#rapporti e distacchi
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Il giusto equilibrio di Ada Rizzo – Come affrontare l’imprevedibilità delle relazioni umane. Recensione di Alessandria today
Ada Rizzo riflette sulle dinamiche sociali, sull’imprevedibilità dei rapporti e sull’importanza di trovare il giusto equilibrio nella vita
Ada Rizzo riflette sulle dinamiche sociali, sull’imprevedibilità dei rapporti e sull’importanza di trovare il giusto equilibrio nella vita Autrice: Ada Rizzo Anno di pubblicazione: 2025 Genere: Saggistica, riflessione sociale, analisi delle dinamiche umane Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐ Trama. Nel suo articolo “Il giusto equilibrio”, pubblicato su Alessandria Today, Ada Rizzo affronta il tema delle…
#accettare il distacco#Ada Rizzo#Alessandria today#amicizia e connessioni#analisi sociale#autoironia e relazioni#Cambiamento#come affrontare le delusioni#come affrontare un addio#connessioni temporanee#Consapevolezza emotiva#crescita attraverso la perdita#Crescita Personale#dinamiche sociali#equilibrio tra emozioni e razionalità.#Filosofia delle relazioni#gestione delle relazioni#gestione emotiva#Google News#il giusto equilibrio#imparare dagli addii#introspezione#ironia nella vita#italianewsmedia.com#le persone che spariscono#metafore sulla vita#Pier Carlo Lava#psicologia delle relazioni#rapporti e distacchi#relazioni imprevedibili
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LA FINE È SOLO L’INIZIO
Soffriamo per i distacchi, per quello che non c’è più.
Non rammaricarti
se senti quella persona ormai lontana da te.
In ogni rapporto, che sia amore o amicizia, ciò che non è,
semplicemente, non è mai stato.
Forse lo credevi tu, forse vi hai messo troppo cuore.
I rapporti si costruiscono e si portano avanti in due, il resto è solo una mera illusione.
Quello che davvero conta, quello che poggia sull’amore, non finirà mai.
Perché se realmente si tiene a qualcuno,
nulla lo potrà allontanare.
Dopo ogni litigio ci sarà sempre un perdono,
per ogni lacrima seguirà un abbraccio,
un’incomprensione, una volta chiarita, si dissolverà.
Chi ti ama non ti mette in croce, chi ti vuole nella propria vita metterà sempre davanti a tutto l’affetto che prova per te.
Chi non c’è più vuol dire che non ha mai tenuto a te.
Il resto sono solo parole al vento, quindi vai oltre, guarda il nuovo giorno e sorridi a ciò che è reale.
Vivi leggero, sii felice, spesso il passato è un peso e la zavorra bisogna lasciarsela alle spalle nel percorso della vita.

Simona Bianchera
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LA FINE È SOLO L’INIZIO
Soffriamo per i distacchi, per quello che non c’è più.
Non rammaricarti
se senti quella persona ormai lontana da te.
In ogni rapporto, che sia amore o amicizia, ciò che non è,
semplicemente, non è mai stato.
Forse lo credevi tu, forse vi hai messo troppo cuore.
I rapporti si costruiscono e si portano avanti in due, il resto è solo una mera illusione.
Quello che davvero conta, quello che poggia sull’amore, non finirà mai.
Perché se realmente si tiene a qualcuno,
nulla lo potrà allontanare.
Dopo ogni litigio ci sarà sempre un perdono,
per ogni lacrima seguirà un abbraccio,
un’incomprensione, una volta chiarita, si dissolverà.
Chi ti ama non ti mette in croce, chi ti vuole nella propria vita metterà sempre davanti a tutto l’affetto che prova per te.
Chi non c’è più vuol dire che non ha mai tenuto a te.
Il resto sono solo parole al vento, quindi vai oltre, guarda il nuovo giorno e sorridi a ciò che è reale.
Vivi leggero, sii felice, spesso il passato è un peso e la zavorra bisogna lasciarsela alle spalle nel percorso della vita.
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"Undone", ecco il nuovo singolo di Luca Di Stefano

Dal 6 dicembre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica "Undone", il nuovo singolo di Luca Di Stefano che anticipa l'uscita dell'album per Musica Lavica Records prevista per il 24 gennaio 2025 realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE.
"Undone" è il primo brano inedito di Luca Di Stefano, un pezzo dal sound internazionale che lo distingue per unicità e intensità emotiva. La canzone esplora le profondità di un dolore causato da una relazione tossica, dove il protagonista, lacerato da un conflitto interiore, cerca di affrontare una partner più incline a ferirlo che a comprenderlo. Per lui, il canto diventa uno strumento di liberazione, un mezzo per esprimere, ma anche esorcizzare, rabbia, frustrazione e tristezza.
Il brano offre molteplici livelli di lettura: può rappresentare la disillusione amorosa universale, un percorso di crescita personale o una critica alle dinamiche di potere e manipolazione spesso presenti nelle relazioni. In ogni caso, "Undone" è un invito a riflettere sulla propria esperienza per trovare la forza di spezzare legami tossici e dannosi, riscoprendo l'importanza di prendersi cura di sé stessi e di proteggere la propria serenità.
Spiega l'artista a proposito della nuova release: "L'amore è un sentimento complesso e affascinante, difficile da definire in modo univoco. Durante un periodo turbolento della mia vita, segnato da distacchi emotivi e fisici, mi sono ritrovato a riflettere sulle molteplici sfaccettature dell'amore. La rabbia, intensa e viscerale, ha dominato quel periodo, spingendomi a canalizzarla nella musica. È così che sono nate le prime note di Undone: semplici, essenziali, ma capaci di esprimere il tumulto interiore che provavo. Invece di riversare il dolore sull'altra persona, ho scelto di elaborarlo in silenzio, aspettando il momento giusto per dare una risposta sincera. Undone non è nata subito, ma ha subito riscritture, cambi di struttura e arrangiamenti, fino a trovare la sua forma finale. Eppure, anche ora, so che rimarrà incompleta, come la vita stessa: un'opera in continua evoluzione. Undone è un riflesso di questa imperfezione, della bellezza che risiede nell'irrisolto, e un invito ad accettare che alcune storie, come le persone, non trovano mai una conclusione definitiva."
Il videoclip di "Undone" è un viaggio introspettivo che ci conduce fin dentro al cuore dell'artista. Le immagini iniziano con un'inquadratura a campo largo di Luca, un'istantanea che cattura l'attenzione dello spettatore e lo invita a immergersi nel suo mondo fatto di emozioni e sonorità dal respiro internazionale. La scena iniziale ricorda la sua memorabile esibizione ad America's Got Talent, un momento che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera.
Il video, ambientato principalmente in studio, ci mostra l'artista nel suo "habitat naturale", con intorno pochissimi elementi (un pianoforte e delle clessidre) che parlano però in modo eloquente del suo mondo interiore. Le clessidre, in particolare, diventano il simbolo potente del tempo che passa, al tempo che viene investito su se stessi e alla necessità di cogliere e mettere a frutto ogni singolo istante.
L'alternanza tra Luca seduto e Luca in piedi, richiama l'alternanza naturale tra il tempo intimo passato in studio a creare e quello da passare su un palcoscenico, illuminato da luci colorate e alcune volte accecanti che sottolineano ulteriormente la dualità dell'artista: da un lato, il bisogno di introspezione e di solitudine, sorgenti di grande creatività, dall'altro, la voglia di connettersi con il pubblico e di condividere con gli altri la propria arte.
Samir Kharrat, con la sua regia raffinata, riesce a fondere queste due realtà, creando un'atmosfera suggestiva, coinvolgente e ricca di colori, invitando a riflettere sulla complessità dell'animo umano, anche collegata alla bellezza dei rapporti, seppur imperfetti, e sulla forza della passione.
Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=GjRK5WsK7y4
Biografia
Luca Di Stefano, giovanissimo cantante catanese dalla voce calda e profonda, conquista tantissimi fan in tutta Italia grazie alla propria partecipazione alla prima edizione italiana di All Together Now, talent canoro condotto da Michelle Hunziker e J-Ax, andato in onda su Canale 5. Luca, classificandosi al terzo posto in questa competizione, ha letteralmente fatto impazzire sia i giudici che il pubblico, riuscendo addirittura a far commuovere J-AX che ha voluto un suo intervento musicale all'interno del brano Supercalifragili - prodotto da Takagi & Ketra e con ospite anche Annalisa - inserito nella playlist del prossimo disco dello stesso J-Ax.
Collabora con il giovane pianista Davide Locatelli su una cover di Bad Guy.
Da sempre innamorato della musica blues e soul in particolare, Luca studia sassofono e canto.
Fa parte del roster artisti dell'etichetta discografica Musica Lavica Records di Denis Marino, con la quale ha già pubblicato sei singoli ed è in uscita con il suo primo disco di inediti, che vedrà la luce a fine 2024. Per quanto riguarda la promozione e la consulenza commerciale, si affida alla DD Entertainment di Donato D'Elia.
Poco prima del periodo di lockdown Luca viene contattato dalla produzione di America's Got Talent per partecipare alle Auditions della stagione 15 del talent show più famoso e più seguito al mondo: canta "Let's get it on" di Marvin Gaye e manda in estasi tutti, giudici (Howie Mandel, Simon Cowell, Heidi Klum, Sofia Vergara), pubblico presente in teatro e, dopo la messa in onda ad aprile 2020, anche tantissima gente da ogni parte del mondo, raggiungendo milioni di visualizzazioni su YouTube in pochissimo tempo. Studia canto Pop presso il conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ) e canto Jazz presso il conservatorio G. Verdi di Milano.
Continua durante il proprio percorso ad esibirsi in importanti teatri, festival e in trasmissioni televisive su emittenti nazionali.
"Undone" è il primo singolo di Luca Di Stefano disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 6 dicembre 2024 e anticipa l'uscita dell'album d'esordio per Musica Lavica Records realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE, prevista per il 24 gennaio 2025
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Preferisci l'amicizia tra Martino e Sana o quella tra Martino e Eva?
Le adoro entrambe e veramente non saprei scegliere ❤️ e il fatto che Martino abbia una cerchia ristretta (almeno io lo vedo così) ma dei rapporti così profondi è una caratterizzazione bellissima.
Con Eva immagino una dinamica più simile a quella di fratello-sorella, con Sana un'amicizia estremamente schietta e matura, e soprattutto li immagino entrambi come rapporti che nonostante i naturali distacchi della crescita potrebbero essere duraturi e restare importanti nel tempo.
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Momenti che meritano di essere ricordati
La Milano - San Remo è nata nel 1906. Come gara podistica. In due tappe. Stranamente la prima edizione non ha avuto un grande successo, per cui dall'anno successivo è stata riciclata come corsa ciclistica.
Viste le attrezzature dell'epopca, non era una differenza così enorme. Scordatevi i 22 rapporti, scordatevi i comandi integrati nella leva del freno, non provate neppure ad immaginare i cambi robotizzati (sì, esistono cambi robotizzati per le biciclette). In quei tempi le biciclette avevano, se andava di lusso, due rapporti, e la cosa era realizzata montando ai due lati della ruota posteriore due ingranaggi di diametro diverso. Per effettuare la cambiata bisognava fermarsi, togliere la ruota posteriore, rimontarla al contrario e ripartire. Una cosa pratica e veloce, insomma. Fare i 290 km di percorso con biciclette del genere non doveva essere una cosa particolarmente agevole.
Nel 1910 ci si mise anche il maltempo a complicare le cose: partiti da Milano sotto la pioggia e sulle strade infangate, i 63 iscritti all'edizione di quell'anno si trovarono ad ad affrontare una nevicata sul Passo del Turchino, correndo anche il rischio di essere travolti dagli sciatori che avevano approfittato della neve tardiva per fare l'ultima uscita della stagione.
Ovviamente vi furono moltissimi ritiri tra i partecipanti, ma uno sparuto drappello di eroi continuò indomito. Uno di loro, tale Eugène Cristophe cadde dalla bicicletta e rimase a terra, incapace di rialzarsi, i muscoli bloccati dal gelo e dalla fatica. Un albergatore lo raccolse, se lo portò a casa lo scongelò e lo rifocillò con del brodo caldo, consigliandogli paternamente di abbandonare la gara. Eugène si fece invece dare un nuovo paio di pantaloni, li accorciò per adattarli all'uso ciclistico (pare fosse anche un valente sarto) e ripartì proprio quando una altro paio di concorrenti stavano passando sotto l'albergo. Scollinò e raggiunse la costa. Il pubblico, annoiato dall'attesa sotto la pioggia, aveva abbandonato le strade, per cui il nostro, percorrendo le strade deserte, si fece prendere dal dubbio di aver sbagliato percorso.
Proseguì comunque fino ad arrivare sul traguardo di San Remo dopo 12 ore e 24 minuti dalla partenza, ad una media di 23 Km/ora, gloriosamente primo. Per avere un termine di paragone, nel 1990 Gianni Bugno vincerà la gara con una velocità media di oltre 45 Km/ora. Dopo di lui tagliarono regolarmente il traguardo altri tre corridori, con distacchi da una a due ore dal battistrada. Un altro arriverà fuori tempo massimo, uno sarà squalificato per essersi fatto trasportare in automobile ed un altro squalificato per avere preso il treno.
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Come promesso, pubblichiamo le tre poesie interpretate da Eleonora Nat, vincitrice della serata Slam Poetry di OGR YOU SPECIAL. Coordinata dai ragazzi e dalle ragazze di OGR YOU, ha raccolto un grande pubblico e tanti giovani appassionati di poesia. Foto di Alberto Nidola
1. L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente
Haagen Dazs Macadamia Nut Brittle
Magnum Mini
Classico Mandorla Bianco
Cornetti Carrefour
Pistacchio - Vaniglia - Cacao
Ho preso la confezione da sei.
Stanotte c'è la rivoluzione per liberare il Darfur
Mio cugino guida la squadra d’assalto
Ci affittiamo un dvd?
E andata piu o meno cosi, la nostra conversazione.
Per entrare da te una commedia
ogni volta
Il citofono funziona, ma tu non lo senti.
Guardo verso l’alto e grido SEEEEEEF
A volte s’affaccia la tua figura nera
dal quarto piano
A volte
s’affaccia il vecchio del primo
Mi saluta
e apre la porta
L’ultima volta che l’ho visto m’ha riempita di cioccolata.
Le scale del tuo palazzo puzzano terribilmente
di fumo.
“L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente”
Non era quello, ma non ricordo il titolo.
C’era Bruce Lee, perché ci piace, e un altro film con Jackie Chan, perché bisognava riempire la notte, e Jackie Chan é simpatico.
A pistacchio finito, Jackie Chan sferrava un colpo imparabile col suono didascalico di un gatto incazzato
Il nokia 1110 che usavi per parlare col Sudan squillava in una lingua che non capisco
Tu fumavi
Tantissimo
Facebook ti parlava poco.
Attaccammo
la vaniglia.
Je crois que mon cousin est mort
Mio cugino é morto
Dovrei essere la
E morire
con loro
La mano che una volta portava un fucile ora porta la mia
E Bruce Lee ha vinto
Per tutti quanti.
L’urlo
di Chen.
L’ultimo cornetto non l’abbiamo mangiato
Mon cousin s’est sauve
Tu fumavi e io dormivo
Tuo cugino, poi, ce l’ha fatta
Alla fine, verso le 4, hai chiuso gli occhi anche tu.
La rivoluzione non muore mai.
L’alba é sorta
Come sempre
Un po’ dappertutto.
2. Posti che trattengono lo sporco
Dietro l’orecchi
Gli spazi fra le dita
Le curve bianche
Sotto le unghie
Pulisci il naso di dentro
Molto attentamente
Una stanza di madre
Una casa di padre
Sinapsi grigie
Profondita
Il buio
dietro le palpebre
Pulisci il naso di dentro
Molto attentamente
Posti che trattengono lo sporco.
Ho una poesia,
Ho una lista della spesa.
Hai fatto i compiti?
Hai sentito l’amante di tua madre?
Hai sentito
il respiro
del padre?
Usa un preservativo.
Trova il punto G.
Usa
una lista
della spesa.
Pulisci il naso
di dentro
Molto attentamente.
Ho una poesia.
A volte gli animali
sono parte
del coito.
Avevo un muro.
Una porta.
Ho tirato le tende.
Ho chiuso le serrature
con le dita.
Hai pulito
Tutti gli spazi?
Hai guardato dietro l’orecchi?
Le dita le ho tagliate
per preservare il bianco
sotto le curve.
Ho usato una lista della spesa.
Mi sono comprata le babucce a forma d’unicorno.
Ho chiamato le fatine.
Ho rimesso
tutti gli animali
al loro posto.
Le serrature non parlano piu
I muri
sono tranquilli
La madre
pulita
Il padre
defunto
Io?
Mi siedo
Mi alzo
Me la passo davvero bene.
Ogni notte mi pulisco il naso.
Ho rapporti
Sessuali
Regolari.
Chiamo le fatine
E non importano i mostri
Tutte le mattine faccio colazione
Con le babucce à unicorno
Parliamo di posti
Che lo sporco non trova
E raccogliamo
Ogni sorta di cose
Dietro l’orecchi e fra le dita
Sotto le curve raccolgo
Sotto le unghie
Ogni sorta
Di
Amore.
3. Una lunga passeggiata con Lenny Kravitz
Su
Pe lla collina
Sta na chiesa
Su
Pe lla collina
Distacchi
Scomposizioni
Amore a distanza
Relazioni
Da lontano.
E come E quando E noi.
Je c’agg pruvat.
E poi
la gravidanza
E poi basta.
Su
Pe lla collina
Sta na chiesa
Su
Pe lla collina.
“And I just can’t
Get you off
My mind”
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Pubblico a casa, una chiamata alle armi per voi: +Edoardo Cremaschi si è prenotato per il #GiocaConNoi di mercoledì 15 per Lady Blackbird, ma ci servono da 1 a 3 altre persone per completare il gruppo di gioco. Non siate timidi e fatevi sentire! Ah, ma ora che ci penso forse non conoscete Lady Blackbird! Beh nessun problema: è il giorno dei #PensieriLudicidelGiovaneStagista, e a Ivan non dà problema recensire Lady Blackbird per voi! Panoramica Lady Backbird è un gioco di John Harper pubblicato gratis sul suo sito web (http://ift.tt/1mAeQLz) e tradotto in Italiano dal blog Imbrattabit (http://ift.tt/2lsObBz). Il gioco fornisce agli utenti sia un sistema di regole sia un'ambientazione già delineata, un pacchetto di personaggi già pronti e un obiettivo da far perseguire ai personaggi: basta prendere questi elementi e si può immediatamente giocare la partita, che avrà un tono pulp e avventuroso e un'estetica steampunk. Riuscirà Lady Blackbird a sfuggire all'Impero e a ricongiungersi con il suo amante, il re pirata Uriah Flint? Il capitano Vance dichiarerà il suo amore alla Lady? Quella spaccaculi di Naomi e quel topastro di Kale resteranno fedeli alla Lady e al capitano, o i loro rapporti si guasteranno? E quel maniaco di Snargle farà schiantare tutti su un asteroide? Solo giocando lo scopriremo. Estetica e Ambientazione L'ambientazione proposta è Star Wars fuso con Laputa - Castello nel cielo: ci troviamo, infatti, nel Selvaggio Blu, in un sistema stellare popolato da umani e goblin (più i calamari volanti) in cui, fra un pianeta e l'altro, c'è aria respirabile anziché spazio vuoto, per cui i viaggi interplanetari si fanno in dirigibile, in corazzata volante e in altri adorabili veivoli steampunk; una parte del sistema stellare è unificata dall'Impero (immaginatevi l'Impero Britannico vittoriano con le astronavi volanti), un'altra è composta da Mondi Liberi brulicanti di mercanti, pirati e avventurieri - ah, ed esiste la magia, ma cosa sia esattamente devono deciderlo i giocatori. L'eroina della nostra storia, comunque, è la Lady Blackbird del titolo, una nobildonna che sta fuggendo da un matrimonio combinato per ricongiungersi con Uriah Filnt, il re pirata di cui è stata amante; Lady Blackbird e la sua guardia del corpo Naomi Bishop si sono imbarcate in incognito sul Gufo, la nave da contrabbando di capitan Cyrus Vance e dei suoi due aiutanti, Kale Arkam il tuttofare e Snargle il pilota, ma la combriccola è stata appena fermata e abbordata da una corazzata imperiale; la partita inizia in quel momento, e da lì tutto può accadere. Meccanismi di gioco Il gioco ha una bipartizione di ruoli fra Giocatori e Game Master. Il Game Master controlla il mondo inanimato e i personaggi secondari, deve inquadrare scene in cui i personaggi si trovino in situazioni interessanti (poiché conflittuali e/o introspettive), e deve fare domande ai giocatori per far inserire e dettagliare a loro nuovi elementi del mondo di gioco. I giocatori, invece, recitano ciascuno il ruolo di uno dei protagonisti: danno forma alla loro personalità e li fanno agire e pensare di conseguenza, tenendo conto che gli eroi di questa storia, per definizione, sono persone intraprendenti e competenti che si gettano nel pericolo. Per far emergere ciò in gioco, i protagonisti sono delineati da questo insieme di regole: 1. Quattro o cinque Tratti che definiscono i macro-campi in cui sono bravi, ciascuno dei quali contiene delle Etichette riferite a singoli ambiti di quel macro-campo. Ad esempio Lady Blackbird ha il tratto "Nobile Imperiale", sotto il quale ricadono le etichette "Danza", "Istruzione", "Ricchezza", "Contatti" etc. Assieme alla Riserva di dadi, i Tratti e le Etichette sono la base del sistema di conflitto (di cui parleremo poi). 3. Due Segreti, capacità speciali che stabiliscono che il personaggio può fare qualcosa di eccezionale, non possibile alla gente comune (come usare la magia), oppure fare estremamente bene qualcosa di usuale (come pilotare un'astronave) e avere vantaggi meccanici quando lo fa. 4. Tre Chiavi, obiettivi personali che il personaggio sta perseguendo: seguire questi scopi o rinnegarli è il modo in cui i personaggi imparano cose nuove. Il sistema di conflitti Il gioco stabilisce che i protagonisti riescono sempre a fare quello che vogliono, a meno che il GM non metta in chiaro che c'è un ostacolo problematico di mezzo e decida quanto sia difficile superarlo da 2 a 5. A quel punto il giocatore in esame prende 1 dado a sei facce, valuta se un Tratto rappresenta capacità utili in questo caso, valuta se alcune Etichette del Tratto sono utili a loro volta, prende tanti dadi quanti solo il Tratto e le Etichette, e se vuole aggiunge dadi presi dalla sua riserva. I dadi vengono tirati, si contano quelli che hanno fatto 4 o più, e se il loro numero supera la soglia di difficoltà il personaggio ottiene il suo scopo (e spende tutti i dadi di Riserva che aveva usato); in caso contrario sorgono complicazioni di qualche tipo (ma i dadi di Riserva sono rimborsati e se ne recupera uno in più). In ogni caso, la Riserva si può ricaricare portando in scena un'interazione sociale fra il proprio personaggio e un altro. Sviluppo dei personaggio I personaggi ricevono 1 o 2 Punti Esperienza ogni volta che seguono una delle loro Chiavi, e 10 Punti una tantum se riscattano tale Chiave, mostrando che il personaggio non ha più quella priorità o quello scopo. Al costo di 5 Punti Esperienza, i giocatori possono accrescere di 1 dado la Riserva di dadi (che parte da 7 dadi e può arrivare a 10) o aggiungere 1 Tratto o 1 Etichetta o 1 Segreto o 1 Chiave nuovi. Il parere di Ivan Personalmente trovo Lady Blackbird un gioco molto carino: da un lato l'estetica dell'ambientazione mi piace tanto, dall'altro trovo solido, semplice ed efficiente il sistema di regole (che per altro è basato su The Pool di James West, Shadow of Yesterday di Clinton Nixon e Apocalypse World di Meguey e Vincent Baker, tutti ottimi titoli); le istruzioni del GM, a essere franchi, sono piuttosto scarne e condensano in pochi paragrafi procedure che altri titoli spiegano, non a caso, in interi capitoli. Il suo limite vero, comunque, è che si tratta di uno scenario prendi-e-gioca, non di un manuale completo: non ci sono linee guida esplicite per creare da zero personaggi, tratti, chiavi e segreti, né strumenti per impostare una partita a lungo termine che si distacchi dallo scenario di base "andate e trovate Uriah Flint". D'altra parte, per evitare questo problema basta giocare a Lady Blackbird solo per ciò per cui è stato pensato, cioè per riempire in allegria una serata. Ah, pubblico a casa, ricorda di sostenerci se ti piace quello che facciamo. Basta 1 euro al mese e un click a questo link: http://ift.tt/2k9ExGh
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