#tassa patrimoniale
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abr · 6 months ago
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"Serve una tassa patrimoniale, il Pd deve chiedere i soldi a chi li ha", sostiene testuale tal Strada Cecilia, capolista pidina alle europee da qualche parte.
Sfruttiamo le serie tv per rimaner staccati dal quotidiano e non cadere in facili rassismi: è lo stesso movente - i soldi già rubati non ci bastano - e il medesimo approccio - prendiamoli a chi li ha - della banda Vallanzasca. #lamala.banditiamilano
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b0ringasfuck · 1 year ago
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Il Twiga polo.
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rassegnanotizie · 2 months ago
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Ritornano le preoccupazioni per una nuova patrimoniale sulla proprietà immobiliare in Italia, alla luce delle recenti calamità naturali che hanno colpito l'Emilia Romagna. L'ultima tassa patrimoniale sulla casa è stata introdotta nella legge di Bilancio del 2021, con un'imposta che varia dallo 0,5% al 2% per i redditi superiori ai 500.000 euro, includendo anche il valore degli immobili. Questa tassa ha suscitato dibattiti, soprattutto quando si è discussa la reintroduzione dell'IMU sulla prima casa, in precedenza esente. Attualmente, l'IMU include esenzioni per l'abitazione principale, ma non per alcune categorie catastali di lusso. Negli ultimi anni, si è discusso dell'obbligo di assicurazione contro le calamità naturali anche per le abitazioni private, simile a quanto già prescritto per le aziende. Il ministro per la protezione civile, Nello Musumeci, ha recentemente affermato che è necessario implementare gradualmente questo obbligo. Musumeci ha partecipato a un incontro con l'ANIA, l'associazione nazionale delle imprese assicuratrici, sottolineando che è essenziale adottare polizze contro i rischi naturali per garantire la ricostruzione delle abitazioni entro cinque anni dopo un evento calamitoso. Il DDL per la ricostruzione, attualmente in discussione al Parlamento, prevede questa misura come necessaria. Il ministro ha avvertito che ci sarà un possibile riavvio delle polemiche politiche riguardo alla patrimoniale sulla proprietà immobiliare, sottolineando che la situazione attuale è influenzata dal cambiamento climatico e che le risorse statali non possono più essere illimitate. Musumeci ha affermato che è tempo di spostare il focus sulla prevenzione, con ciascun cittadino che deve assumersi la responsabilità di assicurarsi contro potenziali danni. La questione di una nuova patrimoniale o dell'obbligo di assicurazione sta suscitando un forte dibattito politico, poiché si cerca di bilanciare la necessità di finanziamenti per la ricostruzione con la giusta tutela dei cittadini. La situazione rimane quindi delicata, con diverse parti interessate che si confrontano su come affrontare i costi legati ai disastri naturali.
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alephsblog · 7 months ago
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“Della serie “non guardarmi, non ti sento”, ecco una ricca porzione di cavoli. Perché è sempre ora di merenda, soprattutto per Salvini. Ma le italiche reazioni pavloviane sono ad ampio spettro. Ad esempio, i cocomeri di Alleanza Verdi Sinistra hanno già proposto di finanziare le ristrutturazioni con una bella patrimoniale “sulle grandi ricchezze” e l’immancabile tassa sugli extraprofitti di banche e società energetiche. Strano, niente Big Pharma, la cosa suona sospetta. La mancanza verrà certamente colmata dal M5S e dal suo leader, l’Avvocato del Popolo, cioè da coloro che hanno creato e difeso il Superbonus. In pratica, abbiamo ristrutturato ecologicamente il pollaio per consentire il massimo comfort alle volpi durante il loro turno di guardia.”
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spistex · 1 year ago
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giancarlonicoli · 1 year ago
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11 ago 2023 18:15
OTTENERE UN MUTUO: MISSIONE SEMPRE PIU’ IMPOSSIBILE – LA BCE LANCIA L'ENNESIMO ALLARME SULLA CONTRAZIONE DEL CREDITO IN ITALIA: RICEVERE PRESTITI DALLA BANCHE PER FAMIGLIE E IMPRESE È SEMPRE PIÙ COMPLICATO A CAUSA DELL'INASPRIMENTO DEI CRITERI (E INFATTI LA DOMANDA DI MUTUI È IN CASO DA 5 TRIMESTRI) – LA TASSA SUGLI EXTRA-PROFITTI RISCHIA DI PROVOCARE UN ULTERIORE CREDIT CRUNCH,  PERCHÉ L'IMPOSTA VA CALCOLATA SULL'INCREMENTO DEL MARGINE DI INTERESSE. OVVERO SOPRATTUTTO SULL'ATTIVITÀ DI CREDITO... -
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”
Da un lato corrono di tassi d'interesse su prestiti e mutui, dall'altro crollano le domande di credito di famiglie e imprese. Un circolo vizioso che rischia di zavorrare ulteriormente l'economia italiana fiaccata dall'inflazione e dal crollo della manifattura tedesca.
A lanciare - l'ennesimo - allarme sulla contrazione del credito è la Banca centrale europea nel suo bollettino mensile, dove sottolinea come i criteri per la concessione di prestiti a famiglie e imprese abbiano registrato un ulteriore inasprimento, dal momento che le banche nutrono maggiori timori circa i rischi a cui è esposta la clientela e sono meno disposte a sostenerli.
Le condizioni di finanziamento più restrittive rendono, dunque, l'acquisto di abitazioni meno accessibile e meno appetibile come investimento con la conseguenza che la domanda di mutui è calata per il quinto trimestre consecutivo.
Una posizione condivisa anche dalla presidente di Banca Etica, Anna Fasano, secondo cui, inoltre, la tassa sugli extra-profitti delle banche, che colpisce le attività tipiche come l'erogazione del credito, rischia di provocare un ulteriore credit crunch, […] e colpisce in modo sproporzionato chi distribuisce dividendi e chi destina gli utili al rafforzamento patrimoniale per concedere più prestiti.
«Calcolare la tassa straordinaria sull'incremento del margine di interesse - dice Fasano - significa identificare come base di tassazione l'attività tipica della banca: l'intermediazione e l'erogazione del credito, con l'effetto di inibire gli istituti a rafforzare questa attività e spingerli a mettere energie e risorse nella distribuzione di servizi vari e nell'attività di trading anche speculativo - ad esempio i crediti da bonus fiscali - i cui risultati non vengono colpiti. In questo modo, provocherà ulteriore credit crunch».
Anche perché la Bce non ha alcuna intenzione di mollare la presa sulla stretta monetaria: l'incertezza - avverte nel suo bollettino - è ancora molto alta sia sul fronte dei rincari che su quello della crescita.
[…] Certo, a luglio, l'inflazione è calata al 5,9% rispetto al 6,4% di giugno, ma da Francoforte gli economisti vedono troppi venti contrari. Di conseguenza, le prospettive per la crescita economica e l'inflazione restano «estremamente incerte». […]
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Tassa patrimoniale, alla Camera passa odg di Sinistra Italiana
Passa in Aula Camera un ordine del giorno presentato da Nicola Fratoianni (SI) che impegna il governo a valutare l’opportunità di introdurre una “next generation tax, che colpirebbe i patrimoni delle persone fisiche solo se superiori ai cinquecentomila euro”. Il testo ha ottenuto il parere favorevole del governo che ne ha chiesto una riformulazione e dunque è stato adottato dall’Aula di…
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kritere · 1 year ago
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Nuova patrimoniale, alla Camera passa l’odg di Sinistra italiana. Poi Meloni ritratta: “Non la faremo”
DIRETTA TV 3 Agosto 2023 È passato alla Camera, con il parere favorevole del governo Meloni, un ordine del giorno presentato da Sinistra italiana che apre a una nuova tassa patrimoniale sopra i 500mila euro, la Next generation tax, per contrastare la dispersione scolastica. Poche ore, Palazzo Chigi ha ritrattato dicendo di non voler mettere in atto la proposta. 7 CONDIVISIONI Sinistra…
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Nordio e il fisco
Insomma, la Legge va semplificata per colpa del fisco...
https://www.adnkronos.com/fisco-nordio-mai-visto-un-evasore-in-manette_4KpLACvqpuCZUlKVWbWrP8
“Si ha il reato di abuso d'ufficio quando un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge”
Forse, caro Nordio, non ne ha mai visto uno in manette perché hanno sempre pagato Io non ho mai visto un ufficiale pubblico in manette, eppure la Simeto Ambiente, che si occupa della riscossione delle tasse sull’immondizia, a me personalmente ha truffato dei soldi e sfacciatamente, non ho potuto lamentarmene con nessuno, probabilmente perché non c’è nessuno che si occupa di arrestare chi truffa tra coloro che riscuotono le tasse Insomma, caro Nordio, il reato di abuso di ufficio esiste o no nella nostra società? Quando un esattore delle tasse mi impone di pagare cose che non devo in piena estate con tutto chiuso e mi minaccia di bloccarmi il conto corrente se non pago entro 5 giorni quello che posso fare è pagare, poi andrò a lamentarmi, ma a quale tribunale? Una volta pagata la tassa in che modo va esposto il problema? Pagare un avvocato mi costa intorno ai 200 euro e la truffa ammonta a mille euro se il tribunale fa valere il mio diritto a non pagare la tassa perché caduta in prescrizione superati i cinque anni, altrimenti la truffa é di circa trecento euro e come capisce il problema si risolve da sé, se si tratta soltanto di non essere derubata Se invece é una questione di principio, certo, il discorso rimane aperto Intanto, però, le istituzioni (infiltrate di mafia o truffaldine?) come la Simeto Ambiente continuano a derubare qua e là tutto quel che riescono a derubare e la Legge italiana dov’è? Si tratta o no di abuso d’ufficio? Per avviare una denuncia nei confronti della Simeto Ambiente quale termine avrebbe usato il mio avvocato? E se la denuncia la scrivo io e la invio ad un tribunale e mi sbaglio ad usare i termini specifici per descriverla potranno sempre dire che la mia giusta denuncia non era valida nella forma e quindi non prenderla in considerazione? Il cittadino non può niente per far valere la giustizia perché la Giustizia stessa non ci dà i mezzi per difenderci e farci valere Volete riformare la Giustizia? Allora buttatela per intero nell’immondizia oppure abolite solo il termine “abuso di ufficio”, ma il reato continuerà ad esistere, dovremo solo descriverlo utilizzando altri termini, come ad esempio “questo addetto alla riscossione è un ladro” oppure  “il fisco mi ha truffato”
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ufficiobrevettimarchi1 · 2 years ago
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Il valore della registrazione dei brand per le piccole imprese
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I titolari di piccole imprese devono prendere precauzioni per salvaguardare la loro reputazione, la loro proprietà intellettuale e il loro brand. La registrazione del brand è una delle azioni più importanti che si possano compiere. La registrazione di un brand consente di ottenere l'uso esclusivo di un particolare simbolo, logo, parola o frase per simboleggiare la propria azienda. Questo articolo esamina l'utilità della registrazione del brand per le piccole imprese e le procedure da seguire.
Perché depositare una domanda di brand?
Le piccole imprese dovrebbero registrare i loro brand per alcuni motivi imprescindibili, tra cui:
Salvaguardare la reputazione del brand
La vostra identità aziendale vi distingue dai vostri rivali e facilita la comunicazione con il vostro pubblico di riferimento. Registrando il vostro brand potete impedire che altri utilizzino la vostra identità aziendale. In questo modo potrete evitare la confusione dei clienti e preservare la reputazione della vostra azienda.
Difesa legale
La registrazione di un brand vi tutela legalmente da terzi che potrebbero utilizzare il vostro brand per commercializzare i loro prodotti o servizi. Questo vi dà la facoltà di intentare una causa contro chiunque violi i vostri diritti di brand imitando o utilizzando un nome o un emblema simile al vostro. Potete difendere i vostri diritti e proteggere il vostro brand dalle violazioni con una tutela legale.
Accesso esclusivo al settore
Il diritto esclusivo di utilizzare il nome, il logo o la frase della vostra azienda nel commercio vi viene concesso al momento del deposito del brand. In questo modo s’impedisce ad altri di utilizzare il vostro nome per commercializzare i loro prodotti, il che può causare confusione e danneggiare la reputazione della vostra azienda. L'unicità del mercato garantisce la distintività del vostro brand e vi offre un vantaggio competitivo.
Valore patrimoniale
Il processo di registrazione del brand aggiunge valore alla vostra azienda ed è considerato un investimento. Aiuta a proteggere l'immagine e l'identità del brand, il che può essere vantaggioso quando si cercano investitori o si vende l'azienda. Il valore e l'attrattiva della vostra azienda per i potenziali investitori possono aumentare grazie a un brand registrato.
Come depositare un brand: Fasi
La registrazione di un brand prevede diverse fasi, tra cui:
Ricerca di brand
È fondamentale effettuare una ricerca sui brand prima di presentare la domanda, per assicurarsi che l'identificazione del brand sia originale e non venga utilizzata da altri. In questo modo si possono evitare possibili problemi di contraffazione e aumentare le probabilità che la domanda di registrazione del brand venga accettata.
Identificare la categoria dei prodotti o servizi
La registrazione del brand è possibile per diverse categorie di prodotti e servizi, e dovete scegliere quella che meglio si adatta alla vostra azienda. Ciò garantisce che il vostro brand sia unico per il vostro settore di mercato e impedisce ad altri di utilizzare il vostro nome per promuovere i loro prodotti o servizi. È possibile consultare un elenco di categorie di prodotti e servizi gestito da TMCLASS.
Deposito della domanda di registrazione del brand
È possibile presentare una domanda di registrazione del brand presso L’Ufficio competente dopo aver effettuato una ricerca sui brand ed aver selezionato la classe di prodotti o servizi pertinente. La compilazione della domanda di registrazione del brand, il pagamento della tassa di deposito e la compilazioni di informazioni esaurienti sull'azienda, compresa l'identità del brand e la classe di prodotti o servizi, fanno parte della procedura di richiesta.
Attendere l'approvazione
Sarebbe utile attendere che l'Ufficio competente approvi la domanda di brand dopo averla depositata. Questo può richiedere diversi mesi e l'Ufficio competente può richiedere ulteriori dettagli o chiarimenti durante l'esame della domanda. La prova della registrazione vi sarà fornita se la vostra domanda sarà accettata.
Mantenere e aggiornare la titolarità
Dopo aver registrato il vostro brand, dovete tenerlo sotto controllo per assicurarvi che nessun altro utilizzi un nome simile. Questo può essere fatto internamente o collaborando con un fornitore esterno per al sorveglianza. Inoltre, poiché i brand di solito scadono, è necessario rinnovarli regolarmente per mantenere la protezione legale.
Procedete con il rinnovo di cui sopra dieci anni dopo. Con il rinnovo potete assicurarvi che l'identificazione del vostro brand ed il logo stesso rimangano vostri.
Alcuni consigli per le piccole imprese
Per le piccole imprese, la registrazione del brand può essere un processo impegnativo, ma ci sono molti suggerimenti che possono renderlo più semplice ed efficace:
Eseguire una ricerca approfondita
È essenziale condurre una ricerca approfondita sui brand per assicurarsi che il vostro brand sia originale e non venga utilizzato da altri. Questo può farvi risparmiare tempo e denaro ed evitare possibili problemi di violazione nel lungo periodo.
Scegliete un'identità di brand potente.
Le probabilità di ottenere l'approvazione della registrazione del brand possono essere migliorate scegliendo un'identità di brand potente, distintiva e memorabile. Non è opportuno utilizzare nomi o frasi generiche o popolari.
Monitoraggio del brand
Un monitoraggio regolare del vostro brand può aiutarvi a individuare potenziali problemi di violazione e, se necessario, a intraprendere azioni legali. In questo modo potete proteggere l'identità della vostra azienda e mantenere una buona reputazione nel settore.
Registrarsi per tempo
Una registrazione tempestiva del brand può evitare possibili problemi di violazione e garantire la salvaguardia della vostra identità. In questo modo, potrete evitare danni alla reputazione della vostra azienda e risparmiare tempo e denaro in spese legali.
Conclusione
Le piccole imprese devono registrare i propri brand per salvaguardare la propria reputazione, la proprietà intellettuale e l'identità del brand. La ricerca del brand, la scelta della giusta classe di prodotti o servizi, il deposito della registrazione del brand, il monitoraggio del brand e il rinnovo di routine sono tutte fasi del processo di registrazione del brand. Le piccole imprese possono trarre vantaggio dalla collaborazione con un avvocato specializzato in brand, dalla conduzione di una ricerca approfondita, dalla scelta di un'identità di brand distintiva, dal monitoraggio del brand e dalla registrazione tempestiva. Il valore che la registrazione del brand aggiunge alla vostra azienda e la protezione che fornisce alla vostra identità di brand possono influenzare notevolmente la vostra competitività e redditività sul mercato.
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https://www.ufficiobrevettimarchi.it/il-valore-della-registrazione-dei-brand-per-le-piccole-imprese/
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abr · 2 years ago
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 “Sacro è ciò che è sottratto al mondo, ciò su cui il mondo non ha alcun potere” ha scritto un monaco benedettino, padre Anselm Grün, e può sembrare un discorso teologico ma è anche un discorso immobiliare. Se lo Stato italiano e il Superstato europeo hanno potere e strapotere sulla mia casa ecco che questa non mi protegge più. Da una parte la solita patrimoniale, presentemente chiamata Imu, scagliata contro le cosiddette seconde case che dal punto di vista morale spesso sono le prime, in quanto dimore avite (quanti meridionali trasferitisi per lavoro al Nord devono pagare ogni anno (...) questa tassa sul sentimento...). E dall’altra la nuova spada di Damocle dell’efficientamento energetico, imposto dai socialisti di Bruxelles, nemici giurati dell’individuo, avversi alla più modesta proprietà privata. Io non mi sento più tranquillo nemmeno nella mia casa. I suoi muri sono diventati più sottili e presto lo Stato potrà accusarla di reato ambientale, e sfondarmi la porta. Casa mia, casa mia, pur piccina che tu sia, mi sembravi una badia: ora mi sembri una colpa.
"Sakros esed", primissimo reperto in latino arcaico, indicava qualcosa che è sottratto alla disponibilità dell'uomo. Del resto valeva fino a poco tempo fa anche per i corpi dei morti, oggi disposal pubblico oggetto di raccolta differenziata.
Camillo Langone via https://www.ilfoglio.it/preghiera/2023/03/15/news/con-l-efficientamento-energetico-non-mi-sento-sicuro-in-casa-mia-5060709/
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firewalker · 4 months ago
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È per me evidente che non sono di sinistra. Immagino queste cose applicate in Italia.
Pensione a 60 anni. Con che soldi? E quanto volete di pensione? No, perché al momento la situazione è questa: sistema contributivo a ripartizione (almeno per chi sta con l'INPS). Significa che se accumuli 100 avrai indietro 100 maggiorato degli interessi di legge, niente di più, niente di meno. Prevedo un mare di pensioni molto povere, se si va in pensione a 60 anni. Inoltre, come detto, è a ripartizione: chi lavora paga le pensioni, non c'è un cumulo individuale (sarebbe a capitalizzazione), e se la gente che lavora è poca (cfr. natalità, produttività, occupazione) significa che andiamo ad aumentare le tasse per turare i buchi di bilancio.
Salario minimo a 1600 euro. Netti? Lordi? Per quante ore di lavoro? Per quanti progetti nell'unità di tempo? Aumentare lo stipendio significa fare in modo che le aziende aumentino la produttività, perché la soluzione alternativa sarà una sola: licenziamenti. E si ritorna al punto 1.
Tassa ai super profitti. Benissimo. Definiamo però i super profitti (che immagino saranno parametrati al fatturato dell'azienda... parametrarli all'utile sarebbe fantastico per le aziende che potrebbero abbassare le tasse spendendo in innovazione, ricerca, progetti, ma pessimo per lo Stato). Quanto deve fatturare un'azienda per vedere applicata quella tassa? Quanto è un super profitto? E in che modo questo potrebbe attrarre investitori esteri che mettono i loro soldi nelle nostre aziende per farle crescere? O vogliamo rimanere con millemila aziende da tre persone? E quali super profitti potrebbero fare queste aziende da tre persone?
Patrimoniale. Sì, su questo sarei pure d'accordo.
Disarmo della polizia. Troverei più utile videocamera e identificativo su ogni agente piuttosto che un disarmo
Rifugiato climatico... che gran ca**ata. La gente non emigra perché piove o fa freddo, emigra perché non riesce a vivere dove sta. Questo significa che qualsiasi emigrato climatico diventa, gioco forza, un emigrato economico, che sono quelli che non "vogliamo" (io, di mio, abolirei i confini del mondo, in realtà). Il "rifugiato climatico" è tale se - immagino - è stato costretto a emigrare e trovare rifugio (appunto) a causa delle avverse condizioni climatiche. Ora, a meno che questa persona non viva su un'isola del Pacifico che rischia di essere sommersa a causa dello scioglimento dei ghiacci, il rifugiato climatico è giocoforza un rifugiato economico, perché non riesce a sostenersi dove vive e cerca aiuto e sostegno.
No al patto di stabilità. E allora diciamo pure no all'Europa tout court. A mio parere, l'unico modo per andare avanti in un mondo in cui esistono Russia, USA e Cina è fare in modo che l'Europa diventi uno stato federale vero e proprio. E anche così la vedo dura, visto l'amore per la burocrazia degli europei.
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Il minimo per potersi definire di sinistra, il minimo proprio.
#NouveauFrontPopulaire
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alfonsoselva-it · 3 years ago
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tassa patrimoniale
Alfonsoselva.it
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corallorosso · 3 years ago
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Lo studio: “Il sistema fiscale italiano è regressivo, contribuisce alle disuguaglianze. Per correggerlo serve una tassa sul 5% più ricco” Il sistema fiscale italiano sembra disegnato apposta per aumentare le disuguaglianze. Per il 5% della popolazione che ha i redditi più alti risulta addirittura regressivo: in pratica l’aliquota media pagata da quei contribuenti diminuisce all’aumentare del loro reddito, con il risultato che per chi guadagna più di 500mila euro si ferma intorno al 37%. Meno di quella applicata a chi sta nelle fasce più basse della piramide. Se poi si osserva l’andamento delle aliquote medie all’aumentare della ricchezza netta, si scopre che la regressività riguarda l’intera architettura: più si sale nella classifica del patrimonio posseduto, più diminuisce l’aliquota media dovuta. Sono i risultati – eclatanti – di un paper pubblicato dall’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna e firmato da Andrea Roventini dell’ateneo pisano, Alessandro Santoro dell’Università di Milano Bicocca (consigliere del Tesoro e presidente della commissione che scrive la relazione annuale sull’evasione fiscale) e dai ricercatori Demetrio Guzzardi ed Elisa Palagi. La conclusione del lavoro è che per correggere la rotta – considerato che la regressività è in contrasto con l’articolo 53 della Costituzione – “occorrono misure radicali come una tassa sulla ricchezza“. (...) “La disuguaglianza di reddito prima delle tasse è cresciuta lasciano indietro i poveri, mentre la quota dei redditi aumentava costantemente”. I più danneggiati dall’allargamento dei divari sono i soliti: gli under 35, le donne, gli abitanti del Meridione. (...) Lo stato della discussione non promette nulla di buono: l’esame della riforma in commissione Finanze alla Camera è in stallo, con il centrodestra sulle barricate contro la revisione del catasto descritta come una patrimoniale occulta (anche se nel 2014 ne ha votata una identica). Dall’ipotesi di qualsiasi intervento sulle ricchezze, pure raccomandato anche dal Fondo monetario internazionale, il Parlamento ha deciso di tenersi ben lontano e il governo ne ha preso atto. Con le elezioni politiche in calendario nel 2023, è materia radioattiva. di Chiara Brusini
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falcemartello · 4 years ago
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Il senatore a vita Mario Monti detta le condizioni per appoggiare Conte: stop ai ristori, patrimoniale, trasferimento delle riserve auree a Bruxelles, tassa sull'aria e un litro di sangue a testa.
#crisidigoverno #costruttori
@_GrayDorian
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ma-pi-ma · 4 years ago
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IL "DISTANZIAMENTO  SOCIALE"  POTREBBE RENDERCI   "ASOCIALI";
Quanto durerà questa misura? Uno studio della prestigiosa università di Harvard ha prodotto diversi scenari; potrebbero, ad esempio, essere necessarie forme intermittenti di isolamento fino al 2022, come leggo,  ma restano molte domande in sospeso.
Comunque sia, prescindendo dalla sua durata, il punto è lo stesso termine: “DISTANZIAMENTO SOCIALE” (e non "personale" o di "sicurezza", ma 'SOCIALE').
Dietro questa 'distorsione ideologica' credo vi sia la sintesi più orribile e oppressiva, miscelata a intenti più beceri e disumani mai attuati prima nella storia repubblicana, e ciò non dovrebbe neppure stupire se consideriamo che a decidere sulla sua applicazione c'e un governo "pro-immigrazione" di chiara ispirazione anti-italiana  ("Conte 2"), retto da una maggioranza (PD, M5S, ITALIA VIVA, LeU) con una diversa visione ideologica gli uni dagli altri, richiamata 'nottetempo' dal Capo dello Stato dai banchi dell'opposizione, la quale, in poco più di due mesi, durante la scorsa primavera, ha trasformato gli italiani in un vero e proprio "gregge".
Tra l’altro c’è un paradosso in tutto questo che sembra il massimo del civismo: "rispettare le regole",  "rispettare la Società",  "rispettare l'emergenza"!
Tutto ciò ci ha portato a un’assenza della Società stessa, perché ciascuno è massimamente cinico, nel momento in cui tradisce la Società stessa, dovendo per forza rinchiudersi come un 'eremita' nella sua casa privata, isolandosi, sul piano sociale, proprio dalla stessa Società: è questo il paradigma del nuovo "regime" sanitario, sfiduciato da tutti gli italiani!
Il principio del  "DISTANZIAMENTO SOCIALE" sembra fondato su una Società basata sulla "bio-sicurezza", la sicurezza della vita di ognuno,  sul cui "altare", purtroppo, non brucia un profumato incenso, ma tutto ciò che è libertà: Brucia la Costituzione italiana; brucia la Democrazia; brucia la nostra libertà fondamentale.
Nemmeno il fascismo c’era riuscito, spiega nel suo ultimo Libro il filosofo Giorgio Agamben, "L'invenzione di un'epidemia", ma ci riesce ora questo  'Regime antidemocratico".
Tra l’altro, quello che più colpisce è che in ciò sono coinvolte le "anime belle" Rosso-gialle,  quelle che cantano ‘BELLA CIAO’,  coloro che un tempo si battevano il petto per la libertà contro l’ingerenza del potere, e che ora si battono proprio per favorire l’ingerenza del POTERE a favore delle restrizioni e della diminuzione delle libertà,  addirittura invocando "applicazioni" per lo Smartphone e braccialetti elettronici, oltre all'impiego delle Forze di polizia, dell'esercito e dei "Droni". E’ un paradosso lampante.
In questa situazione di sospensione della libertà vige l’incapacità del governo di guardare agli effetti sociali di questi dispositivi elettronici, al di là del contesto in cui sono operativi,  ovverosia,  l’incapacità di chiedersi: “quanto verrà meno questo principio, alla luce delle libertà fondamentali e della Legge sulla privacy ?”. Nessuno riesce a ragionare su questo.
Per inciso,  sembra che nel nuovo  "DPCM" (Decreto di Rilancio) si prolungherà per altri sei mesi lo stato d’emergenza, fino alla prossima primavera, e questo è preoccupante.
Sono riusciti a trasformare le masse in un gregge; un gregge che guarda solo in basso, con mascherina e guanti, pur di sopravvivere.
Hanno massacrato un grande Paese come L'italia,  già da inizio anno, distruggendo tutto ciò che poteva essere distrutto,  impedendo ai cittadini di lavorare, non riconoscendo nulla in cambio per sopravvivere, continuando ad imporre il pagamento delle tasse sulla base di quanto guadagnato l’anno precedente 2019, quindi con prospettive falsate,  mentre complottano l'applicazione della "Tassa patrimoniale",  per poter togliere ai cittadini quel poco che rimarrà sul Conto corrente, accumulato in decenni di sudore.
Questo sarà il capolavoro finale del governo "Rosso-giallo",  nemico del Popolo e dei lavoratori,  amico delle multinazionali e delle più spregevoli Lobby,  coloro i quali si ergevano a paladini delle classi operaie e delle libertà sociali,  ma che ora si ritrovano ad essere succubi del proprio sproporzionato fallimento!
Ivan Scarci
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