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Stasera ho scoperto per caso che esiste una cosa che si chiama "depressione ad alto funzionamento" e che consiste essenzialmente nell'essere me
soffocare la tristezza l'angoscia ecc per cercare di fare quello che DEVO DEVO DEVO fare per non deludere l'immensa platea di altri che ho intorno
Per non fallire e convincermi che la mia vita è completamente da buttar via perché sono mediocre e patetica
Perché magari arriva una piccola gratificazione e quella piccola gratificazione mi permette di arrivare alla fine della settimana
Non so perché ho questo male dentro
Avrei voluto che fosse andato via per sempre E invece mi sa che la distimia sta ancora qua e forse non se ne andrà mai
Io non riesco a non vedere il mondo come un'enorme meraviglia, mi piacciono le foglie gialle dell'autunno e i cieli tersi, il mare mi riempie il cuore, mi piace la gente che passa sotto casa ed è viva, amo l'umanità, vorrei liberarla dal ricatto dallo sfruttamento e dall'avidità, vorrei dare a tutti una casa un pasto caldo la possibilità di studiare
Eppure me stessa
Me stessa non riesco a liberarla da quest'ombra nera, sono spezzata per sempre
Tutto mi sembra bellissimo, tranne me stessa
Stavolta è peggio perché nemmeno il suicidio mi sembra una soluzione percorribile perché lo devo agli altri il restare in vita
Spero che gli altri mi amino come io li amo perché letteralmente ogni giorno cerco di dare senso alla mia vita in funzione loro. L'idea che non se ne accorgano mi distrugge.
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I miei amici sono tutti lontani, più li amo più sono lomtano
Magari finisce che mi sento stronza ma almeno provo una sensazione violenta dopo tantissimo tempo fatto solo di noia rimpianti potrebbe essere stato e attese, domani cambio idea ma per adesso accarezzo gli scenari disperati e mi autocommisero come quando avevo i pensieri suicidi solo senza volermi morta anzi
Mi voglio assolutamente viva
Lindo Ferretti non ha capito un cazzo
È la vita che è insopportabile per chi non deve morire ve lo dico io
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Come voglio essere:
Timelapse of Europa & Io orbiting Jupiter, shot from Cassini during its flyby of Jupiter
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Ero innamorata folle di te un tempo
Ora ti vedo una volta all'anno e non so nemmeno se quello di cui sono ancora innamorata è l'innamoramento
Ingenuo
Spontaneo e totale
Dei quindici anni.
Di quando nella vasca da bagno mi chiedevo come fosse essere desiderata,
Che poi non ho smesso di chiedermelo per un sacco di tempo ancora;
Che scordata di te mi davo ad un pezzo di merda, e poi a tutti gli altri;
Che per scordarmi di te mi inventavo gli amori e ci credevo anche io;
Che non so se mi chiedevo come fosse essere desiderata, o come fosse essere desiderata da te.
Né so se c'é mai stata differenza.
E sarà per questo che ancora oggi mi attorciglia le viscere vederti?
E stai con un'altra, la vedo farti da infermiera e penso che ho scansato un fosso, come si dice
Ma tu o l'idea di te mi sei rimasto dentro, anche se so che non mi accetteresti mai
Così come sono
Che non potrei essere me stessa
Mai
Forse allora potevo e tu potevi guardarmi e sentire qualcosa, istintivo ed animale muoversi dentro
Ma adesso no
I tipi indiani con la musica indiana dietro di me se ne sono andati e io talmente concentrata sull'idea di te che neanche me ne sono accorta. Vabbé, sarà per la prossima vita, suppongo, che questa ormai ce la siamo giocata
Ed è andata così.
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A cent'anni di distanza
Quando l'Urss crollò, e con essa l'esperienza del socialismo reale in Europa, ci parlarono di fine della storia, che saremmo stato tutti felici, ricchi, prosperi, senza più dittature e che tutto sarebbe andato per il meglio grazie alla libertà di iniziativa economica e allo spirito imprenditoriale di ognuno di noi libero dalla morsa opprimente dello Stato, la potenza dell'individuo libera finalmente da quei lacci e lacciuoli impostagli dal collettivo. Bisognerebbe dire, anzi urlare, a tutta la popolazione come ci si trova ora sotto il dominio incontrastato del liberismo irreale, sotto il partito unico Mercato: in un mondo senza barriere e confini per armi e capitali. Dove l'individuo ha tutte le libertà, ma senza la forza del collettivo l'individuo povero ha la sola libertà di morire di fame.
Come ci si sente ora che la politica é sempre più affare di pochi, ora che il metro di misura di ogni decisione è il trend di mercato, ora che a che serve più la democrazia se non a decidere plebiscitariamente chi sarà il prossimo eliminato dal grande fratello?
Come ci si sente ora che non si lotta più per il cielo, per un mondo nuovo senza più sfruttamento, ma per spartirci le briciole nella guerra tra poveri con immigrati e altri disperati e dove non si ha nemmeno più la certezza del lavoro e della casa, ad una identità. Come ci si sente ora che abbiamo abbattuto il muro a Berlino per costruircelo dentro le noste case, pure tra noi e il vicino?
Potrei continuare per ore a dire cose che già sappiamo. Questa non é una celebrazione nostalgica, ma un sussulto di dignità in questa restaurazione borghese.
Buon centenario, compagni.
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Una giornata popodemmerd
-almeno per la mia coscienza intellettuale di sinistra.-
Oggi davano la laurea ad honoris causa a Marchionne IN MECCATRONICA CIOÉ TUTTO ME PARE TRANNE CHE ESPERTO DI INGEGNERIA MECCATRONICA vabbé, vado alla contestazione e i celerini sono il doppio di noi perché persino la questura aveva capito che con una laurea a Marchionne c'era da aspettarsi una massiccia partecipazione studentesca E INVECE SIAMO IN VENTI e devo pure beccarmi i celerini che se la sogghignano. Io boh.
Il Leoncavallo cita Brecht ("quando l'ingiustizia diventa legge la resistenza é un dovere") per pubblicizzare la festa del raccolto facendomi bestemmiare potente
AVEVATE PROPRIO BISOGNO SCOMODARE BRECHT PER AVERE UN MOTIVO PER FARVI LE CANNE RAGA SUL SERIO? ERA DAVVERO NECESSARIO VERO?
Il profe di sociologia corso avanzato se ne esce con "lei legge Adorno? Perché legge Adorno? É un cretino"
UN CRETINO. ADORNO.
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Stasera vorrei un sacco un maschietto sotto le mie coperte
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