#sole dentro
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Il Sole qui oggi non c’è.
Da pochi istanti ha riniziato a piovere,
bagnando questa domenica di riposo,
per sostituirsi alle lacrime
che da giorni sono intrappolate
per timore di rigarmi le guance
senza essere comprese.
Allora mi lascio cullare dal movimento
pseudo amaro delle gocce,
per ritrovare un po’ di serenità
dando voce al Mio Sole interiore,
pronto ad intervenire
quando il bisogno della Sua presenza
si fa più forte.
Perché Io voglio essere più forte
del Dolore.
@elenascrive
#io#me stessa#buongiorno#domenica#buona domenica#saluti#diario#pensieri#pensare#riflettere#riflessioni#stati d'animo#sentimenti#sensazioni#sole#sole dentro#pioggia#pianto#poesia#ispirata#io scrivo#scrivo#scrivere#scrivendo#scrittura#scrittura creativa#mie parole#parole mie#vita#vivere
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Non ti turba la pioggia se hai il sole dentro, così anche saltare dentro le pozzanghere è un bellissimo gioco.
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“Una bella giornata non dipende da quanto sole c'è fuori ma da quanta luce abbiamo dentro.”
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#bella giornata#sole#frasi dole#dipendere#dipende#fuori#luce#frasi luce#dentro#dentro di noi#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni
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necessito di sapere su chi è la tua fic non pubblicata (ma soprattutto pubblica!!!)
ciaooo beh fjfvjfch non so quanto possa essere di tuo interesse questa ma è su theo e brahim! la cosa divertente è che avevo tutte le intenzioni di pubblicarla subito. anche perché conoscendomi so che più tempo passa peggio è (e infatti) solo che l'ho finita di scrivere tipo all'1 di notte quindi sapevo ci sarebbero state cose senza senso.... e infatti l'ho riletta il giorno dopo e c'erano un po' di cose da aggiustare. e lì è iniziato il problema fjfvjgb ho continuato a rimandare il rimetterci mano ed è ancora lì a prendere metaforica polvere
#sono terribile scrivo una roba praticamente tutta d'un fiato poi devo rileggerla e editarla e sento la morte dentro#il meme dei due tizi sul bus ma quello che sorride è Writing e quello triste è Editing#why must a thing be edited if i want it to be readable#perché non è neanche che dev'essere Good è che certe cose cozzano proprio tra loro in termini di logica o timeline 😭😭#perché era iniziata come wip mesi prima e l'ho ripresa ma andando un po' in un'altra direzione quindi l'inizio e come poi è continuata non#hanno tanto senso insieme 😭😭#.......... non so se sta cosa vedrà mai la luce del sole. ogni tanto la rileggo e mi fa cagare 🫠#comunque in compenso mi vengono idee su fic sinnettini in media tipo 5 volte al giorno#....... però scrivo una volta ogni morte di papa quindi la scena è più o meno questa:#'maaaa se scrivessi di jannik e matteo che xyz? ...... sì dai magari dopo mi viene voglia di scrivere' io dopo: non scrivo anche se ne avre#voglia. letteralmente un caso perso non so che dire#tra l'altro l'hernandiaz è in italiano e tbh ho un po' voglia di scrivere una sinnettini in italiano#solo che già l'audience della ship è tipo 10 persone al mondo forse (tbf sono un po' aumentate di recente)#se poi scrivo in italiano chi cazzo la legge 😭😭😭😭😭 forse 3 persone#a una certa dovrei dirmi sticazzi fai quello che vuoi ma alas i crave attention#mo raggiungo il limite di tag okay mi taccio 😭😭#asks#thelightattheendofthistunnel
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#frasi#citazioni#bella#bello#giornata#giorno#giorni#non#no#dipendenza#quanto#sole#esserci#fuori#ma#luce#avere#dentro#serena ma troia#serena#troia
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buon new music friday a me 🥳
#se aspetto la mezzanotte significa che ne vale la pena e infatti è stato così#galassie di irama è semplicemente bellissima il testo la musica TUTTO#le canzoni dell'ep di mida mi piacciono una più dell'altra finalmente abbiamo vita terremoto e anche il sole dentro super bella#io felice 🥹🫶#Spotify#irama#mida#edit: danny ocean che supporta mida first reaction SHOCK
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra... stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più, quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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« Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole.
Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su sé stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose, primavera del '24, primavera del '44, proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.
Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così.
Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana. »
- Antonio Scurati
Monologo (censurato dalla Rai), ma qui per condividerlo perché: antifascismo sempre!
#antonio scurati#antifascismo#nervi tesi fasci appesi#fasci appesi#viva l'antifascismo#25 aprile#censura#rai merda#giorgia meloni#democrazia#giacomo matteotti#italia#fasci merda
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se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. e non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.
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“E comunque se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza che si sente brutto, incapace, qualsiasi cosa accada. E non importa se nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature”.
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Cercando il sole anche dentro me.
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“La vita è piena di sofferenze, ma anche di molte meraviglie, come il cielo azzurro, il sole e gli occhi di un bambino.
Anche noi dobbiamo essere in contatto con le meraviglie della vita.
Esse sono dentro di noi e intorno a noi, ovunque e in qualsiasi momento.”
— Thich Nhat Hanh
#frasi vita#vita#sofferenza#meraviglie#frasi cielo#sole#occhi#contatto#dentro di noi#guardare dentro#intorno#ovunque#ogni momento#frasi tumblr#frasi e citazioni#frasi#thich nhat hanh
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Fuori da questa stanza, la luce
Dentro la mia vita il sole
Potrei desiderare un risveglio migliore?
Buongiornooo!
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C’è il Sole dentro ogni persona,
basta saper scostare le tende.
- FrankVirzi, Twitter
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Il Sogno Giallo di Arles
(racconto di fantasia)
Arles, una piccola città nel sud della Francia, era diventata la tela sulla quale Vincent Van Gogh dipingeva i suoi sogni più vivaci. In quel periodo, i girasoli erano i suoi assoluti protagonisti. Non erano solo fiori, ma un simbolo, una fiamma che bruciava dentro di lui.
Un pomeriggio, mentre il sole calava tingendo il cielo di arancio e rosa, Van Gogh si ritrovò in un campo di girasoli. I fiori, alti e orgogliosi, si piegavano sotto il peso dei petali dorati, quasi volessero toccare la terra con i loro cuori gialli. Vincent prese la sua tela e i pennelli, e iniziò a dipingere.
Con pennellate veloci e vigorose, catturò la luce che danzava tra i fiori, il vento che muoveva le loro teste e il silenzio profondo della campagna. In ogni pennellata, c'era tutta la sua passione, la sua gioia, ma anche una profonda malinconia. I girasoli, per lui, erano un modo per esprimere la bellezza della vita, ma anche la sua fragilità.
Mentre dipingeva, pensava a suo fratello Theo, al quale voleva dedicare queste tele. I girasoli, con la loro luminosità intensa, erano un omaggio alla loro amicizia, un ponte tra due anime unite dall'arte.
Quando l'ultimo raggio di sole scomparve, Van Gogh tornò a casa con la tela ancora umida. Si sedette davanti al camino e osservò l'opera, soddisfatto e commosso. In quel campo di girasoli, aveva trovato la sua felicità, seppur effimera.
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A volte, devo fermarmi e ricordarmi che ho solo ventiquattro anni, solo ventiquattro anni anche se le ferite e le cicatrici sono molte, molte di più.
Imparerò a curarmi da sola, rattoppare, ricucire un cuore stanco. Imparerò a cadere tra le sole mie braccia, le uniche che non possono tradirmi, che non mi faranno cadere. Imparerò a non ferirmi, perché non lo merito, imparerò a non farmi più ferire da chi, per poter convivere con se stesso, usa solo la menzogna. Imparerò a difendermi meglio, consapevole che l'amore non è e non sarà mai un campo di battaglia, ma solo luogo di riposo per l'anima. Imparerò che il male che ricevo equivale al male che hanno dentro e non a quello che merito io. Imparerò, e tornerò ad amare la poesia nella sua forma più vera e pura. Imparerò, e tornerò ad amarmi. Da sola, rimetto a posto il mio mondo crollato a pezzi tante e tante volte, ma mai come questa volta. Da sola ricorderò che ho solo ventiquattro anni.
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