#promozione sociale
Explore tagged Tumblr posts
Text
Ottiglio si rafforza nella sostenibilità e valorizza il territorio con "Autij Borgo in Monferrato". Un’iniziativa per promuovere ambiente, tradizioni e cultura locale, coinvolgendo cittadini e visitatori
Il Comune di Ottiglio, situato nel cuore del Monferrato, ha recentemente aderito alla rete dei Comuni Sostenibili, sottolineando il proprio impegno per un futuro più attento all’ambiente e alle tradizioni locali
Il Comune di Ottiglio, situato nel cuore del Monferrato, ha recentemente aderito alla rete dei Comuni Sostenibili, sottolineando il proprio impegno per un futuro più attento all’ambiente e alle tradizioni locali. L’iniziativa, denominata Autij Borgo in Monferrato, mira a valorizzare il territorio offrendo esperienze immersive per residenti e visitatori, invitandoli a esplorare il borgo attraverso…
#Alessandria today#Ambiente#autenticità culturale#Autij Borgo in Monferrato#Biodiversità#borgo in Monferrato#cibo sano#coinvolgimento cittadino#Comune di Ottiglio#Comuni Sostenibili#condivisione sociale#Cultura Locale#esperienze immersive#Facebook Comune Ottiglio#Fiera Bovina di Sant’Eusebio#Google News#iniziativa eco-friendly#Instagram Ottiglio Autij#italianewsmedia.com#Manuela Gallocchio#Memoria storica#Monferrato#Ottiglio#Ottiglio social#Partecipazione Attiva#patrimonio culturale#patrimonio Ottiglio#Pier Carlo Lava#Progetti comunitari#promozione sociale
0 notes
Text
" [...] Fragility must also be interpreted not only as a risk factor, as negativity, as a threat to the possibility of living a quality life, etc., but also as an opportunity for growth: fragility as an internal crisis that helps us increase our awareness, our self-determination and teaches us to accept ourselves as we are and to accept things and people as they are, which teaches us to be happy with what we have without frantically seeking what we do not have, which teaches us the value of defeat as an opportunity for rebirth, which finally teaches us to search within ourselves for the profound reasons of our being and our real will, to plan our life effectively and satisfactorily with hope and trust in the future."
"[...] La fragilità va interpretata anche non soltanto come fattore di rischio, come negatività, come nocumento alla possibilità di vivere una vita qualitativa ecc., ma anche come opportunità di crescita: la fragilità come crisi interiore che ci aiuta ad aumentare la nostra consapevolezza, la nostra autodeterminazione e ci insegna ad accettarci per come siamo e ad accettare le cose e le persone come sono, che ci insegna a essere contenti di ciò che abbiamo senza cercare freneticamente ciò che non abbiamo, che ci insegna il valore della sconfitta come occasione di rinascita, che ci insegna infine a ricercare in noi stessi le ragioni profonde del nostro essere e la nostra reale volontà, per progettare in modo efficace e soddisfacente la nostra vita con speranza e fiducia nel futuro."
If you need an English translation for this article DM ME on Tumblr without hesitation!
#terzo settore#sociale#promozione sociale#no profit#social issues#self determination#issues#APS#associazione#associazione di promozione sociale#psicologia#sociologia#phylosophy#sociology#nassim nicholas taleb#black swan#cigno nero#Andrea Sollai#Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS#social justice#social advertising#social awareness#social promotion#fragility#fragile#mental health#salute mentale#salute e benessere#health and wellness#health
1 note
·
View note
Text
InDialogo: percorsi di Educazione Emotiva a scuola
Giovedì 28 novembre l’Associazione di Promozione Sociale Emotional Training Center di Viterbo, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi Egidi e Pio Fedi, per tutto l’anno scolastico 2024-2025, inizia la realizzazione di InDialogo: percorsi di Educazione Emotiva a scuola un progetto sull’Educazione Emotiva molto importante e innovativo. Il progetto da realizzare si chiama InDialogo:…
#Associazione di Promozione Sociale Emotional Training Center di Viterbo#educazione emotiva#InDialogo
0 notes
Photo
PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi mercoledì, 16 ottobre 2024
#PrimaPagina#ladiscussione quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi fondato#alcide#ottobre#anno#nella#sanita#quello#ciato#sergio#sottolineare#solo#welfare#promozione#essere#come#avanti#protezione#sociale#forte#essenziale#benessere
0 notes
Text
Come e perché usare Facebook con Gabriele Gobbo - 172
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo si concentra su Facebook, il social network che, nonostante le voci sulla sua diminuzione di popolarità, rimane la piattaforma più utilizzata al mondo. Scopriremo cos’è Facebook, perché rappresenta il punto di partenza ideale per chi si avvicina per la prima volta ai social media e quali sono le sue peculiarità uniche. Durante l’episodio, Gabriele…
View On WordPress
#Accessibilità#Adattabilità#Comunicazione#Condivisione interessi#Connettività#Differenze social#Esperienza utente#Gabriele Gobbo.#Informazione#Mondo digitale#Piattaforme social#privacy online#Promozione online#Pubblico ampio#puntata video#social network
0 notes
Text
Annunci di lavoro in cui si richiedono migliaia di competenze, richieste sconclusionate e la pretesa di un professionista che somiglia più a Superman: nel digital c'è ancora una gravissima confusione sui compiti del Social Media Manager.
Siamo sicuri di aver capito chi non è?
Vediamolo insieme.
#digital marketing#social media manager#confusione#pubblicità#promozione#web developer#consigli#aiuto#social media marketing#marketing#competenze#lavoro
0 notes
Text
Molti dei Millennial sono cresciuti sotto l’effetto di strategie fallimentari di educazione famigliare.
Per esempio, è sempre stato detto loro che erano speciali, che potevano avere tutto quello che volevano dalla vita solo perché lo volevano.
Quindi qualcuno ha avuto un posto nella squadra dei pulcini non perché fosse un talento, ma solo perché i genitori hanno insistito con l’allenatore.
Oppure sono entrati in classi avanzate non perché se lo meritassero ma perché i genitori si erano lamentati con la scuola, per non parlare di coloro che hanno passato gli esami non perché se lo meritassero ma perché gli insegnanti erano stanchi di avere rogne dai genitori.
Ad alcuni hanno dato medaglie di partecipazione per essere arrivati ultimi, una bella medaglia affinché nessuno si dispiaccia.
La scienza comportamentale non ha dubbi: è una svalutazione della medaglia e dei riconoscimenti di chi lavora duramente per ottenere un buon risultato, inoltre fa sentire anche in imbarazzo chi arriva ultimo perché, se ha un minimo di dignità, sa che non se l’è davvero meritata quella medaglia.
Così queste persone sono cresciute con l’illusione che, anche senza sforzarsi troppo, è possibile farcela in qualunque settore.
Allora finiscono l’università, magari a pieni voti e pretendono immediatamente che un tappeto rosso si srotoli sotto i loro piedi, invece sono gettati nel mondo reale e in un istante scoprono che non sono per niente speciali voto o non voto, che i genitori non gli possono fare avere un buon posto di lavoro e figuriamoci una promozione, che se arrivi ultimo non ti danno niente, anzi rischi il licenziamento e, guarda un po’, non ottieni qualcosa solo perché semplicemente lo vuoi.
Non voglio fare ironia, credetemi, né tanto meno sorridere, la faccenda è davvero delicata poiché quando questa persona prende coscienza reale dalla situazione in cui si trova è un momento cruciale perché in un attimo, nell’istante preciso in cui concepisce la verità, l’idea che ha di se stessa va letteralmente in frantumi.
È questo anche il momento in cui si attacca alla sua fonte primaria di dopamina: i social network.
Ciò ci porta ad un altro problema : la tecnologia.
I Millennial sono cresciuti in un mondo fatto di Tik Tok, di Instagram ed altri social, dove siamo bravi a mettere filtri alle cose.
In cui siamo un po’ tutti fuoriclasse a mostrare alla gente che la nostra vita è magnifica: tutti in viaggio ad Ibiza, tutti al ristorante stellato, tutti felici e pimpanti anche se invece siamo tristi e depressi.
Ho letto un’interessante ricerca scientifica, che in sintesi dice che ogni qual volta che riceviamo una notifica sullo smartphone, un messaggio o quant’altro, nel nostro cervello viene rilasciata una bella scarica di dopamina (una sostanza che dà piacere).
Ecco perché quando riceviamo un messaggio è una bella sensazione oppure se da qualche ora non si illumina il cellulare, alcuna notifica, né un messaggio, iniziamo a vedere se per caso non è accaduto qualcosa di catastrofico.
Allo stesso modo andiamo tutti in stress se sentiamo il suono di una notifica e passano più di tre minuti senza che riusciamo a vedere di cosa si tratta.
È successo a tutti, ti senti un po’ giù, un po’ solo, e allora mandi messaggi a gente che forse nemmeno sapevi di avere in rubrica.
Perché è una bella sensazione quando ti rispondono, vero?
È per questo che amiamo così tanto i like, i fan, i follower.
Ho conosciuto un ragazzo che aveva sui 15 anni che mi spiegava quanto tra loro si discriminassero le persone in base ai follower su Instagram!
Così se il tuo Instagram cresce poco vai nel panico e ti chiedi: “Cosa è successo, ho fatto qualcosa di sbagliato?
Non piaccio più?”
Pensa che trauma per questi ragazzi quando qualcuno gli toglie l’amicizia o smette di seguirli!
La verità, e questa cosa riguarda tutti noi, è che quando arriva un messaggio/notifica riceviamo una bella botta di dopamina.
Ecco perché, come dicono le statistiche, ognuno di noi consulta più di 200 volte al giorno il proprio cellulare.
La dopamina è la stessa identica sostanza che ci fa stare bene e crea dipendenza quando si fuma, quando si beve o quando si scommette.
Il paradosso è che abbiamo veri limiti di età per fumare, per scommettere e per bere alcolici, ma niente limiti di età per i cellulari che regaliamo a ragazzini di pochi anni di età (già a 7 o 8 anni se non a meno).
È come aprire lo scaffale dei liquori e dire ai nostri figli adolescenti: “Ehi, se ti senti giù per questo tuo essere adolescente, fatti un bel sorso di vodka!
In sostanza, se ci pensate, è proprio questo che succede: un’intera generazione che ha accesso, durante un periodo di alto stress come l’adolescenza, ad un intorpidimento che crea dipendenza da sostanze chimiche attraverso i cellulari.
I cellulari, da cosa utile, diventano facilmente, con i social network, una vera e propria dipendenza, così forte che non riguarda solo i Millennials ma ormai tutti noi.
Quando si è molto giovani l’unica approvazione che serve è quella dei genitori, ma durante l’adolescenza passiamo ad aver bisogno dell’approvazione dei nostri pari.
Molto frustrante per i nostri genitori, molto importante per noi, perché ci permette di acculturarci fuori dal circolo famigliare e in un contesto più ampio.
È un periodo molto stressante e ansioso e dovremmo imparare a fidarci dei nostri amici.
È proprio in questo delicato periodo che alcuni scoprono l’alcol o il fumo o peggio le droghe, e sono queste botte di dopamina che li aiutano ad affrontare lo stress e l’ansia dell’adolescenza.
Purtroppo questo crea un condizionamento nel loro cervello e per il resto della loro vita quando saranno sottoposti a stress, non si rivolgeranno ad una persona, ma alla bottiglia, alla sigaretta o peggio, alle droghe.
Ciò che sta succedendo è che lasciando ai ragazzi, anche più piccoli, accesso incontrollato a smartphone e social network, spacciatori tecnologici di dopamina, il loro cervello rimane condizionato, ed invecchiando troppi di essi non sanno come creare relazioni profonde e significative.
In diverse interviste questi ragazzi hanno apertamente dichiarato che molte delle loro amicizie sono solo superficiali, ammettendo di non fidarsi abbastanza dei loro amici.
Ci si divertono, ma sanno che i loro amici spariranno se arriva qualcosa di meglio.
Per questo non ci sono vere e proprie relazioni profonde poiché queste persone non allenano le capacità necessarie, e ancora peggio, non hanno i meccanismi di difesa dallo stress.
Questo è il problema più grave perché quando nelle loro vite sono sottoposti a stress non si rivolgono a delle persone ma ad un dispositivo.
Ora, attenzione, non voglio minimamente demonizzare né gli smartphone né tantomeno i social network, che ritengo essere una grande opportunità, ma queste cose vanno bilanciate.
D’altro canto un bicchiere di vino non fa male a nessuno, troppo alcol invece sì.
Anche scommettere è divertente, ma scommettere troppo è pericoloso.
Allo stesso modo non c’è niente di male nei social media e nei cellulari, il problema è sempre nello squilibrio.
Cosa vuol dire squilibrio?
Ecco un esempio: se sei a cena con i tuoi amici e stai inviando messaggi a qualcuno, stai controllando le notifiche Instagram, hai un problema, questo è un palese sintomo di una dipendenza, e come tutte le dipendenze col tempo può farti male peggiorare la tua vita.
Il problema è che lotti contro l’impazienza di sapere se là fuori è successo qualcosa e questa cosa ci porta inevitabilmente ad un altro problema.
Siamo cresciuti in un mondo di gratificazioni istantanee.
Vuoi comprare qualcosa?
Vai su Amazon e il giorno dopo arriva.
Vuoi vedere un film?
Ti logghi e lo guardi, non devi aspettare la sera o un giorno preciso.
Tutto ciò che vuoi lo puoi avere subito, ma di certo non puoi avere subito cose come le gratificazioni sul lavoro o la stabilità di una relazione, per queste non c’è una bella App, anche se alcune delle più gettonate te lo fanno pensare!
Sono invece processi lenti, a volte oscuri ed incasinati.
Anche io ho spesso a che fare con questi coetanei idealisti, volenterosi ed intelligenti, magari da poco laureati, sono al lavoro, mi avvicino e chiedo:
“Come va?”
e loro: “Credo che mi licenzierò!”
ed io: “E perché mai?”
e loro: “Non sto lasciando un segno…”
ed io: “Ma sei qui da soli otto mesi!”
È come se fossero ai piedi di una montagna, concentrati così tanto sulla cima da non vedere la montagna stessa!
Quello che questa generazione deve imparare è la pazienza, che le cose che sono davvero importanti come l’amore, la gratificazione sul lavoro, la felicità, le relazioni, la sicurezza in se stessi, per tutte queste cose ci vuole tempo, il percorso completo è arduo e lungo.
Qualche volta devi imparare a chiedere aiuto per poi imparare quelle abilità fondamentali affinché tu possa farcela, altrimenti inevitabilmente cadrai dalla montagna.
Per questo sempre più ragazzi lasciano la scuola o la abbandonano per depressione, oppure, come vedo spesso accadere, si accontenteranno di una mediocre sufficienza.
Come va il tuo lavoro? Abbastanza bene…
Come va con la ragazza? Abbastanza bene.
Ad aggravare tutto questo ci si mette anche l’ambiente, di cui tutti noi ne facciamo parte.
Prendiamo questo gruppo di giovani ragazzi i cui genitori, la tecnologia e l’impazienza li hanno illusi che la vita fosse banalmente semplice e di conseguenza gliel’hanno resa inutilmente difficile!
Prendiamoli e mettiamoli in un ambiente di lavoro nel quale si dà più importanza ai numeri che alle persone, alle performance invece che alle relazioni interpersonali.
Ambienti aziendali che non aiutano questi ragazzi a sviluppare e migliorare la fiducia in se stessi e la capacità di cooperazione, che non li aiuta a superare le sfide.
Un ambiente che non li aiuta neanche a superare il bisogno di gratificazione immediata poiché, spesso, sono proprio i datori di lavoro a volere risultati immediati da chi ha appena iniziato.
Nessuno insegna loro la gioia per la soddisfazione che ottieni quando lavori duramente e non per un mese o due, ma per un lungo periodo di tempo per raggiungere il tuo obiettivo.
Questi ragazzi hanno avuto sfortuna ad avere genitori troppo accondiscendenti, la sfortuna di non capire che c’è il tempo della semina e poi quello del raccolto.
Ragazzi che sono cresciuti con l’aberrazione delle gratificazioni immediate, e quando vanno all’università e si laureano continuano a pensare che tutto gli sia loro dovuto solo perché si sono laureati a pieni voti.
Cosicché quando entrano nel mondo del lavoro dopo poco dobbiamo raccoglierne i cocci.
In tutta questa storia, sono convinto che tutti abbiamo una colpa, ma che soprattutto tutti noi possiamo fare qualcosa di più impegnandoci a capire come aiutare queste persone a costruire oggi la loro sicurezza e le loro abilità sociali, la cui mancanza rende la vita di questi giovani inutilmente infelice e inutilmente complicata.
339 notes
·
View notes
Text
UNA PERICOLOSA DERIVA
A quanto leggo ieri sui tabelloni degli arrivi e delle partenze all'interno del più importante scalo ferroviario nazionale, la stazione Termini, sono apparse scritte del calibro "SIETE INSETTI"...
Bene...
Chi mi segue e chi mi conosce sa che sono un attento studioso delle dinamiche manipolatorie sia del singolo che delle masse e ultimamente ho portato l'attenzione di chi mi legge sui pericoli insiti nei mezzi di comunicazione di massa, dalla televisione ai social media...
Il fatto di ieri, finalizzato alla promozione di una serie Netflix, rappresenta l'apice di tutta una serie di manipolazioni a danno del popolo italiano...
Mentre si sta sterminando un popolo, mentre stiamo sull'orlo della terza guerra mondiale dalle parti nostre si pensa ai cessi senza distinzioni di sesso dell'università Bocconi ed alle serie Netflix...
Giancarlo Russo
68 notes
·
View notes
Text
Promuovere il proprio sito web online è vitale per diverse ragioni che contribuiscono al successo e alla crescita di un'attività, di un progetto o di un'iniziativa personale. Ecco alcuni dei motivi principali:
Visibilità e Accessibilità: Un sito web non raggiungerà il suo potenziale se nessuno lo visita. Promuoverlo online aumenta la sua visibilità, rendendolo accessibile a un pubblico più vasto. Più persone trovano il sito, maggiori sono le opportunità di conversioni, vendite, o altri obiettivi che si vogliono raggiungere.
Competitività: Il mondo digitale è altamente competitivo. Se non promuovi il tuo sito web, i tuoi concorrenti lo faranno e attireranno i potenziali clienti o utenti. Essere attivi nella promozione ti permette di mantenere la tua presenza rilevante e competitiva nel mercato.
Brand Awareness: Promuovere il sito aiuta a costruire e rafforzare la consapevolezza del marchio. Una presenza online costante e ben gestita migliora la riconoscibilità del brand e la fiducia dei clienti o utenti.
Generazione di Traffico: Promuovere il sito attraverso SEO, social media, email marketing e altre strategie digitali aiuta a generare traffico verso il sito. Più traffico si converte generalmente in più opportunità di business.
Espansione del Mercato: Internet consente di raggiungere un pubblico globale. Promuovendo il tuo sito online, puoi espandere la tua attività oltre i confini geografici, aprendo nuove opportunità di mercato.
Misurazione e Ottimizzazione: La promozione online consente di raccogliere dati preziosi sui visitatori del sito, come il comportamento dell'utente, le pagine più visitate e le conversioni. Questi dati possono essere utilizzati per ottimizzare continuamente il sito e le strategie di marketing.
Crescita delle Vendite e dei Contatti: Se gestisci un'attività di e-commerce o fornisci servizi, promuovere il sito web è essenziale per aumentare le vendite o ottenere nuovi contatti. La promozione può portare direttamente a maggiori entrate.
Autorità e Credibilità: Un sito web ben promosso e visitato frequentemente può contribuire a stabilire la tua autorità nel settore. Più il sito viene visitato e condiviso, maggiore sarà la tua credibilità agli occhi dei clienti, partner e persino concorrenti.
Quindi, promuovere il proprio sito web online è vitale per garantire che il sito non solo esista, ma prosperi, raggiungendo e superando gli obiettivi prefissati.
13 notes
·
View notes
Note
Anche a me piacerebbe l'ospitata a Sanremo di AM, anche perché come co-conduttore il suo nome non circola e in gara non credo torni così subito. Per il discorso tour che non vende io non la farei così nera, la prima parte è finita da 3 settimane e le date nuove sono tra 6 mesi... c'è tutto il tempo per fare promozione con musica nuova e ospitate (in estate sulla scia del festival ci sono stati tutti gli eventi tv + Ra ta ta). E comunque, in generale, sta cosa che se non vendi tutto in due giorni allora non va bene è proprio brutta come mentalità e, a leggere i social, questa teoria la si applica a turno praticamente al 95% della scena italiana
Era esattamente quello che volevo dire con la risposta all'altro ask.
Un'ospitata non è fuori questione, perché Sanremo è una vetrina enorme. Ma in generale, infatti ci si va pure senza robe immediatamente in uscita.
Sono assolutamente d'accordo con te su tutto, questa mentalitá è orribile e andrebbe cambiata.
2 notes
·
View notes
Text
Esiste in Italia il Consiglio Nazionale Economia e Lavoro, il CNEL, previsto nientemeno che dalla Costituzione all’art. 99. In passato questo ente è arrivato a costare fino a 20 milioni all’anno, ora calati a 6 milioni per effetto di un robusto ridimensionamento operato dal 2014. L’ente ha circa 60 dipendenti e 7 dirigenti, e in oltre 50 anni ha prodotto 1380 documenti tra pareti, osservazioni, rapporti, relazioni, ed è salito recentemente agli onori delle cronache perché chiamato dal governo Meloni ad esprimersi sul salario minimo. I 64 consiglieri esperti e rappresentanti delle categorie produttive, nonché associazioni di promozione sociale e di volontariato, sostengono che il problema è sicuramente complesso e ancora ampiamente dibattuto, ma che in presenza di un “robusto e qualificato sistema di contrattazioni collettive non si richiedono ulteriori verifiche o adempimenti”. Quindi, secondo uno degli enti più inutili e parassitari della storia pur ricca di enti inutili del nostro paese, se ci sono lavoratori che percepiscono salari iniqui devono avviare una “robusta e qualificata contrattazione collettiva”. Facile, no? Soprattutto per quelli che hanno il posto sicuro garantito a vita e con stipendi ben superiori alla media, soprattutto in rapporto alla produttività. Spero che la battaglia per il salario minimo prosegua senza tener conto di questa pagliacciata filogovernativa, sulla base anche di quanto saggiamente stabilito dalla recente sentenza della corte di cassazione in materia di dignità della retribuzione, questa si prevista dalla costituzione.
15 notes
·
View notes
Text
Alessandria premiata come città europea per le buone pratiche teatrali: un riconoscimento prestigioso dal programma URBACT
L’UE premia Alessandria per le politiche culturali e teatrali innovative che promuovono inclusione e partecipazione: un segnale di speranza per il nuovo Teatro Comunale in arrivo.
L’UE premia Alessandria per le politiche culturali e teatrali innovative che promuovono inclusione e partecipazione: un segnale di speranza per il nuovo Teatro Comunale in arrivo. Alessandria celebra un importante traguardo culturale: il programma europeo URBACT ha insignito la città del prestigioso Premio Urbact UE per le sue buone pratiche legate al teatro, riconoscendo le politiche innovative…
#aggregazione sociale Alessandria#Alessandria#Alessandria modello europeo#Alessandria progetto culturale#Alessandria teatro comunale#buone pratiche teatrali#città europea cultura#comunità teatrale#cooperazione culturale#crescita artisti locali#cultura accessibile#cultura inclusiva#festival teatro europeo#Festival URBACT City#fondi PNRR cultura#Giorgio Abonante#inclusione fragili#Inclusione sociale#innovazione culturale#patrimonio culturale europeo#PNRR Alessandria#politiche culturali Alessandria#politiche europee teatro#Premio Urbact#Progetti Europei#promozione teatro#rete culturale europea#riconoscimento culturale UE#sviluppo sociale Alessandria#teatri privati
0 notes
Text
My first album on Bandcamp, published on January 19, 2019: if you purchase the entire album, you will get 2 bonus tracks and the money will be sent to Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS, a no profit association aiming to improve life quality among the frailest parts of the population, helping them in reaching self-determination and autonomy (official site: https://www.associazionemaria-aps.org/ (I wrote all the articles in the site, if you want a translation, just DM me here on Tumblr).
A HEARTFELT THANKS
Il mio primo album su Bandcamp, pubblicato il 19 gennaio 2019: se acquisti l'album intero, otterrai due bonus track e il ricavato verrà devoluto all'Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS, un'associazione del Terzo Settore senza scopo di lucro che si propone di migliorare la qualità della vita delle fasce più fragili della popolazione, aiutandole a raggiungere l'autodeterminazione e l'autonomia (sito ufficiale: https://www.associazionemaria-aps.org/ (tutti gli articoli presenti nel sito sono miei, se ne volete una traduzione, scrivetemi un messaggio privato qui su Tumblr).
GRAZIE DI CUORE
If you want to contribute directly to the association cause, here is the paypal.me link. Even 1 € can make a difference:
Se vuoi contribuire direttamente alla causa associativa, ecco il link paypal.me. Anche 1 € può fare la differenza:
#trip hop#downtempo#lofi and chill#lofihiphop#experimental music#lofi beats#alternative music#bandcamp#hip hop#my music#my album#Andrea Sollai#Terzo settore#associazionismo#fragilità#autodeterminazione#sociale#sociology#promozione sociale#aps#associazione#Cassino#Lazio#Latium#Frosinone#Italia#musica italiana#producer#beatmaker#electronic music
1 note
·
View note
Text
InDialogo: percorsi di Educazione Emotiva a scuola
Giovedì 28 novembre l’Associazione di Promozione Sociale Emotional Training Center di Viterbo, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi Egidi e Pio Fedi, per tutto l’anno scolastico 2024-2025, inizia la realizzazione di InDialogo: percorsi di Educazione Emotiva a scuola un progetto sull’Educazione Emotiva molto importante e innovativo. Il progetto da realizzare si chiama InDialogo:…
#Associazione di Promozione Sociale Emotional Training Center di Viterbo#educazione emotiva#InDialogo
0 notes
Text
Il mega-decreto annunciato il 20 dicembre dal presidente dell’Argentina, Javier Milei, getta le basi per un’ampia deregulation dell’economia nazionale (...). In un video trasmesso a reti unificate, il capo dello Stato ha presentato 30 delle oltre 300 deroghe e disposizioni che figurano nel testo e che verranno adesso sottoposte in blocco all’approvazione delle Camere. (...)
Giovedì 21 dicembre la Borsa di Buenos Aires ha aperto in rialzo di oltre il 4% in seguito alle misure annunciate da Milei.
Nel primo articolo si decreta “l’emergenza pubblica in materia economica, finanziaria, fiscale, amministrativa, previdenziale, tariffaria, sanitaria e sociale fino al 31 dicembre 2025”.
Il secondo è dedicato alla deregolamentazione e afferma che “lo Stato nazionale promuoverà la vigenza di un sistema economico basato su decisioni libere, adottate in un contesto di libera competenza”. Per raggiungere questo fine, recita il testo, “verrà attuata la più ampia deregolamentazione del commercio, dei servizi e dell’industria”.
Il terzo articolo riguarda invece la politica estera commerciale, e afferma la necessità di adottare standard internazionali in materia di commercio di beni e servizi nel rispetto in particolare delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Sulla base di queste premesse il megadecreto stabilisce tra le altre cose la derogazione della legge sull’approvvigionamento che assicura quote di beni al mercato interno; della legge sugli acquisti nazionali che impone allo Stato di privilegiare imprese locali per appalti e concessioni; delle leggi di promozione industriale e commerciale; e della legge che impedisce la privatizzazione delle aziende statali.
Dopo l’annuncio del decreto migliaia di argentini si sono riversate nelle strade delle principali città del Paese per protestare. (...)
La Borsa che non guarda in faccia a nessuno festeggia, le proteste sono ampiamente messe in preventivo: i virus e i parassiti incistati si agitano all'annuncio della cura. Uhhh la shvendita (come se fosse roba loro, non roba sfruttata da parassiti e mantenuta da tutti). Don't worry Milei ha le idee chiare: nessuna "privatizzazione" all'italiana cioè cessione di monopolio ad amichetti, sarà deregolamentazione. Non sarà indolore, ma più tardi si comincia, peggio è.
via https://www.ilsole24ore.com/art/argentina-neopresidente-milei-avvia-maxi-deregulation-dell-economia-AFB98i8B
7 notes
·
View notes
Text
Cosa sono i social network con Gabriele Gobbo - 171
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo ci introduce al mondo dei social network, strumenti digitali che hanno conquistato milioni di utenti, ma che, per varie ragioni come disinteresse, difficoltà tecniche o mancanza di esigenza, potrebbero non essere familiari a tutti. Durante l’episodio, Gabriele esplorerà i principali social network, le loro differenze e le caratteristiche distintive di…
View On WordPress
#Accessibilità#Adattabilità#Comunicazione#Condivisione interessi#Connettività#Differenze social#Esperienza utente#Gabriele Gobbo#Gabriele Gobbo.#Informazione#Mondo digitale#Piattaforme social#privacy online#Promozione online#Pubblico ampio#puntata video#social network
0 notes