#sconcezze
Explore tagged Tumblr posts
Text
L'amica geniale. S3E01. Sconcezze.
28 notes
·
View notes
Note
Scorrendo il blog esce qualche profilo che ti segue come me, è anche bello immaginare chi è il piu perverso/a. Chissà chi si sega di piu e chi squirta meglio.
sì, stai cogliendo lo spirito di questo blog.
le confessioni sono eccitanti di per sé, per il loro contenuto, ma è anche molto eccitante immaginare che tanti profili tumblr insospettabili abbiano le loro fantasie, perversioni, facciano cose più o meno "strane" nella vita reale, come è normale che sia.
trovo molto interessante e stimolante sapere che persone normali, quelle che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni, madri e padri di famiglia, colleghi, conoscenti, parenti, custodiscano nella loro mente segreti, fantasie, sconcezze, desideri, perversioni o facciano determinate cose di nascosto da qualcuno o da tutti.
9 notes
·
View notes
Text

sconcezz's original (2020.03.03)
2 notes
·
View notes
Text
Ci siamo presi tutto il tempo necessario, fino a dimenticarci dell'esistenza stessa del tempo.
Fino a quando la tua bocca si è spalancata senza più alcun disagio, fino a quando la saliva ha iniziato a scorrere fuori dalle tue labbra senza alcuna vergogna.
Fino a quando, centimetro dopo centimetro, gemito dopo gemito, al ritmo delle sconcezze che impregnavano i nostri pensieri, il mio cazzo è scivolato lungo la tua lingua, sempre più a fondo.
Ho superato l'istmo delle tue fauci, ho toccato i punti più sensibili e delicati della tua gola, e mi hai accolto.
I peli del mio pube e i miei testicoli ingrossati accarezzavano il tuo viso, la punta del mio cazzo sospendeva il tuo respiro.
Ti ho tolto l'aria e te l'ho restituita, il tuo sguardo non cessava di elargirmi la riconoscenza a lungo serbata.
Quando ho stretto fra le dita la tua vulva calda ed esuberante, ho sentito che la tua urgenza premeva più ancora della mia.
Il tuo orgasmo è confluito nel mio in pochi tocchi, ho versato nella tua gola il succo di tutte le nostre attese.
4 notes
·
View notes
Text
"Stai immaginando altre sconcezze, vero?"
Non senti la mia mano come tocca?
Penso il tuo corpo: è questo il mio pensiero,
e un bacio che sia balsamo alla bocca.
Patrizia Valduga

16 notes
·
View notes
Text
Adoro gli uomini tristi con grandi occhi marroni, scaccerei via la loro malinconia,la assorbire come fa il sale con l'acqua e la pelle intrisa di sudore,farei mio ciò che fa male al cuore perché,io essere immondo vivo di sconcezze e rudi passioni
7 notes
·
View notes
Text
Di bandi, di guide turistiche (o forse no) e di altre sconcezze
Giuro, volevo scrivere. Poi sono successe delle cose. Anche troppe. Di lavoro non parlo anche se almeno quello per il momento c’è, fino a che l’attuale treenne non comincerà ad andare alle elementari, perlomeno, dovrebbe esserci. O a meno che non sposi un milionario, che tutto può essere. Invece a fine gennaio è uscito Il Bando. Quello che aspettavo da almeno 12 anni, io. Quello a cui siamo…
0 notes
Link
0 notes
Text
Definitivo e tombale, tutti gli altri discorsi sono discorsi da celebrolesi! L'Attimo Vincente - di Giulio Zoppello 02 Agosto 2024·
Vediamo di fare il punto della situazione su ciò che è successo sul ring, su #AngelaCarini e togliere un po' di roba inutile dal tavolo. Sta girando il tweet di un giornalista che parla della #Imane come di una sorta di brocco che solo una piagnona magari plagiata dagli strumenti del minculpop nostrano poteva far vincere. Ecco il giornalista Giovanni Rodriquez (di cui vedo condividere il post ovunque) di boxe sa poco, infatti dà una lettura dei dati e della carriera non solo erronea, ma da chiaro non conoscitore di questo sport. Partiamo dall'elefante nella stanza: #ImaneKhelif non è un'atleta trans. Si tratta di un caso molto particolare per il quale al momento la definizione è lungi dall'essere conclusiva. Diciamo che per la maggiore va il definirla un'atleta intersex, un termine usato per includere tutte le variazioni innate nelle caratteristiche del sesso che non rientrano nelle tipiche nozioni dei corpi considerati femminili o maschili. Queste variazioni possono interessare i cromosomi sessuali, i genitali, gli ormoni e l'apparato riproduttivo. Tali persone non possono essere categorizzatile secondo il consueto sistema binario maschio/femmina.
Stiamo parlano di una percentuale che conta qualcosa come l'1% della popolazione. Ci sono variazioni nei cromosomi sessuali? La Khelif è nata donna ma con cromosomi maschili, una condizione compatibile con un disordine della differenziazione sessuale: un sesso cromosomico di tipo XY e un fenotipo femminile. Il che ci porta al famoso tasso di testosterone, che in dosi sopra la norma permetterebbe alla pugile algerina di avere un surplus non da nulla in termine di potenza e forza. Ma è proprio qui il pomo della discordia. Nel 2023 la Khelif era stata sospesa dalla IBA, la Associazione Internazionale Boxe Amatori presieduta dal russo Kremlev, dopo i Campionati Mondiali dove aveva preso l'argento. Il livello di testosterone era troppo alto secondo gli standard IBA, differenti da quelli del CIO in virtù dei quali la Khelif aveva partecipato a Tokyo 2020. Attenzione, le Olimpiadi di Tokyo però, ebbero la boxe organizzata anche dalla IBA! Il CIO dopo il 2023, ha deciso di ammettere la Khelif ma secretandone i testi ed i dati, dicendo che erano però conformi ai suoi standard. Gli standard della IBA e del CIO sono diversi. Il che è un grosso problema.
La guerra tra CIO e IBA è però particolare. Parte con la corruzione sistematica nella IBA, che ha trasformato la boxe alle Olimpiadi in una schifezza di cui questa Paris 2024 è il triste canto del cigno. Non ci sarà più boxe dai prossimi giochi, troppi verdetti assurdi, furti, mafie e sconcezze. La Federazione Pugilistica Italiana ha lasciato la IBA, disconosciuta dal CIO dal 2019, ad inizio di quest'anno il che per me spiega il perché di certi verdetti di questi giorni. La IBA per inciso ha sempre invitato atleti russi e bielorussi e questo è stato un altro elemento nella crisi. Un bel casino eh? Bene. Ora il punto è: che la Khelif sia una donna non credo ci siano dubbi. Sul fatto che possa gareggiare contro altre donne invece io penso che sia un problema non da nulla. Non tanto per la sua identità o condizione, quanto perché questa non la rende uguale alle sue avversarie. Di questo ovviamente la Khelif non ne ha nessuna colpa. Non è un atleta trans che effettua una transizione per gareggiare contro altre donne con tutti i problemi noti del caso. Lei è vittima della sua sfortunata condizione.
Imane Khelif non è una pugile mediocre. Questo lo direbbe uno che non conosce minimamente la boxe e non sa leggere un minimo i dati. Il suo vero record disponibile su BoxRec di parla di un 36 (5) - 9 (0) - 0 prima di oggi. Percentuale di KO? 12%, non proprio bassa per una pugile donna dilettante. E tenete presente che 6 delle sconfitte le ha subite nei primi 9 match, nel 2018, nel primo anno da dilettante. Così giusto per inquadrare la cosa. Chi altri l'ha battuta? #MiraPotkonen tipo 260 combattimenti in carriera e una sfilza di medaglie lunga come la mia gamba. Rodriquez ha scritto "ha perso ai quarti di Tokyo" come a dire: è una pippa. Ha perso contro #KellieHarrington, un'altra top mondiale con una sfilza di medaglie, un satanasso che poche ore fa ha commentato: “Se la Khelif fosse un uomo e venisse accertato al 100%, io sarei disgustata dal fatto di esserci salita sul ring così come molte altre. Un uomo contro una donna non è assolutamente ok. Ma ora come ora nessuno sa qual è la verità”.. E tenete presente: aveva 21 anni. Oggi ne ha 25, è nell'età in cui si entra nel prime per un fighter. Ai mondiali del 2022 con chi perde in finale (come se una finale fosse facile da raggiungere)? #AmyBroadhurst altra fighter eccezionale.
Tutte sanno chi è la Khelif e negli ultimi anni negli USA e UK si è discusso ferocemente su di lei, non è cominciato adesso tutto questo casino. Se seguite la boxe lo sapete, sennò cascate dal pero ma non è colpa vostra. Tutti hanno visto quanto è migliorata dagli inizi, è anche normale, è determinata e sa credo di avere qualcosa in più data la sua condizione. Non finirà certo con questi Giochi tutto questo. Ho letto molti dare della vile o della buffona o peggio della marionetta in mano alla destra alla #Carini. State zitti. Non sapete di che parlate. Angela Carini è stata bronzo mondiale ed europeo, ha più di 110 combattimenti in carriera, è esperta, è brava. Ma vedendo il match era chiaro che l'avversaria è arrivata armata di una fisicità e potenza totalmente sproporzionate. Eccessive e connesse alla sua situazione particolare? I primi due colpi hanno quasi fatto saltare il caschetto alla Carini. Mai vista sta cosa nei welter. Sul ring anche col caschetto puoi finire in coma. Avete mai fatto guanti con gente più grossa? A me è capitato due volte e tutte e due le volte è finita molto male. Me lo ricordo ancora. Qui è stato come chiedere ad un medio di combattere un massimo leggero.
La Carini ha mangiato merda in vita sua che voi manco vi sognate. Sveglia alle 4, diete, corse fino a scoppiare, migliaia di sessioni di allenamento con guanti, sacco, colpitori, sparring. Il naso è bello schiacciato, i denti non sono rimasti tutti, mani e costole hanno preso colpi su colpi. Conosce una sofferenza che voi non conoscente. Sa cosa può reggere. Ha capito subito che non poteva vincere, che avrebbe riportato danni enormi. Il peso non c'entra, che siano entrambe donne non c'entra. C'è una sproporzione inedita a livello di potenza e fisicità che era nota e per me va risolta. Creando una categoria ad hoc? Forse. Ma non vorrei essere nei panni delle avversarie di qui in avanti. E se pensate che il CIO sia l'impero del bene svegliatevi: la sua storia è tetra come l'IBA, lo è sempre stata. Intanto Angela sa che il suo sogno, per cui si è fatta il culo, quella medaglia che voleva dedicare al padre scomparso, non c'è più. Questo forse le fa più male di ogni pugno, ma di pugni si muore ancora oggi sul ring.
1 note
·
View note
Text

Qui parleremo del computer e della lente.
No, non sto parlando di una macchina fotografica, benché oggidì essa sia appunto composta da un computer interno e da una lente montata davanti.
No, qui il computer è il nostro cervello e la lente il nostro occhio.
Sì, la definizione è mia eddunque grossolana.
Epperò, trovo fornisca una sommaria indicazione del fenomeno.
Se la luce ci arriva "trattata" da parolacce come cellule bipolari, amacrine, ganglari e da teppisti come assoni, bastoncelli, coni, poi è la corteccia cerebrale che decide che roba è quella che arriva.
E così la corteccia blatera di sconcezze come la "coerenza del colore" e regole come "prossimità" "somiglianza" "continuità".
O di semantiche sciocchezze come "l'organizzazione della figura-sfondo".
Per non parlare degli "indici monoculari fisiologici".
Questo, la corteccia quando riceve.
Successivamente vari detentori di cortecce si riuniscono in situazioni accademiche pontificando di pareidolia ed apofenia.
Tutto ciò, quando il meccanismo funziona ordinariamente.
Diversamente - ma ricorrentemente, purtroppo - ci si mettono assunzioni di droghe o degenerazioni senili - ad immettere un viraggio sul processo.
La fine e sensibile appassionata di fotografia Paola Piluso cita Kierkegaard nel segno di una arguta sintesi circa gli elementi in gioco:
"Ciò che si vede dipende da ciò che si guarda. Perché l'osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo".
Ecco, un atto creativo.
Mica per niente Paola acclude una fotografia di Helga Stentzel.
Perché eccome se è creativa, Helga.
Colloca una bacinella in terra ed è subito - per giocosamente parafrasare Quasimodo - bocca con lingua.
Guarda una cappa di camino e subito vede un naso.
Osserva due imposte e subito le trasforma in occhi, con tanto di sovrastanti soppracciglia.
E consente a tutti noi di svolgere l'identica dicotomica operazione guardare / vedere.
Ma occorre udire un sonoro "la" perché ciò accada, qualcuno deve fornire la relativa nota.
Helga Stentzel è sopraffina musicista, in ciò.
All rights reserved
Claudio Trezzani
0 notes
Text

È PIÙ SACRO VEDERE CHE CREDERE – FUORI DAL GARAGE
Una volta con gli amici ci vestimmo a lutto, sacrificammo un gallo, uno del gruppo lavorava in un garage. E, insomma, ci nascondemmo in questo garage, era notte, accendemmo delle candele, bevemmo un intruglio greco a base di orzo e menta, e poi io morii, e, attorno al mio cadavere, gli altri piansero, risero, cantarono epinici, dissero sconcezze, giocarono a palla, parlarono, battendo i denti forte, del tempo nuovo che sarebbe venuto e a un certo punto applaudirono. Sorse l’alba, e, fuori del garage, trovammo un cavalluccio marino morto, steso sull’asfalto, e ci abbracciammo: e questo è lo splendore.
Nell’immagine “Alba” una figurazione di Veronica Leffe (procedimento analogico e digitale).
Testo di Pier Paolo Di Mino.
Ricerca iconografica a cura di Veronica Leffe.
Potete trovare questa nota archiviata su:
0 notes
Text
L'amica geniale. S3E01. Sconcezze.
16 notes
·
View notes
Text

L'amica geniale S03E01 (Sconcezze)
Book title: Odi ed epodi by Orazio
#l'amica geniale#my brilliant friend#latin poetry#orazio#horace#odi ed epodi#books in tv shows#sconcezze#l'amica geniale season 3#my brilliant friend season 3
13 notes
·
View notes
Text
Dietro al teatro ti dico che ti apro.
2 notes
·
View notes
Photo
Capitolo 1 Sconcezze
#my brilliant friend#l'amica geniale#italianedit#super in late with this i am sorry#mine: gifs#also yes i needed that part of the intro.#even if you don't see anything
423 notes
·
View notes
Text
Dire che Rodolfo Graziani è stato un fascistone di quelli brutti potrebbe essere un poco riduttivo. Vanta in curriculum il massacro di Debra Libanòs, l’uso di bombe all’iprite durante la campagna d’etiopia e una serie di altre sconcezze che a elencarle tutte facciamo notte (una notte buia).
Igiaba Scego scriveva:
Oggi sono in pochi a ricordarsi Graziani, ma fu tra i più feroci uomini che il fascismo abbia mai avuto. In Africa ha compiuto stragi brutali e inenarrabili. Sarà ricordato non per il suo genio militare, ma per la crudeltà dei suoi metodi.
Ma era stata un poco ottimista. Nel 2012 a Graziani è stato dedicato un sacrario ad Affile. Fra i politici presenti all’inaugurazione c’era l’assessore alla mobilità del Lazio Francesco Lollobrigida, ora ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare, nonché cognato dellu presidente del consiglio Meloni e attualmente impegnato a spiegare ai giornalisti il significato (di indirizzo e assolutamente non ideologico) della locuzione “sovranità alimentare”.
Per dirla con le sante parole di @a-tarassia:
io non so se questo sia o no un governo fascista, ma so per certo che al governo è pieno di fascisti
64 notes
·
View notes