#tela del ragno
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haikyou · 5 months ago
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Più che in vista
L’ostilità insidia
Quando è nascosta.
Le piace provocare
Ma senza affrontare.
Tela del ragno
Se stessa riproduce
Annoda e stringe.
Evita di tagliarla,
E si addormenterà.
Foto Ruslan Sikunov, @unsplash
BaoUtnaFèretWaka, 2 giugno 2024 - 11.03, Kontowood.
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fuoridalcloro · 1 month ago
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“Ciò che è consueto tesse intorno a noi una ragnatela sempre più solida, e presto ci accorgiamo che i fili sono diventati funi e che noi stessi siamo seduti al centro, come un ragno che è rimasto impigliato e deve nutrirsi del suo stesso sangue. Per questo lo spirito libero odia tutte le abitudini e le regole, tutto ciò che è duraturo e definitivo, e per questo lacera continuamente, seppur con dolore, la tela in cui è invischiato, sebbene ciò gli procurerà piccole e grosse ferite dolorose – quei fili infatti deve strapparli dal proprio corpo, dalla propria anima.”
Friedrich Nietzsche - Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi
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anomaliahh · 1 year ago
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🇮🇹┆Yandere Headcanon
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▹ 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫𝐬: Alan (MDHM), Peter (YB).
▹ 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭: Quieteeks on Tumblr & X
▹ 𝐬𝐭𝐲𝐥𝐞: headcanon
▹ 𝐓𝐖: relazione tossica, violenza, menzioni di suicidio e autolesionismo.
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Alan:
Alan sa bene come manipolare le altre persone per farle stare con lui, o meglio, farle diventare dipendenti da lui, anche se non ne è pienamente consapevole. È così che ti ha attirato come un ragno nella sua tela: passando semplicemente molto tempo con te, riempiendoti di complimenti, facendo di tutto per te, dicendoti sempre quanto tiene a te e quanto tu sia importante per lui, aiutandoti in momenti di difficoltà o pericolo.
Alan non è una persona sospetta, anzi, sembra dolce e affidabile. È effettivamente dolce e affidabile. Non vedresti niente che non va in lui. Certo, non è da tutti vivere da soli in mezzo ad un bosco, ma dopo che hai saputo della sua storia ti sembra pienamente comprensibile. Inoltre la sua casa non ha niente di strano.
Non si nota la vera ossessione che Alan prova nei tuoi confronti, piuttosto vedi solo tanto amore. Un amore profondo, viscerale, quasi primordiale. Un sentimento che neanche tu riusciresti a dire se sia sbagliato o no. Alan è letteralmente devoto a te, come un cucciolo con la sua padrona.
Le cose però cambiano quando qualcuno si interessa troppo a te o ti fa soffrire in qualche modo: a quel punto diventa come un feroce cane da guardia pronto ad attaccare per difendere il suo territorio. Anche se non ti mostrerebbe mai questo lato di sé, starà attento ad eliminare qualsiasi vostra minaccia sempre a tua insaputa.
Alan uccide chiunque cerchi di mettersi contro di voi (o contro di te) velocemente con la sua accetta, a volte anche con un colpo solo, anche perché è molto bravo a farlo. Non vuole perdere troppo tempo con certe persone, preferisce finire in fretta per tornare da te. Se è particolarmente arrabbiato continuerà ad inveire sul cadavere della sua vittima con qualche altro colpo anche dopo che è già morta.
Non ti punisce quando provi a scappare o a ribellarti a lui. Anzi, trova questi tuoi tentativi molto carini ed adorabili da parte tua. Adora vedere questo lato di te e non ha niente di cui preoccuparsi perché tanto sa bene che riuscirebbe a riprenderti in un attimo, oppure che tu stessa tornerai da lui di tua spontanea volontà.
Odia farti del male e cerca sempre di evitarlo, non lo sopporterebbe né se lo perdonerebbe mai, neanche se dovesse punirti. Ma spesso non ce n'è neanche bisogno perché basta un suo sguardo triste o deluso nei tuoi confronti per farti sentire tremendamente in colpa. A pezzi. Al posto di punirti fisicamente quindi ti darà al massimo un po' di silent treatment.
Avere una vita normale e felice assieme a lui sarebbe possibile dal momento in cui tu deciderai di amarlo ciecamente ed incondizionatamente, senza più cercare di respingerlo o averne paura, rifiutando di vedere i suoi difetti e comportamenti malati. E lui non aspetta altro che questo: di essere amato come lui ti ama.
Va nel panico ogni volta che ti fai del male o scoppi a piangere. Sente come se il tuo dolore fosse anche il suo e cercherà di rimediare in ogni modo, sentendo di aver fallito nel proteggerti. E non può permetterlo, Alan vuole proteggerti ad ogni costo, è la missione che si è auto-imposto da quando ti ha incontrata. Desidera solo vederti sorridere felice, insieme a lui.
Non accetterebbe mai la tua morte. Resterebbe abbracciato al tuo cadavere anche per ore aspettando il tuo risveglio. Poi continuerebbe a parlare con una tua foto per anni fingendo e auto-convincendosi di parlare con te. Magari rivivendo vecchie conversazioni piacevoli che avete avuto.
Parole chiave: ossessione e protezione.
Peter:
Peter è il tipo che agisce. In fretta. Certo passerà un po' di tempo ad osservarti, studiarti e ammirarti di nascosto, ma non troppo. È fin troppo impaziente di poterti toccare e avere per sempre al suo fianco ma, soprattutto, non vuole rischiare che qualcun altro ti abbia prima di lui. Devi essere sua e solo sua.
Se qualcuno si avvicina troppo a te o sembra fin troppo interessato a te Peter non ci vede più. Rabbia crescerà dentro di lui finché non eliminerà quella persona, il prima possibile, facendola soffrire. Nessuno può mettersi in mezzo tra te e lui.
Preferisce uccidere i "vostri" nemici lentamente e dolorosamente. Spesso massacrandoli di botte o accoltellandoli diverse volte per poi fermarsi e osservarli mentre muoiono dissanguati. Riversa sui loro corpi tutto il suo odio e la sua rabbia repressa.
Tutte le volte che hai visto Peter non sembrava troppo sospetto o pericoloso, soltanto un po' strano. È molto impacciato con te e a volte può sembrare che ti nasconda qualcosa ma nessuno penserebbe a niente di che. Gli altri estranei lo vedono solo come un tipo solitario e un po' scontroso.
La sua ossessione nei tuoi confronti si fa presto evidente ad un occhio attento: ti risponde sempre all'istante al telefono nonostante stia facendo altro, è sempre libero per te, azzecca sempre molte tue preferenze nonostante tu non gliel'abbia mai detto, improvvisamente frequentate per caso gli stessi luoghi e fa di tutto per te e per starti vicino (soprattutto fisicamente).
Vieni sempre punita quando tenti di scappare o ribellarti troppo, a volte anche severamente. Vuole stabilire e ricordarti ogni volta chi ha il controllo fra i due. Ogni volta però ti ripete quanto gli dispiaccia farlo, che lui non vorrebbe, ma che l'hai costretto e che tutto quello non accadrebbe mai se facessi la brava. Inoltre non vuole più rischiare di separarsi da te in nessun modo e farà tutto ciò che è necessario per impedirlo, anche tagliarti un arto.
Non ha molti rimorsi quando è costretto a farti del male o punirti. Crede fermamente che sia l'unica cosa giusta da poter fare. Anzi, spesso gli piace. Lo eccita. Adora vederti spaventata, ammirare i suoi segni e cicatrici sul tuo corpo o assaggiare il tuo sangue.
Non ti farà mai uscire da casa sua ma ti vizierà, facendoti avere tutto ciò che sa che ti piace. Inoltre ti cucinerà sempre cose deliziose, a meno che tu non l'abbia fatto arrabbiare.
Sarà impossibile avere un futuro felice insieme a lui anche se volesse, la sua paura di separarsi da te e la sua ossessione ti renderà impossibile vivere una vita normale con lui.
Quando ti fai del male invece non lo tollera. Inizialmente si arrabbierà perché odia quando non riesce ad avere il controllo su di te per certe cose e detesta che tu abbia provato a lasciarlo cercando la morte, ma poi si calmerà, per non farti ancora del male, e si prenderà cura di te. Sarà inaspettatamente dolce e premuroso in quei momenti, cercando di parlarti per farti sfogare. La volta successiva starà il doppio più attento a qualsiasi cosa e sarà molto più difficile per te trovare un modo per farti ancora del male. Non vuole perderti e non può perderti per niente al mondo. Sei la sua ragione di vita.
Sarebbe pronto a raggiungerti all'istante se mai perdessi la vita. Anche perché non avrebbe senso continuare a vivere senza di te.
Parole chiave: possessione e controllo.
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susieporta · 3 months ago
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Fra tutte le maschere che avrei potuto indossare, come mai è stata scelta proprio quella? Fra tutti i modi in cui avrei potuto rispondere a quello che ho incontrato nella vita, come mai sono stati scelti proprio quelli? Come non è finto quello che c’è sotto, neanche quello che appare lo è. Dipende da come lo uso, da come imparo a usarlo. Sono il risultato di quello che sono e del particolare modo in cui rispondo alla vita. Rispondo, indicativo presente.
Sembra facile
Facile amarmi
per quel fascino strano delle mie parole,
perché so cogliere il nocciolo e la meraviglia,
perché sembro forte come una roccia al sole,
perché ti guardo senza abbassare le ciglia.
Ma voglio che mi ami
per il mio cercare di capire ancora e ancora,
perché rispetto la polvere e la tela del ragno,
perché per sentirmi viva mi serve l'avventura,
perché mi fido troppo - ne ho bisogno -
per la sete di libertà e intimità profonda,
e perché entrambe mi fanno paura;
perché tendo all'imperfezione,
coltivo l'incompiutezza,
pratico la fragilità e la mancanza,
perché mi sembra sicura solo l'incertezza,
per il disordine della mia stanza.
Sembra facile
da “Innesti di rose sull’ortica”
Calibano Editore 2019
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intotheclash · 10 months ago
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L'inizio
“A poco a poco devi creare intorno a te una nebbia; devi cancellare tutto ciò che ti circonda, finché non si possa dare più nulla per scontato, finché più nulla è certo o reale…”
Questa frase, giunta chissà da dove, gli trapanò la testa in un nanosecondo e invase il suo cervello a ranghi compatti, come una falange dell’antica Roma.
Fortunatamente il foro prodotto permise anche alla musica, che proveniva dal potente impianto stereo poggiato sulla libreria, di entrare e ricamarsi il suo spazio, con un subitaneo effetto benefico.
“C’è un tempo per andare dritti giù all’inferno, c’è un tempo per tornare a saldare il conto…”
La musica e le parole che gli fecero drizzare i peli delle braccia e allargare il cuore, erano quelle della Gang, uno dei suoi gruppi preferiti. Il migliore nella vasta costellazione delle band italiane. Li aveva sempre amati, fin dal loro esordio, oramai molti anni prima. Li aveva ascoltati crescere, passo dopo passo, aveva approvato e condiviso senza riserve la scelta di passare dall’inglese all’italiano per la scrittura dei testi, anche se, lo sapeva con certezza, non sarebbero comunque mai arrivati a tutti con la dovuta forza. Peccato. E peccato anche non averli mai incontrati di persona. Chissà, forse le cose sarebbero potute andare diversamente. Chissà!
“Quando un uomo decide di fare una determinata cosa, deve andare fino in fondo, ma deve prendersi la responsabilità di quello che fa. Qualunque cosa faccia, deve prima sapere perché lo fa e poi deve andare avanti con le sue azioni senza dubbi o rimorsi…”
Queste invece erano le parole del Libro. Dischi e libri insieme. Mescolati tra loro, impastati col suo stesso sangue, a formare un unico corpo con la consistenza del cemento armato e l’elasticità di una tela di ragno.
A ciò stava pensando l’uomo intento a radersi, ben piantato di fronte allo specchio del bagno. E radersi, per lui, non era una semplice operazione quotidiana di pulizia, che so, come lavarsi i denti o farsi la doccia,ma un vero e proprio momento catartico, una pulizia, vero, ma quasi più interiore che esteriore. Del resto anche la stanza da bagno somigliava più ad un luogo di meditazione e purificazione, piuttosto che al luogo che tutti conosciamo e vogliamo che rimanga. Era amplissima e luminosa, bianca, completamente bianca, muri, maioliche, sanitari, cornice dello specchio e la lunga mensola che correva su tre lati delle pareti: tutto rigorosamente bianco. Le uniche concessioni al colore e che davano carattere al luogo erano: la sedia a dondolo in bambù ed una stampa raffigurante l’Urlo di Munch; poste una di fronte all’altra.
“Bruciami l’anima, fammi ridere il sangue nel cuore, bruciami l’anima…”
Questo era il disco.
“C’è di male che una volta che ti conoscono, tu sei una cosa data per scontata e, da quel momento in avanti, non sarai più capace di rompere i legami dei loro pensieri. Io personalmente amo la libertà ultima di essere sconosciuto…”
Questo invece era il libro.
“E passala sta cazzo de palla, Salvato'! E’ vero che l’hai portata tu, ma ci dobbiamo giocare tutti! Cazzo!”
Questa era una voce nuova! E non proveniva né dal libro, né dal disco.
L’uomo terminò di radersi, si risciacquò il viso con abbondante acqua fresca e si affacciò sul vicolo sottostante. Un gruppo di una decina di ragazzini stava giocando al calcio in strada. Era una partita vera, cinque contro cinque, chi arriva prima ai dieci goal segnati, e i maglioni gettati in terra erano le porte regolamentari. La scena lo commosse e lo riportò indietro nel tempo, in un’altra galassia. Anche lui, secoli prima, era stato uno di quei monelli e si era battuto come un leone con i suoi coetanei, nei vicoli del suo paese, così simili a quelle vie della vecchia Roma che, in senso lato, erano diventate la sua nuova dimora.
Ma non aveva tempo per affogare nel miele dei ricordi. Con uno schiocco della lingua li ricacciò indietro e tornò alle sue faccende. Ammirò per l’ultima volta allo specchio il suo lavoro, approvò con un accenno di sorriso il disegno perfetto del pizzetto e si passò ripetutamente il palmo della mano sui corti capelli neri a spazzola. Gli sarebbe piaciuto rasarli a zero, lo aveva anche fatto tempo prima, molto tempo prima, ma si era accorto che dava troppo nell’occhio. Troppe persone lo notavano e non poteva permetterselo; così aveva optato per quel taglio anonimo.
Era vero che, negli ultimi due o tre anni, i pelati erano tornati di moda ed erano cresciuti in maniera esponenziale. E anche se le teste rasate erano ancora ben lungi dal raggiungere il numero delle teste di cazzo, si poteva tranquillamente affermare che la forbice si era ristretta.
Andò in camera ed iniziò a vestirsi. Erano le otto di sera di un bel sabato di fine settembre. L’aria era fresca e pulita e lui aveva un appuntamento cui non poteva mancare. Indossò il suo impeccabile vestito nero, comode ed eleganti scarpe di pelle, anch’esse nere, infilò la pattada sarda nella tasca interna della giacca e fece poi scivolare la sua trentotto special nella fondina ascellare perfettamente nascosta dal taglio dei suoi abiti. Infine spense la luce ed uscì in strada. Il lupo era sceso dalla montagna. La caccia era iniziata.
“Il mondo è un luogo misterioso. Specialmente al tramonto.”
Era di nuovo il libro a far udire la propria voce.
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marquise-justine-de-sade · 9 months ago
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La leggenda del Dream Catcher, l'acchiappasogni, nella tradizione Chippewa.
Un ragno stava tranquillamente tessendo la tela nel suo angolo, vicino al luogo dove Nokomis, la nonna, solitamente dormiva.
Ogni giorno la donna guardava il ragno al lavoro, intento a tessere la sua ragnatela.
Un giorno, mentre lo osservava, entrò suo nipote.
"Nokomis-iya!", gridò il ragazzo, guardando il ragno.
Fece un balzo, prese una scarpa e si lanciò verso di lui,
"No-keegwa!", sussurrò la nonna, "Non ucciderlo!",
"Nonna, perché proteggi il ragno?", chiese il ragazzo.
La nonna sorrise ma non rispose.
Quando il ragazzo si fu allontanato, il ragno si avvicinò alla donna e la ringraziò per avergli salvato la vita.
Le disse: "Per molti giorni mi hai osservato mentre tessevo e facevo oscillare la mia tela, hai ammirato il mio lavoro.
Poiché mi hai salvato la vita, ti offrirò un dono in cambio!".
Sorrise con quel sorriso speciale che hanno i ragni e si allontanò, tessendo mentre si muoveva.
La luna si avvicinò gentilmente alla finestra e illuminò la rete con un magico raggio argentato.
"Vedi come sto tessendo?", disse il ragno, "Guarda e impara, ogni rete catturerà i brutti sogni.
Solo i sogni buoni passeranno dal piccolo buco centrale, questo é il mio dono per te.
Usalo per ricordare soltanto i bei sogni, quelli cattivi rimarranno senza speranza impigliati nella tela!".
Nativi americani - il popolo
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greenysnarl · 2 months ago
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Ok, ok I'm not dead (yet 😅)
I wanted to contribute to the creative month of October with prompts for writing or drawing, good for the Writober / Inktober (both in Italian & English).
I created prompts on: Star Wars, Pokémon, Hellaverse ( Hazbin Hotel / Helluva Boss)
But you are totally free to use it without the main context, it's not mandatory 😁
Use them as you please : fanfiction and / or drawings and please tag me (if you can) because I really love to see other people's art 💙💙
ENJOY!💙
STAR WARS
1. - Lo Strano Cristallo (The Weird Crystal)
2. - La Lettera ritrovata (The rediscovered Letter)
3. - Miti & Riti (Myths & Rites)
4. - Dietro Occhi Artificiali (Behind artificial Eyes)
5. - Ritrovamenti Archeologici (Archeological Remains)
6. - Un Nuovo Caccia Stellare (A New Starfighter)
7. - L'Antenato/Il Fondatore (The Ancestor/The Founder)
8. - Il Potere dei Nomi (The name's power)
9. - L'Ultima Trasmissione (The Last Transmission)
10. - Sotto Copertura (Undervocer)
11. - L'Empire Day (The Empire Day)
12. - Una Specie Sconosciuta (An Unknown Specie)
13. - Un nuovo luogo di potere (A new place of power)
14. - Usanze Deviate (Deranged customs)
15. - Ballo Politico (Political Ball)
16. - Crossover / AU (Crossover / AU)
17. - Grigio Imperiale (Imperial Grey)
18. - Echi dalla Forza (Echoes from the Force)
19. - Lealtà Miste (Mixed Loyalties)
20. - In mostra (On Show)
21. - Le conseguenze della Sconfitta (The Consequences of Defeat)
22. - Perchè quel colore? (Why That Color?)
23. - Come Preparare una Trappola (How to Set a Trap)
24. - La Luna Solitaria (The Lonely Moon)
25. - Immortalità Inattesa (Unexpected Immortality)
26. - Attizzare le Braci (Igniting Embers)
27. - La gabbia dei Pensieri (The Cage of Thoughts)
28. - Un Studio in Blu Marino (A Study in Navy Blue)
29. - Il Viaggio Iperluce (The Hyperlight Journey)
30. - In Fuga dal Futuro (Escaping the Future)
31. - Un Insegnamento dal passato (A Lesson from the Past)
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POKÉMON
1. Fiducia (Trust)
2. Grotta (Cave)
3. Esplorazione (Exploration)
4. Attacco (Attack)
5. Notte (Night)
6. Aspettativa (Expectation)
7. Lento (Slow)
8. Piccolo (Little)
9. Sensibile (Sensitive)
10. Fiducia (Trust)
11. Leggenda (Legend)
12. Avventura (Adventure)
13. Errore (Error)
14. Debolezza (Weakness)
15. Vittoria (Victory)
16. Crossover / AU (Crossover / AU)
17. Tracce (Tracks)
18. Allenamento (Training)
19. Regalini (Treats)
20. Accessorio (Accessory)
21. Mattina (Morning)
22. Sussurro (Whisper)
23. Elemento (Element)
24. Ferita (Wound)
25. Ritrovamento (Finding)
26. Pozione (Potion)
27. Stelle (Stars)
28. Palestra (Gym)
29. Fuga (Escape)
30. Sconfitta (Defeat)
31. Amicizia (Friendship)
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HELLAVERSE (HAZBIN HOTEL / HELLUVA BOSS)
1. "Ti prego, perdonami!" ("Forgive me, Please!")
2. Fatta la legge, Trovato l'inganno (Every Law has a Loophole)
3. Una Vittoria immeritata (An Undeserved Victory)
4. Il Prezzo da pagare (The Price to Pay)
5. Nella tela del Ragno (In the Spider's Web)
6. "Ora Basta!" ("That's Enough!")
7. Una firma di valore (A Valuable Signature)
8. Il Barattolo (The Jar)
9. Un Giorno felice all'Inferno (A Happy Day in Hell)
10. La Piuma Rubata (The Stolen Feather)
11. Un Gioco fin troppo Reale (An All Too Real Game)
12. Missione (quasi) Impossibile (Mission Impossible (ish) )
13. L'Amico Ritrovato (The Rediscovered Friend)
14. "Se fossi un overlord" ("If I were an Overlord")
15. Leggere tra Le Righe (Reading Between the Lines)
16. Come Sfidare una Profezia (How to Defy Prophecy)
17. Crossover / AU (Crossover / AU)
18. Armi Troppo Pericolose (Too Dagnerous Weapons)
19. La Scuola di Demonologis (The School of Demonlogy)
20. Aria Viziata (Stale Air)
21. "Ora ho tutto il tempo del mondo" ("I have all the time in the world now")
22. La Trappola Nascosta (The Hidden Trap)
23. Un'opportunità Inattesa (An Unexpected Opportunity)
24. Memorie di un passato Lontano (Memories of a Distant Past)
25. IMP-possibile (IMP-possible)
26. Raccogliere i Cocci (Picling up the Pieces)
27. Urlando al Paradiso (Screaming to Heaven)
28. "Se tu fossi in me..." ("If you were me...")
29. Il regalo sbagliato (The Wrong Gift)
30. Una vita per una vita (A life for a life)
31. Non è tutto oro ciò che luccica (All that glitters is not gold)
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~~~~~~~~~~~
P.s.
I LOVE to write, but I am too ashamed to publish my stuff. If you do not feel comfortable sharing your work, I totally understand. 😅
Have fun!
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greenbor · 3 months ago
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Sembra facile
Facile amarmi
per quel fascino strano delle mie parole,
perché so cogliere il nocciolo e la meraviglia,
perché sembro forte come una roccia al sole,
perché ti guardo senza abbassare le ciglia.
Ma voglio che mi ami
per il mio cercare di capire ancora e ancora,
perché rispetto la polvere e la tela del ragno,
perché per sentirmi viva mi serve l'avventura,
perché mi fido troppo - ne ho bisogno -
per la sete di libertà e intimità profonda,
e perché entrambe mi fanno paura;
perché tendo all'imperfezione,
coltivo l'incompiutezza,
pratico la fragilità e la mancanza,
perché mi sembra sicura solo l'incertezza,
per il disordine della mia stanza.
Sembra facile
da “Innesti di rose sull’ortica”
Calibano Editore 2019
Stefania Calesini
scelto da https://susieporta.tumblr.com/
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alonewolfr · 4 months ago
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LA ZANZARA E IL LEONE
C'era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all'insetto. "Oh! Buongiorno".
Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio. La zanzara disse: "Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!" Il leone, un po' più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
Voi "continuò l'insetto" credete di essere il più forte degli animali eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!" Il Sovrano divertito disse: "Ebbene se sei tanto sicura,proviamo!" In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d'ogni genere desiderosi di assistere alla sfida. Il " Singolar Tenzone" ebbe inizio. L'insetto andò immediatamente a posarsi sul largo naso dell'avversario cominciando a pungerlo a più non posso. Il povero leone preso alla sprovvista tentò con le sue enormi zampe di scacciare la zanzara ma, invece di eliminarla, egli non fece altro che graffiarsi il naso con i suoi stessi artigli. Estenuato, il Re della foresta, si gettò a terra sconfitto. Così, la piccola zanzara fu acclamata da tutti i presenti. Levandosi in volo colma di gioia, la zanzara non si accorse però della tela di un ragno tessuta tra due rami e andò ad imprigionarvisi proprio contro. Intrappolato in quell'infida ragnatela l'insetto scoppiò in lacrime, consapevole del pericolo che stava correndo. Fortunatamente il leone, che aveva assistito alla scena, con una zampata distrusse la tela e liberò la piccolina dicendo: "Eccoti salvata mia cara amica. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questo me lo hai insegnato proprio tu!" La zanzara, da quel giorno imparò a tenere un po' a freno la propria spavalderia.
Le persone troppo sicure di sé riescono, a volte, a superare gli ostacoli più grossi ma inciampano spesso nelle difficoltà più piccole.
|| favola di Esopo
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ambrenoir · 4 months ago
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“A volte il bene che vuoi a qualcuno lo devi mettere da parte e quel qualcuno lo devi eliminare dalla tua vita.
Purtroppo succede anche questo.
Nella mia vita ho voluto bene a persone, consapevole che dall’altra parte non c’era lo stesso sentire e l’ho fatto sperando che il mio amore potesse tornare indietro come il riflesso nello specchio.
Ognuno di noi è un oceano straripante d’amore che desidera solo di essere versato
e l’esperienza mi ha insegnato che,
per quanto immenso possa essere l’amore che si ha per qualcuno,
se non è ricambiato è sempre una metà.
Io non condanno chi non è in grado di ricambiare l’amore,
ma so riconoscerlo.
Sono persone che hanno dentro di loro lo stesso oceano ma con esso riempiono solo se stessi.
Non lo fanno apposta,
loro sono proprio così e se tu sei nel loro raggio d’azione è solo per gratificare il loro ego,
per rifletterlo.
Sono persone piacevoli, abili,
così come è abile il ragno nel tessere la sua tela,
Ma così come il ragno non crea una tela per fare in modo che la mosca stia comoda,
loro, allo stesso modo,
non interagiscono con te per amore verso di te, ma solo per amore verso se stessi e più precisamente per nutrirsi di te.
Sai come si riconoscono?
Sono quelli che quando parlano cominciano ogni frase con
“Io…”,
sono quelli che non chiedono mai come stai e, se costretti dalle circostanze a farlo,
non ti ascoltano,
non ti fanno nemmeno finire di parlare
che ti rispondono con una frase che inizia con “Io…”.
Quell’ “Io” è tutto il loro mondo,
non c’è spazio per altro.
Ma la cosa peggiore è che queste persone fanno male quando tessono le loro ragnatele,
fanno male a te perché sei la mosca.
Ho voluto bene e ancora ne voglio a persone così,
ma non le posso tenere nella mia vita e non posso metterci cuore.
La vita è una,
il cuore pure
e meritano la gioia.
Non importa quanti siamo e non importa neppure se a volte siamo soli,
quel che conta è essere liberi di amare perché chi ama merita innanzitutto una cosa: essere ricambiato.
L’amore è gioia che si esprime con empatia e chi non è in grado di amarmi è certo che mi farà del male ecco perché è fuori dalla mia vita.
L’amore non è una guerra,
non ci sono ostaggi e non si fanno prigionieri,
ma solo cuori liberi di amarsi.
Chi ti ama ti chiede come stai,
ti ascolta
e fa il possibile per farti stare bene
e gli altri…
sono gli altri.
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rinaldinicoletta · 4 months ago
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Racconto Giallo - Il Ragno e la sua Tela
Nella periferia veneta, fervevano i preparativi per allestire una mega festa per il diciottesimo anno di Daniela. Daniela era figlia di due grossi industriali veneti che amavano e viziavano questa ragazza che ricambiava l’affetto genitoriale con ottimi voti a scuola e nella vita sociale era molto rispettosa del pensiero altrui, pur esternando con cipiglio e carattere la propria…
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mucillo · 1 year ago
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Un acchiappasogni ha un significato nascosto molto forte, è un simbolo potente che ci avvicina alla saggezza millenaria degli indiani d’America. Averne uno protegge la casa, alleggerisce la mente e ti permette di dormire sonni tranquilli.
Ѐ sorto all’interno della storia delle lontane culture sciamaniche e dei Nativi Americani, in particolare presso le tribù Cheyenne, Lakota e Ojibwe.
All’interno di alcune tribù si diffusero delle leggende che, ancora oggi, conservano intatto un alone di mistero. Una delle più famose è la leggenda Ojibwa, tribù originaria del Nord America, che intrecciavano fibra in ortica e legno di salice producendo queste opere artigianali diventate famose in tutto il globo. Secondo questo popolo gli acchiappasogni hanno avuto origine dalla leggenda della donna ragno.
Una donna bella di nome Asibikaashi, detta anche la donna ragno, tesseva ogni notte una tela invisibile sulla culla di tutti i bambini. La trama di questa tela sarebbe stata così fitta e delicata da essere in grado di intrappolare i brutti sogni e farli sparire per sempre al nuovo giorno.
Tra la tribù dei Cheyenne è rimasta intatta un’altra leggenda: quella della bambina Nuvola Fresca, che un giorno rivelò alla madre Ultimo Sospiro della sera i suoi tormenti e terrori notturni, di come quelle ombre scure non la facevano dormire, incombendo su di lei. Così la madre, per darle sollievo, intessé una rete all’interno di un cerchio di legno, per pescare i sogni indesiderati.
Esplorando misteriose leggende, scopriamo che questo particolare strumento serviva per dissolvere le energie negative, favorire la crescita spirituale delle persone e proteggere non solo i sogni positivi, ma tutte le sfere dell’esistenza e gli stati di coscienza.
Già gli Indiani d’America consideravano il momento che precede il sonno come una fase delicata che richiede all’essere umano di affidarsi, sentirsi protetto, tuffarsi nell’ignoto, lasciarsi andare al non conosciuto.
Con la sua forma simbolica, l'acchiappasogni svolgeva dunque un'azione di guida, protezione, sostegno e conforto, accompagnava le persone attraverso la notte e i preziosi insegnamenti che essa può regalare.
Ancora oggi è ritenuto un amuleto speciale, portatore di forza interiore, fiducia, gioia e saggezza.
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oscuroio · 1 year ago
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Nella mia tela di ragno,
ordita da fitte trame
di canapa grezza
voglio legarti,
Sfinirti,
divorarti.
E rimani lì,
silente ed inerme,
sospesa in una danza
nel buio,
prigioniera del
mio volere,
ed io mi dissetero'
della tua anima
OscuroIo ©️
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1pensri9 · 2 years ago
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Anche se mi spezzo non importa
Forse una sirena sei
Solo per un'altra sera
Solo per un'altra sera
Dove mette seme non importa
L'ombra sarà storta, il vento ha la sua forza
Ho perso un'altra anima per un'altra stronza che
Che lo sa come render freddo tutto quello che fa
Come se non le importasse niente davvero
La vendetta migliore, solo la mia felicità
Non so come facessi, vorrei sapere a volte che pensi
E chi cade nella tela che tessi
Per te provo solo odio e sentimenti connessi
Sai rendere schiavi tutti quanti dei tuoi complessi
Il tipo di turno che ti gira intorno
Ora crede davvero di averti sotto controllo
Se ne accorgerà da solo quando arriverà il giorno
Che una mantide non ama, succhia solo il midollo
Il tuo affetto è un inganno
Tu aspetti solamente il bersaglio
È un'esca nella tana del ragno
È una trappola, una frana, solamente un abbaglio
A volte un po' mi manchi, ma lo so che mi sbaglio
Una sirena nel fango
Chissà chi attiri con il tuo canto
Chissà se ne farai un vanto
Ma d'altronde io lo so perché ti odio tanto
Perché mi rivedo in te come nessun'altro
Anche se mi spezzo non importa
Forse una sirena sei
Solo per un'altra sera
Solo per un'altra sera
Dove mette seme non importa
L'ombra sarà storta, il vento ha la sua forza
Ho perso un'altra anima per un'altra stronza che
Ho perso kili ed ho fumato quintali di sigarette
Pensando a me e te che annegavamo dentro le coperte
Spero che mi ascolterai dentro quelle cuffiette
Quando stai urlando, ma là fuori il mondo non ti sente
Ah, no, non è normale
Dimmi tu se ti sembra normale
Ti sto parlando e non mi vuoi ascoltare
Cazzo, guardami posa quel cellulare
Ah, mi dovrò abituare
Ed è la cosa più difficile da fare
Solo per un'altra sera stiamo insieme
Vieni qui a fumare, vieni e fammi male
Oh, madame
Mi hai lasciato in un uragano di guai
Hai preso il mio cuore e l'hai spezzato a metà
Stare solo a bere fino a svenire, ah
Dimmi che senso ha
Anche se mi spezzo non importa
Forse una sirena sei
Solo per un'altra sera
Solo per un'altra sera
Dove mette seme non importa
L'ombra sarà storta, il vento ha la sua forza
Ho perso un'altra anima per un'altra stronza che
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furiarossa · 1 year ago
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Lo sapevate che i ragni volano, che fanno i subacquei, che scalano le montagne più alte del mondo? Benedetta è una bambina che sta per scoprirlo: mentre gioca a pallone nel suo giardino, incontra una ragnetta intenta a tessere la sua tela, che le racconterà storie meravigliose sulla sua famiglia, usando i suoi fili come un piccolo teatro di ombre; in cambio, Benedetta la proteggerà e le darà un nome: Penelope.
Preparatevi ad un viaggio sorprendente nel mondo della natura, per scoprire che i ragni non sono affatto la cosa terrificante dipinta negli horror, ma creaturine piene di ingegno e capaci di cose fantastiche! E che sì, ragni e bambini possono essere amici.
Scoprite questo e molto altro ancora nella prima storia per bambini scritta dai Cactus di Fuoco, "Il ragno che tesseva racconti". Non perdetevela!
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agrpress-blog · 2 months ago
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Un ricordo di Lauren Bacall nel centenario della sua nascita Cento anni fa nasceva la grande attrice... #laurenbacall https://agrpress.it/un-ricordo-di-lauren-bacall-nel-centenario-della-sua-nascita/?feed_id=6959&_unique_id=66f26daa34e9b
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