#sushi mediterraneo
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La parola a Manuel Dallori: The Beach Luxury Club punta su Tulum ed Il Cairo
Incontrare Manuel Dallori (nella foto), Corporate Entertainment Director di Domina e creatore del brand The Beach Luxury Club in agosto, nel bel mezzo della stagione estiva, regala energia. E' un'energia che probabilmente si sente forte sia tutto il team Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo, con i suoi resort a Sharm, sul Mar Rosso, in Sicilia e altrove, sia chi ogni giorno accoglie gli ospiti di The Beach, realtà in decisa crescita internazionale.
Si sente forte la voglia di chi, mentre lavora sull'operatività quotidiana, progetta già il domani. Il successo dei party di Ferragosto di The Beach e Domina è ancora nell'aria: in Sicilia a Domina Zagarella, dove l'evento è stato celebrato in diversi eventi... e pure a Sharm, presso Domina Coral Bay. Qui, nel Deserto del Sinai, è andato in scena lo show "The Voice" dedicato a Whitney Houston e Freddy Mercury.
Che momento è per The Beach Luxury Club?
"Abbiamo in programma una serie di aperture in diverse parti del mondo. Tra le città in cui probabilmente saremo presto presenti c'è Il Cairo, metropoli che conosciamo bene grazie alla nostra presente in Egitto a Sharm. E c'è anche Tulum, in Messico, una zona molto bella e molto frequentata da esigenti turisti statunitensi. Ci sono poi altri luoghi in giro per il mondo su cui stiamo lavorando per altre possibili aperture".
Come si sta evolvendo il format The Beach?
Come ogni realtà internazionale, dobbiamo sempre adattare le nostre proposte alle abitudini dei luoghi che ci ospitano. Non troppo, solo un po'. Ad esempio, la cucina di The Beach guarderà sempre al Mediterraneo e all'Asia, con proposte sushi e thai... ma se dovessimo aprire in Messico, qualche ritocco per seguire le abitudini di quei luoghi potrebbe essere necessario. Ovviamente la nostra identità di fondo resta sempre la stessa, ma si evolve appunto a seconda del contesto in cui prende vita. Credo poi molto nel servizio e nell'accoglienza: il cliente va sempre coccolato, se possibile parlando la sua lingua. Non tutti, soprattutto nel settore lusso, la pensano così".
The Beach Luxury Club punta sul lusso e sull'offrire sempre il massimo... ma non solo a chi può permettersi di fare follie.
"Il settore del lusso, lo dimostra il successo di tanti brand italiani nel mondo, è in continua crescita. The Beach vuol essere il luogo perfetto per rilassarsi e divertirsi sia per chi vuol semplicemente bere un aperitivo sia per chi beve il suo Champagne preferito e proprio di quell'annata... Per questo scegliamo sempre luoghi magici per i nostri locali: la spiaggia di Sharm e la costa Santa Flavia, in Sicilia, sono molto diverse tra loro, ma il panorama che regaliamo ai nostri ospiti in entrambi i casi non ha prezzo".
A che target puntate?
A differenza di molti operatori, che stanno per la loro location scelgono la formula 'adult only', noi abbiamo scelto di dedicare alle famiglie specifiche aree Family. Più in generale, The Beach Luxury Club è aperto dal mattino alla notte. C'è quindi spazio per persone di ogni età. Nessuno deve rinunciare a niente, stile compreso".
Come si sta evolvendo la proposta di The Beach per quel che riguarda l'intrattenimento?
"I nostri dinner show, ovvero gli spettacoli che spesso vanno in scena durante la cena, sono da sempre il nostro fiore all'occhiello. Ho iniziato a proporre veri spettacoli già nel 2003, ovvero vent'anni fa, collaborando anche con gli artisti del Circo Orfei. Non è facile fare previsioni su quel che piacerà al pubblico domani, senz'altro sul palco devono andare artisti veri, che sanno coinvolgere il pubblico... E collaborare con questi professionisti dello show non è facile. Sono sempre in movimento a cercare le migliori opportunità".
E per quel che riguarda la musica?
"Credo sempre di più nella musica dal vivo, interpretata quando possibile non solo da chi fa piano bar ma sopratutto da vere band. Anche in questo caso, non è facile coinvolgere bravi professionisti, ma la strada è questa. Quanto prima regaleremo emozioni con vere brand attive tra Domina e The Beach. Metteremo poi insieme musicisti, ballerini e performer per spettacoli evento".
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Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un sogno total white da vivere sulla spiaggia di Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh o a bordo piscina, di fronte al mare di Santa Flavia (Palermo), presso Domina Zagarella Sicily, con vista sul Golfo di Porticello. Lo staff solletica il palato con piatti di ispirazione mediterranea, sushi e thai, alle 9 del mattino alle 2 di notte. Di giorno si ozia comodamente sdraiati sui lettoni a baldacchino. Di sera ci si godono dinner show internazionali e poi dj set scatenati.
#lorenzotiezzicomunicazione
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La parola a Manuel Dallori: The Beach Luxury Club punta su Tulum ed Il Cairo
Incontrare Manuel Dallori (nella foto), Corporate Entertainment Director di Domina e creatore del brand The Beach Luxury Club in agosto, nel bel mezzo della stagione estiva, regala energia. E' un'energia che probabilmente si sente forte sia tutto il team Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo, con i suoi resort a Sharm, sul Mar Rosso, in Sicilia e altrove, sia chi ogni giorno accoglie gli ospiti di The Beach, realtà in decisa crescita internazionale.
Si sente forte la voglia di chi, mentre lavora sull'operatività quotidiana, progetta già il domani. Il successo dei party di Ferragosto di The Beach e Domina è ancora nell'aria: in Sicilia a Domina Zagarella, dove l'evento è stato celebrato in diversi eventi... e pure a Sharm, presso Domina Coral Bay. Qui, nel Deserto del Sinai, è andato in scena lo show "The Voice" dedicato a Whitney Houston e Freddy Mercury.
Che momento è per The Beach Luxury Club?
"Abbiamo in programma una serie di aperture in diverse parti del mondo. Tra le città in cui probabilmente saremo presto presenti c'è Il Cairo, metropoli che conosciamo bene grazie alla nostra presente in Egitto a Sharm. E c'è anche Tulum, in Messico, una zona molto bella e molto frequentata da esigenti turisti statunitensi. Ci sono poi altri luoghi in giro per il mondo su cui stiamo lavorando per altre possibili aperture".
Come si sta evolvendo il format The Beach?
Come ogni realtà internazionale, dobbiamo sempre adattare le nostre proposte alle abitudini dei luoghi che ci ospitano. Non troppo, solo un po'. Ad esempio, la cucina di The Beach guarderà sempre al Mediterraneo e all'Asia, con proposte sushi e thai... ma se dovessimo aprire in Messico, qualche ritocco per seguire le abitudini di quei luoghi potrebbe essere necessario. Ovviamente la nostra identità di fondo resta sempre la stessa, ma si evolve appunto a seconda del contesto in cui prende vita. Credo poi molto nel servizio e nell'accoglienza: il cliente va sempre coccolato, se possibile parlando la sua lingua. Non tutti, soprattutto nel settore lusso, la pensano così".
The Beach Luxury Club punta sul lusso e sull'offrire sempre il massimo... ma non solo a chi può permettersi di fare follie.
"Il settore del lusso, lo dimostra il successo di tanti brand italiani nel mondo, è in continua crescita. The Beach vuol essere il luogo perfetto per rilassarsi e divertirsi sia per chi vuol semplicemente bere un aperitivo sia per chi beve il suo Champagne preferito e proprio di quell'annata... Per questo scegliamo sempre luoghi magici per i nostri locali: la spiaggia di Sharm e la costa Santa Flavia, in Sicilia, sono molto diverse tra loro, ma il panorama che regaliamo ai nostri ospiti in entrambi i casi non ha prezzo".
A che target puntate?
A differenza di molti operatori, che stanno per la loro location scelgono la formula 'adult only', noi abbiamo scelto di dedicare alle famiglie specifiche aree Family. Più in generale, The Beach Luxury Club è aperto dal mattino alla notte. C'è quindi spazio per persone di ogni età. Nessuno deve rinunciare a niente, stile compreso".
Come si sta evolvendo la proposta di The Beach per quel che riguarda l'intrattenimento?
"I nostri dinner show, ovvero gli spettacoli che spesso vanno in scena durante la cena, sono da sempre il nostro fiore all'occhiello. Ho iniziato a proporre veri spettacoli già nel 2003, ovvero vent'anni fa, collaborando anche con gli artisti del Circo Orfei. Non è facile fare previsioni su quel che piacerà al pubblico domani, senz'altro sul palco devono andare artisti veri, che sanno coinvolgere il pubblico... E collaborare con questi professionisti dello show non è facile. Sono sempre in movimento a cercare le migliori opportunità".
E per quel che riguarda la musica?
"Credo sempre di più nella musica dal vivo, interpretata quando possibile non solo da chi fa piano bar ma sopratutto da vere band. Anche in questo caso, non è facile coinvolgere bravi professionisti, ma la strada è questa. Quanto prima regaleremo emozioni con vere brand attive tra Domina e The Beach. Metteremo poi insieme musicisti, ballerini e performer per spettacoli evento".
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Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un sogno total white da vivere sulla spiaggia di Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh o a bordo piscina, di fronte al mare di Santa Flavia (Palermo), presso Domina Zagarella Sicily, con vista sul Golfo di Porticello. Lo staff solletica il palato con piatti di ispirazione mediterranea, sushi e thai, alle 9 del mattino alle 2 di notte. Di giorno si ozia comodamente sdraiati sui lettoni a baldacchino. Di sera ci si godono dinner show internazionali e poi dj set scatenati.
#lorenzotiezzicomunicazione
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Parla Manuel Dallori: The Beach Luxury Club punta su Tulum ed Il Cairo
Incontrare Manuel Dallori (nella foto), Corporate Entertainment Director di Domina e creatore del brand The Beach Luxury Club in agosto, nel bel mezzo della stagione estiva, regala energia. E' un'energia che probabilmente si sente forte sia tutto il team Domina, una delle realtà italiane più affermate nel turismo, con i suoi resort a Sharm, sul Mar Rosso, in Sicilia e altrove, sia chi ogni giorno accoglie gli ospiti di The Beach, realtà in decisa crescita internazionale.
Si sente forte la voglia di chi, mentre lavora sull'operatività quotidiana, progetta già il domani. Il successo dei party di Ferragosto di The Beach e Domina è ancora nell'aria: in Sicilia a Domina Zagarella, dove l'evento è stato celebrato in diversi eventi... e pure a Sharm, presso Domina Coral Bay. Qui, nel Deserto del Sinai, è andato in scena lo show "The Voice" dedicato a Whitney Houston e Freddy Mercury.
Che momento è per The Beach Luxury Club?
"Abbiamo in programma una serie di aperture in diverse parti del mondo. Tra le città in cui probabilmente saremo presto presenti c'è Il Cairo, metropoli che conosciamo bene grazie alla nostra presente in Egitto a Sharm. E c'è anche Tulum, in Messico, una zona molto bella e molto frequentata da esigenti turisti statunitensi. Ci sono poi altri luoghi in giro per il mondo su cui stiamo lavorando per altre possibili aperture".
Come si sta evolvendo il format The Beach?
Come ogni realtà internazionale, dobbiamo sempre adattare le nostre proposte alle abitudini dei luoghi che ci ospitano. Non troppo, solo un po'. Ad esempio, la cucina di The Beach guarderà sempre al Mediterraneo e all'Asia, con proposte sushi e thai... ma se dovessimo aprire in Messico, qualche ritocco per seguire le abitudini di quei luoghi potrebbe essere necessario. Ovviamente la nostra identità di fondo resta sempre la stessa, ma si evolve appunto a seconda del contesto in cui prende vita. Credo poi molto nel servizio e nell'accoglienza: il cliente va sempre coccolato, se possibile parlando la sua lingua. Non tutti, soprattutto nel settore lusso, la pensano così".
The Beach Luxury Club punta sul lusso e sull'offrire sempre il massimo... ma non solo a chi può permettersi di fare follie.
"Il settore del lusso, lo dimostra il successo di tanti brand italiani nel mondo, è in continua crescita. The Beach vuol essere il luogo perfetto per rilassarsi e divertirsi sia per chi vuol semplicemente bere un aperitivo sia per chi beve il suo Champagne preferito e proprio di quell'annata... Per questo scegliamo sempre luoghi magici per i nostri locali: la spiaggia di Sharm e la costa Santa Flavia, in Sicilia, sono molto diverse tra loro, ma il panorama che regaliamo ai nostri ospiti in entrambi i casi non ha prezzo".
A che target puntate?
A differenza di molti operatori, che stanno per la loro location scelgono la formula 'adult only', noi abbiamo scelto di dedicare alle famiglie specifiche aree Family. Più in generale, The Beach Luxury Club è aperto dal mattino alla notte. C'è quindi spazio per persone di ogni età. Nessuno deve rinunciare a niente, stile compreso".
Come si sta evolvendo la proposta di The Beach per quel che riguarda l'intrattenimento?
"I nostri dinner show, ovvero gli spettacoli che spesso vanno in scena durante la cena, sono da sempre il nostro fiore all'occhiello. Ho iniziato a proporre veri spettacoli già nel 2003, ovvero vent'anni fa, collaborando anche con gli artisti del Circo Orfei. Non è facile fare previsioni su quel che piacerà al pubblico domani, senz'altro sul palco devono andare artisti veri, che sanno coinvolgere il pubblico... E collaborare con questi professionisti dello show non è facile. Sono sempre in movimento a cercare le migliori opportunità".
E per quel che riguarda la musica?
"Credo sempre di più nella musica dal vivo, interpretata quando possibile non solo da chi fa piano bar ma sopratutto da vere band. Anche in questo caso, non è facile coinvolgere bravi professionisti, ma la strada è questa. Quanto prima regaleremo emozioni con vere brand attive tra Domina e The Beach. Metteremo poi insieme musicisti, ballerini e performer per spettacoli evento".
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Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un sogno total white da vivere sulla spiaggia di Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh o a bordo piscina, di fronte al mare di Santa Flavia (Palermo), presso Domina Zagarella Sicily, con vista sul Golfo di Porticello. Lo staff solletica il palato con piatti di ispirazione mediterranea, sushi e thai, alle 9 del mattino alle 2 di notte. Di giorno si ozia comodamente sdraiati sui lettoni a baldacchino. Di sera ci si godono dinner show internazionali e poi dj set scatenati.
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Fideuá 💃
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Con la cucina non si può mentire 🤥 Ecco il nostro 👨🍳 aMare in un selfie senza filtri 🐟 Tonno appena pescato dal Mediterraneo 🧜 ___ 📜 I nostri Menù: www.ristoranteilcandeliere.com Anche da asporto ☎️ Tel allo 031.976294 📲 Whatsapp: 347.3773021 📧 Email a: [email protected] #ristoranteilcandeliere #summer2020 #nuovomenu #madeinitaly #cucinasana #solocosebuone #cucinaitaliana #executivechef #foodlover #passione #foodporn #lakeofcomo #milano #starfood #sushi #asporto #takeaway #mediterraneo #tonnoalalunga #selfie #nofilter https://instagr.am/p/CCtV4xDDYUE/
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L'incontro tra Popoli non può che creare Bellezza! ❤
Torta Sushi Mediterraneo by Giuseppe Amaro Personal Chef!
Orgogliosi di annoverare tra i nostri Migliori Amici Giuseppe, uno Chef che ha tanto da raccontare...
"Ammuccativi" questo Sushi 😍
Ricetta su 👉 http://www.amaropersonalchef.it/…/10/torta-sushi-mediterra…/
Buona GIornata da Adelfio Conserve Marzamemi 😘
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MSC ha lanciato un’offerta low cost per prenotare una crociera entro il 14 febbrario e partire prima che inizino le lunghe e vere vacanze estive. Ci sono alcune crociere nel Mediterraneo che partono da 249 euro a persona. Si può partire per otto giorni e 7 notti a bordo di una lussuosa nave verso le isole greche o immergersi nei borghi antichi della Croazia o ancora godersi le tante attività offerte da città come Marsiglia e Barcellona. La MSC Opera salpa alla volta delle isole greche. Si parte da bari e si toccano i porti di Venezia, Cattaro (Montenegro), Mykonos, Santorini e Cefalonia, per poi fare ritorno in Puglia. Si viaggia per otto giorni e sette notti a bordo di una bellissima nave lunga 275 metri che è stata completamente rinnovata nel 2015. Può ospitare fino a 2.679 passeggeri. Il restyling ha permesso di ampliare gli spazi comuni, di aggiungere cabine e di adottare tecnologie e impianti all’avanguardia. Tra le novità introdotte ci sono un parco spray, nuovi negozi, nuove aree per bambini e ragazzi, un buffet potenziato, una nuova lounge e un grande ristorante. La MSC Sinfonia salpa da Ancona alla volta di Venezia, Spalato (Falmazia), Santorini, Saranda (Albania) e Dubrovnik (Croazia). La nave, che è stata varata nel 2002, è stata allungata nei cantieri di Fincantieri a Palermo nel 2015. Al termine di questa operazione, la Sinfonia è diventata lunga 275 metri e le sono state aggiunte 193 nuove cabine e nuovi spazi dedicati all’intrattenimento, come la spa e gli spazi per bambini Lego, Chicco e Namco. Oggi può ospitare 2.579 passeggeri distribuiti su 12 ponti. La MSC Lirica, infine, parte da Venezia e fa rotta verso Dubrovnik, Corfù, Cefalonia, Cattaro, Spalato e Trieste per poi fare ritorno nella Serenissima. Gli scali più lunghi sono nei porti di Dubrovnik, Spalato, Corfù, Cefalonia e Cattaro, in modo tale che i passeggeri abbiano il tempo di esplorare e scoprire con calma queste destinazioni. A bordo della Lirica ci sono una palestra panoramica, l’Aurea Spa con massaggi e trattamenti di bellezza e benessere, e il Brodway Theatre coi suoi spettacoli in programma tutte le sere, mentre la cena viene servita nei due ristoranti principali: il buffet e il famoso Kaito Sushi Bar. E , per vivere al meglio magiche notti, c’è anche il Casinò Las Vegas e la futuristica Blue Club Disco, ma anche la sala con giochi in realtà virtuale e lo spazio ludico per bambini a tema pirati. Le bocche di Cattaro nel Montenegro https://ift.tt/2UM6XJd Le crociere low cost per partire a inizio estate MSC ha lanciato un’offerta low cost per prenotare una crociera entro il 14 febbrario e partire prima che inizino le lunghe e vere vacanze estive. Ci sono alcune crociere nel Mediterraneo che partono da 249 euro a persona. Si può partire per otto giorni e 7 notti a bordo di una lussuosa nave verso le isole greche o immergersi nei borghi antichi della Croazia o ancora godersi le tante attività offerte da città come Marsiglia e Barcellona. La MSC Opera salpa alla volta delle isole greche. Si parte da bari e si toccano i porti di Venezia, Cattaro (Montenegro), Mykonos, Santorini e Cefalonia, per poi fare ritorno in Puglia. Si viaggia per otto giorni e sette notti a bordo di una bellissima nave lunga 275 metri che è stata completamente rinnovata nel 2015. Può ospitare fino a 2.679 passeggeri. Il restyling ha permesso di ampliare gli spazi comuni, di aggiungere cabine e di adottare tecnologie e impianti all’avanguardia. Tra le novità introdotte ci sono un parco spray, nuovi negozi, nuove aree per bambini e ragazzi, un buffet potenziato, una nuova lounge e un grande ristorante. La MSC Sinfonia salpa da Ancona alla volta di Venezia, Spalato (Falmazia), Santorini, Saranda (Albania) e Dubrovnik (Croazia). La nave, che è stata varata nel 2002, è stata allungata nei cantieri di Fincantieri a Palermo nel 2015. Al termine di questa operazione, la Sinfonia è diventata lunga 275 metri e le sono state aggiunte 193 nuove cabine e nuovi spazi dedicati all’intrattenimento, come la spa e gli spazi per bambini Lego, Chicco e Namco. Oggi può ospitare 2.579 passeggeri distribuiti su 12 ponti. La MSC Lirica, infine, parte da Venezia e fa rotta verso Dubrovnik, Corfù, Cefalonia, Cattaro, Spalato e Trieste per poi fare ritorno nella Serenissima. Gli scali più lunghi sono nei porti di Dubrovnik, Spalato, Corfù, Cefalonia e Cattaro, in modo tale che i passeggeri abbiano il tempo di esplorare e scoprire con calma queste destinazioni. A bordo della Lirica ci sono una palestra panoramica, l’Aurea Spa con massaggi e trattamenti di bellezza e benessere, e il Brodway Theatre coi suoi spettacoli in programma tutte le sere, mentre la cena viene servita nei due ristoranti principali: il buffet e il famoso Kaito Sushi Bar. E , per vivere al meglio magiche notti, c’è anche il Casinò Las Vegas e la futuristica Blue Club Disco, ma anche la sala con giochi in realtà virtuale e lo spazio ludico per bambini a tema pirati. Le bocche di Cattaro nel Montenegro MSC ha lanciato un’offerta low cost per prenotare una crociera entro il 14 febbrario e partire prima che inizino le lunghe e vere vacanze estive.
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[Film-ITA] Tolo Tolo Streaming Altadefinizione/CB01 Completo
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Trama Tolo Tolo, il film diretto da Checco Zalone, narra la tragicomica storia di Checco (Zalone), uomo che ama sognare in quel di Spinazzola, in Puglia. Dopo un fallimentare tentativo di trapiantare la cultura del sushi in terra carnivora, Checco fugge oberato dai debiti e tampinato da famiglia ed ex-mogli, incauti finanziatori dei suoi goffi sogni imprenditoriali. Si rifugia da cameriere in un resort africano, a confidarsi con l'amico e collega del posto, Oumar (Souleymane Sylla), che sogna l'Italia e adora il cinema neorealista italiano. Dentro di sé, Checco si sente più vicino ai tanti ricconi italiani che deve servire nell'hotel. Il suo equilibrio è decisamente precario, e si spezza quando la guerra civile spazza via tutto e spinge Checco e Oumar prima nel villaggio di quest'ultimo, poi direttamente sulla rotta per l'Europa: bus precari, deserto, passaggi fortunosi, momenti di pace, guerriglia, carceri e attraversamento del Mediterraneo.
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Il barman molecolare Michele Piagno special guest al bancone del Savage Rimini
Michele Piagno, barman molecolare friulano autore di diversi libri tra cui "El Señor Mojito. Cinquantuno ricette e alcuni segreti", spesso va in tour in Italia e non solo a far. gustare i suoi cocktail a cinque stelle. Ad esempio, qualche tempo fa è stato protagonista in Croazia, ad un ricevimento organizzato dal Consolato Generale d'Italia a Fiume. Piagno ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
Mercoledì 9 agosto Piagno è special guest dietro al bancone del Savage, café, bistrot e sushi di Rimini (viale Regina Margherita 179, Miramare di Rimini - https://www.facebook.com/savagerimini/). Michele Piagno non è solo un barman di livello assoluto, capace di creare cocktail unici. Crede che la sua missione sia prima di tutto quella di far passare serate rilassanti agli ospiti dei locali in cui lavora.
Sorrisi, semplicità e spiegazioni su drink solo a cui ha voglia di ascoltarle. "Barista, barman, bartender… in fondo sono tutti sinonimi. Il nostro lavoro è quello di strappare un sorriso a chi ha lavorato e/o studiato tutto il giorno", spiega Michele Piagno. "I protagonisti in un locale non siamo noi baristi, né i dj, se ci sono: siamo tutti, e sempre, al servizio dei nostri ospiti".
https://michelepiagno.it
Michele Piagno
Michele Piagno è un professionista stimato nel settore della mixologia e gode di una reputazione internazionale grazie ad un passione assoluta che coltiva da anni e che è la stessa che respira da sempre in famiglia. Ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
La sua esperienza in cucina e pasticceria gli consente di creare drink unici e inusuali. Piagno, ad esempio, ha trasformato gli asparagi in marmellata per utilizzarla nella preparazione di alcuni dei suoi innovativi cocktail. Tra le sue creazioni più celebri, spicca il Mojito all'italiana e mediterraneo, in cui reinventa la ricetta originale con l'uso di ingredienti come basilico, limone e Prosecco. Originario di San Vito al Tagliamento (Pordenone), Piagno ha già fatto conoscere il suo talento non solo a livello locale, ma anche oltre i confini italiani. Ha lanciato con successo il Barancli Gin, un prodotto friulano che esalta le sue radici e richiama l'attenzione degli amanti della mixologia in tutto il mondo.
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Il barman molecolare Michele Piagno special guest al bancone del Savage Rimini
Michele Piagno, barman molecolare friulano autore di diversi libri tra cui "El Señor Mojito. Cinquantuno ricette e alcuni segreti", spesso va in tour in Italia e non solo a far. gustare i suoi cocktail a cinque stelle. Ad esempio, qualche tempo fa è stato protagonista in Croazia, ad un ricevimento organizzato dal Consolato Generale d'Italia a Fiume. Piagno ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
Mercoledì 9 agosto Piagno è special guest dietro al bancone del Savage, café, bistrot e sushi di Rimini (viale Regina Margherita 179, Miramare di Rimini - https://www.facebook.com/savagerimini/). Michele Piagno non è solo un barman di livello assoluto, capace di creare cocktail unici. Crede che la sua missione sia prima di tutto quella di far passare serate rilassanti agli ospiti dei locali in cui lavora.
Sorrisi, semplicità e spiegazioni su drink solo a cui ha voglia di ascoltarle. "Barista, barman, bartender… in fondo sono tutti sinonimi. Il nostro lavoro è quello di strappare un sorriso a chi ha lavorato e/o studiato tutto il giorno", spiega Michele Piagno. "I protagonisti in un locale non siamo noi baristi, né i dj, se ci sono: siamo tutti, e sempre, al servizio dei nostri ospiti".
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Michele Piagno
Michele Piagno è un professionista stimato nel settore della mixologia e gode di una reputazione internazionale grazie ad un passione assoluta che coltiva da anni e che è la stessa che respira da sempre in famiglia. Ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
La sua esperienza in cucina e pasticceria gli consente di creare drink unici e inusuali. Piagno, ad esempio, ha trasformato gli asparagi in marmellata per utilizzarla nella preparazione di alcuni dei suoi innovativi cocktail. Tra le sue creazioni più celebri, spicca il Mojito all'italiana e mediterraneo, in cui reinventa la ricetta originale con l'uso di ingredienti come basilico, limone e Prosecco. Originario di San Vito al Tagliamento (Pordenone), Piagno ha già fatto conoscere il suo talento non solo a livello locale, ma anche oltre i confini italiani. Ha lanciato con successo il Barancli Gin, un prodotto friulano che esalta le sue radici e richiama l'attenzione degli amanti della mixologia in tutto il mondo.
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Il barman molecolare Michele Piagno special guest al bancone del Savage Rimini
Michele Piagno, barman molecolare friulano autore di diversi libri tra cui "El Señor Mojito. Cinquantuno ricette e alcuni segreti", spesso va in tour in Italia e non solo a far. gustare i suoi cocktail a cinque stelle. Ad esempio, qualche tempo fa è stato protagonista in Croazia, ad un ricevimento organizzato dal Consolato Generale d'Italia a Fiume. Piagno ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
Mercoledì 9 agosto Piagno è special guest dietro al bancone del Savage, café, bistrot e sushi di Rimini (viale Regina Margherita 179, Miramare di Rimini - https://www.facebook.com/savagerimini/). Michele Piagno non è solo un barman di livello assoluto, capace di creare cocktail unici. Crede che la sua missione sia prima di tutto quella di far passare serate rilassanti agli ospiti dei locali in cui lavora.
Sorrisi, semplicità e spiegazioni su drink solo a cui ha voglia di ascoltarle. "Barista, barman, bartender… in fondo sono tutti sinonimi. Il nostro lavoro è quello di strappare un sorriso a chi ha lavorato e/o studiato tutto il giorno", spiega Michele Piagno. "I protagonisti in un locale non siamo noi baristi, né i dj, se ci sono: siamo tutti, e sempre, al servizio dei nostri ospiti".
Michele Piagno
Michele Piagno è un professionista stimato nel settore della mixologia e gode di una reputazione internazionale grazie ad un passione assoluta che coltiva da anni e che è la stessa che respira da sempre in famiglia. Ha collaborato con chef di fama mondiale, tra cui il rinomato Norbert Niederkofler, e ha sviluppato innovazioni sorprendenti nel campo della mixologia molecolare. Tra le sue creazioni, ecco Glow Sweet & Sour Mix, ovvero diverti cocktail "da discoteca", che diventano fluorescenti sotto la luce ultravioletta.
La sua esperienza in cucina e pasticceria gli consente di creare drink unici e inusuali. Piagno, ad esempio, ha trasformato gli asparagi in marmellata per utilizzarla nella preparazione di alcuni dei suoi innovativi cocktail. Tra le sue creazioni più celebri, spicca il Mojito all'italiana e mediterraneo, in cui reinventa la ricetta originale con l'uso di ingredienti come basilico, limone e Prosecco. Originario di San Vito al Tagliamento (Pordenone), Piagno ha già fatto conoscere il suo talento non solo a livello locale, ma anche oltre i confini italiani. Ha lanciato con successo il Barancli Gin, un prodotto friulano che esalta le sue radici e richiama l'attenzione degli amanti della mixologia in tutto il mondo.
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Estate in città: 10 locali all’aperto a Milano
Ad agosto “è bello starsene a casa con la città vuota”, scriveva lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. Per chi come l’autore emiliano non disdegna la quiete estiva della città o, più semplicemente, per lavoro o per scelta, passerà tutto il mese più caldo dell’estate nella capitale meneghina, ecco una rassegna di nove locali en plein air di Milano, aperti ad agosto (più una nuova apertura da provare a settembre), dove trovare refrigerio e sentirsi un po’ in vacanza, nonostante tutto.
GUD Milano – City Life:
Ai piedi dei nuovi grattacieli che disegnano lo skyline di Milano, il Gruppo Vista ha recentemente inaugurato il GUD, nuovo chiosco nel verde degli Orti Fioriti di City Life. Un giardino con tanto di ombrelloni e sedie a sdraio, aperto tutte le sere ad agosto, dalle 17 alle 22 e 30. In poche parole, il posto ideale per godersi un aperitivo all’aria aperta, o una cena a base di focacce o degli ormai celebri Italian Cirasci dello chef Stefano Cerveni, salutari bowl di riso condito alla giapponese, ma senza dimenticare un tocco mediterraneo.
Piazzale Arduino n. 1, Milano
Caffè in Giardino – Terrazza Triennale:
Affacciato sui Bagni misteriosi di Giorgio de Chirico, nel verde di Parco Sempione e con vista sull’edificio della Triennale, il Caffè in Giardino è perfetto per un pranzo estivo tra amici, a base di focacce “al tagliere”. Dalle 18 alle 21.30 va poi in scena l’aperitivo in Giardino: cocktail classici, vino, bollicine e analcolici accompagnati da un dry snack con olive, noccioline e pane Carasau, un trancio delle Focacce di Marasco e (anche qui) le mini-bowl di Italian Cirasci.
Viale Emilio Alemagna n. 6, Milano
SOCIAL MARKET Fish & Chips:
Un vero e proprio tripudio di fritto. Affacciato sul molo di Milano, là dove convergono i due Navigli, questo locale è un take away dedicato al fish & chips (merluzzo bianco fritto in pastella e salsa di piselli fatta in casa). In alternativa è possibile ordinare shirimp & Co. (gamberoni e melanzane con maionese al rafano) o chick ‘n’ chips (pollo allevato a terra marinato con lime e spezie e salsa allo yogurt ed erbe aromatiche) serviti assieme a patate rustiche con la buccia. La location è perfetta per prendere un aperitivo spartano, senza food in accompagnamento.
Piazza XXIV Maggio, Mercato Comunale n. 2, Milano
Finger’s Garden:
Un corner nipponico a pochi passi dal quartiere di Porta Nuova. Distribuito lungo uno spazio verde di 1.400 mq, questo locale ricorda l’eleganza discreta di un giardino Zen, con tanto di acero all’ingresso e laghetto con le carpe. Il place to go per allontanarsi dalla frenesia della città, sebbene attenuata dall’estate, e alleggerire lo spirito. La cucina dello chef Roberto Okabe è un melting pot di cultura culinaria giapponese, brasiliana e europea, in cui sushi e nigiri vengono accostati a burrata, foie gras o carne di Kobe, mantenendo un inaspettato equilibrio.
Via Keplero n. 2, Milano
Tannico – Double Decker Summer Edition:
Tannico, l’e-commerce di vini italiani più grande al mondo, è arrivato anche al BASE Milano con uno speciale Double Decker Summer Edition, il tipico bus inglese a due piani, riconvertito in Wine & Cocktail Bar d’eccellenza, con déhors all’aperto e una terrazza al piano superiore. Oltre a vino e cocktail, l’offerta di questo “vintage truck” comprende anche qualche divertente proposta gastronomica e tanta musica. Il luogo perfetto per brindare all’aria aperta e rinfrescarsi a fine giornata.
Via Bergognone n. 34, Milano
Mandarin Bar & Bistrot:
Aperto dalle 8 di mattina fino a tarda notte, il Bar & Bistrot, situato nella corte all’aperto dell’hotel Mandarin Oriental, è perfetto per una pausa très chic. L’ambiente è arredato in stile lounge con divani, tavoli bassi e sgabelli attorno al bancone. A pranzo e a cena il menù “bistrot” offre piatti molto semplici, con tanto di “hotel classics”. Il menù “all day’”, invece, prevede una selezione di piatti innovativi, come la focaccia farcita con burrata e astice, e “classici” della ristorazione d’hotel rivisitati dallo chef Nicola Di Lena, come l’hamburger condito con blue di pecora e senape. Dalle 19 in poi inizia l’aperitivo, affidato ad esperti mixologists e in cui assieme al drink viene servita un’assiette con 4 assaggi di proposte gourmand, ogni giorno diverse.
Via Andegari n. 9, Milan
Birreria Spiller Milano:
Gli amanti di birra di qualità e stinco non possono non provare questo locale distribuito lungo un grande loft fatto di soppalchi, botti, grandi vetrate e sgabelli imbottiti, che si collega a una terrazza di 460 mq. E durante il mese più caldo dell’anno ogni sera c’è l’1+1, e per ogni birra ordinata la seconda (di pari formato) è offerta. Perfetto anche per un sostanzioso brunch domenicale, magari da passare con tutta la famiglia. Chiuso solo dal 12 al 19 agosto.
Via Antonio Fogazzaro n. 23, Milano
Clash – NYX Milan:
Il ristorante Clash dell’urban art hotel NYX Milan in occasione dell’estate 2018 si trasforma nell’indirizzo giusto dove bersi una birra, magari distesi su un prato davanti a un murales di Joys e di Vesod, sorseggiare un drink osservando lo skyline milanese a pochi metri dai lavori di Andrea Casciu e di Jair Martinez, o vista piscina “metafisica” di Astro. Ogni giorno dalle 18.30, lo Chef Matteo Nulli accosta sempre nuovi e ricercati appetizer alla ricca drink list declinata dal mixologist Fabrizio Bergamini, per un aperitivo d’eccezione.
Piazza IV Novembre n. 3, Milano
STK Garden:
Un angolo di New York, con tanto di immancabile dj in-house, in pieno centro a Milano. Un’autentica steakhouse immersa in un elegante lounge garden e vero fiore all’occhiello dell’hotel ME – Milan Il Duca. Ma l’atout di questo green corner tra i grattacieli è il menù, in cui a grandi classici americani come i Lil’BRG a base di manzo wagyu, i mac & cheese all’astice e, naturalmente, carne di alta qualità alla griglia, vengono accostati piatti mediterranei rivisitati come l’arancino di quinoa e l’ossobuco in oro. Ottimi anche i cocktail realizzati da sapienti mixologist che variano la carte in base ai prodotti di stagione.
Piazza della Repubblica n. 13, Milano
Nuova apertura: Ristorante Niko Romito – Bulgari Hotel di Milano:
Il Ristorante Niko Romito, uno dei più celebrati chef del momento, apre al Bulgari Hotel di Milano il prossimo 27 agosto 2018. Nel menù le materie prime italiane ricercate vengono rese ancora più preziose grazie alla tecnica del resident chef Claudio Catin. Da provare il grande antipasto all’italiana, una sintesi del meglio delle regioni d’Italia, ma anche versioni ricodificate della tradizionale lasagna, della cotoletta alla milanese e del classicissimo tiramisù. Il pane è sempre il protagonista al centro della tavola, elemento chiave della filosofia di Romito e cardine della cultura alimentare popolare. Solo per Milano, Romito sta lavorando per arricchire il menù con nuovi piatti svelati il giorno dell’inaugurazione.
Via Privata Fratelli Gabba n. 7b, Milano
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di LUCIANO DAMIANI ♦
La creatività in cucina fa spesso la differenza fra la “buona cucina” e la cucina “interessante”. In fondo è una questione di scelte, se vogliamo di sicurezza, la si cerca anche a tavola, quando si sceglie un ristorante, quello “tipico” ci tranquillizza sappiamo cosa ci porteranno a tavola. Ciò non toglie che esista anche una cucina che fa esperienza, prova commistioni e crea a volte cose notevoli, i grandi chef sono “grandi” proprio per la loro capacità di creare qualcosa che non esiste, non certo per il fatto di sapere fare un’ottima carbonara o un superlativo baccalà ala vicentina. Non mi fraintendete, non ho alcuna pretesa ne di essere ottimo ne di essere chef, ma ogni tanto qualche sfizio creativo me lo tolgo, ma sempre senza esagerare, con i piedi per terra. Questa volta ho voluto affrontare il mondo del sushi, con molta cautela, il primo tentativo fu disastroso, ma con migliore applicazione, posso dire ora che: “SI PUO’ FARE!”. Per restare però fedele al mio modo di essere, invece di fare un “improbabile” sushi, ho preferito provare a fare una cosa “interessante, a fondere, cioè, il “modo” giapponese, con i sapori mediterranei, tutto attorno al tonno, come elemento comune, punto di aggregazione di una specie di fusione culturalculinaria. Dunque ho del riso bianco in dispensa, un trancio di tonno pinna gialla, nel surgelatore, i capperi sotto sale e l’origano fresco nel vaso sul balcone. L’idea è quella di preparare un nagiri di tonno sostituendo le salse tipiche giapponesi con una salsa del tutto mediterranea, ovvero con capperi e origano.
Il tonno è certo l’elemento comune, basti pensare, alle tonnare siciliane. Ho avuto modo di visitarle, e di parlare con qualcuno di quei pescatori. Fra le altre, ci raccontavano di come i giapponesi vengano nel mediterraneo scambiando tonno pinna gialla atlantico con il pinna rossa del mediterraneo con un rapporto, se la memoria non inganna e con ampio beneficio d’inventario, di 4 a 1, ovvero 4 tonni pinna gialla del pacifico per 1 pinna rossa pescato appunto nel mediterraneo. (nota: la differenza fra i due tipi pare non sia nel colore della carne, spesso mantenuto rosso artificialmente)
Debbo invece affidarmi alla rete per comprendere qualcosa di più su quello che noi chiamiamo sushi. Pare che non sia proprio originario del Sol Levante, ma venga dalla Cina o dalla Corea come sistema di conservazione del pesce. Il pesce veniva contornato da riso cotto, che, inacidendo, ne permetteva la conservazione. Si mangiava solo il pesce, ma poi, qualcuno, evidentemente si accorse che anche il riso era gradevole, così che da una modalità di conservazione, divenne un modo di preparazione del cibo. L’eleganza e l’attenzione nel modo di essere tipica dei nipponici hanno portato il sushi ad essere quello che conosciamo oggi e che tutti o quasi abbiamo avuto modo di assaggiare e magari apprezzare.
Ma torniamo a noi.
Per il tonno dobbiamo ricordarci sempre del rischio anisakis, per cui le cose sono due, o il nostro pescivendolo ci assicura che il tonno è già stato abbattuto, oppure ci converrà comprarne già surgelato, che penso sia la cosa migliore, considerando che lo mangeremo crudo. In questo caso passiamolo al frigo normale per tempo in modo che possa scongelare nel miglior modo possibile.
Possiamo preparare tutto in anticipo.
PREPARAZIONE DEL RISO: Usiamo un riso bianco, mettiamolo una decina di minuti in ammollo dopo di che inizieremo a lavarlo, strusciandolo e cambiando più volte l’acqua sin che risulterà limpida.
Lavaggio del riso: ci vorrà un po’ di pazienza e diversi litri d’acqua per arrivare all’acqua limpida richiesta.
LA COTTURA andrà fatta in una pentola con coperchio, 2 parti di riso e 3 di acqua. Si porta a bollore, si chiude e non si apre fino a termine cottura. Terminato il tempo si spegne il fuoco e si lascia chiuso per un’altra decina di minuti. Considerando che se non si apre il riso continua a cuocere ancora anche a fuoco spento, si potrà ridurre di qualche minuto il tempo di cottura indicato in confezione. Se ad esempio col produttore indica 14 minuti, si potrà far sobbollire il riso per 10 minuti. Ovviamente è tutto piuttosto relativo, meglio comunque un riso ben al dente che un riso scotto. Per qualche motivo che non conosco il riso, una volta cotto, non dovrà toccare metallo per cui versatelo in una zuppiera o ciotola di legno o ceramica. Il riso dovrà aver assorbito tutta l’acqua, assicuratevi che non ve ne sia più nella pentola prima di rovesciare il riso nella ciotola, nel caso tiratela via. Il riso andrà condito con dell’aceto nel quale avremo sciolto dello zucchero scaldando appena sulla fiamma per scioglierlo assieme a un pizzico di sale. Il rapporto proposto fra aceto e zucchero è di due a uno (il mio è risultato forse un po’ troppo acido, per cui passerei a 2 parti di aceto e 1,5 di zucchero, ma pare sia giostrabile a seconda del gusto, non c’è motivo cioè che sia proprio quello. (in questa prova, su 3 etti di riso ho utilizzato 7 cucchiai di aceto e 4 di zucchero con un risultato forse un po’ troppo acido, ma appena). Con questo liquido dovremo condire il riso. Poiché il riso potrebbe facilmente disfarsi se lo rigiriamo troppo, conviene far colare il liquido in modo uniforme su tutta la superficie così che basteranno pochi movimenti per completarne la distribuzione. Infine inumidiamo bene uno straccio e copriamo il riso. Lo avremo così disponibile per 24 ore. (una volta freddo, mettiamolo in frigo se non ci serve subito).
LA SALSA Basterà semplicemente tritare finemente le foglie di origano e i capperi sotto sale e coprire tutto con abbondante olio EVO. A differenza dell’origano fresco che difficilmente qualcuno vi avrà appena portato da Pantelleria, è possibile trovarne i capperi sotto sale negli scaffali del mercato.
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Se avete le bacchette potrete sfiziarvi a fare dei nagiri abbastanza piccoli da poter essere mangiati in un sol boccone
PREPARAZIONE DEL PIATTO I “naghiri” sono polpettine ovali di riso sulle quali si adagia il pesce crudo. Per affettare il tonno occorre un coltello super affilato con il quale affettare sottili strisce di tonno. Affettato il tonno si passa a manipolare il riso. Per farlo dovremo bagnarci le mani con acqua, magari acidulata, prendiamo un poco di riso e facciamone una polpetta ovale tenendolo fra i palmi delle mani. così ripetiamo per tutti i nagiri che vogliamo fare. Copriamo ognuno con il filetto di tonno.
Disponiamo i naghiri nei piatti di portata e innaffiamo con la salsa di capperi e origano… non servirà sale per via dei capperi e comunque della sapidità propria degli ingredienti della salsa. Un rametto di origano e qualche cappero sano faranno da guarnizione, se l’abbiamo, qualche fiocco di sale nero, è un estraneo ma ci sta bene.
LUCIANO DAMIANI
FUSION MA NON TROPPO di LUCIANO DAMIANI ♦ La creatività in cucina fa spesso la differenza fra la “buona cucina” e la cucina “interessante”.
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Nojo quando il #sushi nipponico incontra il #pesce del #mediterraneo il risultato è spettacolare per il palato! #foodporn #instafood #japanesefood #foodie #sashimi #japanese #sushitime #sushilovers #fish #healthy #instadaily #sushiporn #picoftheday #seafood #instalike #wasabi #like4like #followme #roma #turiscoroma (presso Nojo)
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