#provvigioni
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loriberbi · 2 years ago
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Hai mai pensato di ricevere un regalo per #Natale nel caso in cui sei intenta/o a #vendere o #acquistare #casa? Questo buono è applicabile alle nostre provvigioni che prendiamo il 3% + IVA. Hai mai pensato quando qualcuno ti sta offrendo un servizio chiedendo basse #provvigioni alla qualità del suo operato? Ti sei mai chiesto che cosa ti sta offrendo e che benefici potrai tu avere quando ti affidi ad un #professionista? Vuoi sapere di più rispetto al mio #modus #operandi? Contattami per fissare un appuntamento senza alcun impegno! 😉 #remaxitalia #remax #remaxideale #firenze #loredanaberbece (at Loredana Berbece Remax Ideale) https://www.instagram.com/p/CmHfIsNrbis/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Torino, operazione antimafia: otto arresti tra cui un noto imprenditore enogastronomico
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Torino, operazione antimafia: otto arresti tra cui un noto imprenditore enogastronomico Questa mattina, a Torino e provincia, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Direzione Distrettuale Antimafia, personale della Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo S.I.S.C.O. di Torino, del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione di personale delle S.I.S.C.O. di Milano, Brescia, Bologna, Genova e delle unità cinofile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (U.P.G. S.P.) della Questura di Torino ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, nei confronti di otto cittadini italiani, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di sequestro di persona, estorsione, violenza privata, detenzione e porto di arma comune da sparo, aggravate dal cosi detto metodo mafioso. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi all'esito dell'attività di indagine avviata dalla Sezione Investigativa di Torino, anche con l'ausilio di numerosi presidi tecnologici, nei confronti di un noto imprenditore operante nell'ambito dell'organizzazione di grandi eventi enogastronomici, titolare di numerose attività commerciali. Dalle attività tecniche e dalle numerose informazioni info-investigative è emersa una sua salda contiguità con elementi di spicco della 'ndrangheta torinese. L'imprenditore, con la protezione di esponenti di vertice della criminalità organizzata di tipo mafioso, esercitava, nei confronti dei suoi collaboratori ovvero di creditoridebitori, una forte intimidazione che spesso culminava in atti violenti o in reiterate minacce, scegliendo in base al profilo della vittima, gli "amici" più idonei. Uno degli episodi più eclatanti è stato commesso, infatti, in danno di un ex collaboratore, che aveva avuto l'ardire di richiedere, con un'azione legale, il pagamento di circa 20.000€ di provvigioni per l'attività svolta. Ai suoi danni è stato, quindi, organizzato un vero e proprio agguato per costringerlo a rinunciare all'azione legale. L'azione criminale è risultata essere particolarmente violenta, la vittima è stata, infatti, percossa, minacciata anche apponendole una corda al collo e privata della libertà personale. Analoghe modalità mafiose sono state utilizzate, per costringere altre vittime ad assecondare le richieste dell'imprenditore, che si è avvalso della collaborazione di appartenenti alla 'ndrangheta o alla criminalità comune. Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Torino "Lorusso e Cotugno". Nell'operazione sono state impegnate numerose unità del Servizio Centrale Operativo, delle S.I.S.C.O. di Torino, Milano Brescia, Bologna e Genova, del Reparto Prevenzione Crimine di Torino. Il procedimento penale è in fase di indagini preliminari con relativa vigente presunzione di innocenza per i soggetti indicati.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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creazionesiti · 6 months ago
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Programma di affiliazione italiano. Guadagna provvigioni fino al 50% promuovendo prodotti e servizi online. Servizi dropshipping e soluzioni per rivenditori e advertisers.
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delectablywaywardbeard-blog · 8 months ago
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«L’agente immobiliare è sparito»: denunce e agguati dopo le "vendite fantasma"
Hanno pagato caparre, provvigioni, addirittura i compensi per le variazioni catastali. Ma non hanno mai concluso l’acquisto delle case per cui sostengono di aver versato, in tutto, 196.480 euro. E ora l’agenzia immobiliare a cui si erano rivolti è diventata una scatola vuota. I telefoni del titolare sono spenti. Lo hanno poi rintracciato in un’agenzia dalla parte opposta della città, dove si sono…
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notiziariofinanziario · 9 months ago
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Dal 1° aprile 2024 gli agenti e i mediatori di assicurazione sono tenuti ad applicare la ritenuta d'acconto
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L’Agenzia delle entrate fornisce le istruzioni operative agli uffici, sulle modalità di applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni corrisposte agli agenti e ai mediatori di assicurazione. Ambito di applicazioneIl Bilancio 2024 (articolo 1, comma 89, legge n. 213/2023), ha modificato il quinto comma dell’articolo 25-bis del Dpr n. 600/1973, abrogando la parte in cui era disposto l’esonero dall’applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni, comunque denominate, corrisposte agli agenti e ai mediatori assicurativi. A seguito della modifica normativa, pertanto, la ritenuta d’acconto si applica alle provvigioni percepite da: - agenti di assicurazione, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione - mediatori di assicurazione, per i loro rapporti con le imprese di assicurazione e con gli agenti generali delle imprese di assicurazioni pubbliche o loro controllate. che rendono prestazioni direttamente alle imprese di assicurazione in regime di reciproca esclusiva. Nel documento di prassi, l’Amministrazione precisa che restano ferme, per quanto compatibili, le indicazioni fornite con la circolare del ministero delle Finanze n. 24/1983. L’Agenzia, inoltre, superando le indicazioni fornite con la risoluzione n. 7/2013, considera assoggettate a ritenuta d’acconto, per identità di ratio legis e per parità di trattamento degli operatori, anche le provvigioni percepite dagli intermediari iscritti nelle sezioni d), e) ed f) del Registro unico degli intermediari, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione, anche laddove l’attività assicurativa sia esercitata a titolo accessorio. Decorrenza della modificaAi sensi del comma 90 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2024, il nuovo regime entra in vigore a partire dal 1° aprile 2024. L’Amministrazione specifica che la ritenuta d’acconto va operata all’atto del pagamento della provvigione, rilevando a tal fine i pagamenti effettuati a decorrere dal 1° aprile 2024. La circolare si sofferma, in particolare, sulla fattispecie di cui al quarto comma dell’articolo 25-bis del Dpr n. 600/1973, il quale prevede che, quando gli agenti e i mediatori di assicurazione trattengono direttamente la provvigione spettante prelevandola dalle somme riscosse, gli stessi sono tenuti a rimettere ai propri committenti anche l’importo corrispondente alla ritenuta. Quest’ultima si considera operata nel mese successivo a quello in cui le provvigioni sono state trattenute dai percipienti e dovrà essere versata all’Erario dai committenti entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui le ritenute sono operate. In tal caso, l’Agenzia indica che gli agenti e i mediatori di assicurazione, in applicazione del criterio di cassa, sono tenuti a rimettere ai committenti le ritenute che si intendono operate dal 1° maggio 2024, ossia quelle relative alle provvigioni trattenute dalle somme che gli agenti e i mediatori hanno incassato, anche precedentemente al mese di aprile 2024, e che gli stessi riversano ai committenti a decorrere dallo stesso mese, anche se i relativi contratti sono stati conclusi nei mesi antecedenti. Determinazione della ritenuta in misura ridotta e ulteriori precisazioniRestano invariate la disciplina del calcolo delle ritenute d’acconto, di cui al primo comma dell’articolo 25-bis, e quella dell’applicazione della ritenuta nella misura ridotta di cui al secondo comma del medesimo articolo. A tal proposito, l’Agenzia specifica che le comunicazioni per richiedere l’applicazione della ritenuta in misura ridotta, di cui al decreto del ministro delle finanze n. 2446/1983, possono pervenire mediante raccomandata A/R o Pec, entro i quindici giorni successivi all’entrata in vigore della norma, ossia entro il 16 aprile 2024. La modifica disposta dalla legge di bilancio non ha riflessi sugli obblighi di fatturazione previsti dalla normativa Iva, trattandosi di operazioni esenti, per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, salvo esplicita richiesta da parte del committente o del cliente privato. Relativamente agli altri adempimenti, infine, l’Amministrazione precisa che i committenti, in qualità di sostituti d’imposta, sono tenuti al rilascio della Certificazione unica al percipiente e alla trasmissione della stessa all’Agenzia delle entrate. Read the full article
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stranotizie · 9 months ago
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Titolo: Cerchiamo 2 persone da inserire: 1500 euro fisse più provvigioni Azienda: Tutor Domus Servizi Immobiliari Integrati Descrizione:: Se stai cercando un lavoro questo annuncio fa al caso tuo. Ci sono molti annunci sul web. Facebook incluso. La maggior.... - Essere orientati al lavoro per obiettivi RIPETO: Qui non contano l'età, anni di esperienza, provenienza. Qui conta essere persone... Luogo:: Bologna LEGGI L’OFFERTA
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yoganostress · 10 months ago
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BENESSERE E PROSPERITÀ SCOPRI IL PROGETTO CHE TRASFORMA VITE from Yoganostress.it Vito Perillo on Vimeo.
yoganostress.it
Buongiorno e benvenuti! Siamo entusiasti di presentarvi questo straordinario progetto e l'azienda che lo rende possibile. Vi assicuriamo che sono davvero qualcosa di unico, e presto capirete esattamente perché.
Nella prima parte della nostra presentazione, vi condurremo attraverso le ragioni che rendono questo progetto così differente dagli altri sul mercato e i vantaggi tangibili che offre ai nostri clienti. Nella seconda parte, approfondiremo perché questo progetto si distingue anche dal punto di vista del business, con un piano guadagni unico e vantaggioso, accessibile anche per chi parte da zero.
Prima di tutto, vogliamo presentarvi l'azienda con cui collaboriamo, un'eccellenza italiana che produce nel nostro paese da ben 40 anni nel settore farmaceutico. La nostra azienda è certificata da Avedisco, l'ente che garantisce la legalità e la trasparenza delle pratiche aziendali, un aspetto fondamentale prima di avventurarsi in qualsiasi attività online nel settore della salute e del benessere.
Ma perché questa azienda, con un background così solido nella salute, ricerca scientifica e prevenzione, ha deciso di abbracciare il mondo online? I dati Istat hanno rivelato che i prodotti più venduti sono proprio quelli acquistati online. Le persone preferiscono affidarsi a individui di fiducia che possano spiegare i benefici dei prodotti, piuttosto che optare per scelte casuali in farmacia.
Per questo motivo, la nostra azienda ha scelto di distribuire i suoi prodotti tramite un modello di business online potente, rispondendo alla trasformazione del mercato che si è spostato sempre più verso la rete. Proprio come il mondo del lavoro ha subito un'evoluzione nel tempo, anche noi ci siamo adattati all'era delle attività online.
La nostra azienda si dedica alla salute, alla ricerca e alla prevenzione, concentrandosi particolarmente sul collagene, una proteina fondamentale per il nostro corpo. Ora, lasceremo la parola a Barbara, una farmacista e business leader, che ci guiderà attraverso i dettagli unici dei nostri prodotti, tra cui la crema proteica al cocco, alla nocciola, al cacao e molti altri, tutti freschi, senza conservanti e completamente artigianali.
Come ci differenziamo? Oltre ai nostri prodotti unici, offriamo servizi di telemedicina, test genetici per intolleranze alimentari, consulenze nutrizionali personalizzate e molto altro ancora. Non dimentichiamo neanche il nostro impegno sociale, con la Banca delle visite, che fornisce visite mediche gratuite a chi ne ha bisogno.
Infine, vi spiegheremo il nostro modello di guadagno, che include provvigioni sui prodotti e servizi venduti, bonus settimanali e un sistema di incentivi unico nel suo genere.
In poche parole, speriamo di avervi trasmesso la nostra passione e dedizione per questo progetto straordinario. Grazie per l'attenzione.
E non dimenticare di chiedermi il link del prossimo video per saperne di più!
Per ulteriori informazioni o domande, non esitare a contattarci al 3755741454 o scrivere a [email protected].
yoganostress.it
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giancarlonicoli · 1 year ago
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17 dic 2023 17:00
IL VATICANO SPOLPATO DAGLI AVVOLTOI – IL PROCESSO SULLA GESTIONE DEI FONDI DELLA SEGRETERIA DI STATO HA DIMOSTRATO COME LE DONAZIONI DEI FEDELI FOSSERO GESTITE COME UN HEDGE FUND: L’INVESTIMENTO A LONDRA SUL PALAZZO DI SLOANE AVENUE E’ STATO UN BAGNO DI SANGUE PER LA SANTA SEDE, CHE VENIVA USATA COME BANCOMAT - NEL QUINQUENNIO 2014-2019 HA PAGATO PROVVIGIONI A MINCIONE, TORZI E ALTRI PERSONAGGI OPACHI PER ALMENO 100 MILIONI. PER FORTUNA, NELL’AGOSTO 2019, DUE DENUNCE DALL’INTERNO DEL VATICANO (IOR E REVISORE GENERALE DELLA SANTA SEDE) HANNO DATO IL VIA ALL’INCHIESTA… -
Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”
L’anno scorso il palazzo di Londra è stato venduto, ora è arrivato anche il conto della giustizia. Il peggior affare della storia recente della Santa Sede, con il corollario di altre più piccole ma altrettanto spericolate e illecite (secondo il Tribunale) manovre sulla cassa della Segreteria di Stato (Marogna, Ozieri), lascerà a lungo il segno nei corridoi vaticani, per anni battuti da finanzieri, affaristi e dipendenti senza scrupoli.
Il cuore dello scandalo sta tutto in un folle quinquennio (2014-2019) durante il quale l’ingente cassa (600 milioni) del più importante dicastero vaticano, la Segreteria di Stato, è stata gestita come se fosse un hedge fund. Cioè con un approccio altamente speculativo, inconcepibile per chi custodisce i proventi dell’Obolo di San Pietro.
Partiamo dalla fine, cioè dal luglio 2022, quando l’Apsa, Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, comunica di aver concluso la procedura di vendita a Bain Capital dell’ex sede di Harrods in Sloane Avenue a Londra per 186 milioni di sterline. «Le perdite riscontrate — recita una nota — rispetto a quanto speso per l’acquisto dell’immobile sono state conferite alla riserva della Segreteria di Stato, senza che in nessun modo in questa circostanza sia toccato l’Obolo di San Pietro, e con esso le donazioni dei fedeli».
Ma perché è l’Apsa a vendere se il palazzo era della Segreteria di Stato? Perché papa Francesco nella radicale «pulizia» delle finanze vaticane ha di fatto esautorato la Segreteria di Stato chiudendo i conti svizzeri e trasferendo il patrimonio in mani più capaci dentro il perimetro delle mura.
L’investimento complessivo nella ex sede di Harrods era stato di circa 300 milioni di sterline. È evidente quindi che le vicende di Cecilia Marogna (versamento di 570 mila euro) e della Caritas-Diocesi di Ozieri (125 mila) che hanno coinvolto direttamente le relazioni e il modus operandi del cardinale Angelo Becciu, hanno fatto scalpore e avuto grande risonanza ma sono state, almeno per le casse del Papa, quasi irrilevanti. Il vero buco nero è stato il palazzo.
Perché è stata un’operazione scandalosa? Tutto sommato la Chiesa da secoli investe in immobili. Sì, ma è il modo in cui impiega i propri capitali. E quello della Segreteria è denaro «con l’anima», frutto delle offerte annuali dei fedeli al Papa.
Nel 2014 la Segreteria (numero uno Pietro Parolin, numero due Angelo Becciu, non ancora cardinale) investe 200 milioni di dollari nel fondo Athena gestito dal finanziere Raffaele Mincione. Il fondo acquista dallo stesso Mincione il 45% del palazzo e un’altra parte dei capitali viene indirizzata dallo stesso finanziere su operazioni speculative: le scalate in Borsa alla Banca Popolare di Milano e alla Carige, per esempio.
Forse se all’epoca si fosse saputo che le incursioni di Mincione in Piazza Affari erano finanziate anche con capitali vaticani la liason si sarebbe chiusa lì. Ma era tutto blindato, coperto, riservato, patrimonio informativo di pochissimi. Tra questi, due uomini chiave nella gestione delle risorse del Papa: monsignor Alberto Perlasca (testimone chiave ma fuori dal processo penale) e il laico Fabrizio Tirabassi, dipendenti della Segreteria. Quando finalmente si comprende che il matrimonio d’affari Vaticano-Mincione è insensato e rischioso, la Segreteria (fine 2018) prende come consulente per la separazione Gianluigi Torzi, abile broker di valute ma una figura tutt’altro che istituzionale.
Nel frattempo l’arcivescovo venezuelano Edgar Peña Parra prende il posto di Becciu come Sostituto per gli affari generali, cioè l’ufficio che, tra l’altro, gestisce la cassa. La Segreteria, che aveva il 45% del palazzo, trova l’accordo con Mincione: rileva il restante 55%, esce dal fondo e paga 40 milioni di sterline di conguaglio. Nasce però un contenzioso con Torzi per la governance del palazzo che si conclude, dopo estenuanti trattative, versando 15 milioni al broker nel maggio 2019.
Nella partita sono entrati in campo numerosi e talvolta ambigui mediatori, da una parte e dall’altra, compreso Enrico Crasso, storico gestore delle finanze della Segreteria. Per dare un’idea del bancomat che è stata la Segreteria: nel quinquennio «maledetto» ha pagato provvigioni a Mincione, Torzi e altri per almeno 100 milioni. Nell’agosto 2019, due denunce dall’interno del Vaticano (Ior e revisore generale della Santa Sede, Alessandro Cassinis Righini) danno il via all’inchiesta sull’acquisto del palazzo di Londra. È un rumore di fondo fino a ottobre quando il caso diventa pubblico e «mondiale».
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vicenzatodays · 4 years ago
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Lyconet sanzionata per la seconda volta in Italia
Lyconet sanzionata per la seconda volta in Italia
Qui l’autorità spiega come oggetto del provvedimento sia il programma, focalizzato molto più sul reclutamento di nuovi promoter, che sulla fidelizzazione di nuovi clienti.
Al punto 6, AGCM spiega come abbia raccolto le segnalazioni di utenti rimasti vittime delle continue richieste di anticipi e sollecitazioni all’investimento, da parte di promoter più interessati a raccogliere soldi da nuovi reclutati, più che alla distribuzione delle tessere cashback a nuovi clienti, a partire dall’aprile 2019.
La società Lyoness Italia S.r.l. era infatti già stata sanzionata, come anticipato, dall’Autorità con provvedimento n. 27491 del 19 dicembre 2018
World Program, registrandosi con myWorld, è pari a 200-250 mila tesserati, mentre il numero di promoter che hanno aderito al Lyconet Marketing Program, registrandosi con Lyconet, si aggira tra i 25 e i 35 mila.
Che si possano mettere allo stesso livello i promoter che hanno speso, e i promoter che hanno guadagnato, è il classico tentativo di confondere le acque tipiche di Lyoness.
Sempre secondo le due aziende, i promoter registrati si aggiravano, alla data del 31 agosto 2020, tra i 20 mila e i 40 mila.
QUANTIFICAZIONE DELLA SANZIONE
myWorld Italia Srl, nel 2019, ha fatturato 25 milioni di euro.
Lyconet Italia Srl, nel 2019, ha fatturato 8 milioni di euro.
Nessuna attenuante è stata concessa alle due aziende.
Nonostante il blocco dei reclutamenti, Lyoness ha continuato a spingere i propri Promoter a pompare nello schema piramidale, sotto forma di anticipi, decine di milioni di euro.
Le due aziende non sono state in grado di dimostrare perdite di fatturato o dani derivanti dalla situazione di emergenza sanitaria, nonostante quanto dichiarato per giustificare i ritardi nei pagamenti delle provvigioni ai promoter.
Pertanto, sia myWorld Italia Srl che Lyconet Italia Srl sono state sanzionate ognuna per 1 milione e mezzo di euro.
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popolodipekino · 1 year ago
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oracolo del signore
Le terre emerse, secondo il prozio, erano un fenomeno limitato: sarebbero scomparse com'eran saltate fuori, o, comunque, sarebbero state soggette a continui cambiamenti: vulcani, glaciazioni, terremoti, corrugamenti, mutamenti di clima e di vegetazione. E la nostra vita là in mezzo avrebbe dovuto affrontare trasformazioni continue, attraverso le quali intere popolazioni sarebbero scomparse, e sarebbe potuto sopravvivere solo chi era disposto a cambiare talmente le basi della propria esistenza, che le ragioni per cui era bello vivere sarebbero state completamente sconvolte e dimenticate. [...] In confronto alle incertezze della terra e dell'aria, lagune e mari e oceani rappresentavano un futuro di sicurezza. Là i cambiamenti sarebbero stati minimi, gli spazi e le provvigioni senza limiti, la temperatura avrebbe sempre trovato il suo equilibrio, insomma la vita si sarebbe conservata così come s'era svolta fin qui, nelle sue forme piene e perfette, senza metamorfosi o aggiunte di dubbio esito, e ognuno avrebbe potuto approfondire la propria natura, arrivare all'essenza di sé e di ogni cosa. Il prozio parlava dell'avvenire acquatico senza abbellimenti o illusioni, non si nascondeva i problemi anche gravi che si sarebbero presentati (più preoccupante di tutti l'aumento della salinità); ma erano problemi che non avrebbero sconvolto i valori e le proporzioni in cui egli credeva. da I. Calvino, Lo zio acquatico, in Le cosmicomiche
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money-makingnews · 6 years ago
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Quanto si guadagna davvero con Lyoness/Lyconet/myWorld?
Oggi invece vedremo, dati alla mano, se l’opportunità di guadagno offerta da Lyoness (o Lyconet o myWorld) è davvero golosa, o se devi smetterla di poter pensare di diventare ricco grazie al risparmio offerto dalla tessere di cashback offerte da società come Lyoness e altre,
Prima di scavare nei numeri, al solito, ti consiglio di approfondire in questo articolo la differenza tra provvigioni dirette, indirette e bonus.
Andiamo a farci male, insieme.
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Come detto nell’articolo su Herbalife, ogni azienda di network marketing, in USA, avrebbe l’obbligo di pubblicare un report dei compensi lordi medi corrisposti ai propri membri, iscritti come incaricati alla vendita.
In USA questo report si chiama “income disclosure statement”, e prende il nome dai Report obbligatori anche per le società quotate in Borsa.
In Italia quest’obbligo, purtroppo, ancora non c’è, quindi non è sempre facile reperirli.
Nel caso di Lyoness, ho provato a cercare un income disclosure statement per l’Italia, ma non l’ho trovato. Pare proprio che non esistano.
In 8 anni di attività in Italia, sembra che non l’abbiano mai pubblicato (e andiamo malissimo, direi).
Quindi, ho provato a cercarlo in inglese, e ne ho trovati per due Paesi, ovvero gli stessi due Paesi dove esiste l’obbligo di trasparenza (Stati Uniti e Canada).
Sono PDF che trovi direttamente sul sito ufficiale Lyoness (te li linkerò a breve), quindi direi che possiamo considerarli attendibili, per l’analisi che andremo a fare.
Per cercare di essere il più semplice possibile, convertirò i dollari in euro secondo il cambio corrente.
Per le cifre in USA, applicherò il cambio: 1 dollaro statunitense uguale a 0,88 euro.
Per le cifre in Canada, applicherò il cambio : 1 dollaro canadese uguale a 0,66 euro.
Dai conteggi escluderemo il cashback, ovvero l’importo che i marketer hanno ricevuto indietro/risparmiato usando le loro tessere Lyoness.
D’altronde, stiamo valutando l’opportunità in termini di guadagni da imprenditore, non di come risparmiare soldi in qualità di consumatori.
Considera che quelli indicati sono gli importi lordi, ovvero le provvigioni prima di aver pagato le tasse. Quindi, per avere il guadagno netto, ad ogni cifra comunicata andrebbero sottratte le tasse.
Non sono aggiornato sul sistema fiscale in USA, quindi lascerò le cifre al lordo dell’importo.
Analisi delle dichiarazioni ufficiali Lyoness in USA.
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In USA, Lyoness afferma che i Marketer rappresentino il 6% di tutti i membri della community. Purtroppo non dice quanti siano i membri, in totale.
Il 43% dei Marketer guadagna zero, il 57% invece ha guadagni compresi tra 6 euro e 2,3 mila euro al mese.
Vediamo come si dividono i Marketer che in USA, da Lyoness riescono a guadagnare qualcosa.
Sottraendo il 43% che ha guadagnato zero, del restante 57% di marketer:
Il 97%, ha guadagnato circa 72 dollari in un anno, in provvigioni indirette da Lyoness nel 2017. Cioè 63 euro in un anno, meno di 6 euro al mese.
Meno del 2%, ha guadagnato una media di 2,1 mila dollari in un anno. Cioè, 1,8 mila euro in un anno, 150 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 7 mila dollari in un anno. Cioè, 6,4 mila euro in un anno, 533 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 19 mila dollari in un anno. Circa 17 mila euro in un anno, 1400 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 31 mila 600 dollari in un anno. Circa 28 mila euro in un anno, 2300 euro al mese.
Secondo lo stesso statement, il guadagno di un marketer medio è stato di 145 dollari nel 2017, 128 euro, meno di 11 euro di guadagno al mese. Per un buon 99% dei suoi aderenti attivi.
Analisi delle dichiarazioni ufficiali Lyoness in Canada.
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In Canada, Lyoness afferma che i Marketer rappresentino il 7% di tutti i membri.
Il 40% dei Marketer guadagna zero, il 60% invece ha guadagni compresi tra 4 euro e 2,3 mila euro al mese.
Vediamo come si dividono i Marketer che in Canada, da Lyoness riescono a guadagnare qualcosa.
Sottraendo il 40% che ha guadagnato zero, del restante 60% di marketer:
Il 97% dei Marketer, ha guadagnato circa 67 dollari canadesi in un anno, in provvigioni indirette da Lyoness nel 2017. Cioè 44 euro, meno di 4 euro al mese.
Meno del 2%, ha guadagnato una media di 2,1 mila dollari canadesi in un anno. Cioè, 1,4 mila euro in un anno, 110 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 6 mila dollari canadesi in un anno. Cioè, 4 mila euro in un anno, meno di 340 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 15 mila dollari canadesi in un anno. Circa 10 mila euro in un anno, 830 euro al mese.
Meno dell’1%, ha guadagnato una media di 27 mila dollari canadesi in un anno. Circa 18 mila euro in un anno, 1500 euro al mese.
Secondo lo stesso statement, il guadagno di un marketer medio è stato di 146 dollari canadesi nel 2017: 97 euro, meno di 8 euro al mese. Per un buon 99% dei suoi aderenti attivi.
Tirando le somme…
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Mantenendoci fedeli ai numeri indicati nei due report, possiamo quindi ricavare delle statistiche medie, che possiamo riassumere così…
Il 41,5% dei marketer Lyconet in Nord America ha guadagnato ZERO nel 2017. Niente indipendenza finanziaria!
Il 56,5% ha guadagnato meno di 5 euro al mese. Niente indipendenza finanziaria  nemmeno per loro!
Il 2% ha guadagnato meno di 130 euro al mese. Anche per loro, niente licenziamento dal capo.
Meno del 1% ha guadagnato meno di 287 euro al mese. Ancora, niente indipendenza finanziaria!
Meno del 1% ha guadagnato più di 1000 euro al mese. E Niente Lamborghini!
Considerando che per diventare lyconet premium, si consiglia di investire l’equivalente di 2400 euro, non pare che fare attività per Lyoness in Nord America sia un’opportunità di guadagno così allettante.
E probabilmente, in USA lo è meno di tutte le altre aziende attive.
Un marketer Lyconet in Nord America ha 99 possibilità su 100 di guadagnare meno di 10 euro al mese, e una possibilità su 100 di guadagnarne 1000.
Considera quindi quante siano le mosche bianche che raggiungono davvero l’indipendenza finanziaria, o possano realizzare il sogno di parcheggiare la loro Lamborghini sul vialetto.
Queste cifre ti fanno capire che non basta fare la tesserina e usarla per le spese personali della tua famiglia, e invitare gli amici a fare altrettanto, per avere una garanzia di guadagno.
Questa garanzia in Lyoness è più bassa che in tutte le altre aziende che operano nel network marketing in Nord America.
Tocca lavorare e, soprattutto, vendere. Cosa devi vendere, in Lyoness? Beh, questa è una bella domanda.
Il core business sarebbe affiliare le aziende locali, perchè si affilino alla community, inserendo i loro clienti.
E in Italia?
Grazie alla recente sanzione AGCM nei confronti di Lyoness, l’azienda è stata obbligata a condividere i dati su profitti e guadagni.
Da quanto emerso dalle indagini, compiute dalla Guardia di Finanza, scopriamo che:
“Il Sistema volto alla diffusione di tale modalità di acquisto con formula cashback viene presentato come in grado di far ottenere facili e rapidi guadagni fino a raggiungere una vera e propria “indipendenza economica”, di cui i siti web del Professionista non fanno esaustiva e completa descrizione.
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Quindi Lyoness anche in Italia promette(va) indipendenza economica.
Ora, consideriamo che dalle indagini, è risultato come dei 67 mila incaricati Lyconet premium, almeno 60 mila abbiano versato un anticipo di almeno 2400 euro per far parte attiva del sistema. Consideriamo anche che una parte di loro ha versato anticipi successivi per cloud, voucher etc.
Dal punto 76 del documento, risulta che ���soltanto un numero esiguo di Lyconet  – 31 su 67.016 operanti in Italia ha conseguito posizioni elevate all’interno del Sistema tali da rendere effettivamente profittevole l’attività svolta”.
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Vuoi provare a fare il calcolo di quanti siano “31 (trentuno) su 67.016”?  Se provi a contare il numero di livelli 7 e 8 esistenti, capirai che solo da Vice President in su guadagnavano effettivamente qualcosa.
Dal punto 75, poi, apprendiamo che le somme versate per gli anticipi nelle casse di Lyoness hanno un rapporto di 5 a 1 rispetto alle somme effettivamente derivanti dall’attività di cashback (100/20 milioni di euro); considerando anche i guadagni derivanti dal convenzionamento delle attività commerciali, il movimento di denaro generato effettivamente dal cashback corrisponde solo ad 1/6 dei ricavi generati da tutto il sistema Lyoness.
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Da cui, la fondata e sanzionata accusa di schema piramidale.
Opinioni su Lyconet.
Opinione negativa di un marketer Lyconet pentito…
Ti beccano in un momento di “down” e la vedi come via d’uscita, quando invece altro non è che una presa per i fondelli allucinante.
La vergogna vien fuori perchè rinunci magari anche a stare con la tua compagna per andare agli eventi, che ti impongono come obbligatori e mi ritengo ancora uno dei fortunati perchè ci sono stato dentro poco, ma se penso a quello che mi facevano dire, mi chiedo come sia stato così inetto da dargli retta… e i dubbi li ho avuti fin dalle prime settimane.
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Opinione negativa di un ex Lyconet 22enne.
“Le idee si sono fatte più chiare e dopo aver acquistato 3 cloud e poi convertito in Ecredit; ora mi ritrovo con nulla. La cifra che più o meno ho inserito nel sistema si aggira attorno agli 8000€. Ho 22 anni, lavoro da qualche anno e un po’ quei soldi che avevo messo da parte per crearmi il mio futuro ora mi sarebbero proprio utili. Se ci fosse la possibilità di recuperarli almeno in parte mi farebbe piacere e mi cancellerebbe questa esperienza di Network.. Se di ciò stiamo parlando… Negativissima“.
Per concludere.
Lavorando in Lyoness, in Italia, hai 31 possibilità su 68 mila di diventare “libero” dal tuo lavoro da dipendente. Ovvero, 1 possibilità su duemila e passa.
Paradossalmente, se tu lavorassi negli Stati Uniti o in Canada, dove il circuito è meno esteso, avresti maggiori possibilità (1 su cento) di portarti a casa almeno 1000 euro al mese.
Almeno, con le altre aziende non piramidali, la possibilità è di 2-3 su cento!
Se stai cercando un’azienda con cui iniziare, visti anche i precedenti di Lyoness in Europa, la sanzione in Italia e le indagini ancora in corso in Austria e Germania, qualunque altra azienda in Italia ti potrebbe offrire di più, con meno.
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paolosala · 2 years ago
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Detrazione fiscale del 19% sull'acquisto casa con agente immobiliare
Se stai comprando casa con l’aiuto di un’agenzia immobiliare puoi recuperare il 19% delle provvigioni pagate ad un agente immobiliare iscritto all’albo. Fai solo attenzione ai requisiti richiesti dalla normativa: l’agevolazione spetta per l’acquisto di un immobile da utilizzare come abitazione principale entro un anno dall’acquisto la fattura dell’agente immobiliare deve essere pagata con un…
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bicivecchievitenuove · 2 years ago
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Striscia: Qatargate vs Colombiagate, perché del lobbista D’Alema non ha parlato nessuno?
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Striscia: Qatargate vs Colombiagate, perché del lobbista D’Alema non ha parlato nessuno?. Mentre il Qatargate (in attesa degli ulteriori sviluppi dell'indagine) è esploso anche sui media, c'è un caso di alcuni mesi fa che non si è filato quasi nessuno. In pochi (è un eufemismo) infatti hanno dato spazio allo scandalo che coinvolgeva Massimo D'Alema, presunto intermediario nella vendita di armi alla Colombia, un affare da 4 miliardi per Leonardo e Fincantieri, con 80 milioni di euro di possibili provvigioni per i mediatori. Striscia la notizia, invece, lo ha seguito fin dall'inizio insieme ad un unico quotidiano, La Verità. Un ripasso: qui link al video www.striscialanotizia.mediaset.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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Ultimi giorni per i controlli del modello 770 del 2023
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Tra le novità di quest’anno, c’è il fatto che tra i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione 770, oltre ai curatori fallimentari, ci sono anche i curatori della liquidazione giudiziale, per effetto dell’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa. Vediamo dunque gli elementi principali dei quali tenere conto nella compilazione del prospetto (si veda anche la grafica in pagina) e quali sono le avvertenze utili per l’invio. Chi deve inviare il modello Il 770 deve essere utilizzato dai sostituti d’imposta, comprese le amministrazioni dello Stato, per comunicare all’agenzia delle Entrate le ritenute operate su: redditi di lavoro dipendente e assimilati; redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi; dividendi, proventi e redditi di capitale, comprendendo le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico; locazioni brevi inserite all’interno della certificazione unica (Cu); somme liquidate in seguito a pignoramento presso terzi e somme liquidate a titolo di indennità di esproprio, somme percepite a seguito di cessioni volontarie nel corso di procedimenti espropriativi, nonché somme comunque dovute per effetto di acquisizioni coattive conseguenti a occupazioni d’urgenza. Peraltro, l’invio del modello 770 è possibile a condizione che il sostituto d’imposta abbia trasmesso - nei diversi termini previsti dall’articolo 4, del Dpr 322/1998 (16 marzo 2023 ovvero 31 ottobre 2023) la Cu e - qualora richiesto - la certificazione degli utili. La trasmissione La dichiarazione va inviata all’agenzia delle Entrate esclusivamente in modalità telematica, direttamente dal sostituto d’imposta oppure tramite un intermediario abilitato, da altri soggetti incaricati (per le amministrazioni dello Stato), da società appartenenti al gruppo societario. Il modello 770 si considera presentato nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’agenzia delle Entrate e la prova della presentazione è data dalla comunicazione rilasciata - sempre per via telematica - dal sistema. Le novità di quest’anno Venendo alla compilazione dei vari quadri, le variazioni rispetto al modello dello scorso anno sono minime. Innanzitutto, come anticipato, le istruzioni alla compilazione del modello 770/2023 precisano che quest’anno, tra i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione, oltre ai curatori fallimentari, ci sono anche i curatori della liquidazione giudiziale. Esaminando le novità che riguardano i vari quadri del modello, all’interno del Quadro SO - denominato «Comunicazioni e segnalazioni» - è stata introdotta una nuova sezione che accoglie i dati relativi ai partecipanti ai piani di risparmio a lungo termine (Pir). Questo prospetto deve essere compilato da intermediari abilitati all’apertura di un rapporto di custodia o amministrazione o gestione di portafogli o altro stabile rapporto con esercizio dell’opzione per l’applicazione del regime del risparmio amministrato che hanno la gestione fiscale del Pir, e dalle imprese di assicurazione residenti o non operanti nel territorio dello Stato tramite stabile organizzazione, o in regime di libera prestazione di servizi, con nomina di un rappresentante fiscale in Italia. Nel quadro ST, che raccoglie i dati sulle ritenute operate, trattenute per assistenza fiscale e imposte sostitutive, al punto 10 (Note) è stato eliminato il codice Q, riguardante le ritenute versate in seguito alla ripresa della riscossione degli importi sospesi a causa degli eventi sismici del 6 aprile 2009. Sono stati poi istituiti tre nuovi codici numerici per la gestione delle proroghe dei versamenti. In particolare, il codice 1 si utilizza se il versamento riguarda ritenute e trattenute operate nel mese di gennaio 2022 dai sostituti di imposta le cui attività sono state vietate o sospese fino al 31 marzo 2022, in base all’articolo 6, comma 2, del Dl 221/2021 (sale da ballo, discoteche e locali assimilati). Il codice 2 serve quando il versamento si riferisce a ritenute operate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2022 dai sostituti di imposta che svolgono attività di allevamento avicunicolo o suinicolo nelle aree soggette a restrizioni sanitarie per le emergenze dell’influenza aviaria e della peste suina africana. Infine, il codice 3 va indicato quando il versamento riguarda ritenute e trattenute operate nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 e il 30 giugno 2022 dai sostituti di imposta che gestiscono teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato. Read the full article
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