#talebano
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" Ma perché non apri ai commenti? " - chiese il misogino gesù su Threads.
Aprirò ai commenti quando Turetta si impiccherà in cella e quando la talebana cattolica ASSASSINA Elena Donazzan:
- donerà tutti i suoi beni all'UAAR, dopo aver acquistato un camper
- si recherà in montagna e si darà fuoco all'interno del camper, come ha fatto Cloe Bianco PER COLPA SUA.

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PRIMA PAGINA Corriere Della Sera di Oggi martedì, 10 dicembre 2024
#PrimaPagina#corrieredellasera quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi sera#futuro#assai#federico#alla#regime#talebano#mediterraneo#euforia#despota#sanguinario#dobbiamo#temere#fondamentalismo#donne#vicino#coste#parti#descritto#come#dittatore
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Avviso ai naviganti dell'ex cetomedio ex riflessivo alla Cacciari, che almeno da intellettualmente onesto s'è zittito al riguardo: dall'attivazione nel 2020 fino a marzo 2025, il Mose si è sollevato 100 volte per proteggere Venezia dall'acqua alta, evitando danni per oltre 2,6 miliardi di euro.
Difatti i venexiani protestano quando non lo sollevano. Ora i talebani del NO laqualunque ospitati dai giornaloni, quelli che prima la catastrofe ambientale (chi l'ha vista?) poi i costi (già recuperati in 5 anni: mejo der fotovoltaico sul tetto de casa) e le magnarie (dei pubblici ufficiali: un classico da statal socc'ialismo reale), han cambiato intemerata: uhhh il gambiamendo glimatico e l'innalzamendo del livello dei mari, il MOSE sarà inzuffigiende nel 2150! Esticazzi, 2150.
Entro allora, seguimi bene o talebano green che usiamo l'aritmetica da seconda elementare, avrà fatto risparmiare almeno altri 65 miliardi al valore odierno; per cui chi ci sarà si potrà permettere di metterci la prolunga.
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Due talebani a confronto: il primo a sinistra è un talebano cattolico; l'altro a destra è un talebano islamico.
L'unica differenza fra di essi è il turbante che uno dei due non indossa.
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Morte, come morte
Dal 3 Dicembre le donne afghane non possono più frequentare le scuole per diventare infermiere e ostetriche, le uniche due specializzazioni che erano rimaste loro accessibili.Nel 2022 il regime talebano le aveva già escluse da qualsiasi percorso scolastico.Nei video e nelle foto che si stanno vedendo in questi giorni, le ragazze afghane si abbracciano, si salutano, sanno che si chiude per loro…
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IL MIO GIARDINO PERSIANO
Immaginate una situazione in cui mostrare i capelli o avere un amore sia vietato o comunque moralmente non accettabile. Fate fatica ad immaginarvela? Non credo, poiché ancora oggi, in molti luoghi del mondo, per una donna mostrare i capelli è proibito e spesso è anche deplorevole avere una compagnia maschile. Prima che questo accada anche nel nostro mondo, e non sorridete, perché alcuni inquietanti prodromi ci sono già e sono sotto gli occhi di tutti, quindi, prima che questo avvenga, conviene non solo avere la capacità di indignarsi, ma avere anche quella di dire no, di ribellarsi. Ce lo ricorda con una minimale, soave delicatezza un gioiellino di film di due registi iraniani, Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha con il loro “Keyke Mahboobe Man”, ovvero ���Il mio giardino persiano”. In concorso alla “Berlinale 2024”, dove il film non è potuto essere presentato dai suoi autori, per il semplice motivo che ad entrambi il governo di Tehran aveva ritirato il passaporto facendo pensare ad un film dai contenuti sconvolgenti. Si tratta invece di una narrazione quasi domestica che racconta della vita piatta e grigia di Mahin (interpretata da Lily Farhadpour), donna settantenne di estrazione borghese, che vive sola nella sua casa con un grande giardino nella periferia di Tehran. Una vita fatta di abitudini quotidiane, sempre uguali, come la sporadica frequentazione di un gruppo di anziane amiche e pochissimo altro. La vita di Mahin, si anima solo quando incontra Faramarz, un taxista anch’esso settantenne. Ma quando l’invadenza pervasiva di un regime politico toglie qualsiasi libertà, tutto diventa difficile e nello stesso tempo trasgressivo. Due esseri umani che si amano sotto un regime oppressivo, potrebbero ricordare tante altre vicende cinematografiche, ma per grazia e levità Mahin e Faramaz mi hanno ricordato due altri amanti occasionali, oppressi da un regime spaventoso, Antonietta e Gabriele, i protagonisti di “Una giornata particolare” capolavoro di Ettore Scola del 1977. Certo la casa di Mahin è più intima del razionalista (e brutalista) Palazzo Federici a Roma, ma bisogna pur convenire che l’oppressione del regime talebano non è molto diversa da quella del regime fascista del film di Scola. Un film probabilmente non tanto semplice da intercettare nelle sale cinematografiche, ma che merita di essere visto.
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Ho appena fatto la foto del passaporto sembro un terrorista talebano
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Storie ed emozioni e lezioni di vita.
Dal Grande Spirito allo Spirito Santo.
Tatanka, taverna del pellegrino, oasi di pace. 📷
Ancora ateo ma molto provato dagli eventi. Non mi ero ancora convertito, e stavo attraversando il periodo più duro della mia vita. Ma nonostante tutto avevo dei punti fermi su cui appoggiarmi e molti amici che mi sostenevano, conoscendo le cause delle mie sofferenze. Subivo ingiustizie da parte di chi invece, avrebbe dovuto aiutarmi. Le cause? Avevo acquistato un luogo che non avrei dovuto prendere io, già, faceva gola ai qualcuno dei potenti che amministravano il Comune e ad altri che in teoria avrebbero dovuto stare neutri.

Era ridotto cosi quando l'ho acquistato io ma era al centro del paese e in più confinava con quella che si può ben vedere, un'antica chiesa del 1700 circa, ancora diroccata e sconsacrata. Divieti su divieti, ma nonostante aver dovuto rinunciare a molte delle strutture che avevo nei programmi come per esempio una piscina, alla fine questo è stato il prodotto che sono riuscito ad ultimare. Avevo due squadre in serie "A" sia maschile che femminile e i campi di calcetto erano necessari.

Non mi fecero muovere più di cosi e non potetti più avere nessun altro permesso, nel frattempo avevano ristrutturato e riconsacrata la chiesa. E cosi, come funzionava anticamente, mi ritrovai contro Sindaco e Comune, Chiesa, clero e Belle Arti con il naturale coinvolgimento dell'arma dei carabinieri. Sindaco comunista (Peppone) prete (Don Camillo)...si voglio finire questo post con il sorriso sulle labbra pensando che è solo passato e che, seppure in tantissimi anni di soprusi, che in Italia conosciamo bene, forse proprio per tali sofferenze, io quì ci ho incontrato, conosciuto e ricevuto il Signore nel mio cuore e nella mia vita.
Nello stesso periodo dunque, iniziò la mia storia come pellegrino e mi ritrovai come d'incanto ad essere un uomo davvero felice. Avevo con me il Fratello e l'Amico come Guida, e tutte le Vie del mondo da percorrere in libertà. La vera Libertà!
-Non dovevo rinnegare niente e nessuno, io ero cresciuto come uno spirito libero e sempre dalla parte dei deboli. Amavo gli indiani fin da piccolo e odiavo le promesse non mantenute cosi come facevano i bianchi con lingua biforcuta. D'altra parte gli indiani erano un popolo spirituale, che amava e rispettava la natura gli animali e gli altri esseri umani se agivano correttamente con loro e venivano in pace e rispettavano la parola data. Traditi più volte, reagivano con forza e coraggio come le madri quando difendono i loro figli. Per non dilungarmi oltre e concludere, quel Grande Spirito era non altro che lo Spirito Santo, avevo solo cambiato il nome ma era sempre il mio Dio.
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Ma il giorno dopo l'11 Settembre però, dopo aver appreso la notizia dai Tg, anch'io come tutti feci cordoglio. Un abominio, uno vero scempio circa tremila morti, ma gli esecutori, avevano toccato la pupilla di Dio e attirato la sua ira, mentre Bush dichiarava che tutto quello non sarebbe di certo rimasto impunito. Ecco cosi come sempre i capi dichiarano le guerre dai loro comodi salotti, e gli altri vanno a morire. Perchè non andate in testa voi come si faceva una volta? Ma non succederà mai. Ecco perchè il giorno dopo, ripensando alla storia di quei popoli innocenti e sottomessi, cosi come gli indiani e in accordo, con ciò che si può leggere nelle scritture: "Ciò che l'uomo semina, quello pure raccoglierà", ho scritto questa breve poesia già pubblicata, per non dimenticare:
"Guardando e riguardando queste foto degli indiani, mi viene in mente adesso la guerra ai talebani.
La lotta al terrorismo che il mondo sta facendo si dice è cosa giusta, ma la gente sta morendo.
L'America che spara, e che colpisce forte, non se ne rende conto che semina la morte.
Or tutti che l'aiutano perchè colpita al cuore ma intanto nessun ricorda che il talebano muore.
Tu un bel giorno hai deciso e hai decimato gli indiani, con le pistole, i fucili e loro con le mani.
Che senso d'impotenza devono aver provato, hanno difeso casa e non ti avevano provocato.
Ci vivevano da sempre, era la loro terra, ma tu per bramosia gli hai dichiarato guerra.
Li hai sconfitti, sei diventato padrone, loro erano i daini, tu eri il leone e quando eri sicuro che loro erano finiti, hai detto a tutto il mondo: "Ecco a voi gli Stati Uniti".
Ora ti ricordi che quel che è fatto è reso, che senso d'impotenza provi adesso popolo leso.
Eri certo ed eri sicuro che non sarebbe mai successo, del boomerang che è tornato te ne accorgi solo adesso.
Ma tu ti puoi difendere, puoi persino attaccare, la vittoria è quasi certa, ma poi dovrai pensare,
a come vivere in futuro e a far la strada dritta o pagherai di nuovo perchè ogni cosa è scritta".
lan ✍️🖤
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Il "Dobbiamo amare le persone per la loro interiorità, e non solo per l'esteriorità" assomiglia molto al dogma "Comportati bene, perché altrimenti andrai all'inferno".
Nessuno di noi può minimamente mutare la propria natura: solo le persone a cui manchi la vista amano ignorando l'involucro dell'amato, poiché costrette.
Essere ignoranti o avere un altissimo livello d'istruzione non muta la realtà: il primo livello di attrazione, a "mettere in moto gli ormoni", è l'aspetto fisico.
Tentare di modificare la natura umana in campo sentimentale-attrattivo, proponendo una apologia contro chi non si adegui, si chiama moralità: vuol dire istituire, informalmente, una religione, per la quale qualcuno dovrà per forza essere felice a scapito di un altro.
Amare e rassegnarsi ad amare sono due questioni diverse; imporre un canone di vita, poiché ci si sente esclusi dal "mondo che va in coppia", ha il cattivo odore marcio del talebano.
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mio padre, a muslim man, ha preso da me l’utilizzo non politically correct di talebano e l’ha appena usato contro g@sperini per aver fatto giocare i due. speriamo che la de@blr non si offenda non c’entro niente io qui bloccate lui
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Talebano
Talèbano sost.s.m. legno fondamentalmente pregiato.
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Due pesi due misure.
Ultimamente mi sono tenuto lontano dal commentare quel che sta accadendo in medio oriente, però leggendo oramai giornalmente post, e non giornaletti del cazzo che raccontano la storiella a loro piacimento sotto pagamento di questo e di quello viva la libertà di stampa, dicevo, post sul genocidio che israele sta oramai da un mese buono applicando alla popolazione palestinese mi viene il voltastomaco, ma non per le immagini o i video di persone morte o mutilate di cui la maggior parte bambini, per quello twitter ci aveva ben addestrati, ma per lo schifo che vedo attorno a tutto quello che succede. Lasciando perdere i politici europei che oramai sono dei galoppini al servizio degli yankee, i giornali sopra citati idem, ma l'opinione pubblica è oramai inutile. Si ripete il copione ma all'inverso della guerra in ucraina, se per 8 anni i nazisti ucraini hanno massacrato i bonbassesi ed è stato tutto messo a tacere in modo che una volta che la russia invadeva era colpa sua, infatti se non avesse invaso sai che risate, però ci sono caduti con tutti i colbacchi. Quindi i cattivoni di turno erano loro, bombardamenti sui civili, ospedali, convogli di aiuti, centrali elettriche e pericolo per la centrale nucleare, e tante altre magagne che ci hanno ben raccontato per dipingerci il nemico numero uno russo come il peggiore, adesso quella guerra come sta andando? Boh, adesso il fulcro mediatico è israele, non sto qua a raccontarvi la storiella di sti qua che venivano trattati male da tutti, un motivo ci sarà stato, e che non avevano dove andare non avendo una terra tutta loro, allora con aiuti e finanziamenti sono andati a derubare la terra altrui, leggetevi la storia e quante volte l'ONU ha cercato di farli raggionare, sempre sfanculizzati. Nell'ultimo mese di questo genocidio gli israelini hanno fatto peggio dei russi in meno di 2 anni di guerra, ma nessuno ha il coraggio di dirlo, se lo dico io non ha molto peso, se lo dicesse qualche nome grosso forse e ripeto forse qualcuno aprirebbe gli occhi. Ma poi siamo sempre al giochetto che si ripete in occasioni come queste, cerchi di spiegare cosa è successo e vieni additato, etichettato, lapidato come putiniano/antisemita/talebano ecc ecc, questo perché? Non tanto per me o per te che se apriamo bocca e ci sentono in 10 non cambia nulla, ma è una pratica per quelli che possono realmente dare una vera spiegazione ed esporre i fatti per quelli che sono e non per quelli che vogliono farvi credere. Ieri ho visto un video di Pubble che forse ha beccato il punto della situazione, praticamente sia israele che gaza hanno in mare due giacimenti di gas molto grossi, ma mentre israele li sta già dando in mano ad aziende straniere, tra cui la nostra ENI, per quello palestinese è un attimo più complicato perché da quando sono stati scoperti gli israeliani hanno iniziato il blocco su gaza, rinchiudendoli in quello che è a tutti gli effetti un lager, qua ci vuole la frase dello zio Giulio "Se non avessi scelta e fossi cresciuto in un lager, diventerei terrorista anche io". Anche i partigiani per i nazi-fascisti erano terroristi. Mi fermo qua, però ricordatevi che i cattivi sono i russi.
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"(Sposato a 24 anni) all'età di 33 anni aveva una relazione con una cugina trentaseienne divorziata. Spariva per giorni finché andò via da casa, accettando di tornarci solo a patto che la moglie avesse rispettato alcune condizioni:
che i suoi vestiti e la biancheria fossero mantenuti in ordine e in buono stato;
che egli ricevesse i suoi tre pasti regolarmente nella sua stanza;
che la sua camera da letto e lo studio fossero sempre puliti e, in particolare, che sulla sua scrivania potesse mettere le mani solo lui.
La moglie avrebbe dovuto evitare ogni rapporto personale, astenersi dal criticarlo sia a parole sia con azioni davanti ai figli;
Non doveva aspettarsi intimità;
Doveva smettere immediatamente di rivolgersi a lui se lo richiedeva;
Doveva uscire all'istante dalla stanza senza protestare se egli lo richiedeva" .
(Queste ultime due condizioni sarebbero tutto quello che serve con le donne, sia in famiglia che fuori. Andrebbero scolpite nella pietra come le Tavole della Legge).
Ma chi sarà mai questo pervertito retrogrado dis-inclusivo cattivo esempio da emarginare e isolare senza se e ma, codesto Gran Visir della toxic masculinity? Un fassio che salta nel cerchio di fuoco, un personaggio palestrato inventato da Sylvester Stallone, uno spartano dei 300 dai fumetti di Frank Miller?
Pas de tout, era ALBERT EINSTEIN.
Celebrato dall'inclito e dal profano come IL genio del XX secolo: al punto che il patologo che effettuò la sua autopsia ne asportò il cervello e lo conservò di nascosto per decenni.
Scandalizzati, ma perché? Gli è che come quasi tutti, E. viveva nel e il suo tempo, non anticipando istanze che vi siete inventate nel vostro. Soprattutto, i suoi enormi contributi all'avanzamento delle conoscenze dell'Umanità non sono inficiati da attitudini (allora normali) che le masse rieduchescional oggi considerino perverse. Albert rovescio della medaglia del Michelangelo omosessuale: dimostra come il BIGOTTISMO TALEBANO sia sbagliato sempre, anche se piace alla gente che piace. A maggior ragione quando si tratta di giudizi estrapolati dal tempo, come se viaggiassero alla velocità della luce.
Sappiatelo, prima che inizino a dire che le sue teorie sono tossiche o peggio, facciano un film su di lui con protagonista un attore islamico.
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Valentini: "Plastica non va eliminata, è centrale per industria"
Eccone un altro. Chi è il prossimo?
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Adesso somiglio, chili a parte, alla foto sulla patente. Era il periodo in cui per taglio e barba la gente mi confondeva per mediorientale, nonostante la carnagione suggerisca l'opposto. Eppure, la combinazione di lineamenti e barba, era effettivamente da talebano. Non c'è un vero motivo per cui ho deciso di ritornare a questo look (e soprattutto non so quanto durerà). Sicuramente, a me che piacciono i contrasti, mi stuzzica l'idea che chi mi vede da fuori può pensare che sono uscito da Poggioreale da poco e poi, avendo a che fare con me, si renda conto che sono l'esatto opposto di quello che t'aspettavi.
Tra le mille riflessioni a caso, vorrei ricominciare (ma non ora, quando avrò più libertà temporale) Muay Thai o iniziare MMA. In realtà, vorrei prepararmi prima: perdere gran parte del sovrappeso, almeno, fare un po' di cardio per riallenare i polmoni e i muscoli. E magari se e quando sarà smetterò di fumare o mi regolerò.
Collegandomi alle due cose, ora non ho rabbia in eccesso o mal gestita o che so io. Non ho risentimenti. Quindi, tutto questo, sarebbe una nuova esperienza, se vogliamo. Sarebbe iniziare qualcosa per il piacere e basta.
Ah, devo comprare carta e penna per fare il diario di viaggio.
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"Afghanistan: Il silenzio delle innocenti" di Ada Rizzo (Malindi). Recensione di Alessandria today
L’articolo "Afghanistan: Il silenzio delle innocenti" di Ada Rizzo, pubblicato il 24 febbraio 2025 su Alessandria Today,
L’articolo “Afghanistan: Il silenzio delle innocenti” di Ada Rizzo, pubblicato il 24 febbraio 2025 su Alessandria Today, è un toccante e incisivo racconto che intreccia riflessione personale e denuncia sociale. Scritto dalla prospettiva di Malindi, in Kenya, l’autrice offre un’analisi emotiva e documentata della tragica condizione delle donne afghane sotto il regime talebano, definito dai gruppi…
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