#trota salata
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Água de julho
Nella canicola lugliatica si dilatano i miei vasi e si riempiono di sangue, il cuore pompa più veloce e più stanco, così aumenta l’afflusso al cervello di ferro ed ossigeno; bolle gassose che imprigionano i sentimenti, nelle vene, pronte a schiumare una volta arrivate alla sommità. Più semplicemente: dentro il sangue sta il sentire ed io adesso la sento di più, la sua vacanza, il suo esilio consapevole e non imposto, senza vittime. Ecco, dove volevi arrivare! Dove volevo arrivare. A ciò che mi manca.
Esilio o forse esigenza di riposo, più esattamente. Ed io lo so. Anche se talvolta vedo un’isola e quasi mi pare che il mare aumenti attorno ad essa, rendendo il profilo del suo promontorio più piccolo e lontano, all’orizzonte. O forse non è un’isola e quest’acqua non è salata di sudore o mare. Cosicché quel promontorio potrebbe essere invece la cima della montagna da cui sgorga il torrente in cui sono immerso, come una trota che nuota controcorrente con lo scopo di restar ferma, nella sua pozza. E questo vuoto costrutto di parole non mi serve a sentirmi meglio; ma se davvero il monte sembra rimpicciolirsi, ai miei piatti occhi da trota, allora vuol dire che devo tornare a muovere la mia pinna caudale più energicamente. E non girarmi per guardare a valle, mai. Anche nel torrente delle mie arterie, devo resistere alle correnti. Anche quando l’arsura più violenta sembra strozzare la voce e la volontà, devo fronteggiare il fuoco invisibile che sgretola i ghiacciai millenari e fa evaporare la capacità di saper aspettare, nuotando, come un pesce, in silenzio, nella sua pozza d’acqua dolce.
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Regione Veneto inaugura il proprio stand di AquaFarm il 14 e il 15 febbraio in fiera Pordenone
Regione Veneto inaugura il proprio stand di AquaFarm il 14 e il 15 febbraio in fiera Pordenone. La Regione del Veneto parteciperà anche quest'anno con un proprio stand regionale alla manifestazione "AquaFarm" che si svolgerà in fiera di Pordenone da domani, martedì 14 a mercoledì 15 febbraio. Obiettivo è promuovere i prodotti d'eccellenza della pesca professionale e dell'acquacoltura venete, in collaborazione con le sei Organizzazioni di Produttori del Veneto - OP Bivalvia, OP I Fasolari, Cooperativa San Marco di Chioggia OP, Cooperativa di PIla OP, Cooperativa Mare di Pila OP, Consorzio Cooperative dei Pescatori del Polesine OP- che operano prevalentemente nelle aree lagunari (pesca e acquacoltura di molluschi) e nella pesca marittima. Protagonisti dello stand della Regione saranno i molluschi del Veneto: Vongole veraci, Vongole di Mare, Fasolari, Cozze, Ostriche, Cannolicchi, Tartufi di mare, Seppie, Moscardini. L'evento fieristico di carattere nazionale, è diventato uno dei più importanti appuntamenti in Europa, e l'unico in Italia, dedicato ai settori dell'acquacoltura, dell'allevamento dei molluschi e all'industria della pesca sostenibile, punto di riferimento nel panorama delle fiere italiane per il settore della pesca professionale. L'Expo riunisce l'intera filiera produttiva e commerciale del settore dell'acquacoltura. Si segnala l'appuntamento speciale domani, mercoledì 14 febbraio alle ore 16 allo stand regionale, dedicato ai prodotti d'eccellenza della piscicoltura della vallicoltura venete, e organizzato in collaborazione con l'Associazione Piscicoltori Italiani. Sarà presente anche l'assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari. I prodotti locali, come filetti di trota, filetti di storione e filetti di Branzino delle valli da pesca venete diventeranno sfiziosi piatti proposti dallo chef David Perissinotto. "La Regione del Veneto si caratterizza per una variegata produzione ittica in cui la piscicoltura rappresenta il 17 per cento del totale e il 26,2 per cento del valore – interviene l'assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari -. Nel territorio regionale sono presenti 54 allevamenti dedicati alla produzione di trote che contribuiscono al 17,5 per cento della produzione nazionale. Vanno poi evidenziate le nostre valli da pesca in cui viene praticata la vallicoltura tradizionale, forma di acquacoltura estensiva che sfrutta gli ambienti di transizione tra acqua dolce e salata: qui il pesce allevato - orate, branzini, cefali ed anguille - non viene alimentato a mangime e vive libero, in un ambiente sostenibile. In tutto il Veneto conta 58 valli, oltre 15.500 ettari produttivi che coprono i 160 chilometri di litorale".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Oggi in cucina
Buongiorno Buongustai,
sul cell mi è arrivata la notizia che questo mese è il 'Veganuary', cioè il gennaio vegano. Un modo per convincere più persone ad allontanarsi dal mondo animale (da mangiare). Contestualmente mi ritrovo con il marito 'disturbato', che deve seguire un regime alimentare 'leggero'. Che fare? Ai bimbi, che mangiano verdure senza fatica, ma che non si sognano di diventare vegani, sarà necessario preparare un menù a parte. Noi cercheremo di stare sul vegetariano-onnileggero.
Oggi, sabato nove gennaio, a pranzo un paio di fette di arrosto di pollo e mezzo panino, per cena ci sarà una torta salata con pasta brisée, patate, spinaci e besciamella.
Domenica a pranzo tagliatelle non all'uovo con pesto, a cena piadina romagnola con verdure grigliate.
Lunedì a pranzo riso in bianco, per cena hamburger veg e insalata
Martedì a pranzo ravioli veg ai broccoli con olio e grana, a cena sogliole alle olive
Mercoledì a pranzo fusilli al pomodoro, a cena hamburger ceci e lenticchie fatti in casa con cavolfiore gratinato
Giovedì a pranzo gnocchetti olio e grana, a cena toast e finocchi al latte
Venerdì a pranzo risotto allo zafferano, a cena:
filetti di trota con cipolle – ricetta -
4 filetti di trota salmonata, 2 cipolle bianche, aglio, olio, burro (lo stretto indispensabile), sale, pepe, vino bianco, erbe aromatiche per pesce (uso il preparato bio Arbe)
Preparazione: lascio marinare le trote in olio, vino bianco, poco sale, erbe aromatiche e aglio mentre preparo le cipolle in padella con il burro. Quando la cottura delle cipolle è quasi completa, aggiungo i filetti e il loro 'brodo' e lascio cuocere senza coperchio, il tempo di cottura dipende da quanto sono grossi i filetti. Un contorno che mi piace accoppiare sono i piselli con olio e salvia.
Buon appetito
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RILLETTES DI TROTA SALMONATA
RILLETTES DI TROTA SALMONATA
6 filetti di trota salmonata 3 scalogni 3 cucchiai di maionese 1 cucchiaio di salsa di pomodoro prezzemolo tritato 4 fette di pane tostato Lessa i filetti di trota in acqua bollente salata per 10 minuti, scolali e lasciali raffreddare in un colino in modo che perdano tutta l’acqua. Quindi privali della pelle e di eventuali lische e sbriciolali grossolanamente con una forchetta. Trita gli…
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[DEGUSTAZIONE] 🍾 Dolceriva Blanc de Blancs Extra Dry 11% Ebbene, avevo una trota salmonata in forno ed un antipastino a base di 'formaggio grana soffiato', decido di estrarre dalla cantinetta una glera a caso e... 👀👃🏼 Già allo stappo si presenta al naso con un gran carico di frutta croccante tra cui spicca il profumo della mela Golden. Incuriosito lo verso nel calice e si mostra nel tipico colore giallo paglierino di una glera in purezza: perlage bello fitto, fine, persistente e invitante. Mette felicità solo a vederlo! 😁 Al sorso è deciso, secco, di buon carattere. Nasce nei vigneti più vocati di Pordenone, “Dolceriva” prende il nome dall’unione della parola “riva”, nel senso di “lato, pendio scosceso” e la parola “dolce”, a significare un Blanc de Blancs brioso, sbarazzino e scanzonato, il compagno ideale per accompagnare un aperitivo in stile “Dolcevita”. 🐟🍝 L'abbiamo abbinato ad un filetto di trota salmonata, speziatura alle erbe con grana e pepe, cotta al forno. È un vino che accompagna egregiamente un aperitivo a base di pesce, anche in frittura leggera, ottimo con crostino di polenta e baccalà, con pesci leggeri di acqua dolce o salata. Crostacei e capesante direi che lo sposano senza problemi. 😉 💲Rapporto qualità/prezzo? Molto molto molto interessante: l'ho trovato online a meno di 5€... 👍 Bella sorpresa sta glera! 😁 . . #vino #vinobianco #spumante #winetime #winepic #glera #whitewine #dolcevita #dolceriva #blancdeblancs #blanco #wineoclock #wineoftheday #winestagram #sommelier #sommelierlife #wineissharing #winelovers #wineporn #degustazionevini #degustazione #degustazioni #degustablogger #prosecco (presso Dossobuono) https://www.instagram.com/p/CIHHMY6nwMs/?igshid=185c6epp5zjlr
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Cerì Centolitri, Rosso Piceno Superiore DOC di Le Vigne di Clementina Fabi. Rosso...la bellezza di questo colore, quanto quella di questa gamma di prodotti; autoctoni e tradizione, territorio e passione, ma tanto altro racchiuso in ogni sorso che ho fatto da quando Gianluca mi ha inviato i suoi vini. Avere l'opportunità di assaggiare e di raccontare storie di famiglia è una delle emozioni racchiuse nel mondo del vino. Avere la forza di portare avanti con passione e sentimenti una produzione così ampia non è semplice, rara direi, dopo anni di mia esperienza so per certo che molti viticoltori demordono, senza cogliere l'amina della vite, ma soprattutto di ogni singolo vitigno. La cura di questa azienda è la produzione di uva da ogni area di coltivazione che porta ad una vastità di gramma produttiva. Ogni suolo, area, pianta, ha la sua identità e vanno rispettate. Oggi ho degustato e analizzato questo blend di montepulcano e sangiovese, un vino di corpo, elegante e setoso. Al naso verticale, fiori viola tra cui iris e lavanda, frutta rossa, lampone e fragola, pepe rosa e pepe scuro, speziatura cumino e ginepro, leggera nota di cacao, mentuccia e timo fresco, nota mentolata mescolanta a una lieve affumicatura. In bocca è più espressivo, immediata freschezza e nota salmastra, olive in salamonia mescolate alla marmellata di prugne, mix di ciliegia sottospirito, fragola e lampone, mora di gelso. Sapore intenso e lungo, tannino importante, vivace, deve smussare quell'aspetto ancora verde, arrotondarsi con l'affinamento in vetro; vino di buon estratto secco, bella spalla acida e sapido al punto giusto; questa nota di affumicatura lo rende particolare al naso e in bocca; un mix tra frutta e cacao, spezie e balsamicità. Se dovessi descriverlo è un velluto di seta rosso pieno e corposo; abbinato alla mia crepe salata alle spezie con trota salmonata friulana affumicata con salsa di lampone e fragola; connubbio riuscito sulla base di questa sensazione di affumicatura e salmastra. Per riferimenti: Gianluca Giorgi Di Agostini Carol #stampa #carolagostini #foodandwineangels #degustazione #champagnelelignedevie #champagne #bollicine #winelovers #wine #smartworking (presso Le Vigne di Clementina Fabi) https://www.instagram.com/p/CAlNpgcHh6m/?igshid=kvi15y21u0gu
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Cascina Loghetto. Un rifugio per gustare piatti della tradizione contadina lombarda
Non lontano da Milano e vicino a Crema, l’Agriturismo Casciana Loghetto ci accoglie con la sua cucina sana, genuina e casalinga. Immersa nella campagna cremasca tra natura e animali, architetture e arredi d’altri tempi nell’antica cascina del 1535 sapientemente restaurata.
Un assaggio di vita in campagna dal carattere tipicamente rurale
Suggestive e accoglienti le sale dai pavimenti in cotto, le tavole di legno e un grande camino dove si colloca la “sala delle scritte”, così definita grazie alle sue pareti interamente ricoperte di firme, messaggi, dei clienti.
Assaporare la cucina tipica cremasca
Per iniziare il coccio al miele, salumi del territorio e molto altro. Per i primi piatti gli amatissimi tortelli cremaschi dolci e preparati e regola d’arte dalla Chef Anna Maria Mariani e le tagliatelle con trota affumicata. Tra i secondi: sella di coniglio, anatra all’arancia, pollo alla cacciatora, filetto di storione impanato e tranci di storione al forno con rucola. E poi, dolci fatti in casa della tradizione. Le materie prime sono prevalentemente biologiche, coltivate proprio nella Cascina, dove è presente anche un affumicatore da utilizzare per pesce e salumi. Completano l’offerta di prodotti per celiaci (il “Loghetto” è consigliato dall’Associazione Italiana Celiachia).
Riposare ascoltando il silenzio e la natura
È anche possibile pernottare. Al primo piano, un tempo fienile, sette camere ampie e accoglienti, impreziosite da arredi antichi di famiglia e curate in ogni dettaglio. Ognuna rappresenta un mestiere: dall’oculista alla sarta, dall’agronomo al fungarolo, dal vagabondo al pensionato fino al gelataio. Gli ospiti dispongono di una cucina per le colazioni.
Numerose le attività didattiche si svolgono nel mese di settembre tra le quali vogliamo segnalarvi:
Sabato 16 settembre 2017 Scuola del TORTELLO CREMASCO dalle ore 16.00 15,00 euro a persona email: [email protected] Tel. 349.4405805
Storia del Tortello Cremasco
I Tortelli Cremaschi potrebbero aver avuto una spinta evolutiva nel periodo della dominazione veneta sulla città di Crema. Questa tesi è avvalorata sia dal fatto che è un piatto tipico di Crema e dei paesi limitrofi facenti parte della sua Diocesi (quindi anch’essi assoggettati al potere della Serenissima) e dal particolare ripieno, ricco di sapori provenienti dall’Oriente (spezie, uva passa, canditi…) con il quale Venezia aveva rapporti commerciali molto fitti. Ogni paese e ogni famiglia ha la propria ricetta che si distingue dalle altre nelle proporzioni tra gli ingredienti della tradizione.
A CASCINA LOGHETTO
I Tortelli Cremaschi ne rispetto della tradizione
Ingredienti per il ripieno: amaretti scuri “Gallina”, grana, uvetta, cedro, mentine, Marsala secco, mostaccino (biscotto speziato), un uovo intero, noce moscata, sale q.b., scorza di limone grattuggiata (a discrezione).
Ingredienti per la pasta: farina “0”, acqua calda, sale.
Ingredienti per il condimento: burro fuso, grana, salvia (a discrezione)
La tradizione cremasca vuole il Tortello confezionato con la cosiddetta PASTA MATTA ovvero un impasto di sola acqua calda/tiepida e farina “0” con l’aggiunta di un pizzico di sale.
La pasta viene stesa in una sfoglia non troppo sottile, coppata con un bicchiere, riempita, chiusa a mezzaluna e con le punte delle dita vengono creati i famosi 5 pizzichi (creste). Il confezionamento non prevede l’uso di rotelle tagliapasta.
Cottura: mettere a bollire abbondante acqua salata. Una volta raggiunto il bollore abbassare il fuoco e versare i tortelli; girare subito in maniera delicata con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchino al fondo. Mantenere il fuoco dolcissimo, i tortelli devono sobbollire per circa 16 – 17 minuti. Raccogliere delicatamente i tortelli con la schiumarola, mettere un pezzo di burro nella teglia, uno strato di pasta e una spolverata di grana, procedere nello stesso modo fino ad esaurimento dei tortelli. Servire caldi.
In alternativa mettere in un tegamino un pezzo generoso di burro e farlo fondere a fuoco vivace insieme a un rametto di salvia.
CASCINA LOGHETTO via Milano, 4 Crema – CR – Lombardia - Italy Phone +39 0373.230209 http://www.cascinaloghetto.com/index.php/it/ SOCIAL FB
Agriturismo Cascina Loghetto sapori genuini Cascina Loghetto. Un rifugio per gustare piatti della tradizione contadina lombarda Non lontano da Milano e vicino a Crema, l’
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