#saga della Famiglia Russo
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Prima che sia domani di Lucille Bauman: La saga della Famiglia Russo che ti emozionerà. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nella storia, negli affetti e nei cambiamenti che segnano il destino di una famiglia. Con Prima che sia domani, primo volume della saga La Famiglia Russo, Lucille Bauman regala ai lettori un romanzo intenso e carico di emozioni. La narrazione coinvolgente ci porta indietro nel tempo, immergendoci nella vita di una famiglia che affronta le sfide del proprio tempo con coraggio, amore e…
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vorticimagazine · 27 days ago
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Liquirizia Amarelli: il museo d'impresa...
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Questa volta, Vortici.it, vuole prendervi un pò per la gola: vi parliamo infatti del museo della Liquirizia Amarelli, un museo d’impresa italiano situato a Rossano, frazione del comune di Corigliano - Rossano, in provincia di Cosenza (Calabria) Inaugurato nel 2001, il museo espone al suo interno gli attrezzi utilizzati nella lavorazione, nella commercializzazione e nell'estrazione della radice di Glycyrrhiza Glabra, cioè radice dolce, da cui si ricava la liquirizia, oltre ad abiti, oggetti, manoscritti legati alla famiglia Amarelli, impegnata da circa tre secoli nella produzione della celebre liquirizia omonima. Si tratta dell’unico museo italiano dedicato a questo tema.
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Sempre nello stesso anno il museo della Liquirizia Amarelli ha vinto il premio Guggenheim Impresa & Cultura 2001.
Secondo una ricerca del Touring Club Italiano, è stato classificato come il secondo museo d’impresa più visitato in Italia (55.000 visitatori nel 2016), alle spalle della Galleria Ferrari di Maranello. Nel 2004 gli è stato dedicato un francobollo, nella serie filatelica italiana “Il patrimonio artistico e culturale italiano” emesso da Poste Italiane in 3.500.000 esemplari.Dunque è una storia nella storia, una saga, quella degli Amarelli, iniziata intorno all’anno Mille e proseguita nei secoli fra Crociate, impegno intellettuale e agricoltura. Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere nel Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”. Incisioni, documenti, libri, foto d’epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti quotidiani e splendidi abiti antichi a testimoniare la vita di una famiglia, che valorizza i rami sotterranei delle piante di liquirizia che crescono spontanee sulla costa ionica, e che diventano il palcoscenico di un museo unico al mondo. Il grande spazio del “Concio”, risalente al 1731, rende perfettamente l’idea dello scorrere del tempo tra passato e presente.Accompagnati dalle attente assistenti museali scoprirete i segreti della lavorazione della liquirizia, i covoni di radice pronta per essere lavorata, gli impianti moderni per l'estrazione, gli antichi cuocitori dove si addensa la pasta nera di liquirizia e le trafile in bronzo che le conferiscono forma e spessore, in una visita al processo produttivo perennemente immersa nel dolce profumo di liquirizia e che, come il museo, appassiona tutti, adulti e bambini.
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Il fumaiolo, con le iniziali del Barone Nicola Amarelli, svetta imponente dal tetto del concio alla cui base si trova il “Museo Open Air” con un’esposizione davvero unica di pezzi industriali d’epoca. Un’avventura inedita che trasporta nella realtà di un passato fiorente e racconta il presente di un prodotto eccellente da gustare.A fine  percorso, nel Liquorice Shop e nel Museum Cafè, troviamo dal bastoncino di legno grezzo, alle liquirizie pure o con menta e anice, dalle gommose all’arancia, al limone, alla violetta, fino ai confetti delicatamente colorati, la nostra liquirizia assume forme e gusti diversi. Senza dimenticare l’Auditorium “Alessandro Amarelli”, un grande spazio con oltre cento posti da sempre parte integrante del complesso di fine Settecento, è oggi un ambiente accogliente, ed è il cuore pulsante della vita culturale e degli eventi del Museo della Liquirizia.Le visite sono sempre guidate, e oltre che in italiano, sono disponibili nelle lingue più diffuse: francese, inglese e tedesco e su richiesta anche in russo, spagnolo e portoghese. Un’esperienza indimenticabile dunque vi aspetta al Museo della liquirizia Giorgio Amarelli.Per finire, un’ultima curiosità: la documentazione prodotta dalla famiglia Amarelli nel corso della propria attività industriale che cronologicamente va dal 1445 al 1986 è conservata presso la sede del museo. L’archivio Amarelli è stato dichiarato di alto interesse storico dal Ministero dei Beni Culturali nel 2012. Immagine di copertina e altre immagini: Pixabay Read the full article
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newsintheshell · 5 years ago
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Lucca Comics & Games 2019, gli annunci di J-POP Manga
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Lo scorso mercoledì, come da tradizione in occasione della nuova edizione di Lucca Comics & Games, J-POP Manga ha dato via alle danze con gli annunci del suo J-POP Show, quest’anno per la prima volta al Teatro del Giglio con ospiti Clara Serina che ha aperto lo spettacolo cantando Kimba e Devilman, Massimo Corizza (doppiatore tra i moltissimi personaggi amati di Carletto il Principe dei Mostri), e Yudori, autrice coreana ospite della casa editrice milanese. Tra gli annunci gli attesissimi “Act-Age” e “Land of the Lustrous” passando per gli inediti di opere classiche, nuovi titoli per la Osamushi Collection, light novel, e manga per tutti i gusti. Di seguito la lista completa.
#weareOsamushi
La principessa Zaffiro di Osamu Tezuka
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“Nessuna terra può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi!” recita così un articolo della lex salica che sembra aver ispirato questo capolavoro del manga. Considerato il primo manga sul tema di genere, La Principessa Zaffiro racconta la storia di una futura regina nata col corpo di una ragazza ma con l'animo di un ragazzo, in un mondo fiabesco rigido e severo, dove sarà necessario salvare la giustizia.
volumi 3 completa - uscita prevista, febbraio 2020
La principessa zaffiro - I cavalieri gemelli di Osamu Tezuka
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L’atteso e inedito sequel della saga di Zaffiro, diventata ormai regina e con due gemelli valorosi come eredi. La difesa del regno e della libertà sarà affidata a questi due ragazzi, un maschio e una femmina, guidati da un unico destino.
volume unico uscita prevista, luglio 2020
Il Bisturi e la Spada: l'incredibile storia di Ryoan Tezuka (Hidamari no ki) di Osamu Tezuka
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La memoria storica di Tezuka ripercorre gli anni di un suo antenato: Ryoan Tezuka, medico del 1800 che ha vissuto il forte periodo di isolamento del Giappone. Parallelamente, la vita del samurai Ibuya Manjiro, fedele allo shogunato, scorre nella paura per lo straniero e per l’apertura dei confini nazionali. Un racconto storico e drammatico che appartiene direttamente al passato del grande Osamushi.
volumi 6 completa - uscita prevista, marzo 2020
La fattoria degli umani e altre storie di fantascienza di Osamu Tezuka
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Una speciale raccolta di racconti, mai pubblicati in Italia, che raccoglie le storie brevi di fantascienza più intriganti dell’opera di Tezuka, realizzate negli anni ‘60.
volume unico - uscita prevista, settembre 2020
Black Jack di Osamu Tezuka
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Uno dei più famosi, oscuri e drammatici personaggi creati dal genio di Tezuka. Il sinistro medico Black Jack, con la sua aiutante Pinoko, torna a rivivere nelle pagine di questa edizione di lusso in 15 volumi completa di tutte le storie che hanno reso grande il noir di Osamushi.
volumi 15 completa - uscita prevista, settembre 2020
#wereFeels
Oltre le nuvole, il luogo promessoci (ROMANZO) di Makoto Shinkai
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Dopo il grande successo di Your Name e Weathering with You, la Makoto Shinkai collection si arricchisce degli altri romanzi che lo legano alle sue opere cinematografiche più famose. La novel di Oltre le Nuvole, il luogo promessoci racconta un esito diverso della Seconda Guerra Mondiale, dove il Giappone è diviso in due parti, una sotto il controllo degli Stati Uniti e una legata all'Unione Sovietica. Negli anni novanta il paese si riunisce e soltanto l’arcipelago dell’Hokkaido resta russo, dove una base segreta sta per essere costruita.
volume unico
Viaggio verso Agartha (ROMANZO) di Makoto Shinkai 
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Dopo 5 cm al Secondo, Makoto Shinkai realizza un’altra grande opera cinematografica che si concentra su un mondo fantastico e sull’avventura che due giovani esploratori dovranno affrontare per riportare a casa i propri cari. Questa è la novel scritta e ispirata durante la realizzazione del film.
volume unico
After Hours di Yuhta Nishio
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Amore, romanticismo e musica. Nel mondo dei club underground di Tokyo due ragazze si incontrano con la passione dei dischi, l’ossessione per il collezionismo e la voglia di sfondare come dj. La vita notturna di Tokyo le farà innamorare. Una splendida mini serie a tema yuri.
volumi 3 (in box set) uscita prevista: aprile 2020
#weareBrave
Demon Tune di Yuki Kodama
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Dall’autore di Blood Lad, una nuova miniserie che unisce l’action shonen con il fantasy. L’incontro tra un ninja e una fata sarà la scintilla per far nascere una nuova leggendaria avventura ricca di combattimenti sanguinari e mostri incredibili. Dalle pagine di Jump SQ, la rivista adrenaline di Shueisha!
volumi 4 (in box set) - uscita prevista: Giugno 2020 
009 Re:Cyborg di Gato Aso e Shotaro Ishinomori
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Dopo aver raccontato in una splendida edizione completa le avventure del team cyborg più famoso del manga, dopo aver completato la saga principale con l’epilogo God’s War, siamo pronti a tuffarci in questa splendida serie alternativa che ripercorre le vite degli eroi di Ishinomori, in un restyle moderno grazie al talento di Gato Aso!
volumi 6 completa - uscita prevista: Febbraio 2020
Gon di Masashi Tanaka
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Personaggio di Tekken, diabolica mascotte, re della giungla selvaggia! Prima ancora che gli umani popolassero questa terra, c’era un solo e unico spaccone… il suo nome è Gon! Torna finalmente in una edizione deluxe il mini dinosauro più amato del Giappone, realizzato dal geniale Masashi Tanaka: l’unico originale e inimitabile GON!
volumi 3 - uscita prevista: Primavera 2020
Final Fantasy VII: On the Way to a Smile (ROMANZO) di Kazushige Nojima
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Tokyo Ghoul Zakki:re (ARTBOOK) di Sui Ishida
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#weareGirls
Lettere a me stessa – La mia prima volta 2 di Kabi Nagata
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L’autrice di La Mia Prima Volta (manga vincitore della categoria “Miglior Serie Straniera” ai Premi Boscarato 2019 a Treviso) Kabi Nagata torna a parlare di se stessa con autoironia e grande forza emotiva. Il successo del libro precedente è una cosa di cui essere felici, ma presenta nella vita dell'autrice una serie di nuove sfide. In questo diario personale, Kabi Nagata le affronta una a una, cercando di trovare una risposta alla più grande domanda della sua generazione: Cosa significa essere adulti? Vivere da soli, gestire il successo, ma soprattutto, accettare se stessi e imparare ad amarsi sembrano missioni impossibili per una ragazza con la sua autostima, ma se c'è la volontà di cambiare, tutto è possibile!
volume unico - uscita prevista: Gennaio 2020
Sayonara Miniskirt di Aoi Makino
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“Non è per tipi come voi che le ragazze indossano la gonna!” Seppur pubblicato su una rivista shojo, Sayonara Miniskirt di Aoi Makino è un manga che affronta temi importanti e per diverse tipologie di lettori. La studentessa del liceo ed ex idol Nina Kamiyama è l'unica ragazza a scuola a indossare i pantaloni dell'uniforme maschile invece della gonna. Conduce una vita scolastica isolata e taciturna, fino a quando i professori diffondono l’avviso che una persona sospetta, probabilmente armata, si aggira nei dintorni della scuola mettendo in pericolo le studentesse. Nella mente di Nina riaffiora così il trauma che finalmente decide di affrontare, per poter tornare a essere libera di essere una ragazza, in qualsiasi forma lei desideri e fuori da qualsiasi schema le possa venire imposto. Da Ribon di Shueisha, un’opera contemporanea e necessaria.
volumi 2, in corso - uscita prevista: Autunno 2020
Metamorfosi BL (Metamorphoses to Engawa) di Kaori Tsurutani
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Vincitore del famoso premio Kono Manga Ga Sugoi, questa opera curiosa e particolare sbarca finalmente in Italia. L’amicizia tra due persone, anche molto diverse tra loro, può sbocciare per le ragioni più impensabili. Ed è questo il caso di una donna di settantacinque anni, che in un torrido giorno d'estate di ritrova in libreria davanti a uno scaffale pieno zeppo di fumetti di un genere che non aveva mai sentito nominare, e la commessa adolescente che la aiuterà a navigare in questa nuova passione condivisa: il Boy's Love. Una storia che distrugge qualsiasi barriera e pregiudizio, avvicinando due generazioni di donne in un mix commovente e delicato.
volumi 3 in corso - uscita prevista: Estate 2020
Kasane di Daruma Matsura
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Un manga di culto nominato all’ottavo Manga Taisho! Kasane è una ragazza dal volto deturpato e dalla vita ha ricevuto unicamente abusi e derisione. Solo sua madre le ha lasciato un regalo utile, prima di morire: un rossetto che le permette di rubare, letteralmente, la faccia alle persone che riuscirà a baciare, dando in cambio il suo volto sfigurato. Finalmente libera dal suo disgustoso aspetto e ansiosa di sfogare il rancore covato per anni, soprattutto nei confronti delle persone “belle”, Kasane comincia così la sua corsa alla vendetta, correndo sulla sottile linea che la separa dalla follia. Una storia inquietante, disegnata magistralmente da Daruma Matsura.
volumi 14 conclusa - uscita prevista: Maggio 2020
#weareLove
Love Stage di Eiki Eiki, Zaou Taishi
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Izumi sembra destinato, per nascita, a lavorare nello Show Business. Sua madre è una famosa attrice, suo padre un musicista, e addirittura suo fratello ha una band in cima alle classifiche. Lui erò è... diverso. Alle luci del palco, preferisce disegnare ragazze “moe” nella sua cameretta, nella speranza di sfondare come mangaka... Insomma, è un Otaku! La professione di famiglia però non perdona, ed è costretto a partecipare al remake di una pubblicità in cui aveva recitato da bambino. Lì, incontra Ryoma, il suo coprotagonista, che da allora non ha mai smesso di cercarlo! Unico dettaglio? Izumi era vestito da bambina in quella pubblicità. Sarà un problema per Ryoma scoprire che il suo primo amore era in realtà un ragazzo?!
7 volumi, serie completa - uscita prevista: Marzo 2020
Jackass! di Scarlet Berico
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Dal pennino di Scarlet Beriko, una delle autrici Boy’s Love più richieste, arriva una storia d’amore anticonvenzionale! Keisuke e Masayuki sono amici. Masayuki però è bello, ricco, popolare con le ragazze... insomma, a volte dà proprio sui nervi! Tra un litigio e l’altro, l’adolescenza dei due continua quasi indisturbata fino a quando Keisuke indossa per sbaglio un paio di collant neri, e scopre così il che per il suo migliore amico sono un vero e proprio punto debole! Riusciranno entrambi a rispettare la regola del “guardare e non toccare”?
volume unico - uscita prevista: Gennaio 
Escape Journey di Ogeretsu Tanaka
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All’università, Naoto rincontra Taichi, il suo fidanzato dei tempi del liceo, con cui aveva tagliato i rapporti dopo averlo sentito definire la loro relazione come “puramente sessuale". Nonostante covi da tempo rancore nei suoi confronti, si rende conto che Taichi è cresciuto da allora, e comincia pian piano a perdonarlo. Ritornare amici è semplice se una persona ti piace, ma l’amore, invece, è sempre terribilmente complicato… Il Boy’s Love romantico che tutti aspettavano!
uscita prevista: Gennaio 2020 
VOID di Zariya Ranmaru
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In un'era in cui gli umanoidi sono fatti su misura fino al più piccolo dettaglio del loro carattere, Maki ne riceve in dono uno molto speciale, oltre che estremamente illegale. Si chiama Arata e gli è stato dato l'aspetto di Ren, una persona estremamente importante nella vita di Maki, e non solo: l'androide riproduce alla perfezione carattere del ragazzo scomparso e, nonostante sia un tabù, gli sono stati impiantati i suoi ricordi. Riuscirà Maki a separare l'immagine sovrapposta di Arata e Ren? E che sentimenti risveglieranno in lui questo viso, questa voce, questi ricordi così familiari? Una attesissima attrice sbarca in Italia con questo volume unico dolce-amaro.
uscita prevista: Febbraio 2020
Il Gioco del Gatto e del Topo di Setona Mizushiro
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#weareGodsOfManga
Shutendoji – Il banchetto delle Tenebre di Go Nagai
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Dopo aver terminato la serie storica di Go Nagai, finalmente in Italia arriva l’antologia di storie inedite che hanno ispirato il grande Shutendoji!
volume unico   
Gekiman! – Devilman Story di Go Nagai 
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Com’è nata la saga di Devilman? Come Go Nagai ha realizzato la sua opera magistrale che lo ha reso famoso in tutto il mondo? Gekiman! È il manga autobiografico disegnato da Go Nagai in persona sul periodo in cui ha scritto e inchiostrato il possente Uomo-Diavolo, inedito in Italia e presentato in una maxi edizione completa in tre grossi tankobon.
volumi 3 (in box-set) uscita prevista: Primavera
Shin Violence Jack di Go Nagai
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Dopo aver assistito all’epico finale del possente Jack, nella sua saga principale completa, arriva ad arricchire la Go Nagai Collection un volume inedito di nuove storie brutali e violente. Violence Jack è tornato, più cattivo che mai.
volume unico
Seventeen di Baron Yoshimoto
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J-POP è orgogliosa e lieta di annunciare la prima antologia di storie del celebre mangaka Baron Yoshimoto, uno dei fumettisti che costruirono il boom del gekiga negli anni '60 e ’70. Disegnatore e avventuriero, artista e personaggio lui stesso, all’apice della sua popolarità, improvvisamente partì per gli Stati Uniti dove ha potuto ispirare il suo stile. Nel 1985, dopo il suo ritorno in Giappone oltre all’attività di mangaka si è dedicato anche alla pittura con uno stile nuovo e innovativo in collaborazione anche con il grande Katsuya Terada. Seventeen è un’opera degli anni ‘70, una fotografia di una gioventù ribelle e alle prese con conflitti, vergogne, circostanze difficili.
volume unico
Frankenstein e altre storie di Junji Ito
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Il grande Junji Ito è tornato questa volta con una nuova antologia arricchita dalla sua personale rilettura del classico di Mary Shelley: Frankenstein.
volume unico 
#wearetheBest
Wizdoms no Kemonotachi di Nagabe 
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L’opera con sfumature BL che farà felici tutti i fan di Nagabe, autore dell’amatissimo Girl from the other Side. Nel profondo della foresta si trova una misteriosa scuola di magia, frequentata da uomini bestia di ogni tipo. Queste creature fantasy vivono amori intensi, storie romantiche, delicate e ironiche come solo il tocco di Nagabe sa raccontare.
volume unico - uscita prevista: Primavera
Act-Age di Tatsuya Matsuki e Shiro Usazaki
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Emozionante, affascinante, comico e drammatico. Il fenomeno Act-Age è ora anche in Italia! Direttamente da Shonen Jump, la storia di Kei Yonagi, splendida aspirante attrice, povera in canna e con il i propri fratelli da badare. Quando arriva l'opportunità di inseguire il suo sogno di diventare attrice, Kei ci si butta a capofitto, catturando le attenzioni del regista Kuroyama. Ma il metodo così ricco di empatia che usa Kei per interpretare i suoi ruoli è potenzialmente distruttivo. Benvenuti sul palcoscenico moderno di questa splendida serie targata Shueisha.
volumi 8 in corso - uscita prevista: Febbraio 2020
Land of the Lustrous (Houseki no Kuni) di Haruko Ichikawa
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Su un pianeta popolato da “pietre preziose” dalle sembianze umane, l'unico pericolo è costituito dal Popolo della Luna, che fa delle vere e proprie battute di caccia per raccoglierle, farle a pezzi, e usarle come ornamenti. In questa società dove essere forti e saper combattere è tutto, Phos, la fosfofillite, non desidera altro che diventare forte, potersi difendere e guadagnare il rispetto dei suoi compagni, che la vedono ancora come un bambino. Ma quanti pezzi di te puoi perdere per guadagnare la forza che hai tanto desiderato? E quanto di te stesso puoi perdere, per considerarti ancora... te stesso? Haruko Ichikawa ridefinisce il concetto di “Empatia grafica” con queste gemme che vanno in pezzi allo stesso modo in cui si spezza un cuore. Quello del lettore.
volumi 10 in corso - uscita prevista: Aprile 2020
Che ne pensate dei titoli annunciati? Ce n’è qualcuno che vi interessa? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
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weirdesplinder · 4 years ago
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TOP TEN DOPPIA: i miei libri preferiti in assoluto!
I dieci libri (ok sono undici, ma non potevo escluderne nessuno!) di tutti i generi che amo di più e rileggo spesso:
Titolo: L’ONORE DEI VOR
Autore: Lois Bujold
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Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un pianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell’onore.
Titolo: CODICE CINQUE
Autore: Nora Roberts
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New York, 2058. Eve Dallas, tenente del dipartimento di polizia e sicurezza, si trova ad affrontare un caso scottante. Una prostituta d'alto bordo, Sharon DeBlass, nipote di un senatore ultraconservatore, viene brutalmente uccisa all'interno di un elegante palazzo. Il delitto è accompagnato da un biglietto inquietante e minaccioso: "Una di sei." L'arma che ha ucciso la donna è una Smith & Wesson, un vero pezzo d'antiquariato che può appartenere solo a un facoltoso collezionista. Decisa, coraggiosa, sprezzante, Eve arriverà presto a una lista di indiziati, in cui il sospettato numero uno è il proprietario di una collezione di armi antiche nonché del palazzo in cui la vittima è stata uccisa, il miliardario irlandese Roarke. Un uomo ironico, sexy, brillante, che sembra non avere passato, capace di far breccia anche nel cuore ormai indurito di Eve. Proprio lei, che ha sempre potuto contare su un infallibile intuito, ora si trova a fare i conti con qualcosa di altrettanto istintivo, ma decisamente destabilizzante. Un'indagine serrata, una detective determinata, un sospettato affascinante ed enigmatico. La strada verso la verità nasconde la più pericolosa delle insidie: l'attrazione.
Titolo: PADIGLIONI LONTANI
Autore: M. M. Kaye
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E’ ambientato nell’ India (e Afghanistan) dell’Ottocento, durante la colonizzazione inglese (il regno della regina Vittoria). Protagonista è Ashton, nato da genitori inglesi nell’India coloniale, ma allevato come un’indù, dopo la morte del padre, da una domestica nel piccolo principato di Gulkote, che gli nasconde le sue vere origini e gli dice di essere sua madre, per proteggerlo. Quando Ashton scopre le proprie origini viene riportato in Inghilterra ed educato all’europea, ma non riesce a sentirsi del tutto a proprio agio in una civiltà e in un ambiente così diversi da quelli orientali, in cui ha vissuto da bambino. Si arruola nelle Guide, torna in Oriente e qui, anche grazie alla sua conoscenza delle lingue e degli usi locali, viene utilizzato in missioni pericolose e segrete, prima in India e poi in Afghanistan. Dopo qualche anno incontrerà una principessa conosciuta durante l’infanzia con cui intreccerà una lunga e dolorosa storia d’amore. L’ultima parte del romanzo è ambientata a Kabul e descrive la disfatta della guarnigione inglese assediata dai ribelli.
Titolo: LO SPECCHIO DEI SOGNI
Autore: Stephen R. Donaldson
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Terisa Morgan è una ragazza che vive sola in una casa piena di specchi., che usa per rassicurarsi di esistere, poichè a volte si sente talmente inutile da avere l’impressione di scomparire. Ma un giorno crede addirittura di essere impazzita quando da uno degli specchi esce un uomo. Questi la spinge a venire con lui attraverso lo specchio in un mondo che ha bisogno di lei. Terisa non gli crede ma sente di doverlo seguire…finendo così in un mondo pieno di magia ma sconvolto dalla guerra.
Titolo: FOCOLARI DI PIETRA
Autore: Jean Marie Auel
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Preistoria. Ayla, ancora bambina, è scampata a un terremoto ed è stata raccolta dal Clan dell’Orso delle Caverne. Tutto, in lei, indica che appartiene a quelli che i Testapiatta del Clan chiamano ‘Altri’: i capelli biondi, gli occhi azzurri, l’alta statura, la capacità di ridere, piangere e parlare… Eppure, nonostante queste diversità, la ragazzina trova affetto e protezione nei genitori adottivi e, a poco a poco, stringe un profondo legame coi membri del Clan, sebbene alcuni, infastiditi da quei comportamenti ‘strani’ in cui scorgono qualcosa di minaccioso, vorrebbero allontanarla. Ma sarà soprattutto il suo desiderio di conoscenza che la farà entrare in conflitto con il vecchio Clan, legato alle Memorie, cioè alla tradizione, e destinato a scomparire quanto prima. Nel sangue di Ayla, invece, scorre il futuro dell’umanità e lei, spinta da un impulso irresistibile a capire e a interpretare i segni del mondo circostante, si avventurerà in territori in cui nessun uomo del Clan ha mai osato spingersi… Accuratissimo nella ricostruzione di un universo complesso e affascinante, “Ayla figlia della terra” è una grande saga sul genere umano, sui legami e sui conflitti, sull’odio e sull’amore. E nel contempo è l’eccezionale odissea di una donna in quel cruciale momento dell’evoluzione in cui due razze, strette in una lotta mortale, si battono per sopravvivere…
Titolo: LE LUCI DI ATLANTIDE
Autore: Marion Zimmer Bradley
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Grandi sono i poteri che le forze del Male promettono a chi è disposto a rinunciare al benefico afflato della Luce, a chi non si appaga della vivificante energia positiva del Bene: il potere assoluto della Magia, il dominio delle forze della natura, l’asservimento totale della mente dell’uomo… Un richiamo cui la giovane Deoris - dagli occhi simili a violette e dalla limpida voce - non sa resistere, sedotta dal gelido sorriso e dalla mente fervida di Riveda, il Mago che non esita a infrangere ogni limite imposto dagli uomini e dagli dèi per soddisfare la propria smisurata sete di conoscenza. Per la conquista dello spirito ribelle di Deoris, le forze della Luce - incarnate in sua sorella Domaris e nel misterioso, tormentato, affascinante Micon di Atlantide - e quelle dell’Oscurità si scontrano in una battaglia disperata che rischia di sovvertire l’ordine della natura e del mondo intero, trascinando l’umanità verso l’apocalittica Notte del Caos. Allora solo l’eterno, ciclico riproporsi della ruota del karma, riuscirà a ricomporre ombre e luci in un perfetto, immateriale mosaico, dove ogni gesto e ogni palpito del cuore troveranno spiegazioni al di là delle semplici - troppo semplici? - categorie del Bene e del Male.
Titolo: UN'ESTATE DA RICORDARE
Autore: Mary Balogh
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Dopo essere stata lasciata sull’altare, Lauren Edgeworth è risoluta a non commettere mai più l’ingenuità di donare il proprio cuore a un uomo. Kit Butler, conte di Ravensberg, abbandonata la carriera militare passa le giornate dedicandosi alla sua attività preferita: scandalizzare i benpensanti. Quando però incontra Lauren, non gli sfugge che un fidanzamento allenterebbe le pressioni della famiglia affinché si sistemi. Lauren sta al gioco, decisa a troncare la relazione in autunno, e a lui non sembra vero. Ma alla fine, il ricordo di un’estate sarà davvero troppo poco…
Titolo: ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
Autore: Jane Austen
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I Bennet vivono con le cinque figlie a Longbourne, nello Hertfordshire. Charles Bingley, ricco scapolo, va ad abitare vicino a loro con le due sorelle e un amico, Fitzwilliam Darcy. Bingley e Jane, la maggiore delle Bennet, si innamorano; Darcy, attratto dalla seconda, Elisabeth, la offende con il suo comportamento altezzoso. L’amore trionferà comunque?
Titolo: IL CAVALIERE D’INVERNO
Autore: Paullina Simons
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Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d’estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia: è la guerra. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell’Armata Rossa che parla russo con un lieve accento, e tra loro scatta subito un’attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, la dolce Tatiana dal cuore generoso e il valoroso soldato Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto, sempre più intenso e profondo, che li unisce… La storia di due indimenticabili protagonisti e di un sentimento puro e assoluto, sullo sfondo delle terribili sofferenze e dei quotidiani eroismi di un intero popolo travolto dal flusso della grande Storia.
Titolo: E INFINE LA BACIO’
Autore: Laura Lee Guhrke
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Harrison Robert, visconte di Marlowe, editore di successo e non meno fortunato dongiovanni, sfidando tutte le convenzioni sociali ha fatto di Emma Dove il proprio braccio destro. Ma per quanto Emma sia precisa, competente, efficiente, il suo sogno è diventare un’affermata scrittrice. Nel tempo ha proposto a Marlowe diversi suoi lavori. Rimasti tutti ignorati. Forse, per Emma è arrivato il momento di scegliere la propria strada. Senza Harrison, se necessario. E, forse, per Harrison è arrivato il momento di accorgersi non solo del talento di Emma ma anche della breccia che lei ha fatto nel suo cuore..
Titolo: THE NOTHING GIRL
Autore: Jodi Taylor
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Conosciuta come “The Nothing Girl” a causa della sua severa balbuzie e del fatto che i parenti che la crescono non la amano né la stimano, Jenny Dove ancora bambina si rende conto che non mancherebbe a nessuno se morisse, anzi… ed è tentata di lasciarsi andare e smettere di sforzarsi di vivere, quando all’improvviso ad impedirglielo appare Thomas, un mistico cavallo dorato sicurò di sé e anche piuttosto vanitoso che solo lei può vedere. Lui diventerà il suo migliore amico e per anni sarà anche l’unico, finché una volta adulta Thomas le dice che deve imparare a farcela da sola senza di lui, perché non potrà restare per sempre al suo fianco. Jenny ne resta sconvolta, ma lui non intende certo lasciarla da sola, perciò escogita un piano per trovarle un marito e inaspettatamente riesce a farle sposare l'affascinante e caotico Russell Checkland…
Mentre all’interno del genere paranormal romance i miei dodici libri preferiti sono:
Titolo: Moon called
Autori: Patricia Briggs
Serie Mercy Thompson
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Mercedes, è una camminatrice, il che significa che può trasformarsi in coyote, non grazie al virus della licantropia, ma grazie alla magia che le scorre nel sangue e che ha ereditato dal padre indiano. Padre che è morto prima della sua nascita. Perciò lei, per quanto ne sa, è l’unica rimasta con questi poteri. E’ stata cresciuta in un clan di licantropi fino a sedici anni e poi ha finito gli studi e ha cominciato a farsi strada da sola. Ora, è una meccanica, il cui ex capo è un fae, una creatura fatata, tra i suoi clienti c’è un vampiro, e il suo vicino di casa è Adam, l’alpha del clan di licantropi della città. Insomma, si può dire che ha una vita interessante, che si complica ulteriormente quando Adam viene ferito e lei sceglie di aiutarlo…
Titolo: Dime Store Magic. Il destino di una strega
Autori: Kelley Armstrong
Serie Women of the Otherworld
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Paige, amica del licantropo Elena con la quale è fuggita dalle mani di alcuni scienziati pazzi, è una strega, ma ahimè una strega molto giovane, con per di più un’adolescente a carico. Quando il padre della ragazza, un potente stregone le farà causa per l’affidamento, si ritroverà sola a lottare contro stregoni, zombie e demoni. Almeno finchè non arriverà ad aiutarla uno stregone che afferma diessere buono e onesto. Ma tutte le streghe sanno che non ci si può fidare di uno stregone, o no?
Titolo: Porpora
Autori: J. R. Ward
Serie The Black dagger Brotherhood
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Zsadist è un guerriero vampiro temuto persino dai suoi compagni, che nonostante lo rispettino come guerriero, ne hanno paura poichè sanno che mentalmente è molto instabile. Cosa dovuta al fatto che ancora in fasce, fu rapito e reso schiavo. Ora che il suo gemello, Phury, lo ha salvato è libero, ma gli  anni di maltrattamenti lo hanno segnato per sempre. La rabbia è la sua sola compagna e il terrore la sua unica passione finchè non deve salvare una vampira…..
Titolo: Il ballo della morte
Autori: Laurell K. Hamilton
Serie Anita Blake
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In questi giorni Anita è alle prese non con un problema vampiresco, ma femminile: potrebbe essere incinta. La paura l’attanaglia non c’è posto per un bambino nella sua vita violenta e poi, chi ne è il padre? Tutti i possibili candidati non sono propriamente umani.
Titolo: Vieni da me
Autori: Christine Feehan
Serie Ghostwalkers
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Stati Uniti, oggi. Il capitano Ryland Miller e la sua unità speciale si offrono volontari per partecipare a un esperimento top secret, mirato ad aumentare le loro capacità psichiche e a trasformarli in invincibili “armi umane”. Dopo i primi successi, però, accade qualcosa d’inspiegabile e alcuni uomini muoiono tra sofferenze atroci. Ben presto, Ryland si convince che l’unica speranza di sopravvivere per lui e i suoi compagni sia evadere da quella sorta di prigione, ma i suoi piani sono sconvolti dall’arrivo di Lily, una scienziata che, sin dall’infanzia, ha dimostrato notevoli capacità telepatiche e che potrebbe far luce sul mistero. Tra Ryland e la giovane donna si scatena infatti un’attrazione fisica e mentale irresistibile, che tuttavia nessuno coglie e che sfugge soprattutto al padre di Lily, responsabile dell’esperimento, cui però non sfugge l’enorme rischio che stanno correndo quegli uomini. Prima di poter agire, tuttavia, lo scienziato viene brutalmente ucciso. La sola traccia che lascia dietro di sé è un ultimo, disperato messaggio telepatico a Lily…
Titolo: Scelti dalle tenebre
Autori: Anne Rice
Serie: Cronache dei Vampiri
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“Sono il vampiro Lestat. Sono immortale. Più o meno. La luce del sole, il calore continuo d’un incendio violento, queste cose potrebbero distruggermi. Ma, forse, no. Sono alto sei piedi, altezza che era notevole nel 1780 quando ero un giovane uomo mortale. Ora è un’altezza più normale. Ho grossi capelli biondi, i miei occhi sono grigi, ma assorbono facilmente i colori blu o viola dalle superfici intorno loro. Ho un naso stretto e abbastanza corto, una bocca ben modellata ma lievemente grande per la mia faccia. Può risultare molto esosa, o estremamente pericolosa, la mia bocca. E’ sempre sensuale. Le emozioni e i sentimenti trapelano sempre sul mio volto. Ho un’espressione sempre vivace.” Il libro racconta la storia del vampiro Lestat, da aristocratico raffinato nella Francia prerivoluzionaria allo stile rock di New Orleans degli anni ‘80, scavando attraverso le sue molte differenti esistenze e indagando il mistero della sua persona unica e infinita.
Titolo: Caressed By Ice
Autori: Nalini Singh
Serie: Psy /Changelings
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Il mondo è abitato da tre razze : gli psy umani con poteri psichici, i changeling mutaforma e gli umani senza alcun potere. Le tre razze spesso sono in conflitto. Gli psy sono freddi e privi di sentimenti a causa del protocollo, una legge, nata per impedire che tra loro nascessero troppi serial killler, che ordina che fin da neonati venga loro fatto un lavaggio del cervello che elimini ogni sentimento. Ma i serial killer esistono ancora. Brenna, una changeling, in grado di trasformarsi in lupa, è stata catturata e torturata da uno psy pazzo. E’ stata liberata, ma quel mostro ha fatto qualcosa al suo cervello e ora lei teme di essere diventata lei stessa un mostro. Ad aiutarla c’è Judd, uno psy fuggitivo…..
Titolo: Shadow touch
Autore: Marjorie Liu
Serie: Dirk&Steele
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Elena ha la capacità di guarire con le sue mani. Per anni ha girato per l’America, negli ospedali, in segreto, attenta a che nessuno scoprisse il suo dono, guarendo molti malati terminali, ma purtroppo qualcuno l’ha scoperta ed Elena viene rapita. Viene rapito anche Artur Loginov, potente sensitivo, ex membro della mafia russa e ora membro della squadra di Dirk and Steel, agenzia internazionale formata da persone speciali con un unico fine: aiutare che ne bisogno. Artur ed Elena si ritroveranno prigionieri di un misterioso laboratorio e insieme cercheranno di sfuggire.
Titolo: La luna dell’oracolo
Autore: Thea Harrison
Serie Elder races
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Petra, che abbiamo intravisto nel terzo libro, è il nuovo oracolo ora che sua sorella e il marito di lei sono morti. Oltre alla respionsabilità del optere di famiglia si rirtova anche a dover badare ai due piccoli nipotini ora orfani. Max di pochi mesi e Chloe di 4 anni. Pagare le bollette è difficile così come ogni piccola cosa visto che l’incidevte che ha coinvolto sua sorella ha ferito anche lei sia nel corpo che nello spirito. Per fortuna in suo aiuto appare Khalil, un Djiin o genio come lo chiameremmo noi. Khalil non è nemmeno lontanamente umano, eppure prova sentimenti come gli umani, avendo quasi perso una figlia ha un debole per i bambini bisognosi e decide di rimanere nei paraggi di Petra per badare ai bambini. Ma piano piano rimarrà affascinato anche da Petra.
Titolo: La stirpe  
Autore: Meljean Brook
Serie Iron Seas
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Immaginate l’Europa di fine 800. Non c’è stato l’imperialismo inglese nè Napoleone, ma è L’impero cinese, qui chiamato Horde,  che grazie ad una tecnologia avanzatissima, nanotech addirittura, che ha conquistato asia ed Europa e anche parte dell’africa. Le popolazioni europee sono fuggite in America e l’inghilterra grazie al fatto di essere un’isola ha resistito a lungo, ma poi è stata sottomessa. L’Europa ormai è una landa selvaggia e desolato dove l’horde estrae beni e materie prime e distrugge tutto il resto, inoltre è popolata da zombie, coloro che non sono fuggiti e sono stati infettati da naniti geneticamente creati dall’Horde. Agli inglesi è andata meglio sono rimasti vivi anche se infettati da naniti e sono solo stati leggermente modificati con arti sintetici e ed erano controllati (niente emozioni) grazie ad onde radio dall’Horde. Li usavano come robot anche se ai nobili andava meglio che ai poveri nessuno era libero. Infatti quando I cinesi volevano che i lavoratori si riproducessero davano un comando radio e tutti si sarebbero accoppiati col primo o i primi che incontravano, come animali. E’ durante uno di questi momenti fuori controllo che una nobile inglese viene violentata da dei cinesi e nove mesi dopo da alla luce una figlia con gli occhi a mandorla. Mina la protagonista del libro. Il pirata, il duca di ferro per fortuna riuscì a distruggere la torre radio degli Horde in Inghilterra e ne scaturì una rivoluzione che liberò la nazione.  Ora L’Inghilterra è povera, ma libera, alcuni inglesi emigrati in America stanno tornando su suolo inglese ma due secoli di schiavitù hanno modificato molto la società…..Mina da esempio fa una professione che in passato era preclusa alle donne, è un ispettore di polizia. E un caso le fa incontrare proprio il Duca di ferro. Con il quale dovrà indagare su un omicidio che farà scoprire l’esistenza di un arma micidiale e di una cospirazione internazionale…..
Titolo: Il dardo e la rosa
Autore: Jacqueline Carey
Serie Kushiel’s legacy
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Terre D’Ange: un regno fondato dagli angeli e popolato da individui in cui una bellezza mirabile si accompagna a un’incondizionata libertà fisica e mentale. Un unico precetto guida infatti le Tredici Case che lo dominano: Ama a tuo piacimento. Destinata sin dalla tenera età a servire in una delle Case, Phèdre è nata con una piccola macchia scarlatta nell’occhio sinistro. Per molti, un difetto irrimediabile. Per altri, un segno rarissimo e sconvolgente: il Dardo di Kushiel, il marchio che contraddistingue le “anguissette”, coloro che possono mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Ma quando il nobile Delaunay la riscatta, il futuro di Phèdre si apre verso l’ignoto: non consumerà i suoi giorni come perfetta cortigiana, diventerà una spia. Il regno di Terre d’Ange, infatti, è inquieto e agitato, e Delaunay vuole scoprire chi sta tramando nell’ombra… Un’eroina conturbante, una saga animata da poeti e cortigiani, regine e sacerdoti guerrieri, principi e vagabondi; un’epopea immersa in un’atmosfera che ricorda “Le mille e una notte” e che si snoda fra intrighi di corte e relazioni pericolose, viaggi e rivelazioni.
Titolo: Fuoco Cammina con me
Autore: Ilona Andrews
Serie Hidden Legacy
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Nevada Baylor è alle prese con il caso più rischioso della sua carriera di detective privato e questa volta non è affatto sicura di uscirne viva. Il suo bersaglio è Adam Pierce, un pirocinetico capace di sciogliere un metro cubo di acciaio in meno di un minuto. A complicare la situazione, nella vita di Nevada compare Connor “Mad” Rogan, un altro mago di primo livello, noto per i suoi straordinari poteri di telecinesi. Entrambi sospettano che Pierce sia responsabile di alcuni incendi dolosi divampati in città ed entrambi sanno di aver bisogno dell'aiuto l'uno dell'altra per catturarlo. Quello che ancora ignorano è che l'amore può essere più pericoloso della morte quando si tratta di magia.
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italianaradio · 5 years ago
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Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/cinecomic-10-scene-che-entreranno-nella-storia/
Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia
Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia
Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia
Ci avviciniamo alla fine del 2019 con la consapevolezza che quella appena trascorsa è stata un’annata davvero eccezionale per i cinecomic Marvel e DC. Dal gran finale di Avengers: Endgame a gradite sorprese come Shazam! e Captain Marvel, per non parlare di Joker e di Spider-Man: Far From Home, film in cui raccogliere alcune delle scene più memorabili per il genere.
Ma quali sono quelle che entreranno nella storia?
Peter usa lo Spider-Tingle
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Iniziamo da Spidey in Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming in cui l’arrampicamuri riesce finalmente a sbloccare il suo “potere speciale” (lo Spider-Tingle) per sconfiggere Mysterio e mettere al tappeto i suoi droni. Dopo aver combattuto a lungo il nemico, Peter capisce di poter fare affidamento solo sulle sue abilità naturali più che sul suo costume tecnologicamente avanzato. Il resto è pura magia visiva…
La trasformazione di Billy Batson
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Divertimento a misura di famiglia e avventura vecchio stile: tutto questo è Shazam!, esperimento riuscito della DC Comics che riscatta la delusione di Justice League. Sono tanti i momenti emozionanti del film, ma se proprio dobbiamo sceglierne uno, allora sarebbe la trasformazione di Billy Batson nel supereroe sul tetto. Il personaggio è reduce dall’incontro con la sua vera madre (che lo aveva abbandonato di proposito da bambino), scatenando in lui sentimenti di rabbia e frustrazione…per questo Billy corre sul tetto e salta dall’edificio, prima di gridare Shazam!
Captain Marvel “sblocca” i suoi poteri
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Sono molte le scene già cult di Captain Marvel, originale standalone ambientato negli anni Novanta e vero “prequel” dell’universo cinematografico Marvel, eppure a venirci subito in mente è quella dove Carol Danvers riesce finalmente a prendere il controllo dei suoi poteri svincolandosi dalla morsa della Suprema Intelligenza. L’eroina ripercorre il suo passato di cadute e risalite, cosciente di essere sempre stata trattenuta da altri, diventando la supereroina che conosciamo e che ha accettato la sua umanità.
Il ballo di Steve e Peggy
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Avengers: Endgame è ricco di momenti memorabili, ma niente potrà mai battere sul piano emotivo l’incontro tra Steve Rogers e Peggy Carter finalmente riuniti grazie ai viaggi nel tempo nel finale del film. Dopo aver sconfitto Thanos e il suo esercito, Cap torna indietro negli anni per restituire le gemme dell’infinito alle rispettive timeline e sceglie di vivere una vita felice con la sua amata invece di tornare ai giorni nostri.
Sulla scena Hayley Atwell ha dichiarato: “Penso che sia la conclusione appropriata per una storia che ha colpito così tante persone. È molto accattivante e innocente salutare quei personaggi in quel modo, mantenendoli saldi nei loro tempi. Ho pensato che fosse davvero di buon gusto lasciare che il pubblico si stupisse davanti a quella conclusione, seguendo una trama molto semplice che parla di due esseri umani – e uno di loro non ha nemmeno dei superpoteri. Il tono, dopo incredibili traumi, azione, effetti speciali e altro, con due persone che ballano lentamente, è stato bellissimo.“
Le illusioni di Mysterio
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Per buona parte di Spider-Man: Far From Home Quentin Beck viene presentato come l’eroe della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e Maria Hill fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione: vendicarsi di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico successore possibile di Iron Man. Per farlo Mysterio utilizza dei droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni alle città e i poteri soprannaturali del personaggio.
Dunque tutto il film in sé è concepito come una grande illusione del villain, e gli indizi di questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di varie scene che solo gli occhi più attenti avranno notato. L’iconico criminale conduce quindi Spidey in un vorticoso trip illusionistico e visivamente mozzafiato che include immagini di Iron Man zombie e altre fantastiche dimensioni che non dimenticheremo mai.
La danza di Arthur
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Una delle scene più iconiche e suggestive di Joker è stata il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin Phoenix e di un’intuizione di Todd Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e iniziare una elegante danza da solo. Inizialmente concepita in maniera diversa e molto più “realistica”, la scena è stata ripensata sul set al termine di vari tentativi:
“La sceneggiatura originale era completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare. Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso ed è lì che il Joker è uscito“.
Cap solleva il Mjolnir
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Dopo anni di discussioni, teorie e infinite speculazioni, Captain America ha finalmente sollevato il Mjolnir di Thor in una delle scene più emozionanti di Avengers: Endgame, soddisfacendo i fan dei fumetti di tutto il mondo. Nell’epico atto finale del film infatti, Steve Rogers, Tony Stark e il Dio del Tuono affrontano da soli Thanos e gli eventi non sembrano favorire i tre Vendicatori…fino a quando Cap richiama a sé il martello magico. Dopotutto è sempre stat degno…
Joker scende le scale
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Doveroso inserire in classifica anche un’altra scena tratta da Joker in cui vediamo Arthur Fleck, con il volto dipinto e gli abiti del clown, scendere le scale danzando animatamente. Todd Phillips ha spiegato in un’intervista che questo dettaglio è stato fondamentale nella creazione del personaggio per renderlo unico e specifico nel panorama degli antieroi, soprattutto se paragonato alle precedenti rappresentazioni del villain al cinema.
“Una delle prime cose di cui io e Joaquin Phoenix abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.
Phillips fa riferimento al modo in cui l’attore si muove nella storia e al suo rapporto con la danza, espressione creativa del suo malessere interiore che fatica ad esternare e che libera in forma di energia con passi eleganti e al tempo stesso inquietanti. Una piccola anteprima la trovate qui sotto nelle nuove immagini ufficiali pubblicate dalla Warner Bros.
Io sono Iron Man
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Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di Kevin Feige al successo di Avengers: Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan. E tra tutti i richiami al passato del MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.
Di quella scena in particolare hanno parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del montatore durante la post-produzione: “Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.
L’apertura dei portali
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Passando in rassegna ogni singolo cinecomic uscito quest’anno ci si rende conto che non c’è un singolo momento o una sequenza che sia emozionante, soddisfacente ed epica quanto quella che mostra l’apertura dei portali alla fine di Avengers: Endgame. Captain America è l’unico Vendicatore rimasto in piedi contro Thanos e il suo esercito, si prepara ad affrontare da solo gli invasori alieni e nel silenzio sente la voce di Sam Wilson aka. Falcon: ogni eroe spazzato via dallo schiocco torna in vita, come la speranza di vittoria, attraverso i portali creati da Doctor Strange. Lacrime e brividi in ogni dove…
Leggi anche – 10 cinecomic cancellati che avremmo voluto vedere al cinema
Fonte: Screenrant
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia
Ci avviciniamo alla fine del 2019 con la consapevolezza che quella appena trascorsa è stata un’annata davvero eccezionale per i cinecomic Marvel e DC. Dal gran finale di Avengers: Endgame a gradite sorprese come Shazam! e Captain Marvel, per non parlare di Joker e di Spider-Man: Far From Home, film in cui raccogliere alcune delle […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Cecilia Strazza
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virginiamurrayblog · 6 years ago
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C’era una volta la principessa
«Oggi il fantastico si popola di eroine forti, indipendenti»: la scrittrice di fantasy italiana più letta al mondo spiega perché le rivoluzioni iniziano sempre con un sogno. Per esempio, l’autoaffermazione delle donne.
  Ho passato buona parte della mia infanzia a sperare di essere da qualche altra parte. La mia famiglia era tutta campana, e io non sentivo alcun senso di appartenenza nei confronti di Roma, la mia città di cui neppure parlavo il dialetto. Non amavo il quartiere periferico in cui vivevo, e non mi sentivo a mio agio a scuola, dove nessuno sembrava assomigliarmi, tranne poche, fidatissime amiche. Le cose sono lentamente cambiate quando ho iniziato le superiori, e Roma pian piano mi ha fatta sua, ma, a conti fatti, ci ho messo trentacinque anni a trovare un posto che riuscissi davvero a chiamare casa, nel quale costruire la mia tana. È stato quando ho trovato questo angolo dei Castelli Romani, stretto tra il cono mozzo di Monte Cavo e i declivi dolci del Tuscolo, che d’improvviso ho capito che anch’io potevo appartenere a un luogo. La dialettica tra il bisogno di avere delle radici e quello di spostarsi in cerca di una vita migliore sembra qualcosa di molto contemporaneo. Mai come in questi tempi si fronteggiano da un lato quelli che sono per la chiusura e la strenua difesa di una non meglio specificata patria, la cui essenza è sempre più sfuggente, e coloro che invece si muovono, spinti da necessità irresistibili, in un mondo in cui, almeno dal punto di vista economico, i confini non hanno più alcuna ragione di essere. Ma, a ben guardare, la ricerca di un altrove è stata il segno sotto il quale si è svolta tutta la vicenda umana. Qualche tempo fa lessi un articolo in cui si spiegava una cosa sorprendente: il gene della pelle bianca, di cui tanto andiamo fieri, non è proprio dei Sapiens, ma con ogni probabilità proviene dall’uomo di Neanderthal. I primi Sapiens, comparsi in Africa circa 200.000 anni fa, avevano la pelle scura. Da qui, i nostri antenati iniziarono a colonizzare l’intero pianeta, arrivando fino in Europa, dove in parte soppiantarono e in parte si fusero coi Neanderthal. Dunque anche il colore della nostra pelle è il frutto di una storia di migrazioni. Da allora, il bisogno di muoversi, esplorare, andare altrove, non si è mai spento nell’uomo. Quasi ogni storia che ci raccontiamo è la storia di un viaggio: che sia interiore, alla ricerca di se stessi e di un senso, o di uno spostamento fisico, la dialettica di ogni racconto è quella di un passaggio da uno stato all’altro, da un luogo a un altro. E questo bisogno è così forte che, quando abbiamo finito di esplorare la nostra Terra, abbiamo deciso di volgere lo sguardo verso le stelle. Abbiamo raggiunto fisicamente la Luna, e poi, per mezzo di sonde e robot vari, buona parte dei corpi del Sistema Solare. Nel 2016 Stephen Hawking, Mark Zuckerberg e il miliardario russo Yuri Milner hanno presentato un progetto per spedire una serie di microsonde verso Alpha Centauri, la stella a noi più vicina, così distante che la luce che emette – e che, lo ricordiamo, viaggia a 300.000 km/s – impiega più di quattro anni a raggiungerci. Le sonde sarebbero spinte da vele che catturano il vento solare, e viaggerebbero a una velocità tale da coprire la distanza in venti anni. Ma qualcosa di noi ha già varcato i confini del Sistema Solare: è la sonda Voyager 1, lanciata nel 1977, e oggi distante dal Sole 19 ore luce. Non basta. L’altrove spesso non è solo un luogo fisico, ma uno spazio metafisico, vivo solo nelle nostre menti. Abbiamo immaginato il futuro, in centinaia di libri, film e telefilm di fantascienza. L’abbiamo alternativamente visto come un luogo in cui l’utopia di un’umanità in pace si è finalmente realizzata – basti pensare a “Star Trek” – o dove i nostri peggiori incubi sono diventati realtà – la Repubblica di Galaad di Atwood, per citarne solo una. E abbiamo reinventato anche il passato, nelle mille declinazioni fantastiche del Medioevo che hanno ospitato le gesta di innumerevoli eroi fantasy. Anche il presente ha sacche d’ombra, nelle quali è facilissimo inserire un altrove accessibile solo a chi ha certi poteri. Io stessa mi sono divertita spesso a popolare i luoghi che amo di labirinti segreti, rifugi di sette esoteriche antichissime, città perdute: un lago vulcanico può diventare ciò che resta di una città che si è staccata dalla terra e ha iniziato a vagare in cielo, i resti di un’antica villa romana la dimora perduta di una malvagia viverna. L’altrove è stato spesso anche un luogo prezioso per le donne – la “stanza tutta per sé”, soprattutto fisica, ma anche mentale di Virginia Woolf –, ove reinventarsi, trovare una propria libertà, e al tempo stesso affermarsi. Il fantastico, soprattutto in anni recenti – ma non mancano esempi anche nei decenni scorsi – si è popolato di eroine femminili forti e indipendenti, modelli diversi da quello imperante di madre o donna di malaffare, nelle cui trame a lungo siamo rimaste imprigionate. Per me, in quanto scrittrice di personaggi principalmente femminili, è stata soprattutto l’occasione per presentare un modello di femminilità diverso, più aderente agli esempi che ho avuto la fortuna di vedere intorno a me, e al tipo di donna che volevo essere. Da cosa deriva questa costante insoddisfazione che ci muove? Questo desiderio di andare oltre, al di là dei nostri limiti, dei luoghi in cui ci sentiamo sicuri, “là dove nessuno si è mai spinto prima”? C’è chi si muove sulla scorta di terribili necessità: sfuggire alla guerra, alla povertà, o soltanto sognare un futuro migliore, per sé e per i propri figli. Ma non è solo questo. È forse l’acuta percezione dei nostri limiti fisici, cui non corrispondono uguali limiti mentali. I nostri corpi sono vincolati qui, a questa Terra, splendida eppure troppo piccola per contenere tutti i nostri sogni, la nostra carne è limitata dalla morte: ma non così il nostro cervello, che immagina, progetta, e oltre questi confini si spinge di continuo. Sogniamo l’altrove perché è l’ultima fuga, quella dal tempo e dall’inevitabile concludersi della nostra vicenda terrena. Immaginiamo luoghi in cui la nostra sete d’infinito possa essere soddisfatta, ed è lì, nello spazio senza tempo e dimensione, che creiamo con le nostre menti, che infine siamo davvero liberi.
      Licia Troisi, Vogue Italia, settembre 2018, n.817, pag.518
*Licia Troisi, 37 anni, astrofisica, è l’autrice fantasy italiana più letta nel mondo. Romana, ha raggiunto il successo a soli 24 anni con il primo libro della saga del Mondo Emerso, nel 2004. Ha pubblicato poi, sempre con Mondadori, le serie La ragazza drago, I regni di Nashira, Pandora, e La Saga del Dominio, di cui il terzo e ultimo libro uscirà il prossimo autunno. È tradotta in diciotto paesi e ha venduto complessivamente tre milioni e mezzo di libri.
L'articolo C’era una volta la principessa sembra essere il primo su Vogue.it.
C’era una volta la principessa published first on https://wholesalescarvescity.tumblr.com/
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jamariyanews · 7 years ago
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Russiagate è in realtà Israelgate, Trump è un agente di Israele, non della Russia
1 gennaio 2018 DI ROSANNA SPADINI comedonchisciotte.org Quando il Congresso autorizzò Robert Mueller e il suo team di avvocati a indagare su rapporti tra il governo russo e la squadra elettorale di Trump, gli avversari del presidente sperarono che prima o poi sarebbero emerse delle prove concrete sulla collusione di Trump con il governo russo. Alla fine però la prova principale del Consigliere speciale Robert Mueller, sostenuta nella sua indagine «Russiagate», non ha rivelato la possibile collusione russa, ma un’altra collusione, quella fra  Trump e Israele, che avvenne ancora prima di essere inaugurato Presidente. Dopo tre incriminazioni che non confermarono la grande narrazione collusiva, Mueller era riuscito a trascinare l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn davanti a un tribunale federale per aver mentito all’FBI. Ma l’incriminazione ha minato la narrativa del Russiagate mentre ne implicava un’altra, molto più sconveniente. Flynn ha ammesso di aver mentito all’FBI a proposito di una telefonata con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergei Kislyak, durante il periodo di transizione tra l’elezione e l’inaugurazione, non durante la campagna elettorale. L’ambasciatore chiese a Flynn di non accanirsi con le sanzioni imposte da Obama alla Russia, per accuse ancora non provate sulla violazione del Comitato Nazionale Democratico da parte di agenzie di intelligence russe. L’unico problema in cui Flynn aveva proposto una qualche forma di coordinamento con la Russia era stato quella di sconfiggere ISIS e Al Qaeda in Siria, mentre sosteneva che i tentativi dell’amministrazione Trump di collaborare con le sue controparti russe in Siria erano state l’obiettivo di un implacabile sabotaggio da parte di media opportunisti e dei funzionari della sicurezza nazionale dell’epoca di Obama. Sta di fatto che grazie alla soffocante atmosfera da Guerra Fredda che questi insiders hanno coltivato a Washington, gli Stati Uniti sono stati ridotti ad uno spettatore impotente mentre Russia, Iran e Turchia si sono unite per imporre la fine della guerra, che ha devastato la Siria negli ultimi cinque anni. L’accusa contro Flynn avrebbe voluto rivelare la collusione tra il Team di Trump e uno stato straniero, ma quello stato non era lo stesso che i media avevano ripetuto fino alla nausea, per un anno intero. Flynn si era attivato con  Kislyak per fare pressioni sul diritto di veto della Russia contro una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, che condannava la crescita degli insediamenti illegali di Israele. E lo ha fatto su ordine di Jared Kushner, genero del presidente, che stava agendo a nome del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Grazie all’imputazione di Flynn, ora sappiamo che il primo ministro israeliano è riuscito a trasformare l’amministrazione Trump nella sua arma personale per minare lo sforzo solitario di Obama di ritenere Israele responsabile di insediamenti illeciti. Un esempio chiaro di una potenza straniera che collude con un’operazione politica americana contro un presidente insediato. Intanto una squadra di ricercatori del Super PAC democratico (organizzazione di raccolta fondi indipendente) ha scoperto che il genero del presidente non aveva rivelato il suo ruolo di co-direttore della Charles Kushner Foundation durante gli anni in cui la “carità” della sua famiglia finanziava l’impresa israeliana per gli insediamenti illegali. L’imbarazzante omissione ha scalfito a malapena la superficie delle relazioni decennali di Kushner con il governo israeliano guidato dal Likud. Durante gli anni ’90, l’adolescente Jared Kushner fu costretto a lasciare la sua camera da letto per Netanyahu, che così aveva un posto dove stare quando si trovava a New York per lavoro. Almeno dal 2006, i Kushners hanno donato circa 315.000 dollari agli amici dell’IDF, il braccio di raccolta fondi americano dell’esercito israeliano e decine di migliaia di dollari agli insediamenti illegali israeliani nella Cisgiordania occupata, da Beit El a Gush Etzion . Quando Jared Kushner aveva 17 anni, aveva fatto un viaggio ad Auschwitz-Birkenau, dove un milione di ebrei sono stati assassinati, e aveva ascoltato il discorso di Benjamin Netanyahu «L’Olocausto avrebbe potuto essere prevenuto. Sappiamo che non avrebbe potuto aver luogo se lo stato ebraico fosse stato istituito pochi anni prima», aveva detto il primo ministro nel 1998, tra le rovine di un crematorio di Auschwitz-Birkenau, mentre Jared Kushner e migliaia di altri adolescenti sventolavano bandiere israeliane, in processione attraverso i cancelli del campo e oltre la caserma. Come parte della commemorazione, il gruppo aveva lasciato poi presto la Polonia ed era  volato in Israele, per completare il viaggio, dal massacro alla rinascita sionista. A quei tempi, il signor Kushner era un giocatore di basket del liceo e nessuno avrebbe potuto immaginare che diventasse un partner negoziale di Netanyahu. Ma a differenza di altri studenti del viaggio, conosceva il primo ministro, che era in rapporti amichevoli con suo padre, uno sviluppatore immobiliare sostenitore di cause israeliane. Oggi Netanyahu è al suo secondo mandato come primo ministro, mentre Jared Kushner è il genero del Presidente Trump e un importante consigliere per gli affari mediorientali. Trump ha detto che Kushner proverà a «fare la pace», che il presidente ha definito «l’ultimo affare». Kushner, durante un corso intensivo di diplomazia, ha parlato con i leader arabi nelle ultime settimane, ma rimane un mistero per molti funzionari mediorientali, perché non ha esperienza di governo o di affari internazionali. La sua conoscenza del mondo arabo equivale a poco più di alcuni viaggi in una manciata di paesi del Golfo Persico e una gita costellata di stelle in Giordania. La fondazione della famiglia Kushner ha persino fatto donazioni alla «Yeshiva Od Yosef Chai», un’istituzione religiosa ebraica in Cisgiordania, che è servita per una base di attacchi terroristici ai coloni palestinesi. La Yeshiva è stata guidata da una coppia di rabbini, che hanno prodotto un trattato genocida, che il quotidiano israeliano Maariv ha  descritto come «Una guida rabbinica per uccidere i non-ebrei, che ha scatenato un putiferio in Israele e ha messo in luce il potere che un gruppo di teocratici genocidi esercita sul governo». Netanyahu ha dunque riattivato i suoi profondi legami con la famiglia Kusher, e ci sono indicazioni preoccupanti che le sue agenzie di intelligence abbiano spiato gli Stati Uniti tramite Kushner e la squadra di transizione di Trump. Eli Lake, un editorialista neoconservatore di Bloomberg che frequentemente si affida a fonti interne di Trump e di Netanyahu, ha  riferito che gli «inviati israeliani hanno condiviso le proprie informazioni sugli sforzi di lobbying dell’amministrazione Obama, per convincere gli Stati membri a sostenere la risoluzione [ONU] con la squadra di transizione di Trump.» Due ex funzionari della squadra di transizione di Trump dicono che durante gli ultimi giorni dell’amministrazione Obama, il generale in pensione era stato incaricato di contattare ambasciatori stranieri e ministri degli esteri del Consiglio di sicurezza dell’ONU, in vista di un voto che condannava gli insediamenti illegali. A Flynn fu detto di cercare di indurli a ritardare il voto fino a dopo che Barack Obama avesse lasciato l’incarico, o di opporsi completamente alla risoluzione. Ciò è rilevante ora perché una delle menzogne ​​di Flynn all’FBI è stata quando ha negato di aver chiesto proprio questo all’ambasciatore russo a Washington. Invece uno straordinario spettacolo si è svolto questo 2 dicembre presso la Brookings Institution, dove il giovane Kushner si è impegnato in una conversazione chiave con l’oligarca israeliano-americano Haim Saban, che ha fatto l’elogio di Kushner per la collusione ordita con Netanyahu. Kushner ha così ricevuto elogi pubblici per i suoi tentativi illegali di far deragliare un voto del Consiglio di sicurezza dell’ONU, che condanna gli insediamenti israeliani. Benché Saban, dopo aver guadagnato la sua fortuna nell’industria israeliana delle telecomunicazioni, sia diventato uno dei donatori più generosi del Partito Democratico. I milioni di Saban hanno finanziato la costruzione del quartier generale del Comitato Nazionale Democratico e hanno riempito le casse della campagna di Bill e Hillary Clinton. Nel 2012, come ricompensa per le bellissime donazioni del Super PAC di Saban a Obama, il presidente ha  nominato la moglie del miliardario, un’ex modella di Playboy  e stilista per bambini, senza esperienza diplomatica, come rappresentante speciale degli Stati Uniti presso l’assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo spettacolo di un uomo potente del Partito Democratico che difendeva una delle figure più influenti dell’amministrazione Trump era chiaramente destinato ad attribuire una patina di normalità bipartisan alla collusione di Kushner con il governo Netanyahu. Infatti lo sforzo di Saban per proteggere il genero presidenziale è stato immediatamente integrato da un editoriale del DailyMail intitolato «Jared Kushner aveva ragione di colludere con la Russia, perché lo ha fatto per Israele». Intanto gli insiders della Resistenza liberista anti-Trump hanno minimizzato il ruolo di Israele nella saga di Flynn. Mentre Rachel Maddow di MSNBC ha trascorso l’intero anno ad inveire contro il «Russiagate». La vera urgenza era la posizione del Consiglio di sicurezza verso l’illegalità degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati dal 1967, inclusa Gerusalemme Est, e questo aveva comportato una flagrante violazione ai sensi del diritto internazionale e un grosso ostacolo alla visione di due Stati, che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, entro confini internazionalmente riconosciuti: 14 delegazioni hanno votato a favore della risoluzione 2334 (dicembre 2016), gli Stati Uniti invece si sono astenuti. Ciò che volevano sia Trump che  Kushner, era combattere i palesinesi, non tanto l’ISIS. La Russia comunque votò a favore della risoluzione, non la indebolì e nemmeno pose il veto, come Netanyahu-Kushner avevano sollecitato. Quindi sembra che Trump non sia stato l’agente di Putin in questa faccenda, ma se mai che suo genero abbia prestato servizio come agente di Netanyahu, probabilmente con qualche autorizzazione da parte di Trump stesso, ma l’accusa non è nemmeno riuscita a provare che ci fosse stata tale autorizzazione. Infatti Michael Flynn ha ammesso che i suoi contatti con Kislyak erano stati autorizzati solo da Kushner «un membro molto “anziano” della squadra di transizione presidenziale». Intanto i repubblicani stanno forzando la mano, nella speranza che ad assumere il mandato di Trump per il resto della legislatura, possa essere Mike Pence. Ma per ottenere questo risultato occorrerebbe  il voto del 67% dei 100 senatori. Però, mentre i democratici sembrano desiderosi che si realizzi questo scenario, tra democratici e indipendenti sono favorevoli solo 46/48, quindi ci vorrebbe il voto di 9/11 dei 52 repubblicani del Senato. La Costituzione degli Stati Uniti non fornisce altro modo per privare il Presidente del suo mandato, se non l’impeachment, un processo per illeciti commessi nell’esercizio delle sue funzioni. Per il momento prove concrete sul «Russiagate» non ce ne sono, se mai ci sono quelle su «Israelgate», ma il fatto non disturba nessun membro del Congresso. Rosanna Spadini Fonte: http://ift.tt/13Ze0rU 31.12.2017 Preso da: http://ift.tt/2Eu1rQO http://ift.tt/2Dc6l4O
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"Vieni ti presento un libro: gli Autori. Tour 2017"
"Vieni ti presento un libro: gli Autori. Tour 2017" nell'agro nocerino sarnese. Riparte da Nocera Inferiore il progetto ideato nel 2015 da Antonio Mastellone, Presidente dell'Associazione socio-culturale "Il Ponte per il futuro", circolo ACLI di Pontecagnano Faiano. Martedì 28 marzo 2017 alle 18 e 30, presso la biblioteca comunale "R. Pucci" di Nocera Inferiore, in corso Vittorio Emanuele n. 52, sarà la volta di Marco De Simone e del suo "Memorie dal sottoscala - Fantozzi ti amo" (Amarganta Editore): l’evento, organizzato da Il Ponte per il futuro, è patrocinato dal Comune di Nocera Inferiore. Giornalista, collaboratore di radio Alfa e la Città di Salerno e direttore responsabile di www.cliccasalerno.it, Marco De Simone è un appassionato di rock, imitazioni e cinema e in particolare della saga di Ugo Fantozzi e dei film con Bud Spencer e Terence Hill. Il libro, rielaborazione in chiave saggistica di due tesi di laurea dedicate dall'autore al ragionier Fantozzi, ripercorre - con taglio anche ironico - la filmografia fantozziana dal punto di vista cinematografico e dal punto di vista sociologico, analizzando come i temi della vita quotidiana (lavoro, famiglia, amore, sport et c.) e quelli più prettamente cari alla sociologia (memoria, identità, morte, suicidio, mass media et c.) vengono affrontati nelle vicende del celebre ragioniere. Viene inoltre proposto, nel saggio, un parallelo tra Paolo Villaggio scrittore e lo scrittore russo Fedor Dostoevskij. E' presente inoltre un'intervista a Paolo Villaggio, che l'autore ha avuto l'onore di conoscere. Il saggio, pubblicato a fine 2015 in occasione dei 40 anni cinematografici di Fantozzi (il primo film è uscito nel 1975) è stato presentato - oltre che in diverse tappe a Salerno e provincia - a Napoli, alla prima edizione del Terminillo film Festival - festival della commedia all'italiana a Rieti, al Salone Internazionale del Libro di Torino e alla Fiera Più libri più liberi a Roma. Alla presentazione a Nocera Inferiore saranno presenti Antonio Mastellone (presidente Il Ponte per il futuro), Tina Galano (editor e giornalista CliccaSalerno, che ha collaborato alla revisione del testo) e l'autore Marco De Simone. Modera la serata la dottoressa Giulia D'Alessandro.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Prima che sia domani di Lucille Bauman: La saga della Famiglia Russo che ti emozionerà. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nella storia, negli affetti e nei cambiamenti che segnano il destino di una famiglia. Con Prima che sia domani, primo volume della saga La Famiglia Russo, Lucille Bauman regala ai lettori un romanzo intenso e carico di emozioni. La narrazione coinvolgente ci porta indietro nel tempo, immergendoci nella vita di una famiglia che affronta le sfide del proprio tempo con coraggio, amore e…
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italianaradio · 5 years ago
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MCU: 10 dettagli che conosce solo chi ha guardati i film con il commento
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MCU: 10 dettagli che conosce solo chi ha guardati i film con il commento
MCU: 10 dettagli che conosce solo chi ha guardati i film con il commento
MCU: 10 dettagli che conosce solo chi ha guardati i film con il commento
I fan del MCU conoscono ormai ogni segreto dei personaggi e dei 22 film che compongono la Infinity Saga, ma ci sono dei dettagli delle storie raccontate al cinema dai Marvel Studios in questi 11 anni che si conoscono soltanto se si è trovato il tempo di guardare i film in questione con il commento degli attori o dei filmmaker.
Ecco, di seguito, 10 segreti e dettagli dal backstage dei film Marvel, che si possono conoscere soltanto se si guardano le versioni in home video con il commento:
La famiglia di Occhio di Falco – Avengers: Edngame
Avengers: Infinity War si conclude con la dura sequenza in cui la metà degli eroi viene polverizzata dallo schiocco di Thanos. Avengers: Endgame non ci lascia scampo e si apre con Clint Barton che passa la giornata con la famiglia, mentre è agli arresti domiciliari. Improvvisamente, moglie e figli dell’eroe svaniscono in una nuvola di polvere.
Per quanto fosse d’effetto come apertura di film, la scena poteva essere usata come chiusura di Infinity War. La possibilità, esplicitata solo nei commenti alla versione in home video di Endgame, poteva chiudere Infinity War con un tocco ancora più drammatico, mostrando l’eroe, lontano per tutto il film, di fronte alla perdita di ogni cosa.
L’audizione di Chris Hemsworth – Thor
Per quanto sia difficile immaginare chiunque altro nel ruolo di Thor, per Chris Hemsworth ottenere la parte non è stato affatto facile.
Nel commento a Thor, il regista Kenneth Branagh ricorda il processo di audizione di Chris come un vero fallimento. Quando era stato chiamato per il ruolo, in prima battuta, Hemsworth era malato, non c’erano ancora pagine di sceneggiatura disponibili e si decise che non era adatto al ruolo. Dopo diversi mesi e uno sviluppo del personaggio più avanzato, un produttore decise di richiamare Hemsworth e così l’attore australiano riuscì a convincere tutti di essere il vero Thor.
Steve Rogers = Rocky Balboa – Captain America: The Winter Soldier
Captain America: The Winter Soldier segna l’inizio di un lavoro importantissimo sul personaggio di Steve Rogers. I registi decisero di adottare per il film un tono che ricordasse i drammi politico-spionistici degli anni ’70. Ma per dare forma a Cap, scelsero un riferimento ancora più iconico.
I fratelli Russo e gli sceneggiatori hanno spiegato che nel sequel il loro Steve Rogers si ispira a Rocky Balboa. Vedevano Steve come un uomo buono e onesto che rifiuta di abbandonare la battaglia. E questo li ha ispirati anche ad esporre Cap a qualche pugno di troppo, durante il film.
Il vero Mandarino – Iron Man 3
Iron Man 3 ha portato sullo schermo uno dei villain più controversi del MCU. Dopo aver suggerito l’esistenza del Mandarino, uno degli avversari più classici per Iron Man, viene rivelato che si tratta soltanto di un attore che recita una parte. I fan rimasero contrariato perché non riuscirono a vedere il vero Mandarino, nel film, tuttavia i filmmaker non sono d’accordo.
Secondo Shane Balck, l’idea di avere Aldrich Killian alla fine del film che assurge a vero e proprio cattivo rivelava che lui era stato il Mandarino per tutto il tempo, lui e non l’attore interpretato da Ben Kingsley. Nonostante l’insiste’za di Black, la stessa Marvel sembra non essere d’accordo, tanto che introdurrà il “vero” Mandarino nel film in lavorazione su Shang-Chi.
Casting controverso – Doctor Strange
Il MCU è stato molto attento ad evitare le controversie nel corso degli anni, soprattutto in merito alla scelta degli attori per I ruoli dei personaggi dei fumetti. Tuttavia un casting in particolare ha scaldato particolarmente gli animi. In Doctor Strange, Tilda Swinton è stata scelta per interpretare l’Antico, un personaggio che per tradizione fumettistica è un uomo asiatico. Alcuni hanno usato il termine (poco lusinghiero) white-washing, per questo casting.
Secondo quanto dichiarato da Scott Derrickson, la scelta fu proprio da attribuire a una sua precisa volontà. Ha affermato che non c’era un intento “razzista” dietro a questa scelta e che il casting di un’attrice bianca per un ruolo di uomo asiatico era volto proprio a sovvertire gli stereotipi presenti nei fumetti.
La morte di Yondu – Guardiani della Galassia Vol. 2
Una delle morti più dramamtiche dell’intero MCU è sicuramente il sacrificio di Yondu in Guardiani della Galassia Vol. 2. Dopo aver salvato Peter Quill, Yondu dà al suo figlio adottivo la sua tuta spaziale affinché possa salvarsi dallo spazio profondo, sacrificandosi.
Anche se il momento è molto commovente, il regista e sceneggiatore James Gunn era esitante a inserirlo nel film per una ragione molto toccante. Come spiega lui stesso, l’attore Michale Rooker è stato in ognuno dei suoi film ed è un suo carissimo amico. Pensare al futuro e ad un Guardiani della Galassia Vol. 3 senza di lui non è stato facile.
Steve sapeva – Captain America: Civil War
Anche se il conflitto iniziale al centro di Civil War è generato dagli Accordi di Sokovia, la vera battaglia si svolge per ben altra causa. Infatti, Iron Man scatena la sua ira contro Bucky Barnes e contro Steve Rogers perché il primo è stato l’artefice della morte dei genitore, mentre il secondo sapeva dell’atto compiuto dall’amico. Il tutto, ovviamente, era stato architettato dal Barone Zemo per dividere la squadra ed ottenere vendetta.
Stando a quanto dichiarano i filmmaker, la rivelazione che Steve era a conoscenza del segreto di Bucky era qualcosa che lo faceva struggere. Pensavano inoltre che l’omissione di un tale segreto fosse “fuori personaggio” vista la rettitudine proverbiale di Steve, ma alla fine hanno deciso che la cosa avrebbe funzionato perché la scelta di Cap di mantenere il silezion era dettata dalla volontà di proteggere Bucky.
La Bibbia Wakandiana – Black Panther
Black Panther è stato senza dubbio un film epocale per il MCU, non solo per l’accoglienza e gli incassi, ma anche perché è stat oil primo cinecomic al mondo a ricevere una nomination agli Oscar come miglior film. Una parte molto importante del film, che è stata acclamata e premiata, è stata la ricostruzione di una cultura wakandiana che prima non esisteva.
Allo scopo di rendere il paese, i suoi abitanti e la sua storia il più reale possibile, è stata scritta una “Bibbia Wakandiana”. Si tratta di un manuale di 515 pagine che esplora ogni aspetto della vita nel Wakanda e i filmmaker l’hanno consultata in ogni momento della lavorazione, lungo tutta la produzione del film.
Tony Stark il cattivo – Avengers: Age of Ultron
Avengers: Age of Ultron non ha ricevuto l’accoglienza calorosa che tutti si aspettavano, ma alla luce di Infinity War e di Endgame, offre la possibilità di dare un’interessante sguardo alle motivazioni del personaggio di Tony Stark. Vediamo Stark convinto che possa arrivare dall’universo una grande minaccia per la Terra, così si spinge oltre e crea Ultron con lo scettro di Loki, per cercare di avere un’arma a protezione di questa invasione aliena di cui ha paura.
Nella mente di Joss Whedon, questa decisione di Stark non è soltanto un errore in buona fede. Per il sequel, Whedon vedeva Stark come il villain della storia e la più grande minaccia che gli Avengers dovessero affrontare in futuro. Le cose sono poi andate diversamente.
La scena del funerale – Avengers: Endgame
Avengers: Endgame mostra molti dei nostri personaggi preferiti che vanno avanti con la loro vita, e alcuni che la sacrificano per il bene di tutti, coem Vedova Nera, oppure Tony Stark. Dopo essersi sacrificato per distruggere Thanos e la sua armata, Tony soccombe allo sforzo e alle ferite, e muore.
Quello che segue è una scena commovente, in cui quasi tutti gli eroi del MCU appaiono per dare il loro estremo salute al loro difensore. La scena in questione non vede nessun trucchetto di effetti visivi o di manipolazione digitale. Tutti gli attori erano davvero lì, insieme, per girare la scena cruciale, anche se a tutti era stato detto che si trattava di un matrimonio, non di un funerale. I fratelli Russo hanno decretato che si è trattato dellas cena più difficile da pianificare nella storia del cinema, e sicuramente ci crediamo, data la quantità di attori che sono stati presenti contemporaneamente per girarla!
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
MCU: 10 dettagli che conosce solo chi ha guardati i film con il commento
I fan del MCU conoscono ormai ogni segreto dei personaggi e dei 22 film che compongono la Infinity Saga, ma ci sono dei dettagli delle storie raccontate al cinema dai Marvel Studios in questi 11 anni che si conoscono soltanto se si è trovato il tempo di guardare i film in questione con il commento […]
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Chiara Guida
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italianaradio · 6 years ago
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Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte
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Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte
Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte
Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte
Avengers: Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con una release speciale ricca di contenuti extra e un’anticipazione di Spider-Man: Far From Home, dunque esiste occasione migliore di questa per celebrare il film ripercorrendo tutti i segreti del dietro le quinte?
Eccone alcuni che perfino i fan più affezionati non conoscevano?
La morte “silente” di Tony è un’idea di Robert Downey Jr.
Una volta scoperto il destino di Iron Man alla fine del film, Robert Downey Jr. ha suggerito ai registi che la scena della morte dell’eroe non doveva essere accompagnata da parole ma solo da un lungo e triste silenzio.
La scena è incredibilmente efficace e il merito, a quanto pare, va dato all’attore. Intorno a lui si radunano Pepper, Rhodey e Spider-Man, nell’ultimo abbraccio all’icona più importante del MCU.
I personaggi vittime dello schiocco sono stati rimossi dal logo dei Marvel Studios
Avrete sicuramente notato che negli ultimi film del MCU il logo dei Marvel Studios racchiude alcune scene del franchise, tuttavia prima di Avengers: Endgame questo dettaglio è stato modificato eliminando i personaggi polverizzati dallo schiocco di Infinity War.
Si tratta di un piccolo cambiamento che la maggior parte dei fan non ha notato.
A Tom Holland è stato detto che la scena del funerale era un matrimonio
Per evitare che il re degli spoiler Tom Holland rivelasse la trama del film ai colleghi (e non solo) i Marvel Studios hanno pensato bene di nascondergli il vero contenuto della scena finale di Avengers: Endgame.
A quanto pare infatti, l’attore era convinto di dover girare la sequenza di un matrimonio, invece che del funerale di Tony Stark.
Chris Hemsworth ha dovuto lottare per far rimanere Thor obeso tutto il film
Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019
“Dopo il primo Thor mi sentivo limitato dall’atteggiamento rigido e serioso del personaggio. Così in vista di Ragnarok ho contattato Kevin Feige per proporgli un’idea abbastanza radicale ” ha raccontato Chris Hemsworth. “Il problema era che passati The Avengers e The Dark World ero come intrappolato nel ruolo, costretto in una tipologia di casting che mi avrebbe perseguitato per sempre. Quello era tutto ciò che aveva da offrirmi? Pensavo ci fosse dell’altro che potevamo fare.“
“Mi piaceva quella direzione, perché stava contraddicendo tutte le aspettative.” E a quanto pare la bozza iniziale del film prevedeva un ritorno alla sua solita forma fisica verso la metà del film, decisione a cui Hemsworth si è opposto senza indugi. “Amavo quella versione di Thor, era così diversa da qualsiasi altro modo in cui avevo interpretato il personaggio che poi ha preso una piega tutta sua“.
Robert Redford ha “interrotto” la sua pensione per tornare nei panni di Alexander Pierce
I viaggi nel tempo hanno permesso a vecchi personaggi del franchise di ricomparire nel corso di Avengers: Endgame, e tra questi figurava anche Alexander Pierce, l’agente dell’Hydra infiltrato nello S.H.I.E.L.D. interpretato da Robert Redford.
Non tutti sanno però che l’attore, ritiratosi ufficialmente dalle scene nel 2018, ha sospeso il suo periodo di pensione per tornare nei panni di Pierce in Endgame!
La frase finale di Iron Man è un’idea del montatore
Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di Kevin Feige al successo di Avengers: Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan.
E tra tutti i richiami al passato del MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.
Di quella scena in particolare hanno parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del montatore durante la post-produzione:
“Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.
Il cameo di Stan Lee ha dei riferimenti alla storia del fumettista
Intervistati da Vulture, Anthony e Joe Russo hanno svelato qualche retroscena del cameo di Stan Lee in Avengers: Endgame, l’ultimo del celebre fumettista (almeno da vivo) nel Marvel Cinematic Universe.
“Tutti i registi si avvicinano in modo diverso ai progetti. Noi lo facciamo una volta che la sceneggiatura è completata, ed è lì che solitamente iniziamo a cercare un momento in cui inserire Stan nel film. Ogni volta si cerca di arricchire la sua narrativa, oltre che renderlo divertente per i fan…Come quando in Captain America: The Winter Soldier recitava la parte di una guardia di sicurezza, oppure in Civil War, quando consegnava il pacco per Tony Stank.“
Sull’apparizione di Endgame e il “ritorno” negli anni Settanta, dove è ambientata una parte del cinecomic, i Russo hanno poi spiegato che si trattava di “un ultimo cameo commovente, con un tono completamente diverso dagli altri. Dovevamo inserirlo in una zona dove esatta per quel tono, e quella ci sembrava l’area del film che faceva al caso nostro […]“
Chi ha visto il film saprà che Lee interpreta un hippie a bordo di una macchina d’epoca che arriva sfrecciando nella sede originale dello S.H.I.E.L.D. gridando “Fate l’amore, non la guerra!“. La scena è stata inoltre girata nell’estate del 2018, pochi mesi prima della sua scomparsa.
Chris Evans ha rivelato a Anthony Mackie che sarebbe diventato il nuovo Captain America
Uno dei momenti più emozionanti di Avengers: Endgame, Steve Rogers torna dal suo ultimo viaggio nel Regno Quantico e sceglie Sam Wilson, aka Falcon, come suo prossimo erede e nuovo Captain America consegnando all’eroe lo scudo di vibranio costruito per lui durante la Seconda Guerra Mondiale.
Anthony Mackie ha confessato in un’intervista con Imdb che la notizia gli è stata confidata direttamente da Chris Evans:
“Eravamo a casa di Chris e lui mi chiede: Sei eccitato? E io: Di cosa stai parlando? Non lo sai? Si alza, corre fuori dalla stanza e torna con la sceneggiatura… Abbiamo pianto. Abbiamo bevuto. Abbiamo riso. Sono molto felice di aver condiviso quel momento con Chris, non soltanto per il significato del passaggio di testimone, ma per il fatto che fosse lui a dirmelo“.
Jeremy Renner non aveva idea di cosa stesse succedendo all’inizio del film
Avengers: Endgame si apre, un po’ a sorpresa, con Clint Barton che trascorre una giornata all’aria aperta con la sua famiglia prima dello schiocco di Thanos. L’eroe non sa dove siano finiti sua moglie e i figli, e a quanto pare nemmeno il suo interprete, Jeremy Renner, era a conoscenza degli eventi durante le riprese.
L’attore ha infatti spiegato in un’intervista che all’epoca non sapeva cosa stesse succedendo: “Non conoscevo gli eventi di Infinity War e tutti si stavano trasformando in polvere...”
I segreti dietro la frase “Ti voglio bene 3000”
È stato Anthony Russo, in una recente intervista, a rivelare il vero retroscena dietro la battuta, e quanto pare l’ispirazione è stata fornita dallo stesso Robert Downey Jr.
L’attore ha infatti raccontato ai registi un aneddoto circa quel “Ti voglio bene 3000” detto  a lui da uno dei suoi bambini, convincendoli che fosse il modo migliore per arricchire la sceneggiatura. D’altronde non è la prima volta che Downey contribuisce personalmente a modificare o aggiungere qualche sfumatura al personaggio, che nel corso degli ultimi undici anni è cresciuto sullo schermo insieme al suo interprete diventando la figura più iconica del franchise.
Leggi anche – Avengers: Endgame, ecco cosa vedremo nella re-release
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Cecilia Strazza
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italianaradio · 6 years ago
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Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier
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Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier
Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier
Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier
Il viaggio dei fratelli Russo nel MCU è iniziato con Captain America: The Winter Soldier, film che ha confermato la capacità dei Marvel Studios di addentrarsi nei generi (qui il thriller politico alla I tre giorni del condor) e di cambiare il volto di uno degli eroi più amati e “tradizionali” della sua storia. In questo film poi iniziano a intravedersi i segnali di una profonda amicizia, quella tra Steve Rogers e Natasha Romanoff, che troverà la sua degna rappresentazione in Civil War e più tardi in Avengers: Endgame.
Proprio nel capitolo che chiude la saga delle gemme dell’infinito potrebbe esserci un chiaro omaggio ad una delle scene più toccanti di The Winter Soldier, in cui i due personaggi abbattono ogni barriera di diffidenza e decidono di non essere solo compagni d’armi ma qualcosa in più: amici.
Lo stesso termine ritorna in Endgame quando Steve torna al quartier generale dei Vendicatori cinque anni dopo lo schiocco di Thanos “per vedere un’amica“. E considerando quanto sia stato difficile per Nat aprirsi alla sua nuova famiglia, e visto l’esito del film, è un dettaglio ancora più commovente.
Che ne pensate?
Avengers: Endgame, la vera storia dietro l’abbraccio fra Tony e Peter
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La spiegazione del finale
Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Avengers: Endgame, i Russo rivelano il titolo originale del film
Fonte: Reddit
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Avengers: Endgame e il toccante omaggio a una scena di The Winter Soldier
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Cecilia Strazza
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italianaradio · 6 years ago
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Spider-Man: Far From Home, gli indizi sul film che arrivano da Endgame
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Spider-Man: Far From Home, gli indizi sul film che arrivano da Endgame
Spider-Man: Far From Home, gli indizi sul film che arrivano da Endgame
Spider-Man: Far From Home, gli indizi sul film che arrivano da Endgame
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME
In attesa del nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home che arriverà, molto probabilmente, la prossima settimana, è già tempo di bilanci su quanto abbia svelato del film Avengers: Endgame, il penultimo titolo della Fase 3 e atto finale della saga delle gemme dell’infinito.
Ecco allora tutti gli indizi su Far From Home individuati nel cinecomic dei fratelli Russo:
I compagni di scuola di Peter sono stati colpiti dalla Decimazione
Come mostrato dall’epilogo di Endgame, Peter tornerà a scuola dopo essere stato resuscitato dallo schiocco del guanto di Tony Stark. Insieme a lui, sullo schermo, abbiamo visto anche Ned Leeds, il suo migliore amico, ma questi non sono gli unici due personaggi riportati in vita.
Di fatto già il primo trailer di Far From Home aveva confermato che la maggior parte del cast sarebbe tornato in scena dopo gli eventi del capitolo precedente diretto dai Russo.
“Le persone che sono sopravvissute allo schiocco sono più vecchie di cinque anni, al contrario delle vittime” ha raccontato Joe Russo durante un Q&A, “E la ragione per cui Spider-Man vede Ned a scuola è perché lui, come altri, è rimasto polverizzato. Ovviamente ci sono persone della sua età che non sono morte e che forse ora sono già al college“.
Sarà il vero “finale” della Fase 3
Contrariamente a quanto affermato nei mesi scorsi, Avengers: Endgame non sarà l’ultimo film della Fase 3 del MCU, bensì il penultimo, e a chiudere il sipario sarà Spider-Man: Far From Home. A confermarlo è stato il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige durante un evento di promozione legato a Endgame a Shangai:
“Si, Far From Home sarà la fine della Fase 3, ed è la prima volta che lo dico pubblicamente“.
Questo significa che toccherà a Peter Parker e alle sue avventure in Europa contro Mysterio e gli Elementali mettere un punto definitivo sulla terza fase dell’universo condiviso, iniziata nel 2016 con Captain America: Civil War (il film del debutto ufficiale del personaggio, interpretato da Tom Holland).
Non ci sarà Tony Stark
È triste dirlo, ma visto il destino di Tony Stark in Endgame è evidente che il personaggio non tornerà nel sequel di Homecoming e non sarà più la figura paterna di Peter, cambiando radicalmente una dinamica che si era stabilita a partire da Civil War.
La morte di Iron Man compromette così il piano di rivedere nel MCU il bellissimo rapporto tra i due, ma è possibile che l’eroe si ripresenti in forma di flashback, o di sogno…di certo sarà difficile sostituirlo.
Nick Fury sta cercando i nuovi Vendicatori
Una cosa è chiara: dopo Avengers: Endgame Nick Fury avrà bisogno di una nuova squadra di supereroi che possa proteggere la Terra dagli attacchi nemici, e il primo della lista potrebbe essere proprio Peter Parker, raggiunto durante le vacanze scolastiche in Europa.
E se in Iron Man del 2008 Fury si era avvicinato a Tony di soppiatto nella scena post credits, lo rivediamo fare lo stesso nel trailer di Far From Home; inoltre sappiamo che gli Elementali hanno invaso il pianeta, e reclutare Spider-Man dovrebbe essere solo la fase zero di un futuro progetto…
Happy Hogan giocherà un ruolo nella vita di Peter
Happy Hogan era già apparso in Spider-Man: Homecoming ed è tornato anche nel primo trailer di Spider-Man: Far From Home, dettaglio che ci porta a considerare l’idea che questo personaggio giocherà un ruolo importante nella vita di Peter.
E come Happy ha giurato di prendersi cura della famiglia di Tony alla fine di Avengers: Endgame, potrebbe fare lo stesso con il “pupillo” dell’eroe, magari raccogliendo l’eredità di mentore e guida…oppure sarà il nuovo fidanzato di zia May?
Il film è ambientato nel 2023
In molti si sono chiesti quanto tempo trascorrerà da Avengers: Endgame a Far From Home, e che punto della timeline sono state inserite le nuove avventure di Peter Parker, e una risposta abbastanza esaustiva è arrivata da Joe Russo nei giorni scorsi.
Se ricordate, nel primo trailer del film veniva mostrato brevemente il passaporto del protagonista, che deve partire per l’Europa con la scuola, e se avevate fatto attenzione, il documento era sprovvisto della data di rilascio. O meglio, c’era scritto “9 Luglio”, ma non l’anno di scadenza. Errore o scelta consapevole? Probabilmente la seconda.
Ora però abbiamo la conferma: l’anno di Far From Home è il 2023, e torneremo alla realtà cinque anni dopo la Decimazione, e a quanto pare Peter Parker e i personaggi colpiti dalla Decimazione hanno vissuto in una specie di letargo senza invecchiare di un giorno: “Quelle persone non avevano idea di cosa fosse successo, ed è come se si fossero appena svegliate da un lungo sonno.” ha raccontato Russo.
CORRELATO – Spider-Man: Far From Home, le teorie ancora non confermate
Fonte: ScreenRant
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italianaradio · 6 years ago
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Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film
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Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film
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Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU AVENGERS: ENDGAME
Degna conclusione della Infinity Saga e culmine narrativo di una trama iniziata nel 2008 con Iron Man, Avengers: Endgame mette il sigillo sulla saga che ha riunito sul grande schermo i Vendicatori dell’universo Marvel e le loro personali battaglie.
Ma quali sono stati i momenti più emozionanti del film? Di seguito trovate le nostre scelte:
Occhio di Falco perde la sua famiglia
Avevamo già visto moltissimi dei personaggi principali del MCU polverizzati alla fine di Avengers: Infinity War, eppure la scena iniziale di Endgame, con la morte della famiglia di Occhio di Falco, è una delle cose più strazianti mai raccontate nell’universo condiviso.
I Russo ci danno giusto il tempo di adattarci al clima rilassato della scena quando, di colpo, moglie e figli di Clint scompaiono nel silenzio più assordante.
Il messaggio di Tony a Pepper
Questo momento era stato parzialmente rivelato nel primo trailer di Avengers: Endgame, tuttavia l’impatto emotivo della scena completa è più forte di quanto ci aspettassimo. Tony Stark, lontano da casa, senza alcuna speranza e ad un passo dalla morte, registra un messaggio per Pepper Potts: “Nei miei sogni ci sei sempre tu“, dice con la voce strozzata.
La crisi di Tony
Tornato sulla Terra grazie al salvataggio di Captain Marvel, Tony sembra esausto e traumatizzato dall’esperienza vissuta su Titano, dove si è tenuta la battaglia contro Thanos prima dello schiocco.
Ma l’atmosfera, al quartier generale dei Vendicatori, non è più la stessa, e Tony incolpa Steve per tutto ciò che è successo. “Tu non c’eri quando ho avuto bisogno di te“, gli urla dolorante, alzandosi da una sedia a rotelle e incapace di elaborare il suo dolore.
Il gruppo di sostegno
Il cameo del co-regista Joe Russo è forse uno dei momenti meno rumorosi e comunque più toccanti del film, inserito durante la sequenza in cui Steve Rogers conduce un gruppo di sostegno per i sopravvissuti alla Decimazione che piangono i loro cari.
Russo interpreta un uomo che ha perso il suo partner che confessa ai presenti quanto sia difficile ricominciare a vivere e aprirsi all’amore dopo che lo schiocco gliel’ha strappato via. È triste, ma anche pieno di speranza quando racconta dell’appuntamento che ha appena avuto.
Vedova Nera fatica ad andare avanti
La prova di Scarlett Johansson in Endgame è una delle migliori offerte nel MCU dall’attrice, particolarmente sentita nelle scene iniziali in cui Natasha fa i conti con le conseguenze della tragedia e con la difficoltà di andare avanti come se nulla fosse accaduto.
Per sopravvivere cerca di mantenere il mondo al sicuro, perché questo è tutto ciò che sa fare, oltre che qualcosa che deve alle persone.
Ti voglio bene 3000
“Ti voglio bene 3000” sono le bellissime parole che la figlia di Tony Stark, Morgan, dice al padre in uno dei momenti più intimi, nella sua camera da letto prima di andare a dormire.
Tony, l’ex miliardario egocentrico e playboy, ha davvero cambiato vita, è diventato grande,  accettando finalmente l’amore che tutti speriamo di avere nella nostra vita: quello di un bambino, di nostro figlio.
Scott riabbraccia Cassie
A proposito di genitori e figli, anche l’abbraccio tra Scott Lang – riemerso dal Regno Quantico cinque anni dopo la Decimazione – e la figlia ormai adolescente Cassie, è una scena che ricorderemo a lungo.
La paura di averla persa si trasforma in felicità mentre scopre che Cassie è viva e sta bene. Lì un’ondata di sollievo si riversa sul personaggio e sul pubblico.
Rocket parla della sua “famiglia”
Rocket Raccoon è senza dubbio uno dei personaggi più belli e insieme tragici del MCU, e quando lo ritroviamo in Avengers: Endgame offre un’ulteriore dimostrazione della sua saggezza.
Il procione si reca ad Asgard per recuperare la gemma della realtà, e per farlo ha bisogno di consolare Thor, scrollargli di dosso la depressione: così decide di parlargli della sua vera famiglia, i Guardiani della Galassia, e quanto significa per lui questa missione disperata.
D’altronde la famiglia che scegli è altrettanto importante della famiglia in cui sei nato, e il discorso che fa a Thor è davvero toccante.
Thor e Frigga
Sempre riguardo Asgard e il passato di Thor, Avengers: Endgame sancisce l’importanza del rapporto tra Thor e la madre Frigga, dopo che l’eroe ha perso il fratello Loki e il padre Odino nei precedenti film.
Rivederla scatena nell’eroe un sentimento di gioia misto a rammarico, e ricevere il suo perdono è ciò che lo spinge ad andare avanti.
Tony parla con suo padre
Tutti i migliori supereroi della storia hanno un problema con le loro figure paterne, e Tony Stark non fa eccezione. Ma è bello vederlo riconciliarsi con il padre Howard in un modo originale.
Il rapporto tra i due è sempre stato complicato, e solo la morte del fondatore delle industrie Stark ha mosso qualcosa nel cuore del figlio: ora Tony è in grado di capire le sue scelte e apprezzare ciò che gli ha insegnato perdonandogli i suoi errori.
La morte di Vedova Nera
Prima dell’uscita Endgame, mai avremmo scommesso sulla morte di Vedova Nera, quindi l’evento in sé ci ha lasciati abbastanza sorpresi. Tuttavia il percorso fatto dall’eroina ha senso e il suo arco narrativo non poteva che concludersi in questo modo: con un sacrificio.
Natasha, la vera “madre” dei Vendicatori, sacrifica la sua vita per ottenere la gemma dell’anima e salvare Clint Barton, l’amico che ha una famiglia da cui tornare…
Il funerale di Tony
Tony Stark ha dato inizio al MCU ed è un po’ il padrino di tutto il franchise, quindi non stupisce che la scena della sua morte, unita al funerale, abbia fatto scoppiare in lacrime tutti gli spettatori in sala.
Difficile trattenere le lacrime poi quando i fratelli Russo decidono di riesumare la famosa targa che recita “La prova che Tony Stark ha un cuore“, realizzata da Pepper in Iron Man del 2008…
Cap passa lo scudo a Sam
Ci siamo chiesti a lungo che cosa sarebbe successo dopo l’eventuale morte di Steve Rogers e se lo scudo di Cap sarebbe passato a Sam Wilson o a Bucky Burnes, come aveva fatto nei fumetti.
Ora che Endgame è finalmente uscito, sappiamo che Steve ha scelto Falcon come suo erede nel MCU, e questa scena è stata mostrata con grande tenerezza, oltre che nostalgia nei confronti di un personaggio che non ci sarà più (almeno non nel modo in cui l’abbiamo conosciuto).
Il ballo di Steve e Peggy
Non potevamo che chiudere questa lista con la scena finale di Endgame, un momento che i fan aspettavano da sempre e che ci sembra la conclusione perfetta del percorso di Captain America: il tanto agognato ballo con Peggy, il suo grande amore.
Cap è sempre stato un uomo fuori dal tempo, ma è riuscito ogni volta a trovare uno scopo, tranne forse la vera felicità; quindi vederlo stretto tra le braccia di Peggy è un sogno che si realizza.
LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, 13 frasi che ci ricordano momenti passati del MCU
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Avengers: Endgame, i momenti più emozionanti del film
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italianaradio · 6 years ago
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Avengers: Endgame, tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco
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Avengers: Endgame, tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco
Avengers: Endgame, tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco
Avengers: Endgame, tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco
Il grande assente di Infinity War, Occhio di Falco, tornerà in azione in Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3 che calerà il sipario sulla Infinity Saga.
Ecco di seguito tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco in relazione al film:
Sopravviverà a Endgame (?)
Come annunciato pochi giorni fa, Disney + è al lavoro su una serie tv dedicata a Occhio di Falco che vedrà Jeremy Renner di nuovo protagonista nei panni del supereroe Marvel. E mentre alcuni ipotizzano che lo spin-off possa svolgersi prima degli eventi di Avengers: Endgame, è ancora più probabile che lo studio si focalizzerà sul futuro.
Questo significa che Clint sopravviverà a Endgame per continuare con la serie?
Il rapporto con la figlia (o Kate Bishop?)
Molti credono che la ragazza che interagisce con Clint Barton nel nuovo trailer di Avengers: Endgame sia Kate Bishop, personaggio più recente della storia dei fumetti a raccogliere l’eredità dell’arciere e membro degli Young Avengers. Questa teoria è stata suggerita da vari dettagli del footage finora disponibile e dalla notizia, riportata pochi giorni fa, che i Marvel Studios produrranno una serie dedicata a Occhio di Falco per Disney + dove si racconterà appunto del passaggio di testimone fra l’eroe e la giovane eroina.
Possibile allora che Lila Barton (o la versione del MCU di Kate Bishop) sopravviva alla Decimazione, torni in scena dopo aver imparato l’arte del combattimento in assenza del padre, e decida di unirsi ai Vendicatori nella lotta contro Thanos? Così facendo i Marvel Studios avrebbero introdotto l’eroina da adolescente e sarebbero in grado di sviluppare meglio il personaggio nella serie televisiva di Disney +…
I nuovi tatuaggi
Chiunque abbia visto i trailer di Endgame sa già che Occhio di Falco sfoggerà una serie di nuovi e misteriosi tatuaggi. E qualunque sia stato il viaggio interiore dell’eroe, questi disegni dovranno pur dirci qualcosa sul suo recente passato…
Forse l’esperienza in Giappone e la perdita della sua famiglia possono aver portato il personaggio ad adottare uno stile stile ben preciso…ma ne sapremo di più una volta visto al cinema il film.
Di ritorno da un viaggio
I fratelli Russo avevano rivelato che durante gli eventi di Infinity War Clint Barton si trovava in viaggio in qualche parte del mondo per “reagire” alla frattura apparentemente insanabile della Guerra Civile tra Vendicatori.
Naturalmente questo “viaggio” si riferisce alla sua trasformazione in Ronan, ma nasconde a livello implicito le ragioni che gli hanno impedito di partecipare alla battaglia del Wakanda contro Thanos…
Il nuovo costume
Essere Ronin significa indossare un costume molto più cool e accessoriato di quello di Occhio di Falco, il cui completo nero con finiture gialle dona all’eroe un aspetto più sobrio ed elegante.
L’abito di Ronin riflette inoltre la mentalità e i cambiamenti di Barton dall’ultima volta che l’abbiamo visto, dotato di una maschera che nasconde le espressioni del viso e crea ulteriore mistero intorno alla figura del personaggio.
Cambio di personalità
Tradizionalmente, Ronin è un samurai senza padrone o un guerriero solitario e questa descrizione potrebbe avere pesanti implicazioni sulla mentalità di Clint Barton in Avengers: Endgame. Ciò implicherebbe che l’eroe si trovi da solo, forse a causa della probabile scomparsa della sua famiglia dopo lo schiocco di Thanos.
Inoltre il fatto che Ronin usi armi diverse indicherebbe anche una svolta più violenta per l’arciere: Barton potrebbe trovarsi in uno stato disperato e aggressivo, in cerca di vendetta o di risposte riguardanti la morte dei suoi cari; anzi, potrebbe addirittura incolpare i Vendicatori per aver fermato Thanos e prendere le distanze dagli ex amici e colleghi.
Le nuove armi
Per Clint Barton, uno dei vantaggi della trasformazione in Ronin saranno le armi in più a disposizione a cui unirà la solita e impeccabile precisione; ma oltre ad usare arco e frecce, l’eroe potrà mettere in mostra la sua attitudine – finora inedita nel MCU – per oggetti diversi.
Clint è un combattente corpo a corpo estremamente talentuoso, in possesso della padronanza di tutti i tipi di equipaggiamento. È infatti in grado di scontrarsi fisicamente con qualsiasi avversario, come quando ha sfidato Black Panther in Captain America: Civil War, ma anche di armeggiare lame, nunchaku, bastoni e pugnali.
Ronin
Il primo trailer di Avengers: Endgame ha finalmente confermato una delle teorie più gettonata sul film, ovvero quella riguardante la “trasformazione” di Occhio di Falco in Ronin. L’eroe, grande assente di Infinity War, tornerà in azione nei panni di un samurai spietato e verrà presumibilmente richiamato al quartier generale dei Vendicatori da Vedova Nera (che nel trailer vediamo alle spalle di Clint Barton, forse in Giappone).
Questa “versione” fu introdotta sui fumetti nel 2005 in New Avengers # 11, creata da Brian Michael Bendis e Joe Quesada e sulla sua identità si scatenarono diverse ipotesi: chi c’era sotto la maschera? Daredevil? O Maya Lopez, nota come Echo? I nuovi Vendicatori fanno la sua conoscenza in Giappone quando si mettono alla ricerca del Silver Samurai, aka Ronin; più avanti nella storia Maya Lopez torna in Giappone per spiare Electra Natchios, ora nuovo leader della Mano, e rimane uccisa.
Risorge e viene sottoposta al lavaggio del cervello dopo la conclusione della Guerra Civile, mentre i Vendicatori accolgono nel team un ospite a sorpresa: Ronin. In pratica è Clint Barton a rivelarsi sotto la maschera e ad assumere il costume del samurai per liberare Maya Lopez dal controllo della Mano.
Il nuovo taglio di capelli
Quello visto nei trailer di Avengers: Endgame è stato già soprannominato “Mohawkeye”, per il caratteristico taglio di capelli con i lati rasati e la cresta centrale di Clint. E chi voleva delle spiegazioni è stato presto accontentato dalle parole di Jeremy Renner:
“È un po’ un look da carcerato alla Paul Mitchell, e i capelli cambiano come cambiano i costumi…è un processo naturale“.
CORRELATO – Avengers: Endgame, tutto ciò che sappiamo su Iron Man
Fonte: ScreenRant
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Il grande assente di Infinity War, Occhio di Falco, tornerà in azione in Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3 che calerà il sipario sulla Infinity Saga. Ecco di seguito tutto quello che sappiamo su Occhio di Falco in relazione al film: Sopravviverà a Endgame (?) Come annunciato pochi giorni fa, Disney + è al lavoro […]
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Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler
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Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler
Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler
Avengers: Endgame, i Fratelli Russo chiedono ai fan di non fare spoiler
Così come accaduto per Infinity War, anche con l’approssimarsi dell’uscita di Avengers: Endgame la Marvel chiede ai propri fan di non fare spoiler dal film, cosa che purtroppo è già accaduta con un breve video leak che però è stato oscurato dalla rete nelle ultime ore.
Se per IW l’hashtag era #ThanosDemandsYourSilence (Thanos chiede il vostro silenzio), questa volta sono i registi del film, i Fratelli Russo, a dire: #DontspoilEndgame. Ecco di seguito la traduzione della lettera che i Russo hanno condiviso su Instagram:
Ai migliori fan del mondo,
Eccoci, Questa è la fine. La fine di un mosaico narrativo senza precedenti, durato undici anni e undici franchise. 
Per tutti quelli che hanno fatto questo viaggio con noi dall’inizio, condividendo gioie e dolori con la vostra famiglia, i vostri amici, i vostri compagni di classe, i vostri colleghi. Investendo così tanto in ogni personaggio e in ogni storia. Ridendo, esultando, piangendo. Dando così tanto liberamente i vostri pensieri ed emozioni in conversazioni accese, teorie, fan art, e fan fiction. Per favore, sappiate che noi due, insieme a tutti quelli coinvolti in Endgame, abbiamo lavorato senza sosta per gli ultimi tre anni con la sola intenzione di consegnarvi una sorprendente, emozionante, potente conclusione della Infinity Saga.
Poiché così tanti di voi hanno investito il loro tempo, il loro cuore, le loro anime in queste storie, siamo qui a chiedere ancora una volta il vostro aiuto. 
Quando vedrete nelle prossime settimane Endgame, per favore non lo rovinate agli altri, allo stesso modo in cui vorreste non venisse rovinato a voi. 
Come al solito, buona fortuna e buona visione…
I Fratelli Russo.
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#DontSpoilTheEndgame
A post shared by The Russo Brothers (@therussobrothers) on Apr 16, 2019 at 11:26am PDT
Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
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Così come accaduto per Infinity War, anche con l’approssimarsi dell’uscita di Avengers: Endgame la Marvel chiede ai propri fan di non fare spoiler dal film, cosa che purtroppo è già accaduta con un breve video leak che però è stato oscurato dalla rete nelle ultime ore. Se per IW l’hashtag era #ThanosDemandsYourSilence (Thanos chiede il […]
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Chiara Guida
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