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Santuario Madonna della Corona, ITALIA
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Santuario della Madonna della Corona, Veneto, Italy.
May 2023
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Spiazzi
Verona | Italy
(by Julien Riedel)
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Santuario Madonna della Corona, Spiazzi, Verona, Italy Find serenity and solace at Santuario Madonna della Corona, a breathtaking sanctuary nestled amidst the hills of Spiazzi, Verona, Italy. Let its beauty inspire and uplift your spirit.
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Santuario Madonna della Corona, Spiazzi, Verona, Italy Discover the ethereal beauty of Santuario Madonna della Corona, a sanctuary that truly captures the essence of spirituality and peace. Located in the picturesque village of Spiazzi, Verona, Italy, this hidden treasure invites you to embark on a transformative journey of self-reflection and inspiration.
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📍Santuario della Madonna della Corona
Si trova a Spiazzi, 20 min in macchina dal Lago di Garda.
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📍Sanctuary of Madonna della Corona Italy 🇮🇹
Where: Spiazzi, Caprino Veronese (20 minutes from Lake Garda)
A unique place suspended between heaven and earth, nestled in the rocks of Monte Baldo. Discover the magic of this sanctuary surrounded by nature-
perfect for a day trip or a spiritual pause.
Panoramic trails, breathtaking views, and a story that will touch your heart.
@instagarda
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Il meglio di te
Mi piace parlarti. Apprezzo la tua apertura mentale, la varietà degli argomenti di cui posso discutere con te in maniera anche molto dettagliata, informata. La tua voce è sempre profonda, decisa. Hai un tono dal suono ipnotico, caldo e basso.
Mi affascini ogni volta che muovi le labbra per parlarmi. Potrei osservarti per ore, mentre parli. Ascoltare le tue frasi intelligenti è un gradito bonus. I tuoi occhi poi mi penetrano l'anima e la portano a galla per fartela esaminare.
Non potrei nasconderti nulla neppure se volessi. Amo il tuo profumo personale e semplicemente ammiro il tuo stile peculiarissimo nel vestire: a volte sei di un'estrema femminilità, altre invece interpreti perfettamente una biker-rocker degli anni sessanta. Poi, ogni tanto dai tuoi cassetti esce fuori un insospettabile e sorprendente jolly!
Ti piace il jazz, cosa che per una ragazza è piuttosto inusuale. Adoro il ciuffetto di schiuma che ti resta sulle labbra quando bevi la tua birra alla spina. E il modo in cui te lo lecchi via, poi… Oh, Signore! Sai trasformarti da pantera a gattina nell'arco di tempo necessario ad assaporare una mia genuina carezza. Mi stimoli, mi affascini, mi spiazzi. Ti amo ogni giorno di più.
Sei al centro esatto del mio cuore. Che batte solo per te. Quando sei silente, cerco di intercettare i tuoi pensieri. Vorrei rubarteli e baciarli tutti: uno per uno. Per farti capire che se hai bisogno, io per te comunque sia ci sono. Poi te li restituirei, stai tranquilla!
Prima di andartene, mi lasci sempre con un bacio lanciato, un sorriso e infine una persistente, innocente ma totalizzante scia del tuo profumo. Mi avvolgi anche quando non ci sei. Mi pensi. Ti penso. Percepisco una cortina invisibile di gelosia attorno a te che mi lusinga e mi fa sentire ancora più amato. Perché io sono tuo per la vita.
Poi c'è la tua parte più segreta, quella… peccaminosa. Quella che puoi permetterti di lasciar libera soltanto quando sei con me e nessun altro attorno: è un segreto dolcissimo, condiviso tra noi. È quella piccola parte del tuo corpo che si apre soltanto a me, che mi accoglie. Ansiosa di soddisfare entrambi.
Costituisce lo scrigno del tuo pudore e di fatto è il mio luogo privato dell'anima. È il meglio di te. È quello che mi ha stregato e da cui non riesco più a staccare la mente; neppure per un istante. La curi e la nutri a mio esclusivo beneficio. Quando me la mostri, vuoi tassativamente che anche io sia nudo assieme a te. Altrimenti ti vergogni da morire. Sei di stampo antico e io questa cosa l'adoro.
Perciò la rispetto e te la bacio delicatamente, come fosse sacra. Lo faccio spesso, non appena posso. Tu arrossisci, quando insieme lo facciamo succedere. Perché è un bellissimo miracolo d'amore che nasce solo da due anime insieme, unite dentro. Ti piace da morire. E per me è un onore e un dovere, fartelo. Perché tu, donna, rappresenti il mio massimo desiderio e la mia ragione di vita.
Rda
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Il Santuario della Madonna della Corona, è situato a Spiazzi, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, in un incavo scavato nel monte Baldo. 📷 https://www.instagram.com/p/Coc2WfsLCxC/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Ti guardo.
Ti ammiro.
Guardo le tue dita affusolate carezzare i tasti bianchi e neri del pianoforte.
Si muovono leggiadre, come in una danza.
Scivolano via, con disinvoltura da una parte all'altra, creando una meravigliosa melodia.
Melodia che riecheggia nella stanza.
Le note si spandono, una dietro l'altra, armoniose si rincorrono.
Ti guardo, in estasi.
Sei così delicato, così misterioso.
Sembri una cosa e poi ne sembri un'altra.
Sinuoso come un felino, puro come un giglio.
Ardente come una fiamma, dolce come una fragola matura.
Sei così. Spiazzi.
Quando sembra che non hai più segreti, ecco che tiri fuori il tuo asso dalla manica, e mi fai innamorare ancora di più di te.
Sei speciale, e non lo sai; non credo che tu te ne accorga.
Ma forse è proprio questo il bello delle persone speciali.
Il fatto di non accorgersi della luce che emanano, del benessere che donano agli altri con la sola presenza.
Delicato come una carezza e immenso, come l'universo.
#relazioni#amore#coppia#uominiedonne#donna#uomo#musica#pianoforte#romanticismo#nota romantica#nota musicale#robertascrive
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Mi lasci basito…… delle volte….
Mi spiazzi come uomo…..
Boh…..
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Da Rivoli🚶♂️ al santuario della Madonna della Corona 😀 via Spiazzi
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India, caldo estremo: 85 morti in 24 ore. Temperature oltre i 50 gradi e umidità al limite, cosa sta succedendo? India, sono 85 le persone uccise dal caldo estremo nelle ultime 24 ore. Lo confermano le autorità degli Stati colpiti dall'ondata di caldo senza precedenti, che negli ultimi giorni ha fatto salire le temperature anche oltre i 50 gradi. Il maggior numero di vittime, 46, è stato registrato nello stato orientale dell'Odisha, dove il caldo è stato esacerbato da un alto tasso di umidità. Gli altri Stati maggiormente colpiti sono Bihar, Jharkhand, Rajasthan e Uttar Pradesh. E Nuova Delhi boccheggia ancora sotto una cappa di afa da record. Caldo record Tutto è iniziato tre settimane fa, con le temperature massime che si sono avvicinate ai 35 gradi, tipici della stagione. Poi sono arrivati i 40 gradi fissi, senza tregua. In totale assenza non solo di un temporale ma anche della minima goccia di pioggia. Infine, in una progressione rovente di ondate di calore che hanno coinvolto la capitale e ampie aree del nord dell'India, con vampate che tolgono il fiato e sembrano strappare la pelle, le massime a Delhi hanno toccato i 45 gradi, sono salite a 49,9 fino al record di 52,3 gradi registrati nella stazione meteo di Mungeshpur, 30 chilometri a nord dal centro di Delhi. A New Delhi, così come negli Stati confinanti dell'Haryana, in vaste aree dell'Uttar Pradesh e del Punjab, si vive da due settimane con temperature dai 45 ai 47 gradi, che nemmeno la notte scendono sotto i 35. Nella capitale, dove le scuole sono state chiuse in anticipo la settimana scorsa, l'atmosfera è sospesa, con le persone che cercano il più possibile di stare al chiuso. Ma ci sono le decine di migliaia di lavoratori a giornata che continuano a faticare lungo le strade, nei cantieri, all'aperto, perché non possono fermarsi. «Sono l'unico a guadagnare di tutta la mia famiglia», ripetono gli autisti degli auto rickshaw, gli operai, gli ambulanti, che proteggono frutta e verdura con teli di canapa bagnata. Il governatore luogotenente - il prefetto di nomina governativa - ha ordinato ai capicantiere di offrire a tutti una pausa retribuita di tre ore quando il sole è allo zenith, dalle 12 alle 3. E ci sono le decine, forse centinaia di migliaia di senzatetto, il cui numero esatto resta un mistero, che non hanno alternative alla sopravvivenza sui marciapiedi incandescenti e sugli spiazzi di terra che sembra divenuta sabbia del deserto. Emergenza acqua Allarma inoltre la carenza d'acqua: la capitale indiana non è ancora in emergenza, ma la fornitura è già sospesa alcune ore al giorno nelle aree più densamente popolate. Il governo ha emanato oggi una serie di misure per contrastare gli sprechi, vietando di lavare le auto, di superare i livelli prescritti nelle cisterne e di utilizzare l'acqua per i cantieri. Maggio è sempre stato un mese torrido per Delhi; ma, e questo è confermato dall'Istituto meteo, mai come nel 2024 le ondate di calore sono state così intense e continue. Con il record mondiale assoluto di caldo mai registrato sulla Terra (i 56,7 gradi del 10 luglio 1913 nella Death Valley) pericolosamente a portata di mano.
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-90°-15°980 tot.
Il corpo di una bambina è un tempio, sacrifici di agnelli e grappoli d’uva agli dei. Mio padre mi vende per una coppia di cavalli e un tralcio di vite d’oro.
Sospiro nella notte scura, le pagine tetre della mutazione, mi chiedo cosa ne sarà del futuro. Gli chiederanno cosa ne è stato della figlia, lui risponderà di averla persa di vista. Gli chiederanno del corpo di una bambina, lui risponderà di averla sempre amata. E’ il respiro di mio padre quando sale le scale. E’ svenuto due volte nel pensiero di morire, è morto due volte nel pensiero di svenire, pesa la dose massima in un piccolo bilancino da taschino, è un vecchio intellettualoide consumato dal potere di podestà. La patria, la provincia, la pasta delle sue mani, sua madre che impasta e canta, lei cantava sempre, lui dormiva tra le sue braccia, lui non sa cosa sia una bambina, non sa cosa sia un corpo. Il suo è fatto di macchie rosse che si agglomerano salde. Mi vende per poco, una coppia di cavalli e un tralcio di vite d’oro.
Mi ha persa di vista, quel giorno, mentre camminavo negli spiazzi di campo. La campagna sembrava l’Anatolia, Frigia di pietra scheggiata, chiare beltà del grano, correvo. Mi ha persa di vista dopo avermi venduta, si è consolato in fretta, mio padre. Si è consolato nel ludico gioco delle scommesse, i cavalli li ha fatti slittare all’ippodromo, i loro denti di pregi ora scheggiati dalle briglie. Si è consolato in fretta, mio padre, il tralcio di vite lo ha fatto impegnare e si è comprato quattro dosi. Era felice, mio padre, quando mi ha persa di vista. Io mi ricordo che rideva, seduto sulla sedia in plastica, dorso nudo e sudato, rideva, rideva.
Ho conosciuto numerosi Rapaci dopo l’Aquila. Non mi sono mai fermato. Portavo a spasso il mio corpo che si faceva spesso, la pelle secca dal sole dell’ennesima stagione estiva, i lettini accanto alla piscina che si scontrano con il vento tiepido. E’ un altro giorno, è un altro anno, è un’altra vita. Di quell’Aquila ricordo solo il becco. Ci ha messo poco per avermi addosso. Dovevo essere un tempio, ma sono forse una tomba. Dentro di me il desiderio dei suoi figli, come ogni Dio curioso, come ogni Dio malsano. Lui si pulisce i denti su un fazzoletto, ha finito di banchettare. Io porto vino e doni alle feste, mi travesto da suddito, il mio ruolo di Coppiere tatuato sulle scapole. Prima un raduno, poi un matrimonio, ho incontrato tanti Rapaci dopo l’Aquila, non ho mai voluto che smettesse. Il mio ruolo consacrato, io sono un tempio, no, io sono una tomba, no, io sono un cimitero. Ora, dentro di me, si abbracciano carcasse andate a decomporsi.
Sono passati troppi anni per ricordare.
Cosa ne è stato di quel giorno? Sono diventato un pasto e poi una costellazione. Ero pericoloso d’affetto, ero tradizionalmente devoto, dovevo essere quel tempio. Un tempio dove si banchetta e si commercia. Un tempio per un Dio qualsiasi, un Dio che ama pulirsi le dita. Un tempio distrutto dal tempo, pietra erosa di Frigia che combatte l’estate, bianco e poi ingiallito come le pagine testimoni di una mutazione, ora dal centro si vedono le stelle.
Guarda che meraviglia il creato!
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