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storiearcheostorie · 1 year ago
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ARCHEOLOGIA / Pompei, trovata (e ricostruita) a Civita Giuliana una nuova "stanza degli schiavi"
#ARCHEOLOGIA / #Pompei, trovata (e ricostruita) a Civita Giuliana una nuova "stanza degli schiavi" Articolo completo con foto e video su Storie & Archeostorie: @Pompeiisites #archaeology #archeologie
È stato ritrovato, nella villa romana di Civita Giuliana, a circa 600 metri dalle mura dell’antica Pompei, l’arredo di una stanza assegnata agli schiavi. Sembra una fotografia, che denuncia una situazione di precarietà e subalternità. Tuttavia, si tratta di un’immagine di quasi 2000 anni fa, realizzata con la tecnica dei calchi, esistente solo a Pompei e dintorni. Materiali quali mobili e…
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numberonebasementglitter · 4 years ago
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Centaur by Igor Mitoraj - Pompeii site, Pompeii, Italy • • • #centaur #centauro #igormitoraj #pompeiisites #pompeii #pompeiiruins #italy #italia #italië #contrast #contrastphotography #sun #sunnyday #sunshine #backlight #summer #sunmerholiday #holiday #holidays #tourist #shotoniphone #iphonephoto #iphonephotography #iphonephotographer (bij Pompeii - Parco Archeologico) https://www.instagram.com/p/CETu8F4HJBB/?igshid=bv6aep9bs5a8
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A postcard from Pompeii. The whole area leading up to the main entrance to the city is covered with beautiful pink flowers and lush greenery. We took the train and visited on a very hot day and other than under my hat, this was pretty much the only shady spot! Great day for catching a bit of a sun tan! I've got an IGTV video of our day in the historical city on my channel if you want to check out what Pompeii really looks like in person. (It is amazing!) Have you ever visited Pompeii before? #Italy #Pompeii #PompeiiRuins #VisitPompeii #PompeiiItaly #pompeiisites #southwestitaly #AmalfiCoast #AmalfiCoastItaly #Campania #IGTV #travel #travelpost #travelblogger #ItalyLandscape #prettylittleitaly #igersitalia #mediterranean #Italia #travelinspo #travelblog #summerholiday #holidayinspo #vacation #beautyitaly #ItalianEscape #ItalianHoliday (at Pompeii, Italy) https://www.instagram.com/p/B0tgI5HhQI8/?igshid=1m0im0dyrpnsh
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heartourism · 6 years ago
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Tour organizzati per Pompei 🏛️😍 #pompeiparcoarcheologico #pompeia #pompeiscavi #pompeitempusvita #pompeii #pompeiiruins #pompeisites #pompei #pompeiano #pompéianasruas #tourorganizzati #tourdigruppo #vesuvio #pompeiisites #turismo #scavi #scavidipompei #ruins #heartourism #pompeii_parco_archeologico #gruppo #pompéia #visitnaples #pompeij #archeologia #archaeology #pompeii #pompeiitempusvita #pompeiitaly (presso Pompei Scavi) https://www.instagram.com/p/BwZ04sTh_Z1/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=ycugkr4dymry
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laterrazzasorrento · 3 years ago
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Il 21 giugno “solstizio d’estate”, nel giorno in cui il sole appare più alto nel cielo, sarà possibile osservare nell’area archeologica di Pompei il sorgere del sole, in asse lungo via delle Terme. I raggi solari, entrando parallelamente a quelli viari, inonderanno le strade (via delle Terme, via di Nola e via dell’Abbondanza), nell’attimo dell’alba di luce, riflettendosi sulle architetture e sui basalti stradali. 🌅 Un ciclo che si ripete continuo e sempre uguale, con una variazione di solo mezzo grado, un diametro solare, rispetto a ciò che avrebbero osservato gli antichi pianificatori dell’abitato. La forma della città, infatti, come era stato già ipotizzato a fine Ottocento, deriva il suo impianto dal movimento del sole e dall’evento solstiziale. Una caratteristica scientifica e culturale che si riflette nel modo di costruire le città, riscontrata anche in altri siti della pianura campana e che è oggetto di un progetto di ricerca di un gruppo di studiosi e dottorandi del laboratorio Capys dell’Università della Campania. Lunedì 21 giugno sarà possibile assistere a questo evento straordinario prenotando un ingresso al sito di Pompei a partire dalle ore 4,45. La prenotazione è obbligatoria, con acquisto biglietto su www.ticketone.it o presso le biglietterie del sito, da venerdì a domenica (orari di sportello/9,00 -17,30), per un numero massimo di 99 persone. Costo 20 € (+ 1,50€ prevendita on-line) - Ridotto 10€ (+ 1,50€ prevendita on-line) tra i 18 -25 anni e possessori Artecard. Gratuito al di sotto 18 anni. L’iniziativa è riservata a massimo 99 visitatori. I visitatori, che accederanno dal varco di ingresso agli scavi di Porta Marina Superiore e sosteranno lungo via delle Terme per osservare il fenomeno astronomico che avverrà alle 5,50. #pompei #pompeii #pompeiscavi #pompéi #pompeiiruins #pompeiisites #solstiziodestate #solstice #solstice #solsticio #estate #estate2021 #summer #summertime #napoli #naples #sorrento #sorrentocoast #laterrazzafamilyholidays #casavacanze #vacation #vacationrental #amalficoast #costieraamalfitana #positano #capri #alba #sunrise #sunriseoftheday #sunrise_sunset_photogroup #scavidipompei (presso Pompeii - Parco Archeologico) https://www.instagram.com/p/CQQFES1N7N2/?utm_medium=tumblr
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bbpompei · 7 years ago
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#Pompei, ecco gli scavi e il fregio del mecenate degli spettacoli gladiatori #pompeiiruins #ruins #pompeii #pompeiisites
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joele-sepel-joelse · 6 years ago
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#POMPEI #POMPEII🇮🇹 #pompeiithermalbaths #POMPEITERME #pompeiiarcheologicalpark #SCAVIDIPOMPEI #SiteOfPompeii #POMPEIISRUINS #POMPEIIRUINS #pompeisitoarcheologico #pompeiscavi #rovinedipompei #PARCOARCHEOLOGICODIPOMPEI #SITODIPOMPEI #PompeiiSites #JoelSe #JoelSepel #JoeleSepel #JOELSE #JOELSEPEL #JOELESEPEL #joelse #joelsepel #joelesepel #CANTANTE #cantadortalentoso #elfrontman #TheRocker #musiciansinger #thevocalist #bestsinger #chanteur #xxl24cms #italianrocker #CRUMBLENOT #THEGREATESTSHOWMAN @joelsepel @joel_sepel
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bbpompei · 8 years ago
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#Pompeii imperial Villa , detail #pompeiiruins #scavidipompei #pompeiisites #pompei #ruins #archeologia #archeological
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bbpompei · 8 years ago
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Buon #8marzoalmuseo , oggi tutte le #donne entrano #gratis nei #musei e #siti #archeologici! Medaglione con busto ritratto detta poetessa Saffo- I sec. a.C. L’affresco, appartenente al IV stile della #pittura #pompeiana, raffigura una giovane donna che regge con le mani delle tavolette cerate ed uno stilo. La pittura era probabilmente accompagnata da un pendant con un ritratto maschile. Se è da considerarsi fuorviante l’ipotesi che il quadretto riproduca l’effige della celebre poetessa Saffo, sembra invece plausibile che il lezioso atteggiamento della fanciulla servisse a metterne in risalto la provenienza da una famiglia colta e benestante. #pompeiisites #pompeii
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storiearcheostorie · 2 years ago
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MEDIA / Open Pompeii: un sito e un’App per indagare il sito e le sue meraviglie
#ARCHEOLOGIA #MEDIA / Open Pompeii: un sito e un’App per indagare il sito e le sue meraviglie #pompeiisites @pompeii_sites
Pompei apre i suoi archivi digitali alla libera consultazione attraverso il sistema “Open Pompeii”. Case, edifici, reperti e affreschi “navigabili” online per “visitare” il parco archeologico e ammirarne i tesori in maniera interattiva. di Redazione Un immenso patrimonio di dati del Parco archeologico di Pompei, raccolti in decenni di scavi (e aumentato significativamente in tempi recenti…
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heartourism · 5 years ago
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Rosso pompeiano, un incanto solo a vederlo. . . Foto di @loredanacaserta_tourguide . . #pompeiscavi #pompeitempusvita #pompeiiruins #pompeiitempusvita #pompéi #scavidipompei #heartourism #pompeipolis #pompeia #pompeiibrand #pompeiflowers #pompeii_parco_archeologico #pompeiparcoarcheologico #pompeiruins #pompeipride #pompeiitaly #closetonaples #pompeicentrale #pompeii #pompeiopolis #pompeiisites #italy #italia #pompei (presso Pompei Archeological Site) https://www.instagram.com/p/ByF6srbodE4/?igshid=1g8zhd0a6txlx
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joele-sepel-joelse · 6 years ago
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joele-sepel-joelse · 6 years ago
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joele-sepel-joelse · 6 years ago
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storiearcheostorie · 6 years ago
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POMPEI, 3 gennaio 2019- Da oggi, 3 gennaio, la Schola Armaturarum di Pompei torna visitabile al pubblico. Il racconto di questo luogo simbolo della rinascita di Pompei, tragicamente collassato nella parte superiore il 6 novembre 2010, sarà affidato ai restauratori che illustreranno il minuzioso intervento di restauro sugli affreschi, e gli ambienti retrostanti oggetto dell’ultima campagna di scavo che ha contribuito a chiarire la funzione di questo edificio.
Le visite saranno possibili ogni giovedì negli orari di apertura del sito, per gruppi contingentati di visitatori.
E’ il primo passo verso un più articolato progetto di fruizione e di musealizzazione, esteso anche ai vani retrostanti, che consentirà di vedere i dipinti e gli oggetti nel loro luogo di rinvenimento.
Scavata da Vittorio Spinazzola tra il 1915 e il 1916, la Schola Armaturarum era probabilmente un edificio di rappresentanza di un’associazione militare, come si può dedurre dalle decorazioni e dal rinvenimento di armi custodite al suo interno. Gli ultimi scavi eseguiti per la messa in sicurezza delle strutture, sembrano rafforzare questa ipotesi. Sul retro dell’edificio sono infatti venuti alla luce ambienti di servizio dove si custodivano anfore contenenti olio, vino pregiato e salse di pesce provenienti dal Mediterraneo (Creta, Africa, Sicilia, Spagna), prodotti di qualità da servire in occasioni conviviali o di rappresentanza.
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La Schola durante gli scavi del 1915-16
Quello del 2010 non fu l’unico crollo dell’edificio. Durante i bombardamenti alleati del ’43, la struttura venne semidistrutta e andarono perduti in maniera irreparabile gran parte degli elevati e degli apparati decorativi .Nei successivi restauri condotti da Amedeo Maiuri tra il 1944 e il 1946, si procedette a una ricostruzione integrale delle pareti laterali fino a 9 m di altezza e alla realizzazione di una copertura piana in cemento armato. Come avvenne per molti restauri dell’epoca, l’intervento ricostruttivo, finalizzato a riproporre i volumi originari dell’edificio, fu eseguito con materiali impropri (ferro e cemento) rispetto alle tecnologia costruttiva antica
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La Schola dopo i bombardamenti del 1943
L’indagine della Procura non ha individuato cause o responsabilità del crollo del 2010. E’ tuttavia probabile che il collasso fu determinato da una serie di concause, aggravate dall’intensità delle piogge di quei giorni: il probabile malfunzionamento dei sistemi di smaltimento dell’acqua e il conseguente peso eccessivo della copertura moderna; la spinta del terreno retrostante; l’incompatibilità dei materiali utilizzati nella ricostruzione postbellica; la mancanza di un sistema programmato di monitoraggi e manutenzione. Il crollo aveva interessato in maniera preponderante la ricostruzione moderna di Maiuri e in misura minore le pitture originali.
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La ricostruzione di Maiuri
Gli interventi di recupero hanno avuto inizio nel 2016 con il supporto tecnico di Ales, la struttura interna del Mibac che si occupa da più di tre anni della manutenzione programmata di Pompei. Realizzata una copertura temporanea che consentisse l’avvio dei lavori, si è proceduto inizialmente alla messa in sicurezza delle strutture e degli apparati decorativi, per evitare l’ulteriore perdita di porzioni originali. E’ stato cioè necessario in una prima fase ripristinare la stabilità delle murature e degli intonaci superstiti, fortemente compromessa dalle sollecitazioni dovute al crollo della copertura e delle pareti laterali. Successivamente si è intervenuti sulle superfici dipinte agendo in parallelo, sulle pareti conservate all’interno dell’edificio e ricomponendo in laboratorio i frammenti recuperati dopo il crollo. Si è scelto di ripristinare la leggibilità figurativa attraverso un’attenta pulitura e un’accurata presentazione estetica, pur garantendo la riconoscibilità dell’intervento. In particolare il trattamento delle lacune presenti sulle pareti dipinte è stato oggetto di un’approfondita riflessione critica. Si è scelto di adottare il ‘tratteggio’, una tecnica messa a punto dall’Istituto Centrale del Restauro negli anni ’40, che consiste nell’accostamento di leggerissimi tratteggi verticali ravvicinati che ripropongono la policromia originale e consentono di ripristinare l’unità dell’immagine perduta, garantendo tuttavia la possibilità di distinguere da vicino l’intervento di restauro.
Gli interventi realizzati
Sotto, Parete est prima e dopo gli interventi
Parete est prima degli interventi
Parete est dopo gli interventi
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  “Da metafora dell’incapacità italiana di prendersi cura di un luogo prezioso che appartiene all’intera umanità, la riapertura della Schola Armaturarum rappresenta un simbolo di riscatto per i risultati raggiunti a Pompei con il Grande Progetto, e più in generale un segnale di speranza per il futuro del nostro patrimonio culturale. – dichiara Massimo Osanna – Da quel crollo avvenuto nel novembre del 2010, la cui risonanza mediatica determinò un coro d’indignazione internazionale, si è affermata una nuova consapevolezza della fragilità di Pompei e la necessità di avviare un percorso di conservazione, fatto non solo d’interventi straordinari ed episodici, ma soprattutto di cure e di attenzioni quotidiane.”
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Trattamento delle lacune con la tecnica del tratteggio
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Particolare della reintegrazione pittorica a tratteggio
Fonte: Comunicazione e foto ufficiali
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#Pompei, così rinasce la Schola Armaturarum [#FOTO] #ScholaArmaturarum #MadeinPompei #Pompeiisites #Campania #Archeologia © RIPRODUZIONE RISERVATA POMPEI, 3 gennaio 2019- Da oggi, 3 gennaio, la Schola Armaturarum di Pompei torna visitabile al pubblico…
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storiearcheostorie · 6 years ago
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©foto del Parco Archeologico di Pompei -Only newspaper/No archive RIPRODUZIONE RISERVATA
POMPEI (NA), 23 dicembre 2018 – Scoperto un terzo cavallo di razza con ricca bardatura militare nella stalla di Civita Giuliana, nel corso della recente campagna di scavo. Nella zona Nord fuori le mura del sito archeologico di Pompei, lo scorso marzo un’ operazione congiunta del Parco Archeologico con la Procura della Repubblica di  Torre Annunziata (con il Procuratore capo Alessandro Pennasilico e il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli), il Comando Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata e il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli aveva dato avvio ad un importante intervento di scavo allo scopo di arrestare l’attività illecita di tombaroli a danno del patrimonio archeologico dell’area. L’intervento aveva portato alla luce una serie di ambienti di servizio di una grande villa suburbana conservata in maniera eccezionale, con diversi reperti (anfore, utensili da cucina, parte di un letto in legno di cui è stato possibile realizzare il calco). Tra gli ambienti era stata individuata la stalla della tenuta dove si era potuto realizzare il calco di un cavallo di razza.
GALLERY – IL RITROVAMENTO
Nella prima fase di scavo era stata identificata una mangiatoia lignea di cui è stato possibile realizzare un calco, la sagoma integra di un cavallo e le zampe di un secondo animale . Le attuali operazioni di scavo, avviate nel mese di luglio, hanno messo in luce integralmente tale ambiente e  hanno individuato la parte restante del secondo cavallo e un terzo equide con i resti di una ricca bardatura di tipo militare. Dei due, l’uno giace riverso sul fianco destro, con il cranio ripiegato sulla zampa anteriore sinistra. Presumibilmente legato alla mangiatoia, non era riuscito a divincolarsi. L’altro giace riverso sul fianco sinistro, e sotto la mandibola conserva il morso in ferro. La realizzazione dei tunnel da parte dei tombaroli e la conseguente cementificazione delle cavità, non hanno permesso di realizzare il calco del terzo cavallo.
Durante la fasi di scavo del corpo sono, inoltre,  venuti alla luce cinque reperti bronzei. Sulle coste della gabbia toracica, fortemente rimaneggiate, si sono individuati quattro reperti in legno di conifera rivestiti di lamina bronzea  di forma semilunata ; un quinto oggetto, sempre in bronzo, è stato recuperato sotto il ventre, in prossimità degli arti anteriori, formato da tre ganci con rivetti collegati da un anello a un disco.
GALLERY – LA BARDATURA
La forma di questi elementi e i confronti in letteratura fanno ipotizzare che appartengano a un tipo particolare di sella definita a quattro corni, formata da una struttura di legno rivestita con quattro corni, due anteriori e due posteriori, ricoperta da placche di bronzo che servivano per dare stabilità al cavaliere, in un periodo in cui non erano state inventate le staffe. Selle di questo tipo sono state utilizzate nel mondo romano a partire dal I secolo d.C. ed in particolare in ambito militare. Le giunzioni ad anello erano quattro per ogni bardatura e servivano a collegare diverse cinghie di cuoio per bloccare la sella sul dorso del cavallo . Si tratta sicuramente di bardature militari da parata.
Ulteriori elementi riferibili agli “ornamenta” del cavallo sono documentati dietro la schiena, dove tracce di fibre vegetali lasciano ipotizzare la presenza di un drappo/mantello e nello spazio tra le zampe posteriori ed anteriori, in cui un ulteriore calco suggerisce la presenza di una sacca. E’ probabile che parte dei mancanti finimenti siano stati trafugati dai tombaroli.
“I tre cavalli, come forse il primo rinvenuto ed analizzato, dovevano far parte della “razza più nobile”, animali di rappresentanza, per la loro imponenza dimensionale, probabilmente frutto di accurate selezioni, e per i finimenti di pregio, in ferro e bronzo.  – sottolinea il Direttore Generale Massimo Osanna. Questi eccezionali ritrovamenti confermano che si trattava di una tenuta  prestigiosa, con ambienti riccamente affrescati e arredati, sontuose terrazze digradanti che affacciavano sul golfo di Napoli e Capri, oltre ad un efficiente quartiere di servizio, con l’aia, i magazzini per l’olio e per il vino, e ampi terreni fittamente coltivati, anche stando a le prime indagini di inizio Novecento. Nel 2019 saranno stanziati due milioni di euro, dai fondi ordinari del Parco archeologico,  per procedere all’esproprio dei terreni e per proseguire le indagini di scavo, al termine delle quali sarà possibile l’apertura al pubblico.”
GALLERY – LA RICOSTRUZIONE
Lo studio della sella è a cura dell’archeologo Domenico Camardo, mentre le ricerche sul campo sono seguite dall’archeologa Paola Serenella Scala. 
©foto del Parco Archeologico di Pompei -Only newspaper/No archive RIPRODUZIONE RISERVATA
#ARCHEOLOGIA / #Pompei, scoperto un terzo #cavallo di razza con ricca #bardatura militare nella stalla di Civita Giuliana [#FOTO] #Pompeiisites #SCOPERTE ©foto del Parco Archeologico di Pompei -Only newspaper/No archive RIPRODUZIONE RISERVATA POMPEI (NA), 23 dicembre 2018 - Scoperto un terzo cavallo di razza con ricca bardatura militare nella stalla di Civita Giuliana, nel corso della recente campagna di scavo. 
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