#plesso solare
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Riposo e Ricarica: Il Mio Viaggio di Autodisciplina e Crescita Personale
Esplorando la Forza Interiore e la Visualizzazione con il Potere della Manifestazione della legge di Attrazione. Check this magnificent artwork on https://www.soulbirdart.com/ Eccomi sintonizzata nuovamente qui con voi. Non sono sparita, sono ancora qui dopo una buona vacanza rigenerante. In realtà, non si tratta di una vera e propria vacanza, ma di un momento in cui ho dovuto concentrare le…
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#agende#assunzione#Crescita Personale#energia#legge dell&039;attrazione#legge di attrazione#manifestazione#plesso solare#tecniche di visualizzazione#visualizzazione
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I grandi contrasti nascono spesso da grandi amori. Quante volte l'ho visto accadere.
Ci si innamora di una persona che diventa immediatamente l'oggetto di ogni nostro pensiero e desiderio. Vederla, sentirla è vitale come l'ossigeno per i polmoni. Quando non c'è, ne sentiamo la mancanza che pulsa nel plesso solare. Le nostre emozioni sono completamente rivolte a lei spesso trascurando ogni altra cosa. Tutto quello che lei fa è meraviglioso, ogni sua caratteristica rientra in un disegno di perfezione.
Se fossimo già in grado di osservarci minuziosamente, ci renderemmo subito conto di quanto squilibrato sia tale stato d'animo e cercheremmo di bilanciarlo con un'egual dose di distacco. In circolo però ci sono potenti droghe, gli ormoni, che ottundono ogni nostro raziocinio impedendoci la consapevolezza del processo che è in atto. Questa infatuazione prima o poi raggiunge il suo acme e da lì comincia la discesa. Sarebbe bello che ciò si risolvesse quanto meno con l'iniziale indifferenza dove lei torna ad essere una sconosciuta tra tante ma così non è, anzi:
tanto l'hai desiderata, tanto adesso ti darà fastidio. Le caratteristiche che tanto ti sorprendevano lasciano il posto ad una profonda delusione. I "Credevo che... " si sprecano. Ecco perchè è tanto difficile mantenere la promessa di un amore eterno che sconfigga ogni avversità. Nel momento in cui l'abbiamo fatta eravamo già sotto l'effetto di narcotici. In fin dei conti, nessuno ha colpa quando si dorme in quanto tutto accade secondo leggi puramente biologiche e chimiche.
Il lavoro su di sé è vincere la sola biologia permeandola con la chiara luce della coscienza.
Riccardo Sadè
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La maggior parte delle relazioni sentimentali che cominciano con "fortissima chimica" finiscono a scatafascio.
Ciò perché, solitamente, quella chimica ...è Karma.
Aggiungo che quando a intervenire è il plesso solare (le cosidette farfalle nello stomaco), si ha un dettaglio in più.
Le anime simbiotiche (fiamme gemelle o come vuoi chiamarle), sentono nel cuore una profondità che non ha attaccamenti. Cosa del tutto estranea al chakra del potere.
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[dettagli al post: plesso solare= 3° chakra/potere; cuore= 4° chakra]
#relazioni#karma#uomini#donne#conosci te stesso#consapevolezza#discernimento#lavoro su di sè#chimica#amori#zombie#società#svegliatevi#aprite gli occhi#colpi di fulmine#responsabilità#crescita interiore#società malata#illusioni#catene#fiamme gemelle
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Non so perché quella donna stia piangendo. Non so nemmeno perché continui a fissare la mia faccia, come se volesse inghiottirla. Né perché accarezzi con le mani tremanti la benda che ho al polso..
I mio polso non ha niente, non mi dà nessun fastidio.
Quello che mi fa male è il petto. Qualcosa si è bloccato all'altezza del plesso solare. Non so che cosa può essere. Adesso è perennemente conficcato lì. Lo sento sempre, anche se ho smesso di portare il reggiseno. E per quanto faccia respiri profondi, non vuole andarsene.
Un grumo formato da urla e gemiti aggrovigliati, intrecciati fra loro uno strato dopo l'altro. È per la carne. Ho mangiato troppa carne. Le vite degli animali che ho divorato si sono tutte piantate lì. Il sangue e la carne, tutti quei corpi macellati sono sparpagliati in ogni angolo del mio organismo, e anche se i resti fisici sono stati espulsi, quelle vite sono ancora cocciutamente abbarbicate alle mie viscere.
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terzo chakra Manipura Posizione: Plesso solare Funzione: Espansività, consapevolezza della vita, azione, volontà e piacere Colore: Giallo Elemento: Fuoco Senso: Olfatto Cristalli e pietre: Tutte le pietre gialle, in particolare la calcite, la citrina e il topazio Mantra: Ram Nota: Mi Animali: Ariete, simbolo del fuoco https://www.meditazionezen.it art by Gwinnett Living ********************* third chakra Manipura Location: Solar plexus Function: Expansiveness, awareness of life, action, will and pleasure Yellow color Element: Fire Sense: Smell Crystals and stones: All yellow stones, especially calcite, citrine and topaz Mantra: Ram Note: Mi Animals: Aries, symbol of fire https://www.meditazionezen.it art by Gwinnett Living
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ancora penso e cerco
un nesso, un senso
ti prego vita dammi un cenno
silenzio
lei ti fotte senza consenso
non sento più niente adesso
solo il sangue denso, solo un peso
immenso che batte sul plesso solare
ma qua è tutto spento
un gesso alla gola e qualche pensiero
o forse son cento
o forse è sempre lo stesso
come cazzo si fa?
prendo un paio di benzo
un sorso d'assenzio, un po' di sesso
ne accendo una che sembra incenso
mi taglio, mi bendo e poi me ne pento
dove ho messo il buonsenso?
l'ho perso assieme ai sentimenti
sorrido e mento, è un procedere lento
verso un inferno terso, spendo
in lacrime il dolore intenso che tengo
dentro mentre mi reggo a stento
con lo sguardo sperso e rendo l'anima
indietro o quel che è rimasto
oggi non vengo, non scendo dal letto
tendo all'oblio, non credo più in nessun dio
io spengo tutto, lo giuro
io stendo tutto, anche se ho detto
che ho smesso, lo giuro
sto con il capo flesso nel cesso
va così ormai troppo spesso
tento un respiro e svengo
sulla pelle solo il freddo
del vento.
#poesia#disturbo borderline#bpd#dolore#sofferenza#borderline personality disorder#pensieri#slam poetry#depressione
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Prima o poi capita a tutti. A me l’ultima volta è successo qualche mese fa. Se non vi è successo… succederà. Se vi è già successo… è probabile che succeda ancora.
Più sono sveglie più sono spietate.
Quando sentono che l’amore è finito, o si è addormentato, o forse non c’è mai stato… non c’è più nulla che possiate fare per farle tornare indietro. Da quel momento è finita, anche se a voi non è stato notificato nulla verbalmente e anche se il rapporto o la convivenza possono durare ancora per un certo periodo. Di norma, se siete fortunati, lei vi concede un periodo di ‘adattamento’, ma lo fa solo per pietà nei vostri confronti, non perché non si sia accorta che è irrevocabilmente giunta l’ora di andare via.
Pretendono AMORE… nulla di meno… e fanno bene, per quanto a noi possa fare davvero male. Noi uomini per quanto concerne l’apertura alle emozioni siamo in media di qualche millennio indietro rispetto a loro.
Non sono appagate dall’amore mentale, dall’affetto, dalla convivenza “perché in fondo si sta bene insieme”. Se non è amore, allora non è niente.
Nel 99 per cento dei casi lei si è già innamorata di un altro. L’altro in realtà è sempre l’effetto, non la causa della crisi del rapporto, ma noi, inevitabilmente, affibbieremo a lui una grossa parte della colpa: “Se non ci fosse stato quello stronzo…”.
Invece no, se noi avessimo veramente amato… lo stronzo di turno non sarebbe arrivato. E se fosse arrivato sarebbe stato respinto dalla coppia, come da un muro di gomma. Invece è entrato… per mostrare una breccia, una crepa, una mancanza.
Regolarmente in noi maschi nascono sentimenti di competizione nei confronti dell’altro: “Cosa ha lui che io non ho? È più bravo a letto? È più divertente? È più intelligente?”. La competizione è inutile, perché anche se fosse l’ultimo scemo del pianeta, anche se avesse il pisello più piccolo del vostro, anche se fosse economicamente spiantato… se lei è innamorata, se lo sente nel Cuore, per lei è l’uomo migliore del mondo. Ed è giusto che sia così perché l’apertura del Cuore è anche un’apertura degli occhi e le permette di vedere l’anima dell’altro oltre le caratteristiche della personalità, è un RICONOSCIMENTO CARDIACO. La medesima apertura le consente di “mettere a fuoco” (è proprio l’espressione giusta) i limiti del rapporto precedente. E a ogni nuovo amore corrisponde un’apertura maggiore: un fenomeno richiama inevitabilmente l’altro.
Quindi l’unico effetto della nostra competizione è maggiore sofferenza, crisi d’identità, disistima di sé, rabbia verso noi stessi. Anche se stravolgiamo la nostra vita nel disperato tentativo di interpretare i suoi nuovi desideri, stiamo solo prolungando l’agonia: pazienti in coma che non vogliono staccarsi la spina.
Come avevo accennato in un post precedente ( Lo stato di non-mente ) il centro mentale e quello emotivo immediatamente si coalizzano – in oriente questa “associazione a delinquere” viene chiamata kama-manas – per cercare di sopravvivere alla situazione pericolosa che si è venuta a creare. Questo significa in termini pratici che il plesso solare si surriscalda, si contrae, fa male, provoca senso di nausea, mentre l’intero corpo emotivo vibra. Le vibrazioni del corpo emotivo raggiungono il centro mentale, il quale inizia a produrre pensieri in maniera incontrollata. I pensieri mentali sono legati al tempo, quindi saranno tutti ricordi del passato e sterili fantasie sul futuro.
Cominciamo a pensare agli anni – a volte anche solo mesi – trascorsi con quella persona: le promesse che ci aveva fatto, i momenti divertenti trascorsi insieme, le chiacchierate sugli argomenti in comune, i progetti, la fusione nel sesso, lo stare abbracciati, l’odore, lo sguardo, il modo di muoversi, i sacrifici fatti per lei… Poi ci proiettiamo stupidamente nel futuro: magari torna (no, non torna… e se torna è peggio, il momento della recisione viene solo prorogato), se la rincontriamo le dobbiamo dire questo e poi questo, e anche se lei risponde così, poi noi rispondiamo così (ore di dialoghi immaginari, che non sono mai avvenuti e forse non avverranno mai).
“Se fossimo rimasti insieme avremmo potuto fare…”
“La mia vita non ha più senso senza di lei.”
“Non mi innamorerò mai più così.”
“Non incontrerò mai più una donna come lei.”
Ogni volta che pensiamo a tutto questo il plesso solare ci fa ancora più male e soffriamo ancora di più.
Tutte cazzate. Se lei ci lascia è perché siamo pronti per qualcosa di nuovo, di più adatto al nostro sviluppo interiore. Ho sperimentato personalmente più volte come l’amore successivo sia già dietro l’angolo e solo l’attaccamento al vecchio e la paura del nuovo ci impediscono di vederlo in breve tempo.
In queste occasioni possiamo cogliere quanto siamo DIPENDENTI da un’altra persona per sentirci “qualcuno”, ossia degli individui completi. Se il nostro benessere dipende da una presenza esterna, allora siamo condannati a vivere con la paura di essere abbandonati e precipitare di nuovo nella sofferenza.
Una donna che ti lascia mette in gioco la tua identità… ti costringe a fare i conti con chi sei veramente… e per questo fa così male.
Dal momento che l’ego non vuole morire allora cominciano i ricatti – la sua forma di resistenza al fluire della vita:
“Se mi lasci mi fai soffrire, sei senza cuore!”
In realtà è vero l’opposto: lei ci lascia perché ha più Cuore di quanto noi possiamo permetterci in questo momento.
“L’altro ti lascerà appena si sarà stufato di te, mentre io ti amo veramente e voglio stare insieme a te per sempre.”
Questo significa non vivere nel presente e immaginare come andrà a finire una storia solo per giocare sulla paura del partner. Una nuova storia potrà durare una settimana o tutta la vita… ma ESISTE SOLO ADESSO e solo adesso può essere pienamente vissuta.
“Stai distruggendo tutto quello che abbiamo costruito insieme.”
Ma ciò che è stato bello non viene mai distrutto, si sta solo passando a una fase superiore della crescita di entrambi. Solo ciò che non serve più viene abbandonato.
“Mi stai dando troppo dolore.”
In verità non è mai la decisione di lei a causarci sofferenza, il fatto che lei ci lasci fa solo in modo che emerga allo scoperto una sofferenza che già si trovava dentro di noi e che veniva tenuta coperta dalla relazione stessa.
Il ricatto – che a volte può essere violento – è un tentativo del bambino immaturo che abbiamo dentro di agganciarsi al corpo astrale di lei, per scatenarle sensi di colpa, dubbi, paure, frustrazioni. È il nostro dolore a pronunciare queste frasi, con lo scopo di approfittare dei momenti di incertezza della nostra partner per manipolarla – anche se inconsapevolmente e in buona fede – e indurla a cambiare idea. Sono gli ultimi disperati tentativi di un ego che non vuole crescere. Se lei non è sufficientemente VIGILE riguardo ciò che accade al suo interno, lui riesce ad agganciarla a livello del corpo astrale, risvegliando il dolore di lei, le sue paure e le sue ansie, rendendo più difficile e piena di sofferenza la sua decisione di andarsene.
Fino a quando non cominciamo a essere più svegli il rapporto di coppia non è un vero rapporto d’amore, è semplicemente un’occasione per scoprire chi siamo veramente attraverso l’altro, usando l’altro come specchio. Il rapporto di coppia in definitiva serve solo a svegliarci – talvolta in maniera traumatica – non a renderci ottusamente felici come la famiglia del mulino bianco.
SALVATORE BRIZZI
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Prima o poi capita a tutti. A me l’ultima volta è successo qualche mese fa. Se non vi è successo… succederà. Se vi è già successo… è probabile che succeda ancora.
Più sono sveglie più sono spietate.
Quando sentono che l’amore è finito, o si è addormentato, o forse non c’è mai stato… non c’è più nulla che possiate fare per farle tornare indietro. Da quel momento è finita, anche se a voi non è stato notificato nulla verbalmente e anche se il rapporto o la convivenza possono durare ancora per un certo periodo. Di norma, se siete fortunati, lei vi concede un periodo di ‘adattamento’, ma lo fa solo per pietà nei vostri confronti, non perché non si sia accorta che è irrevocabilmente giunta l’ora di andare via.
Pretendono AMORE… nulla di meno… e fanno bene, per quanto a noi possa fare davvero male. Noi uomini per quanto concerne l’apertura alle emozioni siamo in media di qualche millennio indietro rispetto a loro.
Non sono appagate dall’amore mentale, dall’affetto, dalla convivenza “perché in fondo si sta bene insieme”. Se non è amore, allora non è niente.
Nel 99 per cento dei casi lei si è già innamorata di un altro. L’altro in realtà è sempre l’effetto, non la causa della crisi del rapporto, ma noi, inevitabilmente, affibbieremo a lui una grossa parte della colpa: “Se non ci fosse stato quello stronzo…”.
Invece no, se noi avessimo veramente amato… lo stronzo di turno non sarebbe arrivato. E se fosse arrivato sarebbe stato respinto dalla coppia, come da un muro di gomma. Invece è entrato… per mostrare una breccia, una crepa, una mancanza.
Regolarmente in noi maschi nascono sentimenti di competizione nei confronti dell’altro: “Cosa ha lui che io non ho? È più bravo a letto? È più divertente? È più intelligente?”. La competizione è inutile, perché anche se fosse l’ultimo scemo del pianeta, anche se avesse il pisello più piccolo del vostro, anche se fosse economicamente spiantato… se lei è innamorata, se lo sente nel Cuore, per lei è l’uomo migliore del mondo. Ed è giusto che sia così perché l’apertura del Cuore è anche un’apertura degli occhi e le permette di vedere l’anima dell’altro oltre le caratteristiche della personalità, è un RICONOSCIMENTO CARDIACO. La medesima apertura le consente di “mettere a fuoco” (è proprio l’espressione giusta) i limiti del rapporto precedente. E a ogni nuovo amore corrisponde un’apertura maggiore: un fenomeno richiama inevitabilmente l’altro.
Quindi l’unico effetto della nostra competizione è maggiore sofferenza, crisi d’identità, disistima di sé, rabbia verso noi stessi. Anche se stravolgiamo la nostra vita nel disperato tentativo di interpretare i suoi nuovi desideri, stiamo solo prolungando l’agonia: pazienti in coma che non vogliono staccarsi la spina.
Come avevo accennato in un post precedente ( Lo stato di non-mente ) il centro mentale e quello emotivo immediatamente si coalizzano – in oriente questa “associazione a delinquere” viene chiamata kama-manas – per cercare di sopravvivere alla situazione pericolosa che si è venuta a creare. Questo significa in termini pratici che il plesso solare si surriscalda, si contrae, fa male, provoca senso di nausea, mentre l’intero corpo emotivo vibra. Le vibrazioni del corpo emotivo raggiungono il centro mentale, il quale inizia a produrre pensieri in maniera incontrollata. I pensieri mentali sono legati al tempo, quindi saranno tutti ricordi del passato e sterili fantasie sul futuro.
Cominciamo a pensare agli anni – a volte anche solo mesi – trascorsi con quella persona: le promesse che ci aveva fatto, i momenti divertenti trascorsi insieme, le chiacchierate sugli argomenti in comune, i progetti, la fusione nel sesso, lo stare abbracciati, l’odore, lo sguardo, il modo di muoversi, i sacrifici fatti per lei… Poi ci proiettiamo stupidamente nel futuro: magari torna (no, non torna… e se torna è peggio, il momento della recisione viene solo prorogato), se la rincontriamo le dobbiamo dire questo e poi questo, e anche se lei risponde così, poi noi rispondiamo così (ore di dialoghi immaginari, che non sono mai avvenuti e forse non avverranno mai).
“Se fossimo rimasti insieme avremmo potuto fare…”
“La mia vita non ha più senso senza di lei.”
“Non mi innamorerò mai più così.”
“Non incontrerò mai più una donna come lei.”
Ogni volta che pensiamo a tutto questo il plesso solare ci fa ancora più male e soffriamo ancora di più.
Tutte cazzate. Se lei ci lascia è perché siamo pronti per qualcosa di nuovo, di più adatto al nostro sviluppo interiore. Ho sperimentato personalmente più volte come l’amore successivo sia già dietro l’angolo e solo l’attaccamento al vecchio e la paura del nuovo ci impediscono di vederlo in breve tempo.
In queste occasioni possiamo cogliere quanto siamo DIPENDENTI da un’altra persona per sentirci “qualcuno”, ossia degli individui completi. Se il nostro benessere dipende da una presenza esterna, allora siamo condannati a vivere con la paura di essere abbandonati e precipitare di nuovo nella sofferenza.
Una donna che ti lascia mette in gioco la tua identità… ti costringe a fare i conti con chi sei veramente… e per questo fa così male.
Dal momento che l’ego non vuole morire allora cominciano i ricatti – la sua forma di resistenza al fluire della vita:
“Se mi lasci mi fai soffrire, sei senza cuore!”
In realtà è vero l’opposto: lei ci lascia perché ha più Cuore di quanto noi possiamo permetterci in questo momento.
“L’altro ti lascerà appena si sarà stufato di te, mentre io ti amo veramente e voglio stare insieme a te per sempre.”
Questo significa non vivere nel presente e immaginare come andrà a finire una storia solo per giocare sulla paura del partner. Una nuova storia potrà durare una settimana o tutta la vita… ma ESISTE SOLO ADESSO e solo adesso può essere pienamente vissuta.
“Stai distruggendo tutto quello che abbiamo costruito insieme.”
Ma ciò che è stato bello non viene mai distrutto, si sta solo passando a una fase superiore della crescita di entrambi. Solo ciò che non serve più viene abbandonato.
“Mi stai dando troppo dolore.”
In verità non è mai la decisione di lei a causarci sofferenza, il fatto che lei ci lasci fa solo in modo che emerga allo scoperto una sofferenza che già si trovava dentro di noi e che veniva tenuta coperta dalla relazione stessa.
Il ricatto – che a volte può essere violento – è un tentativo del bambino immaturo che abbiamo dentro di agganciarsi al corpo astrale di lei, per scatenarle sensi di colpa, dubbi, paure, frustrazioni. È il nostro dolore a pronunciare queste frasi, con lo scopo di approfittare dei momenti di incertezza della nostra partner per manipolarla – anche se inconsapevolmente e in buona fede – e indurla a cambiare idea. Sono gli ultimi disperati tentativi di un ego che non vuole crescere. Se lei non è sufficientemente VIGILE riguardo ciò che accade al suo interno, lui riesce ad agganciarla a livello del corpo astrale, risvegliando il dolore di lei, le sue paure e le sue ansie, rendendo più difficile e piena di sofferenza la sua decisione di andarsene.
Fino a quando non cominciamo a essere più svegli il rapporto di coppia non è un vero rapporto d’amore, è semplicemente un’occasione per scoprire chi siamo veramente attraverso l’altro, usando l’altro come specchio. Il rapporto di coppia in definitiva serve solo a svegliarci – talvolta in maniera traumatica – non a renderci ottusamente felici come la famiglia del mulino bianco.
SALVATORE BRIZZI
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Forse mi sono arresa, o forse non mi è mai importato veramente di farcela. La notte diventa confusione ed il giorno un tormento. Mi sveglio in preda agli incubi e mi addormento in un lago di lacrime. Il cibo è diventato veleno e non ricordo il sapore dell'acqua. Tra alcol, droga e psicofarmaci la realtà diventa distorta e le luci strobo della lampada sul tavolo mi fanno viaggiare nel mentre fiumi di sangue colano dai miei occhi sostituendo le lacrime. Non so più se sto bene oppure se sto qua. L'unica emozione ormai è solo rabbia, ed il disgusto per tutto ciò che mi circonda mi sta consumando. Vedo questo mostro dinanzi a me e non combatto, non ho più armi, non ho più forze. Mi trascina sempre a fondo e sempre più nel buio, e tra le mura di questa casa mi lascio divorare dalla disperazione senza fare alcun rumore. Sento lo scricchiolio delle mie ossa ad ogni movimento e mi trascino sul pavimento fino ad arrivare al letto. Mi butto dentro a peso morto e chiudo gli occhi per poi riaprirgli l'istante dopo, ma sono passate ore. Ore interminabili di cui non me ne accorgo. Ore che passano come acque nei fiumi di cui non ricordo, non vedo i colori. Non sento niente. Non mi tange nulla. Così vomito e urlo per far uscire il male che mi sta scavando dentro facendosi strada nella persona che ero. Ormai sono ombra. Una flebile figura che cammina tra la folla che fissa gli occhi affamati sopra di me. Mi sento soffocare e l'unica cosa che mi tiene ancora ancorata a questo porto è lo sguardo disperato di mia madre che mi vedere impazzire e scacciare mostri che non può vedere, che non può scacciare insieme a me perché per lei non sono reali, quindi mi trascino e vado in terapia, tre volte a settimana, e la signora davanti a me mi pone domande, mi stimola il cervello, ma le loro voci mi urlano di non parlare, di tacere. Così mi chiudo e guardo fuori dalla finestra appena sopra la sua spalla. Un flebile “non ce la faccio più” si fa strada da qualche parte e fiumi di lacrime mi spogliano davanti gli occhi sconvolti della dottoressa. Mi sta di fronte, mi guarda attenta e vede mentre con i denti strappo l'interno della guancia e mastico la carne in preda al panico totale. La guardo impaurita e le chiedo cosa fare, e lei rassicurante risponde “Devi lottare”, ma come vinco una guerra infinita che non vuol cessare? Come sopravvivo a tutti questi colpi di mannaia? Come cammino se le scarpe sono rotte ed i piedi insanguinati? Eppure ci ho provato. A lungo. Per anni, ma non ci riesco. Non mi va più di farlo. Non mi va più di insistere, bussare a questa porta e non vederla mai spalancare. Sono arrivata al capolinea e lo accetto, ma sono stanca perciò mi calmo ed aspiro il fumo fino a sentirlo bruciare nei polmoni. Va bene così. Che cali pure il sipario, sto spettacolo ha vita corta, ormai è in procinto di cessare. Aspiro ancora fino a che non sento gli occhi ribaltare ed il buio mi accoglie facendomi spazio nel suo plesso solare.
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Ma quando visse esattamente santa Agata?!
La Chiesa Cattolica la descrive come una martire del Cristianesimo, martirizzata dall'Impero Romano, ma in Sicilia c'erano ancora i tiranni? Perché si vocifera da sempre che a martirizzare Santa Agata fu un tiranno? E se é vero, e i metodi sembrano quelli di un tiranno, perché lo si nasconde che fu un tiranno a martirizzarla?
Guardate questo dipinto:
"Ultime ore di Quinziano" e ritrae il martirio di sant'Agata
Adesso guardate il ritratto del tiranno di Siracusa (e Catania?), Dionisio I (405 a.C. 367 a.C.):
Ma soprattutto guardate il tipo di navi che costruivano:
Navi che ricordano quelle della Lega Anseatica e tiranni che somigliano ai Franckenstein, la storia di Santa Agata e dei suoi seni estirpati si ricollega in qualche modo ai cannibali e a Moloch? Ma soprattutto, si ricollega agli inventori delle armi che fecero accartocciare su se stessa l'Europa creando il Baltico dalla regione dei grandi laghi europei e creando un deserto là dove scorreva un fiume enorme come il Rio delle Amazzoni, sia in Africa che in Australia? Perché tagliarono i seni ad Agata? In qualche modo il martirio ricorda quel che faceva Pacciani alle sue vittime, santa Agata fu tagliata a pezzi da un cannibale?
Secondo altri alla martire non furono esattamente estirpati i seni, le fu portato via il chakra del plesso solare, quello grazie al quale i santi si irraggiano di una tiepida luce solare che rammollisce in pochi minuti la radiazione indurente più nera e più dura Se le cose stessero così allora si tratterebbe veramente dei Franckenstein e delle stesse armi che il CERN si vanta, in certi ambienti, di aver costruito
Da leggere sull'argomento anche questo bell'articolo che ricorda ai catanesi la grandezza di Sant'Agata:
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Spesso ciò che a livello razionale non percepito è catalogato come pensiero viene invece captato e immagazzinato nel plesso solare; oppure viene razionalmente analizzato e, si crede, neutralizzato, ma crea nel plesso solare un accumulo di
energia statica, causa di blocchi pesanti e spesso non rimovibili con la volontà perché non recepiti.
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Spesso ciò che a livello razionale non percepito è catalogato come pensiero viene invece captato e immagazzinato nel plesso solare; oppure viene razionalmente analizzato e, si crede, neutralizzato, ma crea nel plesso solare un accumulo di
energia statica, causa di blocchi pesanti e spesso non rimovibili con la volontà perché non recepiti.
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La saggezza del pene.
Mi prendo la responsabilità di aprire la bocca su un tabù di quelli con la T maiuscola.
Scrivo dopo una seduta profondamente toccante con un uomo.
Scrivo perché so che quello che sto per dire non è una cosa rara che capita a pochi, è invece una storia collettiva di dolore che tocca il maschile e lo piega a metà.
Pene grosso o pene piccolo?
Potenza o Impotenza?
Sarai amato o sarai rifiutato?
Così come tantissima dell’insicurezza delle donne vive nel disagio e nell’imbarazzo legato al loro corpo, anche per gli uomini la “sicurezza interiore” spesso passa da un’esame di virilità che spesso avviene da ragazzini.
Ed è proprio da ragazzini che si passa questa specie di spartiacque tra i fighi che ce l’hanno grosso e gli sfigati che ce l’hanno piccolo.
Perché ai ragazzini non glielo insegna nessuno che il valore di un uomo non sta alla pari con la misura del suo pisello.
I ragazzini crescono negli spogliatoi da calcio e tra una doccia e un’altra se ne raccontano di stronzate.
.. e tra una doccia e un’altra tutti ci provano a guardare in sordina verso il pisello dell’altro e a farsi due conti.
Poi se sei fortunato incontri la prima fidanzatina/o innocente e un po’ naive come te che ti farà sentire il suo grande eroe nonostante la misura che porti in mezzo alla gambe.
Ma soprattutto nonostante la tua “prestazione”.
Se sei meno fortunato le prime esperienze sessuali e di confronto con il tuo pene possono essere un disastro.
Per l’uomo con cui ho lavorato l’esperienza che ha segnato la sua storia è stata l’incontro con una ragazza che lo ha in leggerezza umiliato commentando alla misura del suo pene.
L’umiliazione a 13/14/15 anni non è qualcosa che si può risolvere capendo con la testa che cosa è avvenuto.
L’umiliazione verso i genitali è un colpo al centro dello stomaco dove si proverà vergogna per il resto della vita.
Se la sessualità per le donne è spesso un gran bel panorama di vergogna, giudizio, condizionamenti, paure generazionali, colpa del prete e traumi della madre.
Anche la vita sessuale degli uomini è tappezzata di ferite individuali e collettive profondissime.
Il pene è qualcosa di cui vergognarsi, e c’è sempre un motivo buono.
Te ne vergogni perché è sempre pronto per fare sesso.
Te ne vergogni perché non è mai pronto.
Te ne vergogni perché si eccita quando non dovrebbe e te ne vergogni perché si eccita quando dovrebbe.
Te ne vergogni quando ”dura a lungo “.
Te ne vergogni quando “dura poco”.
La comunicazione tra la mente e il pene di un uomo è spesso pari a zero.
Tra il cuore e il pene forse arriviamo a due su una scala di dieci.
Il pene è abbandonato.
Segregato dietro la cerniera dei pantaloni.
Colpevolizzato e demonizzato per tutto il male che ha fatto nei secoli.
Giudicato perché serve solo a quello.
Il pene porta pena, mi disse una volta un uomo.
Si porta appresso pressione.
Ansia da prestazione.
Paura di fallire.
E poi sì certo, è possibile che FUNZIONI il minimo indispensabile per vivere una vita sessuale mediocre “abbastanza”.
Ma il pene non è una funzione.
Così come non lo è la vagina.
Sono organi di senso, altamente intelligenti che SENTONO e sono connessi alla vita intera dell’organismo.
Pensare con il pene non vuol dire pensare solo al “sesso”.
Il centro energetico del sesso, come quello della mente, del cuore, del plesso solare è un centro di potere.
È un centro di conoscenza.
Ciò che rende il pene una pena è la tua disconnessione, il NON ascolto, l’abuso, le credenze limitanti.
Ma soprattutto i traumi, le memorie e le ferite che porta il tuo pene.
Solo attraverso la riconessione con questa parte sacra del corpo un uomo può riconquistare la sua autentica virilità.
Virilità.
Non significa ce l’ho più grosso di te e posso prendere ciò che voglio, distruggendo e senza voltarmi.
Questa è la piaga del patriarcato: gli anni di abuso del potere di un maschile immaturo e sofferente.
Virilità è la bellezza potente del Fallo come simbolo di forza, di presenza, di sicurezza, di energia.
Il Fallo che penetra il cuore della terra per portare Vita.
Il Fallo che porta il SEME della VITA.
Il Fallo che feconda la terra perché sia abbondante di frutti.
La guarigione del “pene” è una guarigione collettiva.
Non è solo degli uomini.
È anche delle donne.
È di tutti coloro che hanno realizzato che qualcosa nella nostra società è andato perso ed è nostro diritto e dovere ricordare.
È di chi parlerà ai ragazzi maschi del potere e della sensibilità che portano in mezzo alle gambe e di come rispettarsi e rispettare con amore e consapevolezza.
È di chi saprà fermarsi ogni volta che l’atto sessuale diventa una gara carica di pressione e potrà piangere invece che continuare a tenere.
Il pene ha bisogno di piangere e di gridare.
A volte eiaculare è pianto e grido trattenuto per troppo a lungo.
🖤
Federica Clemente
#Tantrasciamanico
#maschilematuro
#sessualitasacra
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[✎ TESTO ♫ ITA] O!RUL8,2? - BTS⠸ ❛ Attack on Bangtan ❜⠸ 11.09.13
[✎ TESTO ♫ ITA] BTS
❛ Attack on Bangtan (진격의 방탄) ❜
‼ .. L'Ascesa dei Bangtan .. ⁉
__💿O!RUL8,2? , 11. 09. 2013
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Prodotta da: Pdogg
Scritta da: Pdogg, RM, SUGA, j-hope, Supreme Boi
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Il titolo진격의 방탄 (Attack on Bangtan) è una parodia della serie manga/anime giapponese 진격의 거인 (Attack on Titan / L'Attacco dei Giganti). Letteralmente, il titolo originale giapponese (進撃の巨人) significa “L'Avanzata/Ascesa dei Giganti”, quindi il brano è più comunemente chiamato “The Rise of Bangtan / L'Ascesa dei Bangtan”, n.d.t.
Ma cosa accadrebbe se i Bangtan Sonyeondan¹ avanzassero?²
Bang! Tan! So! Nyeon! Dan!²
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
All'attacco, non siamo coraggiosi?
Gli intrepidi Bangtan Sonyeondan
Anche la popolarità, eroicamente con-con-conquistiam
Sono Rap Monster e spazzo via tutta quella spazzatura rap
È un gioco da ragazzi, sma-sma-smammate
I [miei] testi? Semplicemente indemoniati³
24/7 sono sempre il meglio³
Imbarazzante che anche oggi a far baccano siano nullità senza talento
Dai miei due metri⁴ suono orgogliosamente il corno
Annunciando il mio ingresso nel ring, mi faccio strada nella scena pop
Guardate la mia prima battuta, è un homerun⁵
Se non siete sicuri [d'essere all'altezza], mettete giù la vostra mazza
Mi esibisco come mi va
Tiro a canestro come mi gira, ma
In ogni caso, le grida della folla mi riempiono le orecchie
Già, sono come Kang Baekho⁶ sul palco
Non ho più nulla da dimostrare, il microfono è solo un accessorio⁷
Siete tuttə prontə ad andare fuori di testa?
Siete tuttə prontə a saltare a più non posso?
In dentro il plesso solare e fate un respiro profondo!
Siete tuttə prontə ad andare fuori di testa?
Siete tuttə prontə a saltare a più non posso?
Se sì, allora gridate!
Chi siamo? I Bangtan Sonyeondan ed avanziamo Chi siamo? Senza paura, di tuttə quantə un sol boccon facciamo Perché abbiamo quel fuoco, fuoco, fuoco E andiamo sempre più in alto, alto, alto Se ancora non ci conoscete, fareste meglio a dare un'occhiata Chi siamo? Chi? Questa è l'ascesa dei Bangtan Lalala la lala lalala lalalalala facciamo casino! Lalala la lala lalala lalalalala facciamo casino! Vi inghiottiamo il cuore Eccoci, ditelo al mondo, fate rumore Lalala la lala lalala lalalalala Chi siamo? Chi? Questa è l'ascesa dei Bangtan
Non appena parte la nostra musica, ci esaltiamo, facciamo casino
Il nostro stile è [quello di] No More Dream
Sul palco, anche sulla schiena dei nostri seonbae montiamo⁸ (Scusate tanto!)
Che? Che posso dire?
Dal debutto finora non abbiam fatto che avanzare
La nostra ascesa alla vetta è solo questione di tempo
I primi blocchetti domino son già caduti
Già, buttiamoli giù
È un battito di ciglia e dal palco vi streghiamo
Il mio rap è come un banchetto sensoriale
Un assaggio e fai fatica a respirare
Ti lascia completamente disperatə
Non c'è nessuno che possa trattenermi?
Ok, padroneggio sempre il mio beat 4x4
Spacco, sul palco, è il mio stile, sono un duro
Siete tuttə prontə ad andare fuori di testa?
Siete tuttə prontə a saltare a più non posso?
In dentro il plesso solare e fate un respiro profondo!
Siete tuttə prontə ad andare fuori di testa?
Siete tuttə prontə a saltare a più non posso?
Se sì, allora gridate!
Chi siamo? I Bangtan Sonyeondan ed avanziamo Chi siamo? Senza paura, di tuttə quantə un sol boccon facciamo Perché abbiamo quel fuoco, fuoco, fuoco E andiamo sempre più in alto, alto, alto Se ancora non ci conoscete, fareste meglio a dare un'occhiata
Appena saliamo sul palco
Sentiamo le vostre grida
Per favore, non cambiate mai, state sempre lì
Così, anche dovessi morire ora, non avrei rimpianti
Chi siamo? I Bangtan Sonyeondan ed avanziamo Chi siamo? Senza paura, di tuttə quantə un sol boccon facciamo Perché abbiamo quel fuoco, fuoco, fuoco E andiamo sempre più in alto, alto, alto Se ancora non ci conoscete, fareste meglio a dare un'occhiata Chi siamo? Chi? Questa è l'ascesa dei Bangtan
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Un'avanzata come quella dei Bang! (Bang!) Tan! (Tan!) Sonyeondan!
Chi siamo? Chi? Questa è l'ascesa dei Bangtan
All'attacco!
Note:
¹ 방탄소년단 (Bangtan Sonyeondan), il nome originale completo dei BTS, significa letteralmente “Boyscout a Prova di Proiettile” e prima di passare alla sigla e versione moderna, più comunemente usata, di BTS, questo nome era declinato in inglese come Bangtan Boys o semplicemente Bangtan,
² Questi primi due versi sono un rif. ad un meme in voga fin dal 2005. Nella serie di fumetti 'Starcraft', c'è una scena in cui 3 personaggi parlano e uno di loro dice “Ma cosa accadrebbe se il Drago (Dragon) si mobilitasse?” e poi a turno scandiscono “Deu!”, “Ra!” e “Gun!” (Deuragun / Dragon > Drago). Quest'esclamazione è diventata un meme e veniva spesso usata in conversazioni casuali o nei commenti ad articoli ecc., con varie persone che facevano a turno a completare la citazione,
³ Gioco di parole: 굿(gut) è un rituale sciamanico che consiste essenzialmente in un esorcismo. La parola, di per sé, richiama anche il modo in cui il termine inglese 'good (buono, ottimo, bello ecc.)' viene trasposto in hangul (caratteri coreani). Questi due versi possono dunque essere interpretati come (1) “I miei testi sono sempre fantastici, 24/7, come fossero indemoniati/posseduti” o anche (2) “Compio rituali sciamanici 24/7 perché i miei testi sembrano indemoniati, tanto sono ottimi”,
⁴ 2 metri d'altezza, rif. al contesto dell'anime 'Attack on Titan', cui è ispirato il titolo, ed ai giganti della serie,
⁵ Homerun (fuoricampo): nel baseball, è una battuta valida grazie alla quale il battitore può girare tutte le basi, finendo a casa base e realizzando in tal modo un punto per la propria squadra,
⁶ Kang Baekho: nome coreano del protagonista della serie manga/anime 'Slam Dunk'; in originale: Hanamichi Sakuragi,
⁷ Rif. ad una battuta del suddetto Kang Baekho, in 'Slam Dunk': "La mano sinistra è solo accessoria (serve solo per reggere la palla)",
⁸ Seonbae: colleghi più grandi o con più esperienza; questo verso, però, fa anche rif. ad una mossa che troviamo nella coreografia di 'No More Dream', in cui Jimin, aiutato da JungKook, calcia sulla schiena il resto dei BTS disposti in fila, che dunque fingono di cadere come birilli. Similmente, nella coreografia di 'Attack on Bangtan', JungKook sale sulla schiena di j-hope, quando rappa questo verso, n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: © doolsetbangtan ; © BTS_Trans⠸
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VOX BEATRIX
NON HAI IDEA DEL POTERE CHE HAI
Hai il potere di comunicare con gli alberi, con gli animali, con gli insetti, con l'aria, con la terra.
Puoi comunicare con tutto, perché tutto è connesso a te.
Hai anche quel potere, per comunicare con le tue guide e chiedere loro di guidarti, stanno aspettando che tu lo faccia.
Chiedi al tuo Spirito di rivelare ciò di cui hai bisogno
Chiedi al tuo spirito guida e lui ti aiuterà
Sei un Essere Meraviglioso, e hai un potere immenso, non aver paura di comunicare, quell'energia è dentro il tuo plesso solare che aspetta che tu la rilasci
Anche se non è quello che ti è stato insegnato e hai paura di cambiare le tue convinzioni, i tuoi schemi mentali, anche se il dogma cerca di bloccarti, è tempo che tu esca dalla scatola dei pensieri che costruiscono la tua "realtà" illusoria.
Hai il potere di guarire e guarire te stesso, non lasciare che la paura di quello che dicono ti privi dei tuoi poteri.
Basta, liberati, spezza una volta per tutte le catene che ti legano, brilla, brilla
Sei un Maestro di Luce, crei la tua realtà, sei il nuovo Umano, usa il tuo potere, riempi Gaia di luce.
Porta la luce a tutti i bisognosi, vivi come un insegnante, che è quello che sei veramente.
Vedi, tu sei l'energia di "IO SONO".
Rompi le catene, il tuo nome cosmico è conosciuto dall'altra parte del velo e sei immensamente amato e protetto da un esercito di luce che non riposa aiutandoti nella tua trascendenza verso i Regni Superiori della Coscienza.
namaste
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TUTTE LE FREQUENZE DELLA VITA
174hz – Fondamenta, effetti spirituali individuali 285hz – Cognizione quantica 396hz – Liberi dal senso di colpa, ansia e paura 417hz – Cambiamento, lasciare andare il passato 528hz – Riparazione e armonizzazione DNA 639hz – Apertuta e connessione nei rapporti umani 741hz – Stimolare il risveglio interiore 852hz – Ritorno all’ordine spirituale 963hz – Effetti spirituali individuali
696hz – Normalizzare la funzione cardiaca 751hz – Normalizzare la funzione epatica 763hz – Normalizzare la funzione della tiroide 835hz – Normalizzare il sistema immunitario 1335hz – Normalizzare la ghiandola surrenale 1537hz – Normalizzare il sistema endocrino
480hz – Corretto funzionamento della ghiandola pineale 635hz – Corretto funzionamento del colon 637hz – Rinforzo dell’integrità e delle funzione dell’RNA 1444hz – Produzione fisiologica di testosterone maschile 1445hz – Produzione fisiologica di testosterone femminile 1725hz – Stimolazione della ghiandola pituitaria G.H
35hz – Mente chiara 764hz – Normalizzare il sistema nervoso 1565hz – Bilanciamento Mente-Spirito
Chakras:
Base Della Spina Dorsale, Rosso Tramonto – 256 Hz Osso Sacro, Arancione – 288 Hz Plesso Solare, Giallo – 320 Hz Cuore, Verde – 341.3 Hz Gola, Blu – 384 Hz Terzo Occhio, Indaco – 426.7 Hz Corona, Viola – 480 Hz https://www.lorecalle.it inner_peace_by_twilightambiance-png ****************** ALL FREQUENCIES OF LIFE
174hz - Foundation, individual spiritual effects 285hz - Quantum cognition 396hz - Free from guilt, anxiety and fear 417hz - Change, let go of the past 528hz - DNA repair and harmonization 639hz - Openness and connection in human relationships 741hz - Stimulate inner awakening 852hz - Return to the spiritual order 963hz - Individual spiritual effects
696hz - Normalize heart function 751hz - Normalize liver function 763hz - Normalize thyroid function 835hz - Normalize the immune system 1335hz - Normalize the adrenal gland 1537hz - Normalize the endocrine system
480hz - Correct functioning of the pineal gland 635hz - Proper functioning of the colon 637hz - Reinforcement of the integrity and function of RNA 1444hz - Physiological production of male testosterone 1445hz - Physiological production of female testosterone 1725hz - Stimulation of the pituitary gland G.H
35hz - Clear mind 764hz - Normalize the nervous system 1565hz - Mind-Spirit Balance
Chakras:
Spine Base, Sunset Red - 256 Hz Sacred Bone, Orange - 288 Hz Solar Plexus, Yellow - 320 Hz Heart, Green - 341.3 Hz Throat, Blue - 384 Hz Third Eye, Indigo - 426.7 Hz Corona, Purple - 480 Hz
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