#succo di frutta
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Recentemente ho acquistato un succo di frutta "salva pianeta" con cannuccia in cartone e involucro di plastica.
Volevo condividere lo stato pietoso sotto diversi punti di vista:
dopo un po' che lo bevi inizia a sapere di cartone
se non te lo ingurgiti subito la cannuccia diventa molle e probabilmente se esageri si spezza anche nel contenitore
se vuoi conservare una cannuccia e usarla per un'altra bevuta non puoi farlo perché è talmente zuppa che si affloscia come ovatta, per cui non riesci a bucare la scatola
tutto è così ridicolo che bastano i primi tre punti.
#società#zombie#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#manipolazioni#salvare il pianeta#succo di frutta#cazzabbubbole#disfunzioni#rincoglioniti#matrix#mondo marcio#pietà
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il bello di lavorare in un ufficio in cui la maggioranza sono uomini è che riescono a scuotere il distributore automatico quando mi si blocca il succhino
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Draft Beer Faucet e Watermelon Keg https://www.design-miss.com/draft-beer-faucet-e-watermelon-keg/ Su amazon.com potete acquistare il kit “Draft Beer Faucet and Beer Shank Kit” per realizzare dei cocktail a base di succo di anguria. Scoprite le ricette su foododdity.com.
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sono andati davanti al collegio di garanzia a chiedere la revoca di uno scudetto che non abbiamo vinto mi dovete sedare
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Gli smoothies per disintossicarsi dopo le Feste
Riprendiamo il cammino dopo le Feste con gli smoothies per disintossicarsi. Via le immagini tipiche del periodo Natalizio e facciamo i conti con il “dopo”. A prestissimo! Banana KiwiMescolate in un mixer banana, kiwi, limone, un po’ di sciroppo d’acero BuilderCetriolo, limone e sciroppo d’acero: uno smoothie fresco e delizioso Health PotionQuesto smoothie è l’elisir della salute: sciroppo di…
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#acqua#agomagia#depurarsi#feste#frutta#lamagiadellago#latte di soia#smoothies#succo di limone#verdura#yogurt magro
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that half an hour in the car under the sun destroyed me I feel just like when I'm 3 steps from getting in my bed. and there's no fruit juice in the house :(
#come si chiama il succo di frutta in inglese vabbè you get it#I like to drink my little drinks :( but no drink today :(
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comunque sono dell’idea che si capisca molto di una persona in base al succo di frutta che beve, in base alla confettura che predilige, ma anche in base al tipo di pizza che ordina
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Sì cioè nel periodo in cui andava in onda era un po' cult, un po' come Boris che ha inventato smarmellare e altre parole che ora si usano, probabilmente per questo
Lo sapete che per colpa di Camera Caffè nel doppiaggio non si usa più la Z sorda per Zucchero
#se senti tipo boh una pubblicità di un succo di frutta 'senza zuccheri aggiunti' la z di solito è dolce#però sarebbe corretta la tz
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Concentrato (come il succo di frutta) e distratto
Non sono mai stato bravo a rimanere concentrato a lungo. Se volessi cercare una scusa per questa mia lacuna potrei dire che sono un creativo e quindi seguo il flusso dell’ispirazione, ma so che è una cazzata. Magari ho una ADHD o come si chiama ma non me l’hanno nI diagnosticata e certo non farò come certi personaggi famosi che se la auto diagnosticano: è un argomento troppo serio per parlarne con leggerezza.
Non riesco a lavorare con la musica, semplicemente mi distrae e crea confusione nella mia testa. Mi succede non solo se sto studiando o leggendo una cosa complicata da capire ma mi accade anche se sto disegnando.
Ho bisogno di silenzio perché probabilmente sono troppo sensibile agli stimoli esterni, mi basta pochissimo per dimenticare ciò che sto facendo e iniziare a fare quelli che potremmo definire voli pindarici. Non so se sia un bene o un male essere così, forse ciò potrebbe portarmi a sviluppare di più la mia fantasia, chi lo sa. Va detto anche che ci sono momenti in cui sono particolarmente ispirato e non mi distrae nulla neppure il bisogno di dormire o di mangiare. Di fare la pipì no, quella mi viene sempre e non mi sottraggo neppure nei momenti di massima ispirazione.
Più semplicemente credo di essere fondamentalmente pigro e ciò porta a una serie di altre considerazioni come la necessità di disciplina. Ci pensavo pochi giorni fa quando ho dovuto scrivere una dedica sul libro che regalerò a una mia carissima amica. Ho preso diversi fogli da riciclo che ho usato per scrivere la “brutta copia” della dedica perché non volevo sporcarle il libro con cancellature e scarabocchi.
Ho scritto non meno di dieci versioni della dedica, dopo diversi tentativi avevo la scrivania sommersa di questi fogli usati sul cui retro avevo scritto decine di frasi che mi sembravano o troppi banali o troppe o inconcludenti come questo post.
Una volta trovata la formula giusta ho copiato il testo scritto su una pagina all’inizio del libro cercando di non sbagliare perché stavolta avevo la penna e non la matita.
Sono riuscito a restare concentrato, questa volta, ma mi è costata fatica e ho dovuto aspettare le tenebre e il loro silenzio per farlo.
Ecco a ben vedere la notte è il momento ideale per me per lavorare non fosse per Morfeo che a una cert’ora mi reclama per sé.
Vedo queste stesse difficoltà in mio figlio e mi viene un po’ un senso di colpa quasi gli abbia trasmesso anche questo difetto come i capelli scuri.
Tuttavia sta poco al telefonino, non vede molta Tv, giusto la sera dopo cena ma poi preferisce giocare o scorrazzare per casa e legge, legge tanto specie ora che può farlo da solo senza l’ausilio di un adulto che legga per lui.
Lo vedo anche ora steso sul letto e uno dei libri sulle gambe che sfoglia con attenzione insospettabile cura per un bimbo di 7 anni.
Magari, come esortavano i greci, diventerà un uomo migliore di suo padre.
Come al solito, quando scrivo così tanto, mi chiedo chi mai tra i miei followers avrà il coraggio di leggere fino a qui questo lunghissimo post.
A chiunque lo faccia dico solo: grazie.
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Benita ha tre anni. Si cambia il pannolino da sola, è capace di aprire il pan bauletto e di richiuderlo col fil di ferro. Quando qualcosa le cade dice "Sorry", quando per sbaglio ti colpisce mentre gioca si avvicina e chiede scusa in italiano, poi ti dà un bacino. Corre per casa e ti porta ogni oggetto possibile perché vuole che tu le dia le attenzioni che probabilmente non riceve su base quotidiana. Quando la mamma le dice "Behave" torna dritta come un soldatino. La aiuta a mettere le cose in ordine nei cassetti. Ha un orsetto di peluche che si chiama Fadiah.
Parla poco italiano perché la mamma le parla soprattutto in inglese in casa.
Le sue sorelle maggiori invece l'italiano lo parlano, perché vanno a scuola; Gift (chiamata così dalla mamma proprio perché significa "regalo") ha 5 anni ed un peluche di nome Hadem che considera il suo bebè; mi chiede di giocare con lei a far finta di andare in gita o al mare perché non l'ha mai visto. Quando mi chiede di tenere il suo bebè in braccio mi spiega come si fa perché "You are the nanny". Cindy invece ha 12 anni e in casa si occupa della maggior parte delle cose, mi parla in italiano ma fa ancora fatica con le coniugazioni.
La mamma, rimasta vedova due anni fa, cerca di guadagnare quello che può. Cresce le sue figlie in un appartamento fatiscente in una zona non proprio bellissima, ma nella prima capitale d'Italia, cosa di cui si è informata e di cui va fiera. Riceve una telefonata dal fratello che le chiede soldi per il proprio matrimonio, da inviare in Nigeria, rispondendo che "Marriage is God's will, but a man's responsibility". Nel frattempo Benita mi ordina "Now you brush your teeth" perché la mamma le ha insegnato che dopo pranzo si fa così. Io però non ho pranzato, le rispondo che non ho lo spazzolino e lei mi guarda male: la risolviamo con me che la seguo in bagno e faccio finta, anche se non è soddisfatta. Usciamo dal bagno e Gift mi chiede di fare finta di andare in gita e preparare il succo di frutta: usa vecchie confezioni della cera per capelli della mamma, che tiene su uno scaffale con gli altri "giochi" (un cavo del telefono che finge siano le chiavi dell'auto, una spina che finge sia il cellulare, una pallina di gomma che sarà la frutta che portiamo in gita, un cuscino che sarà la borsa dei panini). Salgo sul divano, ossia la nostra auto, le dico di allacciare la cintura e Benita piange, perché ancora è arrabbiata io non mi sia lavata i denti con lei. Per farla tranquillizzare accetto di fare un altro gioco con lei, alle sue condizioni. Il gioco è quello in cui mi fa sedere sulla sedia e fa finta che io stia facendo la cacca, perché ha appena imparato a usare il vasino e lo trova in gioco divertente. Funziona così: lei mi prende per un braccio, mi indica una sedia, io mi siedo, lei dice "Now pupù" e io devo stare ferma qualche secondo, finché lei non decide che ho finito, poi urla "Flush" e mentre imito il rumore dello sciacquone lei guarda in basso e saluta la pupú dicendo "Bye bye". Lo fa un paio di volte, poi sono libera e posso tornare a giocare con Gift, che nel frattempo ha deciso che la nostra finta gita sarà al mare. A quel punto Benita, gelosa del attenzioni mi richiama perché decide che mi scappa di nuovo. Quindi si riparte. Gift allora mi chiede "Now we bring bebé al mare" a cui rispondo "Sorry, I'm pooping". La madre scoppia a ridere, poi sgrida le bimbe "You are stressing her!".
Quando è l'ora di andare, Gift chiede alla mamma "Can nanny stay?". Dopo poche ore con loro credono io sia la tata. Mi viene da piangere. La mamma risponde che no, nanny ha da fare e deve andare via. "Uhmmmm" mugugna Gift, unendo le mani in segno di preghiera verso la mamma. Benita mi segue a piedi nudi per le scale e deve scendere Cindy per riportala in casa.
La saluto facendo Bye Bye.
(Nanny can't stay, sorry)
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Ieri seri mi hanno portato a cena in uno di quei posti dove pensano di essere troppo avanti ma così avanti da fare i prezzi che ci saranno nel 2097. E poi mi hanno rifilato un Negroni in un bicchiere alto e sottile, da succo di frutta praticamente, tutto ghiaccio, oh, molto bello il ghiaccio con dentro le fettine di arancia, ma magari non solo quello era meglio. Stavo per andare a casa ma mi hanno trattenuto. Nel 2097, voi che ci sarete, non ordinate mai un Negroni.
#per decoro ometto foto
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Day 17
Giorno 17 - ieri.
Totale caffè bevuti, 2. Mi auto-applaudo: con il livello dei pasti di ieri e con la macchinetta sempre a disposizione, questo è un risultato nel risultato.
Trattandosi di un pranzo di compleanno per mia figlia, eviterò di fare il solito resoconto (a ciò basti una delle frasi più belle della lingua italiana tutta, e cioè: pasta al forno). A cena, in ogni caso, abbiamo finito quello che era rimasto dal pranzo.
Ho pregato mia madre di reintegrare qualsiasi genere di verdura da oggi in poi, di già perlomeno si è messa a preparare delle zucchine per la pasta.
La torta SG era molto buona e merita un piccolo aneddoto.
Avevo ordinato questa torta già durante il viaggio di arrivo, ed il forno che l'ha preparata mi aveva dato appuntamento ieri, a mezzogiorno, per ritirarla. Naturalmente mezzogiorno era più da vedersi come una indicazione di massima, un suggerimento, che non un vero e proprio appuntamento; e per fortuna sono andato a ritirarla da solo, senza la milanese che altrimenti avrebbe iniziato a sbuffare e piantare casini. Io invece ho detto al personale che non c'era problema: hanno chiamato il pasticcere che ha dato un tempo d'attesa di mezz'ora, per cui ho deciso di andarmene a fare un giro. Ne ho approfittato per andare a visitare la tomba di mio padre e metterci qualche fiore fresco, scambiarci due parole in silenzio, immerso nella pace unica che solo un cimitero d'estate può trasmettere. Torno al forno alle 12:35 abbondanti, ancora nessuna consegna: le ragazze, molto imbarazzate, chiamano il titolare, che sta arrivando. Si scusano profusamente. Mi offrono un succo di frutta, nonostante le mie rassicurazioni (sarebbe stato un caffè ma, visto? Non ho trasgredito alla regola) e quando, infine, il titolare arriva, mi offre uno sconto sul prezzo vista l'attesa - ancora una volta, nonostante io gli avessi detto (e sinceramente) che non era necessario. E lo credo tuttora: era 14 di agosto per tutti, specialmente per loro che dovevano fare fronte a un numero eccezionale di consegne. Però ho apprezzato molto il gesto, e la cordialità dei titolari, e ho pensato che forse preferisco un mondo che arriva un pelo in ritardo sulle consegne ma che non risparmia qualche sorriso e del calore umano. Ovviamente la mia coniuge mi aveva già mandato dei messaggi nei quali esprimeva il proprio lombardo disappunto per questa gente che non rispetta gli appuntamenti dati, ma che ci volete fa'... è calabrese anche lei, sotto sotto, e sono sicuro che prima o poi abbraccerà il suo retaggio. Pranzo con i fratelli, le nipoti etc. Riflessione: la mia famiglia è perennemente settata sul livello 11 in una scala da uno a dieci, su qualunque interazione. Ormai riesco a prenderli solo a piccole dosi, estraniandomi dagli infiniti duelli in punta di spada e di fioretto che si scatenano ogni cinque minuti e per - letteralmente - qualsiasi motivo. Mi porto dietro anche questa eredità genetica che cerco di combattere giorno per giorno, conscio però che venga fuori tutta, e bella prepotente, ogni volta che decido di duellare anche io. Per fortuna, non succede troppo spesso: ho sempre l'idea del buon Miyamoto Musashi che cercava di combattere solo battaglie nelle quali fosse possibile avere un vantaggio sull'avversario (e se pensate che sia disonorevole, dovreste investigare un po' della storia della sua vita: è illuminante).
Oggi niente mare per evitare calca e caldo, forse pomeriggio al cinema, per far vedere Inside Out 2 ai nanetti.
Mi godo la brezza incessante della città del vento che passa, come ha sempre fatto, dal salotto alla cucina di casa mia.
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www.agomagia.com
Fidiamoci del fatto che la dolcezza di una composta è data, per la maggior parte, dagli zuccheri della frutta che la compone. Se poi il prodotto lo prepariamo noi sappiamo esattamente cosa utilizziamo e seguiamo i gusti della nostra famiglia.
#agomagia#albicocche#composta di mele#fichi#frutta secca#lamagiadellago#mel#miele#noci#scorza arancia#succo di limone#uva sultanina#vino bianco
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È stata una giornata stancante ma carina. Mi è servita per distrarre la mente dagli ultimi eventi.
Al mattino colazione al bar (dato che da domani tornano i 35° e mi chiuderò nuovamente in casa a deprimermi per il caldo, ne approfitto per uscire e non stare a letto a piangere), poi mattinata trascorsa al mercato e anche se non ho comprato niente è andata bene così).
Ad ora di pranzo sono stata ospite a casa della amica di mia mamma, che c'era sua nipote e mi voleva vedere visto che domani parte per la Sardegna.
Sono stata lì fino quasi a ora di cena tra una chiacchiera e l'altra e ho aiutato I. a fare qualche compitino per le vacanze e merenda con lei con un pezzetto di crostata gusto albicocca e succo di frutta e del caffè (per me).
Poi sono tornata a casa e mamma ha deciso di ordinare la pizza.
Attualmente sono in pigiama, stanchissima post doccia e ho già sonno.
@unmeinoakaito// (Mer 28.08.24 h 21:51)// @unmeinoakaito
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Attraverso guanciali, lenzuola, vesti attorcigliate, navigano; nuotano sudati, a bracciate enormi, come naufraghi pazzi.
Non sanno dove vanno, però navigano; ruotano verso qualunque isola nel mezzo della notte.
Un falò azzurrato li chiama come un faro: verso di esso si lanciano bevendo a grandi sorsi il succo della vita a cui vanno incontro come se rimanesse loro un'ora sola e non oltre sulla terra.
E a volte non navigano: d'improvviso sognano, credono d'essere terra matura e si arano.
Uno all'altro si arano come sinceri aratri lussuriosi.
Si irrigano con sudore come se fossero acqua fertilizzante e buona.
Fanno girare le mani come turbine; tremano, diventano quasi liquidi e si seminano tormentate sementi di speranza.
E si addormentano sfiniti, sognando d'essere alberi tutti rappresi di mele mature e che il vento li culla e si porta il loro grande odore, carnale.
Il loro grande odore di frutta e raccolto.
Jorge Debravo
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voglio vivere di succo di frutta, sigarette e amore
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