#società decadente
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Serata Goldoniana ad Alessandria: Cena Veneta e Commedia con "Innamorati" di Carlo Goldoni. Un evento imperdibile il 26 ottobre alla Ristorazione Sociale di Alessandria, con cena e spettacolo teatrale diretto da Simona Barbero
Il 26 ottobre 2024, la Ristorazione Sociale di Alessandria ospiterà una serata all'insegna del teatro e della tradizione culinaria veneta, con la "Serata Goldoniana".
Alessandria. Il 26 ottobre 2024, la Ristorazione Sociale di Alessandria ospiterà una serata all’insegna del teatro e della tradizione culinaria veneta, con la “Serata Goldoniana”. L’evento inizierà alle 20:00 con una cena tipica veneta, seguita alle 21:30 dalla messa in scena della commedia “Innamorati”, diretta da Simona Barbero. Il costo della serata, che include sia la cena che lo spettacolo,…
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lucioganciblog · 1 year ago
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Ogni Mille
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crazy-so-na-sega · 27 days ago
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Ciò che è proprio di questa malattia della società che è la decadenza è la cecità che colpisce il malato a proposito del proprio stato. Più è malato, più crede di essere in buona salute. Una società decadente è perciò tanto più “progressista” quanto più vicina all'esito fatale della sua malattia.
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pettirosso1959 · 4 months ago
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Ma vaffanculo va'!
Non voglio fare il comunista che non sono perché se domanda ed offerta si incontrano chi sono io per giudicare ma certe pagliacciate gastronomiche come questa, la pizza a 50 euro o 3000 dollari per una bistecca perché un deficiente, alla faccia dell'igiene, le sala facendo scivolare i granelli sul braccio peloso, e cito le prime cazzate che mi vengono in mente perché l'elenco è sterminato, sono espressione di una società ricca e decadente che devono finire e finiranno.
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deathshallbenomore · 2 years ago
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pazzesco il marketing turbo capitalista di questa società occidentale decadente che impone alle donne degli standard di bellezza irraggiungibili che presuppongono di conservare una giovinezza innaturale impossibile da ottenere a qualsiasi età. questo per dire che sarà l’ottava volta che scambio le coppie madre-figlia ritratte in pubblicità relative alla festa della mamma per delle coppie lesbiche
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fallimentiquotidiani · 6 months ago
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Mi sa che ho i tuoi stessi problemi. Per questo ogni segnale mi rimanda a te
Quali problemi?
Senti troppo il caldo?
Senti troppo il peso di questa società decadente?
Senti sempre la fame?
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stargatesblog · 11 months ago
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Storia e origini del fumetto noir
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Il Fumetto Noir, genere affascinante e misterioso, è un'arte che affonda le sue radici nel passato ma continua a esercitare un fascino irresistibile ancora oggi. In questo articolo, esploreremo le origini di questo genere tra mistero e suspense, faremo un viaggio nelle strade buie dell'America dove è nato e scopriremo il suo impatto in Italia, dove ha trovato una nuova casa tra passato e presente. Benvenuti nel mondo dell'oscura bellezza delle ombre del Fumetto Noir.
Origini del Fumetto Noir: Tra Mistero e Suspense
Le origini del fumetto noir sono avvolte da un'atmosfera di mistero e suspense che ha contribuito a renderlo uno dei generi più affascinanti della narrativa grafica. Nato negli Stati Uniti nel periodo tra le due guerre mondiali, il fumetto noir si distingue per la sua atmosfera cupa e decadente, i personaggi ambigui e la trama intricata. I temi centrali del genere includono il crimine, la corruzione, la vendetta e l'oscurità dell'animo umano. I protagonisti spesso sono detective privati, poliziotti corrotti o criminali con una morale distorta. Sono l'opposto del genere manga che invece è molto più vitale e divertente. Il fumetto noir rappresenta un viaggio nell'oscurità dell'animo umano, esplorando le zone d'ombra della società e sfidando il lettore ad affrontare il lato oscuro della realtà.
Dove è Nato il Fumetto Noir: Un Viaggio nelle Strade Buie dell'America
Il fumetto noir ha radici profonde nelle strade buie dell'America, dove ha preso forma e ha iniziato a diffondersi. Questo genere è emerso nel periodo post-bellico, negli anni '40 e '50, riflettendo l'atmosfera cupa e inquietante di un'America segnata dalla guerra e dal dopoguerra. Le città decadenti, le strade deserte e gli ambienti urbani degradati sono diventati ottime buste per fumetti il palcoscenico perfetto per le storie noir, ricche di mistero e suspense. I personaggi principali spesso erano detective privati, gangster o donne fatali, che si muovevano in un mondo corrotto e violento. Le opere di autori come Dashiell Hammett e Raymond Chandler hanno contribuito a definire questo genere, portando avanti una tradizione che ancora oggi affascina i lettori di tutto il mondo.
Il Fumetto Noir in Italia: Un Fascino Oscuro tra Passato e Presente
Il Fumetto Noir in Italia: Un Fascino Oscuro tra Passato e Presente In Italia, il fumetto noir ha un fascino oscuro che affonda le radici nel passato ma continua a essere una presenza influente anche nel presente. Negli anni '70, autori come Hugo Pratt hanno introdotto il genere nel panorama italiano con storie piene di atmosfera e mistero. Oggi, nuovi talenti si sono affacciati sulla scena buste per fumetti forum creando opere che combinano l'estetica noir con tematiche contemporanee. L'oscura bellezza delle ombre viene esplorata attraverso personaggi complessi e trame intricate, che affascinano i lettori con il loro mix di suspense e introspezione psicologica. Il fumetto noir italiano rappresenta un viaggio emozionante attraverso le sfumature più cupe dell'animo umano, mantenendo vivo l'interesse per questo genere affascinante.
Il fumetto noir, con la sua oscura bellezza delle ombre, ha affascinato e coinvolto lettori di tutto il mondo. Le sue origini misteriose e il suo legame con le strade buie dell'America hanno reso questo genere unico e affascinante. In Italia, il fumetto noir buste per fumetti blog trovato un terreno fertile per crescere e svilupparsi. Ma quale sarà il futuro di questo genere? Sarà in grado di adattarsi ai cambiamenti della società contemporanea? Lasciamo aperto questo interrogativo, lasciando spazio alla riflessione sul destino del fumetto noir.
Infine lasciamo un collegamento a questo interessante articolo che parla delle tecniche di disegno e sceneggiatura dei fumetti per capire come si crea un fumetto e quante cose ci sono da fare prima di poter trasformare un'idea in un vero fumetto con tanto di storia e sceneggiatura. Da non perdere.
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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I film italiani più famosi: un viaggio tra le emozioni su pellicola
Scegliere velocemente quali sono i film italiani più famosi non è cosa semplice. Il cinema italiano ha una lunga e ricca tradizione che ha dato vita ad alcuni dei film più iconici e influenti della storia. Ci hanno colpito per le storie che hanno raccontato, per la maestria con la quale sono stati diretti, per l'originalità delle sceneggiature. Oggi ne ricordiamo alcuni, e sottolineiamo alcuni, senza nessuna pretesa di esaustività. Film italiani più famosi: La dolce vita Considerato uno dei capolavori del cinema mondiale, "La Dolce Vita" di Federico Fellini è un affresco della dolce vita romana negli anni '60. Il protagonista, Marcello Rubini, interpretato da Marcello Mastroianni, è un giornalista di gossip che naviga tra le stravaganze della vita notturna romana. Il film esplora il vuoto esistenziale e la ricerca di significato in una società in rapido cambiamento. La regia visionaria di Fellini, le sequenze oniriche e la critica sociale fanno di "La Dolce Vita" un'icona del cinema italiano. La famosa scena della Fontana di Trevi è diventata un simbolo indelebile nella storia cinematografica. Nuovo Cinema Paradiso "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore è una toccante ode al potere magico del cinema e alla nostalgia dell'infanzia. La storia segue Salvatore, un regista di successo, che torna al suo paese natale in Sicilia dopo la morte del vecchio proiezionista del cinema locale. Il film ricorda la sua infanzia e la sua profonda amicizia con il vecchio proiezionista, Alfredo. "Nuovo Cinema Paradiso" si distingue per la sua commovente narrazione, la colonna sonora memorabile di Ennio Morricone e la riflessione sulla potenza dei ricordi legati al cinema. Ha vinto l'Oscar per il Miglior Film Straniero nel 1990. La Grande Bellezza Premio Oscar come Miglior Film Straniero nel 2014, "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino è un'ode surreale e poetica a Roma. Il protagonista, Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo, è un giornalista mondiale che riflette sulla sua vita e sulla bellezza della città eterna. Il film offre una visione affascinante e decadente della società contemporanea. La regia straordinaria di Sorrentino, la fotografia mozzafiato e la recitazione magistrale di Toni Servillo rendono "La Grande Bellezza" una delle opere più raffinate e potenti del cinema italiano contemporaneo. La Vita è Bella "La Vita è Bella" di Roberto Benigni è un'opera toccante che unisce la commedia e il dramma in una storia ambientata durante l'Olocausto. Benigni interpreta Guido, un ebreo che cerca di proteggere suo figlio dalla dura realtà di un campo di concentramento, presentandogli la situazione come un gioco. La capacità di Benigni di mescolare commedia e tragedia in un contesto così delicato, insieme a un tocco di magia e speranza, ha reso "La Vita è Bella" un film amato a livello globale. Ha vinto tre premi Oscar, tra cui Miglior Film Straniero e Miglior Attore per Benigni. Gomorra Basato sul libro di Roberto Saviano, "Gomorra" di Matteo Garrone offre uno sguardo crudo e realistico sulla criminalità organizzata nel sud Italia. Il film è una serie di storie interconnesse che esplorano il mondo della camorra, l'organizzazione criminale attiva nella regione campana. "Gomorra" è noto per la sua rappresentazione realistica e senza romanticismo della criminalità organizzata, rompendo gli stereotipi tradizionali del genere gangster. Ha vinto il Grand Prix al Festival di Cannes nel 2008. In copertina foto di PublicDomainPictures da Pixabay Read the full article
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personal-reporter · 2 years ago
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Fritz von Herzmanovsky-Orlando, vivere sul Lago di Garda
Lo scrittore che visse la fine di un mondo e amava quelle zone tra l’Alto Adige e il Veneto… Fritz von Herzmanovsky-Orlando  nacque a Vienna il 30 aprile 1877 da Emil Josef Ritter von Herzmanowsky, un funzionario regio impiegato presso il Ministero dell'Agricoltura, e Aloisia von Orlando, nata a Kosmonosy. Dopo che Friedrich visse l’infanzia nella casa paterna, al numero 3 della Marokkanergasse e nel distretto di Landstraße, frequentò il ginnasio viennese Theresianum, poi studiò ingegneria edile presso il Politecnico di Vienna tra il 1896 ed il 1903, dove conobbe l'illustratore, pittore e scrittore Alfred Kubin. In quel periodo Herzmanovsky-Orlando conobbe importanti figure della cultura del primo Novecento, come Karl Wolfskehl, Oscar A. H. Schmitz, Gustav Meyrink, Anton Pachinger. A Monaco di Baviera Fritz si unì al  Circolo Cosmico di intellettuali e scrittori, legato alle figure di Karl Wolfskehl, Ludwig Klages e Alfred Schuler, e lavorò tra il 1904 ed il 1905 come dipendente presso una società di costruzioni, in seguito divenne architetto. Tra il 1911 ed il 1912 abbandonò definitivamente la sua attività professionale per una tubercolosi e poté dedicarsi a tempo pieno a diverse attività in ambito artistico e letterario, oltre a compiere una serie di viaggi. Nel 1913 viaggio sulla sponda nord orientale del mar Adriatico, in compagnia della moglie Carmen Maria Schulista, poi visitò l'Egitto, la Sicilia e l'Italia meridionale, in un viaggio di circa quattro mesi avvenuto nel 1914. A causa dell'aggravarsi delle sue condizioni Herzmanovsky-Orlando si stabilì nel 1916 a Merano, dove visse fino al 1918 ed ottiene il permesso ufficiale di aggiungere al proprio cognome quello materno. Dopo l'annessione dell'Austria da parte della Germania nel 1938, lo scrittore venne costretto ad abbandonare il Sud Tirolo per l'entrata in vigore delle Opzioni in Alto Adige e si trasferì a Malcesine, sul lago di Garda. Solamente nel 1949 Fritz tornò a Merano e visse nel vicino castello di Rametz, dove morì il 17 maggio 1954. Nel 1970 gli fu dedicata una via nel distretto viennese di Floridsdorf, la Herzmanovsky-Orlando-Gasse. Tutte le opere di Herzmanovsky-Orlando contengono diversi riferimenti al mondo fantasy Tarockei, con uno stile decadente, barocco, parodistico, omaggi a scrittori che raccontavano esoterico, come Adolf Lanz, fondatore dell'Ordine dei Nuovi Templari. Oggi dei lavori dello scrittore in italiano esiste solo la traduzione della novella Der Gaulschreck im Rosennetz. Eine Wiener Schnurre aus dem modernden Barock, considerata il suo capolavoro, con il titolo Lo spaventacavalli nel roseto, edita nella collana La Scala della Rizzoli nel 1962. Read the full article
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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L’ascesa della corruzione nell’Impero Romano: Effetti sullo Stato e sulla società
Un’analisi approfondita del declino di Roma attraverso il fenomeno della corruzione politica ed economica.
Un’analisi approfondita del declino di Roma attraverso il fenomeno della corruzione politica ed economica. La corruzione è stata uno dei fattori chiave che hanno determinato il declino dell’Impero Romano. Questo articolo esplora come la corruzione abbia influenzato lo stato e la società, mettendo in luce il suo impatto sulla stabilità politica, sulla struttura sociale e sull’economia. Attraverso…
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lucioganciblog · 1 year ago
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Se Non Andiamo
Se NOI non andiamo a votare, ci vanno quei 4 fascisti che sono rimasti e siccome noi non andiamo, loro diventano maggioranza o relativa o assoluta (non sia mai). Andranno poi al potere e a quel punto non ci faranno più andare a votare come e chi vogliamo NOI. Lo Capiamo o, NO???!!!
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crazy-so-na-sega · 10 months ago
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Nietzsche aveva stabilito per le società occidentali una diagnosi di decadenza e non faceva che prevedere il decorso normale della malattia. Una società decadente e tanto più "progressista" quanto più vicina all'esito finale della sua malattia.
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Giorgio Locchi
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alemicheli76 · 2 years ago
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Il blog consiglia "Barracuda girl" di Beppe de Giglio, Fides edizioni. Da non perdere!
«La Rossa sapeva che le persone che vivono in bilico sul ciglio di una società decadente sono affamate di storie pruriginose e frizzanti, le distraggono dai propri quotidiani incubi, dalle insoddisfazioni permanenti». Due gemelle simili nell’aspetto ma diverse nel carattere Leila pittrice barese di alto livello e Olga, escort in un sofisticato locale a luci rosse di Berlino, sono state ancora…
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abr · 3 years ago
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Oggi che il comunismo è caduto, contro (le Comunità di tutto il Mondo) si rizza il Nemico vero, il Nemico finale: un sistema estetico-economico totalmente secolarizzato.  Quest'ultimo Nemico era già stato identificato da (...) Del Noce. E' il CAPITALISMO ULTERIORE AL COMUNISMO, che ingloba in sé le larve psichiche e sociali scampate alla decomposizione del marx-leninismo: "l'intellettuale (...) come custode del nichilismo", "trasformato in funzionario dell'industria culturale alle dipendenze del potere".  Del Noce l'aveva previsto: il comunismo sconfitto "trasformato in una componente della società borghese", dominata da "una nuova classe che tratta ogni idea come strumento di potere".  Il comunismo addomesticato in "partito radicale di massa, adatto a mantenere l'ordine in un Mondo (...) totalmente secolarizzato". E' il CAPITALISMO INTERNAZIONALISTA del nuovo Ordine Mondiale Tecnocratico. Insomma, il peggio dei due sistemi, il "totalitarismo borghese-radicale" (...).
da un dialogo tra Massimo Cacciari e il cattolico Cristiano Nisoli, il cui tema sarebbe il confitto tra modernità e cristianesimo ma da cui estraggo una analisi “aconfessionale” che trovo estremamente ficcante,  via https://buseca.wordpress.com/2021/11/28/deve-smettere-di-fare-il-katechon/
Questa analisi spiega molto bene la convergenza di interessi (il contrario di conflitto di interessi: questi determinano equilibri, mentre le convergenze tolgono i freni e spingono nei baratri) tra “(neo-)liberalismo” e paracomunismo cinese. 
Il primo col liberismo moderno ma anche con le teorie liberali classiche nulla ci azzecca: è un figlio illegittimo del socialismo cd. democratico, non a caso culturalmente e politicamente imperante nella società ignorante in quanto sradicata, barocca e decadente Occidentale odierna; il secondo è il fantoccio del comunismo che da internazionalista si è fatto globalista, rimuovendo l’ideologia e affidandosi al mercantilismo: confuciano quindi burocratico, società uguale a formicaio, dove l’individuo non ha nessun senso se non incasellato in una preciso ruolo funzionale, tecnocratico cioè dis-umano. 
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passaggioalboscoedizioni · 3 years ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Jack Donovan
DIVENTARE UN BARBARO
La civiltà è sopravvalutata
“Diventare un barbaro” è il secondo titolo della celebre trilogia vergata da Jack Donovan: si tratta del seguito de “La via degli uomini”, bestseller mondiale e cult “politicamente scorretto”.
Ci si aspetta che gli uomini occidentali siano dei mansueti e civilizzati “cittadini del mondo”: individui sradicati e consumatori globali, privi di ancoraggi e di doveri, di connessioni tribali e di codici d’onore, di pratiche virili e di senso di appartenenza. Apatici, disorientati e rassegnati, questi automi hanno sostituito le pratiche comunitarie con le identità di consumo, diventando vulnerabili e manipolabili.
Questo libro – coraggioso e controcorrente – attacca il vuoto emasculato della società moderna: un orizzonte decadente e un “impero del nulla”, fondato sulle chimere dell’universalismo, sulle debolezze del “pensiero unico” e sulla virtualizzazione dei rapporti e delle scelte. “Diventare un barbaro” – allora – significa rifiutare la narrazione dominante, ritrovare la Comunità, ricercare una vita autentica e tornare ad essere uomini.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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corallorosso · 3 years ago
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GIUSTO DUE RIGHE, PER MORISI (...) ... E PER TANTI, TANTI ALTRI. Ricapitolando, secondo la filosofia iperreazionaria, iperconservatrice, ipercattolica e ipermoralista (ma solo quando si tratta degli altri), che tanto va per la maggiore: Se sei povero, e usi sostanze stupefacenti, sei certamente "un drogato di merda" e "una zecca da centri sociali"; se sei ricco, diventi "un amico straordinario da aiutare". Se sei povero, magari immigrato, e vendi sostanze stupefacenti, sei un "venditore di morte ai nostri figli" e uno "spacciatore schifoso a cui dare la caccia"; se sei ricco, allora diventi un "cessionario", e i tuoi sono solo "affari privati". Se sei povero, e organizzi festini gay, magari con dei disperati extracomunitari, sei solo un altro "frocio di merda che si fa incula' dai negri"; se però sei ricco, "hai delle problematiche esistenziali irrisolte". Se sei povero, e paghi per avere sesso, sei solo "uno schifoso che va a troie"; se sei ricco, allora "organizzi cene eleganti". Se sei povero, e hai rapporti con minorenni, sei "un pedofilo di merda"; se sei ricco, "stai solo aiutando le nipoti di Capi di Stato esteri". Se sei povero, e ricevi un aiuto economico dallo Stato, sei "un parassita da divano" e un "dopato da metadone di Stato"; se sei ricco, magari con stipendio mensile a cinque, sei cifre, le decine di miliardi di aiuti dallo Stato alla tua attività, diventano un "impulso all'economia". Se sei povero, ed evadi il fisco anche solo per sopravvivere, sei un "ladro infame, la rovina dell'economia"; se sei ricco però, magari con residenza, società fantasma, e conti correnti in paradisi fiscali, diventi un "imprenditore liberale", un "paladino delle libertà", e magari ti fanno anche "Cavaliere". Se sei povero, e da imputato salti un'udienza in tribunale, risulti quantomeno "contumace", e il tuo processo va avanti fino a sentenza, sempre che le guardie non ti vengano a prende' di forza; se sei ricco, si tratta solo di un "legittimo impedimento", e hai tutto il tempo e i modi per farti prescrivere, e uscirne pulito... E fin qui, facciamoci du' risate, anche se amare... Però, si potrebbe andare avanti ad oltranza, su tanti altri temi sensibili, e sulle porcate passate, presenti e future di questa associazione a delinquere, pomposamente chiamata "establishment": qualche decina di migliaia di farabutti che tengono sotto scacco 60 milioni di italiani. Ma m'è già passata la voglia e salito 'l vomito, basta così. E non a caso, non ho fatto distinzione tra destra e sinistra, ma tra ricchi e poveri. Nell'italica plutocrazia, la differenza fra chi può e chi non può permettersi quel che vuole, ormai la fa solo il censo, il quattrino. Gli esimi esponenti della sedicente "sinistra", parlamentari, amministratori pubblici e privati, sindacalisti, scrittori, giornalisti e così via, tutti comunque col culo al riparo da congiunture economiche, pandemie e disgrazie contingenti varie, legiferano, pontificano, tramano, rubano, corrompono e si fanno corrompere esattamente come quelli della "destra", in un clima fetido da fine basso Impero, approfittando tutti in egual misura delle leggi fatte apposta per mantenere privilegi e status quo. E ormai, senza nessuna vergogna e ad ogni livello. L'importante per tutti è che nell'eterno gioco delle parti dell'alternanza al governo, e dei valzer delle poltrone, né gli uni né gli altri perdano il benchè minimo privilegio autoattribuitosi. E che i "proletari" (che brutta e desueta parola, eh?) non alzino mai la testa dalle beghe quotidiane, si accontentino del minimo indispensabile per la sopravvivenza, e vengano adeguatamente distratti dai sollazzi più superficiali... Già lo so, sembra la descrizione di una società decadente e in crisi totale, di inizio secolo scorso... appunto. Piccola digressione storica: le rivoluzioni, da sempre, si fanno dal basso. E spesso iniziano e finiscono col sangue, a prescindere dalla loro riuscita. Cambiare il sistema dall'interno, in modo omeopatico, come vorrebbe credere e far credere qualcuno, più o meno in buona fede, o come qualcuno già ha tentato senza riuscirci, si è sempre rivelata un'enorme cazzata. Massimiliano Fanti
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