#ricostruzione economica
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Venti anni dallo tsunami nell’Oceano Indiano: memoria e resilienza
Le commemorazioni in Asia per ricordare le 220.000 vittime del devastante tsunami del 2004 e l’importanza della memoria collettiva.
Le commemorazioni in Asia per ricordare le 220.000 vittime del devastante tsunami del 2004 e l’importanza della memoria collettiva. Un disastro naturale senza precedenti Il 26 dicembre 2004, un terremoto di magnitudo 9,1 al largo delle coste di Sumatra generò un devastante tsunami che colpì l’intera area dell’Oceano Indiano. Con onde alte fino a 30 metri, lo tsunami causò la morte di oltre…
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《Ci siamo sbagliati. L'annessione della Crimea nel 2014 è stata una chiara violazione del diritto internazionale e un assaggio delle intenzioni aggressive russe su tutta l'Ucraina. Da allora Mosca ha imposto il suo modello autoritario e violato i diritti delle popolazioni della penisola》.
All'indomani dell'annessione della Crimea e delle sanzioni contro la Russia, nel 2014, la Meloni chiamava l'Italia al ritiro delle sanzioni stesse, affermava fosse insensato forzare l'ingresso dell'Ucraina nella UE e nella Nato e definiva le scelte dell'allora governo italiano come quelle di un "servo sciocco degli Usa".
Oggi dice:《Nel 2014 non si era compreso appieno la portata di quanto stava accadendo e forse si era sperato che potesse fermarsi lì la pulsione imperialista di Mosca. Abbiamo sbagliato》.
Ribadisce di essere al fianco dell'Ucraina senza esitazioni e che aiuterà la ricostruzione organizzando una conferenza ad hoc in Italia nel 2025.
"Per contribuire alla rinascita economica dell'Ucraina". E l'Italia?
infoDefense
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Ottobre.
Ecco arrivato il mese funesto, da diversi anni a questa parte è stato sdoganato quello che precedentemente era soltanto una pratica di chi aveva una visione della vita gotica, di quella sottocultura dei mostri e delle cose macabre in generale, della notte e degli animali con significati esoterici o demoniaci. In poche parole una rottura di coglioni che culmina con Halloween, festa pagana irlandese della fine dei raccolti, poi come funziona sempre da qualche anno si passa dagli scheletri e zucche alle decorazioni di natale in un batter di ciglia, come se niente fosse, sempre e comunque dentro quel consumismo becero che contraddistingue i tempi moderni, perché se non fosse per il commercio col cavolo che gli scheletri avrebbero fatto breccia nei cuori delle persone comuni. Poi c'è fortunatamente la natura a cui non frega niente delle nostre stronzate e inizia a prepararsi per l'inverno stendendo tappeti infiniti di foglie e che tende a regalarci prima del bianco totale un'altra esperienza cromatica fantastica, e non soltanto l'arancione e il nero come già da oggi si vede un pò ovunque, supermercati in testa. No per carità a me che me frega delle vostre stronzate, io a Ottobre ci sono nato (26 per l'esattezza) infatti sono io che ho dato il via al cambio dell'orario :D battutina.
Va bè, lasciando stare queste commerciali irritazioni, oggi ho passato un paio di ore con la Piccoletta a raccontarci cose e a ridere davanti un caffè e un pezzo di torta, normale amministrazione. Stamane leggendo le notizie sempre meno notizie e sempre più propaganda, ne ho vista una che diceva più o meno che gli stati uniti mollano l'ucraina perché hanno problemi economici interni, quindi sembra che li sosterranno solo moralmente, questo da parte governativa, mentre le aziende della guerra continueranno a vendergli le armi e quelle della ricostruzione sono pronte ad appaltare i ricavi di questa guerra che sembra in qualche modo andare a scemare in un sottile e lento declino. Non vedo niente di nuovo, gli yankee fanno sempre così, incassati i profitti ti salutano lasciandoti nella merda, chiedete agli afghani.
Saltiamo sopra a questa pozzanghera di sangue e merda a piè pari, tanto a noi dei piani bassi è toccato il meno peggio dei mali cioè la crisi economica che nessuno ha osato sbandierare che sia stata causata da una guerra che noi popolazioni europee non volevamo ma che i nostri governanti lecchini hanno subito appoggiato tagliandosi i coglioni, per chi li ha anzi li aveva, facendoci sfigurare per l'ennesima volta davanti al mondo intero, perché quella storiella dell'occidente è una bufala che vi raccontano, su 192 paesi al mondo solo 31 fanno parte della NATO a maggioranza europea, il resto non ci ha visto chiaro anzi alcuni proprio sono inorriditi per come l'Europa abbia reagito, a 90��, in questa situazione, che inizia come tutti oramai sappiamo nel 2014. Basta.
Un pò di incazzatura c'è sempre, quella punta di acido che basta per speziare il post, ma adesso è tempo di musica, ciao ciao.
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... ecco, l'italiota medio è rappresentato benissimo dal barista che mi propone cinque/sei soluzioni per superare la crisi economica... e poi si sbaglia a farmi il resto! Perché ... in tutto l'occidente, oggi la "sinistra" è il partito dei ricchi, dei mercati, delle banche, dei privilegiati, della deregulation, dei diritti civili usati come paravento per coprire le vergogne sociali, della distruzione economica, delle guerre spacciate per "meravigliose primavere", delle rockstar attempate, dei fighetti universitari sprezzanti, delle star del cinema. Belin, è una scelta di campo chiara e netta. Al povero (che diventa sempre più povero e sempre più ignorante, perché al fighetto di sinistra non interessa "educarlo", intraprendere con lui un dialogo, ma deriderlo per sentirsi più intelligente) non resta altro che "ribellarsi" votando il furbastro di turno che cinicamente gli carezza il pidocchioso cranietto... berlusconi, grillo, trump, salvini ecc...in questo scenario il ricco vince sempre e il povero la piglia sempre nell'ano. Se vince la "sinistra" i ricchi continueranno a essere ricchi e i poveri a essere poveri. Se vince la destra, uguale. trump e clinton stessa feccia... renzi, grillo e salvini stessa feccia... holland e sarkozy, stessa feccia. "Socialisti" e conservatori. Stessa feccia. Ovunque e comunque. Questo è lo scenario... l'unica via da percorrere è quella che porta alla ricostruzione di una sinistra sociale che sappia riprendere un dialogo dal basso con il popolo. Sono certo che un giorno qualcuno si deciderà a ripercorrere quella strada. Mi spiace solo che probabilmente a quell'epoca sarò già morto. Ma vedi se il destino doveva riservarmi di vivere nell'epoca della sinistra che sta con i privilegiati e dei fascisti arruffapopolo da operetta, trionfanti e gongolanti in pieno mainstream. Porcamadonna!
(Il mio amico Cristian)
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L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha portato alla notifica di chiusura indagini per nove persone legate alla famiglia mafiosa di Sciacca, rivelando intrecci tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria. Tra i coinvolti c'è pure di Maurizio Costa, 64 anni, originario di Favara ed ex dirigente della protezione civile della provincia di Agrigento, accusato di corruzione. Secondo l'accusa Costa avrebbe agevolato un imprenditore con falsi attestati in cambio di vantaggi personali, con implicazioni che puntano agli appalti pubblici della regione. Sempre secondo gli inquirenti, Costa avrebbe certificato irregolarmente l'azienda di Giuseppe Marciante, uno degli indagati principali, facilitando l’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione dell’Hub vaccinale di Sciacca. In cambio, l'azienda di Marciante avrebbe eseguito lavori di giardinaggio e ristrutturazioni presso l’abitazione del dirigente. Ulteriori operazioni sospette avrebbero coinvolto affidamenti diretti per lavori pubblici, tra cui interventi stradali e la recinzione della Scala dei Turchi a Realmonte. Sebbene Costa fosse stato arrestato inizialmente, il tribunale del Riesame ha annullato il provvedimento, suscitando notevole attenzione a livello locale. Le accuse di associazione mafiosa sono mosse contro Domenico Friscia, presunto nuovo boss della cosca di Sciacca, insieme a Giuseppe Marciante, imprenditore e mente economica del clan, e Michele Russo, terzo indagato chiave. La ricostruzione investigativa indica che Friscia avrebbe ereditato il ruolo di capomafia da Totò Di Gangi, anche grazie alla morte del rivale Domenico Maniscalco, deceduto recentemente in carcere. Le indagini hanno messo in luce anche tentativi di condizionamento elettorale, con accuse di scambio elettorale politico-mafioso che vedono coinvolti l'ex consigliere comunale Vittorio Di Natale e Rosario Catanzaro, accusati di aver cercato appoggi mafiosi per le elezioni comunali del 2022. L’inchiesta, oltre a far emergere queste dinamiche di corruzione e potere, ha portato alle dimissioni di Vincenzo Costa, ex presidente del consiglio comunale di Ribera, che pur non essendo indagato, avrebbe intrattenuto rapporti con il boss Friscia, secondo le intercettazioni, per questioni legate alla gestione comunale, tra cui quella dei cani randagi a Sciacca. https://siciliatv.org/2024/08/02/corruzione-lingegnere-maurizio-costa-torna-libero-annullata-ordinanza/ Read the full article
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Opportunità di Business al Forum di Iași 2024
la riunione trilaterale Romania – Ucraina – Repubblica Moldavia Antoniu Martin, giornalista e analista politico Il 24 e 25 ottobre 2024 si terrà in Romania, a Iași, un importante riunione economica sotto lo slogan “Forum economico trilaterale per gli affari e la ricostruzione in Ucraina”. L’evento, organizzato dalla Camera di Commercio e Industria della Romania, dalla Camera di Commercio e…
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Bancarotta fraudolenta, fatture false, truffa all'inps: indagato l'imprenditore di Italiacom Salvo Castagna
Militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo, nell'ambito di complesse e delicate indagini di polizia economica e finanziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, stamattina hanno messo i sigilli a tutte le aziende facenti capo al noto imprenditore palermitano Salvo Castagna, di Italiacom, operante nel settore delle telecomunicazioni, indagato per aver commesso gravi reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta per distrazione all’emissione ed utilizzazione di fatture false ed alla truffa aggravata ai danni dell’Inps e di migliaia di utenti sottoscrittori di contratti di telefonia mai attivati. L’indagine nasce nell’agosto 2013, quando i finanzieri accedono presso gli uffici di una società riconducibile al gruppo imprenditoriale per un controllo in materia di lavoro e scoprono ben 38 lavoratori “in nero” impiegati nel call center della società in uso anche ad altre tutte comunque gestite dallo stesso soggetto. Le indagini in materia di lavoro nero, condotte in sinergia con personale dell’Inps, attraverso un’approfondita ricostruzione documentale, consentivano di rilevare come le tre società avessero impiegato tra il 2010 ed il 2013 ben 218 lavoratori completamente “in nero”, attraverso “contratti di collaborazione autonoma occasionale” risultati essere fittizi in quanto è stata appurata, attraverso le dichiarazioni rese dai lavoratori, l’esistenza di un vero e proprio vincolo di subordinazione tipico del lavoro dipendente.
Non solo, ma l’imprenditore, attraverso finte dimissioni e successive riassunzioni è riuscito ad ottenere agevolazioni in materia di contributi in realtà non spettanti e quindi a danno dell’Inps. Nel corso delle indagini sui conti bancari i militari hanno accertato una serie di prelievi di denaro dalle casse delle tre società con le quali l’imprenditore ha acquistato auto di lusso (Ferrari, Bmw ed Audi), orologi di pregio (Rolex), viaggi e feste finalizzate alla promozione della sua figura di cantante sulla scena italiana (trattasi dei noti eventi musicali svoltisi in importanti luoghi siciliani quali il teatro Golden di Palermo e la Valle dei Templi di Agrigento e ribattezzati con il nome “Italiacom with Love”). Gli ingenti flussi di cassa, cui nel tempo l’imprenditore ha attinto, erano però generati, come appurato nel corso delle indagini, non dalle sue attività imprenditoriali, ma da condotte fraudolente in grado di consentirgli di abbattere i costi d’impresa a danno dei dipendenti e delle casse dell’Erario. In particolare, nel corso delle indagini dei finanzieri sono emerse ipotesi di reato per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti attraverso la creazione di società fittizie con sede a Londra e nel paradiso fiscale americano del Delaware per circa 6 milioni di euro allo scopo di ottenere indebiti vantaggi fiscali e, nel contempo, “gonfiare” i bilanci da presentare alle banche per ottenere l’apertura di linee di credito nonché creare una virtuale e florida realtà contabile quale biglietto da visita per ottenere importanti commesse pubblicitarie. La società è risultata avere omissione versamenti alle casse dell’Erario in materia di Iva e ritenute previdenziali ed assistenziali per oltre 732 mila euro. Inoltre, grazie alla collaborazione instaurata con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, è stato scoperto che due delle tre società hanno indebitamente prelevato dalle carte di credito di oltre 1000 clienti circa 491 euro pro – capite, giustificando questi movimenti come “adeguamento contrattuale una tantum” ovvero con la mancata restituzione del modem/router fornito al momento dell’attivazione, sebbene in alcuni casi lo stesso sia stato acquistato dai clienti stessi. Nonostante questi flussi, una delle società ha accumulato debiti per oltre 10 milioni di euro, tant’è che ne è stato dichiarato il fallimento, a seguito del quale l’imprenditore è stato indagato per bancarotta fraudolenta, avendo distratto dalle casse sociali oltre 2 milioni di euro e avendo posto in essere un piano di “spoglio patrimoniale” attraverso l’intestazione delle proprietà a “prestanome”.
I finanzieri hanno, inoltre, scoperto come l’imprenditore, per sottrarsi al pagamento delle sanzioni amministrative ed evitare qualsivoglia tipologia di sequestro dei beni, abbia realizzato un “piano di spoglio patrimoniale” attraverso il ricorso a prestanome che, allo stato, risulterebbero quali formali amministratori delle società del gruppo e società estere a loro volta intestate a prestanome che, seppur a lui riconducibili, risulterebbero quali formali proprietari non solo delle nuove società create dallo stesso ma, anche, di uno dei suoi principali investimenti, un noto ristorante di Palermo. Infine, con la collaborazione diretta della F.A.P.A.V. (Federazione per la tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) i finanzieri del Gruppo di Palermo hanno “oscurato” un portale web creato dall’imprenditore per consentire agli utenti di poter visualizzare, in streaming film ed altre proiezioni protette. Tuttavia, non si è provveduto a richiedere e versare i previsti diritti degli oltre 700 film resi disponibili sul portale per il noleggio e/o il download. In considerazione delle condotte illecite le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo: le quote di partecipazione delle società riconducibili al soggetto; 27 conti correnti nella disponibilità del medesimo e delle sue società; 4 orologi del valore complessivo di 80 mila euro circa; 9 tra autovetture e moto tra le quali spicca una lussuosa Ferrari con targa sammarinese, anche questo escamotage utilizzato per evadere il fisco; apparati informatici tra cui il server e le apparecchiature utilizzate per avere accesso ai conti correnti dei clienti della sua compagnia telefonica.
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Da un recente Rapporto dell’agenzia per la protezione ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), pubblicato a giugno scorso, sulla situazione ambientale e i rischi per la salute nella striscia di Gaza emergono dati raccapriccianti: da dati satellitari è stimato che le bombe abbiano distrutto il 37% delle abitazioni e ne abbiano danneggiate gravemente il 27%, producendo 39 milioni di tonnellate di detriti di varia natura, circa 107 kg per ogni metroquadro di territorio, con un gravissimo inquinamento di terreni e acque. I sistemi idrici, di trattamento dei rifiuti e igienico-sanitari vengono definiti distrutti o prevalentemente inattivi, con la conseguenza che si aggrava di giorno in giorno la situazione ambientale e crescono a dismisura i rischi per la salute, nell’immediato e sul medio e lungo tempo.
La lettura del rapporto UNEP, che ha come titolo “Impatti ambientali del conflitto in Gaza – Valutazione preliminare”, lascia atterriti: se è possibile, la crudezza dei numeri stampati è anche più forte e tragica delle immagini passate giornalmente dai media.
L’ambiente della striscia di Gaza era già in condizioni difficili prima del 7 ottobre, con una forte pressione sugli ecosistemi a causa dell’alta densità di popolazione, di conflitti ricorrenti, delle condizioni di deprivazione socio-economica, in un’area vulnerabile ai cambiamenti climatici.
Distruzione ambientale e rischi per la salute
Le distruzioni recenti e in corso ad opera delle forze armate israeliane hanno praticamente annullato tutti gli sforzi fatti per migliorare i sistemi di gestione ambientale, specie per dotare la popolazione di impianti di desalinizzazione dell'acqua, di trattamento delle acque reflue, di sviluppo di sistemi a energia solare e per il ripristino della zona umida costiera di Wadi Gaza.
Le macerie contengono materiali e sostanze pericolose: ordigni inesplosi, rifiuti di ogni genere, amianto, polveri, che comportano rischi per la salute umana per esposizioni che più si protraggono nel tempo e più produrranno gravi danni all’ambiente e alla salute. Per questa, ragione è fondamentale abbreviare il tempo per la rimozione, il risanamento, la ricostruzione.
A seguito della chiusura dei cinque impianti di trattamento delle acque reflue, le acque non depurate, che contengono agenti patogeni e sostanze chimiche pericolose, inquinano i terreni, le acque dolci e costiere, e le spiagge, dove cercano di sopravvivere oltre 2 milioni di palestinesi. Acque e terreni sono contaminati anche dai metalli pesanti che sono nei pannelli solari distrutti, e dalle numerose sostanze chimiche contenute nelle munizioni esplose, da aggiungere ai rischi degli ordigni inesplosi, che sono particolarmente gravi per i bambini.
Il sistema di gestione dei rifiuti è collassato, 5 impianti di trattamento su 6 sono gravemente danneggiati: il rapporto UNEP riporta che, già alla fine del 2023, 1.200 tonnellate al giorno di rifiuti si accumulavano intorno ai campi e ai rifugi.
Pur in assenza di dati di monitoraggio, l’aria è valutata gravemente inquinata dagli incendi e dalle combustioni a cielo aperto di legna, plastica e rifiuti.
In questo quadro aumentano a dismisura i rischi di ogni tipo di malattia, che siano acute, croniche, infettive, assai difficili da prevedere e su cui poco possono fare i presidi sanitari d’urgenza tenuti coraggiosamente in piedi dalle ONG, mentre c’è bisogno di riorganizzare un sistema sanitario che sia in grado di affrontare gli impatti della guerra.
Naturalmente al primo posto ci sono i presidi per la cura e riabilitazione, ma sarà importante anche ricostruire la capacità di rilevamento di dati ambientali e sulla di salute della popolazione, indispensabili per la comprensione della situazione e la programmazione di un sistema sanitario in grado di rispondere alle criticità principali post-belliche.
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Gli scienziati accolgono con favore la schiacciante vittoria del Labour Il Labour vince: speranze per il futuro Il partito laburista del Regno Unito si appresta a prendere il controllo dopo una vittoria schiacciante alle elezioni generali. Gli scienziati accolgono con favore questo cambiamento sperando in un’impronta positiva nella politica scientifica del paese. Il nuovo corso di Keir Starmer Con una maggioranza di oltre 170 seggi, il partito laburista è pronto a guidare il Regno Unito e a affrontare le sfide presenti nei servizi pubblici e nelle istituzioni. Il primo ministro Keir Starmer promette un’immediata azione di ricostruzione su base comunitaria e economica. Scienza e innovazione al centro del nuovo governo
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Solidarietà delle imprese per l'Ucraina
Un'iniziativa di solidarietà, quella svolta presso la Rocca dei Rettori nella Sala Consiliare di Benevento alla presenza del Console Generale Ucraino Maksym Kovalenko, con il Vice Presidente della Provincia di Benevento Alfonso Ciervo, il Presidente della Confederazione Imprese Italia Biagio Cefalo, il Segretario Generale della Confederazione Imprese Italia Carlos Sorrentino e il giornalista Domenico Letizia.
La Confederazione Imprese Italia ha raccolto, grazie alle imprese associate, del materiale parasanitario destinato all'ospedale di Mykolaiv, donandolo al Consolato generale dell'Ucraina per il Sud Italia.
Biagio Cefalo, presidente della Confederazione Imprese Italia ha dichiarato: «Conosciamo le difficoltà che state vivendo e pensiamo che questo gesto possa essere un piccolo aiuto ma soprattutto dobbiamo proseguire nel sostegno per le popolazioni». Il giornalista Domenico Letizia ha ribadito: «Le imprese virtuose pretendono il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani come premessa essenziale per lo sviluppo armonioso di accordi commerciali e politici. Siamo accanto all'Ucraina, al suo popolo e alle sue istituzioni contro il dispotismo di Putin e il massacro di civili che la Russia contemporanea sta compiendo nei confronti di un popolo alle porte della nostra Europa». L'iniziativa umanitaria a favore del popolo ucraino, che si realizza proprio nel momento in cui i carri armati di Mosca stanno avanzando ancora di più all'interno del territorio dell'Ucraina, dopo due anni di guerra feroce e sanguinosa contro Kiev, intende lanciare un messaggio di cooperazione virtuosa e sostenibile, nel rispetto dei regolamenti internazionali e dello stato di Diritto. L'evento è stato fortemente sostenuto da Carlos Sorrentino, Segretario della Confederazione Imprese Italia, che ha sottolineato: «Sosteniamo il popolo ucraino e siamo disponibili a creare iniziative commerciali con le imprese associate per rilanciare l'economia Ucraina e procedere verso la ricostruzione appena le condizioni politiche lo permetteranno». Il rappresentante diplomatico ha partecipato all'iniziativa beneventana grazie alla Confederazione Imprese Italia che, attraverso il suo segretario generale, ha voluto consegnare, nella Sala consiliare della Provincia sannita aiuti umanitari e materiale parasanitario donato all'Ospedale di Mykolaiv, in Ucraina. Il diplomatico ucraino ha dichiarato: «Ringraziamo tutte le imprese della Confederazione Imprese Italia per l'iniziativa e siamo pronti a sviluppare ulteriori network di cooperazione economica. Pensiamo a degli incontri B2B con le imprese del sud Italia e la Confederazione sarà protagonista di tale processo economico e della ricostruzione del nostro amato Paese». Domenico Letizia Per altri articoli di questo autore fai clic qui. Per approfondire le iniziative della Confederazione Imprese Italia fai clic qui. Read the full article
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21 dic 2023 08:36
MILEI, OTTIMO DIREI - IL NEO-PRESIDENTE DELL’ARGENTINA ANNUNCIA UN MEGA DECRETO PER LA DEREGULATION DELL’ECONOMIA - IL PROVVEDIMENTO, PRESENTATO COME “LA BASE PER LA RICOSTRUZIONE”, PREVEDE UN’AMPIA DEREGOLAMENTAZIONE DEL COMMERCIO, DEI SERVIZI E DELL'INDUSTRIA E PRIVATIZZAZIONE DI TUTTE LE AZIENDE STATALI - MIGLIAIA DI PERSONE SI SONO RIVERSATE NELLE STRADE DELLE PRINCIPALI CITTÀ DELL'ARGENTINA PER PROTESTARE CONTRO IL DECRETO: "LA PATRIA NON SI VENDE", "MILEI SPAZZATURA, SEI LA DITTATURA" -
ARGENTINA: MILEI, MEGA-DECRETO SU DEREGULATION E PRIVATIZZAZIONI
(ANSA) - BUENOS AIRES, 20 DIC - Il presidente dell'Argentina, Javier Milei, ha annunciato un mega-decreto per la deregulation dell'economia presentato come la "base per la ricostruzione" del Paese. In un video trasmesso a reti unificate, Milei ha presentato 30 delle circa 300 deroghe e disposizioni contenute nel decreto.
Tra queste la derogazione della legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali e la loro trasformazione in società anonime; la derogazione delle leggi di promozione industriale e commerciale; la deregulation dei cieli e la privatizzazione della compagnia di bandiera Aerolineas Argentinas; la deregulation dei servizi di internet satellitare per permettere l'ingresso di operatori come Starlink.
ARGENTINA, MILEI PROMUOVE UN'AMPIA DEREGULATION DELL'ECONOMIA
(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 DIC - Il mega-decreto annunciato mercoledì dal presidente dell'Argentina, Javier Milei, getta le basi per un'ampia deregulation dell'economia nazionale ed è stato presentato dal leader ultraliberista come la "base per la ricostruzione" del Paese afflitto da gravi squilibri macroeconomici e sociali. In un video trasmesso a reti unificate, il capo dello Stato ha presentato solo 30 delle oltre 300 deroghe e disposizioni che figurano nel testo e che verranno adesso sottoposte in blocco all'approvazione delle Camere.
Secondo quanto si legge nel documento originale pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, i primi tre articoli del decreto costituiscono il quadro generale che giustifica il resto delle 360 misure adottate. Nel primo articolo si decreta "l'emergenza pubblica in materia economica, finanziaria, fiscale, amministrativa, previdenziale, tariffaria, sanitaria e sociale fino al 31 dicembre 2025". Il secondo è dedicato alla deregolamentazione e afferma che "lo Stato nazionale promuoverà la vigenza di un sistema economico basato su decisioni libere, adottate in un contesto di libera competenza".
Per raggiungere questo fine, recita il testo, "verrà attuata la più ampia deregolamentazione del commercio, dei servizi e dell'industria". Il terzo articolo riguarda invece la politica estera commerciale, e afferma la necessità di adottare standard internazionali in materia di commercio di beni e servizi nel rispetto in particolare delle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Sulla base di queste premesse il megadecreto stabilisce tra le altre cose la derogazione della legge sull'approvvigionamento che assicura quote di beni al mercato interno; della legge sugli acquisti nazionali che impone allo Stato di privilegiare imprese locali per appalti e concessioni; delle leggi di promozione industriale e commerciale; e della legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali.
SUBITO PROTESTE IN ARGENTINA CONTRO IL MEGA-DECRETO DI MILEI
(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 DIC - Migliaia di persone si sono riversate nelle strade delle principali città dell'Argentina per protestare contro il mega-decreto per la deregulation dell'economia e la privatizzazione di tutte le aziende statali annunciato dal presidente, Javier Milei.
Nella capitale Buenos Aires la protesta, iniziata timidamente già pochi minuti dopo l'annuncio, è sfociata con il passare dei minuti in una grande manifestazione spontanea che si è diretta da diversi quartieri verso la piazza del Congresso, nel centro della città, dove verso la mezzanotte erano già radunate diverse migliaia di argentini "La patria non si vende" e "Milei spazzatura, sei la dittatura", sono stati gli slogan più ascoltati tra i manifestanti. Il presidente aveva annunciato poche ore prima un decreto con oltre 300 disposizioni e deroghe a leggi che regolano il mercato.
Tra queste la deroga alla legge sulla Terra che impedisce la vendita di grandi aree a stranieri; alla legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali e la loro trasformazione in società anonime; alle leggi di promozione industriale e commerciale e alla legge che impedisce la privatizzazione della compagnia di bandiera Aerolineas Argentinas.
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Argentina: chi è il nuovo presidente Javier Milei
L'Argentina ha un nuovo presidente: Javier Milei. Il neo eletto presidente, di origini italiane, ha ottenuto il 56% dei voti e il suo vantaggio è stato chiaro già al 30% dei seggi scrutinati. Presente sui media e sui social, noto per il suo modo schietto (e a volte scurrile) di trattare le questioni che interessano il Paese, Milei incarna il libertarismo di estrema destra. Javier Milei: da docente a presidente dell'Argentina Nato a Buenos Aires nel 1970, è appassionato di economia fin dall'età di 11 anni. Si è, infatti, laureato in Economia presso l'Università di Belgrano. Subito dopo ha conseguito due master presso l'Istituto per lo Sviluppo Economico e Sociale (IEDES) e l'Università Torcuato di Tella. Nella sua carriera ha abbinato incarichi presso importanti istituzioni e docenza universitaria. Milei ha, infatti, insegnato per più di 20 anni macroeconomia, microeconomia, economia della crescita e matematica dell'economia in diverse università argentine e all'estero. E' considerato un esperto di crescita economica. Nel 2018 è stato l'economista più invitato ai programmi dei canali argentini, nel 2019 la rivista Noticias lo ha riconosciuto tra le persone più influenti d'Argentina, nel 2020 la sua vicinanza agli oppositori del presidente Alberto Fernández avrebbe contribuito alla politicizzazione dei giovani argentini, avvicinandoli al liberalismo. Alla luce di quanto detto non stupisce il successo elettorale ottenuto come candidato del partito La Libertà Avanza. Il consenso più alto registrato da quando, nel 1983, è stata instaurata la democrazia in Argentina. Contro la casta Quale corso politico si apre ora in Argentina con l'elezione di Milei alla presidenza? Il professore, che aderisce alla filosofia dell'anarcocapitalismo, si è proposto di abolire la banca centrale argentina, di dollarizzare l'economia. L'istruzione pubblica sarà sostituita da un sistema di voucher scolastici mentre la sanità sarà privatizzata. Sarebbe intenzione del neo presidente sostenere il libero commercio di organi umani così come la libera vendita di armi da fuoco. I ministeri di istruzione, sanità e ambiente saranno accorpati in un unico ministero detto "del capitale umano". Da sempre contrario all'aborto, anche in caso di stupro, ha intenzione di indire un referendum popolare per capire se abrogare o meno la legge che lo legalizza dal 2020. Si è detto favorevole, invece, alla liberalizzazione delle droghe e ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nega il cambiamento climatico e considera l'educazione sessuale come un affronto alla famiglia. Milei si è, inoltre, più volte dichiarato contro la casta politica ritenuta composta da "politici inutili che non hanno mai lavorato". La ricostruzione dell'Argentina "Oggi inizia la ricostruzione dell'Argentina" ha detto Milei subito dopo essere stato eletto aggiungendo che "Il modello di decadenza è arrivato al termine, non si può tornare indietro". Milei si dice consapevole dei problemi del suo Paese: "abbiamo problemi enormi davanti a noi: inflazione, disoccupazione e povertà". Problemi che affronterà seguendo idee economiche a lui care come, ad esempio, l'istituzione di uno Stato minimo (per inciso è il contrario dello Stato sociale); non promuoverà al giustizia sociale poiché le ingiustizie sono da lui ritenute naturali e uno Stato non può farsene carico. Un impegno sarà quello di tagliare il bilancio dello Stato, la motosega portata sul palco durante i comizi era molto eloquente. In copertina foto di Craig Wealand da Pixabay Read the full article
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Partito Progressista: «Dalla Giunta Solinas una azione demolitrice della Sardegna»
Il coordinamento regionale del Partito Progressista, riunitosi per l’esame della situazione politica sarda, conferma la convinzione, più volte espressa, che la Sardegna necessiti di una fase di ricostruzione economica, sociale ed istituzionale dopo l’azione demolitrice di cui è responsabile l’attuale Giunta regionale. La spesa pubblica è bloccata. La sanità, compromessa dalle lunghe liste…
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Festival di Bayreuth 2023
Dal 25 luglio al 28 agosto torna in Germania il Festival di Bayreuth, che attrae ogni anno un pubblico internazionale di appassionati di musica da tutto il mondo per assistere alle rappresentazioni di Wagner in uno dei teatri più prestigiosi del mondo. Si tratta di un'esperienza di culto per gli appassionati, che si immergono completamente nella musica e nell'atmosfera magica del festival. Ritrovo annuale di tutti gli appassionati di Richard Wagner, il Festival di Bayreuth iniziò la sua storia nel 1850 quando il celebre compositore ebbe l'idea di creare una rassegna musicale dedicata alle sue opere e aperta al maggior numero di persone, pensando ad un festival a prezzi popolari se non gratuito. L'amicizia con Ludwig II di Baviera, suo devoto ammiratore e mecenate, gli permise di realizzare il suo sogno, infatti il sovrano, oltre ad assicurargli una sicurezza economica e regalargli una villa prima a Monaco e poi a Bayreuth, gli finanziò la costruzione di un teatro, noto come il Festspielhaus. Basato su un precedente progetto di Gottfried Semper per un teatro a Monaco, mai realizzato per le opposizioni dei ministri del regno, il teatro di Bayreuth fu costruito tenendo conto dei suggerimenti di Wagner, infatti l'orchestra viene nascosta sotto il palco in modo che il pubblico non venga distolto dal seguire l'opera, sono eliminati i palchi per non creare distinzioni di ceto sociale ed economico e inseriti alcuni accorgimenti tecnici e strutturali per rendere l'acustica perfetta. La prima edizione del festival si svolse dal 13 al 30 agosto 1876 con la rappresentazione, per la prima volta, del ciclo delle quattro opere che compongono L'anello del Nibelungo, L'oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei Il successo fu immediato, dato che non solo nel regno di Baviera ma in tutti i salotti della Germania non si parlava che del Festival di Bayreuth. Alla morte del compositore, avvenuta a Venezia nel 1883, la direzione passò alla moglie Cosima (1886-1906) e al figlio Siegfried (1908-1930). Alla morte di Siegfried, subentrò la moglie Winifred, che lo diresse fino al 1944. Il festival riprese nel 1951 sotto la doppia direzione di Wieland e Wolfgang Wagner, figli di Winifred e nipoti di Richard, e la lunga pausa fu dovuta non per la ricostruzione post-bellica ma anche alle polemiche sorte dall'amicizia che legava Winifred a Hitler, che visitò spesso il festival. Alla prematura morte di Wieland nel 1966, unico direttore rimase, e lo fu fino al 2008, il fratello Wolfgang. Tra le personalità presenti al festival ci furono re Ludwig II, gli imperatori Guglielmo I di Germania e Pietro II del Brasile, Pyotr Ilyich Tchaikovsky e, negli anni più recenti, Angela Merkel e numerosi esponenti della vita politica e del jet set tedesco. Arturo Toscanini fu il primo direttore non tedesco del festival nel 1930-31, ma non fece più ritorno a Bayreuth dopo l'avvento del nazismo. Read the full article
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Turchia, ecco cosa cambia dopo la vittoria di Erdogan alle elezioni
Sostiene Cemil Kilic, teologo turco, che il presidente Erdogan si accorgerà presto di aver incassato una “vittoria di Pirro”. La nuova Turchia ha sfide complesse davanti, la ricostruzione post-terremoto, la crisi economica e valutaria, i difficili rapporti con gli alleati della Nato. Erdogan si è mostrato sicuro di sé, ieri, nel discorso della vittoria e anzi ha mantenuto toni aggressivi contro…
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To Europe, Africa is but another landmass to exploit, but to China is a land of opportunity where to build cooperation with its nations and help create a more stable and vibrant world
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⚠️ RAFFORZARE LA COOPERAZIONE TRA CINA ED ETIOPIA, E SCRIVERE INSIEME UN NUOVO CAPITOLO NEI RAPPORTI SINO-AFRICANI ⚠️
🇨🇳 Il Compagno Han Zheng - Vice-Presidente della Repubblica Popolare Cinese, ha incontrato ieri, a Pechino, Demeke Mekonnen, Vice-Primo Ministro e MFA della Repubblica Federale Democratica d'Etiopia 🇪🇹
💕 Il Vice-Presidente Han Zheng ha ricordato l'Amicizia tra Cina ed Etiopia, sottolineando l'importanza del Partenariato Sino-Etiope, e ringraziando lo Stato Africano per aver sostenuto risolutamente la Cina nella salvaguardia dei suoi interessi fondamentali 😍
🇨🇳 La Cina sostiene fermamente l'Etiopia e il suo progetto per il consolidamento dell'Unità, della Pace e della ripresa economica, e - come ha affermato Han Zheng - la Repubblica Popolare è pronta a lavorare con l'Etiopia per costruire insieme una Nuova Via della Seta perseguendo una Filosofia di Sviluppo di Alta Qualità 🤝
🇪🇹 Il Ministro Mekonnen ha espresso il suo apprezzamento per il forte sostegno della Cina all'Etiopia nel ripristinare la Pace e rispondere alle sfide, e ha poi aggiunto che il Paese Africano è disposto a partecipare attivamente alle iniziative della Cina 🤝
💕 L'Etiopia considera la Cina un partner importante per il raggiungimento dei suoi obiettivi per uno sviluppo indipendente, e spera di continuare a ricevere il Sostegno Cinese in aree quali la ricostruzione post-bellica e lo sviluppo economico, e accoglierà con favore le Aziende Cinesi che decideranno di investire in Etiopia 📊
🔍 Per chi volesse approfondire:
🔺Materiale sulla Cooperazione Sino-Etiope 💕
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⚠️ STRENGTHEN COOPERATION BETWEEN CHINA AND ETHIOPIA, AND TOGETHER WRITE A NEW CHAPTER IN SINO-AFRICAN RELATIONS ⚠️
🇨🇳 Comrade Han Zheng - Vice-President of the People's Republic of China met Demeke Mekonnen, Deputy Prime Minister and MFA of the Federal Democratic Republic of Ethiopia yesterday in Beijing 🇪🇹
💕 Vice-President Han Zheng recalled the China-Ethiopia Friendship, stressing the importance of the Sino-Ethiopian Partnership, and thanking the African state for resolutely supporting China in safeguarding its core interests 😍
🇨🇳 China firmly supports Ethiopia and its project for the consolidation of Unity, Peace and economic recovery, and - as stated by Han Zheng - the People's Republic is ready to work with Ethiopia to build together a New Silk Road pursuing a High Quality Development Philosophy 🤝
🇪🇹 Minister Mekonnen expressed his appreciation for China's strong support for Ethiopia in restoring peace and responding to challenges, and then added that the African country is willing to actively participate in China's initiatives 🤝
💕 Ethiopia regards China as an important partner in achieving its goals of independent development, and hopes to continue receiving Chinese support in areas such as post-conflict reconstruction and economic development, and will welcome Chinese companies who will decide to invest in Ethiopia 📊
🔍 For those who want to learn more:
🔺Sino-Ethiopian Cooperation Material 💕
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