#prelievo del sangue
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enos43 · 1 month ago
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I controlli
L’attività di controllo è alla base del lavoro di un team ed è classica del project management. È nota l’importanza del controllo dell’avanzamento dei costi, tempi di realizzazione e qualità di un progetto. In mancanza di controllo, il progetto andrebbe allo sbando, con previsioni finali molto approssimate. Allo stesso modo, dovremmo controllare alcune attività della vita corrente e, in…
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kon-igi · 5 days ago
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NUOVO TARIFFARIO PUNTO PRELIEVI PER PRESTAZIONI SANITARIE AGGIUNTIVE
(su triste e involontario suggerimento di @pianetatschai ché se non ironizzo poi smatto e mi iscrivo al Luigi Mangione Fan Club)
+2 euro -> ago meno doloroso per il prelievo
+5 euro -> infermiera con camice sbottonato sul petto/infermiere con manica arrotolata e muscolo dell'avambraccio guizzante
+10 euro -> chi fa il prelievo non risponde al cellulare lasciando la provetta attaccata al braccio
+20 euro -> non mettiamo il cerotto strappapeli sennò magari ci scappa lo scotch da carrozziere o persino il nastro americano
+50 euro -> non vi mandiamo l'infermiera ottantenne in pensione con la mano che trema
+100 euro -> assicuriamo materiale sterile monouso e non aghi utilizzati per il paziente prima di voi con l'HIV.
Abbonamento Prime Blood -> tutti i vantaggi sopraelencati e poi l'assicurazione che non vi telefoneremo di notte dicendo 'Dagli esami del sangue lei ha un tumore in fase terminale' salvo poi scusarci il giorno dopo per aver invertito le cifre dei valori.
Le disanime etico-sociali le lascio a voi che io sono impegnato a non digerirmi lo stomaco dal nervoso.
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scrocchiadita · 9 months ago
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In mattinata ho ricevuto una telefonata, dall’ospedale della mia città, in cui mi hanno chiesto se fossi stata disponibile per un prelievo di sangue da poter analizzare per via di una possibile compatibilità riguardante la donazione del midollo osseo. Ero al lavoro in quel momento, quindi non ho potuto esternare troppo ciò che provavo, ma ho sentito gonfiarsi gli occhi e la voce si è fatta più piccola e quasi balbettante. Mi sono emozionata, per un attimo ho pensato di aver finalmente uno scopo in questo universo, poi nel concreto finché non si hanno i risultati di questi esami non si può avere la certezza della compatibilità. L’iscrizione all’ADMO l’ho fatta durante il mio anno di servizio civile nel 2019, quasi una vita fa ormai. Tra sette anni scade il mio tempo nei registri e spesso mi sono chiesta se sarei mai stata chiamata e oggi è successo. Provo una sensazione strana, come se potessi, con questo gesto, risolvere le mie situazioni irrisolte, curare una persona che potrebbe morire, rendermi utile solo perché esisto e perché chissà quali marcatori genetici sono gli stessi di qualche sconosciuto, cittadino di chissà dove.
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yellowinter · 8 months ago
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Ho dormito un po' di più, mi sono svegliata sempre alle 6, ho bevuto un bicchiere d'acqua e mi sono bagnata la faccia e i polsi, ho fatto stretching, il caffè e mi sono preparata per andare a lavoro. Ho corso per prendere il bus ma l'ho perso, ho sorriso, ripreso il fiato e aspettato quello dopo. Oggi ho assistito il veterinario, abbiamo fatto un prelievo di sangue a una capretta e tolto il gesso a un vitello, ho imparato come bloccare e coricare le pecore in situazioni di emergenza, come prendere la temperatura, controllare le mucose e le altre varie parti del corpo, abbiamo anche fatto un po' di teoria sulla fisionomia e fisiologia animale in generale. Poi ho pulito come il solito, dato la pappa e fatto tante coccole a tutti, ho riso con gli altri ragazzi, constatato che il verso dei porcellini d'india è molto simile a quello delle zebre, ho finito puntuale e sono tornata a casa, sul pullman ho progettato insieme a una mia collega un parco giochi per le capre (si accettano consigli per il nome) e una libreria da tenere nell'ufficio sul tema dell'antispecismo per sensibilizzare i visitatori. Ho pranzato e sistemato la casa, poi ho fatto meditazione e ho letto un libro mentre fuori c'era un temporale assurdo, ho fatto la doccia e sono uscita a suonare l'handpan al fiume. Ora sono sul ponte, è tranquillo... faccio ancora un po' di musica poi rientro. Ho avuto delle brutte ipoglicemie in questi giorni e mi sono di nuovo scottata, a volte ho davvero tanti pensieri... da soffocarmi, corrono forte, tipo che mi sdraio e sento il cuore battere impazzito e la testa annebbiata. Ho delle sensazioni orribili, ma cerco di lasciarle andare. Di calmare la mente e respirare. Di accettare e non contrastare, di accogliere ma non trattenere. Soffro ma va bene. Perché so che starò meglio, perché so che il mio passato non torna e ciò che ho vissuto non mi identifica. Sono già libera dalla sofferenza e lo so bene. Anche se c'è, perché esiste e ci sarà sempre, ovunque. Ma sta a me scegliere cosa vedere, sentire e quali parti illuminare. Non c'è felicità senza dolore, come non c'è il buio senza la luce, giorno senza la notte, destra senza sinistra. Gli opposti sono facce della stessa medaglia e sono inseparabili, uno non esiste senza l'altro.
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canesenzafissadimora · 10 months ago
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Nel mio sangue circola un arcipelago di popoli del Mediterraneo. Da un prelievo vorrei conoscerne i nomi, come un appello in classe dove i nominati dicessero: presente. E se ne risultasse qualcuno mancante, provvederei con una trasfusione a completare l’assemblea. Pochi incroci sono avvenuti con feste di nozze, la gran parte attraverso emigrazioni, epidemie, deportazioni di schiavi, stupri di conquistatori. Vengo da Napoli, una città fondata da stranieri, Greci. Roma ha fra i suoi capostipiti un profugo da una città in fiamme, Enea da Troia. Via mare sono sbarcati portatori di merci, arti, tecniche, sementi. Filosofi, astronomi, scrittori di teatro e di poemi, calcolatori in numeri arabi e in geometrie, architetti, musici, scultori, portatori di religioni e infine della loro ultima notizia, il monoteismo. Appartengo al Mediterraneo che non è nord né sud, non è oriente e neanche occidente. È ventre liquido in comune ai tre più antichi continenti delle civiltà, Africa, Asia, Europa. Una mattina arrivato sull’isola greca di Kos chiesi a chi mi ospita il nome dell’isola di fronte. “La più grande che abbiamo, arriva fino a Vladivostok e si chiama Asia”. A metri zero sul livello del mare ho avuto la vertigine di stare davanti al più vasto dei continenti, apparso nella foschia del primo mattino. Arriva fino all’Oceano Pacifico. Per questo incrocio di terre affacciate sul Mediterraneo sento la parentela stretta con ogni suo viaggiatore. La lingua latina lo ha chiamato Nostrum, il più affettuoso nome dato a un mare. È un Nostrum che non esclude gli altri e non segrega al suo interno. È il nostro dell’ospitalità per il viandante, accolto perché la polvere dei suoi sandali, venuta da lontano, feconda il suolo in cui fa la sua sosta. Le sue storie ingrandiscono il repertorio dei racconti. La sua spezia condisce la scodella di chi l’invita all’ombra.
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dramasetter · 10 months ago
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Ci sono dei momenti in cui divento facilmente impressionabile per tutto ciò che riguarda sensazioni fisiche (per me) disturbanti (come può essere un prelievo del sangue o cambiare il nipple) che proprio solo a pensarci mi vien da stare male. Quindi perché non andare a pensare al momento in cui ho tolto la spirale?
E vorrei aprire una parentesi per le ragazze che stanno valutando se mettere la spirale
Pro: fa il suo lavoro. In molti casi (come me) si blocca il ciclo, non l'ho avuto per 5 anni (non da buttare come pro), a quanto pare fa miracoli per i problemi ormonali (quella ormonale logicamente)
Contro: ECCO. Un attimo. I fottutissimi contro sono due giorni in tutti questi 5 anni: il giorno in cui la metti e il giorno in cui la togli
Ma mi bastano per essere sicura che non la metterò mai più. Il dolore è soggettivo e va bene ma ricordo il giorno in cui ho messo la prima e sono rimasta per due ore in sala d'attesa sdraiata a piangere senza riuscire a muovermi con dei crampi allucinanti. Il ginecologo1, prima di metterla: 'non sentirai assolutamente niente'
E quando l'ho tolta... che OVVIO che sono sfigata e "di solito non si attacca così tanto" e allora cercavano di tirare in modo secco e deciso e non si staccava e io piangevo e urlavo (urlato una volta sola di dolore in vita mia) ed è stata una mezz'ora da film horror. Ginecologo2, prima di togliere la spirale: 'non sentirai assolutamente niente' (nb si è sentito in colpa per averlo detto)
Io apprezzo gli uomini che si danno alla ginecologia eh però che cazzo parlate sul dolore quando non potete sapere, state zitti non illudetemi a caso che poi mi sale pure il nervoso
In sintesi può andarvi bene o male ma se vi va male va davvero male e ora mi formicolano le vene per averci ripensato.
nwbzbwidbx
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inconsutile · 2 years ago
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cosa dire follettini e follettine, è confortante sapere di poter contare sulla sanità pubblica mica siamo in America (cit.) ed è per questo che ho dovuto pagare un privato per farmi dissanguare fare un prelievo del sangue
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azzurrocartadazucchero · 2 years ago
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Nope, era solo per curiosità. Mi fa piacere che non sia una ragazzina, così mi sento un po' meglio col mio non volerne ancora sapere di riprodurmi
Tranquillo anon, il mio pensiero è che non posso riprodurmi perché ho difficoltà a fare un prelievo del sangue, figuriamoci affrontare tutti gli esami di una gravidanza e un parto. Tipico pensiero da persona matura di 25 anni.
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adicunazionale · 20 days ago
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Assunzione: è lecita la richiesta di esami del sangue?
⚖️ Premessa: tutela della salute e rispetto della privacy Quando stai per iniziare un nuovo lavoro, può accadere che il datore di lavoro ti richieda di sottoporti a esami medici, incluso il prelievo del sangue. Ma è sempre lecito? La risposta è: non sempre. La normativa italiana tutela sia la salute del lavoratore che la sua dignità e riservatezza, imponendo limiti precisi ai poteri del datore di…
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gcorvetti · 1 month ago
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Pieno.
Giovedì per via della collega del altro team che è venuta a sostituire il kristo che era in vacamza, tale tipa si crede di essere il capo e come è successo altre volte mi tratta come un cane. Siccome non sopporto questo atteggiamento e per il periodo che sto attraversando ho dato di matto e preso l'headchef e dato la lettera di dimissioni, che per me vuol dire finisco il mese e ciao, invece non è possibile per via del contratto, devo dare un mese, quindi la fine è il 21 Aprile, ma già oggi soffro parecchio e quando il kristo mi ha chiesto la risposta è stata " Non voglio stare più qua, non mi interessa dei soldi". Al che lui essendo come tutti qua, sotto la media molto sotto la media, non capisce cosa sia cambiato, beh il fatto che anche lui si comportava di merda e forse non si rende conto, fatto sta che oggi sarei stato a casa volentieri, è una tortura per me stare qua anche un'ora in più. Spock come sempre mi ha ripreso perchè lui avrebbe preferito che prima avevo qualcosa, che è logicamente la strada da prendere visto che ho sempre fatto fatica a trovare lavoro per via del razzismo degli estoni, si gli estoni non sopportano gli stranieri, ma questo lo sapete. Avevo pensato che magari oggi e domani posso andare via prima, ma no, la mia collega aveva il prelievo del sangue, quindi visto che ci sono nuove disposizioni sulla chiusura, non possiamo chiudere la cucina presto, almeno alle 21, che a sto punto meglio 21.30 così facciamo 12 ore tonde di lavoro. Prospettive ? Nessuna, voglia di continuare su sto campo zero, voglia di scomparire 100000000.
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alicesfeelings · 6 months ago
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Mi sento responsabile perché ho fatto il prelievo del sangue.
Ora voglio una caramella, grazie. 😭
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m2024a · 9 months ago
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Fedez si sente male, nuovi problemi di salute: "Dolori addominali, vomito", ricoverato e poi dimesso Si è sentito male mentre stava volando diretto in Puglia per un evento, ma è stato subito portato in ospedale appena atterrato. Fedez sta di nuovo male. A darne notizia il suo staff, sull'account Instagram del cantante, spiegando la sua assenza alla serata in programma in una discoteca di Gallipoli. Il comunicato della Asl di Brindisi Secondo quanto fa sapere la Asl di Brindisi, "Il cantante è arrivato alle 22.29 (di ieri, n.d.r.) al Pronto soccorso del Perrino, su un'ambulanza del 118, con dolori addominali e vomito. È stato preso in carico e sottoposto a prelievo di sangue e terapia con antidolorifici. Alle 3.51 di oggi è stato dimesso su sua richiesta". Il messaggio dello staff di Fedez "Purtroppo durante il volo verso Gallipoli Federico non è stato bene, è stato soccorso da un'ambulanza in aeroporto e al momento è ancora in attesa dei risultati. Per questo motivo questa sera non potrà essere presente alla serata prevista al Praja di Gallipoli. Ci scusiamo con tutti per l'inconveniente. Lo staff". L'11 luglio scorso un altro malore Il malore arriva meno di un mese dopo il ricovero avvenuto l'11 luglio a Milano a causa di un'emorragia interna, durante il quale il rapper era stato sottoposto a una gastroscopia di controllo.
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cinquecolonnemagazine · 10 months ago
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La biopsia liquida ultrasensibile individua il cancro prima?
Un semplice prelievo di sangue per diagnosticare il cancro in fase precoce e monitorare l'efficacia delle terapie. È la promessa della biopsia liquida ultrasensibile, una tecnologia rivoluzionaria che sta aprendo nuove frontiere nella lotta contro la malattia. Come funziona la biopsia liquida ultrasensibile? La biopsia liquida è un esame che analizza il sangue alla ricerca di tracce di cellule tumorali o del loro DNA (ctDNA). Queste tracce, rilasciate nel sangue dal tumore in fase di sviluppo, possono essere identificate con tecniche estremamente sensibili, fornendo informazioni preziose sulla tipologia, lo stadio e l'aggressività del tumore. Quali sono i vantaggi? Rispetto alle tradizionali biopsie tissutali, che richiedono interventi invasivi, la biopsia liquida offre numerosi vantaggi: - Minore invasività: un semplice prelievo di sangue è sufficiente per l'esame, evitando traumi e disagi per il paziente. - Maggiore precocità: la biopsia liquida può individuare il cancro in fase molto precoce, quando le sue dimensioni sono ancora minime e la terapia è più efficace. - Monitoraggio del tumore: l'esame può essere ripetuto frequentemente per monitorare l'andamento del tumore e l'efficacia delle terapie, permettendo di adattare il trattamento in base alle necessità del paziente. - Rilevamento di mutazioni genetiche: l'analisi del ctDNA può identificare mutazioni genetiche nel tumore, fornendo informazioni utili per la scelta della terapia più appropriata. Quali sono i tumori che possono essere diagnosticati con la biopsia liquida ultrasensibile? La biopsia liquida è già utilizzata per la diagnosi e il monitoraggio di diversi tipi di cancro, tra cui: - Cancro al seno - Cancro del polmone - Cancro del colon-retto - Melanoma - Cancro del pancreas - Cancro della prostata Quali sono le sfide per l'utilizzo? Nonostante i progressi compiuti, la biopsia liquida presenta ancora alcune sfide: - Sensibilità: la quantità di ctDNA nel sangue può essere molto bassa, soprattutto in fase precoce di malattia, rendendo difficile la sua detection. - Specificità: il ctDNA può essere presente anche in condizioni non tumorali, come infezioni o malattie infiammatorie, richiedendo un'analisi accurata per evitare falsi positivi. - Costi: la tecnologia per la biopsia liquida è ancora relativamente costosa, limitandone la diffusione su larga scala. Quali sono le prospettive future? La ricerca sulla biopsia liquida è in costante evoluzione, con l'obiettivo di migliorare la sua sensibilità, specificità e accessibilità. Si prevede che in futuro la biopsia liquida diventerà uno strumento ancora più importante per la diagnosi precoce, il monitoraggio e la cura del cancro, contribuendo a migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti. La biopsia liquida ultrasensibile rappresenta una rivoluzione nella lotta contro il cancro. Offrendo un metodo non invasivo e precoce per la diagnosi e il monitoraggio della malattia, ha il potenziale per salvare molte vite. La continua ricerca e lo sviluppo di questa tecnologia sono fondamentali per renderla ancora più efficace e accessibile a tutti i pazienti. Foto di Ri Butov da Pixabay Read the full article
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Farmacie, si cambia: ecco come si trasformeranno in esercizi di “servizio” secondo il disegno di legge al vaglio del Cdm
Tutte le vaccinazioni (quelle contenute nel piano nazionale vaccinale) per gli over 12 oltre a quelle già possibili come Covid e influenza, alcuni esami diagnostici in telemedicina e l’allargamento dell’utilizzo di alcune analisi con prelievo di sangue capillare (controllo di glicemia, colesterolo, trigliceridi, ecc.) che in alcune regioni sono a già a carico del servizio sanitario nazionale come…
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mindfulness75 · 1 year ago
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AGOFOBIA: DALLA CONSAPEVOLEZZA ALLA GUARIGIONE
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Agofobia o Belonefobia: Cosa è❓
La belonefobia, dal greco antico "belone," che significa "ago" o "pungiglione" e "Fobia" una parola di origine greca che indica una paura intensa e irrazionale di qualcosa, conosciuta anche come agofoobia, è un disturbo caratterizzato dalla paura intensa e irrazionale di aghi o oggetti appuntiti. Chi soffre di questa fobia sperimenta ansia e disagio in situazioni che coinvolgono aghi, come iniezioni mediche o anche solo la vista di aghi. Questa avversione può generare sintomi fisici e psicologici significativi.
Cause e Origini dell'AgoFobia
L''AgoFobia, o paura degli aghi, può avere origini complesse e essere influenzata da diverse cause. Ecco alcune possibili cause ed elementi che possono contribuire alla sua origine:
1. Esperienze traumatiche passate:
Un'esperienza negativa o traumatica legata agli aghi, come un'iniezione dolorosa o un intervento chirurgico, può essere un fattore scatenante dell'agofobia. Le persone tendono a sviluppare paure legate a eventi passati.
2. Apprendimento per osservazione:
Vedere altri manifestare paura degli aghi, specialmente durante l'infanzia, può influenzare il modo in cui una persona sviluppa la sua relazione con gli aghi. L'apprendimento per osservazione è particolarmente significativo nei primi anni di vita.
3. Informazioni negative o stereotipi:
Ricevere informazioni negative sugli aghi o ascoltare storie spaventose da fonti non attendibili può contribuire alla formazione della paura. I media e le rappresentazioni negative possono anche svolgere un ruolo in questo processo.
4. Controllo eccessivo:
Alcune persone che hanno una tendenza al controllo eccessivo possono sviluppare l'agofobia a causa dell'idea di perdere il controllo durante un'iniezione o un altro procedimento medico che coinvolge gli aghi.
5. Predisposizione genetica e biologica:
Alcune ricerche suggeriscono che ci potrebbe essere una componente genetica nella suscettibilità alla paura. Inoltre, le risposte del corpo all'ansia possono essere influenzate da fattori biologici.
6. Disturbi d'ansia correlati:
L'agofobia può essere correlata ad altri disturbi d'ansia, come il disturbo d'ansia sociale o il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). La presenza di un disturbo d'ansia può aumentare la probabilità di sviluppare la paura degli aghi.
7. Sensibilità sensoriale:
Persone particolarmente sensibili a stimoli fisici, come il dolore o la sensazione di puntura, possono sviluppare l'agofobia. La paura può essere legata alla percezione di disagio fisico.
8. Protezione dell'incolumità:
La paura degli aghi può anche derivare da un istinto di autoconservazione. Il corpo può percepire gli aghi come minaccia per l'incolumità, attivando una risposta di paura.
9. Trattamenti medici negativi nell'infanzia:
Esperienze mediche negative durante l'infanzia, come numerosi trattamenti medici dolorosi o spiacevoli, possono contribuire allo sviluppo dell'agofobia.
10. Sensibilità al cambio:
Persone con una forte avversione al cambiamento o una scarsa tolleranza all'incertezza possono sviluppare l'agofobia poiché gli aghi rappresentano situazioni imprevedibili.
L'agofobia è spesso una combinazione di questi fattori, e la sua comprensione approfondita richiede un'analisi dettagliata delle esperienze individuali e del contesto in cui si è sviluppata la paura.
Come si manifesta l'AgoFobia❓
Questa fobia può manifestarsi in vari modi, e i sintomi possono variare da lievi a gravi. Ecco come l'agofobia può manifestarsi:
1. Ansia anticipatoria:
Le persone con agofobia spesso sperimentano un aumento dell'ansia già al pensiero di essere esposte a aghi o procedure mediche che coinvolgono aghi. La semplice idea di un'iniezione o di un prelievo di sangue può innescare la paura.
2. Reazioni fisiche:
L'ansia può manifestarsi attraverso sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, secchezza delle fauci, nausea o vertigini. Queste risposte fisiologiche sono tipiche di molte fobie.
3. Evitamento:
Le persone con agofobia tendono ad evitare situazioni in cui potrebbero essere esposte ad aghi. Ciò può includere evitare visite mediche, rifiutare vaccinazioni o trattamenti medici necessari, o addirittura evitare di assistere ad immagini o discussioni sugli aghi.
4. Paura dell'ago in sé o del dolore associato:
La paura può concentrarsi sull'oggetto aghi in sé o sul dolore associato alle procedure mediche. Alcune persone possono avere paura del semplice atto di vedere un ago, mentre altre temono il dolore fisico che ritengono possa derivare dall'utilizzo di aghi.
5. Attacchi di panico:
In alcune situazioni, l'agofobia può scatenare attacchi di panico, che sono episodi improvvisi di intensa paura accompagnati da sintomi fisici come difficoltà di respirazione, tremori, sudorazione e senso di morte imminente.
6. Disturbi del sonno:
L'ansia legata agli aghi può influenzare il sonno, causando insonnia o incubi. Il solo pensiero di un evento futuro che coinvolge aghi può disturbare il riposo notturno.
Impatto sulla vita quotidiana:
L'agofobia può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, limitando l'accesso a cure mediche necessarie o influenzando le decisioni legate alla salute. L'evitamento può portare a problemi di salute più gravi nel tempo.
È importante notare che la gravità dell'agofobia può variare da persona a persona. Alcune persone possono gestire la loro paura con un certo grado di disagio, mentre per altre può diventare debilitante e richiedere intervento professionale, come terapia cognitivo-comportamentale o altre forme di trattamento psicologico.
AGOFOBIA: Come Superarla
Superare l'agofobia richiede un approccio graduale e, in molti casi, il supporto di un professionista della salute mentale. Ecco alcuni passi che possono essere utili nel gestire la paura degli aghi:
1. Consapevolezza e Accettazione:
Riconoscere la presenza della fobia è il primo passo. Accettare che la paura degli aghi è un problema reale è fondamentale per affrontarlo.
2. Educazione sulla Paura:
Informarsi sulla procedura medica che coinvolge aghi può contribuire a demistificare l'esperienza. Comprendere che il dolore è spesso minimo e temporaneo può ridurre l'ansia associata.
3. Esposizione Graduale:
L'esposizione graduale è una tecnica efficace. Iniziare con situazioni meno intense, come guardare immagini di aghi, e gradualmente avanzare verso situazioni più reali, come assistere a un'iniezione.
4. Tecniche di Rilassamento:
Imparare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, può aiutare a gestire l'ansia durante le situazioni che coinvolgono aghi.
5. Counseling o Terapia:
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso raccomandata per trattare le fobie. Un terapeuta può aiutare a identificare pensieri negativi irrazionali e adottare nuovi modelli di pensiero.
6. Desensibilizzazione Sistemica:
Questa tecnica coinvolge la progressiva esposizione a stimoli temuti mentre la persona è rilassata. Può essere eseguita con la guida di un terapeuta.
7. Terapia di Gruppo:
Partecipare a gruppi di supporto o terapie di gruppo può offrire l'opportunità di condividere esperienze e strategie con altre persone che affrontano la stessa paura.
8. Farmaci:
In alcuni casi, i farmaci ansiolitici possono essere prescritti per aiutare a gestire l'ansia associata agli aghi. Questa opzione dovrebbe essere discussa con un professionista della salute.
9. Coinvolgimento Attivo:
Coinvolgere attivamente la mente durante le procedure mediche può distrarre dalla paura. Ad esempio, ascoltare musica, concentrarsi su una visualizzazione positiva o tenere una conversazione possono essere strategie utili.
10. Ricompense e Rinforzi Positivi:
Premiarsi per aver affrontato la paura può rinforzare il comportamento coraggioso. Celebrare anche i piccoli progressi è importante.
È fondamentale ricordare che ogni persona è unica e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un'altra. Consultare un professionista della salute mentale può fornire un supporto personalizzato e un piano di trattamento adatto alle esigenze individuali.
In conclusione, la belonefobia o agofoobia è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre. Affrontare questa paura richiede un approccio olistico che comprenda la comprensione delle cause profonde, l'adozione di strategie di gestione dell'ansia e, se necessario, il supporto di professionisti della salute mentale. Superare la belonefobia non solo migliora la qualità della vita, ma apre anche la porta a esperienze mediche e quotidiane più serene. Ricordiamoci sempre che il percorso verso il superamento di queste paure è un viaggio personale e che esistono risorse e sostegno disponibili per coloro che decidono di intraprenderlo.
"Supera la tua paura degli aghi oggi❗️Scegli la libertà dall'agofobia. Inizia il percorso verso una vita senza ansie❗️"
Tito Bisson
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scienza-magia · 1 year ago
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Cura per l'anemia falciforme grazie all'editing genetico CRISPR
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Approvato per la prima volta un farmaco basato sulle "forbici molecolari" CRISPR. Nel Regno Unito un trattamento basato sulla CRISPR sarà usato contro i sintomi più debilitanti di due malattie del sangue a carattere ereditario. Giovedì 16 novembre 2023 il Regno Unito ha autorizzato per la prima volta al mondo un farmaco basato sull'uso delle forbici molecolari CRISPR. Il trattamento, sviluppato dalla Vertex Pharmaceuticals di Boston e dalla Crispr Therapeutics of Switzerland, si chiama Casgevy ed è indirizzato ai pazienti che soffrono di due malattie genetiche del sangue, l'anemia falciforme e la beta-talassemia. Il medicinale servirà a prevenire gli episodi di dolore lancinante nei pazienti con anemia falciforme che non possono sottoporsi ad altre terapie, e ad evitare la necessità di trasfusioni di sangue mensili in chi è affetto da beta-talassemia.
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Di quali malattie parliamo? L'anemia falciforme e la beta-talassemia (o anemia mediterranea) sono malattie ereditarie del sangue molto gravi che interessano l'emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi fondamentale per il trasporto dell'ossigeno. Nella prima condizione, la mutazione di un gene che regola la produzione di emoglobina causa una malformazione dei globuli rossi, che assumono una forma a falce e diventano viscosi, formando aggregazioni e ostacolando il normale flusso sanguigno. Tra le conseguenze di questa malattia, che interessa soprattutto le popolazioni di origine africana e caraibica, ci sono crisi dolorose causate dall'ostruzione del flusso sanguigno da parte dei globuli malati. La beta-talassemia, più diffusa nelle aree che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, è causata da una mutazione genetica che causa una distruzione precoce dei globuli rossi, la scarsità di emoglobina e quindi un calo di ossigenazione del sangue. Poiché la malattia può causare gravi forme di anemia (carenza di ossigeno per i bisogni dell'organismo), i pazienti si devono spesso sottoporre a trasfusioni di sangue ogni 3-5 settimane per ritornare a valori accettabili. semaforo verde. L'agenzia di regolamentazione dei farmaci e dei prodotti sanitari del Regno Unito ha approvato la terapia per i pazienti di 12 anni o più affetti dalle due condizioni, "dopo una rigorosa valutazione della sicurezza, della qualità e dell'efficacia del farmaco". L'approvazione è condizionale e ha la durata di un anno, durante il quale le aziende produttrici dovranno continuare a fornire dati sulla sicurezza e l'efficacia. Si stima che circa 2000 persone siano eleggibili per il trattamento nel Regno Unito, e analoghe valutazioni sono in corso anche in Europa e Stati Uniti. Non un farmaco tradizionale. Il Casgevy ha l'obiettivo di ripristinare la normale produzione di emoglobina, ma si tratta di una terapia complessa e invasiva. Il trattamento prevede un prelievo di cellule staminali dal midollo osseo del paziente, l'invio delle cellule a un laboratorio dove con la tecnica CRISPR viene attivato un gene che produce una versione funzionante di emoglobina, una chemioterapia per eliminare le cellule anomale nel paziente e prepararlo a quelle mutate e, dopo la loro reinfusione, un mese in ospedale in attesa che le staminali mutate si installino e comincino a produrre emoglobina sana. Un'altra qualità di vita. Nei trial effettuati finora, 45 pazienti con anemia falciforme hanno ricevuto la terapia ma solo 29 sono stati seguiti per almeno 18 mesi. Di questi, 28 si sono liberati delle crisi di dolore per almeno un anno dopo l'infusione. Poiché la CRISPR apporta modifiche permanenti al DNA si pensa che i risultati possano essere duraturi. In un secondo studio clinico, 54 pazienti con beta-talassemia si sono sottoposti alla terapia. Dei 42 che sono stati seguiti nel lungo periodo, 39 non hanno avuto bisogno di trasfusioni per almeno un anno, e gli altri hanno visto ridurre il bisogno di trasfusioni del 70%. Non per tutti. Per avere accesso al trattamento, i pazienti devono essere rimasti senza altre opzioni terapeutiche. Per l'anemia falciforme una cura c'è, ma si tratta del trapianto di midollo osseo, un'opzione che richiede un donatore compatibile e realizzabile solo per il 20% dei pazienti. Tra le criticità del Casgevy c'è poi l'aspetto economico: la terapia si preannuncia estremamente onerosa e deve essere effettuata in strutture specializzate, una possibilità da cui - almeno per quanto riguarda l'anemia falciforme - sarebbero automaticamente esclusi i pazienti del Sud del Mondo che più ne avrebbero bisogno. Read the full article
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