#sei pazza?
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animapunkocchidipeterpan · 6 months ago
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Rich si rilassa ☁️🫧
questa fanart risale al 10 maggio! non posso crederci, ho davvero manifestato questo! 🤯
lo so, è folle, è una pazzia ma mi è capitato di chiedermi chissà se Ghali fa il bagnetto a Rich con tanta schiuma, giochini e bagnoschiuma delicato ai fiocchi di riso ❤️ solo a volte l'ho pensato, ho pensato che gli facesse lo shampoo e il bagnetto con la spugna morbida per bambini e che gli facesse le coccole affinché si rilassasse. e che poi, una volta asciutto, pulito e profumato, lo mettesse a letto, avvolto e infagottato nelle coperte morbide e tra soffici cuscini e che gli desse il bacetto della buonanotte per poi fare il giro, mettersi sotto le coperte e abbracciarlo. e che Rich si addormentasse tranquillo e sereno accanto a lui ❤️❤️❤️
fanart made with AI Dall•E-3 on Bing image creator
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demonecelestiale · 1 year ago
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prequel di hunger games got me kicking my feet amd giggling boh raga non so che dire
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raccontidialiantis · 25 days ago
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Il padrone della mia mente e del mio corpo
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Cerco continuamente di catturare la tua attenzione. Voglio tentarti, riuscire a eccitarti ancora un'ennesima volta col mio corpo. Devo riuscirci: sono settimane ormai che non mi guardi, non mi tocchi e non mi dai un pizzico o uno schiaffo sul culo. Che non violi la mia fica infilando improvvisamente una mano nelle mie mutandine. Che non mi metti il medio nel solco del culo, per poi scivolare in basso frugando rapido nel mio ano perché il mio odore “ti porta bene” e poi scappi via senza neppure lavarti le mani! Lurido porco. Quanto ti voglio. E a letto la sera ormai semplicemente "buonanotte."
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Ti volti e dormi, cafone: sai bene quanto mi piace sentirmi profondamente donna, femmina desiderata, con te! Fino a qualche tempo fa non potevi starmi vicino senza ficcarmi le mani ovunque. Anche in pubblico. Mi sembravi una piovra, o la Dea Kali! Da un po’ invece, senza alcuna ragione apparente o broncio tra noi, non onori più la mia passera. Non me la cerchi, non me la lecchi più. Eppure era il tuo dopocena preferito: “l’ammazzacaffè” la chiamavi. E io te la servivo in abbondanza, quando e quanta ne volevi. Non mi fai più gesti volgari ma inequivocabili quando siamo a cena con qualcuno e magari ti stai annoiando, che io poi divento sempre viola ma mi viene da ridere.
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E intanto gongolo dentro, pregustando il piacere che verrà a breve, felice del fatto che mi vuoi. Non ti piaccio proprio più? Che c'è amore mio? Hai un'altra forse? Sai, a volte mi sembra di sentire sui tuoi vestiti un profumo da donna che non è il mio. E quando sei sotto la doccia, rosa dalla rabbia e dalla gelosia annuso il tuo intimo. A volte mi sembra di percepire, oltre al tuo che ben conosco, l'odore di una fregna che decisamente non è la mia! Ho forse un’illusione olfattiva? Non penso… È una tua collega? Forse sto impazzendo per l’astinenza da te? Sono solo stupide coincidenze, deliri olfattivi di una pazza? Insomma: hai una nuova donna o no?
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Dimmelo, cazzo… saprò perdonarti. Forse… Non sostieni più il mio sguardo se chiacchieriamo. Quando mi parli, ultimamente sei sbrigativo, nervoso, insofferente. E io ci soffro. Tantissimo. Non scherzi e ridi più con me. Si: penso proprio che tu dedichi tutte le tue brame e attenzioni a un'altra. Adesso mi apro totalmente: sai che adoro quando mi maltratti. Quando a letto mi brutalizzi, mi costringi bruscamente a sottostarti, io raggiungo le vette del piacere dell’anima: ti sento mio.
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È che quando scopiamo, realizzo proprio allora di essere il tuo giocattolo preferito, il centro della tua concentrazione di maschio che cerca il piacere: ci sono solo io nel tuo mirino. Non esiste altro. Amo moltissimo succhiarti il cazzo a lungo, farti sentire un re. Soffrire per te se occorre, ma certo non per gelosia: non la reggo. È un ospite sgradito che mi uccide da dentro. Esisto solo per te.
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Stasera sarà decisiva: mi farò trovare da te natiche all'aria e completamente aperta. Con l'ano ben lubrificato di olio profumato alle mandorle: adori quando lo faccio! Impazzisci, adori il mio culo: non puoi resistergli, se mi vedi così; non ragioni più e mi salti letteralmente addosso. Sopporto fino a che posso, ma poi mi fai male e urlo. Tu non vedi l’ora che io strilli per la tua inculata violenta, cattiva. Solo allora esplodi dentro le mie viscere! Ti senti padrone. Lo adoro.
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Mi troverai quindi bella pronta da usare, senza più alcuna difesa, vergogna o pudore a difendere il mio corpo. Che comunque ti pretende dentro. Semplicemente, voglio sentire il tuo uccello guizzare libero dentro e fuori dal mio culo. A sfondarmi. Sarò per te un'affascinante leonessa, profumata e invitante. Appassionata. Dimmi: lei è più bella, più disinibita di me? O forse è probabilmente un qualche suo aspetto pseudo-virginale ciò che ti attrae, che ti fa sangue: magari il gusto del nuovo, di quella puttanella, una che magari è ancora una studentessa di liceo?
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Chi è, dimmelo che le cavo gli occhi. È una troia più giovane, quindi? È più sensuale di me? Te le fa le cose che ti faccio io? Ti lascia campo completamente libero sul suo corpo come ti permetto, anzi: ti imploro di fare col mio? È capace quella stronza di ingoiarti senza fare un fiato o un cenno di strozzamento come so fare io, che ti conosco bene e so perfettamente quello che ti piace? Gusta tutto il tuo seme golosa, con passione? Ti pulisce bene con la lingua fino all'ultima goccia? Sa fartele, queste cose?
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O invece ti dice, con la puzza sotto il naso: “no, questa cosa proprio no!” e questo diniego quindi se da una parte ti frustra, dall'altra un po’ ti sfida, ti arrapa e infine stuzzica il tuo istinto di maschio conquistatore? Probabilmente la novellina ignora che fare sesso è soprattutto durezza, fatica, sforzo. E anche ingoiare sapori acidi e fluidi senza schifarsene. Poi esiste anche la parte dello scoprire, sentire e adorare gli odori personali più nascosti di chi stai scopando. È percepire e amare il sangue che pulsa in entrambi e che a volte da uno dei due sgorga. Dolore dell'uno per il piacere dell'altro.
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E poi un confondersi, mischiarsi di sfinteri, bocche, lingue e gole; che resistono e adattandosi provocano sofferenza pura e nobile. Perché è dolore sacro, quello sopportato per amore, solo per amore. Spesso fare sesso è infatti godere del dolore dell'altro; del potere esercitato fisicamente su un altro corpo. Con dichiarata sopraffazione e umiliazione. Cattiveria, forse. Quindi amore mio, coraggio: stasera sfondami ancora, godi di me come sai fare tu, umiliami. Vieni, svuotati dentro il mio culo o nella mia fica; come e quanto vorrai.
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Fai ciò che vuoi, con me. Ricoprimi di sborra tutto il corpo. Qualsiasi cosa mi farai sarà meglio della tua totale assenza di attenzioni per me di questi ultimi giorni. Ti voglio: alle mie labbra avide e alla mia gola manca il tuo uccello. Alla mia nuca serve sentire la tua mano forte. Quella che mi blocca e mi tiene ferma mentre vieni e io ti devo ingoiare, felicissima di essere il tuo sfogatoio sessuale.
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Fammi sentire che sei il mio unico padrone. Ordinami di cucinarti una cenetta deliziosa che ti piaccia molto e dimmi che mentre mangi con indosso solo la maglietta hai bisogno che sotto il tavolo, accucciata in mezzo alle tue gambe, io ti lecchi l'asta, le palle e pure l'ano, se ci riesco. E mentre a fine pasto berrai un po’ di cherry o di porto, d'un tratto mi comanderai di farti venire e io intensificherò il tiraggio per obbedirti. Felice di servirti. Questa è sempre stata una delle nostre recite preferite.
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Le carezze, le frasi romantiche e i bacetti lasciamoli ai fidanzatini: io e te siamo sempre stati una cosa sola e abbiamo sempre avuto un forte desiderio sessuale reciproco, condiviso ed esplorato in tutte le più intime, nostre ed esclusive sfumature. Abbiamo sempre fatto di tutto. Non ho mai avuto neppure il coraggio di confessarle al prete, ultimamente, tanto siamo andati oltre! Sarei comunque scappata vergognandomi, se mi avesse chiesto i dettagli.
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Ed è anche successo, in passato: ognuno cerca sempre di spiare nelle mutande altrui!!! Tu intanto comandami ancora di succhiarti l’anima dal membro e di farti godere, stasera. Lo desidero tanto. Regalami ancora il privilegio di toccarti l’inguine con la punta del naso mentre ti pompo! Ormai ci riesco benissimo. Sono diventata una bravissima puttana, lo sai. E quando il mio naso tocca l'inguine addirittura ultimamente tiro fuori la lingua e ti lecco le palle. Sì, andrà proprio così. Sarò sempre io la tua schiava fedele. Dove la trovi un’altra come me…
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RDA
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be-appy-71 · 3 months ago
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NON AVERE VERGOGNA CON ME...
Non coprirti...
A me piaci così come sei...
Non avere vergogna con me
Mostrati tutta, proprio come sei.
Tutta pazza, tutta intensa, bimba capricciosa a momenti, donna matura in altri.
Non avere vergogna con me
Io voglio essere il tuo compagno, non il tuo giudice.
Hai difetti? Quali? Io ne ho migliaia...
chi non ne ha?
Cicatrici? Smagliature? Cellulite? Io te le bacio tutte.
Con me non coprirti, indossa i vestiti che ami, o non indossarne affatto, non mi importa...
Mi piace la golosina, non l'involucro
Mi piaci tu!...
Punto.
Non avere vergogna con me...
Balla in pantofole, sorridi a viso lavato, gira per casa con i capelli in disordine.
Qual è il problema?
Piangi quando ne hai voglia, che io sarò lì per abbracciarti, o scoppi a ridere che io riderò con te senza sapere perché.
Con me sii te stessa, non trattenerti.
Non avere vergogna con me, perché ho ben chiaro che chi ti ha visto e ti ha lasciato passare non ha capito nulla...♠️🔥
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lastrega71 · 8 months ago
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Che sei pazza.
So che sei pazza, e che hai così tanta dolcezza negli occhi che mi uccidi.
E quando chiudi gli occhi sembri una bambina innocente; l'ultima volta che ti ho baciato mi sono ammalato di te, dicono io non voglia guarire.
Ma perché dovrei? Io voglio andare all'inferno con te.
C. Bukowsky
💄💋👠
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i-am-a-polpetta · 2 months ago
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raga il 10 ottobre è la giornata mondiale della salute mentale, da pazza in culo quale sono e sempre sarò vi chiedo: quale è la cosa più coraggiosa, forte, difficile, grande che abbiate mai fatto per voi, per la vostra salute mentale, per il vostro benessere?
direi che per me sia stato accettare di essere schizofrenica perché non lo so, a volte la risposta a tutte le tue domande non è una liberazione ma un macigno. forse solo dopo che ci fai pace ti rendi conto di tutto il resto: che sei ancora umano, che provi anche emozioni belle oltre a quelle che ti fanno stare una merda e soprattutto che non è la tua malattia a definirti, ma il modo in cui l'affronti.
sì direi proprio che questa sia stata la cosa più difficile.
per voi?
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ravenelyx · 11 months ago
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"Prima ti dicono 'Basta, sei pazza' e poi ti fanno santa."
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saayawolf · 2 months ago
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"Tu sei pazza. So che sei pazza, e che hai tanta dolcezza negli occhi che mi uccidi. E quando chiudi gli occhi sembri una bambina innocente; ultima volta che ti ho baciata mi sono ammalato di te, dicono io non voglia guarire. Ma perché dovrei? Io voglio andare all'inferno con te."
Charles Bukowski
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angelap3 · 2 months ago
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- Dove stiamo andando?
- Stiamo cercando un po' di felicità.
- Ma sei scema? E dove si trova la felicità?
- Nei posti belli, nelle tovaglie di fiandra, nei vini buoni, nelle persone gentili.
dal film "La pazza gioia"
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piccolaaa3 · 3 months ago
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Sono andata alla fiera del riso, pensando di passare una giornata tranquilla fra amici.
Dopo neanche un'ora mi ritrovo a :
* fare da "modella" alla tipa che vende mascara perché "tu che non ti trucchi e hai le ciglia invisibili sei perfetta per far vedere quanto funziona il mio prodotto" (spoiler, funziona talmente tanto bene che ho dovuto sfregarmi gli occhi con il sapone per 10 minuti buoni prima di riuscire a tirare via tutto e sono diventata pure sorda perché non la finiva più di urlarmi nelle orecchie)
* fare da "modella" alla tipa che vende tipo spugnette per depilarsi perché "sulle tue braccia si nota di più" (ah beh.. grazie, menomale che ho messo le maniche lunghe perché ora ho un'enorme chiazza liscia sul braccio)
* litigare con due signore che prima mi hanno chiesto se ero in fila e, al mio "si", si sono comunque messe davanti a me (menomale che siamo noi giovani quelli maleducati, accidenti a voi)
* cercare di ignorare la pazza seduta dietro al nostro gruppo che continuava ad urlare frasi tipo "ehh no Grazia, devi capire che io a 13 anni già lavoravo e a 24 ho comprato casa, i ciovani d'oggi non hanno più voglia di fare un cazzo ormai"
In compenso ho mangiato di tutto tranne che il riso (giustamente, perché mangiare riso alla fiera del riso quando puoi ordinare pizza, arrosticini, patatine fritte e gelato?) e fatto amicizia con una capretta che assomigliava al mio ex (in senso buono eh)
#me
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nineteeneighty4 · 7 days ago
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Boh, sul serio. Avevo trovato casa ,quasi stipulato il contratto, il proprietario era propenso fino a quando non ci siamo incontrati di persona. È un tipo accigliato, puntiglioso , e restio al contatto umano ;mi ha porto la mano quasi infastidito,non ha chiesto altre info sul mio conto ma ha voluto sapere se avessi animali a carico e quando gli ho detto che possiedo un cane di diciotto anni è scattato in piedi e mi ha apostrofato“ Signurì per me non c’è problema, capisco le vostre esigenze, però voi dovete capire pure le mie. Io animali in casa non ne voglio. Nun ne voglio senti’ parla’. Cani , gatti , criceti , topi non mi interessa. Mandateli a morire nei canili. Ripeto , la casa è disponibile ho le chiavi che posso consegnarvi mo’mo’ però dovete lasciare il cane. Se voi siete disposta a trovare una soluzione siamo tutti felici e d’accordo. Altrimenti questo è quanto. Ditemi voi”. L’agente incredulo ha provato a convincerlo/placarlo spiegandogli che il cane è anziano , non vede , né sente più senza ottenere nessun risultato e alla fine se l’è presa anche con lui. Io al contrario ho fatto finta di ascoltare ma mi sembrava di essere finita in un manicomio tra quello che gridava contro tutti e l’agente che provava a farlo ragionare. Alla fine siamo rimasti che proverà ad avanzare un ulteriore richiesta, sperando di convincerlo, e mi farà sapere. Mia zia ,invece , per tutta risposta ( tanto per cambiare) anziché stare dalla mia parte mi ha dato torto dicendomi “ Chiara veditela tu allora. Tu e sto c@@ di cane ! Devi decidere. Non puoi avere entrambe le cose ! Se sei pazza fatti ricoverare !”
Ma come si può chiedere ad una persona di compiere una scelta del genere? Come si può non capire che il cane, così come qualunque essere vivente , ha una propria individualità e non è un oggetto da depositare da qualche parte. Loro li abbandonerebbero i figli per strada , sarebbero capaci di rinunciarvi? Chi o cosa sceglierebbero ? .
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raccontidialiantis · 18 days ago
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Attende
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È paziente, come solo una donna profondamente innamorata sa essere. Aspetta l'ora dell'amore. Lui le ha detto: “va in camera e preparati; fra un po’ verrò su e se mi andrà forse ti userò per il mio piacere.” Le va bene anche così: sa che anche se apparentemente sembra un uomo brusco e rude, lui la adora. Perciò s'è lavata e depilata accuratamente. Il suo uomo non vuole sentire neanche un pelo, sotto la sua lingua e le sue mani. S'è massaggiata il viso e il corpo con della pregiata crema per la notte, fatta apposta per lei, che egli fa arrivare dalla Germania.
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S'è concessa appena un filo di trucco e di rossetto. La vuole così. E lei esegue alla lettera tutto ciò che lui comanda, perché è pazza d'amore. S'è profumata. Soprattutto nelle parti più intime perché è un vezzo che a lui piace: lo fa eccitare. Ma ora…  ecco, lo sente salire le scale. La porta si apre: "ah, ecco il mio giocattolo preferito… ha cinquant'anni ma ancora scatta e mi obbedisce alla lettera…  sei pronta, ragazza?"
"si, mio Signore."
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"ti userò per circa un'ora; poi potrai anche riposare. Un bravo primario di cardiologia deve dormire, prima di affrontare all'indomani un'intera giornata di operazioni. Perché domani opererai tutto il giorno. Giusto, ragazzina?"
"mio Signore, usami come e per quanto riterrai opportuno: questo è il mio primo dovere. Domani in sala operatoria sarò comunque efficiente come sempre. Lo garantisco."
"no. Ci sarebbe troppo rischio e io, sebbene sia il tuo Padrone, non voglio farti commettere errori. Stasera è per te. Voglio infatti solo farti rilassare e ridere assieme. Vieni qui, salta sul letto: desidero godere di te, ma ci sarà solo tenerezza e assoluta intimità, tra noi. Sei contenta?"
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"eccomi, o mio Signore. Come vuoi che mi disponga, per te?"
Il rapporto che si crea tra due amanti rispetta delle regole e dei codici che nulla hanno a che vedere con le comuni relazioni tra amici, parenti, colleghi di lavoro o compagni di studi. E l'intimità tra due che si preparano all'amore è unica ed esclusiva. Preziosa e irripetibile. Va solo rispettata e lasciata svolgersi come deve: li porterà lontano. Sulla via del puro piacere.
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RDA
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be-appy-71 · 4 days ago
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So che sei pazza,
e che hai così tanta dolcezza
negli occhi, che mi uccidi.
E quando chiudi gli occhi,
sembri una bambina innocente;
l'ultima volta che ti ho baciata,
mi sono ammalato di te.
Dicono io non voglia guarire.
Ma perché dovrei?
Io voglio andare all'inferno con te... ♠️🔥
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Charles Bukowski
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occhietti · 11 days ago
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Quando sei troppo vera, risulti pazza,
aggressiva agli occhi degli altri.
Ma tu hai semplicemente l'anima in fiamme.
E un'anima in fiamme non ha mezze misure.
Nè quando sente, né quando parla.
- Maria Luna
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byronthesecond · 2 months ago
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Camille Claudel
1863 - 1943
Il 19 ottobre 1943, nel manicomio di Montdevergues, si spegneva Camille Claudel, dopo trent'anni di solitudine ed abbandono, aspettando invano la visita della sorella e della madre, alla quale aveva ripetutamente chiesto di essere riaccolta in casa.
" Cara mamma, ho tardato molto a scriverti perché faceva talmente freddo che non riuscivo a reggermi in piedi. Non ho potuto scaldarmi in tutto l’inverno, sono gelata fino alle ossa, spezzata in due dal freddo. (…) Sei ben crudele a rifiutarmi un asilo a Villeneuve. Non farei scandali come tu credi. Sarei troppo felice di riprendere la vita normale per fare qualunque cosa. (…) I manicomi sono fatti apposta per far soffrire, non c’è rimedio, specialmente quando non si vede mai nessuno. È il caso di dire che dovete essere pazzi. Quanto a me, sono così disperata di continuare a vivere qui che non sono più una creatura umana. (…) Non ho fatto quel che ho fatto per finire la mia vita come un numero in una casa di cura, ho meritato qualcosa di diverso."
Camille Claudel, da una lettera dal manicomio di Montdevergues alla madre.
“Tenetevela, ve ne supplico … ha tutti i vizi, non voglio rivederla, ci ha fatto troppo male”, così scrive la madre al direttore del manicomio senza riuscire a perdonarle le sue scelte anticonformiste. In trent'anni di internamento, Camille non ricevette mai una sua visita.
"Mia sorella Camille aveva una bellezza straordinaria, ed inoltre un'energia, un'immaginazione, una volontà del tutto eccezionali. E tutti questi doni superbi non sono serviti a nulla; dopo una vita estremamente dolorosa, è pervenuta a un fallimento completo."
Paul Claudel
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Sono precipitata in un baratro … Del sogno che fu la mia vita, questo è l’incubo.
"Sono 17 anni che Rodin e i mercanti di oggetti d’arte mi hanno spedita a far penitenza nei manicomi. Dopo essersi impossessati dell’opera di tutta la mia vita…
Il mio povero atelier, qualche povero mobile, qualche utensile che mi ero forgiata io stessa, la mia povera piccola casa eccitavano ancora la loro cupidigia! – L’immaginazione, il sentimento, il nuovo, l’imprevisto che nasce da uno spirito evoluto, tutto questo era loro precluso, a quelle teste murate, a quei cervelli ottusi, eternamente chiusi alla luce, per cui avevano bisogno che qualcuno gliela donasse. E lo ammettevano: “Ci serviamo di una pazza per trovare i nostri soggetti”.
C’è forse qualcuno che nutre almeno un po’ di riconoscenza per chi lo ha nutrito, che sa dare qualche risarcimento a colei che hanno depredata del suo genio? No! Un manicomio! È lo sfruttamento della donna, l’annientamento dell’artista a cui si vuol fare sudare sangue…Mi si rimprovera (crimine spaventoso) di aver vissuto da sola, di passare la mia vita con dei gatti, di avere manie di persecuzione! È a causa di queste accuse che sono incarcerata come un criminale, privata della libertà, privata del cibo, del fuoco e delle comodità più elementari. "
Camille Claudel in una lettera del 1918 al dottore che ha firmato il suo internamento
"Paul, fratello mio, portami fuori da qui… questo non è il mio posto e tu lo sai… Io so che farai di tutto per allontanarti da me, accetterai incarichi all’estero pur di liberarti di me… è così crudele… crudele...Mio caro Paul, devo nascondermi per scriverti e non so come farò a imbucare questa lettera. Perché, renditi conto, Paul, che tua sorella è in prigione. In prigione con delle pazze che urlano incessantemente, fanno smorfie, sono incapaci di articolare parole sensate. Ecco il trattamento che da quasi vent’anni s’infligge a un’innocente. Quando la mamma era in vita non ho mai smesso di implorarla di togliermi di qui, di mettermi in un posto qualsiasi, un ospedale, un convento, ma non in mezzo ai pazzi. Contavo su di te… mi avete trattata come un’appestata. Tu mi dici, Dio ha pietà degli afflitti, Dio è buono… Parliamone del tuo Dio che lascia marcire un’innocente in fondo a un manicomio."
dalle lettere di Camille Claudel al fratello Paul
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ambreiiigns · 11 months ago
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IO SONO PAZZA DI ME SI PERCHÈ MI SONO ODIATA ABBASTAAAANZAAAAA PRIMA TI DICONO BASTA SEI PAZZA E POI POI TI FANNO SANTA
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