#presammale
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Diario degli Errori, giorno 15.
Giornata produttiva sì e no.
Mentre sto qui a spremermi per riuscire ad aggiungere qualche manciata di parole (se non finire) il maledetto fill che ormai, stanti così le cose, comprende la sc0pata più lunga della storia con buona pace dei Fabrelisa coinvolti, sono anche impegnata a cercare di decidere fra le varie opzioni per un regalo di compleanno che voglio sia scelto con tutti i crismi.
Ho come la sensazione che stasera non concluderò né una cosa né l'altra e finirò per scazzarmi (e di conseguenza intristirmi) più di quanto non lo sia già.
Unica consolazione: c'è ancora tempo per tutto.
Lo spirito non so, ma andremo a fondo per cercarlo.
#personal#sfogo#diario degli errori#at the end of the day I have nothing#presammale della sera#tanto per cambiare
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boh ho appena scoperto che il tipo dell’uni con la voce bella è fida che presammale
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Presa a male hit me like na botta in testa
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Il fatto è che se ne vanno tutti alla fine, per un motivo o per un altro.
E finisco sempre solo, con gli attacchi d’ansia e l’insonnia
Il fatto è che alla fine, è quando prendi consapevolezza di non essere MAI abbastanza per niente e nessuno, che tutto inizia ad andare un po’ a puttane.
Senza freni
Senza vie d’uscita
Il problema sono io, probabilmente sono solo sbagliato
#toughts#pensieri#parole#prese a male#presammale#ansia#insonnia#attacchi d'ansia#solo#da solo#sbagliato#ragazzo sbagliato#senza via#non essere mai abbastanza#sadness#sad#boysdontcry
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Le serate, quelle brutte
Compagnia?
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Sono tornati Tondelli e Cccp:
comincia la presammale estiva, ufficialmente.
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Thinking about how my mother manages to belittle even the stupidest, most insignificant things
#*guy holding a bottle looking at the waves* meme#mh. it's getting dark so i got up to close (??) my windows' shutters and i had a flash to a few years ago#when i'd take pictures of the sky every single day because ''if i [censored] i won't be able to see what it'll look like tomorrow''#and so i took the pictures as a reminder#and she often caught me in the act and always asked me what was the point and told me how useless it was and stuff#and it got to a point where i stopped doing it because it wasn't helping anymore#and like. of course she didn't know why i did but it was something SO harmless and minor...#why... would you... oppose something like that... ugh#rip. presammale day#mytext#(--_--)
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Mi dici una manciata di canzoni (o anche album se vuoi) da ascoltare con un mood malinconico come quello che hai adesso?
Ti giro direttamente la mia playlist di Spotify dal titolo PRESAMMALE se prendi coraggio e mi scrivi in chat 😉
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cose che ho fatto oggi:
arricciata i capelli perché mi vedevo cessa
messo una collana e gli orecchini per lo stesso motivo
filmato me stessa mentre cantavo You know I'm no good a caso perché ero triste
riguardato il video e presammale perché sono cessa
filmato me stessa mentre ho un mental breakdown causa la mia faccia
giocato a fightlist per sentirmi intelligente
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The Kooks: resuscitarli è una buona decisione
Prima un pò di Lyrics
“See the same old crowd again Wash my hands and shake my feet And yes I missed you all Since I last saw you I fell down the rabbit hole As I wonder what we'd be like Wrapped up, so up tight with you Lust will do funny things I don't want you to go out looking so good And you look so good”
- Rosie, The Kooks
“I have a secret I want to tell you Each time that I close my eyes I can feel you...”
- Taking Pictures of You, The Kooks
“And there will be waterfalls For you to break through If you so choose I know you think too much to lose So let me fuck the world off just for you”
- F**k the World Off, The Kooks
“Your nose is itching and you're so slow, To tell me everything about you, But I already know you, Don't believe in things that don't believe in you, Believe in you!”
- Mr. Nice Guy, The Kooks
La prima volta che ho ascoltato i The Kooks per caso ho scambiati per buon vecchio rock anni ’90.
E invece avevo toppato in pieno.
Le loro canzoni sono quelle che ti aspetteresti di trovare nella colonna sonora di un bel film, non sparate a palla, ma soffuse il giusto per trasmettere quel pizzico di allegria che serve. I The Kooks sono una band inglese semisconosciuta – quantomeno in italia – attivi con il loro Indie Rock dal 2004. Quello con cui sono andata in fissa è il loro terzo album ‘Junk of the Heart’ @virginrecords (la spazzatura del cuore, letteralmente), in cui riescono con grande maestria ad equilibrare la presammale con la botta di vita necessaria per superarla. Ti fanno saltare su un tappeto elastico, consapevoli che più è la spinta sul fondo più volerai in alto.Il loro sound cigola e ti ricorda i pomeriggi al parco giochi, non quelli da bambino, ma quelli di quando eri troppo cresciuto e sulle giostre non ci entravi più.
Se mai avrò il mio dream job di selezionatrice di soundtrack loro saranno i primi su cui ricadrà la mia scelta.
il-pipistrelloh
(instagram: il_pipistrelloh)
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Tornare a casa dopo un viaggio di 3 giorni e mezzo passato a ridere e vedere cose belle, pur con la consolazione dell’agognato riposo dopo scarpinate infinite, è già di per sè motivo di malinconia e presammale.
Leggere certe cose e sentirsi non solo inutile perchè, a quanto pare, fare lunghi discorsi e scrivere papiri su papiri non serve a un cazzo, ma pure presa per il culo perchè giusto ai matti e ai falliti rompicoglioni si finge di dar retta per poi continuare a pensare l’esatto contrario, è il degno coronamento per dichiarare la giornata conclusa già alle cinque di pomeriggio.
Gentile sí, incoraggiante pure, sempre e volentieri. Ma scema no. Le bugie non sopporto di sentirmele raccontare.
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Ciao amici sono le due di notte
e io c’ho l’ansia. Ci ho provato a smettere, oggi ho pure fatto yoga, come ieri d’altronde e l’altroieri e tutti i giorni prima. Ho fatto il cane con la testa in basso, la montagna, la mucca e il gatto e tutta l’arca di Noè in colonna, ma è più forte di me, sono una debole e non ce la faccio proprio a resistere. Allora dopo cena mi sono concessa un piccolo sfizio. Mi son detta: ‘Vabbè, che sarà mai se mi preoccupo un po'. Solo due minuti” e invece son quattro ore che sfaso in preda all’angoscia esistenziale. La cosa mi è chiaramente sfuggita di mano e sembra essere diventata inarrestabile, e in preda al delirio irrazionale, visualizzando drammatici scenari obiettivamente lontani dalla mia condizione attuale di desolante sacco di materia organica affossata nel divano, non ci sto dentro per un cazzo. Ma proprio per un cazzo, perché sono arrivata al punto in cui anche Netflix diventa inutile. Questo succede quando speri che un episodio ti strappi dalla presammale, ma guardandolo non capisci una sega perchè non ci stai dentro. Il tuo cervello non vuole distrarsi dall’inferno personale che sta costruendo apposta per te - cioè, la paranoia è l’unica trama che vuole seguire, e allora suca. Quindi, in preda a questo stato mentale, invece di andare a letto e rimanere distesa con gli occhi spalancati per ore, aspettando che il mio cervello finisca per disconnettersi, esangue, dopo avermi ripetuto a mitraglietta per ore: “Sei una sfigata, morirai infelice e sola, perché sei una sfigata. Pure i tuoi amici pensano che sei una sfigata.” - ho deciso di mettermi a scrivere. A “esteriorizzare”, come mi diceva la mia psicoterapeuta (ciao Giuliana se mi leggi) quando ancora avevo soldi per pagarla. Che bella era la terapia. Saper di poter tirare le storie a qualcuno a pagamento, già solo l’idea mi faceva stare meglio, ancora prima di cominciare la terapia vera e propria - che poi non era nient’altro che tirarle pacchi a ruota libera per un’ora intera. Conosco persone che dicono che mai andrebbero a raccontare i propri cazzi a uno/a sconosciuto/a, ma per me nessuno dovrebbe ascoltare le pare della gente gratis. Che poi quegli sconosciuti si dà il caso che abbiano studiato tutte le pare possibili e immaginabili e quindi questi soldi se li meritano tutti. Perché se non le racconti a loro, le presemmale, a chi le racconti? Al tuo “significant other”? Al capo? Ai tuoi amici, quei mentecatti?! Che cazzo ne sanno loro delle tue pare, sanno gestire a malapena (e male) le loro. È per questo che quando i miei amici vengono da me per chiedermi un consiglio, io dico a tutti la stessa cosa: “E io che cazzo ne so...pero’ ecco qui, prendi questo numero: lei è Giuliana, le dici che ti mando io. Sicuramente lei qualcosa ti sa dire”. X O X O
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titolo
Con te ho tanti ricordi dell'inizio, ero proprio felice.
Carl Brave, tu che vivevi a Civitavecchia, noi sulla Fiesta, io precaria per davvero.
Sentivo che ti amavo e ti amavo per quel che conoscevo dell'amore.
Invece ora mi questiono su cosa sia davvero l'amore.
Sono stanca adesso, sarà il viaggio, sarà la terza sigaretta dopo giorni che non fumo.
Sarà che ho pure discusso con M..
Sono a casa e sono felice.
Anche se ieri sera mi sono rivista 2 anni di chat su Insta e non mi sentivo presammale, mi chiedevo solo chi cazzo eri.
Perché sentivo il vuoto di quelle chat.
Quindi chi siamo stati dopo il primo anno e mezzo per cinque anni?
Torno a Roma e quando scendo a Roma Trastevere sento che quella è casa mia anche se l'unica "base" che ho è la casa del Pigneto.
E manco c'è posto per me lì, dovrei comprare una poltrona letto.
Forse infondo lo sento che non sono pronta per una relazione, ma forse la vorrei perché vedo l'amore e mi emoziona, mi emozionano le persone innamorate e le sostengo quando l'amore è vero perché lo leggo negli occhi.
Però non posso manco accontentarmi di un R. che non mi chiede manco come sto dopo un viaggio.
E non mi accenna a vederci.
Cioè ma vai un po' a fanculo porcodio.
Forse sono solo stanca.
Ti, vi dico però che questa stanchezza è anche mentale perché sinceramente è proprio questo capire che sto bene tutto sommato sola che non mi permette proprio di perdere tempo con voi.
Certo c'è anche da dire che bisogna credere ed attrarre le cose, le persone, le situazioni.
Quando ho lasciato fluire l'idea di lavorare in ufficio come buyer, quando ho lasciato fluire l'energia di ciò che volevo assumendola come mia, è lì che tutto è accaduto.
Forse. Forse non ci credo io.
Forse sono io che dico e vivo come se mi stessi allontanando e creo quindi delle barriere energetiche.
Sono proprio stanca
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so tired of presammale, and yet so addicted to it. i feel sick for all the unhappiness that surrounds me, which is actually the most contagious thing - not the omicron variant
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I demoni tornano sempre prima o poi a infestare i tuoi pensieri, i tuoi sogni, quando meno te l aspetti, quando credi che sia tutto finito
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