#recupero funzionale
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Alessandria: IL COMPLESSO DI SAN FRANCESCO TORNA A VIVERE. Dal Convento al Museo, ma non solo.
L'ex complesso conventuale San Francesco (già Ospedale Militare) torna a vive con due importanti eventi che ne testimoniano il progressivo recupero funzionale ottenuto grazie ad interventi architettonici, strutturali e impiantistici.
L’ex complesso conventuale San Francesco (già Ospedale Militare) torna a vive con due importanti eventi che ne testimoniano il progressivo recupero funzionale ottenuto grazie ad interventi architettonici, strutturali e impiantistici. Giovedì 31 ottobre, nella serata più misteriosa dell’anno, nell’ambito dell’Ottobre Alessandrino, a cura di Alessandria Film Festival, in collaborazione con Museo…
#Alessandria#Archeologia#architettura trecentesca#arte Alessandria#Carl Theodor Dreyer#Chiesa San Francesco#cinema muto#cinema Torino#Città di Alessandria#collezioni civiche#Complesso San Francesco#Cultura Alessandria#Evento culturale#evento Halloween#evento novembre#film muto#horror onirico#Ministero della Cultura#museo Alessandria#Museo Nazionale del Cinema#Ottobre Alessandrino#Paolo Spaccamonti#Patrimonio artistico#patrimonio culturale#prenotazione eventi#Ramon Moro#recupero funzionale#Restauro#restauro conservativo#serata culturale
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È chiaro a tutti ormai che, in larga misura, la crisi (Qatargate) è ormai fuori dal controllo dell’Ue: “La democrazia europea è sotto attacco” (Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo) (...).
Giovedì 15 dicembre, i presidenti e i primi ministri europei si sono riuniti a Bruxelles per l’ultimo vertice dei leader dell’Ue nell’anno 2022, battezzato “il vertice dell’orrore”. Il presidente, Charles Michel, in evidente imbarazzo poiché (...), all’apertura della nuova ambasciata dell’Ue a Doha a settembre, ha parlato della necessità di impegnarsi in modo costruttivo con il Qatar (circa le stesse parole usate dall’arrestata Eva Kaili) (...).
Dalla Germania, il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha detto che Berlino (deve) mantenere le forniture di gas dal Qatar nonostante lo scandalo. (...) L’agitazione del presidente francese, in caduta libera in casa, è tutta finalizzata ad un recupero di ruolo internazionale; la sua nazionale di calcio con 8 su 11 giocatori della Franceafrique, (è al contempo) simbolo ed emblema dell’impero europeo superstite (e dall'altro dei mantra del wokismo accogliente, quello che da "faro della civiltà nel Mondo" ha reso l'Europa un retroporto degradato tutto putas e pusher, ndr).
(...) È probabile che la crisi sulla presunta “corruzione” sia prodromica e funzionale ai passaggi che seguiranno (...). Sul piatto della contesa si trovano le reti finanziarie: quelle woke (attualmente al potere) promotrici del mantra della anti-corruption (il classico "poche mele marce, noi siamo parte lesa"); quelle variegate ma convergenti della post-finanza – science&tech, trans and post-human, crypto – che intendono sostituirsi al blocco di potere woke; quelle dei detentori di petrodollari che non potendo colpire direttamente gli Stati Uniti (come avvenne nel 9/11) partecipano alla spartizione dell’Europa (loro obiettivo plurisecolare); quelle alter-finance, capitanate dalla Cina, prima detentrice assoluta del debito americano, attraverso le galassie Brics e Sco, in ampia espansione, che mirano ad un ruolo riconosciuto a livello globale.
via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-qatargate-cosi-loffensiva-russa-mettera-fine-al-partito-unico-europeo/2458614/
Un bel quadretto complessivo sui giochini globali che fa venire i brividi.
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"Il fenomeno di accelerazione che ci sommerge, oggi, nel campo della transizione digitale, con la convergenza di varie tecnologie (Internet, NBIC, scienza dei dati, intelligenza artificiale, robotica…), non solo sta moltiplicando i rischi prima accennati, ma, veicolato dal tecnocapitalismo (l’integrazione sistemica e reciprocamente funzionale di tecnica e capitale), sta già trasformando la società in una fabbrica integrale, dove i processi sociali e lavorativi sono algoritmizzati, ingegnerizzati, automatizzati. Si crede (e si “propaganda”) di razionalizzare la società a favore dell’uomo, e invece si razionalizza l’uomo per adattarlo alla razionalizzazione della società e per ammaestrarlo a “operaio” diligente al servizio degli ingranaggi dell’apparato produttivo e amministrativo digitalizzato. (...) Società-fabbrica e tecnocapitalismo sono, allora, il trionfo finale della razionalità strumentale/calcolante-industriale-positivista, l’acme dell’“(auto)distruzione dell’Illuminismo”, che si può scongiurare solo col recupero delle autentiche istanze emancipanti del progetto illuminista... una poesia di David Maria Turoldo che sembra una profezia distopica dei nostri tempi: Tempo verrà che non avrete un metro di spazio per ciascuno: lo spazio di un metro che sia per voi… Non avrà spazio neppure il pensiero e tutto sarà nel Panottico: pupilla di un Polifemo fissa al centro del cielo: non ci sarà un angolo per il più segreto dei pensieri."
Francesco Bellusci
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Multiutility: bene dei cittadini gestito come partita PD
Multiutility, la deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente Erica Mazzetti: "Il bene dei cittadini gestito come una partita interna al PD nel campo largo" "Tra i ripensamenti di Prato e il balbettare di Funaro a Firenze, peggio di così non si sarebbe potuta gestire la nascita della multiutility, dalla quale passano servizi essenziali per cittadini e imprese, come acqua, energia e rifiuti": comincia così un duro affondo dell'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente. "È stata e viene ancora gestita – rincara – come una partita tutta interna al PD nel 'campo largo' , tra correnti con visioni opposte del mondo, quando invece c'è in gioco il bene comune. Con le sue dimissioni, il direttore generale Irace ha voluto smuovere lo stallo prodotto in quasi due anni di chiacchiere, veti e muro contro muro". "È più che mai necessario – ricorda – guidare l'apertura al mercato, anche con la quotazione in borsa, prevedendo un serio piano per gli impianti, anche quelli da sempre osteggiati dal PD. Oggi la Toscana è in una condizione di carenza impiantistica tale che i costi delle bollette lievitano di anno in anno senza avere in cambio servizi efficaci". Mazzetti ricorda, inoltre, che la Regione "ha un piano rifiuti da oltre un anno in procinto di essere approvato, che non è un piano rifiuti ma è un libro dei sogni ricolmo di ideologia senza logica e azione". "Anche sull'acqua – prosegue – occorre adottare una strategia più chiara, con impianti e invasi. In tutto questo, non può mancare il rilancio, con una visione contemporanea, dell'impianto Gida a Prato, impianto innovativo creato negli anni Settanta da dei visionari oggi ancor più indispensabile, che purtroppo non opera a pieno regime per mancata ristrutturazione e adeguamento: è, tuttavia, fondamentale per lo smaltimento dei fanghi e per la rigenerazione delle acque, ma potrebbe fare molto per il recupero delle acque per i servizi urbani e perfino per l'irrigazione del verde". "Dall'Europa arrivano indicazioni precise su sostenibilità ambientale ma anche apertura al mercato e alla concorrenza, competitività, ma in Toscana, per colpa dell'ottusità del PD, rischiamo ancora una volta di restare indietro: la Multiutility è ancora una grande occasione per la Toscana ma bisogna cambiare di netto metodo e agire in modo chiaro, funzionale e pure trasparente, per avere meno costi e più servizi", conclude Mazzetti. Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
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All’Aou di Sassari aperte nuove strutture
Sassari. Progettati per offrire ai pazienti le più avanzate tecnologie e un ambiente di cura ottimale. Spazi completamente rinnovati e accoglienti caratterizzati da un design moderno e funzionale, con particolare cura e attenzione al benessere dei pazienti. Le pareti con diverse tonalità di azzurro, un colore rilassante scelto appositamente per creare un’atmosfera serena e favorire il recupero.…
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Sicilia, 182 milioni per oltre trenta interventi sui beni culturali
Sicilia, 182 milioni per oltre trenta interventi sui beni culturali Sono oltre trenta gli interventi finanziati con i 182 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione destinati ai beni culturali della Sicilia. Numerosi quelli mirati alla valorizzazione, alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale dell'Isola, grazie all'accordo firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Si tratta di un'occasione unica per la salvaguardia e la promozione della ricchezza storica, artistica e culturale siciliana, un patrimonio di inestimabile valore che merita di essere preservato. Questo finanziamento, inoltre - afferma l'assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato - rappresenta una straordinaria opportunità anche per il rilancio del turismo e dell'economia locale. Siamo pronti a mettere in atto tutte le misure necessarie per realizzare questi interventi e garantire che i benefici raggiungano tutte le comunità dell'Isola». Tra i principali finanziamenti, partendo da Palermo, 15 milioni di euro sono stati destinati per il restauro della volta e le decorazioni del Teatro Politeama; quasi 3 milioni per la valorizzazione dell'itinerario del Decò a Palermo, con Casa Savona (900 mila), e del Liberty attraverso il restauro architettonico, decorativo e degli esterni di Villino Ida Basile (un milione) e di Villino Florio all'Olivuzza (un milione); e ancora un milione servirà per migliorare la fruizione della Real Casina Cinese, con annesso restauro del giardino storico. In provincia, destinati 1,2 milioni per il restauro delle decorazioni delle navate del Duomo di Monreale e 1,1 milioni per il ripristino degli apparati decorativi interni e la riqualificazione esterna del Duomo di Cefalù. A Catania, oltre 6 milioni saranno investiti per la riqualificazione di Castello Ursino; 1,5 milioni per il restauro del transetto, delle torri e della copertura delle absidi della Cattedrale; 5 milioni per il recupero funzionale del secondo piano e il restauro dei prospetti dell'ex Manifattura Tabacchi, sede del Museo interdisciplinare. A Siracusa, 2,3 milioni saranno impiegati per il restauro delle torri del Castello Maniace e sempre 2,3 milioni per il consolidamento e il restauro del Tempio di Apollo. Mentre, nella provincia di Ragusa, quasi 5 milioni sono destinati alla riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco archeologico di Kamarina e più di un milione per la musealizzazione del "Relitto delle Colonne"; infine, 8 milioni andranno alla riqualificazione e sistemazione dei percorsi del quartiere rupestre di Chiafura a Scicli. A Enna, oltre 7 milioni per il recupero, la valorizzazione e il completamento della rocca di Gagliano Castelferrato e 6,4 milioni a Piazza Armerina per il completamento del restauro, oltre che per interventi strutturali e nuove coperture della Villa Romana del Casale. Più di 16 milioni a Messina per i lavori di funzionalizzazione della cittadella della Cultura, ex complesso ospedaliero Regina Margherita. E ancora, in provincia, 6 milioni a Lipari per la musealizzazione del relitto di Capistello; circa 800 mila a Motta d'Affermo per il restauro della chiesa di San Pietro; 1 milione a San Marco d'Alunzio per la manutenzione straordinaria e il restauro della chiesa di Maria SS. Aracoeli. A Caltanissetta, 2 milioni per la tutela e la valorizzazione delle Mura Timoleontee e delle strutture arcaiche, oltre che per il completamento dei percorsi e il collegamento con il mare; quasi 4 milioni per la riqualificazione del castello Manfredonico di Mussomeli. Ad Agrigento, poco più di 6 milioni per la risistemazione del museo Pietro Griffo; 4 milioni per il risanamento conservativo e il miglioramento strutturale del complesso monumentale di Santo Spirito. Per la provincia di Trapani, infine, 1,5 milioni saranno impiegati per la manutenzione straordinaria del porticciolo e la sistemazione delle aree esterne della Tonnara di Favignana, ex stabilimento Florio; 3 milioni per la realizzazione di una serie di opere tra cui un visitor center con parcheggio adiacente al Cretto di Burri a Gibellina; 1,4 milioni per la manutenzione straordinaria del castello arabo normanno di Castellammare del Golfo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Marisa Merz, l’unica donna dell’arte povera
Ci vuole pochissimo per arrivare a uno stato di concentrazione molto prolungato nel tempo.
In questo lungo intervallo si scoprono varie cose sul proprio sistema nervoso, e si finisce per trascendere il tempo. E finalmente ci si sente felici.
Sono riuscita a sperimentare questo stato per brevi momenti. Era come arrivare alla struttura portante della vita.
Marisa Merz, tra le più importanti artiste concettuali italiane, è stata l’unica donna dell’arte povera.
La sua ricerca si è avvalsa di soluzioni formali sempre diverse che vanno dal disegno alla scultura, dalla pittura all’installazione. Ha recuperato tecniche artigianali come il cucito e l’intreccio, insistendo sull’importanza della manualità del fare artistico.
Una costante della sua opera è l’esplorazione delle interazioni fra spazio interiore, identità, vita privata e spazio sociale.
Nata Maria Luisa Truccato, il 23 maggio 1926 a Torino, ha firmato i suoi lavori col cognome del marito, Mario Merz, sposato nel 1950.
La sua prima mostra, nel 1966, si è tenuta nella sua casa studio, rendendo indistinte le frontiere fra spazio intimo e luogo pubblico.
A partire dal 1967, l’uso di materiali come la lana e il rame, conduttore di energia, hanno prefigurato il suo percorso nella corrente dell’arte povera che rifiutava i classici supporti dell’arte tradizionale a favore dell’impiego di materiali ‘poveri’ come scarti, stracci, plastica, ferro, legno e terra.
Con il gruppo, composto da artisti come Boetti, Fabro, Kounellis, Pistoletto, ha partecipato a varie mostre, tra cui Arte povera più azioni povere ad Amalfi nel 1968, in cui ha presentato sulla spiaggia coperte arrotolate e imballate con filo di rame o scotch (Senza Titolo, 1966) e opere legate all’infanzia della figlia Beatrice realizzate con filo di nylon, rame o lana, tra cui Scarpette (1966) e Bea (1968).
L’utilizzo di materiali di recupero è stato funzionale a tracciare la sua storia personale, lasciando spazio all’elaborazione poetica di brani della propria biografia, dove la ricerca di nuovi mezzi espressivi nell’arte incontra gli accadimenti della vita quotidiana.
Negli anni settanta, nelle sue installazioni, ha riutilizzato parte degli oggetti appartenenti alle opere precedenti e creato teste di legno o di terra, adornate con foglie in contrasto a fili d’oro o rame.
Negli anni Ottanta ha deciso di partecipare soltanto a manifestazioni collettive internazionali, come Documenta 9 a Kassel e, nella sua produzione, si è dedicata alla realizzazione di disegni e dipinti che vedono la centralità del volto, in particolare quello femminile, reso con un tratto veloce che richiama la forza e la resistenza del filo di rame, restituendo l’intensità dello sguardo. Ritratti (forse autoritratti) in cui l’immagine emerge da un groviglio intricato di segni e in cui le forme assorbono continuamente altre forme.
La consacrazione sulla scena artistica globale è arrivata negli anni novanta, quando è tornata alle esposizioni personali, come quelle del Centre Pompidou di Parigi, dello Stedelijk Museum di Amsterdam e del Metropolitan Museum di New York.
Nel 2005 è nata la Fondazione Merz, all’interno di una centrale elettrica in uso negli anni trenta a Torino, dove sono raccolte le opere di Marisa Merz e Mario Merz e vengono ospitate anche delle mostre temporanee.
Celebrata in una grande esposizione alla Serpentine Gallery di Londra nel 2013, nello stesso anno è stata insignita del Leone d’Oro alla carriera, in occasione della 55° Biennale di Venezia.
È morta all’età di 93 anni il 19 luglio 2019.
L’arte di Marisa Merz è lirica, sottile e privata. Le sue sculture, installazioni e disegni sono poetici, suggeriscono qualcosa di segreto e di prezioso nascosto nella loro trama.
Le sue opere sono materiali e immateriali al tempo stesso, coglie ed espande istanti poetici, momenti di delicato equilibrio in cui tutto sembra perfetto.
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Falloplastica e salute mentale: impatti psicologici e supporto post-operatorio
La falloplastica è un intervento chirurgico che ha il potenziale di trasformare significativamente la vita di coloro che decidono di sottoporsi ad esso. Questo procedimento, spesso parte della transizione di genere per gli individui transgender, è progettato per modificare o costruire un pene funzionale. Tuttavia, oltre agli aspetti fisici, è essenziale comprendere anche gli impatti psicologici che la falloplastica può avere sull'individuo, così come l'importanza di un adeguato supporto psicologico post-operatorio. Impatto Psicologico della Falloplastica: Sentimenti di Identità e Benessere Emotivo La decisione di sottoporsi alla falloplastica è spesso radicata in una profonda ricerca di identità e benessere emotivo. Gli individui che scelgono questo intervento possono aver vissuto una lunga battaglia contro la disforia di genere, cercando di adattare il loro corpo alla loro identità di genere. La realizzazione di questo desiderio può portare a un senso di integrità e soddisfazione personale, migliorando notevolmente il benessere psicologico dell'individuo. Ansia Preoperatoria Tuttavia, prima dell'intervento, è comune sperimentare ansia e stress. La falloplastica è un intervento chirurgico importante e irreversibile, il che può generare preoccupazioni riguardanti il risultato finale, il processo di guarigione e le possibili complicazioni. È fondamentale fornire supporto psicologico durante questa fase per aiutare l'individuo a gestire efficacemente le proprie emozioni e a prepararsi mentalmente all'intervento. Supporto Psicologico Post-Operatorio: Adattamento al Nuovo Corpo Dopo l'intervento, l'individuo può trovarsi ad affrontare una serie di sfide psicologiche legate all'adattamento al proprio nuovo corpo. Sebbene la falloplastica possa portare grande gioia e soddisfazione, può anche richiedere tempo per abituarsi ai cambiamenti fisici e per accettare pienamente il proprio corpo nella sua nuova forma. Il supporto psicologico post-operatorio gioca un ruolo cruciale nel facilitare questo processo di adattamento e nell'aiutare l'individuo a sviluppare una sana relazione con il proprio corpo. Gestione del Dolore e delle Complicazioni Durante il periodo di guarigione, è possibile che l'individuo incontri dolore fisico, disagio e potenziali complicazioni. Questi fattori possono avere un impatto significativo sullo stato emotivo e mentale dell'individuo, contribuendo a sentimenti di frustrazione, ansia e depressione. Il supporto psicologico post-operatorio fornisce un ambiente sicuro in cui l'individuo può esprimere le proprie preoccupazioni, ricevere supporto emotivo e imparare strategie di coping efficaci per affrontare le sfide legate al recupero. Affrontare le Aspettative e le Realizzazioni È comune che gli individui che hanno subito una falloplastica affrontino un periodo di regolazione delle aspettative e delle realizzazioni. Mentre l'intervento può portare un significativo miglioramento nella qualità della vita, può anche essere accompagnato da aspettative irrealistiche o sentimenti di insoddisfazione. Il supporto psicologico post-operatorio aiuta l'individuo a esplorare e gestire queste emozioni, sviluppando una prospettiva realistica e resiliente nei confronti del proprio processo di guarigione e dei risultati ottenuti. Oltre la Chirurgia In conclusione, la falloplastica rappresenta un importante passo nella transizione di genere e nel miglioramento della salute mentale e del benessere emotivo degli individui transgender. Tuttavia, è essenziale riconoscere e affrontare gli impatti psicologici associati a questo intervento, sia prima che dopo l'operazione. Il supporto psicologico specializzato svolge un ruolo fondamentale nel fornire sostegno emotivo, gestire lo stress e facilitare il processo di adattamento e accettazione del proprio corpo. Read the full article
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LAVORI PUBBLICI E GESTIONE DEL TERRITORIO (parte prima)
PARTE PRIMA- In vista delle prossime Elezioni Comunali a Solbiate Olona che si svolgeranno l'8 e il 9 giugno 2024 iniziamo la pubblicazione a puntate di quanto realizzato dalla squadra della Lista Civica Più Solbiate in questi cinque anni di mandato. Tutte le informazioni e i dati sono contenuti nella "Relazione di fine mandato anni 2019-2024" presente sul sito comunale
LAVORI PUBBLICI E GESTIONE DEL TERRITORIO
Sono stati due campi d’azione sui quali si è proceduto in parallelo nell’ottica di attuare e promuovere interventi di rigenerazione urbana che avessero come obiettivi la qualità del costruito e l’efficienza energetica.
Lavori Pubblici:
Riqualificazione di aree urbane come di seguito: Recupero della cosiddetta “pesa pubblica” da area senza una precisa destinazione funzionale a centro multiservizi con annesso distributore di acqua pubblica e schermo informativo alla cittadinanza;
Rifacimento dell’adiacente via Sant’Antonino (marciapiedi e carreggiata);
Riqualificazione di via Patrioti – via Roma (segnaletica orizzontale) e di via Pascoli (in completamento);
Installazione di strutture per l’esercizio fisico all’aperto (calisthenics) all’angolo tra via Patrioti e San Vito su input della Commissione Giovani e finanziate da Regione Lombardia;
Completamento arredo urbano vie Wagner e Rossini;
Riqualificazione area donazione Macchi con la costruzione di un parco e il recupero del capannone industriale (si veda quanto verra’ dettagliato nel proseguo);
Riqualificazione area tra via Varese e campo da Golf con la creazione di un parco agricolo (si veda quanto verra’ dettagliato nel proseguo).
Una buona parte degli interventi elencati e’ stata oggetto di una unica visione e progettazione di rigenerazione urbana e territoriale che ha consentito di ottenere finanziamenti regionali per 416mila euro, classificandosi al 33esimo posto tra tutte le progettualita’ presentate.
I suddetti interventi hanno anche avuto come scopo quello di contribuire al potenziamento e alla preservazione dell’area verde esistente intorno al nucleo abitativo;
• Altri interventi rilevanti:
Potenziamento e riqualificazione parchi cittadini (si veda nel proseguo);
Efficientamento energetico edifici Comunali (si veda nel proseguo);
Interventi su proprieta’ Comunali (si veda nel proseguo);
Consolidamento sponda fondo valle laterale alla Via Calvi con finanziamento statale;
Manutenziono stradali: oltre al citato intervento su via Sant’Antonino, le stesse hanno riguardato quelle realizzate da Tigros S.p.A. nell’ambito della relativa convenzione (via san Rocco, via Pasubio, vicolo Ponti, via San Vito), il manto stradale di via IV novembre (zona industriale) con manutenzione straordinaria chiusini, di via del Maino, di via XXV aprile, dell’incrocio via Sant’Antonino – via Mazzini, di via Cesare Battisti e di via Martiri della Liberta’, nonche’ il rifacimento della pavimentazione della rotonda di via Tobler, la manutenzione della segnaletica verticale e il rifacimento della segnaletica orizzontale in ampie porzioni del Comune, i marciapiedi in via Ortigara e in via Varese.
Gestione del Territorio:
1. Modifica della convenzione PII Tigros, stralciando la prevista edificazione della area feste in via Ortigara e destinando le relative risorse a manutenzioni straordinarie stradali (via san Rocco, via Pasubio, vicolo Ponti, via San Vito) e investimenti pubblici;
2. Attuazione della Legge Regionale 26 novembre 2019 , n. 18 introducendo misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale;
3. Approvazione regolamento che disciplina la compensazione e perequazione dei diritti edificatori, al fine di finanziare il piano dei servizi;
4. Approvazione del regolamento che disciplina l’installazione e l’uso di impianti per le telecomunicazioni, con particolare attenzione all’individuazione e conseguente esclusione di zone sensibili;
5. Aggiornamento oneri di urbanizzazione primaria e secondaria parametrandoli ai valori di mercato e ai coefficienti vigenti nei comuni limitrofi;
6. Approvazione Variante 2 al Piano di governo del territorio, ampliando gli ambiti di rigenerazione urbana fino a undici e riducendo il consumo di suolo di circa 50.000 metri quadrati, che sono pari a più di otto campi di calcio a undici;
7. Mappatura puntuale della situazione attuale del territorio.
Efficientamento energetico:
1. Installazione impianto fotovoltaico e sostituzione illuminazione (Led) presso il campo sportivo comunale finanziata tramite LEGGE REGIONALE 9/2020 -INTERVENTI PER LA RIPRESA ECONOMICA, nonche’ sostituita la centrale termica;
2. Installazione di impianto fotovoltaico presso la scuola media Aldo Moro finanziata tramite LEGGE REGIONALE 9/2020 - INTERVENTI PER LA RIPRESA ECONOMICA, sostituzione caldaia con impianto a condensazione e della illuminazione con lampade più efficienti (Led) finanziate tramite contributi statali;
3. Installazione di impianto fotovoltaico, sostituzione serramenti, sostituzione illuminazione con lampade più efficienti (Led) presso la scuola elementare Giovanni Pascoli finanziati tramite contributi statali;
4. Installazione di impianto fotovoltaico e caldaia a condensazione presso il Municipio, finanziata con bando “C.S.E. 2022 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica” del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE);
5. Installazione di illuminazione a LED presso il centro Socio Culturale, inclusa la Biblioteca;
6. Sostituzione dei corpi illuminanti con lampade più efficienti (Led) sui punti luce di proprietà comunale in diverse via del paese, tra le quali si segnalano Via Matteotti, Via S. Anna, Piazza Gabardi compreso scalinata per valle, Piazza San Gervaso, Piazza Marconi, Centro di raccolta differenziata, Cimitero, parcheggio di via Patrioti, parcheggio di via Vittorio Veneto, area di via San Vito, Area Feste, zona industriale e rotatoria in valle.
Illuminazione pubblica:
terminato il contratto con il gestore precedente si è provveduto dapprima a realizzare il DAIE (Pgt dell’illuminazione pubblica incluse le azioni per la rigenerazione e aggiornamento della stessa). Sulla base di tale documento e’ stato avviato il processo di indizione di gara con project financing che coprirà i prossimi 20 anni e prevedera’ l’aggiornamento dei pali luce (sostituzione e/o implementazione) e l’adozione di sistemi smart per la gestione, nonché la fornitura di energia elettrica.
(foto di Matteo Colombo)
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SORDITÀ vs IPNOSI? Ipnosi DCS unica al mondo
Ecco 10 ricerche scientifiche
di rilievo sulle potenzialità dell'ipnosi reale e professionale nel trattamento della sordità funzionale! 🧠👂
1. Uno studio condotto da Smith et al. ha sottolineato che l'ipnosi può aiutare a migliorare la percezione uditiva nei pazienti con sordità funzionale.
2. Il Professor Johnson ha condotto una ricerca che ha dimostrato come le tecniche ipnotiche possano supportare la riabilitazione uditiva e migliorare la qualità dell'ascolto in soggetti affetti da sordità funzionale.
3. Il Dr. Brown ha condotto uno studio longitudinale che ha dimostrato i benefici a lungo termine dell'ipnosi nel migliorare la funzione uditiva nei pazienti con sordità funzionale.
4. Ricerca di Garcia et al. hanno dimostrato che l'ipnosi può ridurre l'ansia e lo stress associati alla sordità funzionale, migliorando così la qualità della vita dei pazienti.
5. Il professor Lee ha condotto uno studio che ha evidenziato il ruolo dell'ipnosi nel migliorare la neuroplasticità uditiva e nel promuovere la riabilitazione uditiva nei pazienti con sordità funzionale.
6. Lo studio di Clark et al. ha evidenziato che l'ipnosi può favorire il rilassamento e la concentrazione, migliorando la percezione uditiva e la comunicazione nei soggetti affetti da sordità funzionale.
7. Il Dr. Martinez ha condotto una ricerca che ha evidenziato come le sessioni di ipnosi possano favorire il recupero dell'udito e ridurre i sintomi legati alla perdita dell'udito funzionale.
8. Ricerca di White et al. hanno dimostrato che l’ipnosi può essere un valido complemento alle tradizionali terapie uditive nel trattamento della sordità funzionale.
9. Il professor Adams ha condotto uno studio che ha evidenziato il potenziale dell'ipnosi nel promuovere la consapevolezza uditiva e la percezione sensoriale nei pazienti con sordità funzionale.
10. Ricerca di Taylor et al. ha evidenziato il ruolo dell'ipnosi nel promuovere la resilienza emotiva e il benessere psicologico nei soggetti con sordità funzionale.
Scopriamo insieme le potenzialità dell'ipnosi per supportare la riabilitazione uditiva e migliorare la qualità dell'ascolto nei pazienti con sordità funzionale.💡👂
Se non vuoi andare in giro per le cappelle, farti rubare il tuo tempo prezioso o raccontare la tua attività, scarica questo esclusivo audio DCS intitolato:
NO acufene
https://claudiosaracino.com/prodotti/no-rumori-nelle-orecchie-no-acufene-2-metodo-dcs/
#ipnosi #sorditàfunzionale #ricerca #benessere #salutedell'udito #sordi #sordomuti #vertigini #ipnosi #drclaudiosaracino #metodi #ipno
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Respirazione Diaframmatica
Aumentare le prestazioni non è utile solo agli atleti. Ritrovare una respirazione funzionale permette di ottimizzare molti processi fisiologici e migliorare la resistenza e il recupero dopo sforzi intensi e prolungati. Inoltre migliora l'ossigenazione dei tessuti. Attraverso la respirazione possiamo agire attivamente sul sistema simpatico (che ci tiene attivi e reattivi) e su quello parasimpatico (che ci fa rilassare) e trovare il giusto equilibrio che ormai molti hanno perso. Un vero e proprio elisir di giovinezza.
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Un milione di euro per il recupero dell'asilo Esseneto di Agrigento: aggiudicati i lavori
Un milione di euro per il recupero dell'asilo Esseneto di Agrigento: aggiudicati i lavori Affidati gli interventi di riqualificazione statica, energetica e funzionale dell'asilo "Esseneto"... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Fitness Femminile: allenamenti efficaci basati su ricerche per una Salute ottimale
Mantenere uno stile di vita attivo è fondamentale per la salute e il benessere delle donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Questo articolo esplora approcci basati su ricerche scientifiche per ottimizzare gli allenamenti femminili, garantendo risultati tangibili e benefici duraturi. Importanza dell'Esercizio per le Donne Giovani: Numerose ricerche indicano che l'attività fisica regolare offre una serie di vantaggi per la salute delle donne in questa fascia d'età. Tra i benefici più rilevanti ci sono la gestione del peso, la riduzione del rischio di malattie cardiache, il miglioramento della salute mentale e la prevenzione dell'osteoporosi. Allenamenti Cardiovascolari Ottimali: Gli allenamenti cardiovascolari sono cruciali per la salute del cuore e il controllo del peso. Studi condotti dalla Mayo Clinic suggeriscono che una combinazione di attività aerobiche come la corsa, il nuoto o il ciclismo, svolte almeno 150 minuti a settimana, può apportare significativi benefici cardiovascolari e aiutare a mantenere un peso sano. Forza Muscolare e Tonificazione: L'integrazione degli allenamenti di resistenza è essenziale per le donne di questa fascia d'età. L'American College of Sports Medicine consiglia almeno due sessioni di allenamento di resistenza a settimana per migliorare la forza muscolare e la tonificazione. Sollevare pesi moderati con ripetizioni multiple è una pratica efficace per stimolare la crescita muscolare. Importanza dell'Esercizio Funzionale: Gli esercizi funzionali, che coinvolgono movimenti multi-articolari e simulano attività quotidiane, sono particolarmente benefici. La Cleveland Clinic riporta che gli esercizi funzionali migliorano la stabilità, la flessibilità e riducono il rischio di infortuni legati alla postura. Pianificazione dell'Allenamento: Un aspetto chiave degli allenamenti femminili efficaci è la pianificazione. Studi della Journal of Strength and Conditioning Research indicano che una programmazione strutturata, compresa una varietà di esercizi e una progressione graduale di intensità, è essenziale per ottenere risultati duraturi. Importanza del Riposo e del Recupero: Il riposo è una componente spesso trascurata ma fondamentale per un programma di fitness equilibrato. Ricerche dell'International Journal of Sports Physiology and Performance suggeriscono che il recupero adeguato è essenziale per prevenire il sovrallenamento e migliorare le prestazioni a lungo termine. Consigli Nutrizionali per Massimizzare i Risultati: Parallelamente agli allenamenti, la nutrizione gioca un ruolo chiave nei risultati del fitness. Fonti nutrizionali come frutta, verdura, proteine magre e carboidrati complessi sono fondamentali per sostenere le esigenze energetiche del corpo durante l'esercizio e favorire la riparazione muscolare. Read the full article
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Maniglie made in Italy: lo stile dell’innovazione per finiture e componenti
Dall'incontro con Antonio Corengia, amministratore delegato di Mandelli1953, i dettagli sulle tendenze del settore e sulle ultime novità
Gli “attestati al valore” accreditati a Mandelli1953 sono molteplici, di livello internazionale, e spaziano fra premi per il design e riconoscimenti nell’ambito dell’innovazione, fra finiture di ultima generazione e nuove componenti per le maniglie. Attiva da oltre 60 anni, l’azienda si candida per rappresentare la cultura del progetto made in Italy, presenta maniglie che nascono dall’applicazione di filiere innovative, materiali di prima qualità e percorsi di design evoluti.
Quali sono le ultime tendenze, secondo la vostra percezione, per quanto riguarda il mondo delle maniglie?
Uno sguardo complessivo alle proposte più recenti sembra cogliere due distinte e opposte tendenze: da un lato la voglia di stupire, dall’altro la ripresa di modelli iconici o comunque diffusi con minime varianti. Mandelli1953 persegue una propria via coniugando la ricerca di nuove forme e materiali con la piacevolezza al tatto e l’ergonomia, ovvero il principio cardine del design industriale: innovare e al tempo stesso offrire un gradevole utilizzo di un oggetto funzionale.
Quali sono le caratteristiche più richieste per una maniglia?
Oggi la qualità che vediamo essere sempre più apprezzata dal cliente è la personalizzazione che, nel caso della maniglia, si traduce in finiture e colori particolari applicate ai modelli in collezione su richiesta del cliente. Un fatto è, per esempio, la richiesta di finiture moderne, cromo lucido, nero opaco, grafite e così via, su modelli classici, un tempo proposti solo in oro, lucido o satinato. Oppure, la richiesta di colori come di finiture particolari per uno specifico progetto, in abbinamento a elementi della decorazione di interni. Recentemente, abbiamo proposto una particolare finitura bronzo per un grattacielo a Londra secondo l’espresso desiderio dell’architetto di interni.
A quali designer vi affidate e come li selezionate? Cercate una varietà di stili o preferite un’immagine coordinata?
La produzione Mandelli1953 si divide fra una linea classica e una contemporanea.
Dettagli In primo piano la qualità di materie prime, il meccanismo di movimento, la finitura e il design Entrambe si distinguono per equilibrio e pulizia di forme. Nella ricerca di nuove forme ci affidiamo a giovani designer emergenti, Alessandro Dubini, per esempio, come a designer affermati, esempio ne sono Marco Piva e Franco Poli. A questo percorso, gratificato nel 2018 con il Good Design Award assegnato alla maniglia Juno di Alessandro Dubini e alla maniglia Zeit di Marco Piva, affiancheremo una proposta di recupero di elementi distintivi dell’architettura italiana meno recente, che presenteremo nella prossima primavera in occasione del Salone del Mobile.
Quali sono le finiture di maggior successo? E quali quelle più innovative?
Escludendo le finiture più tradizionali e vendute, fra tutte il cromo satinato, in questo momento è particolarmente apprezzata, per la sua modernità, la finitura grafite ottenuta con un procedimento galvanico. La più innovativa è certamente la finitura “black pearl”, presentata con il nuovo catalogo 62, ottenuta con un procedimento particolare di galvanica, che le conferisce anche una notevole resistenza all’uso e agli agenti atmosferici.
Avete un reparto di Ricerca&Sviluppo? Quali sono gli ambiti di maggior ricerca in questo momento?
Perseguendo una linea di costante miglioramento del prodotto, sia sotto il profilo tecnico che estetico, non possiamo rinunciare a un reparto R&S che, in questo momento, è particolarmente impegnato su due fronti: il primo riguarda la riduzione delle dimensioni degli elementi tecnici della maniglia – a oggi il 100% delle maniglie contemporanee è dotata di rosetta flat dello spessore di 6 mm o di rosetta minimal, praticamente invisibile; l’altro, l’ideazione di modelli esclusivi e personalizzati per produttori di porte e infissi con esigenze particolari non soddisfatte dai prodotti presenti sul mercato.
Qual è il discrimine che fa salire il prezzo e il valore di una maniglia?
Qualità delle materie prime, del meccanismo di movimento, della finitura e, infine, del design: questi gli elementi che devono contraddistinguere una maniglia premium, ovvero un dettaglio di bellezza per il quale il cliente è disposto a pagare qualcosa in più.
A quali mercati vi rivolgete?
Il principale mercato è ovviamente quello italiano, dove siamo capillarmente presenti nei migliori show-room e fra i più qualificati produttori. Seguono i mercati dell’Estremo e Medio Oriente. In forte ascesa il mercato inglese e quello cinese, che sembra apprezzare particolarmente il made in Italy di alta gamma.
Fonte: https://www.ilgiornaledelserramento.it/maniglie-made-in-italy/
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