#quaggiù
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gaysessuale · 2 years ago
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attento a non macchiarti d'olio eh
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ross-nekochan · 1 year ago
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È la seconda volta che ad una mia amica strettissima muore d'infarto un genitore o chi riveste un ruolo simile in famiglia.
È la seconda volta che mi sento impotente.
È la seconda volta che mi chiedo come starei se succedesse a me con la situazione di merda che mi ritrovo: come mi immagino oppure no?
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perpassareiltempo · 10 months ago
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Matilde dove sei? Ho avvertito quaggiù, tra la cravatta e il cuore, più su, una certa malinconia intercostale: era che tu all'improvviso non c’eri. (...)
Pablo Neruda
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intotheclash · 9 months ago
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Senza immagine Dio vaga in paradiso ma preferirebbe fumarsi un sigaro o mangiarsi le unghie, e così via. Dio è il proprietario del paradiso ma agogna la terra, le grotticelle assonnate della terra, l’uccellino alla finestra di cucina, perfino gli assassini in fila come sedie scassate, perfino gli scrittori che si scavano l’anima col martello pneumatico, o gli ambulanti che vendono i loro animaletti per soldi, anche i loro bambini che annusano la musica e la fattoria bianca come un osso, seduta in braccio al suo granturco e anche la statua che ostenta la sua vedovanza, e perfino la scolaresca in riva all’oceano. Ma soprattutto invidia i corpi, Lui che non l’ha. Gli occhi apri-e-chiudi come una serratura che registrano migliaia di ricordi, e il cranio che include l’anguilla cervello - tavoletta cerata del mondo - le ossa e le giunture che si giungono e si disgiungono – e c’è il trucco -, i genitali, zavorra dell’eterno, e il cuore, certo, che ingoia le maree rendendole monde. Lui non invidia più di tanto l’anima. Lui è tutto anima, ma vorrebbe accasarla in un corpo e scendere quaggiù per farle fare un bagno ogni tanto. Anne Sexton - Terra
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instabileatrofia · 4 months ago
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Quaggiù (Down here)
I.S.A.
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Do not remove the captions pls.
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ma-pi-ma · 8 months ago
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Il Tevere scivola più lento del miele,
maggio va adagio. La luce d’oro
trabocca dalle cime.
Biondo e morbido l’olio della luce
si riversa quaggiù.
Leonardo Sinisgalli, Il Tevere, da La vigna vecchia
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saraloveslove · 2 months ago
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Ciao Liam,
Ti scrivo questa lettera qui, dove non la leggerai mai, perché ho bisogno di buttare fuori quello che sento e penso che questo sia il posto migliore per farlo.
E te la scrivo in italiano perché so che dove sei adesso non ha davvero importanza.
Ti ho conosciuto tardi nella vita, avevo già 30 anni ed ero incinta del secondo figlio quando ho scoperto te e i tuoi fratelli. Non avete fatto parte della mia infanzia o della mia adolescenza, ma questo non rende la perdita meno dolorosa, anzi. Sono una vostra coetanea (una manciata di anni in più, ma l'età non si chiede mai a una signora) e proprio per questo, forse, mi sento così incredibilmente vicina a voi in un modo che non mi sarei mai onestamente aspettata.
Liam, anima fragile, ho assistito con gioia al tuo periodo in riabilitazione e mi ricordo i sorrisi genuini e pieni di vita che ci regalavi in quel periodo. Stavi bene e si vedeva.
Ma il mondo in cui vivevi ha deciso che tu non ne valevi la pena, perché alla fine questo è. La stessa industria che non ha pietà per nessuno e ha triturato gente del calibro di Michael Jackson e Withney Houston ti ha gettato sul fondo del mare con un'ancora al collo. Ho assistito, impotente e distrutta dietro a uno schermo dall'altra parte del mondo, alla spirale di distruzione che ha ti condotto esattamente là dove avevo previsto che ti avrebbe condotto.
Ti hanno isolato dalla tua famiglia e dai tuoi affetti, portandoti in un paese sconosciuto dalla lingua sconosciuta e senza riferimenti culturali né affettivi, circondandoti di persone che erano lì solo per un contratto e non perché veramente interessati al tuo cuore dolce e buono. Ti hanno tenuto lontano dai tuoi fratelli acquisiti, gli unici che potevano davvero capirti. Ti hanno boicottato la musica, impedendoti di fare una delle poche cose che ti teneva in vita. Avevi un figlio, e da madre so che il suo volto deve averti dato una ragione per svegliarti più di una volta, ma ti hanno tolto pure quello, chissà con quale lavaggio del cervello. Ti hanno fatto credere di non valere niente, di non essere abbastanza, che nessuno ti amasse più. Ti hanno fatto credere di essere un peso e che il mondo, compresi i tuoi genitori che ti hanno messo al mondo, i tuoi fratelli - di sangue e non - che ti hanno amato infinitamente e il tuo bambino, sarebbe stato meglio senza di te. E lo hanno fatto alimentando le tue debolezze, fornendoti la droga e l'alcool con cui potevano controllarti.
So che sicuramente hai sbagliato nella vita, commettendo errori più o meno gravi anche con le persone a cui volevi più bene, ma eri malato, Liam. Non eri rotto, eri malato e meritavi di essere curato. Meritavi una sincera e seria possibilità di uscirne e fare ammenda dei tuoi sbagli, qualunque siano stati, tornando a fare parte della vita delle persone che ti hanno sempre amato. Meritavi la possibilità di riabbracciare la tua famiglia e i tuoi ragazzi e di dare altri baci al tuo bambino.
Ti hanno fornito corda e sgabello e poi hanno aizzato il popolo dei social a dirti di ucciderti.
Non ho mai vissuto quello che hai vissuto tu, né conosco di persona qualcuno che abbia sofferto della tua stessa malattia. Non ti biasimo per aver cercato la via più facile, la colpa non è tua. Ci hai provato a dirci come stavi e a chiederci aiuto, hai gridato forte con tutto il cuore, e vorrei che fosse bastato.
Dovunque tu sia, spero che troverai la pace e la serenità che quaggiù ti era stata rubata. Non perdonarli, Liam, perché non lo meritano.
Però, se puoi, veglia su chi è rimasto quaggiù e ti piangerà per sempre.
Vorrei aver potuto fare di più per te e, anche se so che non ero nella posizione per farlo, è un rimpianto che mi accompagnerà a lungo.
Riposa in pace 🤍
- Sara -
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libero-de-mente · 1 month ago
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Guardo all'insù, perché quaggiù non sto per niente bene.
Vorrei essere lassù e volgere lo sguardo laddove ci sia speranza e bellezza. Il resto è un capp1o che stringe forte. Svegliarsi resta sempre la parte più difficile. La quotidianità della vita, il peso dell'esistenza si abbattono su di me come una pressa. Come una macchia di petrolio nel mare cristallino, inghiotte ogni speranza. Io ci provo a reagire, davvero ci provo ma alla fine tutto rimane immobile. E io sospeso, come la nuvola solitaria che sto ammirando di cui provo invidia. Vorrei potermi dissolvere come lei, nello spazio e nella libertà più assoluta.
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blacklotus-bloog · 30 days ago
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Buona Serata...
"Il sacro non si può comprare. 𝗦𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶 𝗹𝗮 𝘇𝗮𝘃𝗼𝗿𝗿𝗮, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶. Più in alto vai, più la materia si fa leggera, più hai la percezione di mondi delicati e sottili. Devi lasciare fuori le grossolanità e un certo genere di pensieri. Alcune sensazioni, un litigio, una guerra, ti contaminano e i tuoi sentimenti sono tirati giù, verso il basso. Invidie e gelosie sono mondi che, se non si riescono a eliminare, almeno si deve cercare di controllare. Paul Valéry ha scritto una pagina di indimenticabile bellezza sulla competizione tra gli uomini: il competitivo ha bisogno dell’altro, da solo non è nessuno.
C’è molto cammino personale da compiere quaggiù per arrivare alla propria meta, soprattutto per noi occidentali, sempre più immersi nel rumore e nella confusione. Credo di essere un po’ monotematico: tutto si riduce sempre alla stessa questione, non riesco ad allontanarmi dal concetto di evoluzione, per cui una bella persona è una persona evoluta. 𝗟’ 𝗮𝗽𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻’𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂���𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗲́ 𝗹𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮. Quando vedi una persona entrare in una stanza, ti accorgi immediatamente del mondo che porta in giro.
Ho sempre pensato, da quando ho cominciato ad avere coscienza di me stesso, che l’evoluzione passi attraverso il cambiamento di sé. Si parte dall’analisi e dall’accettazione (o meno) di certi aspetti del carattere. 𝗦𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗮𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗲 𝗹𝗼 𝗳𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗿 𝗺𝗮𝗹𝗲, 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗿𝗲.
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FRANCO BATTIATO
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alonewolfr · 7 months ago
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Chi non trova il paradiso quaggiù non lo troverà nemmeno in cielo. Gli angeli stanno nella casa accanto alla nostra ovunque noi siamo
|| Emily Dickinson
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donaruz · 6 months ago
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Banco Del Mutuo Soccorso - Il Giardino del Mago
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IL GIARDINO DEL MAGO
Da bambino ci montavo su
Al cavallo con la testa in giù
Galoppavo senza far rumore
Gli zoccoli di legno che volavano sui fiori
Non sciupavano i colori
Stan cantando al mio funerale
Chi mi piange forse non lo sa
Che per anni ho cercato me
E passo dopo passo con le spine ormai nei piedi
Tanto stanco, stanco
Io sono arrivato nel giardino del mago
Dove dietro ogni ramo crocifissi ci sono
Gli ideali dell'uomo, grandi idee invecchiate
Nel giardino del mago io sto appeso ad un ramo
Dentro un quadro che balla sotto un chiodo nell'aria
Sono là che ho bisogno di carezze umane più di te
Il tempo va, il tempo va, passa
Il tempo va, il tempo va, passa e va
E tu che fai? E tu che fai? E tu?
E tu che fai? E tu che fai? Che fai?
Sono finito ormai quaggiù
(Ma vieni via, ma vieni via, vieni via)
Non posso tornare, resterò
(Se resterai se resterai che farai?)
Ogni creatura del giardino del mago
Vive tutto il suo tempo dentro un albero cavo
C'è chi ride, chi geme, chi cavalca farfalle
Chi conosce i futuri, chi comanda le stelle come un re
Comanda le stelle, comanda le stelle, comanda le stelle, comanda le stelle
Un re che comanda non c'è
Com'è strano oggi il sole
Non si fa scuro, chissà perché
Forse la sera non verrà a uccidermi ancora
Ha avuto pietà solo ora
Per pietà della mia mente che se ne va
Il giorno aspetterà
Per me si fermerà un po' di più
Vedo già foglie di vetro
Alberi e gnomi corrersi dietro
Torte di fiori e intorno a me
Leggeri cigni danzano
A che serve poi la realtà?
Coi capelli sciolti al vento
Io dirigo il tempo, il mio tempo là
Negli spazi dove morte non ha domini
Dove l'amore varca i confini
E il servo balla con il re
Corona senza vanità
Eterna è la strada che va
BANCO MUTUO SOCCORSO
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perpassareiltempo · 2 months ago
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Tutto è un'impresa quaggiù, perfino il piacere.
Emil Cioran
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abr · 1 year ago
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Lo stupore del socialame (moderato) che denuncia: questo governo di destra fa politiche "socialiste". Stupore o piuttosto timore per la concorrenza sleale?
Noi che socialisti non siamo mai stati, né nazional socialisti né social globalisti né socialdemocratici europidi, sorpresi non siamo affatto.
A parte che il governo sta mettendo in pratica classiche scelte NAZIONAL POPOLARI, non per caso il dna della Destra italica si chiama Movimento SOCIALE.
Non è certo matrice liberal libertaria, esattamente come NON LO E' MAI STATO il socialismo democratico e radicale, il quale però, da ipocrita o da ignorante, si racconta addosso di esserlo.
Quanto a FI, il suo liberalismo originario fu fin dall'inizio diluito dai transfughi craxiani alla Cicchitto, mentre la Lega da federalista- indipendentista s'è imborghesita da mo', facendosi nazional populista democrista (piccola borghesia dei borghi, artigiana, commerciale e professionale). Btw, niente di male ad esser populisti democristi: sono i veri MODERATI CONSERVATORI, la constituency dei borghi di quaggiù, altro che finto cul-turati socialdemocratici passé di provincia, incapaci di capire i loro stessi interessi.
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ambrenoir · 10 months ago
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Ho di nuovo smesso di fumare. La notte scorsa mi sono svegliato con un tale odio per il tabacco che, quando mi sono alzato, ho distrutto l'ultimo pacchetto di sigarette che avevo, il bocchino e tutto il piccolo arsenale della più grottesca intossicazione che esista.
Inutile cercare di togliersi un'abitudine con la volontà; si smette solo quando si arriva al punto di saturazione, alla nausea e all'esasperazione. Si trionfa solo di ciò che si odia, dopo averlo amato.
... Continuo a esistere quaggiù perché il mio orrore del mondo è insufficiente e non del tutto sincero.
Emil Cioran - Quaderni 1957-1972
CHE TU POSSA DIVENTARE PRESTO ABITUDINE, CHE TU POSSA DARMI NAUSEA, ESASPERANDOMI! SAREBBE IL MIO INUTILE TRIONFO, DOPO AVERTI TANTO, TROPPO AMATO.
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emotivamentespenta · 16 days ago
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È quando guardo il cielo e non sento che mi stai guardando che perdo un battito.
Puoi tornare a prenderti cura di me?
Lo so che sono faticosa, che ho mille problemi da risolvere, che ogni tanto rispondo ancora male a mamma, che sono impulsiva, testarda e mi incazzo facilmente.
Lo so che tu lassù probabilmente ti stai godendo tutto quello che quaggiù non era fattibile, che sicuramente starai in panciolle a goderti quella pace che gli essere umani non ti hanno mai concesso perché si sa, chi è troppo buono ci rimette sempre.
Però che ne so Pà, qua è un po' che ti stai riposando, non ti dico che devi aiutarmi in tutto, perché ormai sono grande e posso farcela da sola, ma almeno accarezzami il cuore quando senti che sono affranta o mi manchi un po' di più. In fondo, sono rimasta quella ragazzina che hai conosciuto anche tu, non sono cambiata molto, certo qualche ruga, ferita, paura in più ci sono, ma mi sento ancora la tua bambina, quella a cui pettinavi i capelli con cura, quella che accompagnavi dalle amiche, quella che ride ancora con una risata fin troppo rumorosa e ti faceva venire le lacrime agli occhi dal divertimento.
La stessa che ti faceva incazzare tanto ma in contemporanea riuscivi ad amare incondizionatamente.
Ricordati di me.
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sottileincanto · 17 days ago
Note
Le battaglie contro la propria mente sono le più difficili e impegnative da combattere. Un po’ come immaginare o far nascere fiori nel cemento. Ma poi ti accorgi che i fiori in natura crescono da soli anche nel cemento e dunque se ce la fanno loro. Dove vedi buio e ti manca l’aria immagina la luce. L’aereo. Guardi il cielo da quaggiù e immagini di essere spaparanzata su una nuvola o a saltarci sopra come se fosse un tappeto elastico e poi ci viaggi dentro e ne sei impaurita? I fiori, nel cemento.
La mente, purtroppo ha le sue trappole. E più è fervida l' immaginazione, maggiore è il numero di tranelli. Perché non sempre si vuole adattare, a volte prefeisce rimanere nel comfort dei suoi terrori atavici, che è convinta tengano tutto al sicuro. Te le ricordi le prime pagine del "Gabbiano Jonathan Livingstone"? "I Gabbiani non volano di notte!". Ma poi Jonathan vola ed è libero. È quello che bisognerebbe fare con tutte le paure, ma non sempre la mente è così facile da scardinare. Lo sa chi ha avuto a che fare con i pazienti psichiatrici: la realtà che vivono nella loro testa è più concreta e potente di qualunque realtà tangibile. Anche se tutto il resto del mondo non la vede.
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