#ti voglio accanto
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Non posso, non c’è la faccio più. Mi sento esplodere, mi sento come una sigaretta che piano piano sta finendo, una sigaretta un po’ più lunga del solito, ma che prima o poi si spegnerà e diventerà solo cenere.
Mi sento dispersa, lontana, sola anche.
Mi sento impazzire.
Ho bisogno del suo amore, ho bisogno di lui non resisto. Ho bisogno delle sue mani, delle sue carezze, dei suoi baci, della sua pelle, del suo corpo. E non ne ho bisogno per solitudine o solo per colmare la mia mancanza di affetto. Ne ho bisogno perché lo voglio, perché lo amo, perché voglio l’amore, il suo di amore, quel tipo di amore che solo lui mi sa dare.
Voglio lui con me, voglio lui nel mio presente e nel mio futuro e se così non potrà essere allora nessuno più e nessuno mai sarà presente nella mia vita e nel mio cuore.
Mi ha fatto innamorare e che ci posso fare.
È nella mia mente costantemente.
Sento che tutto questo finirà, sento che se ne andrà, che niente tra noi sarà e sento che io, lentamente, mi sto lasciando andare…
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Mandami un messaggio
quando arrivi a casa.
Ti ho comprato un regalo
niente di che, è solo un pensierino.
Ti ho chiamato perché ti pensavo,
non volevo dirti nulla di particolare.
Ho preso un biglietto per il cinema anche per te.
Ti ho tenuto il posto.
Ti sto aspettando.
Mi sei venuta in mente.
Che bello quando sorridi.
Per qualsiasi cosa, chiamami.
Ti devo prestare un libro, è troppo bello,
devi leggerlo assolutamente.
Siediti tu che tanto io ho voglia di stare in piedi.
Sceglilo tu il film.
Ci andiamo insieme?
Se vai tu, vengo pure io.
No, se non ti piace allora facciamo qualcos’altro.
Ti va una birra in due?
Ci prendiamo una pizza e la mangiamo da me?
Che ti va di mangiare?
Prendi pure il mio.
Tieni la mia giacca che tanto io sento caldo.
Ti ho visto passare oggi, ero io quello che ti ha suonato il clacson.
Buongiorno, caffè?
Buonanotte.
Sono queste
tutte le volte che ti ho detto ti amo.
Gio Evan
#gio evan#amore#emozioni#diario#pensiero#frasi citazioni#amicizia#libro#ti amo#ti voglio accanto#ti voglio con me#ti voglio abbracciare#ti voglio bene
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Ti vorrei più vicina per sussurrarti all'orecchio che con te vedo il cielo stellato anche nel bel mezzo del maltempo.
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Non desidero altro che svegliarmi tutte le mattine accanto a te e addormentarmi tutte le sere tra le tue braccia...
Vorrei solo che tutto ciò fosse reale...
#futuro#amore#non ce la faccio più#speranza#voglio averti accanto#ti voglio#ti voglio qui#ti voglio con me#mi manchi#lavitaeunillusione98
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Voglio te, solo ed esclusivamente te. Come un riflesso di stelle in un lago placido, così luminosa nella tua quiete, eppure profonda come l'abisso più insondabile. Così educata, gentile, umile, sincera, introversa. La tua riservatezza è un prezioso scrigno che custodisce tesori inestimabili, e io desidero essere il custode di quei segreti, colui che svela il mistero celato dietro ogni tuo sguardo.
Ma anche con un mondo intero da raccontare, nella tua anima. Un universo intessuto di sogni, di pensieri e desideri che attendono solo di essere svelati. Le tue parole sono come il vento che accarezza dolcemente le fronde degli alberi, sussurrando storie di meraviglie e di passioni segrete. Ed io, affamato di quella tua bellezza nascosta, voglio immergermi in questo tuo mare d’inchiostro, esplorare ogni tua emozione, ogni tua paura, e celebrare la tua essenza.
Voglio plasmarti, guidarti, insegnarti tutto ciò che posso. Con la mano del creatore che modella la creta, ma anche con la delicatezza di chi ama senza condizioni, valorizzando ogni curva della tua anima, ogni tua sfumatura. Desidero essere il faro che ti guida attraverso la tempesta, l’ancora che ti tiene salda nei giorni di burrasca. Ma anche colui che ti insegna il volo, libero e audace, senza catene, per raggiungere insieme cime inimmaginabili.
E tenerti accanto a me per tutta la vita. Come un poeta che non può vivere senza il suo verso più amato, così io non posso immaginare un’esistenza senza la tua presenza al mio fianco. Ti desidero come il respiro desidera l’aria, come la notte brama il giorno, in un abbraccio eterno che non conosce fine. Sarò il tuo compagno fedele, l’ombra che ti segue, la luce che ti riscalda, e insieme, intrecciati in un eterno balzo nel tempo, vivremo la più bella delle storie d'amore, scritta a quattro mani, indissolubile come il destino.
#citazioni#compagnia#distanza#frasi famose#frasi pensieri#mancanza#nuove amicizie#pagine di libri#sentimenti#tristezza
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Voglio abituarmi a tutto questo:
sapere che sei con me,
anche se non ti ho accanto.
P. Coelho
…si , ma dove sei???
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A tutti gli uomini....
A quelli che ti telefonano mentre stanno andando dall'altra.
A quelli che spariscono
per ore, giorni interi,mentre il tuo messaggio resta "visualizzato".
A quelli che dormono con te e mentre ti stringono,tu sai già che domani, chiusa
quella porta, non saprai più dove sono,con chi sono, cosa fanno.
A quelli che "no, no..io non mi voglio impegnare" e poi hanno almeno cinque
relazioni e quando camminano si sente
il rumore delle catene a cui sono legati.
A quelli che si credono belli e sexy solo perché rimorchiano ossa sui siti.
A quelli che quando hai bisogno di loro,loro vanno altrove.
E poi agli altri uomini;
A quelli che la vita non ha fatto sconti
A quelli che un amore vero lo volevano, ma lo volevano davvero e magari chissà...per poco tempo anche,
lo hanno avuto fra le mani,ma poi la terra ha tremato e si sono ritrovati soli, a raccogliere i cocci, a spostare macerie.
A quegli uomini che il rispetto sanno usarlo,
che la dolcezza è l'unica arma che possiedono,
che ti vorrebbero accanto
mentre tornano a casa,
nella loro casa,da soli.
A quegli uomini che conoscono l'immensità di un abbraccio, di due labbra,
di un cuore che batte solo per te.
Agli uomini che non ci credono più, ma che sognano ancora un amore vero.
A tutti questi uomini io voglio dire grazie.
Ai primi perché mi hanno fatto capire
cosa una vera donna deve meritare.
E ai secondi perché mi hanno dato la certezza che l'amore vero è possibile,basta saperlo riconoscere.
(Paola Delton)
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🍀
Ti resto accanto anche quando non mi vedi. E cerco di capire, tu che un giorno sei una rosa e quello dopo sei una spina. Ti resto accanto in questo tempo indefinibile, nel tempo che ti prendi per pensare, per trovarti e intanto se la ride, passa e se ne frega. Tempo troppo breve se ci scappa da ridere o da vivere, tempo troppo lungo se ti fai aspettare. Se ti volti non mi vedi. Neanche avanti non mi vedi. Io sono al tuo fianco, senza spingere né tirare, nel posto in cui ti puoi appoggiare quando perdi l’equilibrio. Di fianco, per dirti all’orecchio che ti voglio bene, per non perderti di vista neanche quando ti allontani. Di fianco, per non oscurare la tua luce, per non coprire la strada che vuoi fare, per solleticarti se ti chiudi nei pensieri. E non occorre che allunghi la mano per cercare la mia, non l’ho mai mollata. E non occorre che allungo la mano per cercare la tua, è sempre stata nella mia.
Enrico Cattani
#smokingago
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Non ti cerco perché so che sarebbe peggio, non ti cerco per non soffrire per non sentire la tua voce dire che stai bene anche se non ci sono io a farti stare bene. Non ti cerco perché è pericoloso incontrare i tuoi occhi una volta ancora e rischiare di caderci dentro una volta ancora. So che pensi che sia indifferenza ma io non ti cerco perché ci tengo troppo perché se lo facessi ricomincerebbero i casini, ricomincerei a non stare bene, a non avere mai il sorriso sulla faccia, a sentirmi sbagliata senza di te e a sentirmi sbagliata insieme a te ricomincerei a non dormire la notte, a chiedermi perché non mi cerchi, perché ti trovo ovunque, perché senza di te è tutto spento, perché non sono capace di metterci un punto perché la mia testa e il mio cuore arrivano sempre ad uno scontro e sono io il morto.
Non ti cerco perché non averti accanto mi fa male ma forse averti accanto un po' di più, sapere che per quanto tu mi possa amare io ti amerò sempre un po' di più. Non ti cerco perché ho paura di soffrire, non sono abbastanza coraggiosa da affrontare tutto ciò che mi fai sentire non ti cerco perché ti voglio cercare troppo perché è tutto troppo, mi riempi, mi svuoti, te ne vai e mi lasci qui ad aspettarti e io non ce la faccio più. Non è indifferenza, anche se non ti saluto, anche se di me non sai più niente, anche se mi vedi uscire con la gente, anche se sembra che non me ne freghi niente non ti cerco nerché amarti in silenzio è più semplice che provarci davvero non ti cerco perché fa troppo male.
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M'avevano avvisata
Non avrei dovuto cascarci. E dire che m'avevano avvertita: "stai attenta, quello è Alfio e ha l'hobby di sfasciare le famiglie!" Io rispondevo e ridevo: “si, forse sarà pure carino. Ma che mi frega di lui! Non lo penso proprio. Amo Berto, la persona migliore del mondo e me lo sposo tra due mesi.”
Invece, porca miseria ladra, eccomi qua: completamente cotta, asservita a te. Ai tuoi piedi, ad adorare il tuo cazzo benedetto. Quanto lo adoro! Lo voglio... Eccomi domata accanto a te, a sentirmi profondamente tua nell'intimo ma anche in fortissima colpa nei confronti dell'uomo della mia vita futura a due.
Infatti con Berto, che è un tipo solido e molto sicuro di sé, parliamo di casa, lavoro, mutuo, figli, progetti e amore. Oh, quanto amore puro esiste tra me e lui! Mi parla di quanto io sia importante; di come io sia la cosa più bella della sua vita e quindi mi copre di baci, regali e tenerezze. Sono la cocca dei miei suoceri e l'amica intima di sua sorella.
Ma in questo quadretto idilliaco… porca miseria sei capitato tu. Per sconvolgermi la vita. Che tu sia maledetto: non provavo emozioni così forti da anni. T'ho conosciuto al compleanno di un comune amico; la festa era nel nostro solito locale favorito, dove ero andata con un paio di colleghe, quelle che subito m'hanno messa in guardia a proposito di te. Non ti si poteva non notare.
Arrogante e spavaldo, mi sei stato immediatamente sulle palle. Appena poche chiacchiere tra noi e, spudorato ma irresistibile, m'hai presa da parte e m'hai chiesto di rivederci. Io ti ho detto che sto per sposarmi e tu m'hai risposto che… non sei geloso. Che battuta idiota! Non ti sopportavo. T'avrei ucciso seduta stante.
Ma comunque, non so perché, io ancora più scema di te ho accettato di fare due passi insieme nel parchetto dietro al locale. Be’, alla fine sembravi anche un innocuo idiota, uno che mi sarei potuta anche divertire a prendere per il culo. Perciò mi sono rilassata.
Ho pensato che alla fine quelle su di te erano solo le chiacchiere invidiose di qualche volpe spelacchiata che non arriva più all'uva ed ero anche lusingata dalla tua gentilezza e della cortesia a me riservate! Però: che galantuomo. Poi, quando eravamo abbastanza lontani dagli altri, d'un tratto m'hai afferrata, messa contro un albero e baciata a sorpresa, palpandomi direttamente il culo e il seno.
Stronzo impudente! Ma... chi cazzo pensavi di essere, per trattarmi così? Avrei dovuto essere incazzata e reagire; tirarti un cavolo di ceffone e chiuderla lì. Invece non so cosa m'abbia conquistata di te: ho solo sentito le mie labbra aprirsi completamente e la mia lingua rispondere. E il mio corpo farsi molle, stringersi a te adattando il bacino al tuo rigonfiamento. T'ho anche messo la mano sulla nuca, per attirarti e stringerti a me.
Ma è durata forse solo un minuto, questa emozione proibita. Che vera puttana! Sono subito scappata via. Rimescolamento di valori, vergogna, e anche un sentimento lusinghiero di gioia per essere tuo oggetto di desiderio. Volevi me! Tra tante bellissime ragazze libere… Però ho cercato di atterrare in emergenza; quindi dalla sera stessa giù con messaggi di: “basta! Non cercarmi più, per favore...”, “non è successo nulla.” E infine: “senti: è meglio che dimentichiamo entrambi.”
Ma quando dopo alcuni giorni hai smesso di messaggiarmi... ti ho cercato io. Non resistevo più. Oggi tra noi ormai parole pochissime: mi fai entrare in casa tua, mi ordini di spogliarmi e io eseguo. Con gli altri parlo di ciò che succede intorno a noi, nel mondo, delle nozze prossime venture, di quanto io ami Berto e del nostro futuro in coppia. Con te invece non esiste altro che una insaziabile voglia di sesso tra me e te.
Non vedo l'ora di soddisfarti, di succhiartelo e avere addosso il tuo corpo che mi si struscia, mi penetra padrone e signore. Non desidero altro che tu prenda possesso di me. Anche ora: sono qui dopo l'amore ad adorarti, a farmi penetrare l'anima dal tuo odore pungente e ad aspettare. Sono sempre pronta, se a volte avessi ancora voglia del mio corpo. Io sono qui e di te non mi sazio mai.
Ormai, sia quando sono sola che facendo l'amore con il mio futuro sposo, non penso altro che alla tua prorompente virilità dentro di me. Non vedo l'ora di allargare le gambe o il culo per farti entrare. Mi tengo in forma, massaggio e rassodo i miei seni solo perché siano pronti a reggere gli assalti della tua bocca affamata. E tu allora mangiami le tette, mordimele. Poi leccami a lungo la fica e fammi godere. Scopami fino a che vuoi; riempimi. Sborra dove vuoi.
Non so se e quanto potrà continuare, tra noi, ma è certo al mio cuore che a te io non voglio rinunciare. Mai. Sarò in apparenza una sposina irreprensibile e devota. Resterò accanto a Berto; diventerò docile e fedele. E poi mi sorprenderò anche una mammina timida e amorevole. Amo il mio futuro con lui: egli rappresenta la stabilità della famiglia.
Però tu sei il mio segretissimo peccato. E a una tua semplice chiamata correrò sempre a succhiartelo, a leccarti le palle e farti godere. Spudorata, traditrice. Puttana, puttana, puttana: si io questo sono. Una donna senza vergogna né morale. Quando vorrai, verrò da te. Non posso proprio rinunciare al gusto meraviglioso del tuo seme caldo nella mia gola e a sentirmi spaccare il corpo dal tuo enorme e stupendo membro. Ti amo.
RDA
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Voglio un bacio per ogni giorno in cui non ti ho potuto stare accanto.
#frasi#frasi belle#frasi vere#frasi e citazioni#citazione del giorno#frasi pensieri#amore#frasi vita#vita#amare#bacio#lontananza#vicino#assenza#presenza
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L’imprevedibilità dell’ignoto ci mette tutti a rischio. [Parte II]
Come si può sviluppare il nostro sentire? Cosa può comportare? Quanto può restare ancorato all’autenticità della solidità, alla fermezza della razionalità, a un amore esclusivo che riesce a non essere intaccato da niente e nessuno? Io e lei ci saremmo potuti abbandonare alla follia di un’ora di sfrenata passione? E cosa avrebbe comportato? Io voglio ragionare su quanto tutto, in quest’epoca storica specialmente, possa essere instabile, friabile, a rischio. Su quanto si viva sempre sul filo, camminando in modo accorto per non cadere nel burrone. È evidente: se in quel periodo accanto a me avessi avuto la mia donna, probabilmente non mi sarei fatto risucchiare da quel vortice di attrazione fisica, erotica (e anche mentale), che mi ha condizionato un bel po’. Ne sono piuttosto sicuro. Ma è davvero così? Posso metterci la mano sul fuoco? È questo che mi spaventa. Per molteplici ragioni, oggigiorno viviamo troppo a stretto contatto con “altro”: distrazioni di ogni tipo (anche virtuale), legami professionali e relazionali esterni alla nostra sfera familiare, gruppi e cerchie di conoscenze utili a qualche scopo specifico che dev’essere necessariamente perseguito, e così via. Difendere l’amore, nella sua purezza, completezza, necessità, è diventato sempre più difficile. Quando ti si presenta una così, mora con i capelli lunghi, con quei jeans che delineano un fisico di tutto rispetto, sai che devi essere forte. Specialmente se ci s’intende, se c’è simpatia, se ci si stima vicendevolmente. Le mie elucubrazioni sono inevitabilmente incomplete perché mi manca l’altra faccia della medaglia: mi mancava (e mi manca) la scoperta dell’amore vero, quindi di quella persona che per definizione non può ammettere repliche o imitazioni. Ero e sono solo, pertanto posso solo basarmi su congetture e fantasie. Quella voglia rimane, è inutile negarlo. Avrei tanto voluto vederla nuda, non posso dire di no. E mi sarei abbandonato a momenti di perdizione, peccaminosi, passionali. Non l’ho fatto perché sono un signore, un brav’uomo. Ma avrei voluto avere, a mia disposizione, una dimensione parallela in cui poterle dire la verità. In cui poterla baciare, toccare, farle qualsiasi cosa. Ché è ovvio, in quell’abbraccio erettivo avrei voluto tirarlo fuori, il pisellone. Avrei proprio voluto ficcarglielo in bocca, e godere della sua lingua, e dei suoi sguardi mentre me lo leccava tutto. Dannazione, quanto avrei voluto. Ma sono stato più forte, sì. Sono stato più forte di quella parte del mio corpo che mi possiede, che mi rende schiavo, che mi sottomette. E non mi rimane che il sogno notturno, con la splendida eiaculazione che ne è derivata, e che mi ha fatto svegliare. Con la mente inebriata di lei, di quel ricordo un po’ sfocato che però è lì, da qualche parte, dentro di me. E che vale ancor più del mio bazooka duro come il marmo.
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“Innamorati di un uomo che ti ami più di me”
Lo so che non posso scegliere per te, ma vorrei tanto vederti insieme ad un uomo che sappia apprezzarti per la donna che sei, un uomo che ti ami e che ti rispetti sempre, qualsiasi cosa accada. Mi auguro che tu possa avere accanto un uomo che si prenderà cura di tutto, perché nonostante tu ormai sia una donna, io ti vedo sempre la mia piccolina.
Ti auguro di innamorarti della persona giusta, quell’uomo che si perda nei tuoi occhi, che ti guarda come non ha mai visto nessuna, che ti dà tutto. Voglio che ti innamori di un uomo che sia in grado di difenderti dai mostri e che voglia combattere tante battaglie insieme a te.
Ti auguro di innamorarti di un uomo che sia in grado di cucinare per te, soprattutto in quei momenti in cui hai bisogno di sostegno, un uomo che vuole sentirti sempre per sapere come stai e per come sta andando la giornata.
Innamorati di un uomo che, indipendentemente da ciò che crede e ciò che pensa, ti apprezza per quella che sei. Un uomo che rispetti la tua famiglia e i tuoi amici, un uomo che sia onesto con te, che sia capace di rubarti il cuore. Innamorati di un uomo che non ti dica sempre ti amo, ma di un uomo che sia capace di dimostrarlo, un uomo che quando ti guarda pensa che tu sia la donna più bella del mondo, un uomo che faccia delle piccole cose per te che ti dimostrano quanto è grande il suo amore.
Ti auguro di avere accanto un uomo che mette la tua felicità al primo posto, che non ti lasci mai da sola, che ti faccia sorridere solo per migliorare il tuo umore, anche in quei momenti così difficili per te.
Innamorati di un uomo gentile, non presuntuoso ma umile di carattere anche se possiede tanti beni materiali, un uomo a cui non piace discriminare le persone a causa della loro condizione economica. Un uomo per cui tu sei il suo più grande tesoro da custodire, più di un gioiello prezioso, che ti sappia difendere da tutti anche quando non hai ragione, che ti sia accanto quando è necessario, che ti apprezzi e che ti aiuti a capire i tuoi sbagli, che ti aiuti a migliorare come persona.
Innamorati di quell’uomo che non ha bisogno di te per essere felice, che sa come essere felice da solo ma che vuole condividere quella felicità con te.
Innamorati, allora, figlia mia, di un vero uomo.
Perché te lo meriti, non dovresti accontentarti di meno.
Non accontentarti mai, trova sempre il meglio.
Te lo dice una persona innamorata di te:
Tuo padre.
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Ecco.. adesso la tua risposta mi fa venire subito un'altra domanda.. dici che il pensiero che molti si sentano compresi in ciò che scrivi ti rende felice... Ma scrivi per descrivere quello che senti tu oppure come potrebbero sentirsi altre persone?
Concordo sul fatto che molte persone possano meritarsi tutto quello che scrivi, ma... è davvero tanto.. stai descrivendo una persona bellissima che .. davvero dovremmo meritarci? Siamo davvero così belli dentro da meritare una persona così?
E' bello avere qualcuno che ti aiuti, che ti sostenga, che ti protegga, ma poi.. riusciamo anche a stare in piedi da soli senza aspettarci che poi qualcuno ci salvi sempre?
Perché sei sempre stata spettatrice e non protagonista? Timidezza? Debolezza? Sfortuna? Vuoi cambiare questa situazione o ti va bene cosi?
Meriti qualcuno che accetti le tue pazzie, i tuoi momenti folli... ma saresti disposta ad accettare anche le pazzie e i momenti out della persona che ti meriti?
Sei davvero la ragazza d'oro che dici? Da apprezzare, aiutare, capire, sorreggere? Perché di persone così... altrettanto d'oro, ce ne sono pochissime e dovremmo meritarcele davvero.
Non voglio dire che tu non lo sia, magari sei davvero la persona migliore del mondo, però... dobbiamo anche guardarci in faccia, senza ipocrisie ... a volte abbiamo accanto persone terribili, che ci usano, ci sfruttano, senza nemmeno un grazie... ma a volte... siamo anche noi che ci comportiamo male... e a volte abbiamo accanto qualcuno che non meritiamo....
Scusami... sono solo riflessioni... non so nulla di te... mi fai solo riflettere...
S.
caro S,
non sono una persona perfetta, sono così piena di difetti che ad elencarli tutti perderei soltanto tempo.
mi hai chiesto se ciò che scrivo è ciò che sento davvero o è solo un modo per fare sentire gli altri compresi. ebbene entrambe le motivazioni.
sono una persona che per certi contesti è dovuta crescere in fretta nonostante la giovine età, tutto ciò che c'è dietro alle mie parole sono frutto di ricordi, belli e brutti che siano.
dopo tutto ciò, nel corso degli anni sono stata in grado di conoscere a fondo me stessa e a comprendermi per capire ciò che posso dare a una persona e ciò che altrettanto merito.
ovviamente non sapremmo mai chi siamo davvero, abbiamo migliaia e migliaia di caratteristiche che scopriamo ogni giorno che passa, così come le persone che incontriamo e conosciamo, ed è questo il bello delle persone nonostante quest'ultime possano ferire noi, così come noi possiamo ferire loro.
prima di meritarci una persona, dobbiamo comprendere noi stessi ed essere in grado di stare davvero da soli, perché è lì che impariamo cose su noi stessi che prima non conoscevamo.
sono arrivata a un punto della mia vita in cui ero letteralmente da sola, e questa è stata una delle mie scelte per capire se sarei stata in grado in futuro di cavarmela senza alcun bisogno di aiuto.
sono “affondata” molte volte, ma altrettanto sono stata in grado di “riemergere” e ritornare sui miei passi.
dopo questa scelta, me la sono sempre sbrigata da sola senza chiedere aiuto, un po' per orgoglio e un po' per amor proprio.
ma si arriva ad un punto in cui si è pronti a dare tutto ciò che abbiamo dentro a una persona che ci meriti davvero.
se sono stata in grado di tenermi testa sarò in grado di tenere testa alla persona che avrò accanto in futuro, se ho avuto momenti di pura follia, sarò in grado di accettare i momenti di follia della mia persona.
è un po' come una torta, noi siamo gli strati e ciò che ci collega a ogni strato, la persona che ci merita e per cui doniamo noi stessi invece, deve essere la ciliegina sulla torta, nemmeno le decorazioni, ma la ciliegina.
non sono mai stata perfetta e mai la sarò e mi piaccio così come sono ad essere sincera, un po' rotta è vero, ma non voglio essere aggiustata, voglio soltanto costruire un qualcosa di vero con chi in futuro sarà la mia persona.
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Non avrei mai pensato di trovarmi nella situazione di colui che non comprende e non empatizza con un depresso, e quindi eccomi: confesso a dio onnipotente che ho peccato. C'è un'età per tutto, penso, e arrivati oltre i trenta non tollero più chi smette di vivere e si blinda in casa pur di non affrontare un problema e conservare quel briciolo di apparenza. Adesso mi interessa unicamente circondarmi di persone che hanno il potere di far accadere le cose per il solo fatto di pensarle. C’è del misticismo in questo, il mio bisogno di consolazione.
Quando torno da te penso alla strada che percorrevo per andare a casa di Valentina 13 anni fa, avevo da poco la patente, correvo come un pazzo, i cd masterizzati alla radio. Allora il giro di compagnie era diverso, il marzo più caldo che io ricordi, ogni weekend una grigliata. Mi ero preso una pausa, poi tre anni di scuse, e poi di nuovo una pausa. Gli altri andavano avanti e io non accettavo che le cose potessero cambiare. Ero così pazzo che nemmeno tenevo alla vita. Scopro ora che anche Vale è diventata madre, ne veste i panni con grande naturalezza, del resto fu lei che mi rimase accanto la notte della mia sbronza più forte.
Poi passarono otto anni, nel mezzo scoprii me stesso. Ero felice di avere un impiego ma allo stesso tempo alimentavo la mia tristezza convincendomi di essere triste, temendo altrimenti di non riuscire a scrivere. Per uscirne bastò scoprire che là fuori c'era il sole e se non lo vedevo sapevo comunque che c'era, e sapere che c'era il sole era già tutta una vita. Come chi smette di fumare odia chi fuma, confesso a dio onnipotente di odiare un depresso. Quando cercano di propinarmi quei libri motivazionali per diventare veri leader sorrido e penso che non hanno avuto la fortuna di leggere tutto Hemingway e Dostoevskij.
Dio Onnipotente, voglio essere onesto. Ti farò una proposta. Fai di me un grande scrittore e io tornerò alla Chiesa.
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C’è una frase di un mio amico monaco che mi ha colpito:
“Non chiedetevi se ci sia vita dopo la morte.
Chiedetevi se siete vivi prima di morire.”
Caro Gonippo, io sono convinto che nel momento esatto in cui te sei andato,
tu fossi ancora vivo.
Vivo, e innamorato della vita.
E scommetto che ci sei rimasto male anche tu,
perché avresti voluto restare ancora qui accanto a tutti noi,
a tua madre, ai tuoi fratelli, al tuo immenso amore Sabina e a Dante.
Sono troppi i ricordi che mi legano a te, e solo io e te sappiamo quanto bene ci si voleva.
Un bene così profondo che ha attraversato questi dieci anni, senza mai sfumare nemmeno un momento.
Noi c’eravamo sempre, l’uno per l’altro.
Sei stato uno dei pochi a non giudicarmi mai.
Ti sei messo al mio fianco, mi hai accompagnato in questi anni senza far rumore, anche da lontano…
perché “l’importante - mi dicevi - è vederti felice”.
La sera prima di partire per il tuo viaggio verso la luce, mi hai mandato un messaggio su Instagram, il tuo ultimo saluto:
“Sei bello come il sole”, mi hai scritto.
Forse perché vedevi in quella mia foto un sorriso di serenità, quella serenità che ho sempre cercato, e che tu speravi tanto che io trovassi.
Ti prometto amico mio che farò del mio meglio per farti stare tranquillo anche lassù.
Ti prometto che sarò felice.
Io non credo nella resurrezione dei corpi, ma nell’eternità dell’anima.
E allora, il mio desiderio più grande, è che la tua anima continui a esserci non solo nel ricordo, nei nostri cuore, ma in ogni azione quotidiana che possiamo fare.
Soltanto noi possiamo compiere questo miracolo!
Ogni volta che saremo gentili con uno sconosciuto
Ogni volta che avremo cura di qualcosa
Ogni volta che ci toglieremo dal centro,
per metterci accanto
Ogni volta che aiuteremo disinteressatamente una persona in difficoltà
Ogni volta che non sprecheremo il tempo
con l’inutile
Ogni volta che ameremo gli altri incondizionatamente
Ogni volta che non saremo banali
Ogni volta che daremo valore
a ogni giorno che ci è concesso
Ogni volta che racconteremo
chi eri a chi non ti ha mai conosciuto.
Solo così resterai con noi, dentro di noi,
perché vivrai nei nostri gesti, nella nostra quotidianità.
È vero, amico mio: non hai lasciato scritto nemmeno due parole.
Ma voglio dirti che il tuo più grande testamento è qui, questa sera, davanti ai nostri occhi.
Sono queste duemila persone, questo “noi” che la tua presenza è riuscita a generare.
Questo “noi” che porterà avanti la vita anche per te.
Non siamo venuti dal caso.
Ma dall’amore.
Non siamo qui per caso.
Ma per amare.
Non andiamo al nulla.
Ma ritorniamo…all’amore.
Ovunque tu sia, amico mio…abbi cura di me.
FOTO con Sabina Romagnoli
di Ars Fotografia di Ruffali Santori Antonio
Arcidosso 30.8.2024
Simone Cristicchi
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