#toni canto
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howardhawkshollywoodannex · 2 years ago
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Toni Canto as Lola in All About My Mother (1999). Toni was born in Valencia, Spain, and has 49 acting credits from 1986 to 2019.
None of his other credits have received any international acclaim.
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chicademartinica · 2 months ago
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Yo Christian Dior people, get these « ami de la maison » contracts out for my boy ! Piaget also like get him to Paris I’ll come see him !
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aricastmblr · 6 months ago
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Namjoon Jimin Jungkook en ensayos para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY'con Yoongi
BANGTANTV
[PREVIEW] SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original SPOT #1
(https://youtu.be/1iYSY2r6JAA?si=VjqqvgP86cc09Xu_)
BANGTANTV youtube shorts
18 may 2024 #SUGA#슈가#AgustDSUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original 📅 PRE-ORDER: 2024.05.21. 11AM (KST) ~ 📅 RELEASE: 2024.06.07. #SUGA#슈가#AgustD#D_DAY_THE_ORIGINAL
SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original SPOT #1 #SUGA #슈가 #AgustD #D_DAY_THE_ORIGINAL
(https://youtube.com/shorts/R5ez64wpR2k?si=gZ8VVF55sryxvOOA)
(https://youtube.com/shorts/91FgcfFNECY?si=2oPrw2wPFey99W5r)
bts_bighit X 18may 2024
SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original SPOT #1 (https://youtu.be/1iYSY2r6JAA) #SUGA #슈가 #AgustD #D_DAY_THE_ORIGINAL
bts.bighitofficial instagram reel
SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original SPOT #1 #SUGA #슈가 #AgustD #D_DAY_THE_ORIGINAL
(https://www.instagram.com/reel/C7HTNDvyKpU/?hl=es-la)
jungkook 4agosto 2024 D_DAY_THE_FINAL_D1 jimin 5agosto 2024 en D_DAY_THE_FINAL_D2
Namjoon cantando Yoongi guitarra Jungkook riendo atrás en las practicas para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY'
Jimin cantando-ensayando en las practicas para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY'
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immensoamore · 1 year ago
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Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa
quante cose che ho visto!!
Una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,
erano scappati dalle acque dove erano nati,
forse per fame, forse perché c'era una guerra sottomarina tra pesci,
noi li abbiamo liberati tutti dalle reti
e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall'acqua e inseguirsi…giocavano!!!!!
A mare si gioca
si gioca!!
Ci sono bambini
che giocano a stare immobili con la faccia in acqua
senza respirare
perché tanto lo sanno
che sta per arrivare la mano forte del papà
che li prenderà e li farà giocare
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moviemosaics · 2 years ago
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Phenomena
directed by Carlos Therón, 2023
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macrolit · 4 months ago
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The 100 Best Books of the 21st Century.
As voted on by 503 novelists, nonfiction writers, poets, critics and other book lovers — with a little help from the staff of The New York Times Book Review.
NYT Article.
*************
Q: How many of the 100 have you read? Q: Which ones did you love/hate? Q: What's missing?
Here's the full list.
100. Tree of Smoke, Denis Johnson 99. How to Be Both, Ali Smith 98. Bel Canto, Ann Patchett 97. Men We Reaped, Jesmyn Ward 96. Wayward Lives, Beautiful Experiments, Saidiya Hartman 95. Bring Up the Bodies, Hilary Mantel 94. On Beauty, Zadie Smith 93. Station Eleven, Emily St. John Mandel 92. The Days of Abandonment, Elena Ferrante 91. The Human Stain, Philip Roth 90. The Sympathizer, Viet Thanh Nguyen 89. The Return, Hisham Matar 88. The Collected Stories of Lydia Davis 87. Detransition, Baby, Torrey Peters 86. Frederick Douglass, David W. Blight 85. Pastoralia, George Saunders 84. The Emperor of All Maladies, Siddhartha Mukherjee 83. When We Cease to Understand the World, Benjamin Labutat 82. Hurricane Season, Fernanda Melchor 81. Pulphead, John Jeremiah Sullivan 80. The Story of the Lost Child, Elena Ferrante 79. A Manual for Cleaning Women, Lucia Berlin 78. Septology, Jon Fosse 77. An American Marriage, Tayari Jones 76. Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow, Gabrielle Zevin 75. Exit West, Mohsin Hamid 74. Olive Kitteridge, Elizabeth Strout 73. The Passage of Power, Robert Caro 72. Secondhand Time, Svetlana Alexievich 71. The Copenhagen Trilogy, Tove Ditlevsen 70. All Aunt Hagar's Children, Edward P. Jones 69. The New Jim Crow, Michelle Alexander 68. The Friend, Sigrid Nunez 67. Far From the Tree, Andrew Solomon 66. We the Animals, Justin Torres 65. The Plot Against America, Philip Roth 64. The Great Believers, Rebecca Makkai 63. Veronica, Mary Gaitskill 62. 10:04, Ben Lerner 61. Demon Copperhead, Barbara Kingsolver 60. Heavy, Kiese Laymon 59. Middlesex, Jeffrey Eugenides 58. Stay True, Hua Hsu 57. Nickel and Dimed, Barbara Ehrenreich 56. The Flamethrowers, Rachel Kushner 55. The Looming Tower, Lawrence Wright 54. Tenth of December, George Saunders 53. Runaway, Alice Munro 52. Train Dreams, Denis Johnson 51. Life After Life, Kate Atkinson 50. Trust, Hernan Diaz 49. The Vegetarian, Han Kang 48. Persepolis, Marjane Satrapi 47. A Mercy, Toni Morrison 46. The Goldfinch, Donna Tartt 45. The Argonauts, Maggie Nelson 44. The Fifth Season, N.K. Jemisin 43. Postwar, Tony Judt 42. A Brief History of Seven Killings, Marlon James 41. Small Things Like These, Claire Keegan 40. H Is for Hawk, Helen Macdonald 39. A Visit from the Goon Squad, Jennifer Egan 38. The Savage Detectives, Roberto Balano 37. The Years, Annie Ernaux 36. Between the World and Me, Ta-Nehisi Coates 35. Fun Home, Alison Bechdel 34. Citizen, Claudia Rankine 33. Salvage the Bones, Jesmyn Ward 32. The Lines of Beauty, Alan Hollinghurst 31. White Teeth, Zadie Smith 30. Sing, Unburied, Sing, Jesmyn Ward 29. The Last Samurai, Helen DeWitt 28. Cloud Atlas, David Mitchell 27. Americanah, Chimamanda Ngozi Adichie 26. Atonement, Ian McEwan 25. Random Family, Adrian Nicole LeBlanc 24. The Overstory, Richard Powers 23. Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, Marriage, Alice Munro 22. Behind the Beautiful Forevers, Katherine Boo 21. Evicted, Matthew Desmond 20. Erasure, Percival Everett 19. Say Nothing, Patrick Radden Keefe 18. Lincoln in the Bardo, George Saunders 17. The Sellout, Paul Beatty 16. The Amazing Adventures of Kavalier & Clay, Michael Chabon 15. Pachinko, Min Jin Lee 14. Outline, Rachel Cusk 13. The Road, Cormac McCarthy 12. The Year of Magical Thinking, Joan Didion 11. The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, Junot Diaz 10. Gilead, Marilynne Robinson 9. Never Let Me Go, Kazuo Ishiguro 8. Austerlitz, W.G. Sebald 7. The Underground Railroad, Colson Whitehead 6. 2666, Roberto Bolano 5. The Corrections, Jonathan Franzen 4. The Known World, Edward P. Jones 3. Wolf Hall, Hilary Mantel 2. The Warmth of Other Suns, Isabel Wilkerson 1. My Brilliant Friend, Elena Ferrante
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diceriadelluntore · 7 months ago
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Storia Di Musica #322 - Spoon, Kill The Moonlight, 2002
Alla cabina del mixer di The Stage Names dei Okkervil River c'era un ragazzo musicista, un batterista per la precisione: Jim Eno. Che all'uscita di quel disco era una sorta di celebrità della musica indie per via del gruppo che aveva fondato, circa dieci anni prima, con il cantante e chitarrista Britt Daniel. Ad Austin infatti agli inzi degli anni '90 fondano un gruppo che prende nome da una canzone dei leggendari Can, il famoso gruppo tedesco della Kosmik Music degli anni '70, che si chiama Spoon (da quel disco meraviglioso che fu Ege Bamyasi del 1972) e che faceva parte della colonna sonora di un film amato dai due ragazzi, Doppio Taglio (Jagged Edge), del 1985. Nel 1994 come duo con musicisti sessionisti incidono le prime canzoni: vanno in un EP, Nefarious (1994) e poi, assodati dalla etichetta Matador, in un LP, del 1996, Telephono, che vende poco ma viene notato da una certa critica come qualcosa di molto interessante. Nel 1997 un nuovo EP, Soft Effects, mostra l'embrione della loro musica futura: poco noisy, una musica geometrica che si rifà alla New Wave più illuminate (i Wire soprattutto) e una passione, soprattutto di Daniel, per Elvis Costello. Durante un concerto del 1996, invitano sul palco Josh Zarbo, bassista tra il pubblico, e finirà per suonare con loro per oltre dieci anni, fino al 2007. Nel 1998 hanno una grande occasione: li mette sotto contratto la Elektra, la leggendaria casa discografica dei The Doors, dei Love, centrale nella musica degli anni '70 negli Stati Uniti: esce persino un disco, A Series Of Sneaks, ma una serie di incomprensioni con il loro referente, Ron Laffitte, porterà ad una distribuzione scadente e persino a scelte produttive non concordate, tanto che la casa discografica li licenzia dopo un solo disco e gli Spoon dedicheranno a Laffitte una suite di sue brani, molto ironici ma potentissimi per la critica nei confronti dei suoi comportamenti, The Agony Of Laffitte e Laffitte Don't Fail Me Now che saranno incluse nella ristampa di A Series Of Sneaks del 2002, quando la band è sotto contratto con la Merge. Una delle etichette più importanti per la musica indipendente crede moltissimo in questo duo, che in tre anni scrive tre dischi bellissimi: Girls Can Tell del 2001 è l'antipasto per il disco di oggi, scelto per il misterioso motivo comune ai dischi di Aprile (che sono sicuro avete ormai capito).
Kill The Moonlight esce il 20 Agosto del 2002. È un disco che fa della semplicità sonora il suo fulcro, che non vuol dire affatto che sia un disco banale: anzi se ne apprezzano le idee, le influenze, le scelte degli arrangiamenti in modo più facile ed incisivo. È un disco che lascia da parte gli stili prefissati, meno dolente di Girls Can Tell, più gioioso e divertente, un omaggio alle loro passioni musicali. Il disco è trascinato da The Way We Get By, che diventerà molto famosa per l'uso in serie cult come The O.C., Scrubs e persino nella colonna sonora di Shameless (e di molti altri film). Il suono è semplice ma variopinto, con addirittura occasionali puntate di fiati, e per la prima volta il fulcro sonoro è di chitarra e pianoforte, quest'ultimo strumento mai usato precedentemente, nei crediti affidato al misterioso Eggo Johanson, in realtà lo stesso Britt Daniel (tra gli altri musicisti, il fido Zarbo e Mike McCarthy alla chitarra, altri due bassisti, Roman Kuebler e John Clayton, Matt Brown al sassofono e Brad Shenfield al Darbuka, che è un tamburo a cesto tipico della musica mediterranea, soprattutto lato africano). Meravigliosi gli intro di Small Stakes, molto rock, e quello quasi dadaista di Stay Don't Go. Someone To Look Foward To è più "sporca" e groove, salendo nei toni alti del canto tanto amati da Daniel. Jonathan Fisk è ritmica e sa di anni '80 (soprattutto nel timbro della batteria di Eno), ed è il più chiaro omaggio a Costello, anche nella tematica del brano (ricordi di bullismo da cortile, religione e politica di destra con "bombe atomiche e rasoi smussati"). C'è anche sufficiente angoscia in brani come All The Pretty Girls Go To The City. Ma è musicalmente che il disco sorprende: sono uno dei pochi gruppi rock indie del periodo che non "abusano" della chitarra ritmica fuzz, ricorrendo alle tastiere, che sono davvero la novità musicale nel loro stile, e anche ai campionatori. Chiude il disco un altro gioiello, Vittorio E., 3 minuti di malinconica e potente "anti-ballata".
Il disco viene osannato dalla critica, e finalmente anche dalle vendite: rientra in tutte le classifiche dei migliori dischi dell'anno 2002, del decennio 2000-2010 e persino nelle posizioni alte delle classifiche specialistiche dei migliori dischi indipendenti di sempre. Diventerà presto uno dei titoli migliori del catalogo Merge, dopo In the Aeroplane Over the Sea dei Neutral Milk Hotel e 69 Love Songs dei Magnetic Fields (li trovate tutte e due nelle Storie Di Musica). Ma il vero boom lo fece il disco successivo per gli Spoon: Gimme Fiction venderà centinaia di migliaia di copie, trascinato da un'altra canzone stupende, I Turn The Camera On, anch'essa usata in serie Tv (Veronica Mars, Bones e persino in una puntata de I Simpson), che segna il successo di una band che ha sempre fatto musica interessante, alla faccia di quel Ron Laffitte che non credette in loro.
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gethimbck · 2 months ago
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📍 Sala de treinamento da ala sul com @writecrafter. 📅 2024년 09월 25일 13시 59분.
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A sala de treinamento se estendia como um anfiteatro de pedra, com arquibancadas de granito erguendo-se em torno de um campo circular. Espadas, escudos e armas mágicas reluziam em suportes ao longo das paredes, enquanto runas antigas cintilavam no chão, pulsando com uma energia latente. As tochas acesas lançavam sombras longas e trêmulas, criando uma atmosfera de tensão e expectativa. No centro, manequins encantados se moviam sozinhos, prontos para testar a coragem e a habilidade de qualquer futuro herói que cruzasse o seu caminho.
Dami estava completamente deslumbrada. Cada canto daquela sala de treinamento parecia tirado diretamente de uma revista em quadrinhos, e as pessoas ali… bem, elas não pareciam exatamente humanas. Havia um brilho peculiar nos olhos de alguns, uma força silenciosa nos gestos de outros. Mas, mesmo com toda aquela aura sobre-humana, eram infinitamente mais genuínos do que os magnatas que frequentavam as festas de gala de seu pai. Ali, ninguém sorria de maneira calculada ou falava com intenções ocultas — ao contrário dos amigos de seu pai, que pareciam esculpidos em mármore, frios e vazios por dentro.
E agora, aqui estava ela, Damiana, filha de um bilionário, com um destino que, para sua surpresa, poderia ser tão épico quanto o daquele herói em quadrinhos que ela sempre admirou. Você sabe, o gênio, bilionário, playboy, filantropo. O pensamento de ser uma versão feminina do Tony Stark a fazia sorrir involuntariamente. Damiana caminhava lentamente pelo perímetro da sala, os dedos roçando de leve as runas cintilantes no chão. Seu olhar estava distante, perdido nas armas alinhadas com precisão nas paredes. Quem diria que seu cérebro e a fortuna da família serviriam para algo mais do que arrematar arte moderna e impressionar falsos amigos? Ela sorriu de lado, um sorriso meio cínico, meio maravilhado, enquanto espiava um escudo reluzente. Seus olhos brilharam com uma pontada de satisfação. Finalmente, finalmente, algo fazia sentido.
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tcniliang · 10 months ago
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TONI LIANG, daughter of hades.
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JESSIE MEI LI? não! é apenas ANTOINETTE LIANG, ela é filha de HADES do chalé 13 e tem 23 ANOS. a tv hefesto informa no guia de programação que elu está no NÍVEL II por estar no acampamento há 10 ANOS, sabia? e se lá estiver certo, TONI é bastante LEAL mas também dizem que ela é METÓDICA. mas você sabe como hefesto é, sempre inventando fake news pra atrair audiência.
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abaixo do read more, você vai encontrar headcanons, informações sobre a arma, o poder e as habilidades, e a maldição de toni, sua biografia e conexões requeridas.
HEADCANONS,
Toni viveu até os 13 anos em um orfanato católico nos Estados Unidos. Por isso, não faz ideia de quem seja sua mãe. Escapou do orfanato quando, durante uma tempestade, causada pelo queridíssimo Zeus, foram atacados por um minotauro. Dessa forma, ela, mais um colega, também semideus, e outro morador do orfanato conseguiram escapar. Naquela mesma noite, descobriu que Bobby, o menino que os seguiu até fugir, era, na verdade, um sátiro.
Se for ser sincere, Toni não se lembra muito bem do que aconteceu naquela noite. Lembra de ver seu melhor amigo ser capturado pelo minotauro e de gritar. Foi, na verdade, o poder de Toni que os salvou. A visão do que aconteceu, de fato, ficou manchada na memória deles, desconexa, e aquela foi a primeira vez que seu poder se manifestou, embora não lembre com clareza.
Toni usa tanto os pronomes femininos quanto os neutros, sem restrição, apesar de, frequentemente, representar a feminilidade.
Tem grandes dificuldades em criar laços. Seu melhor amigo segue sendo aquele amigo do orfanato. Apesar disso, constantemente, tenta se encaixar em grupos de amizades e isso não faz dela introvertida. A verdade é que Toni é extremamente ansiosa no quesito social e isso tem suas consequências.
Durante o conflito contra Gaia, Toni fugiu com medo. Ela tentou levar seu melhor amigo junto, entretanto, ele resolveu ficar. Depois que tudo se resolveu, demorou à voltar para o Acampamento, com medo de que fosse vista como traidora. Só voltou porque às coisas na estrada estavam ficando feias e porque Sr. D chamou.
Na estrada, após a fuga, viveu como mochileira, sempre pensando no hoje. Fazia bicos em troca de comida ou algum lugar para dormir e enfrentou diversas dificuldades, nada comparado ao vivido no orfanato.
Por ter sido criada em um orfanato católico, cuidado e organizado por freiras, Toni carrega um colar em forma de cruz no pescoço e ainda não conseguiu se desfazer de hábitos, como rezar antes de dormir. No orfanato, enfrentava diversos obstáculos, por ser diferente, além de receber diversas punições tanto físicas quanto morais devido aos seus trejeitos mais rebeldes.
Seu passatempo preferido é desenhar. É constantemente vista desenhando pelos cantos, sempre com um lápis e um caderninho de anotações. Seus desenhos são, em sua maioria, inspiradas pelas visões que tem do submundo.
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ARMA,
Aíma, ou αίμα, é palavra em grego para sangue. O nome de sua espada de ferro estígio veio, principalmente, de seus detalhes em vermelho escarlate, como um presente de seu pai, logo no início de sua vida enquanto semideusa. Contudo, Toni percebeu que é capaz de unificar a hemocinese, a habilidade especial descoberta durante o período no Acampamento, também, com a espada.
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PODER E HABILIDADES,
Hemocinese — Toni é capaz de, não só, sentir os batimentos cardíacos de pessoas ao seu redor em um raio de 100 metros, é também capaz de controlar de controlar o sangue das pessoas, dominando suas funções motoras, sendo assim capaz de obrigá-los a fazer coisas contra sua vontade ou imobilizá-los. A partir de seu próprio sangue, Toni também é capaz de criar construtos de sangue, como ferramentas, objetos e armas. Contudo, colocar em prática todas essas habilidades deixa Toni exausta, levando, muitas vezes, à náuseas, desmaios e fadiga, além da dor de cabeça insuportável.
Além disso, possui um fato de cura acima do normal e vigor sobre-humano.
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MALDIÇÃO,
A maldição que Hades lhe deu como punição, Toni chama, de maneira simpática, de visões do inferno. Sem entender exatamente o gatilho, Toni é aterrorizade por visões das partes mais sombrias do Submundo. Em sonhos, também é frequentemente perseguide por esses sonhos. Normalmente, essas visões são capazes de incapacitá-la, deixando-a em tamanho estado de medo que é paralisada, além de sempre chegarem junto de algum tipo de desmaio. Em uma conversa, Hades compartilhou a ela que isso se dava ao fato de ser uma completa medrosa e ter fugido durante o conflito contra Gaia.
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BIOGRAFIA,
Toni sempre soube que a vida, para ela, não seria fácil. Crianças como elu não se davam bem na escola, não se davam bem em parquinhos, não se davam em lugar nenhum.
No orfanato, não era diferente. Toni era constantemente isolade de seus amigos, irmãos, como as freiras costumavam chamá-los. A ideia a incomodava, porque não os considerava irmãos, irmãos não chutavam-na de um lado para o outro como bolas de futebol, tampouco planejavam por horas a fio o que fazer para incomodá-lu. Mesmo assim, Toni sempre buscou se comportar. Aquele, que, apesar de todos os desfavores existentes em relação à Toni, se aproximou, ela defendia com unhas e dentes. Mesmo quando estavam distantes, nos horários de aulas em que separavam meninas e meninos — e Deus, como Toni odiava essa divisão —, pensava no que ele poderia estar sofrendo longe de sua divisão.
De sua mãe, sabia apenas que em algum momento ela deveria ter existido, pois crianças não nasciam do além. De seu pai, as freiras escondiam qualquer informação. Católicas a fio, jamais comentavam nada sobre o homem, resumindo-se a comentários como que Deus o tenha! Então, Toni sempre acreditou que o homem estivesse morto.
Claro, sua curiosidade em relação a eles nunca diminuiu. Perguntava sempre que a oportunidade surgia sobre o que faziam, quem era, como eram e quando a resposta não vinha do jeito que planejava se frustrava, brigava, xingava e era colocada para rezar um terço. A religiosidade do lugar não a incomodava, embora o silêncio de Deus em relação aos seus pedidos costumasse perturbar seu sono. Todas as noites, Toni orava pedindo por tranquilidade para si e para os seus, aquele menino sobre quem adorava perturbar. Até que, ao completar treze anos, algo de estranho aconteceu.
Tempestades como aquelas eram comuns na região em que o orfanato se encontrava, pelo menos, desde quando Toni se lembra enquanto gente. Contudo, numa noite, tudo pareceu desmoronar. Apesar de sempre ver coisas esquisitas, ninguém nunca acreditou no que dizia, as freiras resumiam seus desenhos à uma imaginação fértil que deveria ser cultivada. 
Mas, no escuro daquela madrugada, Toni não conseguia crer que o que via era apenas imaginação. 
A tempestade atingia os vidros do orfanato como pedras, ameaçando quebrar o local, quando encontrou com seu amigo na grande sala de estar. Escondidos, porque a madrugada, ainda que Toni se afeiçoasse tanto ao escuro, era para descansar. Escondidos, porque se as freiras os pegassem, lidariam com punições pesadas que não envolveriam apenas o terço. Violência física também era frequentemente utilizada no local. E lá estavam, horrorizados, cobertos pelo escuro, observando a figura do lado de fora do orfanato. Os olhos vermelhos da criatura observavam os dois de volta, com fome, com raiva, segundos antes de explodir a porta do orfanato em pedaços. 
Toni, se for sincera, lembra-se pouco do homem-touro de cuequinha que pegou seu colega e ergueu-no alto, pronto para destruí-lo enquanto ele gritava em pedidos de socorro. Os ventos fortes da tempestade do lado de fora traziam a chuva para dentro do prédio, molhando o chão e os móveis que se quebraram e que antes serviam de obstáculo para o bicho horrendo de pegá-los. Elu gritou, alto, estridente, em socorro, para ver se aquele pesadelo parava, entretanto, não conseguiu muito mais, antes de cair no chão, desmaiada. Quando acordou, seu único amigo estava sobre si. “Temos que fugir”, ele pediu urgentemente. No meio da noite, arrumaram pouco das tralhas que possuíam e com uma faca de cozinha cada saíram do orfanato.
Perceberam que estavam sendo seguidos quando já estavam longe do orfanato. Uma das crianças, uma outra, tão medrosa quanto, chamava por seus nomes, urgentemente. Ele contou que também havia visto aquilo e que ambos estavam em perigo.
A partir desse momento, uma avalanche se sucedeu. 
Ser filha de um deus grego não estava nos planos de Toni. Elu não se via pronte para largar a fé católica do dia para noite, mas em que acreditar? Quando o que ouviam da figura com chifres pequenos e pernas de bodes era tão convincente. 
Quase não conseguiram chegar ao Acampamento Meio-Sangue, como Bobby havia dito a eles naquela noite. Perseguidos por mais monstros como o famoso minotauro que haviam encontrado durante a tempestade. Essas tempestades nunca deixaram de segui-los, diga-se passagem. Deveria ser um sinal, de acordo com Bobby, mas tudo só fez sentido quando descobriu quem era seu pai. Hades. Obviamente, Zeus não era feliz com sua natureza, com sua natureza, embora Toni se julgasse alguém incapaz de atentar contra o poder do deus dos deuses. 
E, mesmo contra todas as chances, lá estavam eles, são e salvos, no Acampamento Meio-Sangue. Onde todo mundo sentia a mesma dificuldade de se encaixar. 
E tudo estava bem, não fosse Toni a fugir durante o tempestuoso momento que viveram contra Gaia. Estava assustada, aterrorizada, nunca havia vivido um momento como aquele como semideusa. Fugiu. Fugiu com o rabinho entre as pernas, uma desertora. Desapareceu da vida de todos os semideuses que conhecia, inclusive seu único e melhor amigo. Certamente, não seria vista com bons olhos. Foi Hades mesmo a puni-la. Mesmo assim, não voltaria.
Não fosse…Não fosse a tão famosa mensagem de Íris recebida. Em um passe de mágica, Dionisio a encontrou, informando todos os outros semideuses que seguiam sua própria vida do que estava acontecendo. Toni não demoraria a perceber, também. E, assim como fugiu, com o rabinho entre as pernas, voltou para o Acampamento.
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CONEXÕES,
(unisex ━━━ open) Apesar de ter bastante dificuldade em criar laços, com você não foi assim. Toni sentiu uma real ligação entre vocês e, apesar dos pesares, vocês sempre irão se defender.
(unisex ━━━ open ━━━ chalé de Hipnos) Suas visões acontecem, principalmente, quando vai dormir. Transformadas em pesadelos. Dessa forma, Toni recorreu à você para um auxílio em uma boa noite de sono.
(unisex ━━━ open) O primeiro grande amor de Toni foi um romance infantil, quando tinha 15 anos. Vocês se envolveram, se apaixonaram, tiveram seu primeiro beijo um com o outro, entretanto, as coisas desandaram.
(unisex ━━━ open) Traidora. É isso que você acha de Toni. Ciente de sua fuga durante o período de guerra contra Gaia, guarda bastante mágoa em relação a filha de Hades.
(unisex ━━━ open) Toni vê em você alguém em quem se inspirar, constantemente maravilhada com sua liderança natural e sua coragem. Tudo o que mais queria era ser assim e se frustra muito por não conseguir alcançar seus objetivos.
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zannolin · 5 months ago
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hello! sorry to bother you, but I saw you said you're reading your book number 91 (!!!! That's impressive) and I've been looking for book recommendations lately, so if you don't mind, would you share some book recs you have? (of fiction if it's possible). thank you!
haha yeah i tend to spend most of my free time when i'm not writing (or doing fiber crafts) reading books. absolutely so happy to give recs!!! all the time!! will talk ceaselessly about the books i'm reading!!
anything by ann patchett ever but my favs by her are bel canto, the magician's assistant, and commonwealth. she's litfic and very very good, even her nonfiction stuff
the scorpio races by maggie stiefvater is my fav book of ALL time. it's ya urbanish fantasy. lifechanging.
the locked tomb series by tamsyn muir. lesbians abound. sci-fi/fantasy absolutely gorgeous in every way. cuts me to the bone
jurassic park by michael crichton. yep there's a book! i am almost done reading it right now (it is in fact book number 91) and i seriously love it like could not recommend more.
any of kristen arnett's books but mostly dead things by her is my fav! it's about a lesbian taxidermist
it's middle grade but the beyonders trilogy by brandon mull is so so so good and i love it deeply
lockwood & co by jonathan stroud is a fun ghost/paranormal series; literally the best ghost series i have read bar none
if you like peter pan, fairytale retellings, or having the heart ripped out of your chest by the concept of loneliness and growing up or the lack thereof, the peter and the starcatchers series by dave barry & ridley pearson is a really good peter pan retelling. if you're willing to overlook how some aspects of the peter pan story as a whole have not aged very well. book four is so fucking good tho
i don't often recommend ya fantasy or romance of any kind but the folk of the air series by holly black is a really good fey series with enemies to lovers i actually liked
in a similar vein of the two above, the lunar chronicles series by marissa meyer is a really fun sci-fi retellings of fairytales; heartless by her is not connected in any way but is also a fairytale retelling i fucking LOVE
our wives under the sea by julia armfield is queer, excellent, and a little horrifying
authors i have only read a few from but highly recommend and need to read ALL of include octavia butler and toni morrison
her body & other parties by carmen maria machado is a life-changing collection of queer horror short stories; in the dream house by her is also incredible but it's a memoir and you should look up content warnings on it beforehand if you're a person who doesn't do well with heavy content
i've only read the first two books but the beartown series by fredrik backman is REALLY good; it's about hockey and friendship and living in small towns and stuff. it does deal with some heavy content as well so again w warnings etc but truly i'm obsessed
mexican gothic by silvia moreno-garcia was another horror book i really liked
middle grade again but i adore the twistrose key by tone almhjell (it's fantasy and about like growing up and beloved pets and things) (i'm trying not to rec a ton of middle grade here because i know it's not for everyone but i am an enjoyer of a lot of middle grade series if you ever want recs lol i am like supreme lord of reading puzzle/mystery/adventure series)
i have only read one book by tj klune thus far but my friends swear by him
the princess bride by william goldman is unironically SO good
if you like vague horror, suspense, and having your mind boggled, mona awad is really good
the dead lands by benjamin percy is (stay with me here) a post-apocalyptic retelling of the journey of lewis & clark (yeah the guys from us history) and i'm gonna be real. i was shocked by how much i liked it. it's WILD.
babel by rf kuang is like. massive. but it's really good historical fantasy.
the only good indians by stephen graham jones is really good horror and i've heard really good things about the rest of his books
meddling kids by edgar cantero is this really funky scooby-doo inspired horror/mystery novel that i love. it is Very quirky.
not fiction but animal vegetable miracle (barbara kingsolver; about farming and american food culture and family and stuff), the shallows: what the internet is doing to our brains (nicholas carr; about information technology etc), long live the tribe of fatherless girls (t kira madden; memoir, trigger warnings again), and the radium girls (kate moore; us history) are just. so so so good. in many different ways. couldn't not rec them!!
thistlefoot by gennarose nethercott is really good fantasy; it's an urban fantasy take on the baba yaga mythos that i really loved
four treasures of the sky by jenny tinghui zhang is historical fiction with a tinge of fantasy; gorgeous writing
the girls at the kingfisher club by genevieve valentine is a flapper retelling of the 12 dancing princesses
tender is the flesh by agustina bazterrica is really really fucked up horror/dystopia about a world where cannibalism has been legalized; very graphic in a sense but like. WILD to read.
i hope that's a good range! i read allll sorts of books and i know not all of them appeal to everyone but those are the ones i've really really enjoyed within the last couple years. hope you find something you enjoy out of all of them!
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leclatdeparis · 11 months ago
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Parabéns pra você, nesta data querida, muitas felicidades... Muitos anos de vida? Aí já não sei...
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Por: Victor Perrault
Caros leitores, que dia para se estar em Versalhes! A festa começou cedo lá, não foi? Me contaram que o nosso príncipe aniversariante foi acordado às seis da manhã com um bolo de dez andares enviado pela sua irmã, minha grande amiga princesa Tony. Fiquei curioso, não minto. Era bolo de quê? Qual será o sabor favorito do nosso querido príncipe? Chocolate? Morango? Nozes? Comida de hospital? Ah, vocês não acreditariam se eu lhes contasse que esse talvez, só talvez, seja o último aniversário do nosso querido príncipe André...
Não há muitas informações, infelizmente... Eu tentei, meus queridos! Percorri cada canto daquele palácio atrás de respostas, mas tudo o que sei veio de uma fonte confiável, de dentro, que me contou com um sorriso no rosto que não teria sido necessário eliminar André caso a facada tivesse funcionado... A fonte me mostrou o histórico médico e é isso mesmo que vocês estão pensando, meu povo... Assim como o papai — e que Deus tenha o nosso rei! — André é um paciente VIP do hospital da coroa.
O fruto não cai mesmo longe do pé.
É claro que eu fiquei em choque! Tão novo, tão bonito, tão cheio de vida. Eu pensei na nossa futura rainha também porque, de repente, tudo que chegou aos meus ouvidos fez sentido. Todos sabem que os irmãos reais são como carne e unha. Uma história linda de amor fraterno. E, de verdade, nós entendemos a sua tristeza e preocupação, Tony. Nós nos compadecemos por ela, afinal, hoje a França inteira sentirá o mesmo... Mas, futura Majestade, você realmente acha que chegar desmaiando e vomitando nos corredores de Versalhes pelo menos uma vez por semana vai ajudar o seu irmãozinho? Pensa que vai encontrar a cura da doença dele em uma garrafa de uísque? Uma não, várias!
Ai, ai. Que dia triste... Mas não vamos deixar isso nos afetar! A Seleção continua, é claro! Já vimos que nem mesmo a morte poderia parar o espetáculo!
Feliz aniversário, querido @andrc!
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seoulmatez · 5 months ago
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hii there! i just read the words 'playlist' and 'boothill' in the same sentence, so i thought i'd throw in some ideas hihi :D
lots of it is mostly 80s-90s music and rock, but i also have some pop, spanish/latino...! not sure if this is your cup of tea, but the vibes are totally there for me~ so i hope you find something you fancy 🌟🌼
(after writing this i realised i listed A LOT of songs so please excuse my sorry self for that hshhshj *melts*)
• Bang Bang - K'NAAN, Adam Levine
• Walk This Way - Aerosmith
• Livin' la Vida Loca - Ricky Martin
• Hey Sexy Lady - Shaggy, Brian & Tony Gold
• Highway Star - Deep Purple
• Whiskey In The Jar - Metallica
• Too Sweet - Hozier
• Rebel Rebel - David Bowie
• Beat it, Billie Jean, Smooth Criminal, Remember the Time (my personal fav)... literally any MJ song
• Bullet With Butterfly Wings - The Smashing Pumpkins
• Zitti e buoni - Måneskin
• Zapatillas - El Canto Del Loco
• Caminando por la vida - Melendi
• Soledad y el Mar - Natalia Lafourcade, Los Macorinos
• Tous les mêmes - Stromae
bonus: some latino dance music because you can't tell me boothill isn't a natural-born dancer~ he'd totally be the one to lead hehehe 💫
• Lambada - Kaoma
• La Cumbia Lounge - Charanga Cakewalk
wah so many suggestion thank u!! i have too sweet by hozier on there already hehe but i will give the rest a listen and add them too!
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justforbooks · 7 months ago
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Peter Eötvös
Hungarian conductor of modernist music who went on to compose operas with texts ranging from Three Sisters to Angels in America
The Hungarian composer and conductor Peter Eötvös, who has died aged 80, is now best known for the 12 operas that he wrote during the last 25 years of his life. Before that, he played a leading role as a conductor specialising in the promotion of European musical modernism.
Premiered in Lyon in 1998, the work that launched Eötvös’s career as a successful opera composer was Three Sisters. The libretto, written with Claus H Henneberg, reworks Anton Chekhov’s play into a series of three “sequences”, each offering a version of events from the point of view of a single character; no fewer than four roles are taken by countertenors.
From then onwards, he frequently added new stage works to an already growing number of concert works in an extensive output notable for its radiant lyricism and brilliant orchestration. By extending the modernist origins of an approach rooted in the music and ideas of Pierre Boulez and Karlheinz Stockhausen with the aid of deeply considered investigations of other music of cultures beyond Europe, Eötvös gradually found his own voice.
Stockhausen had already drawn on Japanese musical and theatrical traditions, and Eötvös’s earliest opera, Harakiri – based on the ritual suicide of Yukio Mishima – was composed as far back as 1973, while both composers were working together in Osaka. Subsequently, however, Eötvös’s style – variously influenced by Chinese as well as Japanese traditions, by Indian, African and Basque musics, by jazz and, not least, by Béla Bartók and the folk repertoires of his native Transylvania – developed much of its individuality from interrogations of those cultures that went far beyond any mere cultural tourism.
His instrumental compositions, as well as his operas, often spring from such sources: the large-scale orchestral work Atlantis (1995), for example, draws on Transylvanian dances that act as a symbol of a lost culture associated, for the composer, with renewed hope. In later years he received many commissions from the world’s leading orchestras: in 2016, for instance, for Oratorium Balbulum, to a text by Péter Esterházy, for the Vienna Philharmonic Orchestra, premiered at the Salzburg festival. Ruminating on a variety of topical political issues, from the 9/11 terrorist attacks to relationships between countries, this work is typical of Eötvös’s social and political concerns.
But his operas already seem likely to represent the most enduring and surprisingly varied dimension of his output. Adapting novels and plays by writers both classic and modern – including Jon Fosse, Jean Genet, Tony Kushner and Gabriel García Márquez – these works demonstrate both Eötvös’s wide literary ambitions and his willingness to explore a variety of different dramatic approaches, comic as well as tragic. He was assisted in devising some of these opera libretti by Maria Eötvösne Mezei, his third wife.
Le Balcon – its libretto, by Françoise Morvan, André Markovitz and the composer, derived from Genet’s now classic tale of power struggles within a revolutionary setting – was first seen at Aix-en-Provence in 2002. Mezei’s libretto for Angels in America (2004) boils down to less than three hours the original seven hours of Kushner’s play about HIV/Aids.
Several of his operas have been seen in the UK. When his Márquez-based Love and Other Demons was produced at Glyndebourne in 2008, Eötvös became the first non-British composer to have a stage work premiered there. Described by the composer as “a bel canto opera”, it explored illicit love, superstition, race and demonic power, with a libretto by Kornél Hamvai. The music underpins the drama with an innate understanding of how orchestral forces can enhance the overall effect; though indulging in some gorgeous sounds, the composer displays the rare knack of knowing when less can sometimes be more powerful than more.
Eötvös’s final opera, Valuska – also his first with a libretto in Hungarian, by Mezei and Kinga Keszthelyi – was drawn from the novel The Melancholy of Resistance, by László Krasznahorkai: a tragi-comic, surreal story centring on a newspaper delivery man and the arrival in his small town of a circus with, as its star attraction, the world’s largest taxidermied whale. Valuska was premiered in Budapest last December.
Eötvös was, like his older compatriots György Ligeti and György Kurtág, a native of multi-ethnic Transylvania – then in Hungary but subsequently transferred to Romania; his birthplace was Székelyudvarhely. The turbulent final months of the second world war caused his family, including his mother, Ilona Szucs, to flee westwards. She was a pianist, and his father, Laszlo Eötvös, was a lawyer. Peter’s early childhood was spent in Miskolc, a northern Hungarian town where he first met Ligeti. The latter was already becoming established as a composer and teacher by the late 1940s, and the two remained in contact.
Eötvös studied piano and composition at the Franz Liszt Academy in Budapest from 1958 onwards; after advice from Zoltán Kodály, János Viski became his composition teacher. He soon gaining a reputation for improvising to accompany silent films and composing scores for both cinema and theatre.
In 1966, at the age of 22, he moved to Cologne on a scholarship to work with Stockhausen. He also studied composition with Bernd Alois Zimmermann and began to conduct. When I first went to the Darmstadt Summer School, in 1974, I recall Eötvös not only as one of Stockhausen’s closest acolytes but also as a member of a recently formed group of young Cologne-based musicians calling themselves the Oeldorf Group and specialising in live performance involving electronics.
From 1978, after Boulez asked him to conduct the opening concert of IRCAM, his Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique, in Paris, Eötvös found fame as a conductor specialising in all the latest compositional trends that helped to drive the global modernist agenda of the time. He quickly assumed the position of musical director of Ensemble Intercontemporain, IRCAM’s flagship chamber orchestra.
He conducted the world premieres of Stockhausen’s operas Donnerstag aus Licht (1981) and Montag aus Licht (1988). In the UK, he conducted the Covent Garden performances of Donnerstag in 1985 and was principal guest conductor of the BBC Symphony Orchestra from that year until 1988. He worked with the London Sinfonietta and also conducted Leos Janáček’s The Makropulos Case at Glyndebourne in 2001.
It was only after relinquishing his duties with the Ensemble Intercontemporain, in 1991, that Eötvös really came to the fore as a composer. With his new status on the European scene, and the political events of 1989 onwards, came new responsibilities.
He taught conducting and contemporary chamber music in both Karlsruhe and Cologne in Germany. Having already founded the International Eötvös Institute for young conductors and composers in Budapest in 1991, he went on to establish the Peter Eötvös Contemporary Music Foundation in 2004. It was at this moment, when Hungary joined the European Union, that Eötvös and his wife Maria – who had both previously lived in Cologne, Paris and then Hilversum in the Netherlands – finally moved back to Budapest.
A son from Eötvös’s first marriage, to the actor Piroska Molnár in 1968, predeceased him. In 1976 he married the Taiwanese-German pianist Pi-hsien Chen, with whom he had a daughter, Ann-yi. They divorced and he subsequently married Maria Mezei in 1995. He is survived by her, Ann-yi and by two stepsons from that marriage, Peter and Daniel.
🔔 Peter Eötvös, composer and conductor, born 2 January 1944; died 24 March 2024
Daily inspiration. Discover more photos at Just for Books…?
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aricastmblr · 6 months ago
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Namjoon Jimin Jungkook en ensayos para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY' The Original con Yoongi - cr. a eong39 en X
jungkook 4agosto 2024 D_DAY_THE_FINAL_D1 jimin 5agosto 2024 en D_DAY_THE_FINAL_D2
Namjoon cantando Yoongi guitarra Jungkook riendo atrás en las practicas para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY'
Jimin cantando-ensayando en las practicas para SUGA | Agust D TOUR 'D-DAY'
(https://www.tumblr.com/aricastmblr/750837560178360320/bangtantv-preview-suga-agust-d-tour-d-day?source=share)
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endlesstwanted · 1 year ago
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If You Get Closer, It’s Not Safe I’ll Be Able To Control Myself
My first Starker fic! The title is from Blas Canto’s song Marte 💗
Fandom: Spider-Man (MCU Movies)
Rating: Teen And Up Audiences
Pairing: Peter Parker/Tony Stark
Tags: Established Relationship, Non-Sexual Daddy Kink, Surprises, Love Confessions
Summary: Peter doesn’t want anything special for his birthday, despite what Tony is already planning for him, other than going out with his friends and spending the whole day with his boyfriend. As best as he can, Tony complies to his wishes.
Wordcount: 1,7k
Created for: @pparkerbingo — Birthday / @tstot — Daddy Kink / @starkerfestivals’ summer bingo — Lingerie / @multifandom-flash — Sickeningly Sweethearts + Age-Gap Romance + Grow Old with Me
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Excerpt:
“You have to promise me,” Peter said, or well, repeated, unwilling to drop the topic of his upcoming birthday and the secrets and surprises Tony kept around the matter.
His boyfriend looked at him from over his cup of coffee, like not believing Peter could hold up the same conversation for more than ten minutes. Tony took his sweet time to take a sip from the liquid delicatessen from the café they had gone to have a date on that afternoon, one Peter had chosen himself. “I don’t have to—”
Peter looked at him fondly, something he knew very well was capable of making Tony stop ditching a conversation and actually consider what he was going to say about it.
“Okay, alright,” Tony left the cup on the table and held up his hands in a defensive position. “I promise you.”
“You promise what, exactly?” Peter questioned, playing with some fries and trying his best not to let his lips curl up as it has been easier to get Tony to say those words than he had hoped for at first.
Tony sighed, and then he chuckled. “I promise not to organize any surprise parties for your twenty-two birthday.”
Continue reading on Ao3!
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santoroleo · 10 months ago
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closed starter w/ @tcniliang. festa dos líderes
Leo havia chegado a ver Toni desde o momento que chegou mas por alguma razão resolveu se manter um tanto afastado naquele dia, poderia ser os pensamentos conflitantes que haviam se tornado maiores ou o fato de que sabia que falaria besteira se chegassem a conversar em algum momento; após algumas bebidas a lógica foi se afastando de sua mente até que se encontrasse na frente de quem estava se escondendo por hoje, vendo que estava visivelmente embriagada com seu corpo encolhido num dos cantos da festa. "Suponho que descobriu o que era beerpong..." comenta em bom humor, se sentando ao seu lado para ao que arruma a camisa que havia se bagunçado durante alguma das disputas amigáveis com as pessoas. "Tá tudo bem?"
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