#supera te stesso
Explore tagged Tumblr posts
Text
"Non esiste una sola persona in questo mondo che abbia un pregiudizio, a prescindere dalla natura del pregiudizio, che non possa superare attraverso la luce della sua mente più illuminata."
-N. Goddard
#neville goddard#creare la realtà con l'immaginazione#citazioni#citazioni libri#frasi#pregiudizio#frasi di vita#frasi vere#quotes#frasi belle#filosofia#supera te stesso#andare oltre
9 notes
·
View notes
Text
#maurobrocca#Riscrittura senza hashtag separati da virgola:#Scopri come trasformare la tua vita con la nostra ampia collezione di libri#audio e video corsi di autoformazione!#Trova i migliori titoli per:#Potenziare la tua mente#Migliorare le tue relazioni#Raggiungere il successo#Raggiungi i tuoi obiettivi#migliora la tua vita e vivi al massimo il tuo potenziale.#Aumenta la tua autostima#supera le sfide e costruisci relazioni più forti.#Investi in te stesso e nel tuo futuro con i nostri libri#audio e video corsi di autoformazione.#Inizia il tuo viaggio di autoformazione oggi e ordina i tuoi libri#audio e video corsi!#Visita il nostro sito web o il nostro negozio per sfogliare la nostra collezione e iniziare il tuo viaggio verso il successo personale.#Parole chiave: autoformazione#crescita personale#sviluppo persone#benessere#sviluppo#apprendimento#formazione#miglioramento#successo#obiettivi#relazioni#produttività#felicità
1 note
·
View note
Text
Non è una colpa il non capirsi più.
Mi chiedo solo se ci siamo capiti davvero qualche volta.
Mi chiedo se ciò che cerco sia troppo,
ma forse troppo è lo stesso che cerchi tu.
Ho spolverato via la fantasia dai nostri libri
di storia.
La storia dev’essere reale, ti dicevo, eppure nelle storie migliori può essere fantastica.
La fantasia non è poi sempre così lontana dalla realtà, a volte la realtà la supera, si gira, la guarda e si compiace, a volte vince lei.
Allora forse ho inventato tutto, perché volevo innamorarmi ancora.
Ho inventato una sintonia che non c’è stata mai e ho costruito un mondo che non è mai esistito.
Si inizia a fingere per disperazione, così accade alle persone.
Fingi che sia amore, fingi che vada tutto bene, fingi di essere felice.
Fingi e te ne convinci anche, per qualche istante.
Poi la notte torni a casa.
Nella tua stanza al buio c’è un fruscio
di sottofondo, sei in mezzo a tutto quel silenzio che ride di te e delle bugie che ti racconti.
Ti confonde l’anima, poi qualcosa fa la spia alle tue tragiche convinzioni, svelandoti la verità.
Ti viene negato anche il sonno, sprofondi
in un letto che cancella il riposo, accompagna soltanto le strane immagini del tuo dormiveglia sconveniente.
Io mi chiedo chi sei e tu non sai niente di me. Se fossi vicina a me ti guarderei dormire
e non avrei bisogno di altro per sentirmi tranquillo.
Un rapporto che funziona solo quando quei due non si parlano, direbbero di noi, perché guardare gli altri è semplice, degli altri
si sa sempre così poco e ci si ostina a gettare ombre per coprire le proprie.
Ti amavo, eri bellissima ma tu distruggi tutto quello che tocchi.
Mi sono dovuto allontanare per non farmi distruggere.
Forse lo fai perché niente e nessuno distrugga te.
Dev’essere davvero triste accorgersene. Perché non sempre lo riconosci, ma ogni tanto te ne accorgi anche tu che fai di tutto per non dare alle persone nessun motivo per rimanere.
Così puoi sempre dirti che sono gli altri
ad andare via.
Dai la colpa a me ma è tuo il merito,
o forse io non merito colpe che non ho, nemmeno tu.
Un tempo sarei restato lo stesso, oggi no.
E finalmente mi accorgo che sono cambiato, perché si cambia non soltanto se si vuole, volere a volte non basta, si cambia se impariamo ad amarci davvero.
La trasformazione avviene da sé, come
la nascita di una farfalla da un bozzolo
di dolore.
Ti porterei un fiore se servisse e nuovamente la mia vita se bastasse.
Ti direi soffiala e esprimi un desiderio
di cui non ti stancherai mai, io lo esaudirò.
Sento il tuo profumo persino dentro una tua fotografia, rapito dall’aria, fra polvere e vertigine.
La guardo, spingendoci dentro gli occhi,
per schiacciare le mie miserie, con l’eleganza di una profezia.
Avrei soltanto bisogno di una magia improvvisa.
Sono fragile…ma chi non lo è di fronte alla felicità?
Massimo Bisotti
13 notes
·
View notes
Text
Il sorpasso (supera te stesso)
I.S.A.
-
Do not remove the captions pls.
8 notes
·
View notes
Text
sono sempre stata del parere che certe emozioni e sensazioni superano ogni brutto momento, anche se è il peggiore, ma la voglia di vedersi, le braccia che ti coccolano, i baci lenti o di sfuggita, il buon profumo, guardare un film mentre si mangiano delle patatine, questo supera di gran lunga un brutto momento, anche se protratto nel tempo, anche se non si vede una fine, se io sono innamorata di te lo voglio superare, anche se fa schifo tutto e sembra non esserci una vita d'uscita, la consapevolezza di averti rende tutto un po piu tranquillo, ma certe emozioni e sensazioni non vengono vissute nello stesso modo nelle persone, e oggi è più facile lasciare me, che una qualsiasi altra cosa, oggi è più facile non vedermi, e ti credo, perché fondamentalmente non ne è mai valsa la pena!
pero io sono forte no? ce la farò, o almeno cerco di autoconvincere me stessa che posso farcela, ma infondo so bene, che non ti supero, non l'ho mai fatto e non posso farlo ora dopo tutto quello che ho condiviso, amato e adorato con te!
non ti ringrazierò mai abbastanza per aver colorato la mia vita, per avermi abbracciata e baciata, per avermi portato al mare o in un qualunque altro posto!
ci sarà sempre un po di te dentro me, in qualsiasi cosa!
ti auguro di essere felice, sempre.. e sorridi, perché è una delle cose piu belle che abbia mai visto in 24 anni e ti auguro di trovare la tua strada, quella che tanto desideri!
per sempre, la tua ragazza uragano!
3 notes
·
View notes
Text
L’ANIMA STUPRATA
“Mi dispiace, dottore…. Mi dispiace, mi dis...piace“ dicevo piangendo.
-“Smettila di dire che ti dispiace, è solo sangue… Fammi lavorare“ diceva facendo il punto delle lacerazioni.
Le lacerazioni della carne fanno male, ma poi la carne cicatrizza e dimentica. Le lacerazioni dell’anima non cicatrizzano e non si dimenticano.
E’ stato in quel momento che ho realizzato che ero in trappola, che il tuo modo di fare era sbagliato ma non potevo dimostrarlo, che da te sarei uscita annullata.
Le donne sono forti, hanno un grandissimo senso del dovere, una coscienza, un rigore incredibile. Ma nessuno deve supplicare per essere trattato con cura, nessuno deve implorare un riguardo doveroso, nessuno deve sentirsi uno scarto.
Mi affamavi, a chiedere ero sempre io, nonostante fosse terribile ogni volta. Non c’era in te nessunissimo segno di desiderio, solo una mera azione meccanica senz’anima e senza garbo.
“Non so che cosa devo fare. Non riesco a capire cosa si deve dire, cosa devo toccare.“
Eri ovunque tranne lì. Mostravi il tuo distacco, lo stesso distacco emotivo che avevi verso l’intera umanità.
Non ci sei mai stato per nessuno tranne te. Non hai mai amato nessuno tranne te e forse non hai mai amato neanche te, perché amare costa impegno, volontà, desiderio e di nessuna di queste tre cose hai mai conosciuto il significato.
Da quel letto sono sempre scesa piangendo. Non per la vergogna, ma per l’umiliazione.
Mi sono sentita di tutto, ma di certo mai una donna.
Perché non si è donne solo perché si nasce femmine, così come non si è uomini solo perché si nasce maschi.
Tutto si supera, se lo si vuole. Non c’è mancamento, menomazione, defaillance, impedimento fisico che tenga, se c’è il desiderio. Perché tutto parte dalla testa, l’erotismo e la voglia sono in uno sguardo prima ancora che tra le gambe: quello è solo un dettaglio, ma il corpo non sente piacere se la mente chiude.
E la mia mente chiudeva per difendersi dalla pochezza umana e ogni giorno seppellivo la Donna sotto la terra dell’aridità di cuore. Sepolta viva la dignità! Sepolta viva la femminilità! Sepolta viva la sicurezza! Sepolta viva l’autostima già abbastanza provata!
Scuse chieste senza convinzione, mentre finivo i miei pianti sentendoti russare.
Non mi hai mai chiesto “cosa pensi“, men che meno un “cosa provi”.
Perché tu non provavi nulla, credendo che fosse così per tutti, ignorando completamente che la tua era un’anomalia emotiva che distruggeva chiunque ti vivesse accanto, privandolo di ogni gioia di vivere e facendolo sentire sempre sbagliato, in colpa, non abbastanza.
Prendere qualcuno e invece di averne cura, spegnerlo ogni giorno fino a che non è più vita ma una morte ante tempore, è un crimine. Soffocare ogni bisogno emotivo è un assassinio, è uccidere impunemente: apparentemente non c’è un cadavere, mentre il cadavere è semplicemente mascherato, nascosto dentro ad una donna che fa finta di vivere, spesso per i figli.
Nessuno ha il diritto di stuprare l’anima di qualcuno.
Perché quell’anima non sarà mai più la stessa.
E in qualsiasi altre braccia si troverà ad essere, anche se fossero le più amorevoli del mondo, si sentirà sempre paurosa, a disagio e sotto sotto penserà che nessuno possa davvero amarla.
Ora mi sei lontanissimo dal cuore. Non sono capace di odiare. Non fa parte della mia natura.
Posso solo accogliere chi ha sofferto nella carne e nello spirito.
Chi conosce la malattia del corpo ed il dolore dell’anima.
Perché anche se non sono più Donna, sono sempre e comunque Caverna, dove possono trovare riparo le anime stuprate.
Carolina Turroni
#Stopviolenzasulledonne #giornatacontrolaviolenzasulledonne #Blanca #CarolinaTurroni
#25Novembre
6 notes
·
View notes
Text
«Quando finisce? » domanda semplicemente, gli occhi che le si inumidiscono e la voce che si rompe. « Passa mai? » cosa? Tutto. « La sensazione di esser rotti. » abbassa la voce dando per la prima volta spazio a quel pensiero « Che sia finita » un respiro a pieni polmoni mentre le guance si bagnano di lacrime. « Che ci sia un prima e un dopo e che il prima ti mancherà terribilmente » il torace si alza e si abbassa freneticamente « Perché io non so se voglio scoprirlo » come si supera tutto ciò e proverebbe a stringergli nuovamente la mano in una tacita richiesta di darle un libretto di istruzioni.
La lascia parlare in pace, senza interromperla in alcun modo. Eppure persiste, guardandola e forse pensandoci su. « Passa » E glielo dice dopo averci a lungo pensato. « E quando ti spezzano di nuovo, sai che passerà. » E deglutisce. « Ma poi un giorno ho ucciso quella donna e mi hanno spezzato la bacchetta. E per un anno ho vissuto tra i maghi, senza esserlo io stesso » E vorrebbe mentirle, ma non può farlo. Non sarebbe giusto. « E avevo capito che il mio futuro sarebbe stato per sempre tra le mura della Farmacia Cromwell, come semplice commesso » ... « Non è finita e adesso può sembrare spaventoso, ma la magia può fare miracoli. Tornerai te stessa. » gli occhi azzurro cielo ancora dritti nei suoi « e non sarà come prima, non tornerai più quella persona, ma la vita andrà avanti. » perché è così che deve andare, dopotutto.
3 notes
·
View notes
Text
Letter to future me
Ciao Laura, ti scrivo perchè oggi sono andata per la prima volta a rinnovare la patente. Già 10 anni passati. L'ha fatta con la Ale, ora la rinnoveremo sempre insieme. Oggi è il 23 gennaio 2025 e sto pensando seriamente di lasciare Federico. Ho tanta paura di farlo, dentro di me penso che sia la persona che voglio affianco per sempre, allo stesso tempo ormai è da un anno che non va bene. La sua ansia, la sua depressione, la sua spigolosità, la sua incapacità di decidere dove andare, cosa fare, chi essere. Inizia ad essere pesante. L'altro giorno Faggio mi ha detto "prima lo è stato con la laurea", ora con questo, sempre a spingerlo e io sono stremata. Cioè, io nella relazione, sono stremata. Non so se cambierà, forse no, forse è un fallito. Mi uccide dentro pensare a questo. Non so come andrà a finire, non so se andrà a finire, tu lo saprai, forse, o forse la Laura del 2045. Forse sarò morta. Mi sembra così distante. BTW non so ancora cosa devo fare, anche se sento che lasciarlo è la cosa migliore da fare, per aumentare il desiderio, per mettere piacere nella nostra relazione. Per allontanarmi e prendere fiato. Non lo so, so che se non parlo io lui non dice nulla, se non propongo io di fare qualcosa, lui non propone nulla, se non lo trascino a fare cose, lui non fa nulla. Mi sembra che quasi sia io la relazione, allora tanto vale star da soli. 7 anni fa facevamo sesso per la prima volta mi sa, è il compleanno della sua ex, per questo mi ricordo. Che brutta sensazione, ripensare al suo senso di colpa dopo. Ho appena pensato che se lui mi tradisse, ora come ora, forse non starei nemmeno male. Forse mi sentirei legittimata a lasciarlo. Ad odiarlo per come mi fa stare. Si forse devo odiarlo, ho tanta rabbia dentro di me per lui e il cazzo di senso di colpa di non poterglielo dire perchè "poverino". BASTA POVERINO DIO STRA DIO DIVINO. BASTA. Ti dovevi muovere. Ora forse è troppo tardi. Ricorda un po' mia madre, si lamenta tanto ma non fa nulla per cambiare… un po' anche io sono così. Mia madre… Altro punto dolente. Chissà se quando leggerai questa lettera sarà ancora viva. Già ora sta molto male, si ammala ogni 15 giorni, non ha diagnosi, se non quella che conosciamo da una vita, fatta da te, fatta da Andrea, Giovanni, papà. Chissà se saranno ancora vivi tutti. Papà ci seppellirà tutti, lo so. La nonna Lina è in casa di riposo, oramai non so se è più una persona, so che non la vedo da 6 mesi e sono una grande merda. Non so dire nemmeno come ti immagino sai, spero solo che tu abbia uno stipendio mensile almeno di 2000 netti. Vabe, vorrei dirti, Laura, che ti perdono, ti perdono per le scelte sbagliate che farai in questi 10 anni, spero che l'abbia fatto anche tu. Troveremo un nuovo amore, troveremo un nuovo lavoro, troveremo un nuovo scopo. Io, te insieme, insieme anche a tutte le altre Laure della nostra vita, quella di 18 anni neo patentata, quella di 16 innamorata di Devid, quella di 24 innamorata di Federico, quella di 22 che sta con Andrea solo perchè le ricorda Federico, che vive da sola a Padova in una catapecchia con le blatte, quella di 25 laureata, quella di 28 che finalmente decide di curare i suoi traumi in terapia e che inizia una scuola di specializzazione, quella di 26 che supera l'esame di stato. Tutte Laura, siamo tutte insieme, non sei mai sola. Mai. Ti voglio davvero tanto bene, qualsiasi cosa succeda. Ricordati di me, io ti penso spesso. Laura di 28, tra 10 giorni 29, anni.
0 notes
Note
Come superi la fine di un'amicizia? Come si supera il bullismo?
Io ci sono ancora dentro dopo anni.
Per la prima domanda penso che possa essere un processo molto difficile a volte penso non si superi nemmeno del tutto quando il rapporto è stato stretto ed importante.
Accettare i propri sentimenti penso che sia un primo passo fondamentale, accettare sia il negativo del momento in cui arriva la fine del rapporto (tristezza, rabbia, risentimento, confusione) che il fatto che si voglia ancora bene all'altra persona e si guardi positivamente ai ricordi del passato. È importante accettare e stare anche in questo momento senza vergogna o paura.
Puoi ripartire da te stesso/a dedicandoti del tempo, dedicandone ai tuoi hobbies o alle tue passioni, dormendo e mangiando in modo corretto e magari anche passando il tempo con le persone a te care che possano anche ascoltarti e sostenerti.
So che si possa ricordare il passato ed è normale, l'importante è non idealizzarlo né sminurlo, ma ricordare sia i momenti positivi che negativi per come sono stati, ma guardare al tuo futuro.
Ognuno di noi reagisce diversamente e secondo la propria soggettività alla fine di un'amicizia quindi non c'è un modo corretto per tutti, l'importante è che tu trovi il tuo.
Per il bullismo penso il percorso sia ancora più duro per evidenti motivi, a volte non si riesce mai del tutto a richiudere le proprie ferite, ma è comunque un percorso possibile da intraprendere.
Posso dirti che è molto importante che tu sappia che non sei solo/a e non è colpa tua. Purtroppo molte persone hanno vissuto esperienze di bullismo, più o meno analoghe alle tue. Puoi quindi scegliere di condividere le esperienze che hai passato con un gruppo di ascolto oppure con una persona della quale ti fidi (un genitore,un amico, un insegnante, una figura professionale come uno psicologo se pensi ti possa aiutare) potrai così trovare (mi auguro) supporto ed ascolto. Chiedere aiuto e ricevere supporto ed ascolto so che può essere un passo difficile, ma è proprio quel passo che potrà aiutarti a ritrovarti e stare meglio con te stesso/a e gli altri. Avere vergogna può succedere e può essere normale, ma in questo caso non sentieri in difetto, perché come detto prima non è colpa tua.
Potrai pian piano ricostruire o costruire la tua autostima, ritornando a credere in te stesso/a e nelle tue capacità. Sei perfettamente in grado di svolgere tutte quelle attività che i bulli ti hanno fatto credere di non poter svolgere e sei intelligente, bello/a, valido/a ecc. Abituati anche a dire di no in modo da definire i tuoi limiti, i tuoi confini, in modo educato ed assertivo senza diventare acido/a o aggressivo/a.
Superare una cosa come il bullismo richiede tempo e pazienza quindi penso sia importante anche non gettare la spugna, ma proprio darsi modo di guarire e andare avanti.
Spero di averti aiutato/a almeno un po', il mio è solo un pensiero, non una pillola magica che risolve tutto, è importante chiedere aiuto e rivolgerti a specialisti se ritieni occorra.
Un abbraccio 🫂🩵
1 note
·
View note
Text
Anche oggi non riesco a comprendere al meglio un concetto, che, sfortunatamente, cade di più su una sfera sensibile e personale.
Il concetto di "guarigione" dovrebbe essere conclusivo, ma più vado avanti nel tempo e più mi accorgo che non si supera mai niente nell'effettivo e che, anche se ti sembra che vada tutto bene, ci sarà sempre quella parte della tua testa che te ne ricorda quasi in modo ossessivo.
Non capisco perché noi ragazze — perché di ragazzi ne vedo pochi e di solito vado a grande esclusione — abbiamo avuto praticamente tutte un'esperienza sgradevole con il cibo, che sia stata per mangiare troppo o mangiare troppo poco, che sia stata per giudizi altrui o stessi, che sia stata anche solo per sentirsi in qualche modo "particolare" o "parte di qualcosa" ad una certa età.
Quando guardo un piatto penso sempre: "tempo fa, non l'avrei mangiato prima di una certa fascia oraria" e mi chiedo quasi stupita di me stessa come fosse possibile non mangiare, digiunare così tanto solo per sentirmi momentaneamente bene.
Anche quando perdevo chili ed arrivavo al mio obiettivo iniziale, non ero mai abbastanza soddisfatta perché potevo arrivare a meno, potevo essere "meglio" e pesare quanto una piuma. Se pesavo più di 45 chili mi sentivo sporca, schifosa, come quelli che si vedono in tv che stanno tutto il giorno a mangiare.
Quando vedevo una ragazza in carne — tralasciando quelle che trovavo molto attraenti — quasi mi schifavo, pensando che anch'io sarei diventata così se avessi "interrotto il ritmo" che stavo tenendo. Così, sono arrivata a 42 chili e finalmente potevo dire di stare sotto al 16 bmi.
Ero quasi felice.
Però, più le giornate passavano e poi avevo cali di pressione, mi stancavo facilmente, mi tremavano le mani ed avevo i capelli sempre più sottili: piano piano, sempre di più, mi stavo avviando verso una strada degenerata dove l'unica cosa vivida erano le costole sul mio corpo.
La mia famiglia non se ne accorse mai, anche se avevo raggiunto il mio "peso ideale" continuavo a mettere cose larghe, nascondermi, perché mi vergognavo di sentirmi dire di essere troppo magra o che gli altri mi osservassero continuamente. L'inevitabile però accade sempre, molti — famigliari e meno —hanno iniziato a chiamarmi anoressica, prendermi in giro ed, alcuni, ad assecondare quelle decisioni così sbagliate; allora, decisi di darci un taglio.
Ci ricado spesso, il pensiero costante delle calorie e del pesarmi non se ne va, ma comunque da qualche anno mangio regolarmente e non salto pasti. Addirittura, mi sembra assurdo dirlo, da due mesi ho ricominciato a fare colazione ed ogni volta che ne ho l'occasione cerco sempre di non saltarla.
Sentirmi affamata, vuota, mi fa sentire peggio di quando mangiavo durante i miei periodi bui, mi fa sentire come se il mio stomaco stesse venendo divorato dai giudizi che mi auto-strillo, dalle mille paranoie e le mille fissazioni. Piano piano ritornerò a bere bevande zuccherate che siano esterne da thè e succhi, prima o poi ricomincerò a mangiare cose oleose e prima o poi smetterò di pesarmi.
Il problema, è che è sempre prima o poi, sempre dopo, e mai nel momento stesso. Anche mangiare due patatine da un pacchetto, fuori dai pasti, mi nausea, mi fa sentire una merda. Ma piano piano tutto andrà via. Non ora, ma un domani.
Per questo, la guarigione per me ancora non esiste, e penso che ne parlerò ancora per molto, molto tempo.
0 notes
Text
Non è una colpa il non capirsi più.
Mi chiedo solo se ci siamo capiti davvero qualche volta.
Mi chiedo se ciò che cerco sia troppo,
ma forse troppo è lo stesso che cerchi tu.
Ho spolverato via la fantasia dai nostri libri
di storia.
La storia dev’essere reale, ti dicevo,
eppure nelle storie migliori può essere fantastica.
La fantasia non è poi sempre così lontana dalla realtà, a volte la realtà la supera, si gira, la guarda e si compiace, a volte vince lei.
Allora forse ho inventato tutto, perché volevo innamorarmi ancora.
Ho inventato una sintonia che non c’è stata mai e ho costruito un mondo che non è mai esistito.
Si inizia a fingere per disperazione, così accade alle persone.
Fingi che sia amore, fingi che vada tutto bene, fingi di essere felice.
Fingi e te ne convinci anche, per qualche istante.
Poi la notte torni a casa.
Nella tua stanza al buio c’è un fruscio
di sottofondo, sei in mezzo a tutto quel silenzio che ride di te e delle bugie che ti racconti.
Ti confonde l’anima, poi qualcosa fa la spia alle tue tragiche convinzioni, svelandoti la verità.
Ti viene negato anche il sonno,
sprofondi in un letto che cancella il riposo, accompagna soltanto le strane immagini
del tuo dormiveglia sconveniente.
Io mi chiedo chi sei e tu non sai niente di me.
Se fossi vicina a me ti guarderei dormire
e non avrei bisogno di altro per sentirmi tranquillo.
Un rapporto che funziona solo quando
quei due non si parlano, direbbero di noi, perché guardare gli altri è semplice,
degli altri si sa sempre così poco e ci si ostina
a gettare ombre per coprire le proprie.
Ti amavo, eri bellissima ma tu distruggi tutto quello che tocchi.
Mi sono dovuto allontanare per non farmi distruggere.
Forse lo fai perché niente e nessuno distrugga te.
Dev’essere davvero triste accorgersene. Perché non sempre lo riconosci,
ma ogni tanto te ne accorgi anche tu
che fai di tutto per non dare alle persone nessun motivo per rimanere.
Così puoi sempre dirti che sono gli altri ad andare via.
Dai la colpa a me ma è tuo il merito,
o forse io non merito colpe che non ho, nemmeno tu.
Un tempo sarei restato lo stesso, oggi no.
E finalmente mi accorgo che sono cambiato, perché si cambia non soltanto se si vuole, volere a volte non basta,
si cambia se impariamo ad amarci davvero.
La trasformazione avviene da sé,
come la nascita di una farfalla da un bozzolo
di dolore.
Ti porterei un fiore se servisse e nuovamente
la mia vita se bastasse.
Ti direi soffiala e esprimi un desiderio di cui non ti stancherai mai , io lo esaudirò.
Sento il tuo profumo persino dentro una tua fotografia, rapito dall’aria, fra polvere e vertigine.
La guardo, spingendoci dentro gli occhi,
per schiacciare le mie miserie,
con l’eleganza di una profezia.
Avrei soltanto bisogno di una magia improvvisa.
Sono fragile… ma chi non lo è di fronte alla felicità?
Massimo Bisotti
5 notes
·
View notes
Text
Penso a mamma Aghi e mi viene da piangere da giorni, mi scendono le lacrime al pensiero del suo sguardo buono, il suo accento che fa così ridere, l’amore che prova per te, che forse è un po’ quello che provo anch’io; al fatto che mi abbia “vista” davvero, credo, insieme a tuo papà. Lasciare loro e la tua casa in Puglia ha fatto più male a me che a te. Mi è sembrato di dover lasciare un pezzo di me che ancora non sapevo di avere, e certamente è rimasto lì. Mi chiedo sempre come possa non toccarti, come possa non mancarti quel posto e i tuoi genitori. Penso a ieri sera, quando eravamo già tornate a Milano e mamma Aghi al telefono ti ha chiesto di me, e insieme a tua zia ti ha detto “Aurora è molto dolce, sembra un’anima buona, gentile”. “Un’anima”. Mi hanno vista. Penso alla carezza che mi ha dato tuo papà, quel minuscolo istante in cui mi ha tenuto la mano, prima di salutarlo e andare ai controlli in aeroporto. Ci ha accompagnato fin dove poteva. Ho riconosciuto quel farsi vecchio che è lo stesso del mio papà e avrei voluto abbracciarlo, non lasciarlo mai. Chissà se provava lo stesso anche la tua ex, se si volevano bene allo stesso modo, o se lei era più simile a te. So per certo che non sarà mai me. Mi scendono tante lacrime. La vita è così fragile, ci penso in questi giorni più che mai, e mi si spezza il cuore al pensiero che non la amo come dovrei, che non riesco a capirne il senso come vorrei, per viverla e viver(e me) al massimo. Però in questi giorni, a tratti bui e dolorosi, mi sono riconosciuta per davvero, lì in Puglia, dopo tanto tempo, e mi sono voluta bene profondamente per il mio modo di vivere le cose. Non conosco nessuno come me. E a volte mi fa paura che tu non lo sia, come sono io, che non viviamo per niente con la stessa sensibilità. Chissà se l’hai letta davvero, se l’hai capita, la mia lettera. Non avrei voluto andare via. La vostra casa mi ha fatto sentire sempre in compagnia, mai sola, e mi ha fatto dormire ridere mangiare serenamente come non succedeva da tanto. I giardini, il terrazzo, tutte le cene con Very e Chiara e i tuoi genitori, le piante attorno, la luna che ci guardava piena dalla contentezza in mezzo al cielo, il vostro roseto. Tuo papà che dava l’acqua a ogni pianta, ogni sera. Tua mamma che, per sbaglio, una volta mi ha chiamata Eleonora, tutti che da allora mi chiamate così, e io, che lo sento come se fosse il mio vero nome. “Cresciuta nella luce”. La mia luce siete stata voi. E poi i giri notturni, il gelato alla Nutella del bar Marty, quello alla cassata per tua mamma, Vale e Federica, il bagno con loro, i bagni con te, amore mio, tutta la pazienza che hai, il modo in cui sopporti le mie paure e talvolta le accarezzi, i nostri baci. Il sole sulla pelle, il segno del costume a fine giornata, la nostra spiaggia. Quella cena in quella masseria speciale, Lecce, tutta Lecce, le polpette piccanti al formaggio del ristorante messicano, Otello, i pasticciotti. Ogni volta che mi hai guardata. Ma tu sei la più bella. La nostra cameretta con i nostri lettini, le nostre docce insieme, le scale per raggiungere ogni stanza, le polpette di uovo di tua mamma, i panzerotti, i cornetti alla mattina. Le dormite infinite, le notti insonni e dolorose, di quel dolore e di quella paura che non sentivo da tanto tempo, l’alba che arriva, il desiderio e la necessità di averti con me, che supera tutto. Ti amo. Spero ti ricorderai delle mie parole. Spero le rileggerai e le capirai. Spero di essere importante almeno la metà di quanto lo è stata lei. Di più non posso, lo so. Io non scorderò niente, ho le lacrime agli occhi ancora una volta al pensiero di quanto, ad ogni parola, tutto questo sia sempre più lontano, ma è nel mio cuore per sempre. Mi prometti che ci torniamo tutti gli anni? Me lo prometti? Per favore
1 note
·
View note
Text
L'auto regalo a passaggio unico: un gesto oltre la generosità
In un mondo in cui i grandi gesti spesso mettono in ombra la sottigliezza dei gesti sinceri, il regalo di un'auto a passaggio unico emerge come un faro di sincerità e premurosità. Al di là del suo valore materiale, un dono del genere incarna un sentimento profondo, intrecciando fili di gratitudine, sostegno e affetto nel suo stesso tessuto. Anche se i regali sontuosi possono attirare l'attenzione, sono la semplicità e il significato del regalo in macchina a passaggio singolo che risuonano profondamente sia per chi lo dona che per chi lo riceve.
Immaginate la scena: uno scambio di chiavi, una stretta di mano o un abbraccio, e un sentito "Congratulazioni" mentre le chiavi di una nuova auto vengono passate di mano in mano. È un momento che trascende la natura transazionale del dono, simboleggiando non solo il trasferimento di proprietà, ma anche la condivisione di esperienze, viaggi e ricordi ancora a venire.
Ciò che distingue il regalo dell'auto a passaggio singolo è la sua intimità. A differenza dei regali destinati allo spettacolo o allo status, questo gesto è profondamente personale, spesso conferito a qualcuno con cui chi lo dona condivide un legame speciale: un membro della famiglia, un amico intimo o un partner. È una testimonianza della forza della loro relazione, un'espressione tangibile di amore, fiducia o apprezzamento che le parole da sole non possono trasmettere.
Inoltre, il regalo di un’auto a passaggio singolo porta con sé un profondo senso di empowerment. Per molti possedere un’auto rappresenta libertà, indipendenza e mobilità. Che si tratti di un giovane adulto che intraprende le sue prime avventure da solista o di un individuo che supera ostacoli finanziari, il dono di un'auto può aprire le porte a nuove opportunità e possibilità. È un gesto che dice "Io credo in te", offrendo non solo un mezzo di trasporto, ma anche un simbolo di sostegno e incoraggiamento.
Ma forse ciò che distingue veramente il regalo del vagone a passaggio singolo è il suo effetto a catena. Al di là della gioia immediata che porta a chi lo riceve, il suo impatto si estende in lungo e in largo, toccando la vita di coloro che ne fanno parte. Un genitore che regala un'auto al proprio figlio può alleviare le preoccupazioni sulla sicurezza e sui trasporti, consentendogli di concentrarsi sugli studi o sulla carriera. Un amico che offre un'auto a qualcuno nel bisogno può fornire un'ancora di salvezza, consentendogli di cercare lavoro o partecipare ad appuntamenti importanti. In ogni caso, il dono di un’auto diventa un catalizzatore di cambiamento positivo, innescando una reazione a catena di buona volontà e responsabilizzazione.
Naturalmente la decisione di regalare un'auto, anche per un solo passaggio, non è una decisione da prendere alla leggera. Richiede un'attenta considerazione sia dei fattori pratici che emotivi, dalla fattibilità finanziaria alle esigenze e alle preferenze del destinatario. È un gesto che richiede sincerità e intenzione genuina, privo di aspettative o obblighi.
In una società spesso caratterizzata da eccessi e stravaganze, il regalo di un'auto a passaggio unico rappresenta un faro di semplicità e sincerità. Ci ricorda che la vera generosità non sta nel valore del dono in sé, ma nel sentimento che sta dietro ad esso: l'amore, il sostegno e la buona volontà che lo accompagnano. Quindi, la prossima volta che pensi al regalo perfetto per qualcuno a te caro, considera il potere di un singolo passaggio, un gesto che la dice lunga senza dire una parola.
Per maggiori informazioni:-
Regalo Macchina Solo Passaggio
Regalo Auto Solo Passaggio
0 notes
Text
Ziara - Il singolo “Filo”
Il brano della cantautrice sui principali stores digitali e dal 22 maggio nelle radio
“Filo” è il singolo dell’eclettica e poliedrica artista e cantautrice Ziara, pubblicato nel febbraio 2024 sui principali stores digitali e finalmente anche nelle radio italiane dal 22 maggio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali, di tendenza, che evidenziano la personalità di Ziara, figlia di una maturità artistica raggiunta a pieni voti. Melodie vincenti che entrano in testa sin dal primo ascolto e destinate a rimanerci su cui scivola l’interpretazione vocale dell’artista, sentita e autentica, che dona al tutto un forte impatto emotivo. “Filo” viene da una ricerca interiore, viene dalla ricerca di trovare un amore sano, lontano dalle violenze, dagli attacchi fisici e da quelli verbali. Assolutamente da non perdere l’innovativo videoclip colmo di pathos scritto e diretto da Sergio Ferilli, Luk Films e dalla stessa Ziara.
Guarda il video
youtube
“L'Amore può farti crescere, può migliorarti o può farti perdere tutta te stessa... questa canzone è un conduttore, un passaggio, una trasformazione, una visione libera di un nodo che si scioglie. Un brano dedicato alla NON violenza, dedicato solo alla voglia di rialzarsi, sempre e comunque.” Ziara
Ascolta il brano
Storia dell’artista
Ziara, cantautrice italiana dalle spiccate doti canore influenzate da sfumature timbriche scure su una dinamica estensione vocale che caratterizzano uno stile indipendente ed in continua ricerca sperimentale. La passione per le tendenze del Dark pop internazionale contaminate con la cultura rap contemporanea spagnola ispirano il suo panorama musicale, generando una produzione vivace e dissacrante in cui rimane comunque evidente l’influenza della tradizione Pop italiana. Dopo un'esperienza professionale decennale, calcando i palchi e la scena musicale delle Isole Canarie, supera i provini e partecipa al programma televisivo “The Voice" Spagna (“La Voz-España”) nell'anno 2020, vivendo una delle esperienze più costruttive ed emozionanti della sua crescita artistica. Esordisce in Italia, in produzione indipendente, con il suo primo brano “Com'è il mare” ad aprile 2023, pezzo caratterizzato da un intimo significato autobiografico ed uno stile pulito e nostalgico. Seguono nello stesso anno i tre singoli: “Agua de tu Alma” (luglio 2023), “Ay Nena” (agosto 2023), “Paranoia” (dicembre 2023). Nel novembre 2023 notata ed apprezzata da un popolare canale media di IG, viene convocata per comporne il Jingle ufficiale “Prima volta di” destinato a guadagnare 53k di views in poche settimane. Nel febbraio 2024 esce il singolo “Filo” che inaugura il suo nuovo progetto.
Instagram: https://www.instagram.com/ziaraofficial19
Facebook: https://www.facebook.com/ZIARAOFFICIAL19
TikTok https://vm.tiktok.com/ZGeHBepVQ/
0 notes
Text
Paper Flowers - Dandelion, traduzione testi
Hai detto che ero bravo a nascondere i miei sentimenti
E quando ho sorriso, hai detto che non era un complimento
(da: Compliment)
1. Paper Flowers – Alive, traduzione
Vivo Giri nella testa
Perso, ti sei perso di nuovo
Ho passato un anno con le tende abbassate, il ventilatore a soffitto e una canna dell’acqua
Da solo e ti senti abbattuto e appesantito
Non hai dove andare, non hai dove andare Eh, dai, sù, che almeno sei ancora vivo
Qui finché non muori
Pure quando sei stufo di tutto quanto
Dai, sù, di errori ne abbiamo fatti parecchi
Ci siamo fottuti i vent’anni
Per cui adesso ricominciamo da capo Racconta bugie a tutti i tuoi amici
Cambia pelle di nuovo
La miglior fortuna alle persone peggiori
Se tu piangi mentre loro dormono della grossa, gli bruciano le orecchie?
Si girano e si rigirano?
Gliene importa poi qualcosa?
Oppure non hanno mai imparato nulla?
Non hai mai imparato nulla?
Non hai mai imparato nulla Eh, dai, sù, che almeno sei ancora vivo
Qui finché non muori
Pure quando sei stufo di tutto quanto
Dai, sù, di errori ne abbiamo fatti parecchi
Ci siamo fottuti i vent’anni
Per cui adesso ricominciamo da capo Lo cominciamo da capo
Lo cominciamo da capo
Lo cominciamo da capo
Lo cominciamo da capo
Perso nei pensieri perché riparti da capo
Hai perso tutti gli amici, ma stai facendo ammenda
Sei perso nei pensieri perché riparti da capo
Perso nei pensieri perché riparti da capo 2. Paper Flowers – Wrong Way, traduzione
Verso sbagliato Ho cercato di non farmi più vedere
Quando mi hai chiesto perché mi ero allontanato
Non trovavo un valido motivo per restare
E anche se sapevi cos’avrei detto, la prendevi comunque nel verso sbagliato
Comunque nel verso sbagliato Ho cercato di scrivere delle canzoni
Ho pensato potesse aiutarmi a togliermi un peso dal petto
A tenermi in piedi quando so di non sentirmi al meglio Se all’inizio non ci riesco, racconto bugie a tutti i miei amici
Finché non mi prende, finché non mi stende È già successo e succederà ancora
La cosa peggiore è che non sappiamo come andrà a finire Stiamo meglio ora, non arriviamo più al limite
Abbiamo trovato la pace dei sensi e ci sentiamo bene con noi stessi
Abbiamo capito un posto migliore da dove iniziare
Abbiamo trovato la pace dei sensi e ci sentiamo bene con noi stessi È già successo e succederà ancora
La cosa peggiore è che non sappiamo come andrà a finire
Spero che non vada mai a finire 3. Paper Flowers – Grief, traduzione
Compianto È semplicemente giusto che ti dica come mi sono ritrovato dove sono in questo momento
Ho deluso me stesso e gli altri
Ho infilato la testa sottoterra La sensazione di star perdendo il controllo di cose nella vita che non riesci a tenere in grandissima considerazione perché il tempo passa inesorabilmente
Dici che lo sai, ma non lo sai mica
Mi dici di andare dove tu non vai
Mi hai ignorato per mesi perché te l’hanno detto loro fin dall’inizio Se l’amore è paziente, l’amore è gentile
L’amore sono i nostri capelli attorcigliati
Se l’amore è perduto, allora la perdita è compianta
Il compianto non è quello che credevo
Un cappio improvvisato che mi ha deluso
Mi sono lasciato andare e me la sono filata
E non so bene come accettare il fatto che sono andato fuori tempo La sensazione di star perdendo il controllo di cose nella vita che non riesci a tenere in grandissima considerazione perché il tempo passa inesorabilmente
Dici che lo sai, ma non lo sai mica
Mi dici di andare dove tu non vai
Mi hai ignorato per mesi perché te l’hanno detto loro fin dall’inizio Il tempo passa più veloce, mi supera
Il tempo passa più veloce, più veloce
Il tempo passa più veloce, mi supera
Il tempo passa più veloce, più veloce La sensazione quando ho perso completamente il controllo
Mi ha spaventato a morte non riuscire a restare uniti quando siamo caduti a pezzi
È andato avanti così
Emozioni che provavo ma che non potevo dare a vedere
Speravo te ne andassi, ma non sapevo come dire che mi ero sentito smarrito e solo per tutto questo tempo 4. Paper Flowers – New Medicine, traduzione
Nuova medicina Ho incasinato di nuovo le cose
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho provato una nuova medicina con gli amici
Mi ha fatto partire per la tangente
Mi sono incasinato di nuovo
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho sentito che arrivava la mia depressione
E mi ci sono tuffato dentro Tu provi quello che io non riesco a sentire?
Qui non c’è niente, non esiste davvero questa cosa
Mi devi dire la verità
Lo sappiamo entrambi come va a finire ed è una cosa che odio
Sto pensando di farla finita
È così da un po’
Sembra improbabile che possa cambiare
E non penso che la mia testa lo possa sopportare È da un sacco di tempo che niente va per il verso giusto
Non mi interessa cosa dici, io qui non ci resto Ho incasinato di nuovo le cose
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho provato una nuova medicina con gli amici
Mi ha fatto partire per la tangente
Mi sono incasinato di nuovo
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho sentito che arrivava la mia depressione
Ho visto il vuoto e mi ci sono tuffato dentro Tu ti senti strana come mi sento io?
Guardiamo i film e io penso che siano veri
Mi devi dire la verità
Perché non mi sento me stesso ed è una cosa che odio
Sprofondo in questa sedia
Vedo cose che so che non ci sono
Non esiste un rimedio facile per come mi sento
E non penso che la mia testa lo possa sopportare È da un sacco di tempo che niente va per il verso giusto
Ci son dentro fin sopra i capelli, non sto scherzando Ho incasinato di nuovo le cose
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho provato una nuova medicina con gli amici
Mi ha fatto partire per la tangente
Mi sono incasinato di nuovo
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho sentito che arrivava la mia depressione
Ho visto il vuoto e mi ci sono tuffato dentro Ho incasinato di nuovo le cose
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho provato una nuova medicina con gli amici
Mi ha fatto partire per la tangente
Mi sono incasinato di nuovo
Mi sono perso nella mia testa
E poi ho sentito che arrivava la mia depressione
Ho visto il vuoto e mi ci sono tuffato dentro 5. Paper Flowers – Dandelion, traduzione
Dente di leone Mi sono presentato in ritardo con un mazzo di ortiche e una spina nel fianco
Nella foschia di un cielo estivo
Come un bacio della farfalla
Tu hai visto qualcosa nei miei occhi
Come un fiore di campo, sopraffatto
Tu mi hai colto in mezzo alle erbacce
È lì che mi son detto che non mi sarei mai accontentato
Sembrava che tu mi trasportassi Sono un dente di leone
Sono un dente di leone Esistere semplicemente per fare a pezzi e poi ricominciare da capo
Se avessi un desiderio da esprimere, sarebbe questo qua
Questo qua sarebbe 6. Paper Flowers – Sour, traduzione
Aspro Mi odi?
Se mi vedessi in faccia oggi, te la prenderesti per le cose che non ho detto, le cose che non ho detto? Hai cercato di salvare la faccia e di sotterrare tutto quanto col suono
Le parole avevano un sapore aspro venendo fuori, aspro venendo fuori? Se mi perdo, sai dov’è che mi troverò?
Ad annegare nei miei pensieri tanto da non respirare
Soffoco la tristezza dentro di me
Riempio lo spazio coi pensieri di dove mi vorrei trovare Io non ti odio anche se ti sei allontanata
E hai detto che mi sarei dovuto sobbarcare io tutta la colpa, sobbarcare io tutta la colpa Se mi perdo, sai dov’è che mi troverò?
Ad annegare nei miei pensieri tanto da non respirare
Soffoco la tristezza dentro di me
Riempio lo spazio coi pensieri di dove mi vorrei trovare E non è che la farei finita
Ma mi sono chiesto quanto ancora potessero peggiorare le cose prima di aggiustarle
E non è che la farei finita
Ma mi sono chiesto quanto ancora potessero peggiorare le cose prima di aggiustarle Se mi perdo, sai dov’è che mi troverò?
Ad annegare nei miei pensieri tanto da non respirare
Soffoco la tristezza dentro di me
Riempio lo spazio coi pensieri di dove mi vorrei… 7. Paper Flowers – Compliment, traduzione
Complimento Hai detto che ero bravo a nascondere i miei sentimenti
E quando ho sorriso, hai detto che non era un complimento “Possiamo riprovarci proprio dall’inizio?”
Mi sono chiesto fino a che punto potesse andare peggio
Ero in attesa di un cuore più gentile
È una scelta di cui non mi sono pentito Hai detto che ero bravo a nascondere i miei sentimenti
E quando ho sorriso, hai detto che non era un complimento
Non sono mai stato troppo bravo a gestire il conflitto
Ma ho detto quello che pensavo davvero
E non ci parleremo mai più Ho detto che i mesi invernali mi facevano sentire di nuovo giù
E tu “che cosa ti aspettavi?”
Quella volta che mi hai detto che volevi di più era più o meno la volta che me sono andato Che ci vuoi fare?
Ogni volta che mi sono fatto del male era il risultato di aver fatto del male a qualcun altro
Che ci vuoi fare?
Ogni volta che mi sono fatto del male era il risultato di aver fatto del male a qualcun altro Hai detto che ero bravo a nascondere i miei sentimenti
E quando ho sorriso, hai detto che non era un complimento
Hai detto che se sono depresso non mi vuoi vedere
Io non ho mai sorriso, lo capivi il significato?
La senti finalmente questa cosa? 8. Paper Flowers – Blue, traduzione
Blu Fidati del tuo istinto perché basta quello
Lo capisci quando lo senti
Guardati attorno
Sù la testa da terra
Perché lo capisci quando lo vedi Ho sempre pensato che sarei morto entro i diciassette o i ventitré anni
E tu ci credi alle cose che dovevano succedere o al destino, o sono solo io? Perché siamo vecchi e nuovi
Siamo presi in prestito e blu
Mai conosciuto un amore così vero
Prendi questo pezzo di me che ho cercato di conservare puro
Il cuore in mano solo per te Ho sempre pensato che sarei morto entro i diciassette o i ventitré anni
E tu ci credi alle cose che dovevano succedere o al destino?
Tu ci credi in me? E tu ci credi alle cose che dovevano succedere o al destino, o sono solo io?
E non sto dicendo che mi hai salvato, però tu mi rendi felice
Spero di renderti felice
Spero di renderti orgogliosa 9. Paper Flowers – Caught Fire, traduzione
Preso fuoco I sogni di ieri si offuscano
Ce n’è così da dire
Rimandato, costernato Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Potrei gridarti in faccia
E so che comunque tu non sentiresti nulla
La gente cambia in continuazione
Sono qui per farlo vedere
Non lascio vincere l’oscurità Ho deciso di imparare dagli errori precedenti
Anche tu hai deciso, e hai allontanato la colpa Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Potrei gridarti in faccia
E so che comunque tu non sentiresti nulla
La gente cambia in continuazione
Sono qui per farlo vedere
Non lascio vincere l’oscurità Troppo incasinato per fallire, troppo incasinato per fallire Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Abbiamo dato fuoco alle cose che ci hanno tenuti qua
Non ci importava se ci scottavamo
Brucia il vecchio, accogli il nuovo
Tentando di avere un te migliore
Brucia il vecchio, accogli il nuovo
Tenta di avere un te migliore 10. Paper Flowers – Stargazer, traduzione
Sognatore (Siamo alla fine)
#paper flowers#alive#wrong way#grief#new medicine#dandelion#sour#compliment#blue#caught fire#stargazer
0 notes
Text
Amplifica il Tuo Spazio Digitale con Verbatim VX500: La Soluzione di Archiviazione Esterna Avanzata
Amplifica il Tuo Spazio Digitale con Verbatim VX500: La Soluzione di Archiviazione Esterna Avanzata
Nell'era digitale, l'archiviazione e la gestione dei dati sono diventate priorità assolute per professionisti e appassionati di tecnologia.
Con l'aumentare del volume di dati che maneggiamo quotidianamente, la necessità di soluzioni di archiviazione esterne sicure, affidabili e ad alta capacità è più pressante che mai.
Il Verbatim VX500 External SSD rappresenta una soluzione all'avanguardia per chi cerca prestazioni superiori in un dispositivo portatile e robusto.
Capacità e Velocità Impressionanti
Il Verbatim VX500 si distingue per la sua capacità di archiviazione digitale di 1 TB, offrendo ampio spazio per salvare documenti importanti, collezioni multimediali e backup di sistema.
Grazie alla tecnologia USB 3.1 Gen2, questo SSD esterno garantisce trasferimenti dati ultraveloci, rendendo il backup e il recupero dei file un processo rapido e senza intoppi.
Design e Compatibilità
Con il suo fattore di forma da 2,5 pollici e un elegante colore grigio, il VX500 si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente di lavoro o di gioco.
La sua compatibilità con computer portatili lo rende una soluzione versatile per utenti Windows e, sebbene il software di backup Nero incluso non sia compatibile con Mac OS, il drive stesso può essere facilmente utilizzato con sistemi operativi Apple formattandolo correttamente.
Facilità d'Uso e Portabilità
Il dispositivo include tutto ciò di cui hai bisogno per iniziare: un cavo USB-C per connessioni moderne e un cavo USB-A per compatibilità universale, assicurando che tu possa connetterlo a una vasta gamma di dispositivi.
Il design compatto e leggero del VX500 ne fa il compagno di viaggio ideale, permettendoti di portare i tuoi dati importanti sempre con te, in tutta sicurezza.
Conclusioni
Il Verbatim VX500 External SSD USB 3.1 Gen2 da 1TB rappresenta una scelta eccellente per chi cerca una soluzione di archiviazione esterna performante, affidabile e facile da usare.
Che tu sia un professionista in cerca di una soluzione robusta per i backup di lavoro, o un appassionato di tecnologia desideroso di espandere lo spazio di archiviazione per la tua libreria multimediale, il VX500 soddisferà e supererà le tue aspettative.
Vedi tutti i dettagli per l'acquisto tramite il nostro link di affiliazione amazon.
Articoli recenti
Xbox Partner Preview: Nuovi Trailer e Annunci da Terzi Editori – Evento di Streaming Microsoft
Anthropic Rivela Claude 3 AI LLMs: Supera Gemini e GPT-4 in Diversi Benchmark
Windows: Esperimento Mostra Retrocompatibilità con Office 95 su Windows 10
Xbox Series X SpongeBob Edition: Console Speciale a $699
Recensione del Fodenn Mini PC F10: Performance Potenti e Design Compatto
Multa Apple UE: Regole App Store sullo Streaming Musicale, Ricorso in arrivo
Linux supera il 4% di quota di mercato per la prima volta, secondo Statcounter
Apple presenta i nuovi MacBook Air da 13 e 15 pollici con processore M3
0 notes