#studio le cann
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setdeco · 2 years ago
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STUIO LE CANN, Résitentel, Castillon du Gard, France, 2023
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eucanthos · 1 year ago
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Lee Miller: Picnic, Ile Sainte Marguerite, 1937.
Edouard Manet: Le déjeuner sur l'herbe, 1862-63. Oil on canvas 208 x 265 cm. Musée d'Orsay.
Marcantonio Raimondi: The Judgment of Paris (detail), ca. 1510–20
Lee Miller and Roland Penrose, lovers, in the summer of 1937, lived in Mougins village above Cannes near Picasso's studio. Miller was probably staged their pose: Paul Éluard kiss Nusch Éluard, Penrose and Man Ray look bored. - Manet's female nude is thought to be Victorine Meurent, his favorite model, subject of Olympia. The male figure on the right was based on a combination of his two brothers, Eugène and Gustave. The other man is based on his brother-in-law, Dutch sculptor Ferdinand Leenhoff. By portraying an ordinary scene on such a large scale, Manet validated the seemingly mundane subjects, inspiring Impressionists like Claude Monet and Auguste Renoir to follow suit with Water Lilies and The Luncheon of the Boating Party, respectively.
https://artblart.com/2015/07/12/exhibition-lee-miller-at-the-albertina-vienna/
https://picnicwit.com/timeline/19001949/lee-millers-picnic-ile-sainte-marguerite-1937/
https://en.wikipedia.org/wiki/Le_D%C3%A9jeuner_sur_l%27herbe
https://www.leemiller.co.uk/media/yx9mJNx_8Bo_ceV4W34srw..a
https://mymodernmet.com/edouard-manet-the-luncheon-on-the-grass/
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a-nameless-writer · 4 months ago
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it's now time for...
music recs from beyond the grave!
a series in which i yap about my latest discoveries
Lunatic Soul
Solo studio music project of Mariusz Duda, lead singer of the Polish progressive rock band Riverside, Lunatic Soul's dark musical atmosphere evokes this intense feeling one can experience at twilight. There's something quite mystical about it, as if the winds and the mountains were whispering in your ear.
From the album Walking on a Flashlight Beam (2014):
Eastern High
This Swedish metal band's progressive approach can sometimes be reminiscent of Aether Realm's sound, although I feel it has a more mystique spirit — if that's even possible. Let's just say, as a Ghost fan: there's something in Swedish music that makes it impossible for them to make anything but bangers (I don't think this can be proven wrong).
Today's recs are from their first album, Garden of Heathens (2017). The first one, Afterglow, is the last song in the album (yeah, I like doing things the wrong way round). It is quite atmospheric, with almost ethereal vocals and clear acoustic guitar sounds.
The next one, Bottled Insanity (the first in the album, ha!), goes harder: with heavy guitar riffs and deep growls in the middle, it is quite reminiscent of melodic death metal. There is a notable contrast between soft and heavy passages, which I appreciate a lot. I find that the guitar solo is bleeding through very nicely. Side note: the chorus feels very solemn — which is a plus in my book, considering the vibe of this song.
Cellar Darling
A Swiss heavy progressive folk rock band! This trio was previously part of Swiss folk metal band Eluveite, and decided to embark on a different path — one free of any creative limits.
In their first studio album This Is the Sound (2017), vocalist Anna Murphy's powerful voice, combined with the rich sound of her hurdy-gurdy and heavy riffs, manages to throw you into a mystical experience. You'd almost expect Morgan le Fay to come out of the nearest bush, belting this song.
They also covered Queen's The Prophet Song (in 2018). Here, again, Anna Murphy's vocals are pure delight to the ears.
Zaho de Sagazan
This French singer-songwriter made a splash by covering Bowie's Modern Love for the opening of the Cannes Film Festival 2024, as a nod to Greta Gerwig's nomination as the jury's president. During this performance, she threw herself into the music — as she always does on stage — and invited us all into her world of electronic music.
She declared falling in love with the German language later, although she did study it in high school. From this, she decided to cover the famous song 99 Luftballons, by West German band Nena.
Zaho de Sagazan is hypersensitive, something that brought her a lot of trouble as a kid. But, “One day [she] discovered music, and [she] realized that by crying over [her] piano did [her] a lot of good, it didn't hurt anyone and above all it gave pretty songs. [She] realized that what [she] thought was [her] greatest flaw in life was ultimately [her] greatest quality”. From this discovery, the song La symphonie des éclairs (literally “The symphony of lightning”) was born.
Aaaand I've hit the hellsite's limit for Spotify integrations... Which means, without any surprise, that I'll continue these recommendations in another post (depending on this one's reception). I hope you enjoyed listening to all of these, as much as I've enjoyed writing about them!
Have a nice day, and don't forget to feel the music!
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andreapasson · 1 month ago
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Blow-Up è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni, ispirato al racconto Le bave del diavolo dell'argentino Julio Cortázar[2].
Il film, insieme a La notte, è il più premiato di Antonioni e ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1967. Nel cast si trovano attori già famosi, come David Hemmings, o in seguito divenuti tali, come Vanessa Redgrave e Jane Birkin.
Thomas, uno scontroso fotografo londinese di moda, sta realizzando un libro fotografico avente come soggetti persone disagiate dei quartieri londinesi, giovani hippy o clochard che dormono in ospizio. Arriva persino a passare una notte in dormitorio, pur di avere immagini crude e drammatiche, e la mattina successiva sostiene un impegno fotografico in studio con una modella. Nonostante abbia un buon lavoro, molto tempo libero che impiega a girare per Londra con una Rolls-Royce decappottabile, e donne con facilità, Thomas è insoddisfatto.
La prova si ha quando è a pranzo con l'amico Ron nel ristorante El Blason di Chelsea. All'improvviso Thomas esclama: "Non ne posso più di Londra questa settimana!". Alla richiesta di chiarimenti da parte di Ron, Thomas replica: "Perché non fa niente per me...". È proprio cercando l'ispirazione per gli ultimi scatti da inserire nel libro che, dopo aver visitato un piccolo negozio di antiquariato che vorrebbe acquistare con il socio Peter, in un parco periferico si imbatte in due amanti e scatta loro delle foto, nascondendosi dietro agli alberi e ai cespugli. Ma Jane, la donna della coppia, si accorge di quanto sta accadendo e, una volta raggiunto Thomas, gli chiede insistentemente il rullino.
Al suo diniego, lei fugge ma, nel corso della stessa giornata, si presenta allo studio fotografico del meravigliato Thomas, e cerca insistentemente di farsi consegnare la pellicola. Incuriosito, Thomas le consegna un rullino diverso da quello usato nel parco. Sviluppa e ingrandisce (il cosiddetto Blow-Up) le fotografie. Esaminandole, Thomas si convince che le immagini rivelino un assassinio, benché non siano del tutto chiare. Torna al parco dove ha scattato le foto e trova il cadavere dell'amante della donna.
Quando rientra allo studio fotografico, non trova più il negativo né le stampe ingrandite; il materiale è stato presumibilmente rubato. In strada, mentre è alla ricerca di Ron, Thomas intravede per un breve momento Jane poi, inseguendola, finisce all'interno di un club dove si esibiscono gli Yardbirds, ma Jane è scomparsa. Thomas si reca infine da Ron, al quale chiede di andare con lui al parco, ma l'amico non è più in grado di ragionare, sotto gli effetti della marijuana che viene fumata dai partecipanti a una festa privata. Qui incontra Veruschka, la modella protagonista degli scatti fatti in studio al mattino.
Lo stesso Thomas poi si unisce al festino, risvegliandosi stordito la mattina dopo. Torna al parco, questa volta con la macchina fotografica per documentare quanto ha visto la notte precedente, ma il cadavere è sparito. Nell'epilogo si vede una partita di tennis giocata da una compagnia di mimi senza palle né racchette, e un Thomas ormai persuaso di aver immaginato tutto: segue con gli occhi la traiettoria dell'invisibile pallina mentre si sente il tipico rumore della palla percossa dalle inesistenti racchette.
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jazzluca · 2 months ago
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OPTIMUS PRIME ( Deluxe ) Movie Studio Series 112
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Ed il primo modellino degli Studio Series dedicato al film di Transformers One, uscito in concomitanza proprio col lungometraggio, non poteva che essere quello di OPTIMUS PRIME! … anche se un po' fa strano, dato che al cinema il personaggio è perlopiù del tempo nelle fattezze di Orion Pax MA il giocattolo in questione è solo un classe Deluxe! :O
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Infatti già fa strano questa declassazione di Optimus negli SS, dal consueto Voyager ad un Deluxe, quasi a ricreare una nuova scala per questo film rispetto agli omonimi di altri lungometraggi e serie, ma appunto avrebbe avuto più senso fare un Orion Pax Deluxe il quale poi si sarebbe tramutato in un Optimus Voyager, un po' come si vede appunto al cinema!
Oppure, a questo punto, ci si può aspettare MAGARI un'uscita futura di un Deluxe 2 pack con un Orion trasformabile ed un altro no senza il T-Cog, proprio per ricercare la fedeltà cinematografica! :D …No, eh? ^^'
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Vabbè, elucubrazioni di ipotetiche uscite a parte, il ROBOT perlomeno è un Deluxe altino: non dico che raggiunga l'Op Earthrise, ma almeno rivaleggiucchia un po' con quello WfC Gamer Edition, suo collega poi in quanto a tematica d'aspetto. Infatti questa ennesima versione pre terrestre di Commander aggiungerebbe poco a quanto già visto negli anni passati: diciamo che non è barocco come i vari WfC dei videogiochi, ma più asciutto e con i soliti particolari classici, con gli avambracci però ora grigi e un'unico finestrone sul petto, questo fatto apposta in modo da far intravedere la Matrice al suo interno.
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A proposito di accessori staccabili, sulla schiena il nostro si trova una sorta di zainata / coperchio un po' come quella dell'Optimus Siege, cui va messo a riposo l'accessorio con le bocche di fuoco frontali del veicolo cui si trasforma ( che però è un po' attaccato con lo sputo, diciamo ), così come le iconiche canne fumarie sulle spalle sono staccabili ed impugnabili, mentre come arma Optimus One ha solo l'ascia d'Energon in plastica azzurra trasparente.
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Tornando all'aspetto del robot, a voler spaccare il capello in quattro, nonostante si presenti bene e ben dipinto con un rosso e blu scuretti ma brillanti, ci sarebbe il grigio che è sì metallico ma un po' troppo opaco, mentre il petto sovrasta parecchio l'addome che a sua volta soffocato dalle spallone, mentre la testa pare quasi annaspare in mezzo fra queste. Ma niente per cui strapparsi i capelli, per carità, ma magari in un Voyager queste inezie si potevano limare meglio… ;3
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Anzi, ok, petto e spallone sono parte del design originale, quindi l'"inestetismo" è a monte e amen, teniamocelo nei modellini fedeli, vabbè.
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A proposito poi di fedeltà al media, mi fa specie che abbia la faccia con la mascherina sulla bocca, che ci sarebbe stata bene una gimmick con una doppia testa o che con l'altra senza mascherina, ma ehi, è pur sempre solo un Deluxe! ^^'
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D'altro canto, ripeto, è perlomeno altino come Dlx e stra -posabile, con tutto quello che si può volere nel pacchetto della posabilità medio alta, pure la testa che si alza notevolmente, pugni che ruotano, etc. Ah, quasi dimenticavo: ovviamente non ha le mani che si aprono, visto che E' SOLO UN DELUXE, ma può comunque "impugnare" la Matrice tramite dei perni su questa e delle fessurine sui pugni, ok.
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Questo modello poi esce in contemporanea con la wave 1 dei Prime Changers, i Deluxe della linea principale del film, dove è presente anche lì un Orion Pax con però mascherina, ascia e canne fumarie di Optimus One, QUINDI a seconda dei punti di vista l'uno potrebbe essere ridondante verso l'altro e viceversa, laddove invece potevano essere complentari se il Prime Changer lo lasciavano con l'aspetto di Pax piuttosto che non pimparlo con quello di Prime, mah!
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La TRASFORMAZIONE è grossomodo quella classica, riprendendo elementi dal succitato Siege, con il coperchio / tettuccio e le ruote scolpite che dall'interno delle gambe slittano all'esterno, e con il solito bacino che ruota ed i piedi che si drizzano; almeno nella parte anteriore c'è qualche novità, con il pannello frontale con la griglia che è ripiegato subito sotto il petto, mentre le spalle si abbassano a diventare dei moduli laterali anteriori, ANCHE SE poi le braccia restano in vista con i pugni che letteralmente agguanto dei perni sulle gambe per tenere unito il veicolo! ^^'
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Ma è pur sempre una sorta di CAMION CYBERTRONIANO, che cerca di ricordare l'iconico Frightliner terrestre, anche se non so quanto senso abbia rappresentare Optimus così anche su Cybertron se non si porta appresso un rimorchio, ok, però diciamo che la novità delle parti laterali anteriori non è male, così come ora le canne fumarie usate come armi o razzi di spinta, a seconda della direzione.
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Ad aggiungere potenza di fuoco ci pensa il summenzionato modulino da sistemare frontalmente con i due laser in più, solo che non c'è poi posto dove poterlo nascondere, nel camion, anche se ci sarebbe volendo proprio dietro il pannello cui lo si aggancia. L'ascia d'Energon invece trova spazio comodamente in mezzo alle gambe nella parte posteriore del mezzo.
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Il fatto delle braccia in vista alla fine non da così fastidio, a dire il vero, dato che si mimetizzano bene ai lati del veicolo, mentre è davvero una furbata l'assenza di ruote effettive, sostituite da 4 ruotine essenziali, di cui quelle anteriori sono rosse e si confono tranquillamente nella parte frontale delle spalle.
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Insomma, alla fine non è affatto un brutto modellino, con aspetto fedele in entrambe le modalità e trasformazione ben realizzata e non troppo complicata, ma che però non esprime le potenzialità del personaggio poichè "degradato" alla classe Deluxe, laddove le varie gimmick che già questo SS doveva avere ( faccia con o senza mascherina, laser frontali a scomparsa ) sono invece finite nella versione estemporanea ed esclusiva giapponese di classe quasi Leader, il Brave Commander.
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Magari riducendolo di classe hanno voluto renderlo più conveniente anche a chi non colleziona per forza gli SS, e di conseguenza così tutti i successivi One Studio Series, ma speriamo, come dicevo sopra, che in qualche maniera recuperino prima o poi anche la versione di Orion Pax e senza T-Cog, giusto per completezza. :)
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leibal · 2 years ago
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Sanctuary is a minimalist collection of nine unique designs with three pieces created by London-based architect Benni Allan and Parisian-based design duo Studio Le Cann for Monolith. Debuting between February 8-10, Monolith will be taking over Campos Polanco in Mexico City, to celebrate the launch of its first collection, Sanctuary.
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jeux-raconte · 9 months ago
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Festival Internationnal des Jeux de Cannes, 2024 : premiers avis
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Fin Février, c'est la tradition : c'est le FIJ ! L'occasion pour moi de tester un sacré paquet de jeux sur quelques jours (et de faire quelques emplettes). Voici un petit résumé de ceux qui m'ont marqué, en plusieurs fois pour éviter les posts à rallonge, et par ordre chronologique du week-end !
Altered, de Régis Bonnessée
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Pas vraiment de prise de risques sur cette première partie de jeux, puisque je suis le projet depuis longtemps, j'ai imprimé des decks en PnP et j'y joue de temps en temps ! Mais surtout l'occasion de rencontrer l'équipe, de profiter du beau stand, et de récupérer des cartes promotionnelles ! Le jeu est incroyable, mais il mérite un article à lui tout seul, et ça viendra...
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Punaise la DA du jeu !
Spark Riders 3000, Arkada Studio
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Premier vrai test du week-end donc. Spark Riders est un jeu coopératif dans l'espace. On y joue l'équipage d'un vaisseau, qui doit livrer des cargaisons ou des personnages d'un point A à un point B. On se déplace dans le vaisseau, on répare les réacteurs, les canons, on construit des améliorations, et on pose des boucliers pour éviter les dégâts (on répare ceux qu'on a pas pu éviter). Jusque là, j'étais assez sceptique, parce que j'avais l'impression de jouer à une version alourdie de Space Alert, que je porte haut dans mon estime.
Mais ce qui est mis en avant lors des démonstrations, c'est l'application avec laquelle le jeu est livré. Elle donne l'installation du plateau, l'apparition des ennemis, leurs actions... Une "companion app" comme il y en a tant parmi les jeux à la Demeure de l'Epouvante donc. Ce qui est sensé faire la différence, c'est l'intrusivité de l'app. Selon les animateurs, celle-ci est beaucoup plus discrète et on passe plus de temps à s'occuper du plateau que du téléphone. Mais malheureusement, ça ne s'est pas beaucoup vérifié, surtout qu'on peut intéragir avec l'app vocalement, en appuyant sur un bouton pour dire "Vaisseau rouge neutralisé, terminé". Rigolo au début, vite répétitif... On peut aussi faire les actions via des menus, mais l'interface semble peu pratique, et exit le fait de ne pas passer trop de temps sur l'écran.
Même si le jeu tourne bien, est agréable et les figurines de l'édition deluxe claquent, au final j'ai trouvé que le jeu n'apportait rien de nouveau au genre, à part des vidéos entrecoupant les tours pour que les personnages de l'univers nous hurlent des lignes de dialogue mal jouées au visage... Bonne expérience, mais vraiment pas fan de l'app.
Café Del Gatto, Lena Burkhardt & Julia Wagner
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Changement d'univers, de style et de durée de jeu ! Ici, on incarne un chat barrista. Le but ? Marquer le plus de points de victoire en préparant des boissons chaudes. Pour cela, à chaque tour, on va récupérer une tuile soit café, soit lait, sur un petit présentoir. Les tuiles vont dans les tasses, de bas en haut comme on rempli une boisson, et en respectant la couleur de la case, café ou lait donc. Mais il faut payer la tuile, et son prix est la valeur de l'autre tuile sur la même ligne !
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Ici, pour acheter l'avant-dernière tuile café en partant du bas, cela coûte donc 1 pièce, ce qui est un très bon deal puisqu'une tuile café 3 rapportera donc 3 points de victoire ! Cette mécanique de prise de tuile fait tout le sel (pas terrible dans un café) du jeu. Ajoutez à cela un petit effet course sur le scoring des points, puisque pour scorer une boisson, il faut que la tuile correspondant à la somme de ses ingrédients soit encore disponible au milieu, ce qui veut dire que personne ne l'a prise avant ! Et sinon, on prend une tuile inférieure, et on compense avec des pièces... C'est rapide, malin, on se prend au jeu, et j'ai trouvé la mécanique très sympa ! Seul bémol pour moi : l'illustration de la boîte me rebute. Mais je pense que c'est une spécialité chez l'éditeur, et pourtant, on a aimé tous les jeux qu'on a testé chez eux...
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Cette boîte est terrifiante...
Bon on a fait une 2e partie d'Altered au chaud le soir, et on s'est couchés tôt pour attaquer une grosse journée le lendemain. Et je vais faire pareil, parce qu'il faut bien récupérer après ce week-end de folie. La suite au prochain épisode !
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somuchyoudontknow · 1 year ago
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Wild Bunch’s Vincent Maraval & Brahim Chioua Talk New Era As They Move On From The Company’s Iconic Name: “I’ve Been Through My Period Of Mourning” — Deadline Q&A
January 13, 2023
At a party in Paris on Thursday evening, original Wild Bunch co-founders Vincent Maraval and Brahim Chioua bid farewell to the legendary company name they created in 2002.
The move cements the separation of their assets from the pan-European Wild Bunch AG film group, which was created in 2015 out of the merger of their original French company Wild Bunch and Germany’s Senator Film and is now majority-owned by German entrepreneur Lars Windhorst.
This means Wild Bunch AG no longer owns its 20% stake in the independent standalone international sales company Maraval and Chioua and their 15-strong team launched in 2019 under the banner of Wild Bunch International (WBI).
The company is now been majority owned by Maraval and Chioua and its staff, with CAA also holding a 20% stake.
WBI has continued to dominate at major markets and festivals, handling sales on established A-list festival regulars.
The company also launched boutique feature animation-focused sales label Gebeka International in partnership with French animation specialist Gebeka, while Maraval also continues to work with Kim Fox at Santa Monica-based sales company The Veterans, in which WBI has a 50% stake alongside MadRiver Pictures.
Maraval and Chioua have also steered the company towards development and production with the creation of Wild West, a joint venture with film company Capricci aimed at developing and producing genre fare, as well as Le Collectif 64 with the producer Marc Dujardin.
Outside the company umbrella, Maraval, Chioua and Noëmie Devide launched the indie production label Getaway Films in 2019, which has since produced Alexandra Aja’s Netflix Original Oxygen as well as Michel Hazanavicius’s Cannes 2022 opener Final Cut and Dario Argento’s comeback melo-horror Dark Glasses.
Source: https://deadline.com/2023/01/wild-bunch-vincent-maraval-brahim-chioua-new-company-name-1235220893/
Wild Bunch International Reveals New Name – Does It Amuse You?
March 29, 2023
Wild Bunch International, which bid farewell to its legendary company moniker at a bash in Paris in January, has announced its new name.
Taking inspiration from Martin Scorsese’s Oscar-nominated 1990 hit, the international sales company has been renamed as Goodfellas.
Source: https://deadline.com/2023/03/wild-bunch-international-renamed-goodfellas-1235312571/
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Wild Bunch’s Vincent Maraval Talks Cannes, Venice, Netflix & Industry Opportunities — San Sebastian
September 19, 2022
The topic of streaming loomed large over the first session of San Sebastian’s new Creative Investors’ Conference featuring a keynote by Wild Bunch co-founder Vincent Maraval.
During the lengthy and wide-ranging session, Maraval was joined by CAA Media Finance’s Roeg Sutherland who asked him the extent to which he deals with Netflix, to which he responded: “Of course, I will deal with Netflix.”
Wild Bunch previously struck a lucrative deal with the streamer on a Studio Ghibli catalogue and has also reportedly sold new Johnny Depp film Jeanne Du Barry to the company for France.
“I think it is our chance,” Maraval said of the streamer. “And I think the chance of Netflix is cinema. If Netflix wants to survive against better-capitalized companies like Amazon and Apple their chance is through cinema.”
Maraval later added that he is very “positive” about the streamer and the only reservation he has about working with them is that his first directive for any film he handles is that it is released theatrically.
Maraval’s comments on streamers and theatrical distribution quickly prompted Sutherland to press him for his opinion on the challenged relationship between the Cannes Film Festival and Netflix. Maraval’s Wild Bunch has long enjoyed a large presence at the festival. This year, the company screened 12 films across the festival’s sections. Netflix films, however, haven’t played in the Cannes Official Selection since 2017.
Cannes’ approach to Netflix wasn’t the only issue Maraval identified in the international festival market. Later in the session, Maraval highlighted what he described as an equally challenging issue with the way the Venice Film Festival has embraced Netflix.
“I think Venice is doing the total opposite mistake, which is that the four first days of Venice look like the Netflix film festival,” he said. “Ted Sarandos is on the red carpet welcoming people. And I think Venice sold its soul to Netflix. But I think refusing films because they are not going out theatrically is a mistake. I think someone who selects movies should focus on the quality of the film.”
Source: https://deadline.com/2022/09/vincent-maraval-cannes-venice-netflix-san-sebastian-1235121916/
Wild Bunch International’s Vincent Maraval on Taking a Bet on Johnny Depp, the Need to Take Risks
Backing a film in which Johnny Depp will play French King Louis XV is what Wild Bunch International head Vincent Maraval describes as part of the risk taking that is essential to this business.
In a keynote interview with CAA Media Finance’s Roeg Sutherland at San Sebastian’s first Creative Investors Conference on Monday, Maraval discussed his 23 years in the business – failing to bet on “Black Swan,” but going for it with Depp’s first film since the Amber Heard trial.
Netflix is releasing this French-language production on SVOD, after a theatrical release in France. Wild Bunch is handling international sales.
Maraval said during the keynote that his “Jeanne du Barry” partner Netflix was positive for the business.
“Netflix is a real force for us,” he said. “Of course I work with them, and I think their chance to survive is cinema. The studios controlled 90% of the market. For the first time in history, there is an independent company that has control. We know it won’t last, and that it will be a parenthesis in history that the independents controlled the business. People complain about them but I think it’s our chance.”
He added: “We need to be able to take advantage of the streaming business to get stronger. I think that cinema distribution will survive for sure but it will be different.”
Source: https://variety.com/2022/film/festivals/vincent-maraval-roeg-sutherland-san-sebastian-1235377301/
Wild Bunch’s Vincent Maraval On The “Huge Growth Potential” Of The Saudi Film Market And Its Similarities With China
December 5, 2022
Wild Bunch co-founder Vincent Maraval drew comparisons between the burgeoning film industry in Saudi Arabia with that of China during a business-focused keynote at the Red Sea film festival this morning.
“When I started working, like, 25-30 years ago, the Middle East was basically Lebanon,” he said. “Today that has all changed. The growth of the region in terms of box office, streamers, and Netflix is coming, but most of the streamers will come. What happened in Saudi Arabia in the last five years is on a scale very comparable to the growth rate of Chinese exportation.”
He added that there is “huge growth potential” to be had in Saudi Arabia as well as the whole MENA region, but industry professionals must establish a greater understanding of audience consumption and taste in the region now and in the future.
“There is also a huge potential not only here, but it will probably be the same in Africa too,” he said. “We can see there’s a middle class in Africa coming and subscribing to streaming services and going to the cinema. They are building theaters.”
Source: https://deadline.com/2022/12/wild-bunchs-vincent-maraval-on-the-huge-growth-potential-of-the-saudi-film-market-1235189268/
"The cinema market is all about exceptions", according to Vincent Maraval
12/01/2023 - The head of Wild Bunch International sheds light on the current state of affairs at the Unifrance Film Meetings in Paris
"On the American market, when it comes to the independent film sector, the traditional model has been replaced by the streaming model. Independent film has disappeared from cinemas. The American market is still more reliant on blockbusters. But studios are beginning to return to cinema releases, as Warner has done with one-to-two-month cinema windows. Broadly speaking, I think that’s the right kind of chronology for today’s world. As for the fabric of independent American producers, I believe it’s disappeared, because when you’re producing for platforms you’re not really independent anymore. Moreover, many of them have opted for series, which has left a hole. Foreign cinema, meanwhile, is hardly ever released in American cinemas now, unless for advertising purposes before dropping on platforms."
"That said, there does tend to be a pendulum effect, in the long term: we saw the rapid expansion of Miramax, for example, and the studios’ subsidiaries disappearing, etc. But it only took The King’s Speech [+] for all this to be reversed, because it’s always the exceptions which dictate trends and the market. Nevertheless, it’s possible that a certain type of viewer – sophisticated, well-off – has left cinemas behind because they’ve developed new habits. But, more generally speaking, I don’t believe the American market, which has been the focal point for film exports for a long time, is the market to watch anymore."
Source: https://cineuropa.org/en/newsdetail/436632/
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Thank you so much dear friend for providing all this valuable information that you have searched 😊💙❤ You have been a great help 🤗
Okay so for all the followers and friends on my blog, we have some new information about Wild Bunch International.
Wild Bunch AG is a pan-European Intl film distribution company. In Nov 2021, Ron Meyer (CAA co-founder) was named CEO of WB AG.
Wild Bunch Intl now named Goodfellas is a renowned sales and production company. It has a record of movies that have been featured at International film festivals. They have been dominating major markets and festivals. It has a history of having relationships with world-renowned directors. WBI boarded sales of Amelia’s Children and other European films, revealed in Feb 2023.
WBI departed from WB AG in January 2023 and then revealed its new name in March 2023.  Vincent Maraval and Brahim Chioua  are the co founders of WBI.
WB AG does not hold 20% stakes in Goodfellas. It is now owned by Maraval and Brahim. CAA holds 20% stakes in Goodfellas.
The first context talks about the above mentioned points as well Maraval and Chioua’ launching of Wild West and Getaway Films and the movies that have been produced under them.
Second part of the info is about current new film markets and Goodfellas partnership with CAA and Netflix.
WBI is responsible of selling Johnny Depp’s Jeanne Du Barry to Netflix France and Netflix USA. Depp.
Maraval’s WBI has long enjoyed its presence at Cannes Film Festival.
New developing markets with huge growth potential are MENA region and Africa.
The American market has changed and the traditional model has been replaced by the streaming model. Independent films have disappeared from cinema except for blockbusters.
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etiennedaho · 2 years ago
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LES INROCKUPTIBLES
Etienne fait la couverture du numéro de mai Spécial Cannes.
Il est interviewé par: Françoise Hardy, Lola Lafon, Xavier Veilhan, Jean-Louis Brossard, Jehnny Beth, Miossec, La Femme, Tristan Garcia, Malik Djoudi, Elli Medeiros, Sandrine Kiberlain, Christophe Honoré, Lionel Liminana, Juliette Armanet, Alex Kapranos (Franz Ferdinand), Olivier Assayas, Vanessa Seward, Flavien Berger, Benjamin Biolay, Isabelle Adjani, Dominique Gonzalez-Foerster, Vincent Lacoste.
+ les films de sa vie.
Par Franck Vergeade
Photo: L’Etiquette
Les Inrockuptibles Studio L'Étiquette #franckvergeade #francoisehardy #lolalafon #xavierveilhan #jeanlouisbrossard #jehnnybeth #Miossec #lafemme #tristangarcia #malikdjoudi ELLI MEDEIROS #sandrinekimberlain #christophehonore #lionelliminana #juliettearmanet #alexkrapanos #franzferdinand #OlivierAssayas #vanessaseward #flavierberger #benjaminbiolay #isabelleadjani #DominiqueGonzalezFoerster #VincentLacoste
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ncisfranchise-source · 17 days ago
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A spate of deals out of MIPCOM Cannes this week indicates there is still life in the global TV market.
Paramount Global Content Distribution inked a multi-year volume deal with beIN Media Group, giving the Qatari-owned group exclusive rights to Paramount’s content library, including acclaimed series like Yellowstone, Billions, new offerings such as NCIS: Tony & Ziva and feature films including Bob Marley: One Love and the Transformers and Mission: Impossible franchises, across the Middle East and North Africa for beIN’s premium Pay TV channels and TOD streaming platform. The deal will see the shows carried in English subtitled in Arabic. Paramount has similar agreements in place with the likes of Streamz in Belgium, MultiChoice in Africa, and JioCinema in India.
Disney-owned Hulu, which on Monday announced its acquisition of StudioCanal’s action series Paris Has Fallen, has also snapped up U.S. streaming rights to Critical Incident, an Australian psychological crime thriller from All3Media International. The series, inspired by creator Sarah Bassiuoni’s experiences as a lawyer in Western Sydney’s juvenile justice system, follows a police officer, played by Akshay Khanna, whose routine patrol takes a tragic turn. Zoë Boe and Hunter Page-Lochard co-star. Critical Incident premiered in August in Australia on Stan. Hulu will launch the series later this year as part of its global rollout.
Over in the U.K., the BBC has acquired The One That Got Away, a six-part crime drama set in Wales, for BBC Wales, BBC Four, and BBC iPlayer. Produced by BlackLight TV, a Banijay UK company, the series was written by Catherine Tregenna (Law & Order UK) and stars Elen Rhys, Richard Harrington, and Rhian Blythe. The psychological thriller follows DI Ffion Lloyd (Rhys) and her ex-lover, DS Rick Walters (Harrington), as they investigate the murder of a nurse in a coastal Welsh town. The case reopens old wounds while raising fears of a copycat killer. The series is an English-language version of Cleddau, an original Welsh-language series for S4C.
Following its successful UK premiere on BBC One, Fremantle has secured global distribution for Nightsleeper, a high-octane drama now set to launch in 147 territories. Key deals include broadcasters like TF1 (France), M-Net (Africa), and Stan (Australia). The series, which has captivated audiences with its real-time thriller format about a sleeper train hijacking, garnered 8.5 million viewers in the UK and strong ratings in France, with episode one capturing a 17.4 percent market share. Created by Nick Leather, the 6-episode series stars Joe Cole and Alexandra Roach.
On the sales end, BBC Studios has announced major deals across Europe and Sub-Saharan Africa for back catalog content, with French/German group Arte.TV acquiring free video on demand rights to period dramas like War & Peace and Les Misérables, and series including Jane Campion’s Top of the Lake. Warner Bros. Discovery’s Max platform added popular titles including Sherlock, Luther, and Misfits, while France’s M6+ took Pride and Prejudice and Sense and Sensibility and Sky Italia added crime series like Luther and Death in Paradise. In Sub-Saharan Africa, SABC secured BBC natural history series including Serengeti II and Frozen Planet II.
The Couple Next Door, a hit Channel 4/Starz series, has racked up global sales for Beta Film, with deals announced in more than 55 territories. Highlights include agreements with RTL Germany, RAI Italy, and Amazon Netherlands, with NBC Universal picking the show up for Brazil/Latin America.
The six-hour drama, starring Sam Heughan, Eleanor Tomlinson, Jessica De Gouw, and Alfred Enoch, was Channel 4’s biggest drama streaming launch. Loosely adapted from the Dutch series The Neighbors, it explores suburban claustrophobia and the consequences of pursuing dark desires.
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latribune · 2 months ago
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gdsradio7 · 3 months ago
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Come si supera una dipendenza da oppioidi? Facendosi le canne, dice una ricerca
Una nuova ricerca della University of Southern California – ripresa dal Guardian – dimostra che la cannabis potrebbe aiutare alcune persone a smettere o ridurre l’uso di oppioidi. Lo studio, pubblicato da Drug and Alcohol Dependence Reports, ha ricevuto finanziamenti federali tramite il National Institute of Drug Abuse. Lo studio è unico perché utilizza dati qualitativi e si concentra…
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lecodellariviera · 4 months ago
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Picasso a Sanremo: Ceramiche Solari e Mediterranee alla Galleria Palla Blu
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Dal 14 luglio al 15 settembre, la Galleria Palla Blu di Sanremo è lieta di presentare la mostra "Picasso: La Gioia della Ceramica", che lega l'artista alle sue radici mediterranee. Questa selezione di ceramiche colorate e solari sarà completata da opere di Yves Klein (1928-1962), l'iconico artista francese nato a Nizza, e dalle opere d'inchiostro di T'ang Haywen (1927-1991).
La Galleria Palla Blu di Sanremo apre le sue porte a un'estate ricca di arte e colore con la mostra "Picasso: La Gioia della Ceramica", in programma dal 14 luglio al 15 settembre 2024. Un'occasione unica per immergersi nel genio creativo di Pablo Picasso e ammirare la sua prolifica produzione di ceramiche, espressione di una profonda connessione con le sue radici mediterranee.
Accanto alle opere di Picasso, la mostra espone anche lavori di Yves Klein (1928-1962), l'iconico artista francese nato a Nizza, conosciuto per il suo blu oltremare e la sua ricerca sull'immateriale. Completano la rassegna le opere d'inchiostro di T'ang Haywen (1927-1991), artista cinese che ha rivoluzionato la calligrafia tradizionale.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Galerie Jean-François Cazeau di Parigi, specializzata in maestri impressionisti e moderni.
Picasso
Il Mediterraneo di Picasso è molteplice, sia vissuto che sognato, dal paesaggio dei suoi porti spagnoli nativi agli studi degli ultimi anni della sua vita, passando per le località della Costa Azzurra e culminando nel Midi di Antibes, Vallauris e Cannes. Nonostante viaggiasse poco, Picasso si spostava sulla costa settentrionale del bacino del Mediterraneo potendo scoprire le culture di questa regione. Fu anche attraverso libri e musei, come il Prado o il Louvre, e grazie alle numerose cartoline e riproduzioni ricevute, che si nutrì della cultura mediterranea. Fin dagli esordi, queste molteplici fonti alimentarono il suo lavoro.
L'opera di Picasso è radicata in una ricca cultura ispanica, che spazia dall'antica arte iberica - come testimoniato dalla serie di piccoli bronzi antichi collezionati dall'artista - ai grandi maestri della pittura spagnola scoperti al Prado, fino al folklore dei costumi tradizionali, del flamenco e della corrida. In questo periodo particolarmente fecondo per Picasso, la ceramica svolge un ruolo fondamentale. Attraverso questa tecnica, l'artista riscopre anche la gioia fanciullesca della creazione stessa. Egli sposa forma e funzione con infinita inventiva.
Nel 1948 Picasso si trasferisce a Vallauris, un villaggio di ceramisti. Aveva già conosciuto Suzanne e Georges Ramié, proprietari dello studio Madoura, nel 1946. Fino alla sua morte, lavorerà solo con loro, creando sia pezzi unici che edizioni originali. Questo segna l'inizio di un intenso periodo creativo, incentrato sulla produzione di ceramiche. Picasso modella e disegna nell'argilla fauni e ninfe, pesci e tori, capre e gufi, utilizzando i supporti più inaspettati - frammenti di pignatte, gazette di fornace usate per cuocere i pezzi d'argilla o mattoni rotti. In particolare, i gufi compaiono frequentemente nelle sue opere, e rimangono uno dei soggetti più ricercati del suo lavoro.
Yves Klein
A completare questa selezione, sarà presentata una scultura di Yves Klein, "L'Esclave mourant d'après Michel-Ange", un'interpretazione post-moderna del soggetto rinascimentale nel suo emblematico blu Klein. Proprio come Picasso, Yves Klein amava giocare con i codici della storia dell'arte e sovvertirli. Le sue opere, che fanno parte del gruppo del Nouveau Réalisme, rappresentano una risposta europea al movimento americano della Pop Art.
T'ang Haywen
Saranno inoltre esposte opere d'inchiostro di T'ang Haywen, artista cinese della scuola post-bellica di Parigi che ha appena avuto una mostra retrospettiva al Musée National des Arts Asiatiques - Guimet. L'artista, della stessa generazione di Zao Wou-Ki e Chu Teh-Chun, ha dedicato la sua pratica alla pittura a inchiostro, nella grande tradizione cinese, rinnovandola con i precetti dell'astrazione occidentale.
Forte di un vero e proprio riconoscimento istituzionale, T'ang Haywen ha avuto diverse retrospettive in musei internazionali, a Monaco, Taipei, Parigi e Budapest. Le sue opere sono oggi conservate nelle collezioni del Museo Guimet, dell'Art Institute of Chicago, dell'M+ Museum di Hong Kong e della Menil Collection di Huston.
Un dialogo affascinante tra tre grandi maestri che, attraverso tecniche e linguaggi espressivi diversi, esplorano temi universali come la natura, la spiritualità e la condizione umana. Un'occasione imperdibile per gli amanti dell'arte e per tutti coloro che desiderano scoprire nuove sfaccettature del genio creativo di Picasso e dei suoi contemporanei.
Un'occasione imperdibile per ammirare capolavori di maestri moderni e contemporanei e per celebrare l'arte mediterranea in tutte le sue sfumature.
Informazioni sulla mostra:
Galleria Palla Blu
Indirizzo: Via Matteotti, 11, 18037 Sanremo IM, Italia
Date: 14 luglio - 15 settembre 2024
Sito web: https://www.galleriapallablu.com/
Contatto:  +39 389 990 65 87
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La Galleria Palla Blu di Sanremo apre le sue porte a un'estate ricca di arte e colore con la mostra "Picasso: La Gioia della Ceramica", in programma dal 14 luglio al 15 settembre 2024. Accanto alle opere di Picasso, la mostra espone anche lavori di Yves Klein (1928-1962) e le opere d'inchiostro di T'ang Haywen (1927-1991).
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antigonegone · 5 months ago
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Le ciné c’est ma 2ème maison depuis longtemps. Dans mon village, un bureau de tabac vendait des friandises et des magazines, et je devais avoir 16 ans, quand je me suis achetée mon 1er “Première”, un mensuel sur le cinéma. Avec mon ami d’enfance, nous avions organisé une usine à reproduire les VHS en reliant nos lecteurs et le sien était équipé d’un graveur. Nous étions frénétiques, nos parents nous laissaient faire, ils en profitaient aussi. Nous organisions des séances cinéma dans nos 2 maisons. C’était une forme de paradis, l’été, pendant les grande vacances en particulier. Nous avions une passion pour les films d’aventure, les Indiana Jones, la Forêt d’Émeraude de John Boorman mais aussi pour les films intello underground Alain Resnais, l’Amour A Mort, Mélo…Je complétais mon apprentissage par le cinéma de minuit le dimanche soir, sur FR3, passionnée par les récits de Patrick Brion avec sa voix si caractéristique. Quelle joie que de découvrir  le Port de l’Angoisse (to have or to have not) d’Howard Hawks, le 1er film qui réunissait sur les écrans Lauren Bacall et Humphrey Bogart. Je repense souvent à cette réplique légendaire “If you need anything just whistle…” Cannes me rendait hystérique, j’achetais aussi Studio, Positif et les Cahiers du Cinéma. Depuis, je regarde et je lis avec plus de distance. Pourtant cette année, j’ai l’impression de revivre cette époque. Dans mon cinéma de quartier, ils proposent 18 avant-premières en une semaine et c’est jouissif. Dans les salles, je n’ai pas vu un siège de libre, les spectateurs sont majoritairement très jeunes, de l’âge de Netflix, certains viennent avec un casque sur la tête quand des couples âgés, fébriles, avancent dans la file d’attente. J’ai vu deux merveilles et ce n’est pas fini. Cela me renforce dans l’idée que le cinéma n’est pas mort loin de là ! J’ai vu “Caught by the Tides” de Jia Zhangke qui a réalisé les Éternels, autre chef d’œuvre. Ses films parlent de la Chine en mutation, pas de celle qui s’éveille d’Alain Peyrefitte, non, celle de destins broyés par un système pseudo communiste, qui rase les villes, construit des enclaves en béton, et utilise les bipèdes comme de la chair à canon dans ses usines. La solitude y est magnifiquement filmée sur des airs populaires. Là-bas, les bals populaires ont résisté au temps, certains danses à deux, d’autres seuls ou pas. La photo est magnifique. Ce film est un mixte entre un documentaire et une fiction qui s’étale sur 25 ans. Beaucoup de Chinois dans la salle, et à la fin du film, le silence prenait le relais de cet immense film. De même “Bird” de l’Anglais Andrea Arnold fut un très beau moment. Il filme la banlieue anglaise, les jeunes parents de 14 ans, la violence, l’impossible amour, l’espoir l’envie la jeunesse la fougue. Les acteurs sont fabuleux, la caméra à l’épaule remue pas mal comme le film. J’adore le cinéma anglais indépendant. Au-delà de la bande son énorme, les Anglais savent parler avec légèreté de l’essentiel sans plomber l’atmosphère. Courez au cinéma, le temps s’y prête !
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jazzluca · 4 months ago
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OVERRIDE ( Voyager ) Generations LEGACY “Velocitron Speedia 500 Collection” *Cybertron*
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Un personaggio di cui forse non si sentiva così tanto il bisogno di una versione Generations aggiornata, OVERRIDE fa la sua comparsa nella linea esclusiva Legacy Velocitron Speedia 500 Collection, ma eccezionalmente non è un repaint o remold di modellini già visti, ma uno stampo tutto nuovo, così come il collega Deluxe Cosmos.
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Ammetto che, ai tempi, a sentirne solo il nome ed a vedere che era un classe Voyager, pensai che potesse essere un pigro repaint dell'Hot Rod Studio Series, ed anzi, inizialmente era proprio pensato per essere tale, ma alla fine sono riusciti alla Takara a farne un modellino nuovo di zecca!
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Di certo anche qui però strania il pensiero di un personaggio di questo tipo ( una "semplice" AUTO DA CORSA FUTURISTICA ) traslato quasi a forza da un ideale Deluxe a questo Voyager, anche se come auto non è affatto piccola, va detto, nonostante ironicamente non raggiunga le dimensioni del DELUXE originale Cybertron del 2005, e vabbè. ^^'
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Il veicolo è fedele al suddetto giocattolo come forme generali, anche se la cabina di pilotaggio risulta più piccola ed arretrata, ma per fortuna sono stati mantenuti particolari come le ruote in plastica trasparente, ed i dettagli generali pure sono ben riportati, anche a livello cromatico ( anche se il rosso qui che si alterna al bianco è un po' più scuro ), a parte quelli del modulo dietro la cabina, tutto nero invece che dorato o con parti delle pinne rosa, però almeno anche queste del Legacy sono mobili e non magari solo fisse ( anche se piccoline ).
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Peccato anche per il dettaglio dei fari anteriori assente: certo, sarebbe stato il massimo che fossero in plastica trasparente come si vede nei cartoni, ma qui non sono manco banalmente dipinti di argento od oro come nel Cybertron originale! ^^'
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Tornando sulla cabina, non mi spiace che sia più piccola, cosa che si rivelerà utile per il look del robot, ma nel modello originale così grande aveva un che di particolare e fuori dagli schemi, fondendosi al meglio con la parte superiore posteriore, mentre nel Legacy si perde questa aerodinamicità del design.
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A deludere maggiormente, sempre nel modulo staccabile posteriore, è però il fatto che le due bocche di fuoco, che serviranno appunto a far diventare quel pezzo l'arma del robot, non possano ribaltarsi completamente in avanti come originariamente nel modello del 2005: per carità, capisco che non ci sia la gimmick a molla della Cyber Planet Key, ma soffocare quella feature anche "a mano" è un gran peccato, ed al limite si potevano far piegare a metà le suddette canne per fare in modo che le bocche di fuoco puntassero frontalmente.
( Parlando di Cyber Planet Key, ovviamente hanno iniziato a metterle solo nei recenti United di Cybertron l'accessorino che le ricorda, quindi la nostra Override ne rimane orfana! ^^' )
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Ed a proposito di molle, un'altra gimmick del giocattolo di questo Nitro Convoy era la ( parziale ) TRASFORMAZIONE a scatto, poichè premendo la punta nera in mezzo al cofano scattava il grosso di questa, con la cabina che arretrava facendo scaturire la testa e facendo comparire le braccia da sotto le ruote posteriori, mentre poi bisognava chiudere il bacino aperto in modo da posizionare i lati del cofano nelle gambe, ed alzare pure i fari / piedi. Assente molle e pulsanti vari, il passaggio da auto a robot nel Legacy è grossomodo lo stesso ma più elaborato, con il cofano che si allunga facendo spuntare le cosce mentre le parti interne del primo si dividono e si piegano dietro i polpacci delle neoformate gambe. Le braccia spuntano anche qui ribaltando le ruote posteriori, mentre slitta la cabina all'indietro facendo spuntare la testa volutamente seminascosta lì dietro e con il modulo posteriore che finisce sempre sulla schiena.
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Il ROBOT risultante non è niente male a vedersi, fedelissima all'originale ma con forme più esili che non il torso imponente che aveva nel giocattolo del 2005, anche se non ha chissà quali curve femmilini da esibire poichè nella versione giapponese di Galaxy Force, come Nitro Convoy era un bot maschio, ricordiamolo!
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Come Voyager è nella media della classe, non altissima ma abbastanza da rivaleggiare col suo deluxe Cybertron originale, ed anche qui i dettagli sono ben sparsi, con i tocchi di oro sulle braccia e l'ottima scultura della testa.
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Utili i vari fori per arma a là WfC, sotto i piedi, ai lati delle ginocchia, degli avambracci e dietro le spalle, così come sulla schiena che era per l'arma il fucilone bicanna che ora è meno ingombrante di quello del 2005 ( essendo privo di gimmick a molla ) ma comunque abbastanza "strambo" da impugnare, quindi viene comodo sistemarlo su uno dei fori degli avambracci, piuttosto.
Dulcis in fundo, la posabilità molto buono che non si fa mancare una limitata rotazione del bacino e sopratutto quella dei polsi, a mio avviso il minimo sindacale per un Voyager.
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Piccola osservazione: pensando ad un suo eventuale repaint per riciclare questo stampo inedito, a parte quello GTS sempre come per l'originale, con queste forme ci vedrei bene una versione cybertroniana di Cheetor, scelta che sarebbe stata migliore ai tempi dove per un'esclusiva Botcon dei Maximal pre terrestri fecero invece un remoldino del Clocker Cybertron / GF per Ghepard.
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Insomma, una bella versione moderna dell'Override di Cybertron, un po' pretestuosa però nella sua collocazione in una linea esclusiva e con una classe superiore a quella ideale, cosa che mi ha personalmente fatto aspettare di trovarlo ad un prezzo più consono e per questo accettabile nella media, ma non so quanti siano i fan di Nitro Convoy disposti a spendere anche il solo prezzo pieno di un quasi Voyager un po' di nicchia.
-Videorecensione
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cffabioblog · 5 months ago
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Escenas Teleserie "El Reloj"
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One of the scennes of the firsths Animated Seller for Television, Whit scripts to charge of the composser and author of the Theme song, "El Reloj", Mr. Roberto Cantoral and directed by Ivan Panced. With Maria Trasero Rojo was a the protagonisth with the lengendary film, teather and radio actress, Mrs. Casero Olgado, how a Sandra, the BFF.
In this scenne, in a restaurant, Arbluckle has a fell of wine to the getleman (Mushu), while TraseroRojo and Olgado holpe.
Recorded at the Studio D, from the old Animated TV Studios of Lira's Street 46. The TV Cameras are RCA TK11 Model.
The Song: (Song and lyric in spanish, recomendate a good traslator)
- https://www.youtube.com/watch?v=yWnQIRk9SQg
Version Performed by the Chilean Singer Lucho Gatica.
(© Cantoral / Universal Digital Enterprises / EMI Odeón Chilena S.A. 1957)
Spanish - Español
Una de las pocas escenas tomadas como si fueran foto, pertenecientes a las grabaciones de la novela o teleserie "El Reloj", cuyo guion estuvo a cargo del autor y compositor del tema central, don Roberto Cantoral. El, junto con Ivan Panced dirigen esta producción, al mismo tiempo, transmitido para la radio. Aquí, nuestra protagonistas, interpretada, por la gran ganadora de varios Leones del Festival De Cannes, unos Gramy, Ondas y Dos Oscars, la gran y legendaria Maria Trasero Rojo, escuchando, durante una conversación, sobre un terrible secreto que le oculta su mejor BFF, mientras toma la hora del te, con lo que sobro del film de Disney "The Beauty And The Beast" de 1991. Grabado en el Estudio D, Del Viejo Canal 13 de calle Lira n° 46.
Nota:
La cámaras son modelo RCA TK11, Y la cancion, les dejo la cancion, en su mejor versión conocida a nivel mundial, interpretado por el apodado "El Rey Del Bolero", el Chileno Lucho Gatica, que canta supuestamente el tema o Theme central de la teleserie. La música, como la canción, esta a cargo en la dirección orquestal del famoso director Patrick Doyle, en forma especial, con la Gran Orquesta de Las Radios "Cooperativa Vitalicia".
Aquí la Información, fuente de Wikipedia sobre la canción y la actuación interpretada por Gatica...
Note:
About the song's history, here ones notes (From Wikipedia)
English:
- https://en.wikipedia.org/wiki/El_reloj
Español:
- https://es.wikipedia.org/wiki/El_reloj_(canci%C3%B3n)
Copyrights
The Song
© Cantoral / Universal Digital Enterprises / EMI Odeón Chilena S.A. Alls Rights Reserved.
Jon Arbluckle
© PAWS Inc. / Nickelodeon / Paramount / Jim Davis. Alls Rights Reserved.
Mushu
© Disney. Alls Rights Reserved.
Chip and Mrs. Potts
© Disney. Alls Rights Reserved.
The Red Guy
© Cartoon Network / WarnerMedia-Discovery / David Feiss. Alls Rights Reserved.
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