#scatti italiani
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Lori Sammartino Italia
a cura di Angela Madesani con un testo di Ennio Flaiano
Nomos, Busto Arsizio 2023, 208 pagine,18,5x21cm, Cartonato in tela con sovracoperta, Italiano/Inglese, ISBN 979-12-5958-149-5
euro 35,00
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La prima grande monografia dedicata a Lori Sammartino raccoglie i suoi scatti “italiani”. 130 fotografie in bianco e nero raccontano l’Italia dal 1955 al 1970.
Lori Sammartino inizia a scattare negli anni Cinquanta, durante un viaggio negli Stati Uniti e in Messico, realizzando fotografie di notevole qualità. Rientrata a Roma, inizia a lavorare come fotoreporter in particolare per la rivista “Il Mondo”; nel 1963 viene chiamata dall’ACI a documentare la zona del Gargano e con le sue immagini viene pubblicato un volume; nel 1969 realizza un reportage nell’ospedale psichiatrico di Guidonia. Nonostante la prematura scomparsa, questo volume custodisce numerosi scatti della fotografa romana, i suoi molteplici ritratti dell’Italia e dei suoi paesaggi, i suoi volti, le sue spiagge e i suoi vicoli.
Realizzato in collaborazione con Alberto Damian Gallery e l’archivio dell’artista, accompagna la retrospettiva inedita presentata a Paris Photo 2023. Con un testo di Ennio Flaiano, tratto da La domenica degli italiani (1961).
13/01/24
#Lori Sammartino#Angela Madesani#Ennio Flaiano#Italia#scatti italiani#photography books#libri di fotografia#130 fotografie bianco e nero#Alberto Damian Gallery#Paris Photo2023#fashionbooksmilano
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“Ci sono fotografi che pensano in termini di "doppia pagina", "copertina", "orizzontale", "verticale". Non mi interessano (…), non li voglio frequentare anche se riconosco che sanno come commuoverti, come fare le foto. Ma io preferisco i fotografi che vanno, incontrano, escono.
In una scuola o un'accademia di fotografia e pubblicità, o qualcosa del genere, ho chiesto ai ragazzi di dirmi il nome di un fotografo o di una fotografa che gli piaceva. Silenzio assoluto. Va be', cito Koudelka, Cartier-Bresson, oppure Berengo Gardin, Ugo Mulas, per parlare degli italiani... Niente. Dico: "Ragazzi, ma avete mai sentito parlare di Pier Paolo Pasolini?". Giuro, hanno risposto "No". Gli insegnanti non gliene avevano mai parlato! Questi ragazzi sono letteralmente "vuoti". Ho chiesto loro: "Ma allora cosa studiate, di fotografia?". "La tecnica". Che è il peggio che si possa insegnare, perché ormai la tecnica non esiste più: fai degli scatti, e basta. Mentre il linguaggio, la trasmissione, il racconto, il documento, l'invenzione... niente!
lo sono sempre stata fortemente ancorata nel presente. La fotografia bella ed elegante mi interessa, mi piace, ma mi interessa di più quando racconta e denuncia lo stato delle cose. La resistenza la si fa anche con le piccole cose, come una mostra, un dibattito... (...) Non è che mi metto lì a fotografare i trulli di Alberobello, no, io fotografo quello che mi è vicino, che mi interessa, che mi coinvolge. Qualcosa da difendere, da amare, da apprezzare, da odiare..."
Letizia Battaglia - Volare alto volare basso: Conversazioni, ricordi e invettive.
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A noi gli occhi, Please! Identità fotografiche celebra Gigi Proietti con oltre 80 scatti unici Dal 30 ottobre 2024, Spazio5 a Roma osp... #gigiproietti #IdentitàFotografiche #mostrafotograficaRoma #omaggioGigiProietti #spazio5 https://agrpress.it/a-noi-gli-occhi-please-identita-fotografiche-celebra-gigi-proietti-con-oltre-80-scatti-unici/?feed_id=7636&_unique_id=671bb00c2dd7a
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Bozzoli fa il turista a Marbella (e usa la sua carta), ecco le foto in hotel con Antonella e il figlio. Gli inquirenti: «Paga con i contanti, forse diretto in Marocco» Cappellino bianco in testa, camicia hawaiana, bermuda rosa. Giacomo Bozzoli è alla reception dell'Hard Rock hotel di Marbella con la moglie Antonella Colossi e figlio di 9 anni. E' il 30 giugno, il giorno prima del verdetto che confermerà la sua condanna definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, ucciso e gettato nel forno della loro fabbrica nel 2015. Sembra un turista come tanti in vacanza con la famiglia. Ma il 1 luglio la sua vvita cambierà per sempre. Peccato, però, che mentre i giudici decretavano il verdetto della sua colpevolezza, lui era già lontano dall'Italia. Una fuga - ne sono sempre più convinti gli inquirenti - premeditata e studiata da tempo. Bozzoli è latitante ormai da 10 giorni e queste immagine - mostrate in esclusiva al Tg1 - sono una svolta nella ricerca del 39enne bresciano. Le foto La receptionist del Hard Rock hotel di Marbella, nel sud della Spagna, avrebbe riconosciuto tra i clienti proprio Bozzoli. Il suo documento sarebbe stato registrato il giorno prima del verdetto della Cassazione, poi il vuoto assoluto. Prova che fino alla lettura del verdetto lui si è mosso alla luce del sole, ha usato la sua carta d’identità e non si è camuffato in alcun modo. Lo si vede bene, appunto, mano nella mano del suo bimbo che a sua volta tiene stretto un palloncino azzurro. E si vede lei, Antonella Colossi, che è la compagna di Bozzoli e madre del piccolo, parlare con una impiegata al bancone della reception. Scatti da famiglia felice in due fermi immagine diversi. Attraverso rogatoria gli inquirenti italiani hanno chiesto di accedere al sistema di video sorveglianza dell'albergo per verificare se effettivamente era lui la persona che si è presentato al resort. Le immagini delle telecamere che hanno ripreso Bozzoli nell’hotel di Marbella, in Spagna, il 30 giugno sono arrivate in procura. A consegnare i fotogrammi alle autorità italiane la polizia spagnola. Dove si trova? Ma lui dove si trova? Ora Bozzoli è inseguito da un mandato d'arresto europeo, in teoria si è fatto terra bruciata attorno. Di certo non ha preso aerei, paga in contanti e il primo mezzo potrebbe essere stata una nave con destinazione Marocco. Gli investigatori puntano sui paradisi fiscali, da Capo Verde, all'Africa, ma anche alla Svizzera e ai Paesi dell'Est. Ovunque, pur di non dover scontare l'ergastolo. La mappa dei suoi spostamenti Intanto gli inquirenti stanno cercando di ricostruire eventuali spostamenti interni in Spagna e Francia da parte dell'uomo che con la compagna e il figlio ha trascorso una decina di giorni tra Cannes, Valencia e Marbella. Non si esclude che possa essersi imbarcato su una nave dopo essersi liberato della Maserati Levante usata per lasciare l'Italia. E sulla quale la compagna non ha saputo dire nulla. Bozzoli, che durante il processo iniziò con queste parole il suo esame: «Vorrei dire che io dirò tutta la verità perché io sono innocente, e dirò solo la verità», è quindi ancora latitante all'estero. Il giallo della Maserati In Spagna la sua Maserati Levante è stata inquadrata solo una volta dalle telecamere stradali ma in un periodo in cui il 39enne era ancora con la compagna e con il figlio, rientrati in Italia e a Brescia venerdì in treno dalla Francia. Siamo stati «insieme fino al primo luglio quando abbiamo scoperto in Internet della conferma dell'ergastolo. Poi Giacomo si è allontanato ma non so dove», ha detto ai carabinieri Antonella Colossi, la compagna del 39enne. Che in sette giorni ha perso la memoria «per lo choc dopo la sentenza» ha detto, e prima ancora il cellulare. Sono stati «a Cannes la prima notte fuori dall'Italia», ha spiegato.
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Bologna, presso la sede della Regione la storia del Tour de France in 40 scatti d'epoca
Bologna, presso la sede della Regione la storia del Tour de France in 40 scatti d'epoca Tutto il Tour de France in 40 scatti d'epoca. Immagini entrate nella storia, che da oggi al 14 giugno saranno riunite in una mostra allestita presso la sede della Regione a Bologna. Nell'anno della Grande Partenza Firenze Emilia-Romagna, per la prima volta dall'Italia – dal 29 giugno al 1^ luglio- un omaggio alla più antica e prestigiosa corsa ciclistica a tappe del mondo, di cui vengono ripercorsi i momenti più significativi da un punto di vista sportivo, storico e sociale. Dalla vittoria di Maurice Garin, nella prima edizione del Tour nel 1903, ai giorni nostri: una grande storia collettiva, ricostruita attraverso foto provenienti in gran parte da collezioni private e testate d'epoca. Tra i tanti scatti anche quello di Carlo Martini che immortala il 6 luglio 1952 lo scambio della borraccia tra Coppi e Bartali, entrambi vincitori di due edizioni del Tour: una foto simbolo come poche altre di un'epoca. O quello sulla straordinaria impresa di Marco Pantani nel 1998, riassunta nel titolo della Gazzetta dello sport "Marc de Triomphe". Senza dimenticare, ovviamente, gli altri grandi campioni italiani che hanno vinto il Tour: Ottavio Bottecchia, Gastone Nencini, Felice Gimondi, Vincenzo Nibali. Promossa dalla Presidenza della Giunta regionale e realizzata in collaborazione con l'Assemblea legislativa, la mostra è curata dalla sezione di Bologna dell'Unione nazionale veterani dello sport, un'associazione di volontariato riconosciuta dal Coni che svolge attività didattica e divulgativa in ambito sportivo. L'esposizione è allestita in Viale Aldo Moro 52 ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sergio Strizzi: The perfect moment è alla Estorick Collection of Italian Modern Art
Di Silvia Pellegrino Ha preso il via ieri 15 maggio alla Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra "Sergio Strizzi: The Perfect Moment", una mostra di 80 scatti che testimoniano il lavoro del grande fotografo nel cinema italiano. Sergio Strizzi, The perfect moment è alla Estorick Collection of Italian Modern Art Ha preso il via il 15 maggio e prosegue fino all'8 settembre "Sergio Strizzi: The perfect moment", la mostra fotografica ospitata dalla Estorick Collection of Italian Modern Art di Islington a Londra che presenta 80 scatti realizzati dal grande fotografo e dedicati al mondo del cinema italiano. La mostra presenta per la prima volta nel Regno Unito una panoramica pressoché completa del lavoro di Sergio Strizzi (1931-2004) che ha lavorato come fotografo di scena su alcuni dei più importanti set cinematografici sia in Italia che all'estero dagli anni '50 ai primi anni 2000. Il suo lavoro include fotografie iconiche di Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Sophia Loren. L'esposizione che ha preso il via mercoledì scorso è il risultato di un progetto ambizioso nato circa un anno fa, frutto della collaborazione tra la Fondazione Sergio Strizzi e la Direttrice della Estorick Collection of Modern Italian Art, Roberta Cremoncini. Pensato per il pubblico inglese, il progetto ha avuto una prima fase di selezione di 120 foto, fino alla scelta delle 80 in mostra, principalmente in bianco e nero, che raccontano la carriera del famoso fotografo cinematografico. Come ci confermano Vanessa e Melissa Strizzi, le figlie del grande fotografo che abbiamo incontrato alla serata per la stampa, la scelta delle foto dei set cinematografici e dei ritratti non è stata così "indolore": "Avrei voluto anche la barriera...", confida Melissa. Ci spiegano che la foto in questione fa parte del set del film Fuga per la vittoria (Escape to Victory), presente in mostra in diversi scatti, ma senza la foto dei giocatori allineati sul campo, quella che loro chiamano affettuosamente "la barriera". Risulta altrettanto difficile trovare la loro foto preferita tra quelle in mostra: tra le più amate da Melissa, quella con Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau, presente nel set "La Notte" e nella stessa locandina della mostra, perchè in questo scatto il padre è riuscito a cogliere qualcosa di iverso: "Nella foto l'attrice sorride, mentre nel ruolo che interpreta nel film di Michelangelo Antonioni è sempre triste". Per Vanessa la preferenza cade sul set del "Giudizio Universale" (The Last Judgement), con due foto in bianco e nero: un ritratto di Silvana Mangano che sembra avvolta dalla luce e quella corale del ballo di sala. Per la direttrice della Estorick Roberta Comencini sono i ritratti del servizio fotografico realizzato alla Torre Galfa di Milano che hanno come protagonista un'altra icona del cinema italiano: Monica Vitti. Ma è lo stesso Strizzi che l'occhio attento riesce a scorgere nello sfondo di una foto di scena con l'attrice de "La Ragazza con la Pistola" (cercate in galleria 1) e così pure negli scatti di altri attori di cui divenne amico e che ci vengono indicati dalle sorelle Strizzi. "Ce ne sono diversi, sicuramente Stanley Baker...quando morì fu una delle poche volte che vedemmo papà piangere". L'amicizia con il leggendario attore non è l'unico legame che il fotografo strinse fuori dal set con attori inglesi e non. Oltre a Baker, prematuramente scomparso a 48 anni, ci raccontano dell'amicizia con Sir Michael Cane (in esposizione nelle foto di Escape to Victory) e con l'attore americano Ben Gazzara, immortalato da Strizzi con Audrey Hepburn sul set del film Bloodline. Tra gli italiani, il regista Francesco Rosi e Marcello Mastroianni, che erano di casa quando Vanessa e Melissa erano piccole. Nella bella video intervista di Luigi Abramo che vi suggeriamo di vedere all'entrata in galleria, Sergio Strizzi dice di Mastroianni: "Non amava farsi fotografare e non riusciva a distinguere tra una buona ed una cattiva foto, ma sempre disponibile sul set.. sempre collaborativo". Quello che per il visitatore è un viaggio nel mondo fantastico del cinema dei tempi d'oro, per Vanessa e Melissa bambine era la normalità. Entrambi i genitori lavoravano in quel settore, quindi giocare con i props del film Lo Squalo o vestirsi con costumi di scena delle Avventure del Barone Munchausen (in esposizione ci sono foto del set con Robin Williams) era il nostro equivalente di giocare con le bambole. Un po' meno facile spiegare il lavoro del padre agli amichetti e compagni di scuola, ci spiegano, perchè a quei tempi il fotografo cinematografico era una professione praticamente nuova. Niente a che vedere con la figura del paparazzo, sebbene alcune testate giornalistiche l’abbiano erroneamente associata al fotografo romano. ... Continua a leggere su
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Maurizio Mattioli ha sposato Simonetta Benincasa, Enzo Salvi testimone: le foto della cerimonia
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 16 Gennaio 2024 0 CONDIVISIONI Maurizio Mattioli ha sposato Simonetta Benincasa. L’attore ha annunciato la lieta notizia su Instagram, dove ha pubblicato alcuni scatti…
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#campodellezuccheintoscana#campodellezucchereggello#dovevedereuncampodellezuccheintoscana#quantocostailcampodellezuccheintoscana
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Coppola e Toppo Fashion Jewels
Deanna Farneti Cera
photographs by Gian Paolo Barbieri, Henry Clark, Franco Rubartelli
Antique Coll.Club, Woodbridge 2009, 287 pages, 25x25,5cm, ISBN 978-1-85149-611-2
euro 50,00
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This book is a recognition of the talent of Lyda Coppola, designer and owner of Coppola e Toppo, a costume Jewellery company which was active in Milan from 1948-1986
A true work of passion, this book lovingly charts the creative path of Italian jewelry designers Lyda Toppo and Bruno Coppola, famed for their intricate over the top designs of clustered beads. Sumptuous illustrations complement a well-researched and accessible text. The duo designed for Valentino, Dior, Balenciaga and Pucci and many more, and worn by countless Hollywood stars and on catwalks the world over. Deanna Farneti Cera first glimpsed the jewels of Coppola e Toppo in 1987 at an auction house in Milan. Instantly fascinated by their diversity, the evocative power of the colors, the wealth of shapes and motifs and the multitude of materials used, she soon developed an overwhelming passion for the stunning creations. This book, researched over the last twenty years, is the culmination of that passion and a reconstruction of the creative path of Coppola e Toppo, charting their inspiring partnership from their first appearance in VOGUE in 1948, through to Lyda's death in 1986. This book lovingly charts the creative path of Italian designers Lyda Toppo and Bruno Coppola, famed for their intricate and over-the-top creations designed for Valentino, Dior, Balenciaga, Pucci, and others, and worn by countless Hollywood stars and on catwalks worldwide.
Questo volume è un omaggio al talento di Lyda Coppola in Toppo (Venezia, 1915 – Milano, 1986), la disegnatrice e fondatrice, insieme al fratello, della Coppola e Toppo, un’azienda di gioielli per la moda attiva a Milano dal 1948 al 1986. Sono proprio i complementi creati da Lyda – innanzitutto bijoux, ma anche borse, sciarpe, cinture, foulard – a dare il tocco finale a molte delle mises proposte dagli stilisti che hanno segnato la Haute Couture francese della fine degli anni Quaranta e dagli stilisti della moda boutique italiana degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. All’inizio della carriera, Lyda Coppola, forse a causa delle sue origini – madre triestina, di origine ebraica, padre napoletano – caratterizza la sua produzione combinando, in modo inusuale, materiali tipicamente italiani provenienti da parti diverse della penisola, come le perle in vetro veneziano e il corallo di Torre del Greco. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, a partire dal 1948, i bijoux di Coppola e Toppo diventano famosi prima a Parigi (Elsa Schiaparelli, Jacques Fath, Edward Molyneaux, Robert Piquet, Pierre Balmain, Jeanne Lanvin, Nina Ricci, Cristobal Balenciaga, Jacques Heim sono i loro primi clienti) e poi negli Stati Uniti, dove – a cominciare dai primi anni Cinquanta e per almeno quindici anni – si riversa la maggior parte della loro produzione. La stampa, da «Vogue» Francia a «Vogue» America, e con i redazionali su «Harper’s Bazaar», «Women’sWear Daily», «The New York Times», «Herald Tribune» accompagna la presentazione nelle città americane più importanti delle due collezioni annuali di Coppola e Toppo, accrescendone il successo commerciale. Dai primi anni Cinquanta, Lyda Coppola crea i gioielli per Emilio Pucci e per la gran parte degli stilisti della moda italiana: Roberto Capucci, Germana Marucelli, Carosa, Biki, Sorelle Fontana, Pino Lancetti, Patrick de Barentzen, Federico Forquet, Enzo, Ken Scott, Valentino, Krizia. Il connubio dei bijoux Coppola e degli abiti firmati viene ripreso da straordinari servizi fotografici di Gian Paolo Barbieri (autore di oltre 40 scatti, qui riprodotti), Henry Clark, Franco Rubartelli, pubblicati sulle riviste di moda internazionali. La storia di Coppola e Toppo si dipana in contemporanea alla crescita e affermazione della moda italiana, passata da una condizione di artigianato nei primi anni Cinquanta a un’industria fiorente e conosciuta in tutto il mondo negli anni Ottanta come Made in Italy. Oggi i bijoux e i complementi di Coppola e Toppo rientrano nei collectibles più ambiti dai collezionisti di gioielli d’epoca.
18/01/24
#Coppola e Toppo#Fashion Jewels#Deanna Farneti Cera#jewelry books#costume jewellery#fashion books#fashionbooksmilano
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Bici d'epoca: le ciclostoriche più famose d'Italia
Le bici d'epoca sono oggetti che rievocano un'era dorata per gli amanti delle due ruote, quando la fresca brezza sui volti e gli scatti dei cambi di marcia facevano parte di avventure straordinarie. In Italia, paese dalle lunghe tradizioni ciclistiche, numerose sono le ciclostoriche che permettono agli appassionati di rivivere quelle emozioni in sella a bici d'epoca perfettamente restaurate. Bici d'epoca e la ciclostorica più famosa: l'Eroica Una delle manifestazioni più famose nel nostro Paese è l'Eroica, che si svolge ogni anno in Toscana. Nata nel 1997, l'Eroica ha l'obiettivo di preservare la tradizione ciclistica italiana delle due ruote d'epoca. La partenza avviene dal pittoresco comune di Gaiole in Chianti, nel cuore della regione toscana, e i partecipanti devono indossare abbigliamento e utilizzare mezzi realizzati prima del 1990. Lungo il percorso di oltre 200 chilometri, gli appassionati possono ammirare i panorami mozzafiato delle colline toscane, affrontando strade in ghiaia e sterrate allo stesso modo dei pionieri del ciclismo. Oltre alla corsa principale, l'Eroica offre anche altri percorsi di meno chilometraggio per chi è meno allenato o ha meno tempo a disposizione. Pedalando in Veneto: il Granfondo Pinarello Un'altra ciclostorica prestigiosa è il Granfondo Pinarello, organizzata ogni anno in Veneto. Questo evento prende il nome dal celebre marchio di biciclette italiano Pinarello, che è stato il fornitore di numerosi campioni del ciclismo sia professionistico che amatoriale. La Granfondo Pinarello offre percorsi di diverse lunghezze, da quello corto di 33 chilometri a quello più impegnativo di 138 chilometri. Gli appassionati hanno l'opportunità di pedalare attraverso i suggestivi paesaggi del Veneto, passando per le vigne del Prosecco, le strade bianche della Valdobbiadene e visitando città d'arte come Asolo e Valdobbiadene. In Toscana non dimentichiamoci dell'Ardita di Arezzo Se credevate che l'Eroica fosse l'unica ciclostorica di grande livello in Toscana allora vi sbagliavate di grosso. Ideata e fondata dalla Fondazione Arezzo Intour e dall’Associazione A.S.D, “L'Ardita” di Arezzo consiste in una tre giorni di mercatino, esposizioni museali, degustazioni, musica e ovviamente l’omonima ciclostorica. Caratteristica importante di questo suo tracciato da 80 chilometri è quella di essere diventata un percorso permanente. Questo permetterà di favorire il “turismo di prossimità” in modo da scoprire pedalando Arezzo e il territorio che lo circonda, di visitarne le attrazioni e apprezzarne le eccellenze. Il percorso dell’Ardita parte (e arriva) dalla piazza principale di Arezzo, piazza Grande, all'interno del centro storico e raggiunge la vetta dell’Alpe di Poti. Si possono scegliere ben tre percorsi: - il Gourmet di appena 30 chilometri - il Classico da 50 chilometri e che raggiunge il casentino - l’Ardita di 80 chilometri che va ad include la cronoscalata all’Alpe di Poti Una corsa storica ma... vintage Infine, la Milano-Sanremo Vintage è un appuntamento molto atteso dagli amanti delle bici d'epoca che vogliono attraversare il tragitto che una volta facevano i grandi ciclisti italiani. La partenza avviene, come quello della gara professionistica odierna, da Milano e arriva fino a Sanremo, passando per i celebri Capi della Cipressa e del Poggio. In questa ciclostorica, gli appassionati possono indossare le maglie dei campioni del passato e affrontare le salite che hanno scritto la storia del ciclismo. La bellezza delle bici d'epoca Le ciclostoriche in Italia offrono, quindi, l'opportunità di immergersi nella storia e nella tradizione del ciclismo italiano, indossando abiti d'epoca e pedalando su bici restaurate con cura e passione. Partecipare a queste manifestazioni è un modo unico per rivivere le emozioni e i ricordi di un'epoca passata, celebrando la bellezza del ciclismo e delle sue tradizioni. Foto di Dan Fador da Pixabay Read the full article
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Ofelia, annegamento di un ghiacciaio a Voltorre
Per la Giornata Internazionale della Terra, sabato 22 aprile 2023 alle 16, l’Associazione Sarisc per la promozione della cultura e dell’ambiente presenterà al Chiostro di Voltorre Ofelia, annegamento di un ghiacciaio un racconto per immagini fotografiche di Luca Brunelli a cura di Carla Tocchetti, nelle sale al primo piano con ingresso lato lago. Fotografo sensibile al richiamo del teatro, Luca Brunelli si è formato con Karen Berestovoy e ha approfondito tecnica e linguaggio frequentando i corsi dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano ed affianca la sperimentazione sulle tecniche di stampa nell’ambito di un percorso di ricerca sul versante materico. Per il progetto Ofelia, presentato in alcune locations del Lago di Como tra cui il Limiti Humanities Festival presso il Chilometro della Conoscenza, Villa del Grumello, Brunelli ha realizzato alcuni scatti sulla reinterpretazione della figura di Ofelia, protagonista dell’Amleto di Shakespeare. La giovane Ofelia, che per un tragico ripudio sprofonda nelle acque di un torrente, rappresenta una Natura abbandonata dall’Uomo che con le sue azioni provoca il surriscaldamento del Pianeta e la morte dei ghiacciai. Il ghiacciaio, trasformato in massa d’acqua, confluisce nel lago in cui anche l’Ofelia impersonificata da Brunelli si avvia alla fine. Il racconto per immagini ha nel ruolo di protagonista l’attrice Sonia Cucco ed è stato realizzato tra settembre e dicembre 2019 sulle pendici del ghiacciaio del Ventina in Valmalenco, nei pressi del torrente Lanza a Valmorea in provincia di Como, e sulle sponde del Lago di Como presso Domaso. Pervasi da un lirismo che attraversa stati emotivi legati alla sorpresa e alla presa di coscienza, gli scatti di Brunelli ci accompagnano al cuore di una tragedia il cui finale tuttavia, a differenza di quello di Shakespeare, potrebbe essere ancora riscritto. L’iniziativa si inquadra nelle buone prassi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per una urgente riflessione sulle tematiche ambientali e sulla sostenibilità relative al cambiamento climatico e territoriale, che sta mettendo a rischio la disponibilità idrica a medio e lungo termine nei territori del Lago di Varese. Il programma include anche una sezione storico documentativa con interviste e cimeli d’epoca, fondati sulla testimonianza di Maria Antonia “Tona” Sironi, l’alpinista protagonista con Vivi Papi nel 1958 della spedizione varesina per il nascente Catasto dei Ghiacciai Italiani, per conto del CAI Varese, del Comitato Glaciologico Italiano e del professore Nangeroni dell’Università degli Studi di Milano. I materiali iconografici di Papi, fino ad inediti, testimoniano il fermento che si concentrava intorno al CAI Varese e il desiderio dei giovani di mettersi a disposizione di una maggiore conoscenza dello status ambientale montano e sono stati concessi dall’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities, Archivio fotografico, Fondo Vivi Papi che si trova a Villa Toeplitz presso l’Università degli Studi dell’Insubria, inoltre verrà proiettata una intervista video a Tona Sironi, realizzata nel 2014 da Cesare Gandini e Annamaria Fumagalli Papi. La sezione espositiva al Chiostro è arricchita dalla esposizione di alcuni materiali tecnici da scalata in uso negli anni Sessanta, di proprietà della famiglia Sironi Diemberger. Read the full article
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That's Hall, in via dei Reti 23 a Roma nel quartiere San Lorenzo, inaugura il suo calendario eventi il 20 febbraio alle ore 18.30 con "Professione Fotoreporter", uno storytelling fotografico curato dall'archivio fotografico di Marcello Geppetti, in collaborazione con Officine Fotografiche. L'evento, in programma per il 20 febbraio, offre l'opportunità di esplorare l'archivio fotografico di Marcello Geppetti, un fotoreporter di spicco che ha immortalato fatti e costumi italiani del '900 con una sensibilità artistica unica. Un viaggio emozionante attraverso le storie dietro gli scatti di uno dei maestri della fotografia italiana, con un contributo di partecipazione di 10€. Marcello Geppetti, nato a Rieti nel 1933, ha segnato un'epoca nel fotogiornalismo italiano. Dai primi passi nell'agenzia Giuliani e Rocca agli scatti iconici della Dolce Vita, Geppetti ha catturato momenti drammatici e indimenticabili della storia italiana. Co-fondatore dell'Associazione Italiana Reporter Fotografi (AIRF), Geppetti ha lottato per i diritti dei fotoreporter, ottenendo la tessera di fotografo nel 1977. La sua carriera si è estesa attraverso gli "anni di piombo", i set cinematografici e le immagini iconiche di eventi sportivi. Il 27 febbraio 1998, Marcello Geppetti ha scattato il suo ultimo clic, lasciando un'eredità di oltre un milione di fotografie che narrano la storia lunga della vita e della storia italiana. Le sue opere documentano un periodo fondamentale, e alcune delle sue immagini più celebri, come il bacio a Ischia tra Liz Taylor e Richard Burton, sono entrate nella storia della pop art. La sua eredità continua a vivere attraverso la Marcello Geppetti Media Company, che diffonde le sue opere in esposizioni internazionali e in luoghi prestigiosi. L'evento "Professione Fotoreporter" offre un'occasione imperdibile per immergersi nella storia attraverso gli occhi e l'obiettivo straordinario di Marcello Geppetti, un'icona del fotogiornalismo italiano.
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Le foto di una call speciale con Mario Cresci
A fine gennaio, una call speciale di Swapmuseum, promossa dalla scuola di fotografia e arte contemporanea Linea di Lecce, in collaborazione 34°Fuso e il Museo della Ceramica di Cutrofiano, ha permesso a 12 partecipanti di prendere parte alla 3 giorni di workshop “Spazio Materia Azione” tenuto dal pluripremiato fotografo Mario Cresci, uno dei primi innovatori e sperimentatori italiani che ha indagato le potenzialità del linguaggio fotografico.
Dopo la visita guidata alla collezione ceramica di Salvatore Matteo, alla presenza di Mario Cresci...
...i partecipanti hanno avuto l’obiettivo, di esercitarsi realizzando degli scatti d’autore alla collezione ceramica e agli ambienti del museo.
Qui alcuni scatti d’autore di alcuni partecipanti: Gianluigi, Giorgia, Benedetta, Cosimo.
Inoltre, alcune foto, sono diventate "manifesti d'autore":
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Torneranno i vecchi tempi
Con le loro camicie fiammanti
Sfideranno le correnti
Fino a perdere il nome dei giorni
Spesi male per contare solo quelli finiti bene
Per non avere da pensare a niente altro se non al mare
Torneranno tutte le genti che non hanno voluto parlare
Scenderanno giù dai monti ed allora staremo a sentire
Quelle storie da cortile che facevano annoiare
Ma che adesso sono aria, buona pure da mangiare
Tornerai anche tu tra gli altri
E mi sentirò impazzire
Tornerai e ti avrò davanti
Spero solo di non svenire
Mentre torni non voltarti
Che non voglio più sparire
Nel ricordo dei miei giorni resta fino all'imbrunire
Torneranno gli innocenti tutti pieni di compassione
Per gli errori dei potenti fatti senza esitazione
Senza lividi sui volti, come un taglio sopra al cuore
Prendi un ago e siamo pronti, siamo pronti a ricucire
Tornerai tu in mezzo agli altri
E sarà come impazzire
Tornerai e ti avrò davanti
Spero solo di non svenire
Mentre torni non voltarti
Che non voglio più sparire
Nel ricordo nei miei giorni resta fino all'imbrunire
Tornerai tu in mezzo agli altri
E sarà come morire
Tornerai e ti avrò davanti
Spero solo di non svenire
Mentre torni non voltarti
Che non voglio più sparire
Nel ricordo nei miei giorni resta fino all'imbrunire
Torneranno anche gli uccelli
Ti diranno come volare
Per raggiungere orizzonti
Più lontani, al di là del mare
Stringimi come sei
Non c'è più niente
Tornerai tu in mezzo agli altri
E sarà come impazzire
Tornerai e ti avrò davanti
Spero solo di non svenire
Mentre torni non voltarti
Che non voglio più sparire
Nel ricordo dei miei giorni resta fino all'imbrunire
Resta fino all'imbrunire
Niente
Resta fino all'imbrunire
Torneranno anche gli uccelli
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Pesaro 2024. Pasqua tra Musei e Mostre: da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile musei e monumenti aperti
Pesaro 2024. Pasqua tra Musei e Mostre: da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile musei e monumenti aperti. Da venerdì 29 marzo a Pasquetta, 4 giorni continuati di aperture a Palazzo Mosca-Musei Civici con le splendide raccolte di ceramica, dipinti e arti decorative, Casa Rossini dove respirare l’atmosfera speciale della casa natale del compositore, al Museo Nazionale Rossini per un viaggio a 360° nel mondo del genio e al Museo Diocesano che testimonia, con reperti archeologici e beni storico-artistici, l'operato della chiesa pesarese nel tempo. Giovedì 28 marzo, quarto giovedì del mese, si aprono al pubblico i Musei Civici di Palazzo Ciacchi con l’allestimento rinnovato che propone dipinti, ceramiche e arti decorative dai depositi di Palazzo Mosca. Giovedì 28 e sabato 30 marzo le visite a Palazzo Ducale per conoscere l’edificio che racconta la storia delle signorie di Pesaro. Sezione ricca per l’archeologia, sempre aperta ai visitatori da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile. A Palazzo Almerici, si visita il Museo Archeologico Oliveriano che documenta mille anni di storia - dal periodo piceno alla tarda età imperiale - e si articola in quattro sezioni: la necropoli picena di Novilara, il lucus pisaurensis, il municipio di Pisaurum e il collezionismo settecentesco. Nell’area archeologica di via dell’Abbondanza si ammirano i resti di una dimora signorile di prima età imperiale, riccamente decorata con mosaici. Nel cuore del Parco San Bartolo l’area di Colombarone - con il suo Antiquarium - conserva i resti di una ricca residenza tardo-imperiale sulle cui strutture, a partire dalla metà del VI secolo d.C. si insedia il complesso cristiano della basilica di San Cristoforo ad Aquilam. Nel circuito di Pesaro Musei anche i luoghi perfetti per gli appassionati delle due ruote, con e senza motore: da venerdì a lunedì porte aperte al Museo della Bicicletta di Palazzo Gradari con 40 bici da corsa in un excursus cronologico dal 1930 fino ad oggi con la storia gloriosa del mezzo di trasporto sostenibile per eccellenza. In via Mameli, nella sede storica della Benelli, domenica e lunedì si visita il Museo Officine Benelli con la sua preziosa collezione di 150 motociclette del brand che ha fatto grande Pesaro ‘Terra di piloti e motori’. Le mostre E poi una scelta decisamente variegata di mostre. A Palazzo Mosca doppia proposta per gli amanti di pittura e ceramica: nell’ammezzato, Mario Logli. Custode della bellezza, monografica – di cui sabato 30 marzo si presenta il catalogo - dedicata ad un protagonista tra i più attivi e apprezzati sulla scena artistica della seconda metà del Novecento che ha saputo custodire tradizioni e storia della sua terra e interpretare le sfide più complesse della contemporaneità. In esposizione le opere più iconiche di una lunga carriera. Nella project room, La rinascita della maiolica a Pesaro dallo Storicismo al Decò con maioliche e terrecotte dai depositi dei Musei Civici del periodo dal 1870 al tardo decò. Al Centro Arti Visive Pescheria, ‘Sculture nella Citta’ 1971/2024. Dall’arte pubblica di Arnaldo Pomodoro allo spazio urbano di dieci giovani autori, prima tappa del progetto di Pesaro 2024 ‘Dalle sculture nella città all'arte delle comunità’ che nasce dalla memoria della storica esposizione ‘Arnaldo Pomodoro: Sculture nella città 1971’: nel loggiato, due sculture di Pomodoro e materiali d’archivio per approfondire il lavoro di uno dei massimi artisti italiani, nella chiesa del Suffragio le proposte di dieci autori under 35. Lo spazio bianco - sede della Fondazione Pescheria dedicata alla fotografia e all’immagine -, accoglie ‘Tutto nasconde un segreto. Nuovi scatti’ con il lavoro recente della pesarese Maria Letizia Morini, artista portatrice della sindrome di Down che ha iniziato a fotografare a dieci anni. Alla Galleria Rossini, la quinta edizione della mostra collettiva d’arte che espone pittori, scultori e ceramisti pesaresi ‘Arte Solidale’, progetto nato nel 2019 per iniziativa dell’associazione di volontariato ‘Piattaforma Solidale’. Allo Spazio TORRSO, la mostra ‘Corpo Ambiente’ di Michele Cotelli e Giulia Seri, il secondo appuntamento della rassegna UN/NATURAL in cui la nuova galleria in centro storico apre le sue porte e i suoi sotterranei per dare vita ad una installazione organica, un corpus di immagini e scenari. Non mancano le attività in tema pasquale: giovedì 28 marzo (ore 16.30) ai Musei Civici, la caccia al tesoro con un piccolo laboratorio finale ‘Chi cerca trova…le uova!’, consigliato dai 5 ai 9 anni. Costo 4 euro, prenotazione obbligatoria (0721 387541). Domenica 31 marzo (ore 16.30), il Museo Nazionale Rossini propone la visita guidata “Rossini e la Pasqua: il maestro tra musica e vicende biografiche”, strutturata come un’antologia di curiosità relative alla solennità cristiana che celebra la risurrezione di Gesù, tra lirica, composizioni sacre e vicende biografiche del grande maestro Gioachino Rossini; compresa nel biglietto di ingresso, prenotazione consigliata (0721 192 2156). MUSEI, MONUMENTI, AREE ARCHEOLOGICHE E MOSTRE Palazzo Ciacchi (via Cattaneo 34) giovedì 28 marzo 15-18.30 ingresso gratuito, richiesta prenotazione; info 0721 3831 [email protected] Visite guidate a Palazzo Ducale (piazza del Popolo) giovedì 28 marzo h 16 (45 minuti) sabato 30 marzo h 10.30 (1 ora e mezzo) prenotazione obbligatoria, ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e per i possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro Info 0721387541 [email protected] Palazzo Mosca - Musei Civici (piazza Mosca 29) / Casa Rossini (via Rossini 34) venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile 10-13 / 15.30-18.30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro info 0721 387541-357 [email protected] Museo Nazionale Rossini (Palazzo Montani Antaldi, via Passeri 72) venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile: 10-13 / 15-18 ingresso a pagamento, gratuito fino a 18 anni e per i possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro; info Sistema Museo 0721 1922156 www.museonazionalerossini.it Museo Archeologico Oliveriano (Palazzo Almerici, via Mazza 97) venerdì 29 marzo - lunedì 1 aprile 15.30 -18.30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro tel 0721 33344 [email protected]. Area archeologica di via dell’Abbondanza venerdì 29 marzo - lunedì 1 aprile 10.30-12.30 / 15.30-17.30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro 0721 387541 Area archeologica e antiquarium di Colombarone (strada San Cristoforo 136) Venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile 10-13 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro, info 0721 387541, [email protected] Museo della Bicicletta (Palazzo Gradari, via Rossini) Venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile 10-13 / 15.30-18.30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro, 0721 387541 [email protected] Museo Diocesano (Palazzo Lazzarini, via Rossini) Venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile orario 15.30-18.30 Ingresso a pagamento, info 0721 371219 [email protected] Museo della Marineria Washington Patrignani (Villa Molaroni, viale Pola) venerdì 29 marzo orario 15-19 chiuso: 30 marzo, Pasqua e Pasquetta ingresso gratuito tel 0721 35588 Museo Officine Benelli (via Mameli) domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile orario 16 – 19 Ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni tel 0721 31508 [email protected] Mostre Palazzo Mosca - Musei Civici sabato 30 marzo ore 17, presentazione del catalogo di mostra venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile 10-13 / 15.30-18.30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro, info 0721 387541 Centro Arti Visive Pescheria Sculture nella Citta’ 1971/2024. Dall’arte pubblica di Arnaldo Pomodoro allo spazio urbano di dieci giovani autori a cura di Pippo Ciorra, Michele Giorgi, Carola Nava orario venerdì 29 marzo – lunedì 1 aprile 10-13, 15:30-18:30 ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro, info 0721 387541 Tutto nasconde un segreto. Nuovi scatti’ Personale di Maria Letizia Morini a cura di Giorgio Donini spazio bianco, via Zongo 45 orario: venerdì 29 marzo-lunedì 1 aprile orario 17-20 ingresso gratuito UN/NATURAL#2 Corpo Ambiente Michele Cotelli - Giulia Seri, a cura di Francesca Cerfeda e Claudia Di Francesco Spazio TORRSO, via Spada 28 sabato 30 marzo 9-12 ingresso gratuito, info 349 1021902 Arte Solidale V Mostra Collettiva d’Arte Galleria Rossini, via Rossini 38 venerdì 29 marzo – 1 aprile orario 10-13, 15.30-18.30 ingresso gratuito, info 0721 387541 Attività Giovedì 28 marzo ore 16.30 Musei Civici ‘Chi cerca trova…le uova!’ caccia al tesoro con un piccolo laboratorio finale ‘Chi cerca trova…le uova!’ consigliato dai 5 ai 9 anni, costo 4 euro, prenotazione obbligatoria 0721 387541 Domenica 31 marzo ore 16.30 Museo Nazionale Rossini visita guidata “Rossini e la Pasqua: il maestro tra musica e vicende biografiche” compresa nel biglietto di ingresso, prenotazione consigliata; 0721 1922156 [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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