#vecchi schemi
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Negli anni ho imparato ad essere accondiscendente, a portare rispetto a chi più anziano di me o in una posizione più elevata, solamente per il ruolo rivestito e non necessariamente perché ne portasse a me.
Ho imparato a tacere, se non compresa, e ad essere performante in ogni ambito della vita, perché non si potesse trovarmi in difetto, un giorno.
Così, ho però generato aspettative negli altri, ottenendo di uniformarmi alla loro idea di chi io dovessi essere, mettendo da parte me ed i miei bisogni.
Oggi ho capito che non è più necessario, che posso esprime me stessa per come sono, che esistono persone che sanno andare oltre, che sanno leggerti, sentirti e respirarti nel profondo, persone con le quali abbandonare vecchi schemi obsoleti e non più adattivi per crearne di nuovi, freschi e soprattutto plasmarli insieme.
Oggi ho imparato qualcosa di nuovo su di me, e me l'hai insegnato tu.
#libere associazioni#parola di amante dei gatti#pensieri#parole#vecchi schemi#da lasciare andare#non per tutti#Tu
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L'impronta dei nostri genitori dentro di noi lascia un segno nella nostra anima che è difficile da cancellare.
Ci appoggiamo ancora sui loro piedi, con i nostri, per camminare, senza rendercene conto.
Ci aggrappiamo alle loro gambe, quando siamo sconvolti dal terrore, come se potessero davvero aiutarci.
I loro modi di essere e di fare, più o meno sottili, ci vengono trasmessi quasi per osmosi.
Spesso fisicamente, a livello non verbale, e quindi in modo inconscio.
Così come ci hanno trattato loro da piccoli, così noi tratteremo gli altri, e noi stessi, da grandi.
Tuttavia, contrariamente a quello che si pensa, non sarebbe neanche auspicabile liberarsi di questi modi di fare e di essere, come quando ci liberiamo in quattro e quattrotto di qualche vecchio scatolone buttandolo in soffitta.
Questi schemi genitoriali, vanno in realtà elaborati, integrati e rinegoziati, per trovare dentro di noi altre modalità di essere nel mondo, che rispecchino maggiormente la nostra essenza.
Non è auspicabile sbarazzarsene in primis perché non è possibile farlo subito, né completamente, né in profondità.
Neanche con cinquant'anni di terapia.
E due, essendo state le nostre ancore di salvezza per vivere, in un periodo della nostra vita molto delicato, rimarremmo come vermi nudi nella terra se esse ci venissero tolte di botto.
Essere significa divenire.
Diventa ciò che sei significa infatti questo: creare se stessi dal passato, continuamente, cercando di avvicinarci sempre di più alla verità nel presente, per un futuro migliore.
Non basta togliere il velo da ciò che non ci appartiene.
Occorre scolpire la nostra vera identità giorno dopo giorno, come si scolpisce un sasso quando lo si fa diventare una statua.
Essere significa spogliarsi dei vecchi abiti che non ci appartengono, e rivestirsi di nuovi abiti che sentiamo più nostri.
Significa cercare, dismettere, e creare di nuovo.
Il lavoro da fare segue queste due vie all'unisono.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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Fare pace con la morte. La morte è quotidiana, ogni giorno muore e con lui quel che è stato. La mia infanzia e la mia adolescenza sono morte ed è nata con loro la mia età adulta. Tutte le persone con cui ho interagito sono morte perché, anche se sono ancora vive, oggi non sono più le stesse. Io stessa sono morta tantissime volte ed altrettante volte sono rinata. Ogni giorno muoio ed ogni giorno rinasco. Morire ogni giorno e la morte non è più così spaventosa.
Fare pace con la morte significa accettare che ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Ogni giorno è un ciclo di morte e rinascita, un continuo fluire di esperienze, emozioni e stati d'animo. Questo processo ci permette di evolvere, di trasformarci, di crescere.
La morte delle nostre vecchie versioni non è una perdita, ma una liberazione. Ci liberiamo dei vecchi schemi, delle paure e delle limitazioni. Ogni fine ci offre l'opportunità di riflettere, imparare e rinnovarci. In questo modo, la morte diventa una guida, un'insegnante che ci mostra la strada per una vita più autentica e consapevole.
Accettare la morte come parte integrante della vita ci aiuta a vivere con più intensità. Ogni momento diventa prezioso, ogni incontro significativo. Sappiamo che tutto è transitorio, e proprio per questo ogni istante assume un valore inestimabile. Vivere con la consapevolezza della morte ci spinge a essere presenti, a dare il meglio di noi stessi, a non rimandare ciò che è veramente importante.
Ogni giorno è una tela bianca su cui dipingere nuove storie, esplorare nuove possibilità. La vita stessa diventa un'opera d'arte in continua evoluzione, dove ogni pennellata, ogni colore, ogni sfumatura contribuisce a creare un quadro unico e irripetibile. In questo modo, fare pace con la morte non significa solo accettare la fine, ma anche celebrare il viaggio. Un viaggio fatto di infiniti piccoli inizi e infiniti piccoli finali. Un viaggio che ci invita a vivere con pienezza, a morire e rinascere ogni giorno, con il cuore aperto alla meraviglia.
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Prospettiva di oggi, #154
Berlino si è svegliata stropicciata e plumbea, io non lo so. Alla fine ho deciso di partire, e nell’istante stesso in cui ho sentito mia madre per dirglielo ho anche avvertito tutto il ritorno ai vecchi schemi. Adesso però so che posso fare di meglio, fino alla fine di questo mese non voglio avere preoccupazioni diverse dal momento presente, voglio che questa cosa si traduca in un modo migliore di stare anche lì, di incontrarla. La cosa che mi fa più paura è la mia casa, il suo caos mai vissuto. La cosa che mi fa più paura è già successa. Credo che piangerò molto, credo che Valerio sarà molto più perso di prima quando sarò lì. Ci proverò: se la coltre si fa tropo pesante andrò via di nuovo prima del tempo, ho tante vie di fuga pronte: Roma, Siviglia, forse anche Bologna. Poi il 27 Novembre tornerò qui e firmerò il contratto breve. Chissà se questa decisione poterà alla rovina questa mia fase evolutiva, ma del resto lo sappiamo bene che tutto è evoluzione. Ce la faccio. Berlino, comunque, è bella anche illuminata di grigio.
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Il ragazzino globalista che va in estasi per i Maneskin in reggicalze pensando che siano fuori dagli schemi e ribbbbbelli.
Io che ascolto il The Rocky Horror Picture Show del 1975 dove un trans spaziale si fotte mezzo cast.
Con ben altra musica.
Siete vecchi dentro e banali.
M. Brandi
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Propositi per l'anno nuovo:
2019: perdere 5 chili
2020: perdere 7 chili
2021: perdere 10 chili
2022: perdere 13 chili
2023: perdere 15 chili
2024: lottare contro gli schemi di bellezza imposti da questa società capitalistica, materialista e oppressiva.
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Oggi è la Giornata Internazionale della Donna, un momento per riflettere sulle battaglie vinte e quelle ancora in corso per le donne in tutto il mondo.
Non possiamo ignorare le sfide che ancora affrontano.
Le mimose e gli auguri, ma ci serve anche molto di più. Dobbiamo lavorare per garantire pari opportunità sul lavoro, rispettare le scelte personali e combattere contro la violenza di genere.
Nonostante i progressi fatti nel 2024, ci sono ancora ostacoli da superare, come stereotipi e pregiudizi che condizionano ancora la vita delle donne. È importante tenere viva la discussione sui diritti delle donne e lottare per assicurare una piena parità. Auguro a tutte le donne di realizzare i propri sogni e di vivere libere da ingiustizie e violenze, senza essere più schiave di vecchi schemi culturali.
LupoSolitario00🐺
#napoli#il ragazzo di napoli#napoletano#luposolitario00🐺#femminismo#giornata internazionale della donna
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Vivere lontano da casa non è per tutti.
Devi avere un cuore grande, grande a sufficienza per far da valigia a tutto ciò che lasci; gioie e dolori, amici e amori. Questo bagaglio cardiaco che batte anche quando tocchi un suolo che non ti appartiene o quando sei steso su un materasso che non ha la tua forma e un cuscino scomodo, e guardi il soffitto chiedendoti dove stai andando.
Amici che non sono i tuoi, una città che non è tua.
Devi avere un cuore grande, così grande da far spazio a cose nuove. Un cuore che a volte temi che altri abbiano dimenticato, perché il presente ha preso il sopravvento nelle loro vite. Un cuore grande, ma non troppo forte. Allora è lì che si ferma un attimo. Va in va arresto, ti confonde e non sa più chi sei.
Così ti stendi sul materasso che ora ha subìto un po' il tuo peso, ed il cuscino più molle da una parte e ti chiedi chi stai diventando più che dove stai andando. Perché quando parti, più che muoverti verso una destinazione, vai verso un destino, il tuo.
Fino a quando non ci lasciamo alle spalle vecchi schemi non ci sarà mai spazio per vedere nuovi orizzonti.
Sergio Marchionne
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“Quando cresci e maturi emotivamente è normale sentirti un po' solo e distante da tutto il resto. È un segno che ti stai distaccando da vecchi legami e vecchi schemi che non fanno più per te, e stai diventando più profondamente connesso con il tuo vero io.”
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Gianfranco Peroncini
SINISTRA SUL CAVIALE DEL TRAMONTO
Contro l’anglobalizzazione, alla cerca di un nuovo paradigma per il terzo millennio
Come uscire dalle paludi della politica contemporanea? S’impone un decisivo salto di qualità – anzitutto culturale – dal riflesso virtuale alla riflessione che si fa azione: ricostruire una patria, senza retorica e senza indulgenze; riedificare lo Stato dalle fondamenta, restituendogli una forza interiore.
Per invertire l’onda di marea del nuovo millennio – alimentata da un meccanismo globale che ha annegato le sovranità e omologato le coscienze – occorre un nuovo paradigma: nutrire e sviluppare uno spirito pubblico; ripristinare l’interesse generale; rifondare solidamente l’autorità dei governanti, la giustizia nei tribunali, la coscienza dei funzionari, l’equità sociale.
Lo scivolamento della sinistra sul (ca)viale del tramonto – in ordine con la fluidità liberista di una “società aperta” cosmopolita e sradicante – impone il superamento dei vecchi schemi: riaffermare un comune e assertivo anticapitalismo di rottura, per impedire che i dogmi del mercato continuino à insulter l’avenir.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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I nostri corpi stanno subendo una metamorfosi e un rilascio estremo in modo che più luce possa entrare nelle nostre cellule e quelle che erano precedentemente dormienti, o quello che gli scienziati considerano DNA spazzatura, possano essere attivate.
Mentre i nostri vecchi schemi karmici vengono bruciati dai fuochi sacri dell'alchimia, una luce superiore può entrare attraverso questi fuochi purificatori. È stato un turbine quando queste nuove energie sono penetrate.
Tutti noi sentiamo i molti sottili cambiamenti che avvengono intorno a noi e nei nostri corpi e questo continuerà ad accadere in modo che la nostra energia abbia il tempo di adattarsi alle nuove frequenze trasmesse, aiutandoci non solo a rimuovere vecchi blocchi ma anche a integrare nuovissimi raggi che hanno nuovi modelli di firma.
Molti sentono le ferite di questa battaglia e si sentono incredibilmente stanchi ed esausti. Con l'aumentare della frequenza, può essere ancora difficile vedere i benefici e facile perdere di vista i progressi che si stanno facendo.
Stiamo tutti attraversando un processo di eliminazione delle tossine e delle impurità emotive che si sono lentamente accumulate nel corso di molte vite. I brillamenti solari continueranno ad essere rilasciati, amplificando e aiutandoci a migliorare il nostro DNA alterando la nostra frequenza vibrazionale. Maggiore sensibilità, picchi elettrici e vibrazioni nel corpo, maggiore sensibilità al suono e all'energia. Spasmi muscolari e vampate di calore associati al rilascio di energia kundalini che si muove attraverso il corpo. Disturbi del sonno e bisogno di più pace e tranquillità.
Vertigini, sintomi simil-influenzali inspiegabili, sensazione di letargia e mal di testa e confusione senza una ragione apparente. La sensazione di esaurimento, stanchezza e sfarfallio della ghiandola del timo, palpitazioni cardiache mentre il chakra del cuore si risveglia come un gigante addormentato che si muove, tutto questo indica un cambiamento.
La nostra forza vitale si adatta mentre dolci onde di luce ci attraversano. Questi spiacevoli sintomi cesseranno mentre le nostre vibrazioni continuano a salire e ci ripariamo e rilasciamo i blocchi energetici e le distorsioni che portiamo.
Queste modifiche interne sono qui per sintonizzarci e rimuovere le impurità interne che ci portiamo dietro.
Più siamo in grado di elaborare i nostri sé oscuri e più ci prendiamo cura della casa in cui dimora lo spirito, più facile sarà la nostra transizione e più luce potrà entrare. Siamo davvero come dei piccoli centralini che imparano a collegare tanti altri circuiti che prima ci erano inaccessibili. Possiamo gestire solo una certa quantità di energia ogni volta che ci attraversa, altrimenti faremmo letteralmente saltare in aria i nostri circuiti. Il nostro compito è essere aperti a lavorare con la crescente tensione che sta arrivando.
Ci apriamo a linee di comunicazione extrasensoriali che prima ci erano inaccessibili. Perché ciò abbia successo, i nostri corpi spirituali, emotivi, fisici e mentali devono essere purificati.
energie di Dio.
Energie cosmiche e galattiche.
Energie di origine.
Energie del portale.
Energie galattiche del Sole Centrale.
Sorgente di coscienza!!
Di Mike Harrigan.
Sono.
Sei.
Noi siamo.
Unicità.
Coscienza Universale ************************* Our bodies are undergoing an extreme metamorphosis and release so that more light can enter our cells and previously dormant cells, or what scientists consider junk DNA, can be activated.
As our old karmic patterns are burned by the sacred fires of alchemy, a higher light can enter through these purifying fires. It was a whirlwind as these new energies came in.
We all feel the many subtle changes taking place around us and in our bodies and this will continue to happen so that our energy has time to adjust to the new frequencies being broadcast, helping us to not only remove old blockages but also integrate brand new beams. which have new signature templates.
Many feel the wounds of this battle and feel incredibly tired and exhausted. As your frequency increases, it can still be difficult to see the benefits and easy to lose track of the progress you are making.
We are all going through a process of purging the toxins and emotional impurities that have slowly built up over many lifetimes. The solar flares will continue to be released, amplifying and helping us to enhance our DNA by altering our vibrational frequency. Increased sensitivity, electrical spikes and vibrations in the body, increased sensitivity to sound and energy. Muscle spasms and hot flashes associated with the release of kundalini energy moving through the body. Trouble sleeping and need more peace and quiet.
Dizziness, unexplained flu-like symptoms, feeling lethargy and headaches, and confusion for no apparent reason. The feeling of exhaustion, tiredness and fluttering of the thymus gland, heart palpitations as the heart chakra awakens like a sleeping giant tossing about, all of these indicate a change.
Our life force adjusts as gentle waves of light pass through us. These unpleasant symptoms will subside as our vibrations continue to rise and we repair and release the energy blockages and distortions we carry.
These internal changes are here to tune us in and remove the internal impurities we carry around.
The more we are able to process our dark selves and the more we take care of the house in which the spirit dwells, the easier our transition will be and the more light can enter. We are really like little switchboards who learn to connect many other circuits that were previously inaccessible to us. We can only handle a certain amount of energy each time it passes through us, otherwise we would literally blow our circuits apart. Our job is to be open to working with the growing tension that is coming.
We open up to lines of extrasensory communication that were previously inaccessible to us. For this to be successful, our spiritual, emotional, physical and mental bodies must be cleansed.
energies of God.
Cosmic and galactic energies.
Source energies.
Portal energies.
Galactic energies of the Central Sun.
Source of Consciousness!!
By Mike Harrigan.
I am.
Six.
We are.
Uniqueness.
Universal Consciousness
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Sei di Denari
"La via dell'Amore".
Nessuno conosce la Verità.
Siamo tutti in cammino verso l'Amore.
E ciascuno di noi è guidato dal suo Maestro interiore, dal suo unico e irripetibile movimento d'Anima.
Io non posso giudicare il viaggio dell'Altro. Posso cercare di comprenderlo, di affiancarlo, di sostenerlo. Ma mai avrò l'opportunità di conoscere la sua Voce interiore fino in fondo.
Ogni Viaggio è unico e irripetibile.
Ciascuno vive i Sentimenti secondo il proprio vissuto familiare, culturale, animico, secondo ciò che ha maturato all'interno di questa Esperienza terrena e di altre Vite dimensionali.
Quanto ha sofferto, quanto ha tentato di restare a galla anche nei momenti più difficili, quanto si è sentito tradito o abbandonato, nessuno sa.
Ognuno è Giudice, Insegnante, Mentore, Padre e Madre di se stesso.
Puntare il dito è facile.
Ci fa sentire "migliori".
Ma nessuno è "migliore" nei Viaggi evolutivi. Tutti si è ugualmente coinvolti in una sfida complessa e a tratti anche molto dolorosa.
"Amare" è ciò che l'Umanità sta tentando di ri-accogliere dentro al proprio Cuore.
E per chi l'Amore non l'ha mai vissuto è dura riappropriarsi delle Vibrazioni di questo Sentimento, risvegliarle, ricomporle, assorbirle nella Struttura.
Spesso confonde l'Amore con il Bisogno. Percepisce il "vuoto affettivo" invadere ogni singola cellula. Si sente ingiustamente privato di qualcosa che l'avrebbe reso "completo" e "felice".
Si arrabbia, piange, sbatte i piedi.
Lo abbiamo fatto tutti.
Perché l'Amore su questo piano terreno è mancato a gran parte delle Anime presenti oggi.
E ciascuno di noi fa fatica a regolare gli impulsi legati alla Ferita dell'Abbandono.
Fa male essere lasciati o giudicati duramente nella propria capacità di amare.
E' complesso "reggere" una relazione di coppia o di genitorialità, per chi non sa nulla dell'Amore.
Ma anche la solitudine ha il suo peso.
Non conosciamo altro che l'Amore tossico o malato. Null'altro.
E per sfuggire a questo, rinunciamo alla pienezza di Vita.
E fa ancora più male sentirsi perennemente la "parte sbagliata" della Diade.
Ma non è così. La Diade si compone sempre in due. E ciascuno porta nella coppia il proprio vissuto di sofferenza e di mancanza.
Poi la Diade si rompe inevitabilmente. Perché ha i piedi di Argilla e si nutre dello schema della Disfunzione.
Ora questo lo vediamo. E' chiaro e palese dentro di noi.
Se prima, nell'inconsapevolezza poteva apparirci "tutto normale" o "tutto a posto", oggi siamo più presenti a noi stessi.
E conosciamo ciò che portiamo all'interno dei movimenti di relazione. E anche ciò che sta portando l'Altro.
E se stiamo condividendo Schemi vecchi e per noi molto dolorosi è possibile che scegliamo di sottrarci. Per rispetto di noi stessi e dell'Altro.
Se l'Altro non comprende questo movimento, è comprensibile.
Si sente tradito e preso in giro. Ha perso un'alleanza e ha minato ulteriormente la sua fiducia nelle relazioni.
Ma non è questo lo scopo dell'Amore. Non è "offrire garanzie".
Non è riempire vuoti. Non è "un'assicurazione sulla felicità".
L'Altro è un Essere umano.
Ha diritto di scelta.
Non è "contro di noi" il suo movimento. E' per se stesso.
E se non lo accettiamo con il nostro impianto emotivo, che soffre per la perdita e la mancanza, possiamo però sentirlo su un piano più alto e profondo.
Anche i lutti, come le separazioni, provocano un senso di ingiustizia. Essere "privati di qualcuno" ci getta nella più profonda rabbia.
Questo perché l'Altro ci ha traditi con la sua morte, perché Dio ci ha privati di qualcosa che era "nostro".
Ma nessuno è "nostro".
Appartiene alla Vita, al suo Destino, alla sua scelta di "concludere" il suo unico e straordinario viaggio terreno per ricongiungersi ad altri "stati dimensionali".
Abbassate il dito.
Sia contro l'Altro che contro voi stessi.
Non ci sono colpevoli.
Ci siamo "noi".
Solo e semplicemente "noi".
Che non siamo stati amati. E che facciamo fatica ad amare.
Tutti. Nessuno escluso.
E con tanta compassione e dolcezza, accogliamo quel senso di perdita, di sconfitta, di impotenza e abbracciamolo.
Nessun Maestro può insegnarcelo.
Siamo noi che dobbiamo farlo, dobbiamo imparare a risorgere dalle ceneri, più forti, più radicati, più amorevoli e affettivi verso noi stessi e il nostro nucleo emotivo.
Non sappiamo amare?
Oggi magari è così. Non sappiamo ancora amare e amar-ci. Ma il nostro Cuore ci sta guidando. Pezzettino per pezzettino.
E ci sta mostrando cosa "non è amore" e cosa invece brilla di purezza e "origine".
Nessun Maestro e nessun Discepolo.
Solo noi.
Noi. E il nostro straordinario Viaggio.
Mirtilla Esmeralda
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Mi fa di nuovo schifo mangiare, tutti lo accostano alla febbre che ho avuto, alle placche alla gola, ma non è solo quello, se ci fosse qualcuno che davvero vuole vedermi, riuscirebbe a capire che sto ricadendo in vecchi schemi, in quelli dove non faccio altro che mangiare poco, poco, poco, chiedendomi in quanto tempo riuscirò ad accartocciarmi su me stessa per non occupare più spazio e non poter essere vista per davvero più.
#frasi mie#frasi tumblr#porca troia#frasi tristi#tristezza#bdp#disturbo borderline#alimenti#cibo#depressione
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MA DI CHE AMORE PARLIAMO?
"Ma ce l'hai una fidanzata?"; "Sei sposato?"; "Quante volte hai "combinato" con una donna?"; "Cosa aspetti a farti una famiglia?".
Quante volte tra amici, colleghi di lavoro, conoscenti o in altri contesti da "bar sport", ci siamo sentiti rivolgere queste domande? E quanto volte ci siamo sentiti un poco infastiditi, anche per il fatto che domande del genere hanno sempre l'effetto di invadere la nostra sfera privata.
E sempre restando in "tema", domande tipo "Sei mai stato innamorato?"; "A che età sei stato insieme a una ragazza?", e via discorrendo, come se l'essere innamorati, essere e vivere in una determinata situazione "sentimentale", avere come unico e solo obiettivo il matrimonio o comunque il fatto di avere un amore a cui dedicare la nostra vita, fosse il più completo della nostra persona.
Ed è qui che casca l'asino! Già, perchè se continuiamo a considerare che queste siano le sole motivazioni che ci portano a completare la nostra personalità, il nostro carattere e ad aumentare la nostra autostima...direi che c'è qualcosa che non va...
E' proprio il fatto -e qui prendo un po' "a prestito" alcune considerazioni fatte più volte dalla nostra amica Elisa Renaldin-
di rimanere ancorati a vecchi schemi, a rimanere chiusi in gabbie mentali o in recinti percettivi, che ci distoglie da quello che è ciò realmente l'amore. Sì, perchè amare (o amore che dir si voglia) non è solo un verbo riferito a una persona, ma è soprattutto il considerare che è ciò che sta attorno a noi che va coltivato con affetto, parsimonia, passione e dedizione: cosa c'è di più amorevole di dedicarsi a un animale domestico? Che c'è di più bello di veder crescere delle piante di casa? Che cos'altro può esserci di migliore che non mantenere in un certo modo e a nostra immagine la nostra casa e i nostri oggetti?...ovvero: non è forse bello avere cura di ciò che ci sta più a cuore, o avere una passione per la musica, per lo sport, per qualsiasi altra forma di spettacolo o di arte? E inoltre: anche il solo amare e prenderci cura di noi stessi è la forma d'amore più alta che ci possa essere.
Perchè, come sono racchiuse in alcune belle e profonde frasi di Frida Kahlo, "Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi"; oppure "L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia e io, come la terra, ti ricevo e accolgo."
Si potrebbe citare anche Oscar Wilde con "Amare sè stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta una vita"; o ancora "Un uomo che ama se stesso compie il primo passo verso l'amore reale".
Ma c'è un'altra componente dell'amore, ed è quella legata al sesso (e qui mi rivolgo ai miei "consessuali"): quante volte, parlando e ragionando su queste tematiche e soprattutto tra uomini, si è magnificato il fatto di fare sesso (in realtà il termine è un altro, ma non scadiamo nel volgare...) come della panacea di tutti i mali? Niente di più sbagliato!
E qui si confondono sessualità e piacere con una mera, banale e vuota soddisfazione fisiologica da riempire, peraltro: si ritiene che dandosi al sesso "estremo", ogni problema per magia venga a scomparire, come se le ansie e le frustrazioni del periodo opaco che si sta vivendo in quei momenti scomparissero solo portandosi appresso una donna. E non crediate che le donne siano migliori degli uomini, in quanto frasi provocatorie, atteggiamenti persuasivi, sguardi ammiccanti e solo per soddisfare un tornaconto personale, spesso e volentieri traggono in inganno gli uomini. Ma è questo il vero amore? O anche riconoscendo che non è vero (e infatti non lo è...): sono queste le giuste soluzioni ai nostri problemi? Naturalmente NO!!!
E qui torniamo al discorso centrale e "centrato": se sappiamo cogliere l'essenza stessa dell'amore, prima di tutto amiamo noi stessi, dedichiamo a noi molto tempo in più del solito; curiamoci meglio, vogliamoci bene: ad esempio, anzichè recarci al lavoro con l'automobile e ovviamente nel limite del possibile, facciamo quattro passi. Il lavoro è troppo distante da casa? Cambiamolo, cerchiamo un luogo più vicino, è difficile? Sì se rimaniamo ancorati a vecchie credenze, a vecchi dogmi e ai soliti paradigmi; no se abbiamo il coraggio di cambiare noi stessi e di conseguenza di abbattere antichi pregiudizi; "cosa c'entra con l'amore" vi starete chiedendo...C'entra, c'entra...solo dimostrando che sappiamo amare il nostro corpo (nostro ovviamente come parte di noi stessi e non di altri, giusto per ribadire il concetto di "amore"), la nostra persona, venire incontro alle nostre esigenze che possano migliorare il nostro stile di vita...ecco, solo in quel caso, e naturalmente anche amando tutto ciò che ci circonda una volta trovata la tranquillità, potremmo davvero dedicarci all'amore, facendo bene attenzione a non scambiare questo amore con il sesso "estremo", in quanto si può amare una persona anche senza "accoppiamento fisico", ma con la stessa passione e amore che abbiamo verso di noi.
Riguardo a un altro "genere" di amore, o comunque completando il "discorso-amore": non siate delusi se la persona che ritenete di amare non vi corrisponde. Pensate solo per un attimo a quante altre persone sono in cerca di voi, e a quante persone vi amino senza che lo sappiate. Infatti, l'amore per poter esistere veramente dovrebbe "circolare", ossìa:
leggete bene la frase dell'immagine sopra. Ebbene, amare e amore non corrispondono tanto (come si è sempre creduto) essere invaghiti e innamorati di una persona, in questo caso l'amore è "fermo", "immobile".
L'amore "circolare" riguarda un po' tutte le persone, ma saper amare, innanzitutto, è anche saper fare del bene, dimostrare affetto in ogni situazione, essere spesso presenti nelle situazioni più delicate, e -come scritto poche righe più in alto- amare qualcuno anche se non corrisposto, e immaginare che altri lo siano di noi, tanto prima o poi sappiamo che quella persona che amiamo o quella persona che ci ama, prima o poi s'innamorerà di noi e viceversa.
Infine (e con questa ultima constatazione chiudiamo)e tornando all'amore che molti conoscono, quello "tradizionalmente" inteso: MAI E POI MAI proporre attimi di "follia" o di "estremismo" sessuale, ma nemmeno di semplice abbandonarsi...Infatti non si può certo programmare una relazione del genere, ma se proprio ci si vuole abbandonare a quei piaceri, invitate la persona che desiderate a bere un caffè, oppure al cinema o per ciò che preferite; se e quando la "scintilla" dovesse scattare, con naturalezza e spontaneità vi lascerete andare e potrete godere dei momenti più belli.
Ma se anche ciò non dovesse accadere, non abbiate mai fretta e ricordate che comunque l'amore prima o poi si accorgerà di voi.
Infine, come è condensato nella frase dell'immagine qui sotto:
e allora...
Buon Amore a tutte/i!!!
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IL MONDO È V/NOSTRO
XIII edizione del Nuovi Mondi Festival
dal 25 giugno al 5 luglio a Rittana e Roccasparvera
Il più piccolo festival di cinema di montagna del mondo, da qualche mese membro dell’International Alliance for Mountain Film, torna per la sua 13a edizione con una veste nuova. Per la prima volta il Campo Base non sarà, come da tradizione, nella piccola Valloriate, ma nella vicina Rittana - sempre nella bassa Valle Stura cuneese, ma a una manciata di chilometri di distanza.
“Per motivi organizzativi non è stato possibile restare a Valloriate, - spiega Silvia Bongiovanni, che con Fabio Gianotti condivide la direzione artistica del Nuovi Mondi - ma è dal 2019 che il festival porta eventi nei paesi vicini. Non è un caso se l'associazione culturale Kosmoki, che materialmente organizza il festival, quest’anno si muove in stretta collaborazione con il Distretto Culturale Montagna Futura, che riunisce i comuni di Valloriate, Rittana, Moiola, Roccasparvera e numerose associazioni che collaborano al Distretto.”
Un festival partecipato e diffuso, quindi, che quest’anno ha come motto: Il mondo è nostro.
OSPITI
Si inizia martedì 25 giugno, alle ore 21 a Rittana, nello spazio antistante il Centro della Comunità con il giornalista e scrittore Federico Buffa ed il suo “Ribelli. Storie di sfide”.
Mercoledì 26 giugno alle 21 sarà la volta dell'alpinista polacco Krzysztof Wielicki con “Quando scalare era esplorare”.
Giovedì 27 giugno sarà ospite del festival, l’alpinista spagnola Silvia Vidal con uno speech dal titolo “Sincronia magica”.
Venerdì 28 giugno, alle 18,30, sarà la giornalista Cecilia Sala, autrice del celebre podcast “Stories”, a salire sul palco del Campo Base con “L’incendio – Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan”.
Alle 21, sempre di venerdì 28, ci sarà la climber iraniana Nasim Eshqi con “Ero roccia, ora sono montagna.” Sarà un viaggio senza sconti nella sua esperienza di donna fuori dagli schemi nell’Iran degli ayatollah.
Sabato 29 giugno alle 21 Caterina Borgato, viaggiatrice, scrittrice e fotografa meranese, presenterà un percorso di ricerca dedicato alla realtà del mondo femminile che ha incontrato in regioni della Terra ai margini e intitolato “Donne di terre estreme”. L’evento è organizzato da Montura, azienda leader nella produzione di attrezzatura tecnica di montagna.
Venerdì 5 luglio, a Roccasparvera, alle 21,00 si terrà sarà il “Concerto a 432 HZ” con il biologo molecolare e musicista compositore Emiliano Toso.
FILM
Il Concorso Doc inizierà con le proiezioni si terrà a partire da mercoledì 26 giugno dalle 17,30 alle 19,00. Ventidue i documentari in concorso, provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Tanzania, Iran, Kyrgyzstan, Cina, Stati Uniti, Russia, Polonia, Georgia e Pakistan.
Tra le pellicole selezionate, ci sono anteprime italiane, europee e mondiali. Alcuni dei film in concorso hanno già vinto importanti premi internazionali al Trento Film Festival, al Festival dei Popoli, all’ Idfa di Rotterdam, al DocLisboa e al Torino Film Festival.
La programmazione è divisa in cinque sezioni tematicheL: “Scalare è un po’ come sognare”, è dedicata all’alpinismo; “Ogni giorno ha il suo affanno”, che parla del mondo come un posto spesso difficile in cui vivere, ma allo stesso tempo meraviglioso e fatto di cose semplici e disincanto; “Storie di vita, di morte e altre sciocchezze”, per viaggiare immersi in realtà poco conosciute, affascinanti e sorprendenti; “Sospesi nel tempo”, storie fuori dal tempo, storie di medici di frontiera, di canzoni antiche, di vecchi mestieri; “Così lontani, così vicini”, dedicata invece ai registi del territorio che presenteranno al pubblico le loro storie su pellicola.
Verranno assegnati due premi. Uno per il Miglior Film e un Premio Speciale della Giuria. I vincitori verranno proclamati sabato 29 giugno prima dell’incontro con Caterina Borgato.
Il giorno 29 giugno verrà presentata “La rete regionale del cinema” con il referente della Film Commission Torino Piemonte Davide Bracco, i sindaci del Distretto Montagna Futura e il sindaco di Vinadio Cornaglia , Borgo San Dalmazzo e l’asssesora di Entraque.
Il programma del festival è consultabile su www.nuovimondifestival.it.
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I biglietti degli eventi sono acquistabili su:
https://www.ticket.it/festival/nuovi-mondi-festival.aspx
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