#pomodoro e basilico
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A mio discapito ho scoperto un altro periodo bruttissimo da vivere all'estero (oltre al Natale):
L'ESTATE
#l'anno scorso ero appena arrivata e quindi chi cazzo se n'è accorto#l'estate italiana is a thing cari amici miei#voglia di mozzarella pomodoro fresco basilico freselle tutto#pesche anguria melone albicocche#IL GELATO VERO#mado mi manca tutto#fatemi tornare a casa#my life in tokyo#sembra io stia scherzando ma mi metterei a piangere momo
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Cose così
Allora sono vegetariana, scelta che ho fatto tantissimi anni fa.
Non ho mai rotto il cazzo a chi mangia carne(la cucino per i miei figli), di solito sono gli onnivori a spaccare i maroni.
Non ho da dire nulla sui vegani, tranne per qualche caso estremista, che va bene un po'...
Spesso mangio vegano.
Ci sono cose che non capisco e che proprio non mi piacciono, tipo il seitan, sto impasto di farina poi messo a bollire nel brodo vegetale, che dovrebbe poi assomigliare alla carne,della quale prende solo un po' di consistenza,ma il sapore no, anzi ti stai mangiando un blocco di farina, ti stai riempiendo di glutine , va be contenti loro...
Oggi per pura curiosità ho assaggiati il tonno vegano.
5/10
Lo ricorda un po' per via dell'ingrediente che usano i vegani per ricordare il sapore del pesce, l'alga nori.
All'inizio il sapore somiglia agli omogenizzati, anche l'odore😝.
No non mi è piaciuto 😑
Forse con un sughetto al pomodoro e basilico per condirci la pasta. Proverò il restante così, forse.
Non sto giudicando nulla,è solo il mio parere verso un prodotto che non rispecchia i miei gusti.
Rispetto assolutamente le scelte alimentari e non solo delle persone.
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Day 33
Giorno 33 - ieri.
Totale caffè bevuti, 2. Ci siamo assestati, ormai.
A pranzo: mezze maniche pomodoro e basilico e un piattino di totani di contorno; a cena, per mancanza d'altro, pizze SG ordinate a domicilio (io ho preso la diavola, come è mia consuetudine).
Notte interessante e grande stanchezza stamattina all'attaccare in turno da casa, ma eccoci qui.
Devo iniziare la seconda stagione di Rings of Power, nonostante tutti siano già corsi ad insultarla, perché il sottotesto sub-dom Galadriel-Sauron della prima stagione m'è rimasto nel cuore. E a una certa, si fotta il purismo letterario: l'intrattenimento è intrattenimento.
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Pugliese doc, per sempre, ti amo
Le relazioni mi son sempre state ferale sconquasso di grande angoscia. Stare con una donna significa temere costantemente di ferirla, sgretolandola brutale fra le fauci, chiedersi ogni giorno: e se domani incontrassi l��amor eterno? Cosa potrei fare allora? Aver orrore di sbagliare strada e non poter tornare indietro, perché non sempre si può far inversione a costo zero. Anzi, quasi mai. Ma non voglio più ferire, tradire, esser causa d’ulteriori sofferenze. E così schivo l’impegno finché posso, convinto d’esser libero, di poter gestire il terrore della scelta, la paura di perdersi qualcosa di meglio che ancora non c’è. Una simile inquietudine m’accade con la pizza. Cerco da sempre la pizza della vita e qualche mese fa, casualmente, m’è capitato d’incontrarla: rossa di pomodoro, mozzarella, pomodori secchi, ricotta forte e basilico, bassa, digeribile, perfetta. Da quando l’ho assaggiata, non ho più voluto tentarne altre, sto bene, mi sono assestato e sono felice, perché il sabato, quando so che lei m’aspetta, godo già dal pomeriggio nell’attesa di vederla. Ora, entusiasta della scoperta, ne ho raccontato subito la gioia alla mia ex psicoterapeuta, evidenziandovi il nesso con la mia fifa dei legami e quello che mi pareva, forse, uno spiraglio di salvezza, la speranza di non esser condannato all’insoddisfazione eterna. Ma, invece di congratularsi per l’inaspettata rivelazione, lei ha preso a dirmi: “Così però ti neghi la possibilità di sperimentare nuove pizze. Potrebbe essercene una ancor più buona, ma tu così non lo saprai mai”. Ma dico, cazzo, da che parte stai? Faccio tanto per uscire da questo cazzo di loop, ti dico che forse ho trovato una risposta e tu ti metti lì a tentarmi? “Allora, Giuseppe, come esercizio per la prossima volta ti do il compito di provare una nuova pizza sabato”. Sì, convinta. Lo farò sicuramente. Il sabato, com’è ovvio, ho tenuto il punto e ho ripreso, fedele, la mia stupenda amata pugliese doc. Come se non bastasse, però, son giunti a canzonarmi anche il buon Angelo e la cameriera del locale (!!!!), spronandomi a cambiare ché “la monotonia è noiosa” ed “è come vivere coi paraocchi”. OK, alla fine esausto, ho promesso un cambiamento. Ci sono ricascato. Ho ceduto. Ho tradito la mia pizza. Ieri sera ne ho tentata un’altra, apparentemente buona, esteticamente magica, e m’ha fatto schifo, dio, schifo, tanto che devo ancora digerirla. A cos’è valso il tentativo, allora? Avevo ancora bisogno di provare? A fine serata Angelo ha capito e m’ha chiesto scusa. Ha capito e ho capito anch’io d’esser finalmente sulla buona strada.
#nonché di star gioiosamente risparmiando 70 euro a settimana#una pugliese doc è per sempre#la santa meraviglia di scoprirsi felici e fedeli
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Ieri ho cenato presto, perché poi volevo provare a studiare un po' dopo cena, e anche la mia coinquilina Violetta stessa cosa.
Quindi abbiamo preparato qualcosa noi due senza aspettare le altre compagne di casa.
Il nostro modo di cucinare nel nostro appartamento è molto scientifico: facciamo tutto a caso. Oggi abbiamo preparato della pasta con pomodoro e mozzarella con basilico, e praticamente non abbiamo dosato o pesato nulla, abbiamo fatto tutto più o meno a intuito.
La cosa strana, è che poi siamo soddisfatti di come ci vengono le cose.
Cioè, ieri sera forse io e Violetta abbiamo un po' esagerato con gli ingredienti, perché quando siamo soli noi due esageriamo ancora di più in tutto, siamo senza freni, e anziché fusilli con pomodoro e mozzarella ci è venuta una cosa come pomodoro e mozzarella con fusilli, e poi ci abbiamo buttato sopra una quantità di basilico tritato pari alla produzione media annua del Brasile.
Però non ce ne importa nulla, anzi: ci piace non avere regole di nessun tipo, nel cucinare, come nel parlare, nel giocare, nel prenderci in giro, nel passare il tempo. In fondo, la regola di questo appartamento è: "niente regole".
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Ricette di famiglia: La semplicità d'un tempo
La pappa al pomodoro è un piatto che mi lega profondamente alla mia famiglia, soprattutto alla mia nonna, è una ricetta che ho sempre visto preparare a casa nelle occasioni speciali o durante le feste, specialmente nel periodo natalizio, ma anche nella quotidianità di tutti i giorni. Ad esempio, quando tornavo da suola e mi fermavo a pranzo dalla nonna, spesso mi riscaldava la pappa al pomodoro: calda, morbida e saporita come solo lei sapeva fare. Quando mangiavo lei sedeva accanto a me e mi diceva sempre che "da piccola non c'era altro, si mangiava altro che quella". Infatti, durante la sua infanzia e adolescenza, nel primo dopoguerra, la sua famiglia era povera, e non potendosi permettere cibi prelibati come carne o pesce, mangiavano in modo semplice, con le poche cose che avevano. La pappa al pomodoro infatti era un piatto anti spreco, povero ma gustoso, perché veniva preparato semplicemente con il pane vecchio e i pomodori.
RICETTA
Ingredienti: Polpa di pomodoro 800g, Pane casereccio 300 g, Acqua q.b, Aglio 1 spicchio, Basilico q.b, Olio extravergine d'oliva q.b, Sale fino q.b.
Preparazione: Per preparare la pappa al pomodoro, in un tegame scaldate leggermente l'olio, sbucciate l'aglio e tagliatelo a fettine sottili (se non lo gradite, potete usarlo intero in camicia e successivamente rimuoverlo). Fate soffriggere, poi versate la polpa di pomodoro e un po’ di sale. Fate cuocere dolcemente per un'abbondante mezz'ora. Intanto tagliate il pane a fette e dividetele a metà. Quando il sugo è pronto, allungatelo con un po’ d’acqua (la dose di acqua può variare a seconda del tipo di pane usato). Mescolate e immergete le fette di pane, spezzettandole se necessario in modo da inserirle tutte nella pentola. Premete leggermente con il mestolo. Coprite con il coperchio e lasciate riposare circa 15 minuti. Trascorso questo tempo il pane sarà ben ammollato e impregnato di sugo, aggiungete ancora acqua al bisogno e mescolate bene. Rimettete sul fuoco e lasciate cuocere dolcemente per altri 5 minuti o fino a raggiungere la consistenza desiderata: le fette di pane dovranno sfaldarsi completamente e creare proprio "una pappa". Spegnete il fuoco e regolate di sale, poi completate con un abbondante giro d'olio e qualche foglia di basilico. Mescolate bene e servite calda, tiepida o fredda!
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Spaghetti con rigatino, melanzane, pomodoro fresco e basilico tritato, fatto qualche giorno fa per viziarmi un po'.
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Pasta col sugo di pomodoro e foglie di basilico.
Sto bene bancooo
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𝔾ℕ𝕆ℂℂℍ𝕀 𝔸𝕃𝕃𝔸 𝕊𝕆ℝℝ𝔼ℕ𝕋𝕀ℕ𝔸
la Campania e i suoi meravigliosi piatti!☀️🔝
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰 &
🍳 𝙲𝚄𝙲𝙸𝙽𝙰!
#𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 (𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 😍):
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝕀 👇
☺︎ 600 gr di patate
☺︎ Farina q.b. per fare un impasto morbido ma sodo
☺︎ 750 gr di salsa di pomodoro
☺︎ 1 cipolla
☺︎ Olio evo
☺︎ 200 gr di provola
☺︎ 150 gr di parmigiano
☺︎ Basilico
👇 ℙℝ𝕆ℂ𝔼𝔻𝕀𝕄𝔼ℕ𝕋𝕆 👇
1. Lessiamo le patate
2. Schiacciamo le patate e incominciamo a impastare aggiungendo la farina poco alla volta fino a formare un impasto morbido ma sodo
3. Creiamo dei bigoli che tagliamo a formare gli gnocchi
4. Intanto in una padella mettiamo a soffriggere la cipolla previamente tagliata piccolina
5. Aggiungiamo la salsa di pomodoro, il sale, il basilico e lasciamo bollire a fuoco alto per 15 minuti
6. Mettiamo a bollire l’acqua, saliamo, cuociamo gli gnocchi un po’ alla volta e li scoliamo appena vengono a galla
7. Li mettiamo nella pirofila dopo aver messo un po’ di salsa di pomodoro, ormai pronta
8. Condiamo gli gnocchi con altra salsa, i cubetti di provola, il parmigiano e continuiamo fino a quando non finiscono gli gnocchi
9. Concludiamo con parmigiano
10. Informiamo a 200° con grill per 10 minuti!
...e mangiamooo!!! E sentirete cosa vuol dire mangiare qualcosa di assolutamente meraviglioso! Grazie di ❤️ mentori campane @gigialacorte , @giannettamarisa6 , @flv258 , @santimar51, Loredana, Santina Marrazzo, Carmelina Rizzo, Assunta de Feo 🙏💛
𝘙𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘋𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀.
𝘌̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢, 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘳𝘢 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
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A me la carbonara fa schifo....vuoi mettere una pasta pomodoro e basilico?
Magari hai anche ragione, può essere un po’ troppo sopravvalutata la carbonara (anche se a me piace un sacco) ma la pasta col pomodoro è troppo monotona… cioè si, è buona ma non è nulla di speciale 🤷🏼♀️
(Parere mio personale)
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https://www.recettes-italiennes.org/spaghetti-pomodoro-e-basilico/?fbclid=IwAR2sfJMrBLP5dU9LbfCGTyKht2goQ5dDWdlRwWfaCfaJ2ARliLy_3nkzHqk.
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Pizzette di Melanzane r pomodorini arrosto
Ingredienti 1 melanzana tonda Mozzarella fiordilatte o senza lattosio Pomodorini Salsa di pomodoro Basilico fresco Olio extravergine Sale fino Tagliate a fettine spesse circa mezzo cm le melanzane e grigliatele. In una padella antiaderente arrostite a fuoco alto i pomodorini tagliati a metà con 1 cucchiaino di olio e un pizzico di sale per 6/7 minuti rigirandoli di tanto in…
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Franco Pepe: pizze famose e dove mangiarle
Originario di Caiazzo, paesino in provincia di Caserta e cresciuto portando avanti l’attività di famiglia, il nome di “Franco Pepe” è indice di garanzia gastronomica. Il suo ristorante pizzeria “Pepe in Grani” edificato in un palazzo del XVIII secolo sempre nel luogo natìo, è da sempre tra i più affollati della Campania. Vincitore di diversi premi, Franco Pepe è considerato il miglior pizzaiolo al mondo. Ma cos’è che rende le sue ricette così speciali? Scopriamolo insieme.
Franco Pepe: dalla pizza alla specialità culinaria
Già da piccolo Franco Pepe cresce nell’attività di famiglia un ristorante-pizzeria dove apprende l’arte di impreziosire ciò che di per sé è già goloso. Ma è solo dopo il 2012 che la sua arte diventa “delizia”: proprio in quell’anno infatti, come citato, il “maestro” apre la sua pizzeria nel centro di Caiazzo. Da allora la sua carriera è in costante crescita tanto da vincere il pizza Award nel 2019 ed essere considerato il miglior pizzaiolo dell’anno tra il 2021 e il 2022.
L’arte dell’impasto
Una pizza spettacolare, un cuoco eccellente, un’arte intrapresa dai primi anni di vita… Ma qual è il segreto che rende la pizza di Franco Pepe così speciale? A prescindere dall’impeccabile bravura, l’impasto è costituito da un mix sapiente di 3 farine diverse, viene lavorato a mano, come si faceva una volta e lasciato lievitare naturalmente. Questo processo è indispensabile per rendere la pizza leggera, digeribile e dall’inconfondibile gusto morbido. L’aggiunta di ingredienti sempre freschi e forniti da produttori locali, sono il corollario necessario per rendere il prodotto finale un’eccellenza “made in Campania”.
Pizze famose Franco Pepe
Margherita Sbagliata Le pizze di Franco Pepe, dal sapore inconfondibile, saporite, leggere e ad alta digeribilità, sono frutto di ricerca, passione e utilizzo di ingredienti di altissima qualità. Tra le più celebri, nonché più richieste dal pubblico proprio per la loro originalità, abbiamo: - Margherita Sbagliata: una rivisitazione della classica pizza Margherita. La base, composta da sola mozzarella di bufala, viene cotta normalmente in forno a legna. Solo successivamente la salsa di pomodoro viene messa a “crudo” con l’aggiunta di basilico fresco e salsa di basilico. Il tutto composto ad arte per esaltare il contrasto di sapori e temperature. - Scarpetta: un’esplosione di gusto e sapori inconfondibili con il piacere, aggiuntivo, di fare la classica “scarpetta”. La pizza è composta da una fonduta di parmigiano, mozzarella di bufala, pomodori “a freddo”, basilico e fiori di basilico. Non siete sazi? Per un piacere prolungato, il cornicione può essere “sfruttato” anche successivamente, per intingerlo nel “sugo”. - AnaNascosta: La più sapiente forma di unione tra frutta (tropicale) e pasta di pizza. Non pizza pomodoro e ananas, ma una creazione ai limiti del talento con un perfetto connubio di sapori dolci e salati. La pizza fritta, avvolta su se stessa, viene farcita con fonduta di grana padano, prosciutto crudo San Daniele e tocchetti di ananas ��nascosti” all’interno. Il tocco in più? Polvere di liquirizia alla fine. - Sensazione di Costiera: Ed eccoci alla pizza che esalta i sapori della mitica Costiera. Composta da alici e mozzarella di bufala fresca, il vero “colpo di genio” è proprio l’aggiunta di scaglie acri e deliziose del limone di Sorrento grattugiato. Gusto, leggerezza, profumo di mare e sentore di limoni profumati… Non una pizza, ma un’esperienza culinaria assolutamente da provare!
Altri luoghi dove assaggiare le pizze di Franco Pepe
Oltre a Pepe in Grani (qui potete visitare il sito ufficiale per prenotare o vedere il suo menù https://www.pepeingrani.it/), Franco Pepe ha esportato la sua arte in altre location, per portare il suo stile unico a un pubblico più ampio: - “La Filiale” al Castello di Villafranca (Brescia): Un progetto che combina l’eccellenza della pizza di Franco Pepe con l’eleganza di una location storica. - Partnership con hotel di lusso: Franco Pepe ha collaborato con prestigiosi resort in Italia e all’estero, come il Four Seasons di Milano, per proporre le sue pizze in ambienti esclusivi.
Franco Pepe: il futuro della pizza
Ma l’impegno del Maestro Pizzaiolo Franco Pepe non si ferma alla sola creazione. Nel completo rispetto della tradizione millenaria della pizza, il suo obiettivo resta tutt’oggi l’innovazione intrisa di “elementi antichi”. L’amore e la passione per l’arte della pizza, e soprattutto la voglia di perfezionarla sempre di più con la modernità degli anni 2000, ha spinto il grande chef a diffondere questa passione anche alle generazioni future, creando una nuova “stirpe” di futuri pizzaioli innamorati di quella che potremmo definire una vera e propria arte, proprio come lui. Per questo a suo nome, oggigiorno esistono tantissimi progetti proprio a tale scopo. Conclusione Franco Pepe ha trasformato la pizza in un’opera d’arte, unendo tradizione, innovazione e qualità. Le sue pizze sono un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita, un viaggio nei sapori autentici della Campania. Avete mai provato una pizza di Franco Pepe? Condividete la vostra esperienza nei commenti! Read the full article
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Quell'Agosto a Milano. Era deserto ma noi c'eravamo sul balcone di casa tua, il sole limpido spalmato in faccia, cucinavi per me.
Con tutti i ricordi legati alla pasta al sugo che può avere un bambino italiano io penso a te, a quel giorno, ho ballato sulle scie profumate del basilico fresco, ho pregustato il tuo bacio all'aglio e pomodoro.
È bello vedersi dopo tutto questo tempo, potersi dire che siamo più felici, che stiamo bene, che abbiamo preso la decisione giusta.
Ma io ti chiedo ti ricordi quel giorno? Ti amerò per sempre.
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Sugo bella Napoli
INGREDIENTI: 1 cipolla 300 gr. di carne a pezzi di vitello con nervetti 2 salsicce di maiale 2 tracchie (costine di maiale) 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro 2 bottiglia di passato di pomodoro 1 bicchiere di vino bianco Tanto basilico PREPARAZIONE: Si soffrigge la cipolla pian piano poi si aggiunge la carne e si lascia soffriggere un po’ quando si forma un po’ di crosticina aggiungere il…
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