#riscatto agricolo
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Gli agricoltori italiani, come ho raccontato in queste settimane, si sono organizzati da soli e sono scesi in strada con i loro trattori per protestare. Così il movimento apolitico e asindacale, Riscatto Agricolo, è nato in modo semplice e spontaneo durante una cena tra amici in un capannone toscano. Hanno creato un gruppo WhatsApp, pensando di raccogliere le adesioni dei coltivatori locali, e invece sono arrivati colleghi da tutta Italia. Questo weekend nei presidi offrono prodotti e degustazioni, anche per scusarsi dei disagi creati negli ultimi giorni. Ho cercato di conoscerli meglio:
#trattori#proteste#intervista#riscatto agricolo#agricoltori#italia#leggere#parole#scrivere#pensieri#scrittura#lettura#scrivimi#giornalista
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Riscatto agricolo, 'martedì un corteo con 300 trattori a Roma'
“Martedì mattina i nostri trattori sfileranno ancora a Roma”. A dirlo Salvatore Fais, uno dei fondatori di Riscatto agricolo. “Al corteo intendiamo far partecipare circa 300 mezzi – aggiunge Fais – e partiranno dal presidio di via Nomentana. Lunedì definiremo il percorso con la Questura. Difendiamo il prodotto italiano è lo slogan della mobilitazione di martedì”. Riproduzione riservata ©…
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Sembra che la manifestazione dei trattori, prevista per giovedì prossimo, al Circo Massimo sia confermata. Anche la premier Giorgia Meloni ha compreso le ragioni di questa mobilitazione, perché «l’ambiente non si salva certo contro gli agricoltori», né con «le follie» imposte dalla transizione ecologica. Tuttavia, il Governo è riuscito modificare l’emendamento al Milleproroghe sull’Irpef, che esenta i redditi fino a 10mila euro e riduce del 50% l’importo da pagare per quelli compresi tra i 10mila e i 15mila euro, anche se riguarda solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice. Il Riscatto Agricolo si è detto soddisfatto anche per il «riconoscimento istituzionale» ricevuto: i rappresentanti del movimento hanno annunciato l’imminente costituzione «di un sistema organizzato di rappresentanza nazionale», intenzionati a sostenere il Governo su tutte «le azioni finalizzate alla difesa del Made in Italy in Italia e in Europa». Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha assicurato, oltre alle modifiche sull’Irpef, anche interventi sulle vendite, dichiarando che «in presenza di acquisti inferiori al prezzo medio di produzione pubblicato da Ismea», scatteranno «verifiche automatiche». Per quanto riguarda la concorrenza di Paesi terzi, invece, si sta lavorando per far passare la proposta del ministro francese, Marc Fesneau, sul principio di reciprocità «per evitare – ha spiegato il ministro Lollobrigida – che nella nostra Nazione arrivino merci provenienti da Stati che non rispettano le stesse regole imposte ai nostri agricoltori». Poi ci sono «il sostegno al reddito dei più deboli e l’abbattimento dei costi di produzione», che «restano la stella polare dell’esecutivo». Queste decisioni, però, non fermano la mobilitazione degli agricoltori. Infatti, il movimento Riscatto Agricolo ha precisato che, almeno finché non sarà tutto nero su bianco, «anche se a Roma stanno pensando di tornare nei luoghi di origine – ha spiegato Davide Pedrotti, referente del collettivo per il bresciano –, una ventina di presidi rimarranno operativi, in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia e in Sardegna». L’obiettivo è arrivare al 26 febbraio «quando ci sarà la riunione straordinaria della Commissione Ue a Bruxelles e si vedrà se le modifiche alla Pac annunciate saranno realizzate». Se da un lato Riscatto agricolo è soddisfatto, dall’altro lato il leader Danilo Calvani, conferma il raduno di giovedì prossimo al Circo Massimo con l’arrivo di altri mezzi, in aggiunta alle centinaia di trattori che continuano a sostare alle porte della Capitale. Inoltre, al termine del vertice convocato ieri da Matteo Salvini, la Lega ha chiesto di approvare la sua proposta sul controllo dei prezzi e sui costi di produzione, confermando la «netta contrarietà» ai negoziati dell’Europa con i Paesi del Mercosur. Negoziati che Antonio Tajani, leader di Fi e ministro degli Esteri, difende in nome del «libero scambio», rimanendo comunque aperto a miglioramenti ulteriori, ma solo «con proposte che non siano demagogiche e che possano permettere di risolvere i problemi». Nel frattempo, le opposizioni continuano ad attaccare con la denuncia, da parte del Pd, delle lotte intestine nella maggioranza: «I ministri vanno in ordine sparso – hanno detto i capigruppo in commissione Agricoltura Simona Bonafè e Ubaldo Pagano -. Stiamo assistendo a uno spettacolo indecoroso». «Il Governo ha creato il problema con gli agricoltori aumentando loro le tasse – ha invece commentato il leader di Alleanza Verdi-Si, Angelo Bonelli – e oggi, per distogliere l'attenzione dalle proprie responsabilità, attacca la transizione verde mentre la crisi climatica produce danni ingenti e nel 2022, la siccità ha causato 6 miliardi di euro di danni all'agricoltura».
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Riscatto agricolo: “Siamo stati convocati dal Ministero dell’Agricoltura” #tfnews #12febbraio
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Trattori, il fronte si spacca tra pro e contro il governo
Trattori, il fronte si spacca tra pro e contro il governo. «L’incontro al ministero di ieri è andato male, siamo usciti solo con delle promesse. Il presidio di via Nomentana quindi resta, anzi lo rafforzeremo. Sono in arrivo altri mezzi. Arriveremo a mille trattori». A dirlo Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto agricolo. «Lollobrigida ieri è venuto qui senza essere invitato - prosegue - al suo arrivo è stato anche fischiato». Ma il fronte non è compatto. Tra gli agricoltori che appoggiano la protesta del movimento c'è chi la vede diversamente. «Secondo me è stato un confronto costruttivo - spiega Roberto Rosati - il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta». Da parte sua il ministro Lollobrigida ha detto: «Ho trovato tutta gente che aveva chiarissimo che il nostro governo è al loro fianco. Si tratta di persone che arrivano a fare 10 ore di percorso a 40 all'ora su un trattore da Pescara a Roma. Per spingerli fino a lì significa che l'esasperazione è forte e quindi vogliono vedere fatti concreti». Intanto la manifestazione del "Cra agricoltori traditi", altro fronte della protesta degli agricoltori, sarà giovedì alle 15 al Circo Massimo di Roma, dove è prevista la presenza di 20mila agricoltori. Lo ha annunciato il leader Danilo Calvani. «Un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriverà nel cuore della città, fino a Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell’ordine», ha detto. Quella di giovedì «sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La protesta andrà avanti», ha aggiunto Calvani. Continua anche il dibattito politico. “La Lega non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre infatti c'era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall'inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani”. Così una nota del Carroccio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sanremo 2024, Geolier vince serata cover davanti ad Angelina Mango
(Adnkronos) - La quarta serata del festival di Sanremo 2024 dedicata alle cover e ai duetti regala emozioni, commozione e contestazione finale. Geolier vince il Premio della serata cover e all'Ariston partono i fischi. Il rapper napoletano è al primo posto con il medley 'Strade' eseguito insieme a Guè, Luchè e Gigi D'Alessio. Al secondo posto della Top 5 della quarta serata Angelina Mango che ha omaggiato il padre Pino con 'La Rondine', al terzo posto Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di 'Sweet Dreams', al quarto Ghali con Ratchopper nel medley 'Italiano Vero', al quinto Alfa con Roberto Vecchioni nel brano 'Sogna ragazzo sogna'. Quarta serata di Sanremo 2024: i fischi del pubblico All'annuncio del vincitore da parte di Amadeus, la platea ha espresso fischiando il suo dissenso. "Il pubblico in sala non è d'accordo con quello delle giurie votanti, a volte capita che non coincidano", ha detto Amadeus. La serata ha visto tutti e trenta i cantanti in gara esibirsi nelle cover con altri artisti. Ovazione e 'Gianna! Gianna!' per Gianna Nannini, tornata al festival per accompagnare nel duetto Rose Villain. L'Ariston si infiamma con Umberto Tozzi e i suoi successi nel medley con i The Kolors. Standing ovation dopo le esibizioni di Alfa e Roberto Vecchioni, Irama e Riccardo Cocciante e Santi Francesi in duetto con Skin che incanta con la sua voce straordinaria. Commuove l'omaggio di Angelina Mango al papà Pino sulle note di 'La Rondine', accompagnata dal quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma. E' ancora standing ovation al grido di 'Pino-Pino' mentre Angelina e lo stesso Amadeus prendono tempo perché entrambi con gli occhi bagnati di lacrime. Al festival, dopo l'esibizione, arriva un nuovo appello di Dargen D'Amico per il 'cessate il fuoco' dopo quello della prima serata. L'appello di BigMama è "per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". Co-conduttrice della serata Lorella Cuccarini: la showgirl, che ha chiesto di non iniziare scendendo le scale, entra all'Ariston dall'ingresso sulle note dei suoi più grandi successi e il pubblico si scalda e balla. Poi il colpo di teatro: Fiorello, già protagonista di un'incursione sul palco a inizio serata, entra in scena imitando il ballerino Manuel Franjo, e balla un'improbabile 'Sugar Sugar' con Cuccarini. "La prima cosa che voglio dire è che non firmo la liberatoria", ironizza Fiore, "non per il ballo, ma per 'los cabellos'", dice riferendosi alla surreale parrucca. All'Ariston ci sono il pilota di MotoGp Pecco Bagnaia, Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci e la pattinatrice Carolina Kostner. Sul palco galleggiante Gigi D'Agostino e da quello in piazza Colombo Arisa. Tornano i Jalisse, che si esibiscono con 'Fiumi di parole', brano con cui vinsero 27 anni fa. Dirigono l'orchestra Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che, per l'occasione, torna anche lui al festival. Gli agricoltori ed il comunicato letto da Amadeus A Sanremo arriva la protesta dei trattori. Dal palco Amadeus legge una sintesi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al festival. "Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori", è scritto in uno dei passaggi del documento. "Noi agricoltori - legge ancora il direttore artistico - non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione". [email protected] (Web Info) Immagini fornite da Adnkronos Read the full article
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Trattori , la marcia del "Riscatto agricolo" e "dei agricoltori traditi"
De Ficchy Giovanni Verso Roma divisi e scalpitanti, sentono che il risultato è vicino, tutte le forze politiche cavalcano la loro protesta, sia maggioranza che opposizione Alla manifestazione di domani, parteciperanno circa 1500 persone, con dieci simbolici trattori, questo l’accordo trovato con la questura, dai leader del movimento dei trattori. Adesso però il rischio di infiltrazioni, e…
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JAMES BRANDON LEWIS: “JESUP WAGON”
Chi è George Washington Carver? Un agronomo. Certo i jazzisti sono bizzarri e il loro Olimpo di eroi (o anti-eroi) a cui fare riferimento e da cui trarre ispirazioni e suggestioni, è spesso molto diverso da quello di altri musicisti. Carver, nato a Diamond nel Missouri, discendeva da una famiglia di schiavi e la sua professione di agronomo lo portò a diventare un educatore nel campo dell’agronomia, il che permise a centinaia di schiavi di ricevere un’adeguata preparazione ed un conseguente riscatto sociale, proprio grazie agli insegnamenti ricevuti da George Washington Carver. La sua era una “scuola itinerante” per così dire, si trattava infatti del suo carro agricolo, il “Jesup Wagon”, riprodotto nella magnifica copertina di questo altrettanto magnifico disco del grande sassofonista James Brandon Lewis e del suo “Red Lily Quintet”, uscito lo scorso 7 maggio per l’etichetta “Tao Forms”. Il “Red Lily Quintet”, messo insieme per questa occasione, è composto da James Brandon Lewis al sax tenore, Kirk Knuffke alla cornetta, William Parker al basso e gimbri, Chris Hoffman al violoncello e Chad Taylor alla batteria e mbira. Se la missione di George Washington Carver fu educativa e pratica, quella di James Brandon Taylor è musicale ed ideale e forse oggi c’è più bisogno di quest’ultima che della prima. Parte lento, con l’andatura di chi vuole andare lontano, il carro di Brandon; “Jesup Wagon”inizia con un solenne e malinconico solo di sax ed è proprio un “solo”, fino a quando la batteria “melodica” di Chad Taylor, come la definisce lo stesso Brandon, non introduce il resto della band e la porta al traino, per un ideale prateria musicale fatta di bordate di groove , magistralmente mescolate con qualche scorribanda free, ma senza mai perdere il senso della narrazione musicale. E di strada da fare ce n’è molta a cominciare dal brano successivo “Lowlands of Sorrow”, praterie di dolore appunto, quelle percorse dal carro di Carver e meravigliosamente raccontate, oltre che dal sax di Brandon, dalla cornetta di Kirk Knuffke. Anche “Arachis” ci parla di fatica, con un iniziale ritmo lento, quasi da marcia funebre, che si trasforma ben presto in un energetico ritmo da lavoro, con il sax di Brandon sempre affiancato dalla cornetta di Knuffke che sembra proprio diventare uno strumento di lavoro. Il precedente brano fitto e “dialogico” ci trasporta verso l’interlocutorio “Fallen Flowers”, fatto anche di piccoli rumori agresti e di sussurri melodici che sembrano nascere sotto l’implacabile sole del Sud. Come gli esperimenti e la trasmissione del sapere di Carver, “Experiment Station” si muove su di un piano dialettico e musicale molto denso ed intricato, facendo perno sempre sul confronto-scambio tra sax e cornetta ,con un supporto articolato e multiforme della batteria e con il costante oscuro, ma indispensabile lavoro del contrabbasso di William Parker, in bella evidenza nel finale del brano. Chiude l’album “Chemurgy” che in inglese, ma anche in italiano, sta ad indicare le sperimentazioni chimiche per lo sfruttamento del suolo. Anche qui l’alchimia di suoni (e qualche voce lontana), è poeticamente evocativa di quelle esperienze scientifiche ed umane che George Washington Carver portò nelle campagne dell’assolato Sud statunitense. Oltre all’ascolto, non basta pensare alla vitalità del jazz di Chicago e alla sofisticatezza di quello newyorkese per comprendere a fondo questo grande lavoro, ma occorre anche tenere ferma nella mente la condizione degli schiavi del Sud e l’operazione scientifico-umanitaria di George Washington Carver, un jazz programmatico che Duke Ellington avrebbe chiamato “poesie tonali”. Un tributo, musicale e poetico necessario per George Washington Carver, in questi tempi di nuovi schiavi e di nuovi schiavisti. Come ebbe a scrivere lo stesso Carver: “Se un uomo vuole tenerne un altro in un fosso, e vuol essere sicuro che ci stia, finisce che deve stare anche lui nel fosso come l'altro; quale vantaggio può trarne dal restare nel fosso anche lui?”
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Ex latitante albanese estradato in Italia. Eludeva la giustizia italiana da oltre 20 anni
Estradato ex latitante albanese, membro di un’organizzazione di caporalato, sfuggito alla giustizia italiana per oltre 20 anni È rientrato stamattina in Italia, scortato da personale dello SCIP - Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, il 47enne albanese VRAPI Luan, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Foggia il 24.11.1999 per omicidio volontario e lesioni personali aggravate. L’ex latitante, rintracciato grazie alla frequente e consolidata collaborazione tra la polizia albanese e l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza italiano operativo a Tirana, e grazie al lavoro della Divisione Interpol dello SCIP, è un personaggio noto alle cronache italiane, poiché è accusato, in concorso con altri, dell’omicidio del giovane bracciante di 22 anni, Hyso Telharaj, avvenuto nel settembre 1999 nelle campagne di Foggia. Il nome di Hyso è diventato un simbolo della ribellione contro l’odiosa piaga del caporalato, ma anche di riscatto e rinascita, ricordato spesso dall’Associazione Libera che per il ventennale della morte, a settembre 2019, ha promosso tre giorni di memoria e impegno dal titolo “Il dolce sorriso di Hyso Telharaj” . Era venuto in Italia per cercare lavoro e l’aveva trovato come bracciante agricolo per la raccolta dei frutti della terra della Capitanata. #Caporalato #HysoTelharaj #VRAPILuan Read the full article
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Almeno 3 diverse sigle animano i cortei romani, Riscatto Agricolo è frammentato e le associazioni ambientaliste cercano di farsi sentire. Il mio articolo:
#protesta#trattori#agricoltura#agricoltori#circo massimo#roma#legambiente#cra#cra agricoltori traditi#agricoltori traditi#riscatto agricolo#leggere#parole#scrivere#pensieri#scrittura#lettura#scrivimi
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Protesta Trattori, Riscatto Agricolo lascia il ministero: "Irpef? C'e' in atto un cambiamento"
I tre, capitanati da Fais, tornano al presidio: “Incontro molto positivo”source
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In seguito a un incontro in prefettura, il rappresentante di 'Riscatto Agricolo', Maurizio Senigagliesi, ha annunciato la revoca della manifestazione dei trattori prevista per oggi, 9 febbraio, a Roma. Il Coordinamento Nazionale Riscatto Agrario ha deciso di limitare la protesta a un presidio simbolico in Piazza San Giovanni, con soli 10 trattori, rinunciando alla marcia programmata sul Grande Raccordo Anulare. I portavoce del Coordinamento hanno comunicato che la scelta di ridurre la manifestazione è stata presa per evitare di compromettere il sostegno della cittadinanza. La decisione è stata influenzata dalle valutazioni emerse durante i presidi e mira a sensibilizzare l'opinione pubblica senza intaccare l'appoggio ricevuto dagli italiani. Si attende un incontro urgente con il Governo e il Ministro dell'Agricoltura per discutere delle richieste degli agricoltori. Il Coordinamento Nazionale Riscatto Agrario ha espresso le richieste degli agricoltori, sottolineando la necessità di affrontare problemi legati alla burocrazia europea, in particolare con il Green Deal. Gli agricoltori chiedono il divieto di importazione di prodotti da Paesi che non rispettano le stesse regole, la protezione contro danni della fauna selvatica e misure contro la diffusione di cibi sintetici. Dal punto di vista economico, si richiede un regime fiscale adeguato, il mantenimento dei costi di produzione e la stabilità del costo del gasolio, oltre all'eliminazione dell'obbligo di non coltivare il 4% dei terreni. Il rappresentante di Riscatto Agricolo, Maurizio Senigagliesi, ha dichiarato l'attesa dell'apertura di un tavolo tecnico costruttivo con il Ministro dell'Agricoltura e la Premier Meloni. La volontà è di risolvere i problemi degli agricoltori attraverso un dialogo costruttivo, mantenendo l'unità e presentando proposte concrete. GUARDA LE FOTO DELLA PROTESTA DEI TRATTORI A ROMA
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Legacoop Calabria costituisce il gruppo immigrazione
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/legacoop-calabria-costituisce-il-gruppo-immigrazione/
Legacoop Calabria costituisce il gruppo immigrazione
Legacoop Calabria costituisce il gruppo immigrazione
Nasce all’interno di Legacoop Calabria il gruppo immigrazione, lo fa sapere presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, che esprime soddisfazione e apprezzamento per l’operato delle cooperative sociali aderenti che si muovono nell’ambito dell’accoglienza e dell’immigrazione. “Oggi siamo orgogliosi di queste realtà, e dell’iniziativa che la cooperativa sociale Demetra sta portando avanti nella città di Reggio Calabria. Parliamo del progetto denominato ‘Artefici del nostro futuro’, sulle orme del Beato Giovanni Battista Scalabrini’, finanziato dalla comunità Episcopale Italiana, che ben si inserisce nella visione di accoglienza e di inclusione che Legacoop Calabria porta avanti”. “La cooperativa sociale ‘Demetra’, a Reggio Calabria, grazie a questo progetto, sta consentendo l’inclusione sociale e lavorativa di 20 migranti selezionati dopo un percorso di orientamento e formazione – afferma ancora Sibio -. Non un modello, quindi, di semplice assistenza, bensì una modalità nuova di empowerment delle persone basata sulla formazione e sull’orientamento al lavoro verso il comparto agricolo e zootecnico, sperimentando un nuovo modello di agricoltura: l’agricoltura sociale su un terreno confiscato alle mafie, a Melito Porto Salvo. “Si uniscono quindi due obiettivi generali molto importanti: da un lato la valorizzazione dell’agricoltura intesa come volano di sviluppo economico per la Calabria, su terreni liberi dal giogo mafioso; dall’altro l’inclusione lavorativa e sociale di soggetti vulnerabili svantaggiati, migranti, che finalmente trovano riscatto in un percorso di reale emancipazione personale, economica e sociale. La cooperativa sociale Demetra ha inteso puntare su due aspetti molto importanti: l’alta professionalità di una equipe in grado di prendere in carico ogni beneficiario sotto ogni aspetto, dall’accoglienza pratica con il soddisfacimento dei bisogni primari all’orientamento, dalla formazione all’inserimento lavorativo, dalla alfabetizzazione alle cure sanitarie; il secondo aspetto è la forza delle relazioni e la messa in rete di più soggetti, su un territorio spesso purtroppo troppo disgregato”. “Il progetto ‘Artefici del nostro futuro sulle orme del Beato Giovanni Battista Scalabrini’sarà presentato in un convegno che si svolgerà a Reggio Calabria, il 13 novembre alle ore 15:00, presso la sala “V. Mondello” del Seminario Arcivescovile – conclude il presidente di Legacoop Calabria -. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, così come tutti gli enti, le associazioni e i soggetti impegnati ogni giorno nel lavoro di inclusione sociale. Anche noi saremo orgogliosi di partecipare, per dare valore e sostenere buone pratiche ed esperienze virtuose che arricchiscono la cooperazione sociale calabrese”.
Nasce all’interno di Legacoop Calabria il gruppo immigrazione, lo fa sapere presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, che esprime soddisfazione e apprezzamento per l’operato delle cooperative sociali aderenti che si muovono nell’ambito dell’accoglienza e dell’immigrazione. “Oggi siamo orgogliosi di queste realtà, e dell’iniziativa che la cooperativa sociale Demetra sta portando avanti nella città di Reggio Calabria. Parliamo del progetto denominato ‘Artefici del nostro futuro’, sulle orme del Beato Giovanni Battista Scalabrini’, finanziato dalla comunità Episcopale Italiana, che ben si inserisce nella visione di accoglienza e di inclusione che Legacoop Calabria porta avanti”. “La cooperativa sociale ‘Demetra’, a Reggio Calabria, grazie a questo progetto, sta consentendo l’inclusione sociale e lavorativa di 20 migranti selezionati dopo un percorso di orientamento e formazione – afferma ancora Sibio -. Non un modello, quindi, di semplice assistenza, bensì una modalità nuova di empowerment delle persone basata sulla formazione e sull’orientamento al lavoro verso il comparto agricolo e zootecnico, sperimentando un nuovo modello di agricoltura: l’agricoltura sociale su un terreno confiscato alle mafie, a Melito Porto Salvo. “Si uniscono quindi due obiettivi generali molto importanti: da un lato la valorizzazione dell’agricoltura intesa come volano di sviluppo economico per la Calabria, su terreni liberi dal giogo mafioso; dall’altro l’inclusione lavorativa e sociale di soggetti vulnerabili svantaggiati, migranti, che finalmente trovano riscatto in un percorso di reale emancipazione personale, economica e sociale. La cooperativa sociale Demetra ha inteso puntare su due aspetti molto importanti: l’alta professionalità di una equipe in grado di prendere in carico ogni beneficiario sotto ogni aspetto, dall’accoglienza pratica con il soddisfacimento dei bisogni primari all’orientamento, dalla formazione all’inserimento lavorativo, dalla alfabetizzazione alle cure sanitarie; il secondo aspetto è la forza delle relazioni e la messa in rete di più soggetti, su un territorio spesso purtroppo troppo disgregato”. “Il progetto ‘Artefici del nostro futuro sulle orme del Beato Giovanni Battista Scalabrini’sarà presentato in un convegno che si svolgerà a Reggio Calabria, il 13 novembre alle ore 15:00, presso la sala “V. Mondello” del Seminario Arcivescovile – conclude il presidente di Legacoop Calabria -. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, così come tutti gli enti, le associazioni e i soggetti impegnati ogni giorno nel lavoro di inclusione sociale. Anche noi saremo orgogliosi di partecipare, per dare valore e sostenere buone pratiche ed esperienze virtuose che arricchiscono la cooperazione sociale calabrese”.
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Protesta dei trattori, l'Ue proroga la deroga sull'agricoltura
Protesta dei trattori, l'Ue proroga la deroga sull'agricoltura. «Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell'Ue e il cuore delle nostre zone rurali». Lo afferma Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che aggiunge: «L’impegno duraturo della Commissione viene portato avanti attraverso il bilancio della politica agricola comune del valore di 386,7 miliardi di euro, che aiuta a stabilizzare il reddito degli agricoltori europei, premiando al tempo stesso i loro sforzi sul clima e sulla sostenibilità. La misura odierna offre ulteriore flessibilità agli agricoltori in un momento in cui devono affrontare molteplici sfide». Proseguono intanto le proteste degli agricoltori che con i loro trattori invadono le strade in diversi Paesi europei e in Italia. Gli agricoltori francesi in rivolta hanno fatto irruzione in una zona di stoccaggio dei mercati generali di Rungis, alle porte di Parigi, dove sono stati commessi «danni». È quanto riferiscono fonti della polizia francese, precisando che i manifestanti sono stati evacuati dalle forze dell'ordine e che sarebbero 79 le persone fermate dalla polizia. Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, aveva avvertito i manifestanti che qualsiasi tentativo di accesso ai mercati generali di Rungis, il mercato all'ingrosso più importante della Francia, sarebbe stato impedito dalle forze dell���ordine. Nelle stesse ore, gli agricoltori italiani a bordo dei loro trattori hanno bloccato il casello autostradale di Brescia, creando una loro colonna che di fatto impedisce il passaggio dei mezzi in uscita e in entrata. I mezzi del coordinamento Riscatto Agricolo, che da martedì stanno manifestando a Brescia contro le politiche europee, hanno mandato in tilt il traffico nella zona sud della città lombarda. Tutto questo mentre la Commissione europea ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della politica agricola comune, la quale prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il vicepresidente dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas. Quella legata al maggese è una delle misure per rendere sostenibile il settore agroalimentare contro le quali però stanno protestando gli agricoltori, che stanno schierando i trattori sulle strade di diverse città europee. «Bene, l'incontro è andato molto bene» ha dichiarato il Ministro Lollobrigida entrando nel quartiere di Fieragricola di Verona, dopo aver parlato a lungo con i rappresentanti del movimento dei trattori. «Il nostro ministero cerca di rimettere al centro la nostra agricoltura, la nostra pesca, il nostro allevamento che sono qualità e rispetto dell'ambiente. Gli agricoltori sono i primi ambientalisti del territorio», ha aggiunto Lollobrigida.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ANCONA – Dalla Nigeria martoriata dal terrorismo all’Oscar Green. La favola di Jeffery Eromosele Osoiwanlan continua con l’ambito riconoscimento per i giovani impegnati in agricoltura conferito ogni anno dalla Coldiretti. Jeffery dopo aver vinto la fase regionale nella categoria “Noi per il sociale” è arrivato alla nomination nazionale e questa mattina è stato premiato a Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como, nel corso del XVII° Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato dalla Coldiretti.
Tanti giovani in un periodo in cui il talento italiano riscopre l’agricoltura dando valore alla tradizione ma senza dimenticare l’innovazione, l’etica e le buone pratiche.
“Siamo orgogliosi di questa vittoria, perché Jeffery e la sua storia raccontano quanto la campagna sia sopratutto una questione di integrazione e di responsabilità sociale – ha detto Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale dei Giovani e presidente di Coldiretti Marche che ha anche premiato Jeffery – Che possa essere di esempio per chiunque abbia la volontà di accogliere e di dare possibilità di riscatto”.
Tra i 18 finalisti nazionali, dalle Marche, c’era anche Sandra Quarantini. Biologa molecolare, con la sua Color Off a Belvedere Ostrense, realizza colori naturali e anti allergia da piante tintoree, servendo tessitori, sarti e creativi in un mercato che vede molta richiesta di tessuti privi di coloranti chimici, soprattutto nel nord europa. La Quarantini nei giorni scorsi era stata anche premiata dal Copa, l’associazione delle organizzazioni agricole e cooperative dell’Ue che rappresenta gli interessi di oltre 23 milioni di agricoltori europei: secondo posto, unica tra le italiane presenti tra i finalisti, per l’innovazione in agricoltura.
“Ogni anno le giovani imprese ci stupiscono per quello che riescono a fare e creare – il commento di Alba Alessandri, delegata regionale di Giovani Impresa Coldiretti – Siamo veri imprenditori 4.0: dalle fattorie didattiche che recuperano razze in via di estinzione a chi fa colori naturali, come i nostri due marchigiani, noi raccontiamo una storia, un paesaggio, una distintività di prodotto e un patrimonio di biodiversità. Per essere sempre più competitivi e attrattivi dobbiamo essere necessariamente aiutati nell’accesso al credito e alla terra di modo da poter creare progetti di lungo periodo”.
E quella di Jeffery è proprio una bella storia di riscatto e di integrazione. Dopo aver lasciato il suo Paese natale, il giovane ha incontrato nelle Marche, a Montecarotto, la famiglia Gasparini, molto attiva nel sociale e proprietaria di un vecchio allevamento di cani dismesso. Aiutato dai Gasparini Jeffery ha restaurato lo storico casale ed è diventato imprenditore agricolo aprendo l’azienda Fattoria di Campagna. Oggi alleva centinaia di animali di razze e specie a rischio di estinzione provenienti da tutto il mondo, con laboratori dedicati ai più piccoli ma anche iniziative per gli adulti, dal bird watching alla tartufaia e ai percorsi olfattivi.
Le nomination marchigiane
COLORI NATURALI ANTI ALLERGIE – Sandra Quarantini – Belvedere Ostrense Una start up del colore naturale in risposta ai problemi causati dai coloranti sintetici, all’inquinamento e alle allergie. E’ l’idea di Sandra Quarantini, biologa molecolare che dopo aver approfondito i suoi studi in America e in Turchia è ritornata nelle Marche dove ora coltiva piante tintorie nel rispetto della sostenibilità ambientale, nelle colline di Belvedere Ostrense. Nel suo laboratorio estrae tinture, offre servizio di tintura al naturale, studia ricette di colore su misura e organizza workshop per farle conoscere a tutti. Il colore principale di Sandra è il giallo che ricava dalla coltivazione di Reseda Luteola che in questi terreni rende esattamente il doppio in termine di efficacia del pigmento, rispetto ad altre aree in cui viene coltivata.
Dalla coltivazione all’essiccazione e fino al processo di bollitura e di estrazione del pigmento pensa a tutto Sandra. Ma non per una piccola nicchia di consumatori. Sono molti infatti – riferisce la Coldiretti – ad avvicinarsi al mondo del prodotto di qualità ed ecologico, dai tessitori ai sarti, dai creativi fino a tanti privati che vogliono tingere i corredini dei neonati, oltre a maglie e stole in canapa. Sandra parte dal giallo che di suo consente almeno altre 5 o 6 varianti che arrivano fino al verde ma la gamma di colori delle erbe tintorie vanno dal blu del Guado al rosso della Robbia. Sandra ha un altro sogno nel cassetto: utilizzare la reseda per un prodotto cosmetico, grazie alla sua potente capacità di protezione dai raggi Uva.
SFUGGE A TERRORISTI PER L’ARCA DI NOE’ – Jeffery Eromosele Osoiwanlan – Montecarotto
Questa è la storia di Jeffery, un rifugiato politico molto speciale che sfugge al terrorismo e alla povertà nel suo paese, la Nigeria e crea una vera e propria arca di Noè. Jeffery oggi è uno splendido esempio di integrazione ben riuscita, dopo aver lasciato il suo paese insanguinato dai terroristi di Boko Haram, nel 2015 arriva nelle Marche dove incontra la famiglia Gasparini, molto attiva nel sociale e proprietaria di un vecchio allevamento di cani dismesso. Enrico Gasparini e la moglie Lucia in lui vedono una luce, le sue argomentazioni non sono mai formali e superficiali e decidono di dargli un tetto.
Dal giorno dopo Jeffery è un uragano in piena, il machete per disboscare, il legno per costruire casette, e poi recinzioni, giardini e gli animali. Vuole che quel terreno diventi un’arca di Noè con tutti gli animali della tradizione contadina ma anche nuovi animaletti simpatici per i bambini. Nella Fattoria di Jeffery, infatti, convivono libere e in armonia centinaia di razze e capita di vedersi passare accanto un simpatico asinello vicino a un Emù, sorta di piccolo struzzo, mentre a pochi metri di distanza si muovono cigni e oche, cani e gatti. Ma ci sono tantissime anche la razze di galline che fanno uova colorate, dalla Padovana nera alla Moroseta, così come le anatre che vanno da quelle mute alle mallard, dalle mandarine alle germane, taglie grandi piccole e corritrici indiane. Jeffery vuole realizzare il sogno della famiglia Gasperini e ci riesce con una forza d’animo incredibile.
È un sentimento autentico quello di Jeffery che alimenta ogni sua azione, vuole che attraverso la bellezza del mondo contadino – spiega la Coldiretti – si possa costruire, giorno dopo giorno speranza per tutti e allora piano piano restaura lo storico casale e diventa imprenditore agricolo aprendo la sua azienda dove oggi alleva centinaia di animali di razze e specie a rischio di estinzione provenienti da tutto il mondo, fa continui laboratori dedicati ai più piccoli ma anche attività per i più grandi dal bird watching alla tartufaia ai percorsi olfattivi.
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“Valelapena: scatti d’autore per storie di valore” è il titolo della mostra fotografica dedicata a Valelapena, il progetto di agricoltura sociale che nasce dalla collaborazione tra il Ministero della Giustizia, la Casa di Reclusione d’Alba, l’Istituto Enologico d’Alba, il Comune di Alba e Syngenta, azienda dedicata a livello globale all’agricoltura.
Il progetto ha valorizzato negli anni in modo originale la tradizione di eccellenza vitivinicola di Alba e dell’albese grazie alla valenza sociale del lavoro in campo agricolo.
Principale obiettivo del progetto è quello di sottolineare il ruolo dell’agricoltura e della produzione agroalimentare come strumento per il riscatto dei detenuti coinvolti.
Ogni anno, infatti, vengono formati alcuni detenuti nelle attività di cura del vigneto interno al carcere, così come nella produzione del vino Valelapena.
Da questa straordinaria esperienza nel 2014 è nato un libro fotografico, curato dal giornalista Luigi Dall’Olio e dal fotoreporter Armando Rotoletti.
In occasione del prossimo appuntamento con Vinum saranno esposti degli rappresentativi scatti, attraverso una mostra fotografica che permetterà ai visitatori di riflettere sul ruolo fondamentale dell’agricoltura come occasione di riscatto umano, psicologico e sociale.
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