#impero decadente
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pier-carlo-universe · 24 days ago
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L’ascesa della corruzione nell’Impero Romano: Effetti sullo Stato e sulla società
Un’analisi approfondita del declino di Roma attraverso il fenomeno della corruzione politica ed economica.
Un’analisi approfondita del declino di Roma attraverso il fenomeno della corruzione politica ed economica. La corruzione è stata uno dei fattori chiave che hanno determinato il declino dell’Impero Romano. Questo articolo esplora come la corruzione abbia influenzato lo stato e la società, mettendo in luce il suo impatto sulla stabilità politica, sulla struttura sociale e sull’economia. Attraverso…
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falcemartello · 1 year ago
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Non riesco a immaginare niente di più decadente della vicenda Fetterman, un senatore dem che va al Senato Usa in tuta perché è depresso e lo Speaker (dem) cambia il regolamento perché così i depressi potranno andare vestiti come vogliono.
La realtà è completamente abolita, esistono solo i miei sentimenti: tutti devono adeguarsi e il mondo se non si adegua mi fa violenza.
L'Occidente è un impero in dissoluzione.
I primi barbari che arriveranno si prenderanno tutto.
@boni_castellane
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kneedeepincynade · 1 year ago
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When the United States politicizes trade relations,it's the American people who pay the price by having a higher cost of living and worse quality in their products
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🐲 相互尊重 | GLI STATI UNITI DOVREBBERO CESSARE DI PROMUOVERE LA POLITICIZZAZIONE DELLE RELAZIONI COMMERCIALI CON LA CINA, RIMUOVENDO SANZIONI UNILATERALI E BAN AGLI INVESTIMENTI 👏
🇨🇳 Dopodiché, il Presidente ha trattato il tema dell'assurda politicizzazione anti-Cinese delle relazioni commerciali da parte degli USA, ricordando le quasi 700 Aziende Cinesi sanzionate unilateralmente e i ban agli investimenti, perpetrati dall'Amministrazione Statunitense con l'obiettivo di minare gli interessi della Cina
⭐️ Il Percorso di Sviluppo Cinese, ha sottolineato il Presidente Xi Jinping, è guidato dall'Innovazione Tecnico-Scientifica, secondo una Filosofia di Sviluppo di Alta Qualità. Pertanto, sopprimere le Aziende Cinesi operanti nel settore dell'innovazione significa tentare di frenare lo Sviluppo Cinese e privare il Popolo Cinese del suo Diritto allo Sviluppo 😡
🤔 In ogni caso, tentare di bloccare lo Sviluppo della Cina è impossibile. Ogni qualvolta gli imperialisti statunitensi tentano di farlo, succede sempre questo:
一 Gli USA impongono sanzioni a qualche azienda Cinese, come Huawei, per limitarne o bloccarne lo sviluppo 🤹‍♂️
二 I grotteschi propagandisti del decadente impero americano iniziano a scrivere "articoli" sulle difficoltà della Cina nel settore colpito, ricolmi di wishful-thinking 😂
三 Qualche tempo dopo, la Cina riemerge, non solo con la medesima tecnologia, ma anche con una versione migliore
四 I leccapiedi dell'impero schiumano di rabbia, e ripromuovono il mantra: "ma a quale prezzo?" 😂
💬 «Si spera che gli USA prendano sul serio le preoccupazioni della Cina, e agiscano per eliminare le sanzioni unilaterali, e forniscano un ambiente equo, giusto e non-discriminatorio alle Aziende Cinesi» 👏
🤔 Il tutto, per gli USA, si riduce sempre all'espressione 事实胜于雄辩 - le azioni concrete battono l'eloquenza. Gli USA non vogliono bloccare lo Sviluppo della Cina? Allora dovrebbero agire di conseguenza e rimuovere le sanzioni alla Cina 😉
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🐲 相互尊重 | THE UNITED STATES SHOULD CEASE PROMOTING THE POLITICIZATION OF TRADE RELATIONS WITH CHINA, REMOVING UNILATERAL SANCTIONS AND INVESTMENT BANS 👏
🇨🇳 Afterwards, the President addressed the topic of the absurd anti-Chinese politicization of trade relations by the USA, recalling the almost 700 unilaterally sanctioned Chinese companies and the investment bans, perpetrated by the US Administration with the aim of undermining the China's interests
⭐️ The Chinese Development Path, underlined President Xi Jinping, is guided by Technical-Scientific Innovation, according to a High Quality Development Philosophy. Therefore, suppressing Chinese companies operating in the innovation sector means attempting to slow down Chinese Development and deprive the Chinese People of their Right to Development 😡
🤔 In any case, trying to block China's development is impossible. Whenever US imperialists try to do this, this always happens:
一 The USA imposes sanctions on some Chinese companies, such as Huawei, to limit or block their development 🤹‍♂️
��� The grotesque propagandists of the decadent American empire begin to write "articles" on China's difficulties in the affected sector, full of wishful-thinking 😂
三 Some time later, China re-emerges, not only with the same technology, but also with a better version
四 The toadies of the empire are foaming with anger, and repeat the mantra: "but at what cost?" 😂
💬 «It is hoped that the US will take China's concerns seriously, and act to eliminate unilateral sanctions, and provide a fair, just and non-discriminatory environment for Chinese companies» 👏
🤔 Everything, for the USA, always boils down to the expression 事实胜于雄辩 - concrete actions beat eloquence. Doesn't the USA want to block China's development? Then they should act accordingly and remove sanctions on China 😉
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Galeotti: “Wagner perderà influenza ed efficacia. Il potere di Putin è decadente come il Tardo Impero Romano”
MOSCA – Mark Galeotti non ama fare speculazioni. “La verità è che non sappiamo davvero che cosa stia succedendo. Non sappiamo dove sia Evgenij Prigozhin, dove sia Sergej Surovikin, che cosa succederà a quel che resta di Wagner. Per rispondere a queste domande, dobbiamo ancora aspettare”, dice al telefono con Repubblica il direttore di Mayak Intelligence, nonché autore di oltre 25 libri sulla…
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passaggioalboscoedizioni · 3 years ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Jack Donovan
DIVENTARE UN BARBARO
La civiltà è sopravvalutata
“Diventare un barbaro” è il secondo titolo della celebre trilogia vergata da Jack Donovan: si tratta del seguito de “La via degli uomini”, bestseller mondiale e cult “politicamente scorretto”.
Ci si aspetta che gli uomini occidentali siano dei mansueti e civilizzati “cittadini del mondo”: individui sradicati e consumatori globali, privi di ancoraggi e di doveri, di connessioni tribali e di codici d’onore, di pratiche virili e di senso di appartenenza. Apatici, disorientati e rassegnati, questi automi hanno sostituito le pratiche comunitarie con le identità di consumo, diventando vulnerabili e manipolabili.
Questo libro – coraggioso e controcorrente – attacca il vuoto emasculato della società moderna: un orizzonte decadente e un “impero del nulla”, fondato sulle chimere dell’universalismo, sulle debolezze del “pensiero unico” e sulla virtualizzazione dei rapporti e delle scelte. “Diventare un barbaro” – allora – significa rifiutare la narrazione dominante, ritrovare la Comunità, ricercare una vita autentica e tornare ad essere uomini.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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corallorosso · 3 years ago
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GIUSTO DUE RIGHE, PER MORISI (...) ... E PER TANTI, TANTI ALTRI. Ricapitolando, secondo la filosofia iperreazionaria, iperconservatrice, ipercattolica e ipermoralista (ma solo quando si tratta degli altri), che tanto va per la maggiore: Se sei povero, e usi sostanze stupefacenti, sei certamente "un drogato di merda" e "una zecca da centri sociali"; se sei ricco, diventi "un amico straordinario da aiutare". Se sei povero, magari immigrato, e vendi sostanze stupefacenti, sei un "venditore di morte ai nostri figli" e uno "spacciatore schifoso a cui dare la caccia"; se sei ricco, allora diventi un "cessionario", e i tuoi sono solo "affari privati". Se sei povero, e organizzi festini gay, magari con dei disperati extracomunitari, sei solo un altro "frocio di merda che si fa incula' dai negri"; se però sei ricco, "hai delle problematiche esistenziali irrisolte". Se sei povero, e paghi per avere sesso, sei solo "uno schifoso che va a troie"; se sei ricco, allora "organizzi cene eleganti". Se sei povero, e hai rapporti con minorenni, sei "un pedofilo di merda"; se sei ricco, "stai solo aiutando le nipoti di Capi di Stato esteri". Se sei povero, e ricevi un aiuto economico dallo Stato, sei "un parassita da divano" e un "dopato da metadone di Stato"; se sei ricco, magari con stipendio mensile a cinque, sei cifre, le decine di miliardi di aiuti dallo Stato alla tua attività, diventano un "impulso all'economia". Se sei povero, ed evadi il fisco anche solo per sopravvivere, sei un "ladro infame, la rovina dell'economia"; se sei ricco però, magari con residenza, società fantasma, e conti correnti in paradisi fiscali, diventi un "imprenditore liberale", un "paladino delle libertà", e magari ti fanno anche "Cavaliere". Se sei povero, e da imputato salti un'udienza in tribunale, risulti quantomeno "contumace", e il tuo processo va avanti fino a sentenza, sempre che le guardie non ti vengano a prende' di forza; se sei ricco, si tratta solo di un "legittimo impedimento", e hai tutto il tempo e i modi per farti prescrivere, e uscirne pulito... E fin qui, facciamoci du' risate, anche se amare... Però, si potrebbe andare avanti ad oltranza, su tanti altri temi sensibili, e sulle porcate passate, presenti e future di questa associazione a delinquere, pomposamente chiamata "establishment": qualche decina di migliaia di farabutti che tengono sotto scacco 60 milioni di italiani. Ma m'è già passata la voglia e salito 'l vomito, basta così. E non a caso, non ho fatto distinzione tra destra e sinistra, ma tra ricchi e poveri. Nell'italica plutocrazia, la differenza fra chi può e chi non può permettersi quel che vuole, ormai la fa solo il censo, il quattrino. Gli esimi esponenti della sedicente "sinistra", parlamentari, amministratori pubblici e privati, sindacalisti, scrittori, giornalisti e così via, tutti comunque col culo al riparo da congiunture economiche, pandemie e disgrazie contingenti varie, legiferano, pontificano, tramano, rubano, corrompono e si fanno corrompere esattamente come quelli della "destra", in un clima fetido da fine basso Impero, approfittando tutti in egual misura delle leggi fatte apposta per mantenere privilegi e status quo. E ormai, senza nessuna vergogna e ad ogni livello. L'importante per tutti è che nell'eterno gioco delle parti dell'alternanza al governo, e dei valzer delle poltrone, né gli uni né gli altri perdano il benchè minimo privilegio autoattribuitosi. E che i "proletari" (che brutta e desueta parola, eh?) non alzino mai la testa dalle beghe quotidiane, si accontentino del minimo indispensabile per la sopravvivenza, e vengano adeguatamente distratti dai sollazzi più superficiali... Già lo so, sembra la descrizione di una società decadente e in crisi totale, di inizio secolo scorso... appunto. Piccola digressione storica: le rivoluzioni, da sempre, si fanno dal basso. E spesso iniziano e finiscono col sangue, a prescindere dalla loro riuscita. Cambiare il sistema dall'interno, in modo omeopatico, come vorrebbe credere e far credere qualcuno, più o meno in buona fede, o come qualcuno già ha tentato senza riuscirci, si è sempre rivelata un'enorme cazzata. Massimiliano Fanti
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libero-de-mente · 3 years ago
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Così in un giorno afoso di questa torrida estate 2022 il telescopio spaziale Webb invia una foto. Si, vero, l'ha inviata tempo fa ma la NASA o chi per essa la rende nota solo in questi giorni. Stessa foto, come posizione anno luce più o meno, di quella inviata dal telescopio Hubble anni fa.
La foto dell'Universo diventa Ultra HD - 4k, come se fossimo passati da un abbonamento televisivo analogico a quello digitale.
Guardo la foto. Mi chiedo se tra i millemila sistemi planetari ci sia vita, oppure se siamo miseramente soli in questo Universo.
E se ci fosse vita, tra quelle miriadi di lucine colorate che ricordano il mio albero di Natale prima che il gatto Alvin ridisegni il caos cosmico tra di loro, chissà come sarà.
Ci sarà chi sta soffrendo, chi sta gioendo, chi starà urlando "ɱǟɩ ɥȵǻɠȋȱȉǡ", chi parla corsivœ da secoli e secoli (perché nell'Universo nulla s'inventa ma tutto si ricicla).
Mondi dove c'è tanta di quella pace che gli abitanti si tagliano la strada con strani automezzi apposta, per cercare un accenno di rissa e colorare la propria vita.
Se qualcuno sta chattando con l'App Dating "Gnagna Space", dove al posto del match si sparano raggi laser.
Chissà se esiste qualcuno che sta vivendo momenti difficili, ma diversamente di quanto succede qui da noi, non scassa la fava al suo prossimo.
Se esiste chi si sveglia con il sole storto, o vive con la luna in fronte e felice canta beatamente.
Oppure qualche pianeta che ha anch'esso problemi climatici, dove gli abitanti si accorgono del cambiamento climatico non perché una ragazzina con l'impermeabile giallo glielo dice; ma perché alzandosi da delle sedie in materiale plastico queste rimangono appiccicate alle chiappe.
Chissà se anche su altri pianeti che abbiano il mare, succede di incontrare un essere anziano che comincia a farti discorsi filosofici, mentre dal costume chi penzola un testicolo.
Se in qualche galassia ci sia un divulgatore come Alberto Angela che parli dell'antico impero Ɍőmæñø e del monumento che più è famoso: il Cazzoseo. Un enorme fallo obeliscale che delimitava i confini tra l'impero Ɍőmæñø di sticazzi e l'impero Ɍőmæñø di mecojoni.
Mi chiedo se in qualche pianeta lontano dei nonni d'altri tempi danno le pesche nel il vino ai propri nipoti.
Qualcuno che scriva "trombiamo" sulla galassia.
Se esistono altri esseri viventi che vivono seguendo l'istinto, salvo accorgersi dopo generazioni e generazioni che anche l'istinto combina cazzate.
Ci saranno forme d'intelligenza? Magari progredite? Di quelle talmente intelligenti da farsi i cazz1 propri?
Esisterà un reddito di cittadinanza spaziale? Un Movimento 5 Pianeti? Un Fratelli di Galassia? Un Forza Quasar? Un Buco Nero Vivo? Un PD, che sta per Pianeta Decadente? Una Lega Interstellare dei Neuroni Mancanti?
Chi lo sa, chissà mai se la nostra civiltà verrà mai in contatto con forme di intelligenza aliene. Oppure ci eviteranno come la peste dopo averci osservato.
Magari qualcuno sta osservando verso la nostra direzione facendosi le stesse domande. Magari sarebbe la mia anima gemella. Occazzo, mai una gioia.
Probabilmente non lo sapremo mai, per fortuna non nevica. Con questo caldo non avrei la forza di spalare tutta la neve.
Ps esisterà la gnagna oltre le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione?
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belle-et-inspirante · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo
Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco:
il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite.
Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi.
Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali.
Il vino il sangue di Cristo
I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati .
Il vino e il Demonio
Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa.
Il vino e la Chiesa nel medioevo
Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino.
Come si faceva il vino nel medioevo?
L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola.
Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito.
Cosa bevevano nel medioevo?
Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini riscoprano o che vengono reintrodotte le tecniche di conservazione del vino.
I vini medievali duravano pochi mesi e andavano bevuti entro tre mesi se no perdevano il gusto, infatti un notaio fiorentino Lapo Mazei(1350-1412) scrisse in merito che:
il vino assumeva un odore e un sapore imbevibile.
Addirittura la vendemmia andava fatta per tutti nello stesso tempo, per evitare che qualcuno si avvantaggiasse speculando, perchè il primo vino nel Medioevo era il più buono, si cominciò in seguito come ai tempi degli etruschi e dei greci ad aggiungere spezie, aromi, zucchero etc.
La fine del vino medioevale
La fine del vino Medievale si realizza quando gli uomini riescono ad evitare la ossidazione, comunque il vino medievale veniva annacquato e usato soprattutto dagli aristocratici quello più raffinato, si può affermare che il vino Medievale scompare nel XVII secolo quando le tecniche di conservazione migliorano drasticamente.
Quanto vino si beveva al giorno nel medioevo?
Nel Medioevo ogni uomo consumava due litri vino, anche se di solito si trattava di un vinello a bassa gradazione alcolica, oggi un uomo consuma mediamente 20 litri all’anno, in epoca medievale si era di più sotto l’effetto etilico, perché sovente l’acqua dei fiumi e dei pozzi era inquinata, provocando un enorme mortalità, quindi si consumava il così detto vinello in senso spregiativo per sicurezza e perché si riteneva che il vino contenute nelle botti avesse una funzione curativa e di prevenzione per le malattie in Particolare cardiovascolari.
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/il-vino-nel-medio-evo-ai-tempi-di-dante-alighieri/
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mantruffles · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo
Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco:
il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite.
Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi.
Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali.
Il vino il sangue di Cristo
I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati .
Il vino e il Demonio
Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa.
Il vino e la Chiesa nel medioevo
Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino.
Come si faceva il vino nel medioevo?
L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola.
Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito.
Cosa bevevano nel medioevo?
Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini riscoprano o che vengono reintrodotte le tecniche di conservazione del vino.
I vini medievali duravano pochi mesi e andavano bevuti entro tre mesi se no perdevano il gusto, infatti un notaio fiorentino Lapo Mazei(1350-1412) scrisse in merito che:
il vino assumeva un odore e un sapore imbevibile.
Addirittura la vendemmia andava fatta per tutti nello stesso tempo, per evitare che qualcuno si avvantaggiasse speculando, perchè il primo vino nel Medioevo era il più buono, si cominciò in seguito come ai tempi degli etruschi e dei greci ad aggiungere spezie, aromi, zucchero etc.
La fine del vino medioevale
La fine del vino Medievale si realizza quando gli uomini riescono ad evitare la ossidazione, comunque il vino medievale veniva annacquato e usato soprattutto dagli aristocratici quello più raffinato, si può affermare che il vino Medievale scompare nel XVII secolo quando le tecniche di conservazione migliorano drasticamente.
Quanto vino si beveva al giorno nel medioevo?
Nel Medioevo ogni uomo consumava due litri vino, anche se di solito si trattava di un vinello a bassa gradazione alcolica, oggi un uomo consuma mediamente 20 litri all’anno, in epoca medievale si era di più sotto l’effetto etilico, perché sovente l’acqua dei fiumi e dei pozzi era inquinata, provocando un enorme mortalità, quindi si consumava il così detto vinello in senso spregiativo per sicurezza e perché si riteneva che il vino contenute nelle botti avesse una funzione curativa e di prevenzione per le malattie in Particolare cardiovascolari.
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danni-phantom · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco: il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite. Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi. Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali. Il vino il sangue di Cristo I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati . Il vino e il Demonio Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa. Il vino e la Chiesa nel medioevo Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino. Come si faceva il vino nel medioevo? L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola. Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito. Cosa bevevano nel medioevo? Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini … Leggi tutto
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laughing-at-nothing · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco: il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite. Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi. Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali. Il vino il sangue di Cristo I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati . Il vino e il Demonio Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa. Il vino e la Chiesa nel medioevo Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino. Come si faceva il vino nel medioevo? L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola. Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito. Cosa bevevano nel medioevo? Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini … Leggi tutto
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kneedeepincynade · 1 year ago
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"The murderous us regime comes to China with a list of demands so unacceptable that anyone that knows history can easily draw the parallel between this demands and those done by Austro-hungary to Serbia and those who can read history know that today we are as close to ww3 as Europe was to ww1 in those times. The American empire,much like his dying European counterpart of old, has now entered the terminal phase of all empires,rabid expansionism and warmongering. Bleak times are clearly ahead, and in true, war is ever close to our doorstep if Washington continues this rabid policies"
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🤮 严正以待 | L'ARROGANZA DEGLI IMPERIALISTI STATUNITENSI RAGGIUNGE UN NUOVO PICCO - PARTE 1 🤹‍♂️
🤹‍♂️ Il Comitato Ristretto della Camera degli USA sulla concorrenza strategica tra gli Stati Uniti e il Partito Comunista Cinese, formato dalle più ridicole, becere e disgustose figure anti-Cinesi e guerrafondaie del decadente, rivoltante e nauseabondo impero americano, ha inviato una lettera a Joe Biden, chiedendo che il Presidente le presenti ufficialmente al Presidente Xi Jinping nell'ambito di un possibile, futuro incontro a San Francisco
🤮 Queste richieste rappresentano il picco dell'arroganza statunitense. Ovviamente, il Governo Cinese non le accetterà mai, e chi le ha scritte lo sa bene. Chi segue Collettivo Shaoshan da tempo conosce bene l'indecente comitato ristretto anti-Cinese fondato da Kevin McCarthy. Per chi si fosse iscritto da poco, qui sotto trovate tutte le informazioni:
一 Le immonde dichiarazioni anti-Cinesi dei fondatori del Comitato Ristretto, da McCarthy a Gallagher 🤮
二 Di cosa si occupa il Comitato Ristretto?
三 Gli imperialisti americani intendono fornire sempre più armi al regime-fantoccio di Taiwan, cercando la guerra ⚔️
四 Partito Democratico e Repubblicano si uniscono contro la Repubblica Popolare Cinese 🤹‍♂️
🤹‍♂️ Gli arroganti imperialisti americani, sfacciati, sfrontati, tronfi e prepotenti, vorrebbero dare ordini alla Cina, al Presidente Xi Jinping e al Popolo Cinese - 这些令人作呕的美帝国主义者生活在他们的愚蠢世界里,他们的世界是由 "一厢情愿的想法 "构成的。这是一种粗鲁、可笑的行为。美国人的傲慢令人作呕 🤡
🤦‍♀️ Ecco alcune delle richieste:
一 Porre fine alle attività dell'Esercito Popolare di Liberazione nello Stretto di Taiwan 🤪
🐲 La Questione di Taiwan è un Affare Privato della Cina, e nessun Paese, a partire dal nauseabondo impero americano, può interferire. L'EPL può agire come meglio crede nel proprio territorio, dato che Taiwan è Cinese, e i vili imperialisti americani dovrebbero rispettare i tre Comunicati Congiunti Sino-Statunitensi, tra cui quello del 1979, che recita:
📖 後和條合众国政府承认中国的立场,即只有一个中国,台湾是中国的一部分», la cui traduzione è: «Il Governo degli USA riconosce la Posizione della Cina, c'è solo una Cina e Taiwan è parte della Cina» 👍
⚔️ Il fatto che una guerra per la Riunificazione possa trasformarsi in una guerra mondiale dipende esclusivamente dalle azioni degli imperialisti americani e dei loro leccapiedi giapponesi. La Cina non accetterà alcun tentativo di forze straniere di esercitare la coercizione sulla questione della Riunificazione Ogni qualvolta le tigri di carta statunitensi violano il Principio dell'Unica Cina, si avvicina la loro fine ⭐️
二 Porre fine alle "intercettazioni" di navi e aerei statunitensi nel Mar Cinese Meridionale 🤪
🤹‍♂️ L'arroganza dei rivoltanti imperialisti americani raggiunge un nuovo picco. Le tigri di carta inviano costantemente aerei e navi da guerra nel Mar Cinese Meridionale, e si lamentano se vengono intercettati dai caccia dell'Esercito Popolare di Liberazione? Perché queste "intercettazioni" avvengono sempre nel Mar Cinese Meridionale? 这些愚蠢、邪恶的美帝国主义从来不问这个问题 🤪
🔥 L'avventurismo anti-Cinese nel Mar Cinese Meridionale è la principale causa di rischi per la sicurezza aerea e marittima. I vomitevoli imperialisti pensano davvero di potersi avvicinare pericolosamente a Shantou, o di inviare Gruppi d'Attacco di Portaerei nel Mar Cinese senza venire intercettati? 🤔
🔍 Esempi di attività anti-Cinesi nel Mar Cinese Meridionale 🌊
三 Gli USA non rappresentano neanche il 10% della Popolazione del Mondo, ma utilizzano l'80% di oppiacei, e il 99% dell'idrocodone. Nel 2021, l'86% delle condanne per traffico di fentanyl riguardava cittadini statunitensi. Eppure, invece di risolvere questo problema, dato che le strade del disgustoso impero americano brulicano di tossicodipendenti, gli imperialisti decidono di attaccare e dare la colpa alla Cina 🤹‍♂️
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🤮 严正以待 | US IMPERIALIST ARROGANCE REACHES A NEW PEAK - PART 1 🤹‍♂️
🤹‍♂️ The US House Select Committee on Strategic Competition between the United States and the Chinese Communist Party, made up of the most ridiculous, boorish and disgusting anti-China and warmongering figures in the decadent, revolting and nauseating American empire, has sent a letter to Joe Biden, asking that the President officially present them to President Xi Jinping as part of a possible future meeting in San Francisco
🤮 These requests represent the peak of American arrogance. Obviously, the Chinese Government will never accept them, and whoever wrote them knows it well. Those who have long followed Shaoshan Collective are well aware of the indecent anti-China select committee founded by Kevin McCarthy. For those who have recently signed up, below you will find all the information:
一 The foul anti-China statements of the founders of the Select Committee, from McCarthy to Gallagher 🤮
二 What does the Select Committee do?
三 The American imperialists intend to supply more and more weapons to the puppet regime in Taiwan, seeking war ⚔️
四 Democratic and Republican Party unite against the People's Republic of China 🤹‍♂️
🤹‍♂️ The arrogant American imperialists, brazen, brazen, pompous and domineering, would like to give orders to China, President Xi Jinping and the Chinese People - 这些令人作呕的美帝国主义者生活在他们的愚蠢世界里,他们的世界 是 是 "一 一 厢情愿 的" 构成。。 这 是 一 粗鲁 、 可笑 行为。。。 美国人 令 人 🤡 🤡 🤡 🤡 🤡 🤡 🤡 🤡 作呕 作呕 作呕 作呕 作呕 作呕 🤡 🤡 🤡 🤡 作呕
🤦‍♀️ Here are some of the requests:
一 End the activities of the People's Liberation Army in the Taiwan Strait 🤪
🐲 The Taiwan issue is China's private affair, and no country, starting from the nauseating American empire, can interfere. The PLA can act as it sees fit in its own territory, since Taiwan is Chinese, and the vile American imperialists should respect the three Sino-US Joint Communiqués, including the one from 1979, which reads:
📖 後和條合众国政府承认中国的立场,即只有一个中国,台湾是中国的一部分», whose translation is: «The US Government recognizes China's position, there is only a China and Taiwan is part of the China" 👍
⚔️ Whether a war for Reunification can turn into a world war depends solely on the actions of the American imperialists and their Japanese toadies. China will not accept any attempts by foreign forces to exert coercion on the issue of Reunification. Every time the US paper tigers violate the One China Principle, their end approaches ⭐️
二 End "intercepts" of US ships and planes in the South China Sea 🤪
🤹‍♂️ The arrogance of the revolting American imperialists reaches a new peak. Do paper tigers constantly send planes and warships into the South China Sea, and complain if they are intercepted by People's Liberation Army fighters? Why do these "interceptions" always happen in the South China Sea? 这些愚蠢、邪恶的美帝国主义从来不问这个问题 🤪
🔥 Anti-Chinese adventurism in the South China Sea is the main cause of aviation and maritime security risks. Do the vomiting imperialists really think they can get dangerously close to Shantou, or send Carrier Strike Groups into the China Sea without being intercepted? 🤔
🔍 Examples of anti-China activities in the South China Sea 🌊
三 The USA does not even represent 10% of the World's Population, but uses 80% of the opiates, and 99% of the hydrocodone. In 2021, 86% of fentanyl trafficking convictions involved U.S. citizens. Yet, instead of solving this problem, as the streets of the disgusting American empire are teeming with drug addicts, the imperialists decide to attack and blame China 🤹‍♂️
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Galeotti: “Anche se Prigozhin è a Mosca la Wagner sparirà. Il potere di Putin è decadente come il tardo impero romano”
MOSCA – Mark Galeotti non ama fare speculazioni. “La verità è che non sappiamo davvero che cosa stia succedendo. Non sappiamo dove sia Evgenij Prigozhin, dove sia Sergej Surovikin, che cosa succederà a quel che resta di Wagner. Per rispondere a queste domande, dobbiamo ancora aspettare”, dice al telefono con Repubblica il direttore di Mayak Intelligence, nonché autore di oltre 25 libri sulla…
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mimwashere · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco: il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite. Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi. Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali. Il vino il sangue di Cristo I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati . Il vino e il Demonio Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa. Il vino e la Chiesa nel medioevo Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino. Come si faceva il vino nel medioevo? L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola. Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito. Cosa bevevano nel medioevo? Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini … Leggi tutto
https://online-wine-shop.com/il-vino-nel-medio-evo-ai-tempi-di-dante-alighieri/
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo
Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco:
il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite.
Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi.
Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali.
Il vino il sangue di Cristo
I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati .
Il vino e il Demonio
Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa.
Il vino e la Chiesa nel medioevo
Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino.
Come si faceva il vino nel medioevo?
L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola.
Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito.
Cosa bevevano nel medioevo?
Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini riscoprano o che vengono reintrodotte le tecniche di conservazione del vino.
I vini medievali duravano pochi mesi e andavano bevuti entro tre mesi se no perdevano il gusto, infatti un notaio fiorentino Lapo Mazei(1350-1412) scrisse in merito che:
il vino assumeva un odore e un sapore imbevibile.
Addirittura la vendemmia andava fatta per tutti nello stesso tempo, per evitare che qualcuno si avvantaggiasse speculando, perchè il primo vino nel Medioevo era il più buono, si cominciò in seguito come ai tempi degli etruschi e dei greci ad aggiungere spezie, aromi, zucchero etc.
La fine del vino medioevale
La fine del vino Medievale si realizza quando gli uomini riescono ad evitare la ossidazione, comunque il vino medievale veniva annacquato e usato soprattutto dagli aristocratici quello più raffinato, si può affermare che il vino Medievale scompare nel XVII secolo quando le tecniche di conservazione migliorano drasticamente.
Quanto vino si beveva al giorno nel medioevo?
Nel Medioevo ogni uomo consumava due litri vino, anche se di solito si trattava di un vinello a bassa gradazione alcolica, oggi un uomo consuma mediamente 20 litri all’anno, in epoca medievale si era di più sotto l’effetto etilico, perché sovente l’acqua dei fiumi e dei pozzi era inquinata, provocando un enorme mortalità, quindi si consumava il così detto vinello in senso spregiativo per sicurezza e perché si riteneva che il vino contenute nelle botti avesse una funzione curativa e di prevenzione per le malattie in Particolare cardiovascolari.
https://online-wine-shop.com/il-vino-nel-medio-evo-ai-tempi-di-dante-alighieri/
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joaomurakami · 2 years ago
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Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
Il vino nel Medioevo ai tempi di Dante Alighieri
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Dante e il Vino nel medioevo
Se noi parliamo di vino nel Medioevo, non possiamo astenerci del padre della lingua Italiana il sommo poeta Dante Alighieri, lui ci concede questa definizione sul nettare del Dio Bacco:
il vino nasce dalla fusione ottima fra il calore del sole e gli umori terrestri della vite.
Da classico uomo del Medioevo Dante non vuole soffermarsi a parlare del vino, utilizza questa definizione come metafora al fine di arrivare a una elaborazione di un concetto religioso, incomincia a parlare dicendo che nel momento in cui Dio immette nel feto l’anima intellettiva, cosa che distingue l’uomo da tutti gli esseri viventi.
Con questo gesto, l’anima composta dal suo intelletto riprende in sé le due anime naturali, espressione fin dalla fecondazione quella vegetativa simile con le piante, e quella sensitiva, specifica degli animali.
Il vino il sangue di Cristo
I diverse significati, che danno dell’umanità viene sempre ricondotto al vino. Tutto questo pensiero rispecchia fondamentalmente la concezione dell’uomo medievale, per il quale il vino rappresenta una bevanda da bere , da scambiare dal punto di vista commerciale, ma esprime anche il sangue del Cristo, espressione religiosa per antonomasia, pieno di significati .
Il vino e il Demonio
Il vino per il pensiero del tempo esprime un abuso o vizio decadente, per questi motivi teologici la Chiesa odia il vino e lo denigra dal punto di vista morale e religioso, vedendo in lui un’espressione subdola del demonio, anche se il vino viene usato dai religiosi durante la celebrazione della sacra Messa.
Il vino e la Chiesa nel medioevo
Questo rapporto di amore e odio che ha la Chiesa verso il vino provoca indirettamente una buona produzione di questa blasfema bevanda, infatti in Italia nel basso Medioevo, quello dei Comuni si produce una grande quantità di vino.
Come si faceva il vino nel medioevo?
L’Italia divenne il centro del commercio di tutti i vini e di tutto il mediterraneo e verso l’Europa Continentale (si passò dall’antichità al Medioevo usando al posto dell’anfora botte di legno, come alcuni sanno la vinificazione ebbe un’evoluzione si adoperarono anfore in terracotta rese impermeabili dalla cera, resine, gesso e pece, mentre nel Medioevo si impose l’utilizzo del legno ritenuto più idoneo per una funzione conservativa ) anche se con l’avvento dell’epoca Medievale si persero alcune tecniche di vinificazione produttiva che si erano realizzate in epoca romana, quindi assistiamo ad un arretramento della produzione vitivinicola.
Questa differenza di tecniche di produzione si evince in epoca Medievale, mentre nel periodo del tardo impero romano si erano varie tipologie di vini da quelli a prezzi abbordabili a quelli molto raffinati, cioè vini fermi e frizzanti fino ad arrivare a un vino territoriale, ovviamente si andava al tempo di Roma dal vino che si prestava ad essere invecchiato a quello consumabile subito.
Cosa bevevano nel medioevo?
Nel Medioevo si tornò ad una produzione di vino primordiale e semplice a quelli che riuscivano a conservarsi oltre i sei mesi di vita, dovranno passare secoli prima che gli uomini riscoprano o che vengono reintrodotte le tecniche di conservazione del vino.
I vini medievali duravano pochi mesi e andavano bevuti entro tre mesi se no perdevano il gusto, infatti un notaio fiorentino Lapo Mazei(1350-1412) scrisse in merito che:
il vino assumeva un odore e un sapore imbevibile.
Addirittura la vendemmia andava fatta per tutti nello stesso tempo, per evitare che qualcuno si avvantaggiasse speculando, perchè il primo vino nel Medioevo era il più buono, si cominciò in seguito come ai tempi degli etruschi e dei greci ad aggiungere spezie, aromi, zucchero etc.
La fine del vino medioevale
La fine del vino Medievale si realizza quando gli uomini riescono ad evitare la ossidazione, comunque il vino medievale veniva annacquato e usato soprattutto dagli aristocratici quello più raffinato, si può affermare che il vino Medievale scompare nel XVII secolo quando le tecniche di conservazione migliorano drasticamente.
Quanto vino si beveva al giorno nel medioevo?
Nel Medioevo ogni uomo consumava due litri vino, anche se di solito si trattava di un vinello a bassa gradazione alcolica, oggi un uomo consuma mediamente 20 litri all’anno, in epoca medievale si era di più sotto l’effetto etilico, perché sovente l’acqua dei fiumi e dei pozzi era inquinata, provocando un enorme mortalità, quindi si consumava il così detto vinello in senso spregiativo per sicurezza e perché si riteneva che il vino contenute nelle botti avesse una funzione curativa e di prevenzione per le malattie in Particolare cardiovascolari.
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