#scoperta creek
Explore tagged Tumblr posts
Text
sadé: "girl, all that playing basketball better pay off..."
and it does! for the next two days, safiya got a promotion at work! 🥳 the second year in scoperta creek will seemingly bring about more productivity and success!
✮ chronological | previous | next ✮
#scoperta creek#scoperta: round 4#glaspie: round 4#safiya glaspie#sade glaspie#ts2 simblr#bacc#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#ts2#sims 2#sims 2 simblr#sims 2 bacc#sims 2 custom hood
11 notes
·
View notes
Text
Storia Di Musica #315 - Blackfoot, Strikes, 1979
Per le Storie di Marzo ho individuato un metodo scientifico infallibile per scegliere la tematica che legherà i dischi di questo mese: ho preso a caso con gli occhi chiusi, un bottone nella scatola in cui tengo quelli di riserve, e ho pescato un bottone nero. Di per sè, il colore nero poteva aprire una infinità di opzioni, ma seguendo il principio della scoperta, in questo 2024, di band dimenticate, ho optato per dischi di band che hanno "nero" nel nome. Tralasciando le scelte più ovvie, il viaggio musicale marzolino inizia nella Florida di fine anni Sessanta, quando stava per prendere il volo il Southern Rock. Siamo a Jacksonville, capitale dello stile, e come molti stavano facendo in quei mesi, dei giovani mettono su una rock band: Rickey Medlocke (batteria, voce) e Greg T. Walker (basso) incontrano il newyorkese Charlie Hargrett (chitarra) e danno vita al gruppo Fresh Garbage Band con Ron Sciabarasi alle tastiere. Da qui inizia una serie infinita di cambi di formazione intorno ai primi tre che seguirà per decenni il destino dei nostri: infatti il primo a lasciare è Sciabarasi, si aggiungono altri musicisti provenienti da un'altra band, i Tangerine, cambiano nome in Hammer e con questa formazione per 6 mesi sono la resident band del più popolare topless club di Gainsville, in Florida, il Dub's. Provano ad andare a New York, e lì si accorgono che esiste già una più affermata band con lo stesso nome, quindi decidono di chiamarsi Blackfoot, in omaggio al popolo dei Nativi americani, dato che Jakson Spires, entrato dai Tangerine, è parte Cherokee, Medlocke parte Sioux, e Walker parte Creek. Ma la loro strada è ancora lunga: la band si scioglie diverse volte, alcuni di loro vanno a suonare con i Lynyrd Skynyrd (Medlocke e Walker, per alcuni mesi nel 1971, uscirà solo nel 1978, dopo l'incidente aereo che colpì il leggendario gruppo, il materiale registrato in quel frangente), si trasferiscono in New Jersey, dove con una formazione stabile registrano delle canzoni, che dopo varie peripezie nel 1975 vengono pubblicate dalla Island, che cercava nel proprio catalogo un gruppo Southern Rock, con il titolo No Reservation, e nel 1976 Flying High, stavolta per la Epic: sono due dischi di southern rock che non lasciano il segno e sopratutto non vendono quasi nulla. La band è sempre in fermento, e passano 3 anni (tra scioglimenti, defezioni per problemi alle corde vocali, dissidi) quando passano alla Atco, che suggerisce loro un approccio diverso alla scrittura. Ne esce fuori il disco di oggi, Strikes (1979), con il cobra sfocato in copertina, che li fa conoscere, dopo dieci anni, al grande pubblico. Merito è di una formazione finalmente definita (almeno per il momento) composta da Rickey Medlocke, Charlie Hargrett (chitarra ritmica), Greg T. Walker (basso) e Jakson Spires (batteria) ed una scaletta che alterna pezzi propri, tra cui i loro due maggior successi, e una scelta azzeccatissima di cover, suonate in maniera originale rispetto alle versioni degli autori. Il suono è più hard o AOR (che sta per adult oriented rock, il genere che maggiormente passavano le radio), e ha una sua natura interessante, per quanto costruita nei canoni del genere senza tante innovazioni.
Mi piace molto la scelta delle cover: I Got A Line On You fu un grande successo dei favolosi Spirit di Randy California, band mitica del rock Californiano del decennio precedente, e qui viene resa più groovy e tosta rispetto all'originale; Pay My Dues fu un successo dei Blues Image, altra band della Florida, di appena qualche anno prima dei nostri, che fu uno dei pochi esempi non californiani di rivisitazione del blues, alla maniera "europea", e che come i Blackfoot era famosa come resident band, non di un topless bar, ma di un famoso locale di Miami, il Thee Image, aperto alla sperimentazione; Wishing Well fu invece un successo dei Free, la band inglese di Paul Rodgers che prima di sciogliersi (lui andrà ai Bad Company) scrisse questa hit. Di tutte e tre, i Blackfoot ne fanno una versione particolare, dove i cambiamenti seppur minimi sono quelli incisivi, regalando alle nuove versione un vestito particolare e riconducibile al loro nuovo stile. Tra gli autografi, segnalo le loro due canzoni più famose: Train Train, scritta dal nonno di Rickey Medlocke, Shorty, che diventerà una hit anche per Dolly Parton e per un'altra band dell'heavy metal, i Warrant. Ma la loro canzone simbolo è Highway Song: oltre 7 minuti spericolati, dalla costruzione epica e imperiosa e che finiscono con sensazionali duelli di assoli alla chitarra, con all'inizio anche belle melodie vocali, canzone che è un grande omaggio all'epopea dei gruppi che dalla Florida hanno messo mattoni importanti all'edificio della Storia del Rock. Il successo arriva, quasi inaspettato, e la band fa da spalla a grandi nomi in tour nel 1979 negli Stati Uniti: fondamentale per loro quello in apertura ai The Who. La band cavalca l'onda e in due anni sforna altri due dischi niente male, Tomcattin (1980, con una Pantera in copertina) e Marauder (con un falco, 1981) e fa due tour seguitissimi. Qui però finisce la loro fortuna: l'arrivo, come uno tsunami, dell'estetica MTV li taglia fuori: il rock del sud è visto come un genere passato e addirittura la ATCO non accettò il loro disco che sarebbe dovuto uscire nel 1984, Vertical Smiles. La band conseguentemente va in crisi e si scioglie per l'ennesima volta. Va detto che non saprei nemmeno contare i vari avvicendamenti, ma considerando che tentano una reunion prima nel 1990 (pubblicando un nuovo disco, Medicine Man) e poi addirittura nel 2004 e nel 2021 sono sicuro che nelle varie formazioni hanno girato almeno 40 musicisti diversi, a dimostrazione di una voglia di musica francamente ammirevole.
20 notes
·
View notes
Text
#bibliotecasanvalentino
Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Milieu Edizioni
Buona lettura a tutti!
SUL FONDO DEL BLACK’S CREEK di Sam Millar
In una torrida e sonnolenta giornata d’estate sulle rive del Jackson’s Lake, il quattordicenne Tommy e i suoi amici Brent e Charlie, detto Ferro per la sua fortuna sfacciata, fanno il bagno nudi nel lago, bevono Coca ghiacciata, leggono fumetti della Marvel e, d’improvviso, assistono impotenti al suicidio di Joey Maxwell, un ragazzino di poco più giovane che sceglie di lasciarsi morire nel lago a poca distanza da loro.
La piccola cittadina di Black’s Creek, a nord dello stato di New York, dove i ragazzi vivono da sempre con le loro famiglie, viene scossa da questo tragico evento e in molti pensano di sapere cosa, o meglio chi, abbia spinto il piccolo Joey a togliersi la vita. In città, infatti, gira un losco figuro che lavora come custode part time al cinema Strand e si dice in giro che vada molestando i ragazzini. Jeremiah, il papà del giovane Maxwell con il quale è meglio non scherzare perché “Lui non perdona e non dimentica…”, chiede a gran voce che venga fatta giustizia. Lo sceriffo Henderson, padre di Tommy, si sente sotto pressione ma non ha abbastanza prove per procedere all'arresto del presunto colpevole. La situazione degenera quando a Black’s Creek vengono commessi due omicidi.
Sul fondo del Black’s Creek è un noir coinvolgente, dal ritmo tesissimo e dal linguaggio crudo, che cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, ma è anche un racconto di formazione che descrive la perdita dell’innocenza di un ragazzino e dei suoi amici che si trovano ad affrontare un nemico feroce, malvagio e subdolo e che, pur di sconfiggerlo, sono pronti a commettere atti irreversibili.
COSA MI È PIACIUTO
All'interno del romanzo l’amicizia appare come un elemento fondamentale, ma anche estremamente fragile. Il primo amore è vissuto come un’esperienza memorabile, ma che genera confusione e dolore. Con grande intensità Sam Millar ci descrive il rapporto speciale che Tommy ha con suo padre, lo sceriffo Henderson, un uomo coraggioso, retto, sensibile, che ha una profonda fede nella giustizia: “…È per questo che abbiamo la legge, Tommy. Se consentissimo alle persone di farsi giustizia da sole, avremmo anarchia e linciaggi. Lo capisci questo, vero?”. In alcuni punti del libro l’autore stempera la tensione con situazioni e dialoghi ricchi di umorismo, ad esempio quando Tommy si caccia nei guai, oppure quando viene rimproverato ripetutamente da sua madre, una sorta di generale in gonnella, per le amicizie che frequenta, i continui ritardi e la sua disobbedienza. Del resto, la signora Henderson fa bene a stare in apprensione per quel suo figlio irrequieto. Black’s Creek è un paesino all’apparenza tranquillo, ma quando arriva il buio il pericolo è in agguato; dopotutto, come dice Ferro a Tommy “La notte e le tenebre appartengono ai mostri. Non ai supereroi”.
COSA NON MI È PIACIUTO
Come sempre quando un libro mi appassiona, mi trovo in difficoltà a evidenziarne gli aspetti negativi. Sinceramente, in questo caso, non ne ho trovato nessuno.
L’AUTORE
Sam Millar è uno scrittore e sceneggiatore nato a Belfast e, dopo la lunga militanza nell’IRA, è diventato uno degli scrittori di crime e thriller irlandesi più famosi. I suoi libri sono tradotti con successo in tutto il mondo. Per Milieu ha pubblicato il memoir “On the Brinks. Memorie di un irriducibile irlandese” e “I cani di Belfast”.
LA CASA EDITRICE
Milieu edizioni nasce a Milano come progetto di ricerca sulla storia criminale e sociale del Novecento e, in un secondo momento, si sviluppa come proposta editoriale a partire dal maggio 2012. Nel nome stesso della casa editrice sta il senso di questo percorso, nel fascino verso una mala a suo modo romantica e nella ricerca dei meccanismi “ambientali”, il milieu appunto, che influiscono sulle scelte dei singoli.
#bibliotecasanvalentino#lettureindie#indiebooks#rubricamensile#bibliotecacomunale#bibliosanvale#bibliosanvalentino#casaeditriceindipendente#milieuedizioni#sulfondodelblackscreek#sammillar#noir#narrativairlandese#consiglilibreschi#consigliletterari#recensione#romanzopoliziesco#narrativacontemporanea#leggereindipendente#leggoindipendente#indie#suicidio#letteraturaindipendente#romanzodiformazione#romanzo#consiglibibliotecari#biblioteca#libri
5 notes
·
View notes
Text
I bambini scoprono fossili estremamente rari di T. rex adolescenti che spuntano dal terreno durante un'escursione nelle Badlands del Nord Dakota Una scoperta straordinaria Tre bambini durante un’escursione nel Nord Dakota hanno fatto una scoperta mozzafiato: un raro esemplare adolescente di Tirannosauro Rex. Il fossile, soprannominato “Teen Rex”, potrebbe svelare nuove informazioni sulla crescita di questo dinosauro del Cretaceo. La scoperta nel Nord Dakota I tre bambini, di età compresa tra 7 e 10 anni, hanno trovato i resti di un giovane T.rex mentre passeggiano nella formazione Hell Creek delle Badlands del Nord Dakota nel 2022. Hanno aiutato a recuperare una serie di ossa nel 2023. Esposizione al museo di Denver Lo scheletro parziale, uno dei pochi esemplari giovani di T.rex
0 notes
Text
Be the Cowboy - Mitski
Be the Cowboy - Mitski (Dead Oceans, 2018) - DOC150LPC1
Gatefold, Ltd., Green (coke bottle) vinyl
Nel momento in cui sto scrivendo sto avendo una palese crisi di coscienza, perchè, dopo 15 giorni di totale apatia e odio nei confronti della prigione cosciente e forzata in cui sono chiusa, un barlume di serenità e luce ha illuminato la mia mente per l’arrivo del pacco di dischi che in un raptus di follia avevo acquistato sabato notte (o forse era venerdì? Magari era martedì... Ecco, non mi sono mai sentita così vicina al conte di Montecristo come ora). Giustamente, qualcuno mi faceva notare che non è propriamente la cosa migliore di tutte, in un momento del genere, ordinare on-line un bene che non sia di prima necessità, quindi adesso, mentre piango pensando al corriere che mi ha portato il suddetto pacco che mi ha consentito l’ascolto del meraviglioso disco postumo dei Disco Inferno (“Technicolour”, ndr.), non posso fare a meno di chiedermi quanto questa cosa stia modificando anche le più intime e private velleità di ognuno di noi che, che abbiamo il senso civico di Greta Thunberg o di un mandarino, ricadiamo comunque nell’errore, pur seguendo dei pattern quotidiani che, fino a poco tempo fa pensavamo non facessero del male a nessuno (anzi, del bene, considerato che il mercato del disco è in crisi e che bla bla bla). Ok, sto facendo un discorso retorico e forse vagamente populista.
Sto impazzendo? Probabile.
Ma quanto ci cambierà tutto questo? Possibile che un gesto tanto automatico come comprare un bene in un primo momento considerato di prima necessità (per la mia sanità mentale) diventi motivo di annosi moti di coscienza e dilemmi etici? Possibile che tutto si stia lentamente riducendo allo stretto necessario del vivere, come se fossimo rinchiusi in una gigantesca Piramide di Maslow e qualcuno avesse momentaneamente buttato via (o perso) la chiave?
Comunque, mentre cerco di non deprimermi ulteriormente, torno a parlarvi di dischi pazzeschi, a ‘sto giro con un sentimentalismo in più (no, non per il discorso di cui sopra), ma perchè questo disco è stata la colonna sonora del mio ritorno alla vita e all’innamoramento: “Be The Cowboy” di Mitski.
Dire che sono tremendamente affezionata a Mitski sarebbe parlare in termini eufemistici. Scoperta con “Puberty II”, la cantautrice giappo-newyorkese ha sempre saputo rappresentare, almeno per quanto mi riguarda, quel senso di inadeguatezza derivante dall’amore, pur mantenendo una forte volitività e tendenza all’autodeterminazione, cosa che, in un momento del genere dove più che mai abbiamo bisogno di figure femminili di riferimento valide e al tempo stesso umane, è una caratteristica non da poco. “Be the cowboy” arriva dopo 4 dischi e una lenta ascesa. Dopo “Lush” e “Retired from sad New Career in Business”, Mitski finalmente trova la sua dimensione sia compositiva che produttiva, incontra con “Bury Me at the Makeout Creek” Patrick Hyland che sarà da quel momento in poi il produttore fisso dell’artista, riuscendo brillantemente a combinare la semplicità tecnica e la tendenza al lo-fi alla poetica espressiva ed eterea di Mitski. Con Bury arriva anche il contratto con la Dead Ocean (produttrice tra gi altri di Slowdive, Kevin Morby, Kruanghbin e Phoebe Bridgers) che, dopo un album composto quasi esclusivamente da papabili singoli (appunto il summenzionato “Puberty 2″) consacra Mitski nel suo lavoro più bello: appunto “Be the Cowboy”.
Il disco si apre con un’esplosione, “Geyser”, la traccia più liberatoria di tutto il disco arriva dirompente come una manata in faccia. Dopo un inizio del genere non possiamo assolutamente aspettarci nulla tranne che quel caos venga incanalato in ulteriori 13 intensissime tracce. Come vi dicevo all’inizio, per me questo disco è stato di enorme compagnia in un momento molto caro: stavo da poco ricominciando ad aprirmi dopo una lunga relazione finita malissimo ed è inutile dire che, incontrare questo disco sia stato per me più che rinfrancante. Perchè è proprio così: tutti i brani di “Be the Cowboy” raccontano una visione dell’amore, della solitudine, del vivere e del proprio bastarsi in una maniera reale e cruda, illuminante per alcuni, rincuorante per altri (eccomi).
“Nobody” è un po’ il pezzo che racchiude tutto questo: echi dance e arrangiamenti sinfonici si fondono al grido disperato di Mitski che in fondo vuole solamente “qualcuno da baciare” e che “ricordi il suo nome” per dare un senso a ciò che fa (“Remember my name”, sesta traccia).
Il disco procede come un roller coaster emozionale squisitamente infiocchettato per consentire all’ascoltatore la migliore delle esperienze d’ascolto possibili: ben strutturata, reale, intima, ma soprattutto sincera.
Ecco, quello di Mitski è questo: un bellissimo disco sincero che si chiude in un finale struggente e romantico che ci catapulta negli anni ‘50 in una vecchia palestra di una scuola con due giovani innamorati che lentamente danzano al suono di “It would be a hundred times easier if we were young again” (“Two Slow Dancers”)
Ascoltatelo da soli, la domenica mattina, con la luce che dalle finestre arriva dritta nei vostri occhi passando per le lenzuola che forzatamente tenete sugli occhi. Tornerete bambini, diventerete adulti, vi riscoprirete ancora una volta incredibilmente umani.
1 note
·
View note
Text
I dinosauri erano creature sociali o Lone Rangers?
In questa immagine artistica, un gruppo di Tyrannosaurus Rex insegue un branco di Alamosaurus nelle zone umide di Hell Creek.
Anche i dinosauri possono aver gradito un po’ di compagnia.
Dal momento della loro scoperta fino agli anni Settanta, i dinosauri sono stati spesso raffigurati come animali solitari. Conducevano una vita relativamente solitaria e non si curavano molto della…
View On WordPress
0 notes
Text
Review Party: Wolfsong - Il Canto Del Lupo (Green Creek 1), di di TJ Klune
Benvenuti in questa tappa di un evento dedicato ad una novità della Triskell Edizioni: Wolfsong, di TJ Klune. Ve ne parleremo durante un doppio evento, un BlogTour e Review Party dal 27 (la data di pubblicazione italiana del romanzo) fino al 4 agosto. Partiamo con la trama:
Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via. Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero. Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega. Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci. Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro. Ahimè, una lettura che non mi ha entusiasmato per diverse ragioni. Lo stile prima di tutto. La trama viene raccontata in grandi capitoli, dentro i quali ci sono tanti piccoli frammenti di storia, a volte anche di poche righe, che personalmente mi hanno staccato dalla lettura, perdendo quasi il filo e rallentandomi. Uno stratagemma particolare che non mi pare di aver incontrato in altre letture. Permette di scoprire più cose, muoversi nel tempo e nello spazio, senza dilungarsi in una prosa che "allungherebbe il brodo". Eppure non è riuscita a convincermi. A volte lo strappo è brusco e si passa da capitoli piuttosto interessanti e molto ben romanzati, a frammenti che...si, ti portano avanti nel romanzo, ma in modo troppo brusco. La storia racchiude molti anni dentro si sé. Partendo da un' "introduzione" su Ox quando era bambino e guardandolo diventare un giovane uomo, sfruttando il sistema che ho accennato prima per focalizzare l'attenzione su particolari della sua vita, quelli più rilevanti, per arrivare al punto dove inizia davvero la storia che Klune vuole raccontarci. Quando incontrerà Joe e la sua famiglia. Ma la storia non si ferma e gli anni proseguiranno fra i vari capitoli più "importanti". Una scrittura che vuole essere veloce per racchiudere una trama enorme, ma che non ci riesce appieno. Oltre il "difetto" che vi avevo detto sopra, il romanzo è fin troppo ricco di ripetizioni che fanno venire il nervoso. Nelle poche scene interessanti e ben descritte, in cui la storia si "placa" permettendoci una panoramica migliore sui personaggi, tornano sempre e affondano la storia, facendo rallentare il ritmo e, se già eravate legati ad un filo, ci si perde. Un grande peccato. La storia ricorda troppo Twilight (anche se decisamente ha tratti più maturi ed affronta tematiche più serie). Su questo punto ci gioca e scherza anche l'autore, durante la lettura. Non sarà il solo "gioco" che farà col lettore, in molti capitoli prova a far ridere mettendo scene che alleggeriscono (in senso positivo) la trama, cercando di allentare la tensione. O almeno, credo sia quello lo scopo. Ed ammetto che qualche sorriso me lo ha strappato. Una nota molto particolare, ma che poteva esser sviluppata molto meglio, è la tematica riguardante la sessualità dei personaggi. Ox è bisessuale, e molti altri sono gay. Tutti uomini. Ed il tutto è accettato come se fosse normalissimo, niente di chè. E qui sta un po' la mia critica. Sarebbe davvero straordinario se le cose si svolgessero davvero in questa maniera nella realtà. Come se un coming out non fosse necessario, alla fin fine. Ami qualcuno e stop. Troppi personaggi hanno una visione del genere ed è troppo "fantasy", passatemi il termine. Non c'è nessuno che metta in discussione la cosa, oppure che ci resti un secondo ad assorbire la notizia. Uno schiocco di dita e tutti solo felici. Sarà che sono così abituata a questo mondo così intollerante che mi aspetto qualcosa di diverso, non lo so. Credo che però sia una questione ancora troppo delicata per lasciarla andare così, manca qualcosa che renda la storia più vera e permettere ai lettori di immedesimarsi. Nel bene e nel male. ...va beh, però non tengo conto che anche riguardo la scoperta dei licantropi le reazioni sono esattamente le stesse. Quindi.... In generale, scorrevole ma, ahimè, non un libro che rientra nelle mie corde. E lo dico con rammarico perché quando ho letto la trama mi incuriosiva molto e pensavo fosse qualcosa di molto interessante. Per il mio gusto, tante scelte lo rendono lento, ripetitivo e quindi noioso e difficile da leggere. La storia resta piuttosto superficiale (a causa dei continui "strappi" ed avanzamenti nel tempo) e si sente che qualcosa manca. Ripeto, un peccato perchè in certi punti mi travolgeva, facendomi entrare nella storia e catturandomi, senza che me ne rendessi conto. Ma, ahimè, questa magia durava troppo poco. Non lo sconsiglio. Le mie colleghe blogger lo hanno adorato e vi consiglio di passare sui loro blog per scoprire di più a riguardo, magari cogliendo altre sfumature che potrebbero portarvi a sceglierlo come prossima lettura. Non fermatevi alla mia impressione, cogliete l'occasione di questo doppio evento per saperne di più.
from Blogger https://ift.tt/2BzP9JW via IFTTT
0 notes
Text
Erba ed erbacce sono tra gli elementi naturali più impegnativi da rendere in un disegno di paesaggio.
Van Gogh – Campo di grano con corvi, luglio 1890
L’erba è un attore non protagonista ma è importante e se viene rappresentata male, rovina la resa del resto del paesaggio.
Si tratta di un fattore che può rispecchiare emozioni e atmosfere: vaporosa e luminosa nella nebbia, scura e tagliente per una scena drammatica, piena di trame per un tappeto più spesso.
L’erba non è mai ferma e può suggerire emozioni, come i drappeggi nelle opere barocche.
Grazie al senso di movimento dei suoi steli, al loro flusso e direzione, si può guidare lo sguardo dove vogliamo, verso il centro di gravità della scena.
Un semplice tratto a matita
Al livello più elementare, disegnare erba è solo un segno sulla carta.
Beh, forse due tratti, uno su e uno giù.
All’inizio del tratto esso è netto e forte, mentre ci si sposta verso l’alto, la pressione viene si fa leggera, in modo che quando si solleva la matita dalla carta il segno si alleggerisce. Il tratto verso il basso, lo farai al contrario nello stesso modo: pesante all’inizio e leggera in uscita. Questo movimento alternato in verticale dei tratti di matita, su e giù è tutto ciò che serve.
Durante questa operazione ciò che effettivamente si sta definendo è l’area in ombra tra i fili d’erba. L’area bianca che rimane tra i segni individua i fili d’erba.
Questa tecnica si chiama disegno negativo.
Pratica
Esercitati a disegnare varie “trame” per raffigurare l’erba. Ecco alcuni suggerimenti:
Varia la lunghezza dell’erba. A meno che non provenga da un prato urbano curato, l’erba non è mai della stessa lunghezza. Variare la lunghezza aggiungerà interesse.
Un leggero arco con il tratto a matita impedirà all’erba di sembrare rigida e innaturale.
Aggiungere varietà di erbacinie tra cui piante a foglie larghe. Anche questo questo aggiungerà interesse alla scena.
Crea erba leggera e morbida con tratti di matita più leggeri.
Per un tappeto d’erba più spesso, utilizzare tratto di matita più corto e più solido.
Per grandi spazi erbosi, usa grafite morbida (4H o 2H) e crea un tratteggio leggero sopra l’area. Questo aggiungerà uniformità.
Quanti dettagli?
La quantità di dettagli da definire mentre si raffigura l’erba, dipende da ciò che richiede il tuo paesaggio e dallo stile con cui lo vuoi raffigurare.
Dell’erba in distanza potrebbe essere resa anche solo con una stesura tonale. Anche l’erba alla base dell’albero in primo piano del disegno qui sotto può essere resa con poco più che una trama. Fino a che non si arriva a rappresentare la zona in primo piano, è difficile che serva distinguere i singoli fili d’erba.
Honey Creek’ di Diane Wright
Se manterrai presenti questi concetti, il disegno dell’erba diventerà molto più facile di ciò che sembra. Si tratta solo di aggiungere qualche trama al paesaggio.
[the_ad id=”77206″]
Quando gli alberi incontrano l’erba
L’area in cui due elementi di un paesaggio si sovrappongono è critica.
A seconda di come rendi questo incontro, puoi ottenere profondità e continuità, armonia o mistero.
Un errore comune che puoi evitare è creare una divisione in linea retta tra alberi ed erba. Conviene piuttosto creare un confine irregolare e indefinito.
Puoi collegare erbacce alla base degli alberi creando zone frastagliate di ombre. Per mantenere tutto fresco e spontaneo utilizza il disegno negativo: applica la grafite nelle ombre e nelle aree tra le erbacce.
Erba corta e irregolare
Mescola molte zone di erba di tipo diverso.
L’erba di un pascolo può essere breve e irregolare e non sempre tutto il terreno è coperto dal suo manto, ci possono essere chiazze di terra scoperte e in mostra.
Questo può aggiungere un sacco di trame interessanti anche a una scena altrimenti monotona.
Devi variare i tratti di matita in termini di dimensioni e direzione.
Nel disegno “Madrid Barn”, qui sotto a sinistra, è stata usata questa tecnica per rappresentare la crescita eccessiva di cespugli e alte erbacce, comune dell’Iowa.
Qui sopra, a destra alcuni esempi di creazione di variazioni nelle zone erbose che si alternano a zone di terra scoperta.
Questa tecnica viene utilizzata nel disegno “Summer Oak”. L’erba breve irregolare è spezzata con aree di terreno che mostrano. Un accenno di un sentiero irregolare che conduce l’occhio al fienile. Le aree erbose sotto l’albero sono più sparse, lasciando che le radici degli alberi si mostrino. Fiori bianchi brillano in primo piano.
Erba lunga e alta
Ci sono occasioni in cui l’erba è incolta, lunga e invasiva, come nel disegno “In the Weeds”, che segue.
L’erba trascurata crea fili belli lunghi. Ma anche in questo caso, suddividere e variare la lunghezza è importante. Il movimento delle masse erbose, creato tracciando archi e variando la direzione dei tratti di matita, suggerisce la sensazione di una giornata ventosa.
L’impressione dei riflessi scintillanti su alcune foglie è stata creata grazie all’uso di una gomma bianca mars, tagliata con un bordo a scalpello affilato.
Con delle matite temperate con la punta a scalpello piatto 4H o 2H, è stato steso un tono leggero su alcune aree dell’erba, creando aree di erba uniformemente in penombra (Per esempio accanto all’auto) L’effetto cercato è quello di dare l’impressione di trovarsi in un cortile invaso da erbacce agitate dal vento – senza che la rappresentazione di ogni singolo filo d’erba disturbasse la composizione.
Suggerimenti
Scatta foto digitali di molte varietà di prati, erbe ed erbacce. Studia in modo approfondito tutte le varie trame, le loro caratteristiche e i cambiamenti al variare delle stagioni per aumentare la tua comprensione. Migliore è la tua comprensione, migliore sarà la tua rappresentazione dell’erba e, in ultima analisi, migliore sarà il tuo paesaggio.
Per imparare a disegnare erba dettagliata, consiglio vivamente di leggere Mike Sibley“Drawing Grass” tutorial o gli articoli in questo blog:
disegnare l’erba: una introduzione al “disegno negativo” di Mike Sibley
Disegno negativo con Mike Sibley (1)
Disegno negativo con Mike Sibley (2) Le basi
Disegno negativo con Mike Sibley (3) il disegno negativo pianificato
Disegno negativo con Mike Sibley (4) il disegno negativo spontaneo
Fonte: DRAWING GRASS and WEEDS tutorial (part 1) by Diane Wright e DRAWING GRASS and WEEDS tutorial (part 2) by Diane Wright
[mailerlite_form form_id=1]
Come disegnare erba e vegetazione Erba ed erbacce sono tra gli elementi naturali più impegnativi da rendere in un disegno di paesaggio.
#chiaroscuro#composizione#corso di disegno#dal vero#disegna#disegnare#Disegni#disegno#disegno dal vero#disegno e pittura#scuola di disegno#scuola di pittura
0 notes
Link
EMIRATOS ÁRABES UNIDOS - DUBÁI:
50 POSTS QUE AYUDAN PARA VIAJAR [1]
Foto: Pixabay
Safari por el desierto de Dubái, ruta 4x4 | Los viajes de Claudia
Eat in Dubai: Watch the Dubai Dancing Fountains while feasting at Gunaydin | Adventure Faktory
Alla scoperta degli Emirati Arabi | Zucchero Farina in viaggio
5 Destinations in Dubai That No Fashionista Can Afford to Miss | Trip & Travel Blog
10 debe hacer cosas en Dubai para los viajeros por primera vez | Voyages Of Mine
Cómo ir de Dubai a Abu Dhabi | Los Traveleros
Dubai en un día: itinerario de visita | Los Traveleros
Désert à Dubaï : excursion dans le désert de Dubaï & autres options pour le désert | Voyage Way
GUÍA: Preparativos para viajar a Emiratos, Malasia y Singapur con niños | Locos por los viajes
What to wear as a woman travelling in Dubai, Abu Dhabi and Doha | Adventures of a London Kiwi
Las 5 mejores experiencias de Dubái (con dinero) | La Guía Viajera
Cómo ir del Aeropuerto de Dubai a la ciudad. Transporte público y privado | La Guía Viajera
Consejos para viajar a Dubái: todo lo que necesitas saber | Imanes de viaje
Dubai: 10 cose da sapere prima di partire | Viaggi Sogni e Passione
Donde dormir en Dubai. Alojamiento en Dubai para todos los bolsillos | La Guía Viajera
7 cosas que hacer y que ver en Abu Dhabi. Visitas imprescindibles | La Guía Viajera
Dubai in 2 giorni: 5 cose da fare e vedere | Blog di Viaggi
Que ver y hacer en tu viaje o en una escala en Dubái | Bitácora de un viajero
Abu Dabi, la capital de los Emiratos | Efecto Fernweh
Dubai tra grattacieli e deserto | La Simo in viaggio
Burj Khalifa a Dubai: come visitarlo | Viaggiolibera
Qué ver y hacer en Dubái con niños. | Trotajoches (Blog de viajes con niños)
Visita a la Gran Mezquita de Abu Dhabi | Vani & Mati de Viaje
10 Things NOT To Do In Dubai (and 10 TO DO Instead) | Indiana Jo
Internet en Dubái. Tarjeta SIM para internet en Dubái | La Guía Viajera
Abu Dhabi in un giorno, come arrivare e cosa vedere • Scorci di Mondo
Dubai in 2 Days: A Budget Travel Guide for Solo Traveller | natpacker
Abu Dhabi cosa vedere 10 motivi per visitarla | Cocco On The Road
Cosa vedere a Dubai: 16 luoghi da non perdere | VoloGratis.org
Consejos para viajar a Dubái | DinkyViajeros
Qué ver y hacer en Dubái en cuatro días | Locos por los viajes
Las mejores excursiones en Dubái. Que lugares visitar cerca de Dubái | La Guía Viajera
Qué ver en dos días en Abu Dhabi con niños y en verano | Loc@s x los viajes
Dubái, el paraíso de los instagramers - Viajes y destinos de todo el mundo | soloqueremosviajar.com
Qué ver en Dubai y Abu Dhabi | Nomadista
1 giorno ad Abu Dhabi, cosa non perdere | In Viaggio con le Brioches
Guía para visitar el edificio más alto del mundo: todo lo que debes saber sobre el Burj Khalifa en Dubái | Viajablog
Dónde dormir en Emiratos, Malasia y Singapur | Loc@s x los viajes
Old Dubai: Al Fahidi, Dubai Creek & the souks in Deira | Travel Addicted Unicorn
Todo lo que puedes hacer en tu viaja a Dubai. Que hacer en Dubai | Portal mochilero
Visitando el Emirates Aviation College en Dubai | El mundo de Floxie
Escala en Dubai y Abu Dhabi | La vida no es solo trabajar
Le cose da fare a Dubai, assolutamente | Party&Partenze
Dubai, la ciudad que te inspira a pensar en grande | Alan x el Mundo
Dubai, is a very dynamic city: 10 things to know before you go | Viaggi Sogni e Passione
QUÉ HACER Y VER EN DUBAI 4 DÍAS | Mi Huella x el Mundo
One Day in Dubai - Best Things to Do | Lifejourney4two
10 lugares que ver en Dubái imprescindibles | Viajeros Callejeros
Guia para viaje a Dubai - Recomendaciones, curiosidades y qué ver y hacer | KIKE ARNAIZ
Preparativos viaje a Emiratos Árabes Unidos | Viajeros Callejeros
0 notes
Text
Golden Goose Superstar Online Sistemi commerciali efficaci
La conservazione dei dipendenti è questo Golden Goose Starter Online ersistente problema principale che affligge i gruppi oggi. Inoltre ci sono un bel po 'di opportunità di business per capacità. Il talento principale è sicuramente in popolarità e il gioco frequente è meno visto, mentre quella è una virtù, quindi il bracconaggio è vivace ei cacciatori di teste hanno una giornata lavorativa. Quello che esattamente dovresti fare per continuare a tenere il tuo registro con te? Come Golden Goose Deluxe Brand Starter Sneakers aresti a mantenere le tue persone esperte? Le persone non guardano solo la rivista di potenziamento del corpo di Joe Weider sulla strada per ispirare la salute, ma hanno ricevuto ispirazioni e anche le immagini di cui il muscoloso, un piccolo corpo selvatico, la persona ha partecipato all'interno di stili di vita sani e attivi. Joe Weider ha iniziato così che ti Golden Goose Superstar Online endessi conto di come le sue pubblicazioni potrebbero attirare le persone per la vita di benessere di tutti. La storia ci spiega che Hitler si suicidò commettendo suicidio nel 1945. Quentin Tarantino invece incita le celebrità americane a richiedere Hitler oltre alla sua persona nazista in quella fiammata di gloria. Il film ggdb che ha Golden Goose Superstar Saldi pianato la strada più importante per molti anglofoni, potresti dover ammettere che un 'vecchio maschio che gioca piuttosto sul piano particolare è spesso la scoperta della sua mente' ha gettato una palla curva a molti obiettivi demografico. Pensaci approssimativamente quando un secondo. questo ragazzo conosce il proprio mercato con il dorso della mano, tuo marito conosce ogni ins, oltre a outs affini al tuo mercato dei servizi e ogni articolo sulla vincita di un individuo che ottiene posizioni di livello più alto. The Walnut creek Press articoli un imprenditore di città che ha anche messo un bel po 'attorno alle speranze che qualsiasi programma potrebbe prosperare. 1 sforzo sembra essere di aiuto ora. Infine, le istruzioni per ripristinare i mercati si trovano qui e di conseguenza qui. Un city stop shop è indubbiamente incredibilmente buono perché 1 ho visto personalmente che i negozi più piccoli sono probabilmente in grado di limitare la possibilità di vendere a causa di problemi, creazione difficile trovare beni alimentari amati. Terribilmente dico, benvenuto nella zona locale Stop Shop!
0 notes
Text
indira is already exhausted from all of the building she's done, but mayor brown wouldn't have sent her if he didn't think she was capable of doing it! let's get into her house tour. 🏠
not sure if it's obvious... but indira's favorite color is purple, lmao!
i absolutely adore her house; it's very chic and simple(ish)!
#indira khatri#khatri: round 1#scoperta: round 1#scoperta creek#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#ts2 build#sims 2 custom hood#ts2 lots#ts2 bacc#ts2 simblr#bacc#sims 2 simblr#sims 2#the sims 2
9 notes
·
View notes
Text
Boston rappresenta oggi una delle città più belle e vivibili di tutti gli Stati Uniti d’America. Non lo si capisce soltanto dalle sue innumerevoli aree verdi o dai tanti giovani che la popolano sia di giorno che di notte; dalle strade più calme, quelle più vissute, più vere e piene di storia, ma anche e soprattutto dalla tranquillità e spensieratezza delle persone che la abitano, soprattutto se rapportata ad altre grandi città americane.
Siamo atterrati al Logan Airport che sorge a pochi chilometri di distanza – circa 15 minuti in macchina – dal centro di Boston, con uno comodo volo diretto TAP Portugal da Lisbona dopo un piacevole stop over di 8 ore che ci ha permesso di visitare un po’ la splendida capitale portoghese.
La nostra avventura in questa magnifica città comincia dal Lenox Hotel, vera e propria istituzione bostoniana nel quartiere di Back Bay. Un mix di tradizione e lusso, un vero e proprio monumento ed icona della città. Sorge a pochi passi dalla strategica Copley Square, e con le sue Penthaus Suites con vista sullo skyline, è anche la migliore location per ammirare la maratona di Boston.
Una camera del Lenox Hotel
La facciata del mitico Lenox Hotel
Maratona di Boston dal Lenox
Passeggiando per Boston
Dall’Hotel Lenox partiamo alla scoperta della raffinata Boston.
Una delle peculiarità di questa città è la facilità di poterla girare a piedi, anche se consigliamo un bel giro in metropolitana, che può sembrare banale ma non lo è sia per l’atmosfera che si respira, ma anche e soprattutto per la sua eleganza. Uno scenario del tutto inaspettato.
Tra l’altro la Boston Subway è il primo sistema metropolitano degli Stati Uniti inaugurato nel 1897, tre anni prima di quella di New York.
Una tappa immancabile della nostra passeggiata sono i Giardini Pubblici, meglio conosciuti come Common Park and the Pubblic Garden.
Un autentico cuore verde della città dove si avverte tra i passanti spensieratezza dal gusto europeo europeo; gente a passeggio con i propri amici a quattro zampe, con i pattini, con lo longboard, con la bici o in fiammanti tutine da jogging che appaiano qua e là. Il posto ideale per fare un pic-nic in primavera o leggere un romanzo. Il fulcro cittadino per lo sport all’aperto e il relax.
Tra il Public Garden ed i Fredrik Law Olmsted’s Parks sorge la Beacon Avenue, la tipica strada dove ti fermeresti ogni metro a fotografare le tipiche case del diciannovesimo secolo e spina dorsale del raffinato quartiere di Back Bay.
Proseguiamo in Newbury Street, la via più famosa di Boston per lo shopping: negozi, gallerie d’arte, ristoranti chic ed eleganti signore che escono piene di buste dalle raffinate boutiques.
Un’altro luogo imperdibile di Boston è sicuramente la Faneuil Hall Marketplace – 4 luoghi in un unica location – sviluppata intorno ad una passeggiata incantata ed animata, piena di artisti di strada e musica live con gli alberi intorno che sembrano prendere vita. Nel 1972 i padri della nazione la proclamarono “The Cradle of Liberty”.
Cuore pulsante della storia e dello shopping di Boston si trova a pochi passi dal lungomare, super consigliato per una bella passeggiata e per godersi ristoranti e negozi dai grandi marchi, accompagnati da una brezza marina che ci ricorda che Boston nasce e si sviluppa a pochi passi dal mare.
A tal proposito consigliamo una bella “traversata” con un taxi-boat che porta fino al Seaport District, zona nuovissima e piena di hotel all’insegna di arte e design modernissimi, come l’Element Seaport che ci ha ospitato la notte prima del nostro rientro in Italia. Questa zona è strategica per la sua vicinanza all’aeroporto – solo 10 minuti in auto – caratteristica particolarmente apprezzata dai businessmen che si recano a Boston per una notte. Da qui la vista sullo skyline è una meraviglia.
Passeggiare al Seaport District
L’Element Hotel
Vista di Boston dal Water Taxi
Boston è piena di centri commerciali, tra tutti vi consigliamo il Prudential Center per ogni tipo di acquisto. Se invece siete più attratti dai mercatini, Boston fa per voi considerati i tipici mercatini che vendono oggetti vintage, i mercatini di prodotti a km zero come il Boston Public Garden o la Faneuil Hall già menzionata prima che racchiude ben 4 mercati intorno a sé (Quincy Market, North Market, Faneuil Hall e South Market).
Senza dimenticarci dei mercatini dell’usato o di libri – come il Brattle Book Shop – che si incontrano qua e là, i centinaia di stand che celebrano i New England Patriots o la mitica Università di Harward, che ovviamente consigliamo di visitare per respirare l’atmosfera di classe di quella che rappresenta una vera e propria eccellenza della cultura americana.
The Brattle Book Shop
Harvard
Merchandising ad Harvard
Peccati di Gola
Ovviamente visitare Boston vuol dire anche immergersi completamente nelle loro prelibatezze gastronomiche. Oltre alle pregiate ostriche presenti in ogni dove, consigliamo anche un bel panino al granchio sul lungomare, per non parlare delle abbondanti colazioni e delle golose soste per sorseggiare un buon tè, autentiche parti integranti della cultura bostoniana.
Per cominciare, prenotatevi immediatamente per un sabato mattina d’inverno al Cafè Fleuri presso il Langham Hotel, un chocolate bar che è un’autentico inno alla gola e propone più di 100 ricette a base di cioccolato. Non è obbligatorio provarle tutte, ma è quasi impossibile resistere. La domenica invece propone un city-brunch al di sopra di ogni aspettativa.
E il giorno dopo? Non lasciatevi scappare la colazione/brunch all’OAK Long Bar Kitchen, dove i pancakes sembrano non finire mai e l’ambiente è molto elegante.
Un po’ di cultura
Boston è anche e soprattutto cultura. All’Isabella Stewart Gardner Museum si percepisce un mix perfetto tra staticità e dinamicità. Il palazzo in stile veneziano sembra fermo nel tempo con le sue tre gallerie che contornano fiori e piante, si respira un’atmosfera di tranquillità d’altri tempi e mentre giovani artisti attraversano questi spazi con la leggerezza e la consapevolezza di chi sa che un luogo così è più unico che raro, soprattutto se si pensa che siamo negli Stati Uniti. Le gallerie ospitano manoscritti e libri antichi, oltre a tele di interpreti dei più famosi al mondo quali Michelangelo, Rembrandt, Manet e Botticelli.
Altre icone di cultura sono la Mary Baker Eddy Library e il museo MFA – Museum of Fine Arts – uno dei più grandi musei degli Stati Uniti d’America. Possiede più di 450.000 opere d’arte che fanno di questa collezione una delle più complete dell’intero continente americano.
Boston è un autentico mix di storia passata e arte contemporanea che si riflette anche nelle rappresentazioni teatrali. Si passa infatti dal Boston Tea Party Ships & Museum con la rappresentazione degli eventi storici che hanno condotto alla rivoluzione americana, fino agli spettacoli più moderni. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere il magnifico Blue Man Show, una forma di intrattenimento differente dal solito e del tutto inaspettata.
Blue Man Group @Charles Playhouse
Boston Tea Party Museum
Isabella Stewart Garden Museum
Mangiare a Boston
Per cena c’è l’imbarazzo della scelta. Se il vostro piatto preferito è un hamburger accompagnato da una pinta di birra, buttatevi in un qualsiasi pub della città… Ma se anche voi, come noi, volete provare qualcosa di ricercato e buono allo stesso tempo, non possiamo far altro che invitarvi a provare l’Artisan Bistrot all’interno del Ritz Carlton Hotel, dove lo stile e il fascino europeo si mischiano al modernismo americano.
Oppure provate l’Omni Marker’s Restaurant, dove John Fitzgerald Kennedy chiese la mano a Jacqueline e dove si narra nacque la squisita Boston Cream Pie. Se siete amanti delle specialità di mare, tuffatevi nell’Island Creek Oyster Bar dove la coltivazione del mollusco è eco-sostenibile e concepita in termini di valorizzazione e celebrazione della qualità dell’ostrica in sè.
Ostriche a Boston
The Artisan Bistrot
The Island Creek Oyster Bar
Tutto questo è stata la nostra Boston e siamo sicuri che la vostra potrà essere ancora molto di più.
Per ulteriori informazioni e consigli, date un occhiata al sito dell’Ufficio del Turismo per lo Stato del Massachusetts e la città di Boston – massvacation.it – che ci ha permesso di vivere una splendida esperienza e condividerla con voi!
Denis
Consigli per un viaggio a Boston, città europea tutta da scoprire Boston rappresenta oggi una delle città più belle e vivibili di tutti gli Stati Uniti d'America…
0 notes
Text
meet ethiopia banks, the third townie to make her way to scoperta creek! she loves music, but knowing that scoperta creek was severely lacking in the makeover department, she wanted to come and make a name for herself!
age: adult (leo)
personality: outgoing, grouchy, lazy
traits: ambitious, excitable, good, hydrophobic, no sense of humor
aspiration: popularity (fame at all costs)
lifetime wish: perform 200 paid salon makeovers
hobby: casual music enthusiast (music & dance)
✮ chronological | previous | next ✮
#ethiopia banks#scoperta creek#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#sims 2 simblr#ts2 simblr#bacc#sims 2 bacc#ts2 gameplay#ts2#sims 2#scoperta: round 4#sims 2 custom hood
7 notes
·
View notes
Text
let the party begin!
everyone made it, and nalani even gifted safiya a computer bc of how cool she is... which i replaced with another one bc it was ugly lol!
everyone got together and had a great time playing kicky bag, while sadé made some flatbread tacos for everyone. delicious! 🌮
✮ chronological | previous | next ✮
#sade glaspie#safiya glaspie#sloane sullivan#aera song#cameron ames#nalani kekoa#indira khatri#theo barlowe#mars capili#scoperta creek#scoperta: round 4#glaspie: round 4#ts2 simblr#bacc#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#ts2#sims 2#sims 2 simblr#sims 2 bacc#sims 2 custom hood
9 notes
·
View notes
Text
finally, after days of painting, sadé maximized her arts & crafts hobby interest! she was then offered a a job in the artist career!
safiya wanted to throw a party, so party they shall! it also doubles as a celebratory event for her promotions + sadé's new job!
(i also want take a second to recognize how beeeeautiful sadé and safiya are omg)
✮ chronological | previous | next ✮
#sade glaspie#safiya glaspie#scoperta creek#scoperta: round 4#glaspie: round 4#ts2 simblr#bacc#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#ts2#sims 2#sims 2 simblr#sims 2 bacc#sims 2 custom hood
7 notes
·
View notes
Text
meet aera song, scoperta creek's resident space nerd and science enthusiast. she lives alone at 001 founders way.
age: adult (virgo)
personality: neat, shy, serious
traits: bookworm, clumsy, daredevil, over-emotional, star quality
aspiration: pleasure (content lifestyle)
lifetime wish: reach maximum long term aspiration
hobby: astronomer (science)
✮ chronological | previous | next ✮
#aera song#sims 2 gameplay#sims 2 screenshots#sims 2 simblr#ts2 simblr#bacc#scoperta creek#scoperta creek introduction#ts2#sims 2
9 notes
·
View notes