nuova puttana era incredibilmente tutta a mia disposizione! Da allora scopiamo almeno una volta a settimana. Non vi dico quanto è brava a succhiarmelo e a ingoiare tutto il mio cazzo! Riesce a farmi venire quando dice lei. Mi è entrata in testa. Sul posto di lavoro massima formalità: nulla di più delle solite battute e assolutamente nessun contatto fisico. Ci bastano gli sguardi di mezzo secondo. E i messaggi di fuoco tramite la nostra chat segreta su Telegram.
RDA
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(Foto: vale-fiori-urlanti)
Ama fargli delle sorprese. Stasera è un'occasione speciale: perciò vuole farsi trovare ornata con una semplice catenina che esalti la sua incredibile bellezza fisica. Perché lei emana una fortissima sensualità e ha una carica erotica notevole, di cui lui non è mai sazio. Già sa che lo stimolerà, toccandosi il seno in modo un po' lascivo.
(Foto: vale-fiori-urlanti)
Lentamente. Egli osserverà quei capezzoli noti divenire turgidi e sentirà crescere la sua voglia di lei. Le ordinerà di prepararsi. E lei, che si sente profondamente sua, obbedirà docile. Eseguendo un lentissimo e irresistibile spogliarello. Vedere quel solco finalmente indifeso e aperto è uno spettacolo di per sé. Il desiderio nella stanza si taglia a fette. Odore di sudore e sesso. Il resto è facilmente immaginabile...
Aliantis
(Foto: vale-fiori-urlanti)
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Grazie @vale-fiori-urlanti🌹
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