#quante parolacce
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donnenocategorizzate · 12 days ago
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I pacchi
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Odio fare i regali, spendere tutto quel tempo a stare in giro per i negozi e associare facce agli oggetti che compro ( ciò non toglie che amo riceverli ahahaha )
In genere inizio a novembre e infatti i primi che acquisto sono i più azzeccati.
E ancor peggio di scegliere i regali è l'impacchettarli, per questo io ci metto tutto l'impegno, ogni anno compro nastri nastrini e decorazioni, il risultato ...osceni.
Ciò nonostante quando li dono, riconosco il mio impegno e mi gratifica e mentre li porgo mi viene anche da ridere e penso a quante parolacce e bestemmie ho gettato mentre li facevo e dentro di me le ripeto con più intensità quando vedo con quale non curanza li scartano strappandoli e rendendo inutile il mio tempo.
Oggi sono un Grinch
AUGURI DI BUON NATALE ANCHE A VOI.
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marquise-justine-de-sade · 2 months ago
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Vinci quando non te ne importa niente, ma fai caso a tutto.
Vinci quando la cattiveria della gente non ti tocca più, quando ascolti le bugie, e sai bene che son bugie, ma ti limiti a sorridere e ad annuire.
Vinci quando sai quante cose si son detti alle spalle, quante sfuriate e parolacce hai ascoltato, ma li vedi a braccetto, a passeggio, uno più finto dell'altro, coi sorrisi stampati sul volto da cui traspare solo apparenza, solo facciata.
Vinci quando vai contro tutto e tutti pur di non calpestare quel che senti e ciò che provi.
Vinci quando fuori piove ma dentro hai un sole che ricorda l'afa del deserto.
Vinci quando nel cuore conti poche persone ma sai che sono quelle giuste.
Vinci quando in mezzo all'ipocrisia e ai bugiardi, hai ancora voglia di saltare, di ballare, consapevole di essere diverso. Non migliore. Che nessuno è migliore di nessuno. Diversi però sì.
Vinci quando capisci che, forse, se ti fossi venduto anche tu, avresti avuto una vita più semplice; ma sei ancora in piedi, sei ancora qui, ce la stai facendo e non hai mai perso te stesso.
( Cit.)
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Tra i giovani, purtroppo, è diffuso l’uso di adoperare frasi scurrili e volgari, e di intramezzare il discorso con intercalari triviali — che sono vere e proprie parolacce —, come se ciò contribuisse a rafforzare le proprie parole o come se ciò servisse a dare un'impressione di gagliardìa, suscitando l’ammirazione di chi ascolta. Nulla di più errato: chi parla in tal modo viene sempre considerato un maleducato e fa soltanto una brutta figura. Non sembra anche a te che sia meglio dire: « non m'interessa », piuttosto che: « che mi frega »? E che sia meglio evitare tutti i « porco quà e porco là », i « mannaggia quà e mannaggia là », e altri florilegi del genere che si sentono dire? Ma c’è ancora una cosa da cui ti devi guardare: le imprecazioni e le bestemmie. Una volta questo brutto viziaccio era assai diffuso, mentre oggi in tutto il popolo esiste un maggior senso di misura: ma bisogna fare ancora meglio; bisogna riuscire a eliminarlo completamente, come è già avvenuto presso molti altri popoli civili. Quante volte avrai assistito a un carrettiere che picchia la sua bestia urlando: « te possino...! », e quante volte ti sarà successo di sentire un meccanico che non riesce a far andare un motore, o un collega che non è capace di rimontare un’arma, i quali smoccolano ingiuriando il materiale: « figlio di...! »; oppure se la prendono con i Santi e tutta la gerarchia celeste. Ti sembrano manifestazioni di persone ragionevoli? Pensaci un momento, e capirai da te stesso che sono espressioni degne di bruti e non di persone civili, sono cose senza senso, volgari e stupide. Chi ascolta, prova soltanto un’impressione di disgusto. Quindi non metterti mai in queste condizioni. È soprattutto per rispetto a te stesso — uomo intelligente — e agli altri che devi evitare imprecazioni e bestemmie. E quando tornerai nella vita civile, al tuo paese, potrai concorrere con il tuo comportamento e con la tua opera ad estirpare questa brutta abitudine, ancora diffusa, che non è certo in accordo con quella gentilezza e quella civiltà che abbiamo noi Italiani. “
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Immagine e brano tratti da Il buon comportamento, vademecum del Ministero della Difesa - Stato Maggiore dell’Esercito / Ufficio Addestramenti e Regolamenti / Sezione Regolamenti, anno 1952, pp. 10-12. (Evidenziazioni in grassetto nell’originale)
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ambrenoir · 8 months ago
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Vinci quando non te ne importa niente, ma fai caso a tutto.
Vinci quando la cattiveria della gente non ti tocca più, quando ascolti le bugie, e sai bene che son bugie, ma ti limiti a sorridere e ad annuire.
Vinci quando sai quante cose si son detti alle spalle, quante sfuriate e parolacce hai ascoltato, ma li vedi a braccetto, a passeggio, uno più finto dell'altro, coi sorrisi stampati sul volto da cui traspare solo apparenza, solo facciata.
Vinci quando vai contro tutto e tutti pur di non calpestare quel che senti e ciò che provi.
Vinci quando fuori piove ma dentro hai un sole che ricorda l'afa del deserto.
Vinci quando nel cuore conti poche persone ma sai che sono quelle giuste.
Vinci quando in mezzo all'ipocrisia e ai bugiardi, hai ancora voglia di saltare, di ballare, consapevole di essere diverso.
Non migliore. ''Che nessuno è migliore di nessuno." Diversi, però sì.
Vinci quando capisci che nonostante la vita tu non hai mai perso te stessa.
Dal web
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beevean · 2 years ago
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Come come? Vuoi vedere un clip di NFCV in italiano?
OK!
Reply: sono le battutine sul cazzo di Hector, vero?
youtube
Sono le battutine sul cazzo di Hector :’)
Guarda, il doppiaggio non è nemmeno brutto, è... tipico doppiaggio italiano moderno, non ho niente da dire. Le voci ci azzeccano, soprattutto quella di Hector, ma la dizione è piatta. La traduzione scorre senza frasi che mi saltino all’orecchio (e noto che hanno tolto l’equivalente di “bloody”, e ora mi chiedo quante parolacce abbiano tagliato). E’ un doppiaggio banalissimo, ma questa scena mi fa incazzare in tutte le lingue :D “mi annoio ed è divertente tormentarti” beh ficcati quel martello su per il culo dalla parte grossa e vedi che non ti annoi più <3
... quasi chiederei se il doppiatore di Hector abbia fatto un lavoro migliore a gemere e godere durante la scena di sesso, ma so quanto tu ti diletta nel farmi soffrire come un cane, quindi ignorami :) per favore :’)
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claudiotrezzani · 6 months ago
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Lo enuncerò in lingua inglese, onde semicelare il turpiloquio:
"fire under somebody ass".
Per noi italiani non è il fuoco bensì il pepe.
Da mettere dove?
Be', sotto questo aspetto essere italiani ed inglesi non cambia.
Ben per questo che ho citato la frase completa solo nell'anglosassone idioma.
Comunque, avere il pepe sotto il [omissis] è una questione di immaturità.
Ed io, immaturo sono.
Che dire?
Avevo la dronuale patente ancora in corso di validità, eppure ho anticipato il rinnovo, così perdendo qualcosa nella temporale proiezione della futura scadenza.
Tipico comportamento da persone impazienti, ergo infantili, ergo immature.
È per questo che di turpi individui come me propriamente si dice avere il pepe sotto il [omissis].
E dove l'ho rinnovata, la patente?
Grazie a preziosa indicazione che a suo tempo ebbi dall'eccellente costruttore di droni Gabriele Ascenti, non l'ho mica rinnovata in Italia, la patente.
Illo tempore (cinque anni fa) l'avevo superato, l'esame, in Italia, ma ero rimasto disgustato dai problemi tecnici e burocratici in cui m'ero imbattuto.
Ora, in Lussemburgo, no.
In Lussemburgo?
Patente ugualmente seria, ma è subito percepibile la buona volontà.
La maggiore, buona volontà.
Qui non m'è capitato dover rispondere a una domanda su quante pagine avesse un testo che non risultava nell'elenco di quelli da consultare.
Ed in Italia era accaduto.
O diventare - per mesi - ancor più matto di quanto usualmente sono per capire quale bottone pigiare per avanzare nella procedura informatica (in Italia non mi risposero, all'epoca: risolvemmo solo quando un pool - tre persone di cui una ingegnere - di patentandi mi indicarono la falla di sistema, su cui anch'essi avevano penato, e l'utilissima segnalazione l'ebbi dall'eccellente Giordano Suaria).
O dover donchisciottescamente lottare contro bizantinismi burocratici avversi a Madre Natura.
Ora, in Lussemburgo, no.
Non una passeggiata, certo.
Ma indicazioni chiare, precise, efficaci.
Tutto in inglese, ma è scotto che volentieri si paga per avere efficienza ed onestà.
No bullshit (sempre per non dire parolacce in italiano) qui in Lussemburgo.
Anche per l'emissione del certificato.
Subito giunto dopo il superamento degli esami, esso.
Per fortuna che c'è l'Europa, normativamente.
All'Italia il compito - l'ineludibile impegno - d'esserne in tutto degna.
All rights reserved
Claudio Trezzani
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luigi771 · 9 months ago
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Vediamo quante Parolacce Divine sento Domani quando esco:
Se sento Parolacce al Maschile che cumanna.
O Sento Parolacce al Femminile Divina che CONTROLLA E COMANDA.
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nosferatummarzia-v · 1 year ago
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La vera storia della Befana...
...In un villaggio,non molto distante da Betlemme,viveva una giovane donna che si chiamava Befana. Non era brutta,anzi,era molto bella e aveva parecchi pretendenti... Però aveva un pessimo caratteraccio. Era sempre pronta a criticare e a parlare male del prossimo. Cosicché non si era mai sposata,o perché non le andava bene l’uomo che di volta in volta le chiedeva di diventare sua moglie,o perché l’innamorato – dopo averla conosciuta meglio – si ritirava immediatamente.
Era,infatti,molto egoista e fin da piccola non aveva mai aiutato nessuno. Era,inoltre,come ossessionata dalla pulizia. Aveva sempre in mano la scopa,e la usava così rapidamente che sembrava ci volasse sopra. La sua solitudine,man mano che passavano gli anni,la rendeva sempre più acida e cattiva,tanto che in paese avevano cominciato a soprannominarla "la strega". Lei si arrabbiava moltissimo e diceva un sacco di parolacce. Nessuno in paese ricordava di averla mai vista sorridere. Quando non puliva la casa con la sua scopa di paglia,si sedeva e faceva la calza. Ne faceva a centinaia. Non per qualcuno,naturalmente!... Le faceva per se stessa,per calmare i nervi e passare un poò di tempo visto che nessuno del villaggio veniva mai a trovarla,né lei sarebbe mai andata a trovare nessuno. Era troppo orgogliosa per ammettere di avere bisogno di un pò di amore ed era troppo egoista per donare un pò del suo amore a qualcuno. E poi non si fidava di nessuno. Così passarono gli anni e la nostra Befana,a forza di essere cattiva,divenne anche brutta e sempre più odiata da tutti. Più lei si sentiva odiata da tutti,più diventava cattiva e brutta.
Aveva da poco compiuto settant’anni,quando una carovana giunse nel paese dove abitava. C’erano tanti cammelli e tante persone,più persone di quante ce ne fossero nell’intero villaggio. Curiosa com’era vide subito che c’erano tre uomini vestiti sontuosamente e origliando seppe che erano dei re. Re Magi,li chiamavano... Venivano dal lontano oriente,e si erano accampati nel villaggio per far riposare i cammelli e passare la notte prima di riprendere il viaggio verso Betlemme. Era la sera prima del 6 gennaio. Borbottando e brontolando come al solito sulla stupidità della gente che viaggia in mezzo al deserto e disturba invece di starsene a casa sua,si era messa a fare la calza quando sentì bussare alla porta. Lo stomaco si strinse e un brivido le corse lungo la schiena. Chi poteva essere? Nessuno aveva mai bussato alla sua porta. Più per curiosità che per altro andò ad aprire. Si trovò davanti uno di quei re. Era molto bello e le fece un gran sorriso,mentre diceva: (Buonasera signora,posso entrare?). La Befana rimase come paralizzata,sorpresa da questa imprevedibile situazione e non sapendo cosa fare,le scapparono alcune parole dalla bocca prima ancora che potesse ragionare: Prego,si accomodi... Il re le chiese gentilmente di poter dormire in casa sua per quella notte e Befana non ebbe né la forza né il coraggio di dirgli di no. Quell’uomo era così educato e gentile con lei che si dimenticò per un attimo del suo caratteraccio, e perfino si offrì di fargli qualcosa da mangiare. Il re le parlò del motivo per cui si erano messi in viaggio. Andavano a trovare il bambino che avrebbe salvato il mondo dall’egoismo e dalla morte. Gli portavano in dono oro,incenso e mirra. Vuol venire anche lei con noi? Io?! rispose Befana... No,no,non posso. In realtà poteva ma non voleva. Non si era mai allontanata da casa.
Tuttavia era contenta che il re glielo avesse chiesto. Vuole che portiamo al Salvatore un dono anche da parte sua?. Questa poi… Lei regalare qualcosa a qualcuno,per di più sconosciuto. Però le sembrò di fare troppo brutta figura a dire ancora di no. E durante la notte mise una delle sue calze, una sola,dove dormiva il re magio,con un biglietto: per Gesù. La mattina,all’alba,finse di essere ancora addormentata e aspettò che il re magio uscisse per riprendere il suo viaggio. Era già troppo in imbarazzo per sostenere un’altra,seppur breve,conversazione.
Passarono trent’anni. Befana ne aveva appena compiuti cento. Era sempre sola,ma non più cattiva. Quella visita inaspettata,la sera prima del sei gennaio,l’aveva profondamente cambiata. Anche la gente del villaggio nel frattempo aveva cominciato a bussare alla sua porta. Dapprima per sapere cosa le avesse detto il re,poi pian... piano per aiutarla a fare da mangiare e a pulire casa,visto che lei aveva un tale mal di schiena che quasi non si muoveva più. E a ciascuno che veniva,Befana cominciò a regalare una calza. Erano belle le sue calze,erano fatte bene,erano calde. Befana aveva cominciato anche a sorridere quando ne regalava una,e perciò non era più così brutta,era diventata perfino simpatica.
Nel frattempo dalla Galilea giungevano notizie di un certo Gesù di Nazareth,nato a Betlemme trent’anni prima,che compiva ogni genere di miracoli. Dicevano che era lui il Messia,il Salvatore. Befana capì che si trattava di quel bambino che lei non ebbe il coraggio di andare a trovare.
Ogni notte,al ricordo di quella notte,il suo cuore piangeva di vergogna per il misero dono che aveva fatto portare a Gesù dal re magio: una calza vuota… una calza sola, neanche un paio! Piangeva di rimorso e di pentimento,ma questo pianto la rendeva sempre più amabile e buona.
Poi giunse la notizia che Gesù era stato ucciso e che era risorto dopo tre giorni. Befana aveva allora 103 anni. Pregava e piangeva tutte le notti,chiedendo perdono a Gesù. Desiderava più di ogni altra cosa rimediare in qualche modo al suo egoismo e alla sua cattiveria di un tempo. Desiderava tanto un’altra possibilità ma si rendeva conto che ormai era troppo tardi.
Una notte Gesù risorto le apparve in sogno e le disse: “Coraggio Befana! Io ti perdono. Ti darò vita e salute ancora per molti anni. Il regalo che tu non sei venuta a portarmi quando ero bambino ora lo porterai a tutti i bambini da parte mia. Volerai da ogni capo all’altro della terra sulla tua scopa di paglia e porterai una calza piena di caramelle e di regali ad ogni bambino che a Natale avrà fatto il presepio e che,il sei gennaio, avrà messo i re magi nel presepio. Ma mi raccomando! Che il bambino sia stato anche buono,non egoista… altrimenti gli metterai del carbone dentro la calza sperando che l’anno dopo si comporti da bambino generoso.
E la Befana fece così e così ancora sta facendo per obbedire a Gesù.
Durante tutto l’anno,piena di indicibile gioia,fa le calze per i bambini… ed il sei gennaio gliele porta piene di caramelle e di doni.
È talmente felice che,anche il carbone,quando lo mette,è diventato dolce e buono da mangiare.
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violeblanche · 2 years ago
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Deborah. ma quante larries false ci sono qui sopra?? Non so se hai visto, ma oggi the daily mail ha pubblicato un articolo su brad. “Il personal trainer” di harry. Così...alla cazzo. Inutile dire, che certe larries hanno ricevuto il solito anonimo “ma che significa? Ma come mai? Non era mai successo. Non é che questo articolo serve a presentare brad al fandom e al pubblico perché harry sta per fare co, o per far capire che harry sta con lui?” E le larries che cosa hanno fatto? Hanno goduto, ovviamente. Tutte a dire “non ti preoccupare. É solo il daily mail. Lo hanno scritto così. Però non mi sorprenderebbe se questa cosa succedesse davvero” “non sarei sorpresa se questa fosse la strada che hanno scelto di prendere” “sono contenta che hanno scritto di harry e un altro uomo” “mi fa piacere che per una volta parlano di harry che é molto amico intimo con un altro uomo” e io sono qui che dico, va bene che siete larries per finta, cazzi vostri. Ma perché continuate a mentire quando é chiaro che a voi interessa solo harry con uomini in generale? Louis lo buttano nel cesso e ormai si é capito. Ma allora perché continuare a dire di essere larries? 💀 te lo dico io, queste credono che harry stia con brad ma non lo vogliono ammettere perché altrimenti addio followers. Anche se sono sicura che i followers rimarrebbero. Perché ormai, sono una più falsa dell’altra. Ci voleva solo il daily mail a gonfiarci un altro po’ la minchia. Deborah, scusa le parolacce e il messaggio. Spero che capirai cosa voglio dire. Non so se pubblicherai, o risponderai nelle tags. Ma era giusto uno sfogo
A me comunque hanno portato a non sopportare una persona che a momenti non so nemmeno che faccia ha, ma non perché penso che ci sia altro oltre un'amicizia e un rapporto lavorativo, ma perché tocca sempre creare drama per nulla, sto poro cristo non può fare letteralmente nulla che si scatena un putiferio. E comunque io ad Harry lo invidio sto personal trainer, ma solo perché gli ha fatto un fisico della madò e vorrei anche io uno che mi seguisse passo passo così lol
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poesiaincompresa · 2 years ago
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“Ma...con tutte le donne che possono esserci su sta faccia di terra perché proprio sta stronza, narcisista, manipolatrice, bipolare e maledetta doveva essere la ragione della tua attuale follia? Cosa ha sta donna che le altre non hanno?”
Come ve lo spiego...non ho definizioni per farlo.
Di solito ci si innamora di qualcuno per mille aspetti giusto? Ma in assenza di essi, quando il reale motivo di ciò che senti viene scatenato solamente da un sorriso, da uno sguardo e da due fottutissimi occhi castani secondo voi è possibile capire quello che stai provando? è soltanto quel fottuto sorriso da gallina ritardata a mandarmi in confusione, ho provato ad odiarlo, a schivarlo a cambiare visuale tutte le volte mentre le parlavo, ho tentato persino di vederla come una persona orrenda ma non c’è presagio che tenga davanti tanto amore.🤷🏻‍♀
È inutile io ti amo quando scoppi a ridere come se avessi un ritardo anticipato nel fare le uova hahahahaha🤣 ti amo quando non riesci a fare un discorso sensato e ti ingarbugli confondendomi telegram con instagram vuoi fare la raffinata quella che parla finemente ma non ce la fai (levici manu ascutimi) ti amo quando mi fai ascoltare i tuoi problemi, le tue preoccupazioni, i tuoi guai, ti amo quando ti senti brutta, grassa, inutile, non rendendoti conto di quante stronzate dici. Ti amo perché sento che in questo modo amo me stessa, mettendo il tuo bene al primo piano mi sto già volendo bene perché non desidererei fare nient’altro. Ti amo perché nonostante tu non mi abbia mai dato modo di pensare a qualcosa che andasse oltre la sola ‘amicizia’ io ci ho sempre sbattuto la testa perché è una cosa che mi sento dentro e non l’avevo mai sentito con nessuno, e quando pensi che mai nessuna virgola di lei possa mandarti fuori strada ecco che quel sorriso ti fotte il cervello ma soprattutto il cuore. 😫❤
Non è una sbandata credimi...di tutte le definizioni che mi sono dovuta sopportare questa è sicuramente la peggiore. Non credevo avresti definito in questo modo la situazione.
Tu non sei una sbandata, un’attrazione, un’infatuazione, un’avventura, un momento. Non sei un valore di così poco conto. Ma davvero credi che io ti possa considerare con dei termini cosi meschini? non mi conosci proprio allora..non hai la minima idea di quanto vali per me. Non hai la più pallida idea di nulla tu. Ma cosa ne puoi sapere che sono impazzita letteralmente e non esiste una cura purtroppo...🤷🏻‍♀
Tu sei...solo tu. Non ce ne stanno spiegazioni. Sei qualcosa di inspiegabile anzi...il termine che adori. “INGESTIBILE” hahaha a proposito questa maglietta ce l’hai ancora vero? ti ammazzo se l’hai buttata mi ricordo che la volevi a tutti i costi, mi hai chiesto di trovartela al mercatino di guardare tutte le scritte e solo quella doveva essere hahahaha.
Questo fottuto sentimento che sento è più ingestibile e bastardo di te. 😭😅
Ma nello stesso tempo ti ho scelto, perché ho capito che vali tutto.❤
Vada come vada so di aver provato qualcosa di vero.
Soprattutto per quel suo dannato sorriso...
*spero non legga mai questa frase ma io con quel sorriso talmente mi fa stare bene è come se ci stessi facendo l'amore senza nemmeno sfiorarla* 🙊
Sei il vino🍷 che mi ubriaca🥴🤤
La mia nota stonata🎵
Parolacce sotto casa🏠
~In questa notte amara dagli occhi👀 cade il Niagara💦 mi accorgo ancora di te...
Sapessi dirti basta ma il cuore danza...💫
@occhicastanitristi-blog @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti
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mihairapitoilcuore · 2 years ago
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Hai detto di amarmi e ci ho creduto.
Hai detto che ero tutto per te e ci ho creduto.
Hai detto che ero importante, ci ho creduto.
Hai detto che saresti arrivato sulla luna per me, ci ho creduto.
Hai detto che ero bellissima e piena di vita e ci ho creduto.
Hai detto che mi avresti aspettata sempre, che saresti rimasto sempre al mio fianco e ci ho creduto.
Ma ora sento che non sei più, non sei più nel mio cuore. E non ci sei non perché non ti ami più, ma perché ad ogni bugia, ad ogni passo sbagliato, ad ogni ferita, ogni scusa che hai detto, io non ti credo più.
Una relazione è fatta di due persone, che presumibilmente si amano ma alla base c’è il rispetto. E se tu continui a trattarmi male, a non darmi importanza, a fregartene di come io mi senta, allora questo non è amore.
Amore non è aspettare che sia l’altro a fare il primo passo, io voglio il fuoco, voglio che le nostre anime di leghino tra noi.
Amore non è fregarsene delle lacrime dell’altra persona, è una continua ricerca del bene, delle soluzioni che ognuno di noi può offrire all’altro, senza aspettare che la tempesta distrugga quella persona.
Amore non è riempire l’altro di continue parolacce, di menefreghismo e aspettative che non sono soddisfatte, ma c’è alla base il rispetto per lo sforzo che si fa per accontentarsi l’un l’altro.
Quindi no, l’amore non siamo noi, o almeno, non più. Un tempo eravamo felici, mi spronavi a dare il meglio di me, cercavo di renderti felice, eravamo così sintonizzati che anche quando mi sentivo male tu lo avvertivi ed eri presente nella mia vita. Ora ho affianco a me una persona che non conosco, uno sconosciuto, che non fa altro che dirmi in quante cose sbaglio, che non faccio le cose come si devono, che per lui sono tutto ma non abbastanza. Per te sono sostituibile. Una volta mi dicesti che se finiva l’amore me l’avresti detto e invece non fai che odiarmi in silenzio, facendomi sentire inadatta.
-mihairapitoilcuore
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noreasonjustpassion · 7 years ago
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Lunedì
Capa 2: Ehm io forse non ho chiesto, ma tu non hai fatto le relazioni trimestrali, semestrali e annuali sui bambini, vero?
Io: Non mi sembra tu me l’abbia detto. Dovevo?
Capa 2: sì. Devi. Entro fine settembre è un problema?
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daisyofthegalaxy · 5 years ago
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Io oggi potevo stare su un aereo verso Amsterdam per festeggiare i 30 anni della mia amica. Invece sto a casa perché domani avevo la scadenza per la consegna di tutto. "Avevo" perché me l'hanno appena posticipata a martedì
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occhietti · 2 years ago
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Vinci quando non te ne importa niente, ma fai caso a tutto.
Vinci quando la cattiveria della gente non ti tocca più, quando ascolti le bugie, e sai bene che son bugie, ma ti limiti a sorridere e ad annuire.
Vinci quando sai quante cose si son detti alle spalle, quante sfuriate e parolacce hai ascoltato, ma li vedi a braccetto, a passeggio, uno più finto dell'altro, coi sorrisi stampati sul volto da cui traspare solo apparenza, solo facciata.
Vinci quando vai contro tutto e tutti pur di non calpestare quel che senti e ciò che provi.
Vinci quando fuori piove ma dentro hai un sole che ricorda l'afa del deserto.
Vinci quando nel cuore conti poche persone ma sai che sono quelle giuste.
Vinci quando in mezzo all'ipocrisia e ai bugiardi, hai ancora voglia di saltare, di ballare, consapevole di essere diverso. Non migliore. Che nessuno è migliore di nessuno. Diversi però sì.
Vinci quando capisci che, forse, se ti fossi venduto anche tu, avresti avuto una vita più semplice; ma sei ancora in piedi, sei ancora qui, ce la stai facendo e non hai mai perso te stesso.
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Vinco quando...
E mantenendo la mia dignità indosso la mia corona...
@occhietti
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marquise-justine-de-sade · 3 years ago
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Vinci quando non te ne importa niente, ma fai caso a tutto.
Vinci quando la cattiveria della gente non ti tocca più,
quando ascolti le bugie, e sai bene che son bugie,
ma ti limiti a sorridere e ad annuire.
Vinci quando sai quante cose si son detti alle spalle,
quante sfuriate e parolacce hai ascoltato, ma li vedi a
braccetto, a passeggio, uno più finto dell'altro, coi sorrisi
stampati sul volto da cui traspare solo apparenza, solo facciata.
Vinci quando vai contro tutto e tutti pur di non calpestare
quel che senti e ciò che provi.
Vinci quando fuori piove ma dentro hai un sole che ricorda
l'afa del deserto.
Vinci quando nel cuore conti poche persone ma sai che sono
quelle giuste.
Vinci quando in mezzo all'ipocrisia e ai bugiardi, hai ancora
voglia di saltare, di ballare, consapevole di essere diverso.
Non migliore. 'Che nessuno è migliore di nessuno.
Diversi, però sì.
Vinci quando capisci che, forse, se ti fossi venduto anche tu,
avresti avuto una vita più semplice; ma sei ancora in piedi,
sei ancora qui, ce la stai facendo e non hai mai perso te stesso.
(Gin) (lidia)
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hanenrun · 2 years ago
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è vero sono cambiata.
ma ne sono felice.
quello che non cambia però risiede in un posto con tante tele di ragno, un luogo buio dove non risiede neanche un briciolo di luce
mi manchi Maruzzè, mi manchi.
tu mi hai insegnato il pane cotto, mi hai insegnato ad amare, rispettare ed essere sempre buoni con il prossimo, ho imparato a capirle un po' di più le persone a riconoscere il male quando lo vedo, ma questo concetto per me è difficile da capire specialmente se il tuo male sei tu.
Sento un vuoto, sento l'illusione di vederti durante la giornata che guardi la televisione e ti addormenti quando guardi il sole dalla finestra. Ancora oggi quando faccio tardi ho un peso sul petto, perché mi viene automatico pensare "uh maro devo tornare che la nonna sta da sola e se deve andare in bagno? ma poi sento un retrogusto amaro, perché so che non succederà.
ho deciso di dedicarti un altro tatuaggio. un disegno . si, un tatuaggio disegnato appositamente.
"guardand o mar pens a Mari, ca mo nun ce sta più"
pino daniele è magico, perché non ho mai sentito una canzone calzata a pennello come questa, in ogni singola parola, in ogni singola strofa.
E quindi ho deciso, pensaci anche tu prima di dire che schifo i tatuaggi, e invece penso questo ti piacerà, alla fine diciamocelo sei una diva ami stare al centro dell'attenzione, è il ritratto del mare (mergellina) e ci sei tu stilizzata cercando di non renderla uguale a te che mi viene l'ansia, che guarda il cielo e sorride di fronte al mare.
se c'è una cosa che piaceva tanto anche a te era proprio il mare, solo che non potevi andarci spesso, ma ricordo perfettamente quei giorni.
sai nell'ultimo periodo non ricordo molte cose ma per fortuna quelle importanti, dipende, credo che ormai il mio scudo sia diventato ancora più forte.
non mi fido più delle persone e mi sono lasciata condizionare molto, ho pensato di essere io il problema.
Penso davvero di aver imparato tanto, da te e da quello che sto vivendo senza te. sai credo che in una cosa ci sia il tuo zampino. ho conosciuto una persona con il tuo stesso nome ed è stata la cosa più assurda che potesse succedermi, mi sono sentita così sicura, io dovevo conoscerla, dovevo capire perché davvero era una sensazione stranissima.
è stata una cosa iniziata talmente piano che per me erano strano, non mi era mai successo di sentirmi stra impacciata, terrorizzata, libera di mostrarmi chi ero anche se con paura l'ho fatto, è stato per me davvero difficile, perché ho sputato in faccia la verità, ho detto quali erano le mie difficoltà e quando ho detto: lo capisco se per te è troppo e vuoi andare. lei mi ha guardata, nonna ti giuro, con uno sguardo che mi ha comunicato tanto, mi ha detto solo con gli occhi, guarda che io non vado da nessuna parte. Infatti ha detto esattamente: per me non è un problema con una faccia quasi incazzata (scusami per le parolacce non so come funziona li, tipo la censura alle parolacce) ed effettivamente me l'ha dimostrato, è stata ed è con me in ogni momento che sia bello o brutto, non so se vedi realmente tipo con un televisore e... niente insomma non è questo il punto. Ma che tu lo sappia o no, io so una cosa anche se non ne ho le prove, tu sei sempre con me. in un modo o in un altro.
fatto sta che per quanto sei sempre con me perché fai parte delle mie giornate e anche se non puoi rispondere, qualche chiacchierata la facciamo sempre, ho davvero il desiderio anche solo illusorio di poterti abbracciare e se dovesse finire tutto non lo so, ma mi manchi e non sai quante volte vorrei venirti a trovare, a prendere il caffè che si sente l'odore dalla camera da letto per quanto mi piace, tu che guardi il sole dalla finestra e ti addormenti sulla sedia e sentirti chiedere se ho mangiato, in effetti mi mancano anche le tue ramanzine, il tuo amore incondizionato.
ma forse stavolta stai agendo in modo diverso, forse davvero hai messo questa persona sulla mia strada e se così fosse ti ringrazio. ti ringrazio davvero.
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