#puntino blu
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Siamo un granello nel cosmo
Basterebbe riflettere su questo per farci essere più “buoni”. Dove per bontà io intendo: Ascolto e accettazione dell’altro. Senza giudicare nessuno. Senza voler imporre agli altri le nostre idee, le nostre limitate opinioni su come vivere e come comportarsi. Ognuno di noi, in questo minuscolo nano universo, nasce con il “libero arbitrio”. Ognuno di noi è responsabile di vivere o…
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#Amore universale#Ascolto e accettazione#Carl Sagan#compassione#Condivisione della Terra#Filosofia della vita#Integrazione e fratellanza#Interconnessione#Libero arbitrio#Pallido puntino blu#Preservare la Terra#Responsabilità umana#Riflessioni spirituali#Riflessioni sulla vita#Rispetto per la Natura#Sostenibilità e rispetto#Tolleranza#Umanità e bontà#vangelo
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Israele, comprese quelle che il mondo chiama Cisgiordania e Gaza, ha una superficie di circa 20.000 km quadrati.
L' Oceano musulmano che lo circonda con la stessa lingua, religione e cultura è invece di circa 900.000 Mila quadrati.
Questo non include Pakistan, Afghanistan, Iran, Indonesia, Turchia, sempre musulmani che aggiungerebbe altri 3 milioni di km quadrati. Perché il piccolo Israele ha bisogno di dividere metà di ciò che resta di Israele, circa 4.000 miglia quadrate, con un'organizzazione terroristica che tenta ogni giorno di tagliare la gola ad ogni singolo Ebreo?
Un immagine vale mille parole: Vedete quel puntino Blu in mezzo ad un mare giallo? Bene, quello è ' Israele.
Il mare giallo invece è il mondo mussulmano. La cosa magnifica è che quel puntino blu fa cagare sotto tutto quel mare giallo.
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il sole è un puntino in discesa, bianco, giallo, sempre più scuro. lo guardo seduta sul molo in silenzio, le mie mideosopsie a contrasto. sbatto le palpebre ripetutamente perché è impossibile tenere fisso lo guardo: decine di piccolissime pennellate verde acceso che a occhi chiusi vedo stagliarsi sul marrone arancio scuro; se riapro gli occhi permangono di un blu violaceo sul cielo multicolore che cambia, cambia, sempre più tendente al rosa tenue. sono in silenzio, lui in piedi alle mie spalle poco più dietro. siamo insieme ma non siamo insieme in questo momento: siamo nei paradossi della nostra esistenza comune. va bene così: parleremo più tardi, gli darò i miei consigli, ascolterò la sua percezione per forza di cose complicata della situazione. mi chiederà se mi sono innamorata, in questi mesi, e gli risponderó che non lo so ma con un piccolo sorriso interiore che devo mascherare, che voglio mascherare. vorrei che tu fossi qui, penso mentre scende il sole e la bella giornata finisce come tutte le belle giornate. almeno ne ho fissati i colori
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Pale blu dot.
Un pallido puntino blu.
La Terra.
Se avete 30 anni (o più) siete in questa foto
Brividi?
- A una distanza di 6 miliardi di chilometri, la Terra è vista in questa immagine come un minuscolo puntino in un precario raggio di luce solare in questa foto scattata nel 1990 dalla sonda ormai interstellare Voyager 1
La Voyager 1 ad oggi è a circa 23,2 miliardi di chilometri dalla Terra ed ha a bordo una copia del "Golden Record", un messaggio dall'umanità al cosmo, che include arte, musica e saluti in 55 lingue dal nostro pianeta natale.
Crediti: NASA/JPL-Caltech
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Sei la persona che è stata ufficialmente designata per scrivere il "MESSAGGIO nella bottiglia", non quello classico del naufrago sull'isola deserta, bensì quello concepito dall'essere umano e diretto agli altri abitanti del sistema solare.
Devi spiegare cos'è la Terra e com'è l'uomo, ciò che veramente noi siamo, perché dovrebbero venire a trovarci o non piuttosto evitarci come la peste.
Un discorso fiume, o anche poche, significative parole. Come ritieni più opportuno. Grazie a nome del pianeta.
Benritrovato, Viaggiatore.
Tu non conservi memoria di me e nemmeno io di te ma entrambi veniamo da un luogo distante nello spazio e nel tempo, dove lo spazio e il tempo, allora, non avevano significato.
Ci siamo mossi lungo un palcoscenico di desiderio di conoscenza e di connessione, calpestato da individui che oggi non sono più e su cui noi lasceremo spazio a coloro che non sono ancora.
Chissà se il ciclo delle stagioni del tuo pianeta vi restituisca la metafora della nascita, della crescita e della dissoluzione o se luce e tenebra vi risveglino nel cuore le stesse gioie e gli stessi timori di noi abitanti del pianeta Terra.
Cosa posso dirti di questo nostro pallido puntino blu perso nell'avvolgente buio cosmico?
Su di esso, per un breve respiro dell'universo, sono state racchiuse tutte le speranze di ogni madre e di ogni padre che hanno osservato i piccoli passi tremanti dei loro figli, tutti gli amori appassionati e le guerre sanguinose in nome di un dio o di un ideale oramai dimenticati.
Se tu sommassi la voce urlata di ogni proclama, di ogni grido di battaglia, dichiarazione di fedeltà, movimento di odio, giubilo o pianto, essi verrebbero inghiottiti dal nulla che separa il nostro e il tuo tutto.
Eppure noi siamo la somma millenaria di morte e rinascita, sempre pronti a conoscere e connetterci, non appena la paura dell'ignoto viene dissolta.
Stai forse tentando di analizzare la fiala di liquido trasparente che era nella capsula di stasi insieme a questo messaggio?
Ti risparmio la fatica. È acqua.
Quello è stato l'inizio di noi esseri umani e in essa ci siamo mossi e siamo cresciuti finché non l'abbiamo abbandonata, ma mai del tutto.
Quell'acqua racchiude la memoria della siccità, la paura della tempesta, l'ardore di chi l'ha solcata e la tristezza di chi ha visto il proprio sangue diluirvisi. Ma racchiude anche la gioia del primo raccolto, il fresco di una baia sicura e la pioggia lasciata fuori.
Tu stai tenendo in mano il cuore pulsante di tutta la razza umana.
Non analizzarla... non servirebbe a conoscerci.
Ma vieni, o Viaggiatore, e scopri coi tuoi occhi come su questo pallido puntino blu la nostra capacità di distruggere è forse grande e rumorosa ma mai potente come il nostro desiderio di creare, conoscere e condividere.
Ti aspettiamo.
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-della-terra/?feed_id=1466&_unique_id=66260d71d5e51 %TITLE% Il 22 aprile è la Giornata della Terra (in inglese: Earth Day), è il giorno in cui si celebrano l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. La data è fissata a, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera. L'intento è chiaro e non serve una enorme spiegazione, come fatto altre volte mi limiterò a riportare quello che ha scritto qualcuno di decisamente più bravo a scrivere di me, dopo aver richiesto di realizzare nel 1990 le foto che ora ricordiamo come Pale Blue Dot (tenue puntino azzurro). La foto è stata scattata dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza dalla terra, ben oltre l'orbita di Nettuno. Pale Blue Dot Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare per un momento padroni di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che noi abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora. Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto.Carl Edward Sagan
#Giornatamondialedi...#bluepaledot#CarlSagan#Casa#EarthDay#GiornatadellaTerra#Mondo#PaleBlueDot#Pianetaterra
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Una notte, una bella bollicina Blu, decise di ammirare il paesaggio, ma non più tutta sola, questa volta voleva incontrare il suo bel puntino Rosso.
Così, la bollicina Blu decise di andarsene a passeggio da sola, per pensare a come invitare o incontrare il suo bel puntino Rosso.
Mentre camminava, la nostra tenera bollicina, decise di fermarsi a guardare un bel piccolo punto. Ma quando le si avvicinò lei si spaventò e si nascose subito dietro una piantina.
Il bel piccolo punto, imperterrito si rinascose dentro la sua buca e la bollicina uscì dal suo nascondiglio.
Ma quando il bel punto decise di riavvicinarsi alla bollicina, la piccola Blu, si riavvicinò alle sue amate piante, ma sta volta il bel punto arrossì.
Il punto Rosso tornò se stesso e la bollicina si accorse di lui e le si avvicinò.
Il piccolo punto Rosso invitò la bollicina Blu a vedere il paesaggio, due fluttuate poco più in là.
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05 marzo 2014
Su un puntino blu disperso nel Cosmo vive una specie autocosciente, a volte incosciente.. ma capace di slanci altruistici da renderla unica.
https://twitter.com/AdamKadmon7777/status/441288021548093440
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Un piccolo pianeta
Siamo veramente su un piccolo pianeta, questo confronto in scala ce lo fa capire efficacemente. A gentle reminder. pic.twitter.com/pvkgu3tVNK— Amazing Astronomy (@MAstronomers) August 10, 2023 Eppure da qui, da questo puntino, da questo pallido puntino blu se vogliamo, degli esseri intelligenti sono riusciti piano piano a crearsi un modello scientifico del cosmo, a rispondere a domande enormi,…
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BLOG #13 – LORO SUL BLU DIPINTI DI BLU
Oggi sono andato alla Casa del Cioccolato, quale era la ragione principale per cui sono venuto a Perugia. Ho dovuto prenotare il mio biglietto, però potevo dare il pagamento in loco. Ho scelto di fare la visita in italiano e la donna ha parlato molto velocemente. Volevo la sfida di capire la presentazione in italiano. La mia prenotazione ha cominciato alle 2:45 nel pomeriggio. Ho fatto un mezzo corso in autobus e un mezzo per le valvole stradali tortuose di Perugia in taxi.
Sull'autobus ho visto che eravamo davanti allo cartello stradale della rotatoria Miles Davis per la seconda volta su questo autobus D proveniente da Casaglia. La prima volta non avevo tempo di prendere una foto di quel cartello stradale, ma oggi potevo prenderla. In corso per il museo, ho visto l’immagine di Miles Davis in posa per un bacio con la sua tromba. Ho immaginato le sue labbra contro il boccaglio della sua tromba nella stessa maniera di dare un bacio, uno al cielo.
Le ruote del taxi ruotavano verso l’edificio via le tubissime strade e sono uscito dal taxi distillato, preparato per la sessione di assaggi, la visita al museo storico, la visione del filmato Perugina, la visione della fabbrica, ed il negozio alla fine. Tutto questo giusto per dieci euro! Per fortuna la donna leggendo l’informazione sugli alimenti allergenici è stata una mera formalità, e ho ben partecipato agli assaggi dopo cui lottavo contro un dieci minuti di iperreattività.
Dentro la fabbrica abbiamo visto tutte le macchinazioni che tenevano occupati tutti gli operai. I nastri trasportatori segnavano il tempo ed il ritmo di questo giorno lavorale. Non è permesso scattare foto, quindi non potete vedere che gli operai dipingevano il pavimento della fabbrica in azzurro. Tutti erano vestiti in bianco con retine per capelli nello stesso colore azzurro. Ma senza foto, non ho la prova. Però ho unito qualche puntino oggi e sto bene.
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Photo
Al che inizia a raccontarmi la storia della cosiddetta Pale Blue Dot, la fotografia del pianeta Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager I: - La foto mostra la Terra così come si vede a sei miliardi di chilometri di distanza. È un'immagine a fondo nero solcata da tre strisce trasversali, una rossa, una verde e una marrone. Al centro della striscia marrone appare un puntino azzurro non più grande di un pixel. Quel puntino è il pianeta Terra.
Mentre continuiamo a camminare a passo spedito afferra il cellulare e scrive su Google: "Pale Blue Dot".
- L'idea di girare la fotocamera della sonda per scattare la foto fu di un astronomo americano, Carl Sagan. Senti cosa scrisse Sagan -.
Inizia a leggere: - "Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, ha vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicuro di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni superstar, ogni comandante supremo, ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica [...]".
Fa una pausa, poi aggiunge: - La depressione ti fa lo stesso effetto. Ti fa guardare alla vita come se la osservassi dai confini della galassia. Da una tale distanza non c'è definizione, tutto si perde nel grande buio, niente è visibile, a parte quell'irrilevante puntino blu. Ci arrestiamo in prossimità del ponte Duca d'Aosta. Il semaforo pedonale è rosso.
- Eppure, - riprende, - quel puntino nasconde un'infinità di dettagli: giornate, persone, luoghi, fatti, amori, dolori, ciò che sei stato e ciò che sei e che sarai. Puoi cancellare il puntino, e probabilmente in tutto l'universo nessuno se ne accorgerebbe. Chi vuoi che faccia caso a un pallido puntino blu? - Nessuno, - rispondo.
Andrea Pomella, "L'uomo che trema", 2018
#pomella#andrea pomella#l'uomo che trema#uomo#trema#book#books#pale blue dot#blue#dot#pale#carl sagan#sagan#voyager 1#photography#earth#depression#depressione#puntino blu#blu#sadness#therapy#bookslover#literature#italian#italian literature#author#italian author#amore#love
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Riflessioni su un granello di polvere
Questa è l’Immagine della Terra, indicata dalla freccia, ripresa da circa 6 miliardi di km di distanza (oltre l'orbita di Nettuno) dal Voyager 1 nel 1990.
Noi riuscimmo a fare questa fotografia, e, se tu la guardi, tu vedi un puntino.
Quello è qui!
Quella è la nostra casa!
Quello è noi! Su di esso, tutti quelli di cui sei venuto a sapere, ogni essere umano che ci sia mai stato, tutti hanno vissuto là. L’insieme di tutte le nostre gioie e sofferenze, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, ogni cacciatore e allevatore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e contadino, ogni giovane coppia innamorata, ogni bambino pieno di speranza, ogni madre e padre, ogni inventore ed esploratore, ogni moralista, ogni politico corrotto, ogni divo, ogni duce supremo, ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie vissero là, su un granello di polvere sospeso in un raggio di Sole.
La Terra è un palcoscenico molto piccolo in un’enorme arena cosmica. Pensa ai fiumi di sangue versati da tutti i generali ed imperatori affinché in gloria e trionfo loro potessero divenire i padroni momentanei di una frazione di un puntino. Pensa alle crudeltà senza fine degli abitanti di un angolo del puntino sugli abitanti di un’altro angolo appena distinguibile del puntino. Così frequenti i loro malintesi, così ansiosi sono di uccidersi l'un l'altro, così fervente il loro odio.
La nostra presunzione, la nostra immaginata auto-importanza, la nostra illusione di avere una posizione privilegiata nell'Universo, sono sfidate da questo puntino di luce pallida.
Il nostro pianeta è una macchiolina solitaria avvolta nel grande buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è suggerimento d’aiuto che verrà da altrove a salvare noi da noi stessi. Si dice che l'astronomia insegna la modestia, e io aggiungo, che è un’esperienza che costruisce il carattere. Io penso che non c’è forse nessuna migliore dimostrazione della follia della presunzione umana che questa immagine da lontano del nostro piccolo mondo. Secondo me, essa sottolinea la nostra responsabilità di avere più gentilezza e compassione l'un con l'altro e di preservare e curare teneramente quel pallido puntino blu, l'unica casa che noi abbiamo mai conosciuto.
Carl Sagan
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Quanto è bella questa galassia *^* si chiama NGC2146. Comprende centinaia di miliardi di stelle, con alcune enormi regioni attive di formazione stellare molto intensa (le zone più blu e rosse) eppure... se guardiamo il cielo notturno non si vede nemmeno come un puntino. Questo perché si trova a 70 milioni di anni luce circa (nella direzione della Costellazione della Giraffa) ed a questa distanza enorme, la sua luce ormai è troppo debole per i nostri occhi.
Hubble però, con uno specchio enorme e senza disturbi atmosferici, riesce non solo a vederla ma a riprendere dettagli bellissimi della sua struttura. Una cosa che si nota bene è che parte della struttura della galassia è deformata. Insieme all'esplosione di nuove stelle, questi due fattori sono indizi dell'interazione in atto con un altra galassia vicina la cui gravità sta distorcendo la struttura di questa.
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Foto del Hubble Space Telescope
Credit: NASA/ESA/STScl
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Foresta di bambù
Un puntino rosso: Tu
Io ti corro incontro
senza parole, ti raggiungo
Uno sguardo, un sorriso
d'occhi, lucidi : i nostri.
Camminiamo piano
Affiancati ed assorti
S'apre la foresta
Ascoltiamo vento
echi, foglie, ricordi
Inizia la nuova stagione
La nostra Festa.
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Foto:
[ Daniel Kordan ]
Colonna sonora:
Ryuichi Sakamoto - Blu
youtube
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-della-terra/?feed_id=801&_unique_id=6443944316c67 %TITLE% Il 22 aprile è la Giornata della Terra (in inglese: Earth Day), è il giorno in cui si celebrano l'ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. La data è fissata a, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera. L'intento è chiaro e non serve una enorme spiegazione, come fatto altre volte mi limiterò a riportare quello che ha scritto qualcuno di decisamente più bravo a scrivere di me, dopo aver richiesto di realizzare nel 1990 le foto che ora ricordiamo come Pale Blue Dot (tenue puntino azzurro). La foto è stata scattata dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza dalla terra, ben oltre l'orbita di Nettuno. Pale Blue Dot Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare per un momento padroni di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che noi abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora. Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto.Carl Edward Sagan
#Giornata_mondiale_di...#blue_pale_dot#Carl_Sagan#Casa#Earth_Day#Giornata_della_Terra#Mondo#Pale_Blue_Dot#Pianeta_terra
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Nell’angolo più umido e lurido del mio ospedale, dietro il punto raccolta dei rifiuti biologici speciali e dove la gente va a fumare di nascosto, l’entropia del ciclo della rinascita vince ancora la sua piccola battaglia, per me così ricca di significati.
Per anni ho considerato la chiusa di Charles Gray a The Rocky Horror Picture Show come la spiegazione principe della nostra condizione umana ma dopo aver fatto i conti di responsabilità per altri essere viventi che non fossero il sottoscritto e la cui felicità dipendeva quasi esclusivamente da me, mi sono detto che guardare la misura delle cose e sentirsi persi nel tempo, nello spazio e nelle motivazioni passa sempre dall’umanissimo errore di credere che la finalità del nostro tutto ci venga in qualche modo assegnata da qualcuno esterno a noi.
Per citare una fondamentale colonna portante della cultura mondiale, se una bistecca ha la forma e il colore di una bistecca, il profumo di una bistecca e il gusto di una bistecca, che cazzo me ne frega se è una ricostruzione sinaptica indotta da un’intelligenza artificiale che mi tiene intrappolato e intubato in un mondo freddo e oscuro? Mi godo la dannata bistecca e fanculo il kung fu da straccioni in mezzo alla polvere.
Non presunte finalità assegnate ma le motivazioni che troviamo e ci diamo nel mutare costante della marea della vita.
E smettete di dire che la vita è un caos senza significato.
La vita È un caos senza significato e nell’interezza dell’universo siamo meno impattanti di una sibilante scorreggina tiepida durante la bora ma voi dovete prendere esempio dai gatti: 1,408×103 kg/m³ di elio e idrogeno in tumultuosa fusione nucleare che devastano le fredde profondità dello spazio con emissioni mortali di radiazioni elettromagnetiche da 3,9×1026 W al secondo e a 149.600.000 km di distanza loro si allungano sul pavimento per godere di quell’unica striscia calda che filtra dalla finestra socchiusa.
Chiedetevelo sempre il come ma non sbattete mai la testa a ripetizione contro il perché, come se dalla risposta a quest’ultimo dipendesse la vostra rilevanza su questo pallido puntino blu.
Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
Se non da noi stessi.
Quindi vi saluto, confidandovi che ogni piccolo pezzetto di questo pretenzioso pensiero da due soldi l’ho scritto parlando nella mia testa a una persona ben precisa e dedicandoglielo col cuore ma poi ognuno di voi si incazzi o si faccia ispirare da quello che sente più suo.
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