#studenti meritevoli
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Università del Piemonte Orientale: assegnate le borse di studio Eco-Pittatore per premiare gli studenti eccellenti in ambito umanistico, giuridico ed economico
L’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Fondazione Solidal ETS, assegnerà le prestigiose borse di studio “Eco-Pittatore”, destinate a studenti meritevoli delle aree umanistica, giuridica ed economica. L'evento si svolgerà il 4 marzo 2025 nella Sala del Broletto di Palatium Vetus, in Piazza della Libertà 28, ad Alessandria.
L’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Fondazione Solidal ETS, assegnerà le prestigiose borse di studio “Eco-Pittatore”, destinate a studenti meritevoli delle aree umanistica, giuridica ed economica. L’evento si svolgerà il 4 marzo 2025 nella Sala del Broletto di Palatium Vetus, in Piazza della Libertà 28, ad…
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collettivisti da cortile
Ascoltando questi ultimi ho scoperto che il divide et impera del pollaio si è ultimamente arricchito di una nuova categoria di kulaki: i proprietari di case (al plurale: seconde, terze, quarte...) che, a seconda del narratore, sottrarrebbero con le loro smanie da rentier ora clienti agli albergatori, ora alloggi agli studenti, ora un tetto ai bisognosi, ora un nido alle giovani coppie. A questi neghittosi speculatori che in certi casi avrebbero – orrore! – ereditato dette case dagli zii e dalle nonne, pare si debbano inoltre le seguenti piaghe: inflazione immobiliare, occupazioni abusive, gentrificazione dei centri urbani, improduttività, sovraffollamento turistico, vagabondaggio e forse anche dissesto erariale, giacché alcuni di essi avrebbero osato chiedere e ottenere incentivi pubblici per la riqualificazione edilizia. Costoro andrebbero dunque, se non espropriati, almeno castigati con una generosa sferza fiscale, additati alla riprovazione di chi-lavora, costretti a mettere i loro vani a disposizione di chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io e a prezzi drasticamente calmierati. Così imparano.
Per quanto circoscritto, il caso è affascinante perché illustra quasi ad absurdum la potenza seduttrice del benecomunismo a comando e il suo ben prestarsi a dissimulare obiettivi del tutto estranei da quanto sembra promettere. Restando nell'ovvio, già da parecchi secoli le civiltà si sono strutturate per demandare alla sfera pubblica (lo Stato, le chiese, le associazioni, le corporazioni ecc.) il compito di gestire i problemi sopra elencati e, insieme, di tutelare la proprietà e la produzione, essendo queste ultime non solo bisogni parimenti meritevoli di protezione ma anche presidi di prosperità da cui scaturiscono le forze con cui le istituzioni assolvono alle loro funzioni.
Un sovrano orientato a nutrire e non a divorare le proprie risorse può (deve) intervenire in tanti modi per soddisfare il bisogno abitativo, il più evidente dei quali è quello di acquistare, noleggiare, riscattare o direttamente realizzare gli allogi, contribuendo così anche a raffreddare il mercato.
Lo si era ad esempio fatto in un'Italia incomparabilmente più povera di oggi, quando con il solo piano INA-Casa furono consegnati più di trecentocinquantamila alloggi in un poco più di un decennio. I pluriproprietari e i plurilocatori esistevano anche allora, erano anzi la norma, ma non risulta siano stati di ostacolo a un progetto che, semplicemente, ieri si è scelto di realizzare, oggi si è scelto di abbandonare.
Ma queste sono, appunto, ovvietà. Il succo della faccenda sta invece in un fatto bizzarro: che il nemico del popolo che possedesse oggi case per un valore, diciamo, di un milione, cesserebbe del tutto di essere tale qualora disponesse dello stesso importo, o anche del doppio, o del decuplo, in depositi e titoli finanziari. In quel caso allora no: è roba sua. Ne faccia quel vuole, anzi beato lui! E qui si scopre il gioco. La differenza pratica tra i due capitalisti è pressoché nulla: entrambi traggono un godimento da ciò che hanno, entrambi sono responsabili dell'uso che ne fanno (perché quello finanziario non presta i soldi a chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io? magari per comprarsi una casa?). La differenza teorica è invece sostanziale. Il casettaro ha osato mettere le sue sostanze in una cosa vera e, peggio ancora, utile. Ha voltato le spalle alla futilità dei consumi, al rischio dei mercati e specialmente all'impalpabilità del soldo elettronico, fiduciario e finanziario, per spingersi là dove solo i grandi possono incedere: nella realtà, nei bisogni senza tempo. È questo che non gli si perdona, di avere dato materia al suo lurido gruzzolo ereditato o sudato sottraendolo dagli ologrammi bancari, dalla possibilità di svalutarlo, decurtarlo, metterlo fuori corso, dal mare magno a cui attingono gli investitori, anche per iniziative immobiliari. Perché loro possono, il casettaro no, sicché lo danno in pasto ai Sancho Panza dell'equità. Egli deve essere fluido e ricollocabile, negli averi come nell'esistenza.
Il mattone diffuso offende dunque il denaro, mette in crisi la sua magia, disturba l'incanto in cui ci è chiesto di credere e di vegetare. Con un nemico così, c'è da temere che un giorno la polemicuccia di cui ci siamo occupati sarà rilanciata dal burattinaio sulle prime pagine e sui banchi dei parlamenti. In parte sta già avvenendo, ma avvenga almeno senza il nostro plauso.
-Il Pedante
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DONA UN MILIARDO DI DOLLARI PER I SUOI STUDENTI

Ruth Gottesman, una professoressa in pensione di 93 anni, ha donato un miliardo di dollari americani all’università di medicina nella quale ha lavorato per tutta la sua carriera. Quella effettuata dalla professoressa emerita in pediatria, che oggi siede nel consiglio dei fiduciari dell’università Albert Einstein con sede nel Bronx, è la più grande donazione mai ricevuta da una scuola di medicina negli Stati Uniti. Vedova di un facoltoso investitore di Wall Street, la dottoressa Gottesman è stata mossa dal desiderio che gli studenti possano frequentare la scuola di medicina e cominciare la loro carriera senza accollarsi alcun debito per pagare la retta che, nel corso degli studi, può raggiungere un totale 200.000 dollari. In questo modo i giovani meritevoli potranno beneficiare di borse di studio e l’università, che si trova nel quartiere più povero di New York, amplierà il corpo studenti includendo coloro che diversamente non potrebbero permettersi di frequentare i suoi corsi.
Nonostante la riluttanza iniziale ad associare il suo nome alla donazione, Gottesman è stata persuasa dall’idea di ispirare altri a fare del bene, auspicando che i futuri medici continuino a fornire assistenza di qualità all’interno della comunità, come fece lei prima di intraprendere la carriera accademica. La dottoressa ha posto un’unica condizione alla sua donazione: che l’Università non cambi mai il suo nome, scelto in memoria del fisico Albert Einstein ancora in vita al tempo della sua inaugurazione nel 1955.
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Fonte:Albert Einstein College of Medicine; Foto: New York Times
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Tutti gli studenti che avevano presentato domanda per la borsa di studio ed erano risultati idonei nella graduatoria sono stati dichiarati vincitori. Lo fanno sapere la Regione e DiscoLazio, l’ente regionale per il diritto allo studio. Nuove risorse per gli idonei Per lo scorrimento di graduatoria sono state assegnate risorse che ammontano a circa 25 milioni di euro, cifra che si aggiunge agli oltre 155 milioni già impiegati per le 30 mila borse di studio, concesse alla data del 31 gennaio 2025, per un totale di 180 milioni di euro. Con questo ulteriore scorrimento sono stati dichiarati vincitori tutti i 5.258 studenti idonei in attesa di rientrare nella graduatoria del bando “Diritto allo studio 2024/2025”, portando il totale delle borse di studio a oltre 35 mila, “a conferma della centralità del diritto allo studio nelle politiche regionali” fanno sapere dalla Regione. Un risultato che è stato possibile anche grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, messe a disposizione dal ministero dell'Università in accordo con la Conferenza delle Regioni, destinate a garantire l'accesso all'istruzione universitaria. Le borse di studio sono il principale sostegno economico istituito per aiutare gli studenti che si iscrivono all'università. “Oltre alle borse – spiegano ancora dalla Regione -. Disco offre sostegno agli studenti aiutandoli a trovare un alloggio nei pressi degli atenei e garantendogli un accesso agevolato alle mense studentesche. Regimenti: “Garantiamo agli studenti meritevoli, ma privi di mezzi, l’accesso allo studio” Soddisfatta dell’intervento l’assessora regionale all’Università, Luisa Regimenti: “Ampliare la platea dei beneficiari degli strumenti di diritto allo studio nel Lazio – sottolinea - arrivando a dare risposte a tutti i richiedenti, è un risultato importante che certifica il grande impegno di Regione Lazio e DiscoLazio in questa direzione”. E poi: “Stiamo dando attuazione al principio costituzionale che assicura ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, l'accesso ai gradi più alti dell'istruzione. Ma siamo anche consapevoli che il diritto allo studio è un fattore determinante per l'attrattività del sistema universitario, in costante crescita negli ultimi anni. Continueremo a lavorare per essere al fianco degli studenti e aiutarli a perseguire le loro aspirazioni formative e professionali negli atenei del Lazio”. Foglio (DiscoLazio): “Investire nei giovani vuol dire investire sul futuro” “La nostra missione – sottolinea Simone Foglio, presidente di Disco Lazio - è garantire a ogni studente e studentessa, indipendentemente dalla propria situazione economica, la possibilità di accedere all'istruzione. Cerchiamo di ampliare il più possibile l’accessibilità alle fasce di reddito più basse, per garantire a tutti l’opportunità di realizzare il proprio sogno. Investire nei nostri giovani vuol dire investire nel futuro”. La protesta degli studenti: “Borse di studio in ritardo” Proprio a poche ore dall’annuncio della Regione, lunedì 17 marzo, gli attivisti di Cambiare Rotta si erano ritrovati davanti alla mensa universitaria in via De Lollis per chiedere a Disco Lazio un incontro e per denunciare “ritardi nel pagamento di borse di studio, contributo alloggi e rimborsi per chi ne ha diritto – sottolineano -. Abbiamo chiesto un incontro a Disco Lazio in cui assieme ai casi di studenti a cui il diritto allo studio sta venendo negato, porteremo anche le nostre rivendicazioni: pagamento immediato delle borse di studio, trasparenza sui fondi assegnati e comunicazioni chiare agli studenti”. Read the full article
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Riesi, l'Istituto Carducci protagonista tra arte e consapevolezza con i concorsi Lions
Giungono alla fase di premiazione i concorsi Ti lascio un’impronta e Poster della Pace, rispettivamente indetti dal Lions club di Riesi Distretto 108y b Sicilia, presieduto dalla Dott.ssa Stefania Ievolella, e dal Lions International. Presso l’istituto comprensivo G. Carducci di Riesi, diretto dalla Dott.ssa Filippina Romano, si è svolta la premiazione degli studenti meritevoli. A fine evento,…
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Di Annalisa Valente Ripartono alla grande le attività culturali della Dante Alighieri Society Loughborough per il 2025: si comincia con il Carnevale per adulti e bambini, poi appuntamenti culturali ogni mese. Dante Society Loughborough, al via il programma di eventi del 2025 Il nuovo anno della Dante Alighieri Society Loughborough presieduta da Gianluca Fanti è iniziato alla grande e si preannuncia ricco di appuntamenti per tutte le fasce d’età. Nell’Assemblea Generale Annuale dell’Associazione, lo scorso 31 Gennaio, si è fatto il punto sulle attività svolte con successo nell’anno appena trascorso: i festeggiamenti del Carnevale Italiano, per adulti e bambini, evento che ha permesso di raccogliere una somma pari a £ 368, interamente devoluta in beneficenza al Rainbows Hospice, associazione che offre un aiuto prezioso ai bambini disabili. Inoltre, due studenti meritevoli del Loughborough College (Jess Hanlon e Holly Garner) sono stati supportati con una borsa di studio di £ 100 ciascuno. Nell’Assemblea Generale è stato anche eletto il direttivo, con la riconferma di tutti i membri uscenti per il mandato 2025: - Presidente: Gianluca Fanti - Vice Presidente: Robert Vincent - Segretari: Susan Coley - Tesoriere: Dominique Mason - Membri del Comitato: Amanda Fanti, Emanuela Lo Faro, Den Corrall. Oltre alla conferma degli incarichi l’Assemblea ha traghettato la SDA Loughborough, sempre prolifica e attivamente presente sul territorio a livello socio-culturale, verso la definizione degli appuntamenti dell’anno appena iniziato, che riserva un programma ricco di novità e piacevoli conferme. Loughborough: il 1 marzo Festa di Carnevale e il 16 marzo Festa di Carnevale per bambini Si parte sabato 1 Marzo con la Festa di Carnevale presso Quorn Village Hall (64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire LE12 8BB): dalle 5 alle 9 pm una serata per omaggiare la tradizione carnevalesca italiana con giochi, premi, musica italiana live e una gara per scegliere la maschera migliore della serata (parola d’ordine per vincere: essere creativi). Per prenotarsi e partecipare alla serata scrivere a danteloughborough1984@gmail.com (che è lo stesso indirizzo a cui prenotarsi anche per gli eventi dei mesi successivi). E poiché il Carnevale è pensato non solo per gli adulti, ma anche (e soprattutto) per i più piccoli, la Dante Alighieri Society Loughborough, in collaborazione con PLI Manchester (ente iscritto all'albo del Consolato d'Italia a Manchester, che promuove la lingua e la cultura italiana attraverso corsi ed eventi) e il Circolo A.C.L.I. di Loughborough, organizza la tradizionale Festa di Carnevale Italiano per bambini, domenica 16 marzo 2025, dalle 14.30 alle 17.30 presso Quorn Village Hall (64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire, LE12 8BB). E anche quest’anno la festa di Carnevale per i bambini ha una missione benefica, poiché raccoglierà nuovamente fondi a sostegno di Rainbows Hospice. Un pomeriggio ricco di attività dedicate ai più piccoli in un ambiente sicuro e protetto, con insegnanti e organizzatori qualificati (tutti con certificazione DBS). E immancabile sfilata di maschere, un’occasione per scatenare la creatività. Una giuria premierà i costumi più originali sia per i bambini che per i genitori. Che devono anche ricordare di portarsi da casa la merenda, insieme a tutti gli accessori necessari. Anche per partecipare a questo evento la prenotazione è obbligatoria: inviate una email a danteloughborough1984@gmail.com entro il 9 marzo e la Dante invierà i dettagli su come confermare la vostra prenotazione. Da Dante a Giotto e al Vasari, dal Cheese Tasting ad Atobius: ecco gli appuntamenti del 2025 Il mese di Marzo prosegue poi con Dantedì, la giornata di Dante (venerdì 28 dalle 7 alle 9pm) consueto appuntamento per celebrare Dante Alighieri, il Sommo Poeta, ed esercitarsi con la lingua italiana. Sempre presso Quorn Village Hall, 64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire LE12 8BB. Venerdì 11 Aprile toccherà alla figura di Giotto impreziosire gli appuntamenti della Dante dedicati a chi ama la cultura italiana, con l’incontro “An illustrated talk, inspired by Giotto’s exquisite fresco cycle at the Arena Chapel, Padua, by Caroline AM Clarke M.A.”. Anche questo appuntamento presso Quorn Village Hall, 64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire LE12 8BB. Venerdì 16 Maggio dalle 7pm alle 9pm, una serata di Degustazione di Formaggi, un’ambita Cheese Tasting da prenotare in anticipo, tutta dedicata ai pregiati formaggi artigianali italiani e condotta da Marie, professionista del settore i cui prodotti sono conosciuti e apprezzati nel mercato locale. Sempre alla Quorn Village Hall, 64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire LE12 8BB. Venerdì 20 Giugno (dalle 7pm alle 9 pm presso Quorn Village Hall, 64 Leicester Road, Quorn, Leicestershire LE12 8BB), una serata dedicata all’eredità di Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico italiano, personaggio-simbolo dell’arte rinascimentale del 16° secolo: “Giorgio Vasari – The Multi-faceted Genius from Arezzo”. Dopo la pausa estiva, poi, l’autunno della Dante Loughborough si tingerà dei colori italiani ancora una volta, grazie alla prossima vacanza esperienziale, in concomitanza con la Settimana della Lingua Italiana Nel Mondo, dall’11 al 18 ottobre. “Andremo in Sardegna per la quinta edizione dell’evento Atobius Incontri di Culture, organizzato dalla nostra SDA di Loughborough, da Atobius di Alessandro Picciau e dalla scuola L’ Accademia di Maura Mattana – ci racconta il presidente della Dante Loughborough Gianluca Fanti - Abbiamo pensato di riproporre l’ evento (già svolto lo scorso anno, n.d.r.) con piccole variazioni ma con lo stesso spirito e fattore esperienziale”. Perché la vera esperienza italiana non può essere che in Italia. E i britannici amano l’Italia, come più volte hanno saputo dimostrare, partecipando con entusiasmo agli eventi promossi dalla Dante Society Loughborough. Calendari, programmi completi e contatti su https://www.danteloughborough.co.uk/. ... Continua a leggere su
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Caro affitti, gli studentati non bastano

Mille euro per un posto letto, vi porto nei Campus universitari pagati dallo Stato e finiti ai privati. Il ministero dell'università ha stanziato 20mila euro a posto letto per realizzare nuovi studentati, ma la partecipazione al bando è per il 99% coperta da privati. "Allo scadere dei pochi vincoli imposti alle società d'investimento i posti letto per i meritevoli e gli studenti con Isee basso potrebbero aumentare solo leggermente, con percentuali ridicole", peggiorando il problema del caro affitti nelle grandi città. Campus universitari di qua, campus universitari di là. Passeggiando nei quartieri universitari di Roma saltano all’occhio nuove costruzioni moderne e colorate che prima non esistevano. Sono alloggi per studenti con aree verdi, palestre, sale per la musica, biblioteche e tanti altri servizi. Sembrano campus americani o hotel di lusso. Strutture molto diverse dalla classica 'Casa dello studente' a cui siamo abituati (vedi foto sotto).

Casa dello studente in via Cesare de Lollis a Roma Una buona notizia per gli studenti universitari fuori sede che da anni denunciano i prezzi folli degli affitti, rivendicando il diritto allo studio con le tende davanti agli atenei. Quello delle nuove residenze per studenti però è un fenomeno che riguarda tutte le città a forte vocazione universitaria, perché dove c’è una forte domanda nasce una nuova opportunità di business, specie se ci sono i soldi del Pnrr di mezzo. Peccato però che poi i tanto sbandierati "prezzi calmierati" spesso si traducano in cifre che raggiungono anche i 1.000 euro al mese. Salta così l’obiettivo iniziale della misura, ovvero quello di aumentare il numero di posti letto per le fasce meno abbienti, come conferma Damiano Di Giovanni, responsabile della questione abitativa per l'Unione degli universitari (Udu). Ma andiamo per ordine e vediamo che cosa abbiamo scoperto. I nuovi studentati privati Più di 7.000 metri quadri, oltre 300 posti letto, aree verdi, parcheggi e strutture sportive. Sta per nascere un nuovo studentato nel quadrante est della Capitale, a poche fermate di autobus dall’università La Sapienza, in un’area industriale dismessa di 25mila metri quadri. Una buona notizia per tutti, studenti e abitanti del quartiere compresi vista la riqualificazione dell'area. Anche in questo caso si parla di "prezzi calmierati". Ma siamo davvero sicuri che questi alloggi saranno affittati a prezzi accessibili? Proviamo a scoprirlo guardando il listino di un campus realizzato a qualche chilometro da lì, riservato a "studenti, turisti e professionisti in viaggio". Nel canone di affitto sono compresi tutta una serie di servizi oltre all’alloggio: l’accesso agli spazi comuni (cucina, palestra, sale studio, sale ricreative, etc.), colazione e cena, pulizia della camera e del bagno una volta a settimana con cambio biancheria, aria condizionata, internet, manutenzione ordinaria e straordinaria. Come un albergo (vedi foto sotto).

Alloggi per studenti universitari a Roma I prezzi partono da 13.500 euro per una doppia per 11 mesi e da 14.900 per una singola. Ci sono poi tutta una serie di sconti e riduzioni di reddito e di merito cumulabili. Al massimo si arriva a una riduzione del 35 per cento. Uno studente meritevole e con un Isee basso paga 11.475 euro, più di 1.000 euro al mese per una stanza condivisa. A meno che non vinca una borsa di studio riservata a figli od orfani di dipendenti Inps.

Tariffario studentati Di campus come questi ne sono comparsi davvero tanti nella Capitale, ma anche in altre città universitarie. Uno di questi sorgerà al posto del villaggio olimpico di Porta Romana a Milano. Una volta terminati i Giochi del 2026 diventerà un campus universitario a "prezzi convenzionati", con canoni da 1.000 euro al mese per una stanza singola e 740 euro per una doppia. Tariffe che difficilmente risolveranno il problema del caro affitti anzi secondo alcuni lo peggioreranno, perché diventeranno un benchmark come dicono gli economisti, un punto di riferimento per i proprietari di case che affittano a studenti. Uno studente su 10 paga più di 800 euro Sul mercato immobiliare per studenti non siamo ancora arrivati a queste cifre, ma ci stiamo avvicinando complice l’esplosione degli affitti brevi ai turisti. Nell’ultimo anno i prezzi di una stanza sono saliti in media del 12 per cento, secondo un’indagine di Scenari Immobiliari. Questo il mercato degli affitti a Roma. Nella zona universitaria si parte da 400 euro per una stanzetta con letto, armadio a ponte e scrivania (vedi foto sotto), per arrivare a 1.000 euro per una doppia con bagno in camera. Alla stessa cifra si può prendere una singola di 9 metri quadri a due passi dall’università, con bagno condiviso ma ristrutturatissima.

Affitto stanza studenti 400 euro Nei meandri dell’irregolarità e dell’illegalità si trovano anche tanti tuguri a prezzi folli, scantinati o soffitte da brividi. A Milano, la città più cara di tutti per gli affitti universitari, i canoni partono da 500 euro per volare fino a 1.250 euro per una camera di 14 metri quadri in buone condizioni. In media in Italia gli studenti fuori sede pagano per l’alloggio 430 euro al mese, ma uno su dieci sborsa più di 800 euro secondo un’indagine di Skuola.Net. A più di un mese dall’inizio delle lezioni una matricola su tre non ha ancora trovato una stanza, mentre uno studente su quattro ha cambiato alloggio per motivi economici. Il 30 per cento si è rivolto a studentati universitari oppure a collegi e convitti privati. Uno universitario su tre, a dimostrazione del fatto che la domanda per gli studentati c'è ed è forte. Il business dell’housing student Di "posti letto pagati a peso d'oro accessibili solo a studenti con un certo reddito" ne avevamo parlato un anno fa con un rappresentante dell’Unione degli universitari (Udu), preoccupato per come si stavano spendendo gli 1,2 miliardi di euro del Pnrr. Risorse stanziate per portare da 40mila a 60mila i posti letto entro il 30 giugno 2026. Obiettivo: colmare il divario con il resto d’Europa dove il tasso di copertura degli alloggi per studenti fuori sede in media si attesta al 18 per cento, con punte del 30 per cento nei Paesi Bassi. In Italia, con 49mila posti letto su 600mila studenti fuori sede non pendolari, siamo solo al 7,3 per cento (vedi foto sotto). Grazie anche alle strutture di student housing gestite da operatori specializzati si spera che entro tre anni si possa superare quota 100mila. Il tasso di copertura potrebbe raggiungere così il 15 per cento. Ma le premesse non sono buone.

Posti letto negli studentati 2024 In Italia i privati fanno a gara per costruire nuovi campus universitari perché sono diventati un buon investimento. Basti sapere che con 315 milioni di euro lo student housing rappresenta il 45 per cento degli investimenti di tutto il comparto residenziale. Interessati soprattutto fondi immobiliari e società straniere, attratte in particolar modo dai soldi del Pnrr. E il pubblico cosa fa? Resta a guardare mentre i privati si accaparrano la fetta più grossa della torta. Vediamo perché. Dallo Stato 20mila euro a posto letto Il decreto n.481 del 26-02-2024 del ministero dell’Università (Mur) ha stabilito che i gestori pubblici e privati riceveranno un contributo da parte dello Stato di quasi 20mila euro a posto letto per i primi tre anni di gestione della struttura (vedi foto sotto). Cifra che ha convinto i privati a investire in vista di futuri guadagni mentre comuni, università e regioni sono rimasti inermi per mancanza di fondi, visto che ci vogliono circa 90mila euro per realizzare un posto letto.

Contributo Pnrr per posti letto alloggi universitari "Il governo ha deciso di puntare tutto sui privati", conferma a Today.it Damiano Di Giovanni, referente nazionale per la questione abitativa dell’Unione degli Universitari (Udu), aggiungendo che l’obiettivo di realizzare 60mila posti letto entro il 2026 è ancora molto lontano. "Il 99 per cento dei soggetti che a oggi partecipa al cofinanziamento statale sono privati, l’1 per cento sono pubblici. Per questa ragione abbiamo presentato un emendamento urgente per salvare il Pnrr. Chiediamo un miliardo di euro per incentivare e sostenere gli atenei e i comuni che vogliono partecipare al bando pubblico per realizzare almeno 20mila posti letto accessibili ed economici. Un contributo di almeno 50.000 euro a posto letto, perché i gestori pubblici a differenza dei privati hanno pochi soldi da investire". Da considerare anche l’assenza di alcuni vincoli importanti per i privati, come il tetto massimo al canone di locazione. "Previsto per i primi 12 anni uno sconto iniziale del 15 o del 25 per cento, in base ai casi, e un vincolo di 12 anni per la riserva dei posti letto del 30 per cento per il diritto allo studio. Quindi al termine del vincolo questi alloggi diventeranno studentati privati". Se vorranno potranno trasformali in hotel per turisti, "anche se economicamente gli conviene farsi pagare 1.000 euro a stanza dagli studenti", dichiara Di Giovanni. Ma quante famiglie riusciranno a far studiare il proprio figlio fuori casa visto che il reddito medio in Italia è di 23.650 euro lordi l’anno? "Non c’è una visione, un progetto, tra qualche anno ci sarà qualche posto in più per i meritevoli e gli studenti con Isee basso ma stiamo parlando di percentuali ridicole". Ricapitolando: senza l'intervento di soggetti pubblici l'occasione del Pnrr per far fronte all'emergenza abitativa degli studenti universitari rischia di evaporare insieme ai posti letto creati dai privati. Read the full article
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Borsa di studio Inps 2024: Guida per Studenti e Famiglie
Borse di Studio INPS 2024-2025: Guida per Studenti e Famiglie. Nel 2024, l’INPS offre borse di studio per sostenere gli studenti italiani durante il loro percorso scolastico e universitario. Questi aiuti economici sono rivolti a studenti meritevoli, figli di dipendenti pubblici o pensionati, e servono a coprire parzialmente o totalmente le spese educative. Ecco una panoramica dettagliata su come…
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Università Federico II: le ultime novità per le matricole
L'Università Federico II di Napoli ha approvato un'importante novità che riguarda i giovani che vogliono iscriversi presso l'ateneo. Come avvenuto già lo scorso anno, l’Ateneo federiciano anticipa la fase di immatricolazione per chi si iscrive per la prima volta ai corsi. In più i giovani che vogliono studiare presso l'università napoletana potranno godere di un ampliamento della No tax area. Vediamo nel dettaglio. Università Federico II: l'immatricolazione Per l’anno accademico 2024/2025 sarà possibile immatricolarsi ai corsi di laurea dell’Università degli Studi di Napoli Federico II a partire dal 16 luglio. Rimane invece invariata, invece, con inizio il 1° settembre, la data per le iscrizioni agli anni successivi al primo. Le procedure di immatricolazione e di iscrizione si concluderanno entrambe il 31 ottobre 2024. Invariate anche le modalità di iscrizione per i corsi ad accesso libero, mentre per quanto riguarda i corsi di laurea a numero programmato, la procedura si differenzia in base ai regolamenti dei singoli bandi che verranno pubblicati.La procedura di immatricolazione ai corsi ad accesso libero è solo telematica ed è effettuata attraverso la piattaforma Segrepass, all’indirizzo on-line www.segrepass.unina.it. Tutti gli stranieri che intendono iscriversi ad un corso di laurea della Federico II devono invece contattare via mail le segreterie studenti. No tax area Dal prossimo anno accademico, la Federico II ha innalzato la No tax area, portandola da 26mila a 30mila euro. Le agevolazioni dell'Ateneo federiciano sono tra le più vantaggiose rispetto ai grandi atenei italiani mentre la tassazione massima continua a essere tra le più basse anche rispetto alle altre grandi università del Paese. Per determinare l’importo delle tasse da pagare è necessario chiedere il rilascio dell’attestazione ISEEU 2023, che è l’ISEE per il diritto allo studio, presso un CAF - Centro di assistenza fiscale o direttamente online attraverso il portale dell’INPS. Sarà possibile presentare anche il cosiddetto ‘ISEE corrente', documento specifico che registra l'attuale condizione economica familiare se modificata in negativo. Sono previste riduzioni anche per gli studenti meritevoli la cui percentuale è calcolata sulla base dei crediti ottenuti durante l'anno accademico e per gli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea magistrale, avendo conseguito la triennale con 110 e lode, lo sconto sulle tasse è del 50 per cento. Stessa riduzione per chi si immatricola essendosi diplomato con 100 e lode. Il pagamento delle tasse di iscrizione verrà suddiviso in tre rate: la prima rata, con cui si versa il 60% dell’importo, ha scadenza 31 ottobre 2024; la seconda rata, che prevede il pagamento del 20%, scade il 28 febbraio 2025; la terza e ultima, con cui si versa il restante 20% dell'importo, ha scadenza 30 aprile 2025. Cosa studiare alla Federico II L’offerta formativa della Federico II, ateneo generalista, conta 26 Dipartimenti e un totale di 172 corsi di laurea, la maggior parte dei quali ad accesso libero. I corsi triennali sono 78, le Lauree Magistrali sono 84, le Magistrali a ciclo unico sono 10. Tra questi ci sono 3 corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, 21 corsi (fra lauree e lauree magistrali) nelle professioni sanitarie e 3 corsi di laurea professionalizzanti. 24 sono corsi internazionali inglese o italiano/inglese divisi in 22 Magistrali, 1 in Medicina e una triennale professionalizzante. Tutte le informazioni relative all'anno accademico 2024/2025 sono reperibili agli indirizzi www.unina.it/didattica, https://www.orientamento.unina.it/ e www.unina.it/didattica/sportello-studenti/guide-dello-studente In copertina foto gentilmente concessa dall'Università Federico II Read the full article
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TAVERNERIO: IL COMUNE VALUTA GLI STUDENTI MERITEVOLI PER UN PREMIO SPECIALE
Gli studenti meritevoli residenti nel comune di Tavernerio, che nell’anno 2023 hanno conseguito diploma di maturità, laurea triennale o magistrale con il massimo dei voti, possono presentare domanda di attribuzione del Premio di Studio del Comune di Tavernerio, entro il 31 gennaio 2024 trasmettendo il modulo allegato all’Ufficio Protocollo – Via Provinciale n°45 oppure al seguente indirizzo…

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BANDO DI CONCORSO BORSE DI STUDIO “LASCITO VERZETTI”. Alessandria
Il Comune di Alessandria, in rispetto delle ultime volontà espresse del Sig. ANGELO VERZETTI, mancato nel 1938, mette a concorso 30 borse di studio opportunamente denominate "BORSE DI STUDIO LASCITO VERZETTI"
ANNO SCOLASTICO 2024/2025 per esiti dell’ANNO SCOLASTICO 2023/2024 Il Comune di Alessandria, in rispetto delle ultime volontà espresse del Sig. ANGELO VERZETTI, mancato nel 1938, mette a concorso 30 borse di studio opportunamente denominate “BORSE DI STUDIO LASCITO VERZETTI” da assegnarsi ad altrettanti studenti meritevoli che frequentino scuole superiori alla terza media e che siano residenti…
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Il primo “pilastro” riguarda la trasformazione fisica degli ambienti di apprendimento (100.000 aule) grazie a una forzata iniezione di tecnologia di ultima generazione: device informatici personalizzati, schermi multifunzione, intelligenza artificiale, realtà aumentata, stampanti 3D, ecc. È il cespite più consistente dell’iniziativa: circa i ¾ degli investimenti previsti. Entro Natale 2022 tutte le scuole sono state “caldamente invitate” dal Ministero a fare incetta di strumentazioni high tech per il massimo degli stanziamenti virtuali disponibili (cioè a contribuire sconsideratamente al Debito pubblico), indipendentemente dalle dotazioni pregresse, dalla reale capacità di fruizione delle nuove, dalla loro utilità per il tipo di scuola, ecc. Il resto dei finanziamenti servirà per “smontare” le aule tradizionali e riqualificarne l’apertura al mondo attraverso banchi a rotelle, aule-laboratorio, ambienti virtuali, ecc. L’approccio generale sarà work based learning e gli spazi scolastici dovranno essere disegnati “come un continuum fra la scuola e il mondo del lavoro”.
la Scuola sarà svilita a componente della riforma del lavoro, sollevando le aziende dall’onere di selezionare e formare il proprio personale. La riforma introduce infatti nella Scuola superiore di primo e secondo grado due nuove figure di insegnanti (la seconda grande novità): il docente Orientatore e il docente Tutor. Con compiti, l’uno, di aiutare lo studente nella scelta precoce della futura professione e, l’altro, di consigliarlo nei percorsi di apprendimento liberi ad essa più adeguati. Nella nuova Scuola, infatti, non tutti studieranno ancora le stesse materie o nello stesso modo, ma ciascuno studente seguirà un iter di apprendimento personalizzato volto a fargli conseguire le conoscenze e le abilità specifiche per la sua futura professione.
La difesa del merito – di studenti e insegnanti – è in effetti il terzo pilastro della riforma, come del resto propagandisticamente annunciato dal Governo Meloni fin dal nuovo nome del Ministero dell’Istruzione, divenuto pure “del Merito”. Si tratta della pretesa non nuova di misurare la capacità didattica dei docenti, fingendo di non sapere che ad insegnare si arriva vincendo concorsi per titoli ed esami. In realtà, è fin troppo chiaro quale siano le vere finalità di questo sbandierato progetto di valorizzazione del merito. In primo luogo, acquisire un’arma di ricatto contro quella libertà professionale dei docenti (art. 33 Cost.), che nel quadro attuale costituisce un ostacolo insormontabile alla rimodulazione indotta del loro insegnamento. Alla condizione di assoggettamento etico e professionale degli insegnanti cui mira la riforma si arriverà probabilmente correlando al merito lo stipendio, il punteggio interno alla scuola e quello esterno per i trasferimenti. In secondo luogo, spingere gli insegnanti a divenire organici alla riforma stessa: con quelli “contrastivi” relegati in fondo alla graduatoria, essere docenti “meritevoli” significherà né più né meno che assecondare in modo acritico la visione sociopedagogica che essa sottende.
Le finalità umanistiche e “liberali” dei tradizionali curricoli scolastici lasceranno il posto a quelle utilitaristiche della formazione tecnologica, funzionale alla creazione di un vasto proletariato di nuova concezione. Anche gli insegnanti dovranno adeguarsi ai tempi, adattando la loro didattica agli strumenti e alle finalità delle nuove onnipresenti tecnologie informatiche, secondo i voleri insindacabili dell’UE (vedi Quadro di riferimento europeo per le competenze digitali dei docenti, il “DigCompEdu”). Inseriti in un sistema europeo di riconoscimento delle competenze digitali, saranno valutati (e domani stipendiati) secondo una precisa scala di bravura, con tanto di titolo distintivo: A1) Novizio; A2) Esploratore; B1) Sperimentatore; B2) Esperto; C1) Leader; C2) Pioniere. In altre parole, non saranno più riconosciuti come professionisti tutti ugualmente “sapienti” nelle loro rispettive materie, ma incardinati in una gerarchia di valore (e di diritti) di natura prettamente tecnica, che confonde i fini del loro lavoro con gli strumenti utilizzati per conseguirli. Ci chiediamo: valeva la pena percorrere tutto il cerchio dell’ideale democratico per tornare al “MinCulPop”, ai Balilla e ai Lupetti da cui proveniamo? – E allora vogliamo pure i Colonnelli!
-Marco Bonsanto, insegnante di Storia e Filosofia
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p.s: testata che si dichiara "ostinatamente laica, dissidente e di sinistra". Lo sconquasso basilare, eppure silenzio.
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Corteno Golgi: notte da Nobel e premi agli studenti meritevoli
http://dlvr.it/T04dl1
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/la-caserma-rai-anticipazioni/
La Caserma Ritorna su Rai 2: Anticipazioni e Novità della Seconda Edizione
La Caserma, il popolare programma di formazione della “Generazione Z” inizia la sua seconda stagione.
Dopo il successo della prima edizione nel 2021, il docu-reality “La Caserma” fa il suo ritorno su Rai 2. Sei nuove emozionanti puntate, partendo da domenica 12 novembre in prima serata.
La Caserma 2 – Anticipazioni
La novità principale di questa stagione de “La Caserma” è l’ambientazione nel Forte di Vinadio, una struttura dell’Ottocento situata in provincia di Cuneo. La selezione delle reclute inizia immediatamente, e il contesto militare si fa ancora più competitivo. Il posto in caserma non è garantito, rendendo il programma più mirato alla vita di gruppo in un’epoca in cui i giovani affrontano crescenti sfide di isolamento e difficoltà relazionali. L’obiettivo fondamentale resta la formazione di un gruppo solido e unito, incoraggiando il “senso del fare” tra i partecipanti.
Chi sono i Partecipanti de La Caserma 2
Ventiquattro ragazzi comuni, rappresentanti autentici della loro generazione, verranno selezionati per il programma. Tra loro, ci saranno persone con storie di vita diverse, tra cui un’operaia, una studentessa e bagnina, un pizzaiolo, una commessa, un operatore sanitario, studenti universitari, un acrobata, una modella e un personal trainer. Senza accesso a cellulari o internet e lontani dalla famiglia, affronteranno un addestramento militare intenso durante le 6 puntate de “La Caserma”.
Gli Istruttori
Il corso sarà guidato da esperti istruttori con vasta esperienza. Il Capo Istruttore Renato Daretti e il Capo Istruttore Giovanni Rizzo, entrambi con una lunga carriera nelle missioni internazionali italiane, saranno affiancati dall’istruttore Germano Capriotti e dagli aiuto istruttori Debora Colucci, Silvio Davì e Leonardo Micera.
L’Addestramento
Nella prima puntata della seconda edizione de “La Caserma”, i ragazzi saranno sottoposti a test rigorosi. Solo 18 di loro avranno l’opportunità di partecipare al corso d’addestramento di 5 settimane. Divisi nei gruppi “Falchi” e “Puma“, solo i più meritevoli avranno l’onore di arrivare alla cerimonia finale, dove gli istruttori premieranno la squadra e la recluta migliori.
Con l’atmosfera intensa e le sfide uniche di questa nuova edizione, “La Caserma” continua a offrire uno sguardo avvincente sulla crescita e sulla formazione della “Generazione Z“. L’appuntamento è per il 12 novembre sulle reti Rai.
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📷EVENTI: IL LIONS CLUB PREMIA L’IPSIA “DON POCOGNONI” - 01.09.2023 - Si è svolta mercoledì 30 agosto la cerimonia di consegna di due borse di studio da parte del Lions Club di Matelica agli studenti meritevoli dell’Ipsia... 🎥 https://www.twinssebastiani.it/dettaglio.php?id=10270
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