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#sacerdotales
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Perché il sacerdote deve indossare l’abito talare
Proponiamo ai nostri lettori un articolo di due sacerdoti in cui vengono elencate alcuni ragioni per cui i sacerdoti dovrebbe sempre indossare la talare, o almeno il collare romano. Continue reading Untitled
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UNO IN DIO-pastore Giuseppe Tramentozzi
Giovanni 17:20 Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola, 21 affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch’essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Dio deve esaudire la preghiera di Gesù: “Che essi siano uno come Noi siamo uno”. Siamo vicini a Gesù fino a questo punto? Dio non è…
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ambrenoir · 6 months
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Le storie di dipendenza affettiva sono sempre sconcertanti perché invischiano i loro protagonisti in un vortice autodistruttivo dal quale non sembrano volersi ritrarre malgrado l’escalation di dolore che infligge. La logica porterebbe a pensare che i tradimenti, le menzogne, la svalutazione, l’abuso psicologico, a volte velato, altre volte eclatante e la violenza verbale o fisica che caratterizzano la relazione dipendente debbano spingere la vittima a interrompere il rapporto, ma da un punto di vista psico-logico accade spesso l’inverso. Infatti, ogni mancanza e ogni attacco del membro “forte” della coppia sortisce l’effetto apparentemente inspiegabile di rafforzare il legame mentre erode la capacità reattiva della controparte, che finisce per abbandonarsi al proprio amore esasperante.
La trappola dell’ambivalenza. Le persone intrappolate nella dipendenza affettiva vivono soggiogate dall’ambivalenza: l’altro é buono, romantico, affascinante, unico e speciale a tratti … ma anche, a tratti, diventa crudele, gelido, respingente, brutto, banale. Senza soluzione di continuità, l’oggetto dell’amore dipendente presenta due facce contrapposte ma fuse in una alchimia venefica. Di qui l’impossibilità di stabilire se sia del tutto buono o del tutto cattivo diventa paralizzante.
Pensiamo che uomini e donne che amano poco siano creature algide, individui calcolatori e anaffettivi, criminali emotivi dal fare sospetto e inequivocabile ma non é affatto così. Al contrario, nella dipendenza affettiva almeno una delle parti presenta e agisce un’identità duplice, alterna slanci emotivi con la disarmante spontaneità di un bambino a esplosioni di rabbia o silenzi siderali; si cimenta in promesse d’amore vibranti e poi si nega con veemenza imponderabile.
Questa dualità costituisce il perno della dipendenza relazionale: la “vittima” si innamora del volto buono del partner, dei suoi aspetti sentimentali e della sua transitoria sensibilità, lo idealizza e vi si dedica interamente, mentre minimizza o nega la “faccia cattiva”, la scinde dall’oggetto d’amore perché illogica e incongruente con i propri bisogni affettivi coscienti e con l’immagine specchiata dell’amore romantico. Il mostro che incatena, maltratta, umilia, manipola, sfrutta è così in salvo, sotto la tutela della sua prigioniera che imputa a se stessa ogni punizione e violenza subita ed é disposta a perdonare tutto, a transigere su tutto pur di intravedere una volta ancora quel fugace sprazzo di luce angelicale sul viso amato.
I “mostri umani”. I mostri non esistono, o almeno, non esistono nella forma stereotipata e lampante in cui pretendiamo di riconoscerli. I mostri umani, quelli veri, non hanno i denti aguzzi dei vampiri, né presentano inquietanti deformità fisiche, non emanano afrori mefitici e non girano armati sino ai denti. I mostri umani sono dotati di quella capacità mimetica che li rende come gli altri e, anzi, li fa apparire migliori degli altri: più affascinanti, più intelligenti e più dotati. Esibiscono certezze lapidarie e dispensano verit�� di solennità sacerdotale. Il loro segreto consiste nello scindere e isolare quanto più possibile da sé le emozioni “negative”: la paura dell’abbandono, la vulnerabilità, la potenziale fallacia di un’emozione, di una scelta o di un’azione, il timore di soccombere all’angoscia di essere perfettamente umani.
Dunque, se dal partner dipendente l’amato é avvertito come un angelo caduto in una nebulosa ipnotica di stati d’animo in contraddizione e profondamente emozionanti, il mostro si auto-percepisce come un essere perfetto indebitamente offeso dalla fragilità dell’altro e dalla sua oscena dedizione. E più l’altro si espone e si oppone con amore incrollabile al dolore per la relazione impossibile che lo insabbia, più il mostro umano si adombra nel disprezzo e nella rabbia.
L’errore di fondo Il dramma della dipendenza affettiva comincia e si propaga a patire da un’enorme equivoco, in fondo. La “vittima” si innamora di un volto dorato ed intrigante e considera le incursioni del mostro umano sulla scena della relazione come manifestazioni dovute alla propria indegnità. Si lascia colpevolizzare, soggiace alla menzogna più bieca e al tradimento palese nell’illusione di conquistare il volto buono del partner e di sollevarlo dal male oscuro che lo ammorba. Ma l’intemperanza e l’inquietudine che trapelano dalla maschera meravigliosa dell’amato, il disprezzo ferino, la bieca indolenza e le temperature siberiane del suo agire, non sono la maschera di una persona buona e quindi amabile, sono il volto pieno del mostro umano.
Perché il mostro vero é duale, abita la contraddizione, la incarna, é il risultato di una integrazione mancata tra le parti positive e le parti negative di sé, della sua storia emotiva, del suo vissuto rimosso, traumatico e mai elaborato di bambino. (Enrico Maria Secci)
tratto da “DIPENDENZE AFFETTIVE MALDAMORE” pagina FB
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whencyclopedfr · 2 months
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Religion des Carthaginois
Carthage fut fondée par la ville phénicienne de Tyr au 9e siècle avant notre ère et, parmi de nombreuses autres pratiques culturelles, la ville adopta des aspects de la religion de ses pères fondateurs. De nature polythéiste, des dieux phéniciens aussi importants que Melqart et Baal étaient vénérés dans la colonie, aux côtés de nouveaux dieux tels que Tanit. Ceux-ci, à leur tour, se répandirent dans les nouvelles colonies puniques autour de l'ancienne Méditerranée, tandis que, dans l'autre sens, des dieux de cultures voisines furent incorporés dans le panthéon carthaginois. Des temples furent construits en leur honneur, des cérémonies comprenant des sacrifices pour les apaiser étaient supervisées par une classe sacerdotale et leur imagerie apparut sur les navires, les pièces de monnaie et dans les arts.
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falcemartello · 2 years
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Allora: ci vogliono terrorizzati. Perché il terrore vende libri, perché il terrore inibisce, il terrore funziona.
"La paura uccide la mente..."
I toni sono sempre più apocalittici e millenaristi perché la storia insegna che le grandi inculate si danno così, non con la vasella.
Stiamo parlando di architetture informative ed operative che sono state costruire con gli anni da persone totalmente iniziate allo studio della cosiddetta "scienza sacra" esoterica. Lo zampino della massoneria è evidente, senza essere complottardi ritardati. Ma prima di mettere il copricapo di stagnola e vedere simboli occulti, andiamo a guardare di cosa si occupano certi culti iniziatici e misterici come appunto la massoneria. Lungi da me fare una storia di questa setta pseudoreligiosa, o di circolo LARP per anziani che giocano con spade e grembiuli, ma vorrei soffermarmi sugli strumenti che la masson"imbacuccare", detto in soldoni, le masse di creduloni (i cosiddetti "profani", cioè quelli che restano fuori dal tempio). Attraverso lo studio della simbologia ma soprattutto delle tradizioni ritualistiche e religiose, il massone è in grado di capire come l'individuo possa essere assoggettato a quello che, in altri tempi, avremmo potuto chiamare "magia". La magia dei simboli, dei rituali, della storia - in altre parole, dell'affabulazione che, almeno in superficie, riesce a convincere e nascondere sistemi di potere e agende operative ben precise. Proprio per questo motivo la massoneria parla coi simboli e nelle officine massoniche si lavora con riti quantomeno grotteschi o strambi, agli occhi dei più. Affabulazioni per nascondere gli intenti dei fratelli di loggia, che sono un'unità di lavoro autonoma. Adesso, se capite il mio ragionamento, potete capire come mai ho accennato alla massoneria guardando a quanto le istituzioni come il WEF stanno cercando di imporre. La loro affabulazione simbolica, creata con strumenti e cognizione dei meccanismi esoterici, tende a spingere la volontà di un gruppo purché ristretto di persone. Le informazioni disseminate dal WEF (ricordatevi: non si tratta solo di PR e lanci ripresi dai media di massa - l'architettura informativa attorno al WEF è complessa e sofisticatissima) tendono a creare i presupposti per la nascita di una religione senza Dio, dove la salvezza è eminentemente umana e la gerarchia sacerdotale è apparentemente scientifica. Pertanto inconfutabile. Questa affabulazione apocalittica, questa "religione" fasulla, serve per piegare le masse ad un livello ben più profondo di schiavitù mentale. Gli iniziati assoggettano i profani: gli uni padroni degli strumenti "magici" di affabulazione, gli altri meri ricettori passivi lasciati in balia dell'emotività animalesca che gli strumenti di tradizioni iniziatiche (come la massoneria) sanno come controllare.
@gas_lerner
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padrepiopietr · 7 months
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San Pio, un padre per tutti
La paternità spirituale e sacerdotale del grande Santo di Pietrelcina. Continue reading San Pio, un padre per tutti
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elblogdelescriba · 1 year
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Monarquía de Roma
Roma fue fundada por Rómulo en 753 a.C. luego de vencer a su hermano Remo, comenzando el periodo de la monarquía, la que se sucedieron 7 reyes hasta 509 a.C. que instaurara la república. Los cuatro primeros fueron de origen latino-sabina, mientras que los tres últimos fueron de etrusca.
Los reyes son:
Rómulo (753-717 a.C.) fundador de la ciudad de Roma, crea las primeras instituciones políticas y ordena la sociedad, dividiendo entre 100 individuos a los que le dará el nombre de Paters que formaran el senado y el resto tendrán la condición de plebeyos.
Numa Pompillo (715-673 a.C.) se encargó de organizar la vida religiosa, empleando el calendario e instruyendo a los colegios sacerdotales.
Tulio Hostilio (672-641 a.C.) destruyo Alba, lo que le permitió a Roma tomar la hegemonía sobre los pueblos latinos
Anco Marcio (640-617 a.C.) se dedicó a la conquista y expansión del dominio de Roma, generando crecimiento del territorio como de la población.
Tarquino Prisco (616-578 a.C.) etrusco, comenzando a partir de él los reyes de origen etrusco. Realizo reformas políticas y urbanísticas.
Servio Tulio (577-535 a.C.) ordenamiento centuriado y las tribus territoriales, victoria en el exterior y urbanización.
Tarquino el Soberbio (534-509 a.C.) tuvo un carácter tiránico para gobernar lo que le generó ese nombre. Se destaca su violencia y crueldad, así como la reafirmación de la hegemonía de Roma y la construcción del gran templo de Júpiter en el Capitolio. Pero gobernaba sin consultar al senado, al final de su reinado surgió una revuelta que lo destronaría.
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alfss · 2 years
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DERECHOS A QUIEN CORRESPONDA.
Se formó la Liga de Mayapán, que fue una unión de casas sacerdotales de la península, entre las que las más importantes eran Uxmal, Mayapán y Chichén Itzá. Sin embargo esta liga fue destruida por un desacuerdo entre los caciques (halach uinik) de los participantes que llevó a una declaración de guerra de uno de ellos, Hunac Ceel, quien se proclamó halach uinik de Mayapán. Esto originó la ruptura con los itzáes, quienes perdieron el conflicto y debieron eventualmente huir en el año 1194 d. C. y refugiarse en el Petén, de donde habían venido originalmente hacía casi diez siglos.
A diferencia del inicio, cuando Chichén fue fundada, en que los mayas venidos de oriente buscaban la paz y el desarrollo de su pueblo estableciéndose en el Mayab (en lengua maya: má ‘no’; yab ‘mucho, muchos’; el lugar para unos cuantos, ‘para no muchos’ —nombre que tenía la región toda antes de la llegada de los españoles—, al final, 1000 años después, la propia región se había convertido en lugar de pugnas y de luchas.
En la caída, la élite estaba formada por guerreros, sacerdotes y comerciantes que gobernaban Chichén Itzá. Ellos habían introducido el culto al dios Kukulcán.
Había levantado impresionantes construcciones con taludes y muros verticales y representaciones del dios pájaro-serpiente que vino de afuera.
En el proceso de declinación el militarismo fue el fundamento indudable de esta cultura. Esto se hace evidente en el monumento llamado Plataforma de las Calaveras, donde exhibían, clavados en estacas, los cráneos de cientos de enemigos.
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schizografia · 2 years
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Io mi ricordo un giovane - un uomo ancora giovane - a cui la morte stessa impedì di morire - e forse l'errore dell'ingiustizia.
Gli Alleati erano riusciti ad avanzare sul territorio francese. I tedeschi, già vinti, lottavano invano con inutile ferocia.
In una grande casa (il Castello, la chiamavano) bussarono alla porta piuttosto timidamente. So che il giovane andò ad aprire a degli ospiti che senza dubbio chiedevano aiuto.
Un urlo, questa volta: "Tutti fuori". Un tenente nazista, in un francese vergognosamente normale, fece uscire prima le persone più anziane, poi due giovani donne.
"Fuori, fuori". Urlava, questa volta. Il giovane non cercava di fuggire, ma avanzava lentamente, in un modo quasi sacerdotale. Il tenente lo scosse, gli mostrò dei bossoli, delle pallottole, chiaramente si era combattuto, il terreno era un terreno di guerra. Il tenente si strangolò in un linguaggio strano e mettendo sotto il naso di quell'uomo già meno giovane (si invecchia in fretta) i bossoli, le pallottole, una granata, gridò distintamente: "Guardi a che punto è arrivato."
Il nazista fece schierare i suoi uomini per colpire, secondo le regole, il bersaglio umano. Il giovane disse: "Fate almeno rientrare la mia famiglia." Ossia: La zia 94 anni, la madre più giovane, sua sorella e sua nipote, un lungo e lento corteo, silenzioso, come se tutto fosse già compiuto.
Lo so - lo so - che colui a cui miravano i tedeschi, in attesa soltanto dell'ordine definitivo, provò allora un sentimento di leggerezza straordinaria, una specie di beatitudine (niente di felice, tuttavia),- gioia sovrana? L'incontro della morte e della morte?
Al suo posto non cercherò di analizzare questo sentimento di leggerezza. Forse d'improvviso era invincibile. Morto - immortale. Forse l'estasi. O la compassione per l'umanità sofferente, la felicità di non essere né immortale né eterno. Da allora, fu legato alla morte da una furtiva amicizia.
In quell'istante, ritorno brusco nel mondo, proruppe l'intenso rumore di una battaglia vicina. I compagni della Resistenza volevano andare in soccorso di chi sapevano in pericolo. Il tenente si allontanò per accertarsi. I tedeschi restavano in riga, pronti a dimorare così, in una immobilità che fermava il tempo. Ma ecco uno di loro avvicinarsi e dire con voce ferma: "Noi, non tedeschi, russi" e, con una specie di risata: "Armata Vlassov" e gli fece cenno di sparire. Credo che si allontanò, sempre con quella sensazione di leggerezza, tanto da ritrovarsi in un bosco lontano, chiamato "Bosco delle Brughiere" dove dimorò al riparo di piante che gli erano familiari. Fu nel folto del bosco che d'improvviso, e dopo quanto tempo, ritrovò il senso della realtà. Poco dopo apprese che tre giovani, figli di contadini, estranei alle battaglie, e che avevano come unico torto la loro giovinezza, erano stati fucilati.
Anche i cavalli gonfi, sulla strada, nei campi, attestavano una guerra che era durata. In realtà, quanto tempo era trascorso? Quando il tenente era tornato e si era reso conto della scomparsa del giovane castellano, perchè la collera, la rabbia, non l'avevano spinto a bruciare il castello (immobile e maestoso)? Perchè era il Castello. Sulla facciata era iscritta, come un ricordo indistruttibile, la data del 1807. Era colto abbastanza da sapere che la data del 1807 era il famoso anno di Jena, quando Napoleone, sul suo piccolo cavallo grigio, passò sotto le finestre di Hegel che in lui riconobbe "l'anima del mondo", come scrisse ad un amico? Menzogna e verità, poichè come Hegel scrisse ad un altro amico, i francesi saccheggiarono e depredarono la sua dimora. Ma Hegel sapeva distinguere l'empirico e l'essenziale. In quel 1944, il tenente nazista ebbe per il Castello il rispetto e la considerazione che le fattorie non suscitavano. Però frugarono dappertutto. Presero del denaro; in un locale separato, "la stanza alta", il tenente trovò delle carte e una specie di grosso manoscritto, che conteneva forse piani di guerra. Infine partì. Tutto bruciava, tranne il Castello. I Signori erano stati risparmiati.
Fu allora probabilmente che cominciò per il giovane il tormento dell'ingiustizia. Non più estasi. La sensazione che fosse vivo soltanto perchè, anche agli occhi dei russi, apparteneva a una classe nobile.
Era questo, la guerra: la vita per gli uni, la crudeltà dell'assassinio per gli altri.
Dimorava tuttavia, nel momento in cui la fucilata non era ormai soltanto che attesa, un sentimento di leggerezza che non saprei spiegare: libertà dalla vita? L'infinito che si apre? Né felicità né disgrazia. Neppure assenza di timore e forse già un passo al di là. So, immagino che questa sensazione inanalizzabile cambiò quel che rimaneva della sua esistenza. Come se la morte fuori di lui non potesse ormai che urtarsi con la morte dentro di lui. "Io sono vivo. No, tu sei morto."
Più tardi, ritornato a Parigi, incontrò Malraux. Lui gli raccontò che era stato fatto prigioniero (senza essere riconosciuto), che era riuscito a scappare, ma perdendo un manoscritto. "Erano solo delle riflessioni sull'arte, facili da ricostruire, mentre non lo sarebbe se fosse un vero manoscritto." Con Paulhan fece fare delle ricerche che risultarono vane. Che importa. Dimora solo la sensazione di leggerezza, che è la morte stessa o, per dirlo più precisamente, l'istante della mia morte ormai sempre in corso.
Maurice Blanchot - L'istante della mia morte
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christophe76460 · 7 days
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De l’huile pour le chandelier, {Exode 25:6}
Mon âme, combien tu as besoin de cela, car sinon ta lampe ne continuera pas longtemps de brûler. Ta mèche fumera et ce sera une offense si la lumière est éteinte, ce qui sera le cas si l’huile est absente. Tu n’as pas de puits de pétrole dans ta nature humaine, et donc tu dois aller vers les vendeurs, et t’approvisionner toi-même, ou comme les vierges folles, tu devras crier : « Ma lampe est éteinte ». Même les lampes consacrées ne peuvent pas donner de lumière sans huile ; bien qu’elles aient brillé dans le tabernacle elles devaient être alimentées, même si des vents violents ne soufflaient pas sur elles, les mèches devaient être égalisées, et ton besoin est également aussi important.
Même dans les circonstances les plus heureuses tu ne peux donner de lumière à un autre si de l’huile fraîche de la grâce ne t’est donnée. Ce n’était pas n’importe quelle huile qui devait être utilisée dans le service du Seigneur ; ni le pétrole qui suinte si abondamment de la terre, ni les extraits de poissons, ni des extraits de graines n’étaient acceptés ; une seule huile a été choisie, et c’était la meilleure huile d’olive. La prétendue grâce de la bonté naturelle, la grâce factice provenant de mains sacerdotales, ou la grâce imaginaire de cérémonies grandioses ne serviront jamais le véritable saint de Dieu ; le Seigneur n’aurait pris aucun plaisir à des fleuves d’une telle huile. Il va au pressoir de Gethsémané, et s’approvisionne de celui qui y a été écrasé.
L’huile de grâce de l’évangile est pure et libre de lie et de dépôt, et donc la lumière qui en provient est claire et brillante. Nos églises sont le chandelier d’or du Sauveur, et si elles doivent être des lumières dans ce monde sombre, elles doivent avoir beaucoup d’huile sainte. Prions pour nous-mêmes, pour les serviteurs et nos églises, pour que jamais il ne manque de cette huile pour la lumière. La vérité, la sainteté, la joie, la connaissance, l’amour, voilà tous les ingrédients de la lumière sacrée, mais nous ne pouvons pas les fournir si nous n’avons pas reçu personnellement de cette huile par le Saint-Esprit.
Jérémie 49:1-50:46 * Lecture Quotidienne de la Bible
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radioimpact · 8 days
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Le père Janvier Gbénou a envoyé une lettre au Pape François via le Cardinal Lazarus You Heung-sik, pour lui demander que soient rétablies ses facultés ministérielles sacerdotales. Évidemment, il me fait un grand plaisir de partager cette lettre avec vous : https://bityl.co/RgwN
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Benedetto XVI Viaggio Apostolico Fatima 2010 - testi integrali e galleria immagini
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guyboulianne · 8 days
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Le père Janvier Gbénou a envoyé une lettre au Pape François via le Cardinal Lazarus You Heung-sik, pour lui demander que soient rétablies ses facultés ministérielles sacerdotales. Évidemment, il me fait un grand plaisir de partager cette lettre avec vous : https://bityl.co/RgwN
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shalomelohim · 10 days
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The Original 3000 Year Old Melody of the Psalm 19 - Revealed ?
Splendide chant
♥ ♥ ♥
“ Au chef des chantres. Psaume de David. Les cieux racontent la gloire de Dieu, Et l'étendue manifeste l'oeuvre de ses mains. Le jour en instruit un autre jour, La nuit en donne connaissance à une autre nuit. Ce n'est pas un langage, ce ne sont pas des paroles Dont le son ne soit point entendu : Leur retentissement parcourt toute la terre, Leurs accents vont aux extrémités du monde, Où il a dressé une tente pour le soleil. Et le soleil, semblable à un époux qui sort de sa chambre, S'élance dans la carrière avec la joie d'un héros ; Il se lève à une extrémité des cieux, Et achève sa course à l'autre extrémité : Rien ne se dérobe à sa chaleur. La loi de l'Eternel est parfaite, Elle restaure l'âme ; Le témoignage de l'Eternel est véritable, Il rend sage l'ignorant. Les ordonnances de l'Eternel sont droites, Elles réjouissent le coeur ; Les commandements de l'Eternel sont purs, Ils éclairent les yeux. La crainte de l'Eternel est pure, Elle subsiste à toujours ; Les jugements de l'Eternel sont vrais, Ils sont tous justes. Ils sont plus précieux que l'or, que beaucoup d'or fin ; Ils sont plus doux que le miel, que celui qui coule des rayons. Ton serviteur aussi en reçoit instruction ; Pour qui les observe la récompense est grande. Qui connaît ses égarements ? Pardonne-moi ceux que j'ignore. Préserve aussi ton serviteur des orgueilleux ; Qu'ils ne dominent point sur moi !  Alors je serai intègre, innocent de grands péchés. Reçois favorablement les paroles de ma bouche Et les sentiments de mon coeur, O Eternel, mon rocher et mon libérateur ! “ (Psaume 19 - “Les Oeuvres et la Parole de Dieu”)
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Suite à la destruction tragique du Second Temple de Jérusalem, tout l'héritage musical du Temple, tant vocal qu'instrumental, semblait à jamais perdu.
Cependant, les scribes massorétiques ont conservé (avec le texte consonantique biblique lui-même) une ancienne “tradition de lecture” remontant (selon eux) à l'ère du Second Temple ; et à partir d'il y a environ 1 200 ans, ils ont minutieusement copié cette tradition dans les moindres détails. Le texte massorétique est toujours la plus ancienne copie complète de la Bible hébraïque que nous ayons.
Une partie de la “tradition de lecture” que les Massorètes ont préservée était une série d’“accents” (“Te Amim”), qui se produisent dans tout le Tanakh (Torah, Nevi'im et Ketuvim) dans deux systèmes.
Les Massorètes ne comprenaient pas le sens ou la signification monumentale de ces accents, et pendant des siècles, il y a eu d'innombrables théories quant à leur signification originale. La plupart des théories sont parties du postulat qu'elles devaient souligner des points précis de grammaire dans le texte. Laissant de côté tous ces débats, Suzanne Haïk-Vantoura s'est concentrée uniquement sur la recherche d'un sens musical à ces « accents ».
A travers d'innombrables expériences et un laborieux processus de vérification irréfutable (utilisant la structure de la phrase verbale hébraïque elle-même comme sa “Pierre de Rosette”), elle s'est finalement rendu compte que tous ces symboles représentent des tons musicaux : les 7 degrés d'une gamme heptatonique, ou bien les ornements d'un à trois notes !
Les accents étaient en fait des transcriptions de gestes de la main - qui formaient l'ancien système de notation musicale de la cheironomy, dans lequel un geste de la main spécifique représentait un changement spécifique dans la hauteur d'une mélodie.
Cette présentation présente l'enregistrement original de Haik-Vantoura de 1976 sur le volume 2 de son album, “La Musique De La Bible Révélée”, de sa reconstruction de ce qui pourrait bien être les mélodies bibliques originales de 3000 ans, chantées autrefois.
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The Music of the Bible Revealed - Ancient Echoes - SAVAE (San Antonio Vocal Arts Ensemble)
La musique commence à 33′ - Puissant et Pur
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Priestly Blessing on the Biblical, Prière Sacerdotale en hébreu : 
Nombres 6:22-27 Yevarechecha Adonai, VeYishmerecha The Lord will bless you and keep you Le Seigneur vous bénira et vous gardera Ya'er Adonai Panav Eleycha ViChuneka The Lord make His face shine upon you and be gracious to you Que le Seigneur fasse briller sa face sur vous et qu’il vous fasse grâce Yisa Adonai Panav Eleycha, VeYasem Lecha Shalom The Lord lift up His countenance upon you and He will give you peace Que le Seigneur tourne vers vous son visage et qu’il vous donne la paix Ko yasimu et-shmi al-bnei Yisrael, va’ani avarachem In this way they will put my name on the children of Israel, and I will bless them C'est ainsi qu'ils mettront mon nom sur les enfants d'Israël, et je les bénirai. “
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whencyclopedfr · 2 years
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Vie Quotidienne dans la Chine Ancienne
La vie quotidienne dans la Chine ancienne a changé au fil des siècles, mais elle reflétait les valeurs de la présence des dieux et des ancêtres à presque toutes les époques. Des villages comme Banpo témoignent d'une société matriarcale, gouvernée par une classe sacerdotale dominée par les femmes qui étaient aussi l'autorité religieuse.
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bookishnerdlove · 11 days
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USAPEGD V2 – 155
Episodio 155: Caída, Ganancia Inesperada (IX) “Me alegro de no llegar tarde. ¿Estás herido en alguna parte?” Sin perder de vista al retorcido Albert, Deheen miró preocupada a Esther. “Estoy bien, pero los de mi partido están heridos”. —¿Cómo está la situación? “Un grupo de personas vestidas con vestiduras sacerdotales atacó de repente por la espalda. Creo que intentaron secuestrarme”. Ante la…
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