#dentro di noi
Explore tagged Tumblr posts
ragazzoarcano · 10 months ago
Text
“Riceverai le risposte alle tue domande quando, invece di ascoltare i tuoi pensieri, imparerai a dare voce al tuo silenzio.
Essendo dotati di un'anima, abbiamo dentro di noi tutta la conoscenza e la saggezza di cui abbiamo bisogno.”
— Buddha
81 notes · View notes
perpassareiltempo · 2 years ago
Text
-E dov’è il copione? -È in noi, signore. (…) Il dramma è in noi; siamo noi; e siamo impazienti di rappresentarlo, così come dentro ci urge la passione! 
Luigi Pirandello
12 notes · View notes
omarfor-orchestra · 2 years ago
Text
Loro si godono il cielo stellato
2 notes · View notes
onoranzetriolo · 8 months ago
Text
Francesco Gasperini - 4° anniversario
Francesco Gasperini – 4° anniversario Quattro anni senza la tua voce, il tuo sorriso, i tuoi abbracci, ti pensiamo di continuo, ti ricordiamo raccontando i tuoi aneddoti, dire che ci manchi sarebbe riduttivo; il vuoto che hai lasciato non si colmerà MAI, anche se ognuno di noi percorre la sua strada ti abbiamo dentro e la tua voce echeggia come una melodia.        TI AMIAMO oggi più di ieri. I…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
scritti-di-aliantis · 1 month ago
Text
Tumblr media
(Foto: tagada-tsaint-ouen)
Ognuno di noi di sicuro vive il suo percorso avendo dentro almeno una domanda, un perché irrisolto. Generalmente ha due occhi e un sorriso bellissimi. E due fossette sulle guance.
Aliantis
Tumblr media
(Foto: tagada-tsaint-ouen)
589 notes · View notes
clacclo · 2 years ago
Text
Tumblr media
Il mio io bambino è fiero di me, ma mi chiede scusa perché non immaginava che essere coerente mi avrebbe fatto soffrire tanto...
Tumblr media
@clacclo
1 note · View note
dominousworld · 2 years ago
Text
IL VERO NEMICO E' DENTRO DI NOI
IL VERO NEMICO E' DENTRO DI NOI
di Aleksandr Dugin “Oggi il nemico imperialista è dentro di noi, perché le élites europee sono in un certo senso più imperialiste di quelle americane.” IL VERO NEMICO E’ DENTRO DI NOI
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
klimt7 · 1 year ago
Text
Condivido l'iniziativa, una evoluzione dei comportamenti sociali e personali può cominciare soltanto dai comportamenti spiccioli e quotidiani.
È sufficiente accendere il cervello e rendersi conto che siamo tutti responsabili del degrado e dell'imbarbarimento delle relazioni interpersonali.
Se aspiriamo a qualcosa di meglio diventiamo noi stessi agenti del cambiamento con gesti concreti.
Tumblr media
.
Mandare le foto del proprio membro maschile alle donne
Ho voluto scrivere questo testo perché ho sentito troppo spesso, su Tumblr, parlare di foto non richieste mandate a molte donne del sito e del fatto che vengono trattate in generale come pezzi di carne.
Queste azioni causano disagio, ansia e persino traumi. Anche questa è violenza sulle donne, non è solo quella fisica, queste azioni sono irrispettose e vergognose. Non sono accettabili in nessun contesto. Educare gli uomini su queste questioni è molto importante perché purtroppo è una problematica molto diffusa e i casi non sono rari, quindi vorrei fare la mia piccola perte sperando che possa servire (anche se dubito).
È importante comprendere che trattare le donne come pezzi di carne anziché come individui con dignità e autonomia è una manifestazione del patriarcato e della cultura dello sfruttamento sessuale. Queste mentalità dannose perpetuano disuguaglianze di genere e contribuiscono a creare un ambiente in cui le donne sono oggetto di discriminazione quindi perché lo fate? Vi sentite più uomini? In realtà la maggioranza delle donne non sono interessate a queste foto e si sentono “oggetti” dopo averle ricevute. Siccome non vi hanno dato il consenso dovete evitare e avere rispetto.
Tumblr media
Rifletteci per favore
Ps: Ovviamente è rivolto a chi lo fa quindi non prendetelo sul personale. Ho voluto parlarne perché nessuno le parla e lo trovo molto ingiusto
74 notes · View notes
affogonellamarmellata · 6 days ago
Text
questo è il mondo di fru e noi ci stiamo solo vivendo dentro
240 notes · View notes
raccontidialiantis · 2 months ago
Text
Così sei bellissima
Tumblr media
È così che adoro letteralmente trovare il tuo corpo. Sei pronta per me. Fra un po’ divaricherò le tue natiche e immergerò il mio viso in quello che per me è il posto più bello al mondo. Assaporerò la tua essenza pura di donna in amore.
Tumblr media
Sentirò tutto il tuo essere iniziare a muoversi, vibrando e mugolando. Sarai scossa da ondate di puro piacere, mentre la mia lingua esplorerà, gusterà e guizzerà maliziosa dentro di te in mille meravigliose maniere. So che anche tu non vedi l'ora. Sarà un pomeriggio d'amore puro, tra noi.
Tumblr media
RDA
395 notes · View notes
ragazzoarcano · 1 year ago
Text
Come hai fatto a tenerti dentro tutto questo? Dove l'hai nascosto?
Sollevo le spalle. Non lo so, a volte dentro di te hai più spazio di quello che credi.
Più spazio e più forza.”
— Giulia Carcasi
154 notes · View notes
3nding · 12 days ago
Text
Facciamo un po’ di chiarezza.Nel 1941, l'Italia di Mussolini invade la Jugoslavia e si annette una fetta del suo territorio: parte delle attuali Slovenia e Croazia. Gli invasi sono obbligati a parlare in italiano e a sottomettersi al fascismo.I dissidenti vengono rastrellati, fucilati oppure mandati nei campi di concentramento italiani (Arbe, Gonars, Monigo, Renicci e via dicendo).Furono mandate nei campi poco meno di 15.000 persone.Circa uno su dieci, tra loro, morì lì dentro per denutrizione o malattie.“I battaglioni fascisti si distinguono in particolare per la crudele malvagità, distruggendo, devastando, incendiando villaggi e città, assassinando vecchi, donne e bambini, superando in crudeltà le stesse orde tedesche” (Enzo Misefari)La ex Jugoslavia, alla fine della guerra, contò circa 1 milione e mezzo di morti su 16 milioni di abitanti (per capire le proporzioni: la seconda guerra mondiale, in Italia, provocò circa 300.000 morti in tutto, su 45 milioni di abitanti).Ci odiavano, insomma, e avevano tutte le ragioni per farlo. Noi eravamo gli aggressori, gli invasori, loro le vittime. Le foibe furono l’orrenda reazione a tutto questo da parte dei titini.Ed è più o meno inutile specificare che chi sminuisce o, addirittura, gioisce di una mostruosità simile, sia solo un povero imbecille.Ma la storia andrebbe sempre raccontata tutta, perché siamo un paese in cui la gente ha la memoria storica di un pesce rosso. E chi ritiene di poter utilizzare le foibe per una sorta di delirante “par condicio” da affiancare all’olocausto e alle leggi razziali, quando, al tempo stesso, diserta il 25 aprile reputandolo “divisivo”, è solo un patetico, piccolo, vermiciattolo fascista. - Emiliano Rubbi, fb
94 notes · View notes
omarfor-orchestra · 2 years ago
Text
Tumblr media
Pazza banjigay
1 note · View note
kon-igi · 1 month ago
Text
LA SCATOLA DEL DOLORE
Non basta essere appassionati di qualcosa per diventare automaticamente dei professionisti specializzati, altrimenti il mondo sarebbe pieno di ginecologi e androloghe e infatti per ciò che riguarda il dolore e la sofferenza io non mi ritengo né esperto né professionista, però dopo tanti anni passati a calpestare questa bella terra in balia di mie e altrui fortune altalenanti, posso perlomeno affermare che in genere, se ne parlo, è perché so di cosa parlo.
Esistono differenti tipi di dolore e altrettante differenze scatenanti ma da che ho memoria ho sempre visto entrare nella mia vecchia casa a Viareggio persone con le lacrime agli occhi e poi uscirne, se non proprio sorridenti, perlomeno più serene.
Il fatto è che nella quasi totalità dei casi si trattava di madri e di padri che avevano perso i propri figli e le proprie figlie, genitori desiderosi di chiedere ai propri cari se Oltre ci fosse ancora sofferenza o invece la pace e la serenità che si auguravano.
Mio papà e mia mamma sono stati per la quasi totalità delle proprie vite Mulder e Scully de'noantri, però al contrario: mia mamma vedeva gli spiriti e ci parlava e mio papà scacciava infastidito i negromanti che conficcavano spille nelle loro bamboline per vendicarsi che gli rubavano il lavoro e pure gratis.
Nessun giovane spirito, però, ha mai parlato ai propri genitori - più grande è il dolore meno possibilità ci sono di attingere alle emanazioni della Cosa Una - invece queste madri e questi padri disperati hanno ritrovato una quiete interiore parlando non di chi è andato oltre ma di chi è rimasto.
Io sono forte con i dolori che conosco e assolutamente impreparato e fragile anche solo a pensare al dolore che non è ma che potrebbe essere. Anzi, che per forza di cose sarà.
Che cos'è, allora, la scatola del dolore?
Si tratta di una serie di espressioni emotive che ho incontrato in questi ultimi anni e che ho voluto fissare in una metafora visiva.
Noi siamo scatole, contenitori viventi delle più variegate emozioni che si agitano ad ogni nostro agire, sbattendo contro il nostro cuore e risuonandoci dentro.
Quando subiamo il lutto di una persona a noi cara, diventiamo contenitori di un'unica emozione, enorme, ingombrante e onnipresente: il dolore.
Immaginate il dolore come una palla rossa che a ogni nostro movimento sbatte contro il cuore e ci rimbomba dentro di sofferenza e disperazione. Apriamo gli occhi al mattino e ZAC! una coltellata al cuore, saliamo in macchina e ZAC!, apriamo la porta di casa ZAC! e così in ogni aspetto della nostra vita.
Poi un giorno succede qualcosa di strano... apri gli occhi al mattino e la coltellata non arriva: la palla rossa del dolore non ha colpito il cuore ma... c'è ancora! Rimbalza ovunque ma non tutti i movimenti la fanno sbattere là dove fa più male.
Ma... la palla del dolore si è forse rimpicciolita?
Non sembra sia più piccola, solo che colpisce meno frequentemente il cuore e col passare del tempo la sua capacità di ferire sembra diventare sempre più rara.
No, non è più piccola... è diventata più grande la scatola.
La persona è cresciuta intorno a quel dolore, lo ha accettato, compreso e lo ha reso più piccolo del posto in cui all'inizio esso sembrava spingere e spadroneggiare.
Non lo ha dimenticato, non lo ha seppellito, non è fuggita ma vi è cresciuta faticosamente intorno, fino a che il suo flebile manifestarsi non si è presentato come una piccola fitta di nostalgia velata di sorriso stanco.
Questo è il dolore, quando troviamo la forza di abbracciarlo e comprenderne le oscure motivazioni, perché oltre la cortina di pioggia del rimpianto e del desiderio di non sentire più, la via prosegue senza fine e i nostri sogni appartengono già al domani.
P.S.
Se il vostro dolore sembra essere troppo grande e la vostra scatola troppo piccola, cercatemi su telegram come kon_igi... magari non parleremo con gli spiriti ma vi posso assicurare che se avrete bisogno, cercherò di arrivare alla prima luce del quinto giorno. Quindi all'alba guardate ad Est! ❤️
94 notes · View notes
scritti-di-aliantis · 27 days ago
Text
"La solitudine non è essere da soli. La solitudine è non essere capaci di far compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi." (J. Saramago)
La solitudine è un momento di necessaria decompressione, per pulire l'anima dalle eventuali scorie tossiche del passato e presentarla quindi libera e pronta per un nuovo impegno d'amore.
Aliantis
Tumblr media
61 notes · View notes
ma-pi-ma · 22 days ago
Text
Tumblr media
Conta ciò che resta dentro di noi.
Ferzan Özpetek
63 notes · View notes