#strutture in legno
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ieri sera con S e C (una delle due nuove conqui) siamo andat a trovare Ka, che abita in questo co-housing basato tutto sul lavoro comunitario, hanno una taverna e delle strutture costruite da loro in legno, una biblioteca, un orto, un boschetto. non sembrava di stare così vicini alla città, un piccolo angolo di verde che resiste al cemento in cui convivono famiglie di persone rifugiate e studenti squattrinati. i suoi due coinquilini sono simpaticissimi e abbiamo passato ore a parlare e ridere moltissimo. è stato bello vedere Ka in quella situazione, me l'ha fatto piacere un po' di più mentre ci illustrava il verde: ho pensato che se quello è il suo habitat allora è davvero una persona figa. è stato bello anche vederlə scherzare e scambiarsi affetto con gli altri due, e poi abbracciarsi con S mentre li guardavo sorridendo. al ritorno noi tre della città abbiamo sbiciclettato fino a casa nella notte e mi è sembrato di stare in un film, un film che qualche anno fa non avrei mai immaginato e adesso mi piace molto.
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Tutti abbiamo un mondo dentro e tutti sopportiamo la solitudine dire che dentro di me ci sono solo molle e legno è come dire che dentro di voi ci sono solo cuore fegato o polmoni. Assisto non impassibile a vite complesse o frantumate assorbo discorsi irascibili o promettenti ma in questa casa insonne io sono l’astronave. Tra le mie strutture a piume reggo una bambina la nascondo la porto in alto mare e in cielo profondo è un’esperta di derive di cunicoli scavati nella sostanza della notte, la conservo tra i cuscini come un’improvvisa sobrietà. In questo viaggio di allontanamento lo so lei sogna qualcuno che oltrepassi la distanza senza nulla da offrire una faccia che tramonti e si lasci guardare, una protezione terrestre. Di forte la bambina ha solo le spalle e pensieri che danno alla notte sonagli di sapienza. In questa marcia di avvicinamento stupisco di una confidente intimità senza pentimenti e saggio la mia flessibilità non sotto il peso di una bambina ma di un dolore pari a quello di un adulto ma senza mondo. Io sono un sofà che conduce a una visione aperta su voi bestemmiatori degli oggetti ospitando una ferita di notte polare in completa nudità.
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🌉La storia del Ponte Vecchio a Firenze è una delle più affascinanti e ricche di aneddoti tra le strutture architettoniche italiane.
Il primo Ponte Vecchio fu costruito in legno intorno al 996 d.C. sotto il regno di Ottone III. Era una struttura modesta ma essenziale per collegare le due sponde dell'Arno. Nel 1117, un'alluvione distrusse il ponte, portando alla sua ricostruzione in pietra nel 1220. Dopo una nuova alluvione nel 1333, Taddeo Gaddi, un allievo di Giotto, supervisionò la ricostruzione del ponte con tre arcate, che è la struttura che vediamo oggi.
Nel 1944, i nazisti distrussero tutti i ponti di Firenze tranne il Ponte Vecchio, ma minarono le strade d'accesso per impedirne l'uso, danneggiando comunque le strutture circostanti. Dopo la guerra, il Ponte Vecchio fu uno dei simboli della rinascita di Firenze. Il Ponte Vecchio non è solo un passaggio ma un simbolo della bellezza e della continuità della cultura fiorentina attraverso i secoli.
#architettura #storia #geografia
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Le conchiglie
Hugh e Marguerite Stix e R.Tucker Abbott
Fotografie di H.Landshoff
Garzanti, Milano 1969, 197 pagine, 29,5x27,5
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, nasce dal mare e da una conchiglia. È un mito che in versioni diverse compare in varie civiltà e testimonia il fascino che queste mirabili creature marine hanno sempre esercitato sull’uomo. Nelle tombe preistoriche troviamo conchiglie a profusione, talora riprodotte in metallo, in legno, in pietra. Nelle culture arcaiche le conchiglie furono usate come utensili, ornamenti, monete, persino come strumenti a fiato. Al loro potente simbolismo si riallacciarono non solo i riti magici primitivi ma anche le religioni di grandi civiltà storiche. Rilevante fu l’influenza sulle attività artistiche delle infinite forme delle conchiglie, imitate e riprodotte in ogni epoca e in ogni parte del mondo in opere architettoniche, sculture, dipinti, gioielli. In questo libro, che è il risultato delle ricerche di due appassionati collezionisti, Marguerite e Hugh Stix, e della collaborazione di un illustre malacologo, il professor R. Tucker Abbott, le conchiglie sono presentate nella loro gamma infinita di strutture, linee, lucentezze, trasparenze, luminescenze, lasciando che parlino da sé attraverso le stupende immagini di un fotografo artista: H. Landshoff. Il capitolo introduttivo illustra il significato che le conchiglie hanno assunto nei miti, nelle religioni, nelle arti, nella storia delle varie civiltà, e narra la storia affascinante del collezionismo lungo i secoli. I commenti alle singole tavole descrivono con rigore scientifico le caratteristiche d’ogni esemplare riprodotto. Un libro di grande interesse per lo specialista, per l’appassionato, per il semplice curioso.
11/08/24
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Così, trovandomi in viaggio in Giappone, non ho potuto fare a meno di recarmi al Memoriale della Pace di Hiroshima. E’ un parco pubblico, molto essenziale nell’architettura, come a voler dare il senso dello spazio che si apre, a superare e trascendere quel trauma. Ma al contempo, in modalità perfettamente giapponese, dà estrema cura ai particolari, dalle aiuole ai simboli di pace, agli origami delle gru per Sadoku, piccole teche trasparenti dove si possono lasciare origami, ma anche messaggi. Io uno l��ho scritto e l’ho lasciato lì: MAI PIU’ BOMBE NUCLEARI, DISARMO E PACE, in italiano e in sardo. Forse un piccolo atto dal sapore rituale, ma sentivo di farlo. Sadoku è la bambina simbolo di Hiroshima che per salvarsi aveva giurato di fare gli origami di mille gru, per la pace nel mondo. Morì prima di completare la sua opera, ma tutte le persone possono ancora, stringendosi accanto al monumento per i bambini, esprimere un pensiero, o solo meditare in silenzio. Visitando il Museo del Memoriale della Pace di Hiroshima, si torna indietro nel tempo e ci si ritrova immersi in quell’immane tragedia. L’esplosione dell’atomica trasformò in pochi istanti la città in un vero e proprio inferno. Un inferno descritto dalle poche fotografie esistenti, dai disegni e dai dipinti dei testimoni oculari, dai racconti dei sopravvissuti. La temperatura al suolo divenne così alta da incendiare non solo gli alberi, le case e le strutture in legno e in cemento, ma da staccare la pelle delle persone, scioglier loro gli occhi, squagliare gli organi interni. I cavalli, che guidavano le carrozze nei viali, impazzirono e si tuffarono nei fiumi, per annegar lì. Anche molte persone si gettavano nel fiume, per spegnere le fiamme che le avevano avvolte, o cercare di trovare ristoro all’enorme calore. Chi non era morto sul colpo si trascinava ferito ed ustionato, con la pelle a brandelli, con le carni che bruciavano dentro, alla ricerca d’acqua per spegnere quel fuoco. Quell’acqua stessa, che ne avrebbe solo accelerato la morte. Così come la pioggia che cadde nei giorni successivi, descritta dai testimoni come “la pioggia nera”, altamente radioattiva.
Ricordare Hiroshima per prevenire la catastrofe
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ATELIER DES ORS - BLUE MADELEINE - Memory Lane Collection - Eau de Parfum - Novità 2024 -
Welcome to the Proust syndrome club. Everything has a smell, every smell is a living memory. A scent for the moments I treasure most.
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Ad ogni ricordo un odore, ad ogni profumo un pezzo di vita e memoria. Spesso si è parlato delle madeleine di Proust che, per primo, descrisse ne La Recherche questa esperienza olfattiva legata ai famosi dolcetti francesi. Il loro aroma e sapore sollecita la memoria involontaria, quella che ti viene restituita in pienezza emotiva, richiamo sensoriale che fa emergere il passato attraverso un ricordo intenso e struggente.
Milioni di milioni i ricordi, custoditi con cura, alcuni nitidi, altri sfocati o sbriciolati dentro altri ricordi, un archivio di sensazioni, esperienze, emozioni che hanno un interruttore magico comune, lo scent-click il tasto-profumo che le riporta all’istante in primo piano.
L’olfatto è un senso potentissimo (e ahimè sottovalutato) ed è quello che incide con più efficacia sul nostro inconscio, determinante la vicinanza anatomica a due importanti strutture del lobo temporale del cervello: amigdala (gestione delle emozioni) e ippocampo (gestione della memoria) che elaborano l’esperienza olfattiva collegandola istantaneamente ad un ricordo e all’emozione che da esso scaturisce.
Ho sempre cercato, nel mio lungo peregrinare olfattivo, di dare valore all’arte del comporre, all’armonia della creazione, all’emozione del sentire. A volte mi sottraggo al diktat delle piramidi e insisto nello spingermi oltre le note per scovare e far brillare sensazioni che conosco mie, ho percepito e vissuto. Non sono l'immaginazione o la fantasia ad attivarsi, che valgono certo per alcune composizioni, ma il ricordo vivido di un momento personale vissuto, che mi impegno a cercare, come qualcosa di perduto nel tempo che debbo ritrovare.
Bello è stato quindi ripescare certi istanti di sincera piacevolezza in Blue Madeleine, ultima creazione di Atelier des Ors per la nuova collezione Memory Lane.
Un piccolo scrigno dove si intrecciano aromi caldi e speziati di pepe rosa e cannella, un’infusione di te nero e ginepro dai toni affumicati a sbiadire in una gradazione lattea molto amabile, perfetta citazione della soffice madeleine da inzuppare nel te pomeridiano.
E poi lo svelamento dell’accento romantico nostalgico di rosa centifolia e pralina ad enfatizzare la delizia estendendola all’armonia ultracreamy vanigliata boisé di balsamo del Perù e legno di sandalo.
Così il ricordo è qui, intatto, ti accarezza dolcemente e ti affida per sempre i suoi bagliori dorati.
Creata da Marie Salamagne.
Eau de Parfum 100 ml. Online qui
Della stessa collezione scopri anche Villa Primerose qui
©thebeautycove @igbeautycove
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edifici storici medievali a Como: le case in legno e mattoni che si sporgono su Piazza San Fedele
Piazza San Fedele a Como è un luogo ricco di storia e architettura, caratterizzato da edifici in legno e mattoni che riflettono il patrimonio medievale della città. Le case a sporto, tipiche di questa piazza, sono edifici storici che servivano sia come abitazioni che come botteghe. Queste strutture presentano logge a sbalzo e una particolare tecnica costruttiva con mattoni disposti a spina di…
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🔎 Diagnosi delle strutture in legno esistenti negli edifici storici: esplorazione e valutazione non distruttiva
❌ L'analisi delle strutture in legno riveste un ruolo cruciale nella valutazione della sicurezza delle costruzioni e nell'identificazione di problematiche non sempre evidenti, derivanti dal degrado delle componenti lignee
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Servizi Professionali di Imbiancatura Interna ed Esterna a Monza: Scegli la Qualità con Imbianchino Monza
Introduzione: Se stai cercando un servizio di imbiancatura a Monza che garantisca precisione, efficienza e un risultato impeccabile, Imbianchino Monza è la scelta giusta per te. Con una vasta esperienza nel settore e una passione per il dettaglio, offriamo soluzioni complete di imbiancatura interna ed esterna. Che tu abbia bisogno di rinnovare l’aspetto della tua casa, ufficio o spazio commerciale, siamo qui per trasformare i tuoi ambienti con un servizio di alta qualità. La nostra squadra è composta da professionisti qualificati che utilizzano solo materiali di prima scelta, garantendo durata e bellezza nel tempo.
Imbiancatura Esterna Monza: Perché è Importante L'imbiancatura esterna a Monza è essenziale per proteggere le superfici esterne della tua casa o edificio dagli agenti atmosferici e dall’usura. Un lavoro ben eseguito non solo migliora l’estetica della tua proprietà, ma agisce anche come una barriera protettiva contro la pioggia, il vento e il sole. A Monza, dove le variazioni climatiche possono essere significative, è fondamentale scegliere un team di imbianchini esperti che sappiano gestire al meglio queste sfide.
Imbianchino Monza utilizza vernici di alta qualità resistenti agli agenti atmosferici, ideali per tutte le superfici esterne come facciate, pareti perimetrali e strutture in legno. Ci assicuriamo che ogni lavoro di imbiancatura esterna venga realizzato con attenzione al dettaglio e con tecniche all'avanguardia, che consentono una finitura perfetta e duratura nel tempo.
Imbiancatura Interna Monza: Un'Opera di Rinnovamento degli Interni L’imbiancatura interna a Monza è la chiave per dare nuova vita agli ambienti domestici o lavorativi. Le pareti interne, col tempo, possono perdere colore o presentare macchie e segni di usura, ed è qui che entra in gioco il nostro servizio. Imbianchino Monza offre una vasta gamma di soluzioni per l'imbianchino d'interni, utilizzando vernici ecologiche, sicure per la salute e con finiture personalizzabili per ogni stile e preferenza.
Il nostro approccio è sempre incentrato sul cliente: ascoltiamo attentamente le tue esigenze e ti proponiamo soluzioni su misura che rispettano il budget e i tempi di esecuzione. Che si tratti di un progetto per la tua abitazione o di una ristrutturazione di un ufficio, garantiamo risultati impeccabili con la massima cura per i dettagli.
Tecniche Avanzate e Materiali di Qualità Un aspetto che ci distingue nel campo dell’imbiancatura a Monza è l’utilizzo di tecniche innovative e materiali di alta qualità. La nostra esperienza ci permette di selezionare le vernici e i prodotti più adatti a ogni specifica superficie e tipo di ambiente. Utilizziamo pitture lavabili, antimuffa, traspiranti e resistenti all’umidità per gli interni, assicurando la massima qualità e durata nel tempo.
Per gli esterni, invece, scegliamo materiali in grado di resistere agli agenti atmosferici più ostili, mantenendo intatta la bellezza e l'integrità strutturale delle superfici. Imbianchino Monza è sinonimo di affidabilità e professionalità in ogni fase del progetto.
Il Valore di un Imbianchino Vicino a Te Cercare un imbianchino vicino a me a Monza significa poter contare su un servizio rapido, efficiente e personalizzato. La nostra presenza sul territorio ci consente di rispondere prontamente alle esigenze dei clienti, offrendo sopralluoghi gratuiti e preventivi dettagliati. Conosciamo a fondo le specificità degli edifici della zona, dalle case storiche ai moderni appartamenti, e siamo in grado di affrontare ogni progetto con la giusta competenza.
Scegliere un imbianchino locale significa anche poter beneficiare di un’assistenza post-lavoro immediata in caso di necessità, assicurandoti un servizio completo che va oltre la semplice imbiancatura.
Rispetto per l’Ambiente Uno degli aspetti che caratterizzano Imbianchino Monza è il nostro impegno verso l’ambiente. Utilizziamo vernici ecocompatibili e materiali a basso impatto ambientale, riducendo al minimo l'inquinamento e garantendo ambienti sicuri per te e la tua famiglia. Inoltre, ci impegniamo a smaltire correttamente i rifiuti generati durante i lavori, contribuendo alla salvaguardia del nostro pianeta.
Personalizzazione e Creatività Ogni progetto di imbiancatura è unico, e per questo offriamo una vasta gamma di opzioni personalizzabili. Che tu desideri una semplice imbiancatura bianca o preferisca colori vivaci e finiture decorative, siamo pronti a soddisfare ogni tua richiesta. Grazie alla nostra esperienza, possiamo consigliarti le combinazioni cromatiche migliori per valorizzare al massimo gli ambienti, creando atmosfere accoglienti e di grande impatto estetico.
Imbianchino Monza è sinonimo di creatività e precisione. Collaboriamo con te durante tutte le fasi del progetto, dalla scelta dei colori alla finalizzazione del lavoro, per garantire che il risultato finale rispecchi appieno le tue aspettative.
Tempi di Esecuzione e Organizzazione Una delle nostre priorità è rispettare i tempi di consegna concordati. Sappiamo quanto sia importante per i nostri clienti avere un servizio rapido e puntuale, specialmente in caso di lavori che coinvolgono spazi commerciali o abitativi. Grazie alla nostra organizzazione efficiente, siamo in grado di eseguire i lavori di imbiancatura senza interferire con la tua vita quotidiana, mantenendo l’ambiente pulito e ordinato durante tutto il processo.
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Palermo: restaurati gli affreschi della Caserma Ruggero Settimo e la "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni
Palermo: restaurati gli affreschi della Caserma Ruggero Settimo e la "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni. Completati i lavori di recupero in due edifici di valore storico a Palermo. Grazie alla collaborazione tra l'Esercito Italiano e la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del capoluogo siciliano, nell'ex convento di San Francesco di Paola, oggi caserma Ruggero Settimo, è stato possibile restaurare cinque dei nove affreschi rinvenuti sulle pareti dell'ingresso della sala della Congregazione dell'Immacolata, ricoperti da uno spesso strato di intonaco. Giunti a conclusione anche i lavori di recupero della "Cavallerizza" di Palazzo dei Normanni, ubicata all'interno del bastione che accoglie i giardini pensili dell'Assemblea regionale siciliana e attualmente in uso al Comando militare Esercito "Sicilia". L'immobile torna al suo antico splendore dopo un'importante opera di riqualificazione, che ha consentito lo sgombero del grande spazio interno dalle strutture prefabbricate e la riqualificazione della scuderia reale in un salone monumentale per le conferenze. «Grazie alla proficua collaborazione tra istituzioni civili e militari – ha detto l'assessore regionale ai beni Culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato - siamo riusciti a recuperare nell'ex convento di San Francesco le decorazioni di importante valore storico e artistico, che si pensava fossero perdute. La disponibilità e sensibilità degli uomini dell'Esercito Italiano e il lavoro svolto con professionalità e dedizione dalla Soprintendenza, ci incoraggia a proseguire questa fruttuosa collaborazione. Per quanto riguarda il recupero della Cavallerizza di Palazzo dei Normanni, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza è stato possibile dare corso ad una definitiva sistemazione e valorizzazione degli spazi». Nel caso della Caserma Ruggero Settimo, le scene raffigurate rappresentano momenti della passione e resurrezione di Cristo: Gesù nell'orto degli ulivi, la flagellazione, la crocifissione, Gesù muore sulla croce, Cristo risorto, Cristo risorto appare alla Madonna, ascensione di Gesù Cristo, la Pentecoste, la morte della Vergine. Per quanto riguarda la Cavallerizza del Palazzo Reale ci sono voluti 265 giorni per completare il restauro, eseguiti dalla ditta Cassano srl di Mazara del Vallo. I lavori, finanziati con 720 mila euro attinti dalle risorse del "Piano sviluppo e coesione 2014-2020 " della Regione Siciliana, sono stati svolti nell'ambito dell' accordo sottoscritto nel 2020 tra l'Assemblea regionale siciliana – Fondazione Federico II e il Comando militare Esercito "Sicilia" per la valorizzazione e la fruizione culturale degli ambienti, sino ad oggi inaccessibili, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo. Gli interventi hanno riguardato il rinvenimento di una pavimentazione cinquecentesca, mantenuta a vista; l'adeguamento energetico dell'edificio, oltre alla spazzolatura, pulitura e consolidamento delle pareti, con la collocazione di nuovi infissi in legno e degli impianti. Nel corso degli scavi archeologici all'interno della Cavallerizza sono state trovate tracce di pavimentazione preesistente, ancora in corso di studio. «Grazie a quest'intervento - ha detto la Soprintendente di Palermo Selima Giuliano - è stato possibile consolidare le strutture, recuperare l'autenticità del luogo, migliorandone l'accessibilità, ma soprattutto arricchire l'offerta culturale della città che si riappropria di un bene storico».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Vacanze di design in eco-strutture
Legno, vetro e pietra: dalla natura verso la natura. Nascono nuove strutture che combinano sostenibilità, design e rispetto per il paesaggio, in un equilibrio perfetto (e bellissimo). Una sorprendente full immersion nel verde che sa essere anche full comfort (tra wellness, piscine a sfioro e cucina gourmet). Un nuovo armonioso progetto di bioarchitettura sostenibile va ad arricchire Laghi Nabi,…
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FORTE ROMANO INDIVIDUTATO NEI PRESSI DELLA CATTEDRALE DI EXETER, INGHILTERRA
FORTE ROMANO INDIVIDUTATO NEI PRESSI DELLA CATTEDRALE DI EXETER, INGHILTERRA Un team di archeologi inglesi dell'Università di Exeter ha rinvenuto i resti romani nei pressi della Cattedrale di Exeter, nel Devon, in Inghilterra. Le strutture, costruite tra il 50 e il 75 d.C., secondo la Curia della Exeter Cathedral, comprendono i resti di una strada e alcuni edifici con alzati in legno che un tempo facevano parte di una...
Un team di archeologi inglesi dell’Università di Exeter ha rinvenuto i resti romani nei pressi della Cattedrale di Exeter, nel Devon, in Inghilterra. Le strutture, costruite tra il 50 e il 75 d.C., secondo la Curia della Exeter Cathedral, comprendono i resti di una strada e alcuni edifici con alzati in legno che un tempo facevano parte di una fortezza legionaria romana. Terme di…
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Fortezza legionaria romana di 1.900 anni portata alla luce accanto alla cattedrale del Regno Unito Scoperta della Fortezza Legionaria Romana accanto alla Cattedrale del Regno Unito Gli archeologi in Inghilterra hanno riportato alla luce antiche rovine romane sepolte vicino a una cattedrale a Exeter. Una Scoperta Straordinaria Le strutture, risalenti al 50-75 d.C., includono una strada e edifici in legno che facevano parte di una fortezza legionaria romana. Secondo il professor John Allan, archeologo dell’Università di Exeter, la costruzione potrebbe essere stata parte di una “lunga caserma”. Patrimonio Romano in Gran Bretagna La fortezza fu costruita contemporaneamente a uno stabilimento balneare nel 1971, il secondo edificio in pietra dell’epoca presente in Gran Bretagna. Le truppe
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La bandiera a bordo: Etichetta e Normative
La bandiera su una barca a vela non è solo un elemento decorativo, ma un importante simbolo di identificazione e rispetto delle normative nautiche.
Mantenere la bandiera in buone condizioni è altrettanto importante: assicurati che sia sempre pulita, ben fissata e visibile, in modo che possa essere facilmente identificata anche da lontano.
Prima di solcare i mari, è consigliabile fare una revisione delle bandiere a bordo per assicurarsi di avere tutte quelle necessarie per la navigazione prevista e sostituire eventuali bandiere danneggiate o usurate.
Scelta della bandiera
La scelta della bandiera dipende principalmente dalla nazionalità dell'imbarcazione e dalle normative locali. Assicurati di selezionare una bandiera che rappresenti la tua nazionalità in conformità con le leggi marittime del tuo Paese.
Le bandiere nazionali sono disponibili in diverse dimensioni e materiali, quindi assicurati di scegliere una dimensione proporzionata alle dimensioni della tua barca e resistente alle intemperie. E' buona norma avere sempre una bandiera di rispetto, nel caso quella principale venisse danneggiata.
Posizionamento della bandiera
La bandiera nazionale viene generalmente posizionata sull'albero principale o a poppa della barca. Nelle barche a vela, di solito, può essere fissata allo strallo di poppa o ad un'asta in acciaio o legno che le permetta di ondeggiare liberamente fuori bordo.
Assicurati che la bandiera sia ben visibile e non ostacolata da altre strutture o vele.
Altre bandiere da avere a bordo
Oltre alla bandiera nazionale, ci sono altre bandiere che potrebbero essere necessarie a bordo, a seconda delle tue attività di navigazione e delle destinazioni. Alcune delle bandiere più comuni includono:
Bandiera di cortesia: Se navighi in acque straniere, è consigliabile avere a bordo la bandiera di cortesia del Paese che stai visitando. Questa bandiera viene solitamente issata sul lato dell'albero di prua come segno di rispetto verso il Paese ospitante.
Bandiera di segnalazione: Le bandiere di segnalazione vengono utilizzate per comunicare informazioni importanti agli altri diportisti, ad esempio la bandiera di segnalazione per i subacquei in immersione o la bandiera Bravo per materiali pericolosi. Queste possono includere anche segnalazioni di emergenza, avvertimenti meteorologici o indicazioni di soccorso.
Bandiera del club nautico: Se sei membro di un club nautico, potresti voler avere a bordo la bandiera del tuo club per identificare la tua appartenenza e partecipare a eventi o regate organizzate dal club. Anche questa, di solito, si fissa alle sartie lateralmente all'albero.
Bandiera gialla: La bandiera gialla, sulla barca a vela, indica l'intenzione di effettuare un controllo doganale. Quando la barca si trova in prossimità di una frontiera marittima o deve attraversare un porto di dogana, è richiesto l'issaggio della bandiera gialla come segnale che la barca è pronta per l'ispezione da parte delle autorità doganali. È importante osservare attentamente le normative locali riguardanti l'uso della bandiera gialla per evitare eventuali complicazioni durante i viaggi internazionali.
Scegliere e posizionare correttamente la bandiera su una barca a vela è un aspetto importante della navigazione marittima. Assicurati di rispettare le normative locali e internazionali e di avere a bordo tutte le bandiere necessarie per navigare in modo sicuro e rispettoso delle leggi.
#bandiere#bandiere a bordo#bandiera barca a vela#bandiera di cortesia#bandiera gialla dogana#boat#nautica#barca a vela#mareshop
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Comunicato #828: Matera, raduno di artisti all’Hotel Mosaico
Sono circa sessanta gli autori lucani e pugliesi delle opere riprodotte in mosaico digitale ed esposte a beneficio degli ospiti dell’albergo che si sono ritrovati a distanza di un anno in occasione della cerimonia per il primo anniversario dell’avvio dell’attività della nuova struttura ricettiva.
Ha avuto luogo lo scorso 6 aprile 2024, presso l’Hotel Mosaico di Matera, un incontro che ha visto la partecipazione del management dell’albergo a quattro stelle, situato nella Zona Industriale La Martella a Matera, e di circa sessanta artisti lucani e pugliesi di varie discipline (illustratori, disegnatori, pittori, incisori, fotografi, ecc.) che hanno aderito al progetto che ha previsto la riproduzione di alcune delle loro opere attraverso i mosaici digitali in bio-resina, esposti sulle pareti di tutti gli ambienti del nuovo eco hotel. Accanto a ciascuna delle circa 170 opere esposte, è posto un QR-code che rimanda alla pagina internet di presentazione dell’artista e del suo lavoro.
“L’idea di arricchire i nostri ambienti con le opere dei nostri artisti è stata quasi simultanea alla decisione di realizzare l’Hotel Mosaico, che non per caso ha assunto questo nome” – dichiara Vito Clemente, socio e project manager di Materanetwork, la società che ha realizzato l’investimento. “Il nostro hotel già nasceva con un connotato molto innovativo ed eco sostenibile, essendo il più grande albergo realizzato con strutture in telaio di legno del Centro Sud Italia, ma a questa sua particolare caratteristica si è aggiunta l’idea di trasformare la struttura ricettiva in un’area espositiva permanente della produzione artistica del territorio, in una commistione innovativa che ha suscitato grande interesse ed apprezzamento da parte della clientela internazionale che fruisce dei nostri servizi alberghieri, e che contribuisce ogni giorno a diffondere la visibilità delle opere in ogni parte del mondo, come si evince dalle immagini postate nelle recensioni”.
“Gli artisti che hanno concesso il diritto a riprodurre le loro opere all’interno dei nostri ambienti hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa” – aggiunge Clemente – “tant’è che la partecipazione all’incontro di sabato, a distanza di un anno esatto dall’apertura dell’hotel, è stata numerosa e qualificata e sono emerse anche nuove possibili idee per il futuro”. Inoltre, nel corso dell’incontro, davanti agli incuriositi clienti dell’albergo, l’Hotel Mosaico ha voluto celebrare il primo anno di attività della struttura insieme a tutti i suoi dipendenti e collaboratori. “Con la realizzazione del nostro albergo abbiamo vinto numerose sfide.” – prosegue il manager, che precisa: “Alla vocazione totalmente ecosostenibile e all’innovativa matrice artistica, infatti, si sono aggiunti gli importanti risultati gestionali e l’apprezzamento dei servizi da parte della clientela, che con le sue recensioni ha consentito di raggiungere su Google una valutazione media di 4,7 su 5,0, nonostante la localizzazione della struttura ricettiva sia in area esterna rispetto al centro cittadino”.
“Il posizionamento nella Zona Industriale La Martella in prossimità dello svincolo della S.S. Bradanica, presenta comunque i suoi vantaggi, costituiti dalla prossimità al bacino di utenza business, dall’affrancamento dal traffico del centro cittadino, che è comunque raggiungibile in auto in una decina di minuti, e dalla rapida accessibilità dalle/alle principali arterie stradali che collegano il resto del territorio” – conclude Clemente. Tra le categorie di clienti che maggiormente hanno finora dimostrato di apprezzare i servizi dell’Hotel – che dispone anche di una piscina all’aperto – vi sono le famiglie, le aziende e i gruppi organizzati di visitatori della Città dei Sassi.
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