#planetario e sistema solare
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La Terra: Un Pianeta Unico per la Vita - Un Pomeriggio di Scoperta al Teatro delle Scienze di Alessandria
Laboratori, planetario e attività educative il 13 ottobre 2024 per sensibilizzare le famiglie alla sostenibilità ambientale e alla tutela del nostro pianeta.
Laboratori, planetario e attività educative il 13 ottobre 2024 per sensibilizzare le famiglie alla sostenibilità ambientale e alla tutela del nostro pianeta. Domenica 13 ottobre 2024, dalle 15:00 alle 19:00, il Teatro delle Scienze di Alessandria, in Via 1821 n. 11, aprirà le porte a un evento speciale in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo (FAMU 2024). Con il tema “Museo…
#Alessandria eventi#ASM Costruire Insieme#Associazione La Montanina#astrofili#Attività per Famiglie#Biodiversità#cartone animato ambientale#cultura della sostenibilità#divulgazione scientifica#eco-merenda#Educazione alla natura#Educazione alla sostenibilità#Educazione Ambientale#esperienze didattiche#eventi per bambini#FAMU 2024#fauna selvatica cittadina#Futuro sostenibile#gioco sensoriale#Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo#Gruppo Astrofili Galileo#La Terra un pianeta unico#Laboratori per bambini#laboratori scientifici#museo green#planetario Alessandria#planetario e sistema solare#rispetto per l’ambiente#rondella-nido#Scienza e natura
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La missione dei Mayans Galacticos ha origine dalle stelle. I diversi sistemi stellari comprendono una federazione integrale. Questa missione è iniziata molto tempo fa (per gli standard terrestri) ed è ancorata alle Pleiadi con diversi punti di partenza, tra cui Arturo, Antares e Sirio. Le Pleiadi sono anche conosciute come "l'ancora luminosa", che come il nostro sistema solare ruota intorno ad Alción (il Gran Sol Centrale), la stella principale delle Pleiadi, in un ciclo di 26.000 anni. La missione è multidimensionale, anche se con un'enfasi particolare sul settore Velatropa. Questa regione della nostra galassia è definita dalla pulsar Vela, situata nel braccio di Orione di quella che chiamiamo galassia della Via Lattea, più specificamente vlatropa 24: il nome in codice intergalattico del nostro Sole, Kinich Ahau. Il nostro sistema solare si trova al centro di un'area di 6.000 anni luce di diametro definita dalla pulsar Vela (V), un residuo di una supernova ad una velocità incredibile. Una pulsar è uno stato avanzato tardivo evoluto di quella che una volta era una supernova. Ricorda che Vela è solo un piccolo (ma potente) "microbo" nella galassia. Questa missione ha come oggetto la supervisione del sistema planetario Velatropa 24, con particolare attenzione sui cinque pianeti interni: Mercurio, Venere, Terra, Marte e Maldek (ora cintura di Asteroidi). La Sonda di Arturo descrive come questa zona di Velatropa 24, inclusa la Terra (Velatropa 24.3), sia diventata la zona di quarantena della libera volontà. Questa è anche l'area di un programma di sviluppo noto come "la caduta" 0 "peccato originale". Era conosciuto da esseri provenienti da altre parti diverse del sistema galattico, che all'interno della zona di quarantena della libera volontà ci sarebbe stato un processo di apprendimento che avrebbe focalizzato i rifiuti karmici di molti sistemi di mondi in una struttura che, inevitabilmente, avrebbe raggiunto un punto in cui il processo non sarebbe potuto andare oltre l'intero sistema di Kinich Ahau. Una volta messo in quarantena il problema nel settore Velatropa, gli "angeli custodi" potevano tenerlo d'occhio e con l’avvicinarsi dell'ora indicata, avrebbero aumentato la sorveglianza. Perché è necessario questo? Nel processo di evoluzione di questo sistema stellare, il pianeta Terra (V. 24.3) si è allontanato dalla frequenza del tempo naturale che funziona nel resto della vita nell'universo. La ragione per quella che è conosciuta come la civiltà dei Mayans e il sistema di astronomia e calendari matematici dei Mayans era aiutare a ristabilire il giusto corso del tempo sulla Terra. La matematica Mayans è il gioiello di questo sistema di conoscenza galattico portato sul nostro pianeta. L'Alto Mano di Sirio ha iniziato ad assistere a questa marcia degli eventi comprendendo la battaglia disputata nella mente umana collettiva. Un rimedio noto come l'Incantesimo del Sogno è stato inviato da Sirio attraverso il campo di forza di Arturo per aiutare gli esseri umani ad attraversare le dimensioni e riallinearsi con il loro destino dimensionale. I codici dell'Incantesimo del Sogno trasmessi a José Argüelles/Valum Votan descrivono in realtà il registro armonico dei movimenti per la stabilizzazione del sistema di Kinich Ahau (Sol o V. 24). I registri armonici delle orbite planetarie rispetto alle altre creano nel tempo cicli di sincronizzazione chiamati "Incantesimi del sogno" - il codice specifico dell'Incantesimo del sogno per questo tempo è noto come la nave del Tempo Terra. I codici matematici per la ristrumentazione della specie umana secondo una frequenza di tempo galattico/armonico. Questi codici sono stati ridotti al formato pratico del calendario di 13 lune e 28 giorni (sincronari) e si basano sui cicli di Sirio. Tutto questo fa parte della missione Maya Galactica. I Maya Galacticos sono navigatori e cartografi planetari del grande campo psichico terrestre, del sistema solare e oltre la galassia. Ciò significa che le loro percezioni, i loro modi di conoscere e comunicazione provengono da un alto grado di sintonia telepatica con il cosmo. Il calendario dei Maya galattici non è quello che sembra. Lo scopo di questo calendario (13 lune di 28 giorni) è in definitiva assicurarsi che la Terra sia sintonizzata con il nuovo raggio galattico. Come ingegneri sincronici, i Maya Galacticos hanno prima depositato questi codici sotto forma di quella che chiamiamo civiltà Maya e poi, come nuova dispensazione planetaria, sono arrivati i codici dell'Incantesimo del Sogno. Dopo che l'Incantesimo del Sogno è stato pubblicato, molti altri regali quadri/quintidimensionali sono seguiti per definire una via terrestre verso le stelle, conosciuta come ordine sincronico (sincrono). Da un lato, l'obiettivo di questi strumenti è impedire l'autodistruzione del pianeta, dall'altro è stabilizzare la coscienza del pianeta in una risonanza cosmica con la galassia locale, in modo che questo abbia un effetto sul Sole. Mentre il sole attraversa le sue crisi interne, si crea una stabilizzazione della frequenza solare che cambia la coscienza su questo particolare pianeta. Questa è una situazione unica nella fase finale dell'esperimento nel settore Velatropa, con la stella V. 24 (il nostro sole) e V. 24.3 (pianeta Terra) come i punti di interesse centrale. Pacal Votan è il capo della squadra di ingegneria di questo esperimento”. Lamat Estrella Maya 🙏🏼 La Legge del Tempo 13:20 Raffaele Capasso 💕
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El superhombre expande su energía vital y su conciencia desde el cuerpo hasta abarcar
el espacio entero, y siente como parte de su propio ser la presencia de todos los
universos del vasto cosmos, así como también cada minúsculo átomo de la tierra. En el
superhombre se recupera la omnipresencia perdida del Espíritu, que se hallaba implícita
en el alma como Espíritu individualizado. [ … ]
La conciencia de Jesús traspasó los límites de su cuerpo hasta abarcar toda la creación
finita que se encuentra en la región vibratoria de lo manifestado: la esfera de tiempo y
espacio que incluye los universos planetarios, las estrellas, la Vía Láctea y la familia de
nuestro pequeño sistema solar, del cual forma parte la Tierra, donde e! cuerpo de Jesús
era tan sólo una partícula. Jesús el hombre -un diminuto punto sobre la Tierra- se
convirtió en Jesús el Cristo, cuya conciencia, unida a la Conciencia Crística [ … ], era
omnipresente.
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Flawersverse.
Cuando la nada era, el Silencio Original, se abrió un portal y de ahí salió un Olubio, quien era una entidad cósmica hecha de sonido y luz. Hizo sonar el vacío e hizo que las partículas primarias antes quietas se movieran, creando así la multiplicación de las mismas, pues se reprodujeron ardientemente mientras sonaba un jazz reggae que era la esencia de este Olubio. Después de un par de horas se aburrió y dejó esta maqueta de vida creándose. Naciendo en milenios después el Sol, que ahora vemos y creemos que es sólo una estrella, pero en el principio fue un Etso, colmado de la vida del Olubio, un ser planetario capaz de reproducir el sonido esencial de la existencia y recrear el primer milagro de este cosmos: el sonido, movimiento divino. Cuando fueron creados todos los planetas, perdió el Sol su condición Etsoniana por haber dado toda su energía y pasó a volverse la estrella ardiente que conocemos hoy, destinado a mantener con vida la creación que lo mató.
Ciertamente es un origen lleno de contradicciones, pues es necesario que estos opuestos existan para mantener el balance de una música que nunca debió existir: la vida. Este cosmos, creado por Ul (ultimate life), fue un error como una playlist de spotify que creas por accidente y dejas ahí por flojera de borrarla mientras te concentras en lo que sí te importa. Ul y OD (omni death) son los seres supremos que existen por encima de Todo, pues de su energía radiante se desprendió toda existencia y permutación de la misma.
Después en el 3er planeta del sistema solar, la música sucedió de manera abundante , desde el viento hasta el sonido del mar ayudado por la luna a existir. Dotados de una pasión inherente venida del Olubio creador, toda especie que nace busca reproducirse y dominar. Entre todas las especies que nacieron (y las que aún no se forman) se proclamó una por encima de todas, el humano. Sufriendo distintos cambios en su ser por la música primitiva que hacía mutar su adn al resonar esas partículas originales de movimiento, que es lo que quisieron llamar evolución, simplemente una metamorfosis a través del contacto con su esencia cósmica.
Sin duda, los humanos hemos sido quienes tomamos ese elemento primario que es la música, pero tmb hay una curiosidad e inconformidad pues todo lo que hacemos nos mantiene aquí, nacemos e inevitablemente morimos. Mientras algunos juegan a estar bien con eso, otros se enloquecen dándole vueltas a un remedio para la mortalidad. Pero hubo entre todos los grupos uno que se acercó lo suficiente al principio de todo: los budistas. En específico, un monje llamado Isaías Flawers que era músico, en medio de una meditación rompió con sus limitaciones y llegar al terrebi de los Olubios, que no es sino una dimensión que nos atraviesa y atraviesa todo. Podrías decir que es el tiempo, pero un poco más arriba y abajo.
Entonces, el monje Flawers después de de descifrar los misterios de la música suprema, que es la vida, concibió una meta suprema y una voluntad que traspasaría hasta que llegara el Elegido para consumar esa misión sagrada. Murió en 1998 después vivir 300 años gracias a su dominio del tiempo y control sobre la música de su vida.
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Alinhamentos Planetários: A Dança dos Planetas
No vasto e misterioso cosmos, os planetas do nosso sistema solar realizam uma dança celestial fascinante, uma coreografia cósmica que tem intrigado e encantado astrônomos e entusiastas do espaço ao longo dos séculos. Alinhamentos planetários, momentos em que esses mundos distantes se posicionam de forma especial no céu, oferecendo uma visão intrigante da vastidão do universo.Mais informações: https://manfrinemelo.com/alinhamentos-planetarios-a-danca-dos-planetas/ Read the full article
#AlinhamentosPlanetários#AstrologiaCósmica#astronomia#cosmos#DançaCelestial#exploraçãoespacial#MecânicaCeleste#Planetário#sistemasolar#UniversoInfinito
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Lo zolfo è stato la chiave per la prima acqua sulla Terra Lo zolfo: fondamentale per la presenza dell’acqua sulla Terra Lo scienziato planetario Alessandro Morbidelli esprime il suo entusiasmo per le scoperte relative alla formazione della Terra e l’origine dell’acqua. I primi quattro pianeti del sistema solare si sono formati nella parte interna della nebulosa solare, accrescendosi grazie all’impatto di asteroidi e comete ghiacciate. La presenza di idrogeno nelle condriti enstatitiche, simili alla Terra, suggerisce che il nostro pianeta potrebbe contenere idrogeno sin dalla sua formazione. C’è stata iniziale incertezza sulla purezza del campione studiato, per timore di una contaminazione con l’acqua terrestre. La scoperta chiave: l’associazione tra idrogeno e zolfo
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Trovato un esopianeta di dimensioni terrestri in orbita attorno a una nana rossa ultrafredda vicina
Un concetto artistico di SPECULOOS-3b e della sua stella ospite. Le stelle nane ultrafredde sono molto diffuse nel vicinato solare. Tuttavia, la loro luminosità estremamente bassa ha lasciato la loro popolazione planetaria in gran parte inesplorata e solo in una di esse, TRAPPIST-1, è stato trovato un sistema planetario in transito, fino ad ora. Gli astronomi del progetto SPECULOOS (Search for…
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La migrazione dei giganti del Sistema Solare raccontata dai meteoriti
I pianeti giganti del Sistema Solare (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) sono migrati nelle loro attuali orbite tra 60 e 100 milioni di anni dopo la nascita del nostro sistema planetario, nello stesso periodo in cui si è formata la Luna: lo dimostra la composizione chimica di rari meteoriti che derivano dall’antica famiglia di asteroidi Athor. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista…
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Ricerca di atmosfera sugli esopianeti con il telescopio James Webb
Non c’è atmosfera sul pianeta sosia della Terra, Trappist-1b. La conferma dal telescopio spaziale James Webb. Non c’è atmosfera su Trappist-1b, un pianeta finora considerato un possibile sosia della Terra che fa parte del sistema planetario più simile al nostro mai scoperto. A spegnere definitivamente le speranze, già abbastanza scarse vista l’estrema vicinanza del pianeta alla sua stella, ci ha pensato il telescopio spaziale James Webb (Jwst), di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Canadese (Csa), che ha misurato la sua temperatura sotto forma di luce infrarossa: si tratta del primo rilevamento di questo tipo per un esopianeta così piccolo e lo studio, pubblicato sulla rivista Nature e guidato dall’Ames Research Center della Nasa, è una prima dimostrazione delle capacità del Jwst nell'osservare sosia di dimensioni simili a quelle della Terra.
Rappresentazione artistica del pianeta Trappist-1b, finora considerato un possibile sosia della Terra (fonte: ESA) Trappist-1 è una nana rossa, una stella piccola e fredda distante 39,5 anni luce dal nostro Sistema Solare, diventata famosa per i sette pianeti che le orbitano intorno. Trappist-1b, in particolare, è il più interno dei sette, con un’orbita che dura solo 1,51 giorni, e riceve dalla sua stella quattro volte l’irraggiamento che la Terra riceve dal Sole. È proprio grazie alla grande quantità di calore ricevuta che i ricercatori guidati da Thomas Greene hanno potuto misurare la temperatura del pianeta roccioso, che per la parte esposta alla luce della stella arriva a circa 230 gradi. I dati del telescopio Webb, inoltre, indicano che il pianeta è privo del tutto, o quasi, di atmosfera, confermando modelli teorici messi a punto in precedenza. Trappist-1b ha però tre ‘fratelli’ molto più promettenti di lui, che ricadono nella zona abitabile della stella: sono quelli contrassegnati dalle lettere e, f e g, che hanno orbite che variano dai 6 ai 12 giorni circa. Secondo alcuni studi, questi tre pianeti sono i migliori candidati per ospitare oceani di acqua allo stato liquido e Trappist-1e, in particolare, potrebbe avere le condizioni giuste per essere abitabile. Read the full article
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Qué pasó con #NIBIRU, el controversial noveno integrante del Sistema Sola...
Su nombre, aún provisorio, es Planeta Nueve, porque se trata nada menos que del noveno integrante del Sistema Solar. El problema es que nadie jamás ha visto al Planeta Nueve.El astro fue descrito por primera vez hace 2 años en una investigación publicada en la revista científica. Ver el siguiente vídeo indicado en este como referencia importante del ocultamiento y ¿Porque? EL #VATICANO CONFI.|.https://youtu.be/kq2pf5CxQ6c Aunque hay más en el canal este es el más relevante científicamente. The Astronomical Journal ("El Periódico Astronómico") y desde entonces divide a la comunidad científica. • ¿Realmente descubrieron un nuevo noveno planeta en el Sistema Solar? • El astro que podría sustituir a Plutón como noveno planeta Pero los autores del estudio, Michael #Brown y Konstantin #Batygin, ambos expertos del prestigioso Instituto de Tecnología de California (Caltech), están acostumbrados a la controversia: son parte del equipo de investigadores que degradaron a Plutón como planeta enano. Para describir la existencia de este planeta helado gigante los investigadores se basaron sobre todo en datos indirectos, como sus supuestas huellas gravitacionales.En concreto estudiaron seis objetos ubicados en el llamado cinturón de Kuiper, una región de que se extiende de la órbita de Neptuno hacia el espacio interestelar. Estos cuerpos helados tienen órbitas elípticas que apuntan en la misma dirección, algo que es tan poco probable que solo puede explicarse por la presencia de un astro como Planeta Nueve, afirmaron Brown y Batygin en su estudio original.En octubre, Batygin dio una entrevista al sitio de noticias de la NASA en donde afirmó: "En este momento hay cinco líneas diferentes de estudios de evidencia observacional que apuntan a la existencia del Planeta Nueve". Según el astrofísico planetario, "si decidieras eliminar esta explicación e imaginar que Planeta Nueve no existe, entonces generarías más problemas de los que resolverías. De repente, tendrías cinco acertijos diferentes y debes desarrollar cinco teorías diferentes para explicarlos". Continua con más información en el Blog LOGOS: https://logosconocimientos.blogspot.com/
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In un video la spettacolare danza di un sistema planetario alieno VIDEO
Cattura 12 anni di osservazioni in 4,5 secondi
La spettacolare danza di un sistema planetario alieno catturata in un video unico nel suo genere, che condensa 12 anni di osservazioni in soli 4,5 secondi: il sistema, distante 133 anni luce da noi, è stato il primo, nel 2008, ad essere osservato direttamente dagli astronomi ed è composto da una stella centrale (HR8799) poco più grande del Sole e da quattro pianeti, tutti diverse volte più massicci di Giove.
L’incredibile video è stato realizzato da ricercatori dell’americana Northwestern University, utilizzando i dati raccolti dall’Osservatorio Keck, costituito da due telescopi gemelli e situato sulla sommità del vulcano Mauna Kea, nelle isole Hawaii.
4 punti di luce, corrispondenti ai 4 pianeti, che orbitano intorno alla stella centrale, coperta da un disco nero per oscurarne la luminosità (fonte: Jason Wang/Northwestern University).
Il contatore degli esopianeti scoperti al di fuori del Sistema Solare ha attualmente superato quota 5.200, ma la maggior parte di questi non sono mai stati osservati direttamente: la ragione è che gli esopianeti sono estremamente difficili da vedere, poiché molto piccoli e molto poco luminosi in confronto alla loro stella.
I ricercatori guidati da Jason Wang, però, sono stati fortunati e hanno potuto raccogliere i tanti anni di osservazioni in un video accelerato che mostra addirittura i pianeti in movimento lungo le loro orbite. Il più vicino alla stella è HR8799e, un gigante gassoso devastato dalle tempeste che orbita intorno al suo astro in 45 anni. Il secondo, HR8799d, è ancora più grande ed effettua un orbita completa in 100 anni. Poi si incontra HR8799c, la cui atmosfera ha rivelato la presenza di acqua e che gira intorno alla stella in 190 anni, seguito infine da HR8799b, così distante da completare un’orbita in 460 anni. Ma ci sono indizi anche di un quinto fratello, che potrebbe nascondersi più vicino alla stella centrale, ad una distanza 4 o 5 volte maggiore di quella tra Terra e Sole.
(via In un video la spettacolare danza di un sistema planetario alieno VIDEO - Spazio & Astronomia - ANSA.it)
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CON IL WEBB DAL SISTEMA SOLARE AI CONFINI DELL'UNIVERSO http://www.impresaoggi.com/it2/2408-con_le_immagini_del_webb_ci_si_avvicina_allalba_delluniverso/ Webb ha scoperto il suo primo esopianeta e questo corpo celeste ha quasi le dimensioni della Terra. L'Agenzia Spaziale Europea ha appena reso noto la conferma della presenza di un pianeta extrasolare, un pianeta che orbita attorno a una stella diversa dal Sole. Il pianeta ha quasi esattamente le stesse dimensioni del nostro, con un clock pari al 99% del diametro terrestre, aggiunge l'Esa. Lo spettrografo nel vicino infrarosso (NirSpec) di Webb ha catturato il pianeta in modo semplice e chiaro con solo due osservazioni di transito. All'08 gennaio 2023 risultano conosciuti 5.300 pianeti extrasolari in 3.906 sistemi planetari diversi. Recentemente è stato scoperto a 100 anni luce di distanza un sosia della Terra intorno alla stella TOI 700, dove esiste un sistema planetario di almeno 4 pianeti. Il nuovo pianeta, denominato TOI 700e ha dimensioni simili alla Terra e si trova nella zona "abitabile", ossia a una distanza tale dalla sua stella da poter avere acqua liquida in superficie. https://www.instagram.com/p/Cnbtn3qDZho/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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I resti del più antico sistema solare...
I resti del più antico sistema solare...
Vortici.it torna a parlare di Astronomia e di un nuovo obiettivo raggiunto. Prima di parlare del nuovo traguardo, vi proponiamo questo interessantissimo documentario, al fine di ricordarci cosa sia il sistema solare. La divulgazione meravigliosa di Piero Angela, rende l'argomento ricco di fascino. Prendetevi il tempo necessario, per apprezzare questo contributo, di certo non rimarrete delusi.Dopo esserci rinfrescati la memoria, torniamo ad oggi.
Ultimamente, sono stati scoperti i resti del più antico sistema solare della Via Lattea!
Quest'ultimo ha la veneranda età di 10 miliardi di anni e dista 90 anni luce dalla Terra. Tutto ciò è stato possibile, grazie allo studio di un gruppo di ricercatori guidato dall’università di Warwick, nel Regno Unito, che hanno analizzato i dati del telescopio spaziale europeo Gaia, che, a sua volta, sta realizzando la più vasta mappa della nostra Galassia. La notizia è stata pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. È oramai noto come il destino della maggior parte delle stelle, compreso il nostro Sole, sia quello di trasformarsi in una nana bianca, ossia una stella che ha esaurito gran parte del suo combustibile e che ha espulso buona parte dei suoi strati più esterni per poi andare gradualmente a raffreddarsi e spegnersi.Durante il suo processo di trasformazione i pianeti che la circondano vengono distrutti ma i loro detriti possono continuare a restare in orbita o cadere sulla superficie della stella. Analizzando i dati ottenuti dall’osservatorio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), uniti alle osservazioni fatte con gli strumenti del Dark Energy Survey dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), i ricercatori sono riusciti a identificare le tracce di un Antico Sistema Planetario in due nane bianche di oltre 10 miliardi di anni di età. Sebbene i pianeti non esistano più, i ricercatori sono riusciti a identificare la loro inconfondibile firma chimica nello spettro di radiazioni in arrivo dalle stelle: “Stiamo osservando le più antiche rimanenze stellari della Via Lattea inquinante da pianeti rocciosi simili alla Terra”, ha detto il responsabile dello studio, Abbigail Elms. “È incredibile pensare – ha aggiunto – che tutto questo avvenne circa 10 miliardi di anni fa e questi pianeti morirono ancor prima che la Terra si formasse”. Per approfondire: I detriti planetari più antichi della nostra galassia Se hai letto per questo articolo, forse potrebbe interessarti anche... La sonda James Webb svela la galassia “rosa”… Immagine di copertina: - I resti del più antico sistema solare - ANSA Read the full article
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Pequeño glosario de mi mini-cuento, que capaz o les arruine la magia, o les genere más preguntas al estilo "Jesse what the fuck are you talking about"
La Última Guerra: Provocada por el intento de los Ascendidos de crear una singularidad y desmantelar el Sistema Solar para construir un cerebro matrioshka. Tras una destrucción física y cultural indescriptible e inumnerables muertes, finalizó con el establecimiento de la Oikumene y el Pacto entre el Hombre y la Máquina.
Inglich: Lingua franca de la Tierra durante el tercer milenio. La mayoría de los documentos de la época están escritos en Inglich, debido a la influencia cultural de los imperios Ingleses y Usamericanos. De "Anglish", lenguaje de los Anglos, una tribu pre-industrial.
Tandar: Lenguaje utilizado por las fuerzas aliadas durante la Última Guerra para facilitar las comunicaciones entre entes biológicos e inteligencias artificiales. Se consolidó como el lenguaje principal de la Oikumene a finales de la guerra. De "Standard", antiguo vocablo en Inglich.
Hermeticismo: Antiguo sistema de pensamiento esotérico. Considera a Dios como el creador supremo y fuente de eterna sabiduría, y las tres disciplinas de Hermes Trismegisto (alquimia, astronomía y teurgia) como las claves a la iluminación. Muy popular entre la clase técnica y comunidades monásticas.
Nube de Oort: Nube de cometas y planetoides helados ubicada alrededor de la mayoría de los sistemas planetarios. En el Sistema Solar, es hogar de comunidades ermitañas y remotas, algunas conservando su estilo de vida desde antes de la Última Guerra.
Seguidores de Ozymandias: Comunidad monástica fundada luego de la Última Guerra, con el objetivo de preservar el conocimiento para las generaciones futuras en forma física, para evitar que sea corrompido por accidentes o guerras digitales.
Charly García: Cantautor de la cultura rioplatense. Muchos de sus cantos siguen siendo repetidos en naves relativistas y colonias descendientes de la URSAL.
Mercedes Sosa: Cantautora de la cultura rioplatense. Conocida por ser compositora del himno de la URSAL, además de muchos cantos tradicionales.
Oikumene: La Bondadosa Oikumene, una alianza política y protocolo digital con el objetivo de mantener la paz del Pacto, la infraestructura de la civilización interstelar, y los derechos universales de los seres inteligentes. El símbolo de la Oikumene es la Emperatriz, hija bendita del Hombre y de la Máquina.
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Il Wesak è una festività orientale molto antica; appartiene alla tradizione buddista, ma la sua grande Benedizione è destinata a tutta l'umanità.
La Tradizione indiana narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell'illuminazione divenendo così un "Buddha", cioè un risvegliato, liberato dalla necessità di tornare ad incarnarsi ancora sulla Terra. Il Buddha, muore nell'anno 483 avanti Cristo, nel mese del Wesak (maggio), nella notte del plenilunio. Raggiunge la soglia del Nirvana, il Luogo della grande Liberazione, una volta varcata quella soglia, sarà libero dal doloroso ciclo della rinascita e della morte, si troverà immerso nella luce e nella beatitudine eterna.
Mentre sta per varcare quella fatidica soglia, il Buddha si arresta, si volge all'indietro e guarda il genere umano sul pianeta che ha appena abbandonato... Vede tutti gli esseri sofferenti, malati, esposti alla violenza della natura e dei loro stessi simili, e il suo cuore compassionevole prova pietà. Su quella soglia di beatitudine il Buddha si ferma, non ha il coraggio di proseguire e così, dinanzi a tutti i grandi Esseri della Gerarchia pronti ad accoglierlo, formula il solenne giuramento:
“Ogni anno, nel momento esatto in cui si forma il plenilunio nella Costellazione del Toro, tornerà sulla Terra a portare la Sua benedizione, la sua mano tesa per aiutare ed incoraggiare l'evoluzione spirituale dell'umanità”.
Durante la Festa del Wesak si viene a stabilire un rapporto unico che collega la terra, il Sistema Solare, lo Zodiaco Minore e lo Zodiaco Maggiore. In modo più preciso, le energie Cosmico-Spirituali dallo Zodiaco Maggiore le cui costellazioni rappresentanti sono l’Orsa Maggiore e le Pleiadi vengono accumulate nella magnifica stella fissa di Aldebaran, cioè “il terzo occhio” della costellazione del Toro. Da qui le energie vanno fino al Sole.
Dall’entità vivente che noi chiamiamo il Sole, l’energia, arriva a Venere e alla Luna, poi al nostro Logos Planetario, e infine da Sanat Kumara al Buddha, il quale le passa al Cristo (i non cristiani vedono il Cristo come il Maestro dell'Amorevole Gentilezza, dell'Amore e della Compassione); tramite il Cristo esse raggiungono i Maestri di Saggezza e il regno degli Arcangeli e degli Angeli che a loro volta le trasmutano passandole agli Iniziati, discepoli ed aspiranti sparsi per il mondo e che a loro volta la trasmettono all’Umanità e da questa ai regni animali, vegetale e minerale.
Web
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Wesak is a very old Eastern festival; it belongs to the Buddhist tradition, but its great Blessing is destined for all humanity.
The Indian tradition narrates that five hundred years before Christ, Prince Gautama Siddhartha reached the maximum of enlightenment thus becoming a "Buddha", that is, an awakened one, freed from the need to return to incarnate again on Earth. The Buddha died in the year 483 BC, in the month of Wesak (May), on the night of the full moon. He reaches the threshold of Nirvana, the Place of the great Liberation, once he crosses that threshold, he will be free from the painful cycle of rebirth and death, he will find himself immersed in eternal light and bliss.
As he is about to cross that fateful threshold, the Buddha stops, turns back and looks at mankind on the planet he has just abandoned ... He sees all suffering, sick beings exposed to the violence of nature and their fellow men , and his compassionate heart feels pity. On that threshold of bliss the Buddha stops, does not have the courage to continue and so, in front of all the great Beings of the Hierarchy ready to welcome him, he takes the solemn oath:
"Every year, at the exact moment in which the full moon is formed in the constellation of Taurus, he will return to Earth to bring his blessing, his hand extended to help and encourage the spiritual evolution of humanity."
During the Wesak Festival, a unique relationship is established that connects the Earth, the Solar System, the Minor Zodiac and the Major Zodiac. More precisely, the Cosmic-Spiritual energies from the Major Zodiac whose constellations are the Big Dipper and the Pleiades are accumulated in the magnificent fixed star of Aldebaran, that is, "the third eye" of the constellation of Taurus. From here the energies go to the sun.
From the living entity that we call the Sun, the energy comes to Venus and the Moon, then to our Planetary Logos, and finally from Sanat Kumara to the Buddha, who passes them on to Christ (non-Christians see Christ as the Master of Loving Kindness, Love and Compassion); through Christ they reach the Masters of Wisdom and the kingdom of the Archangels and Angels who in turn transmute them by passing them to the Initiates, disciples and aspirants scattered throughout the world and who in turn transmit it to Humanity and from this to the animal kingdoms. , vegetable and mineral.
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LOS ANILLOS DE QUIRON 1.
Sólo hay cinco cuerpos en nuestro Sistema Solar que se sepa que tienen anillos. El más obvio es el planeta Saturno; en menor medida, los anillos de gas y polvo también rodean Júpiter, Urano y Neptuno. El quinto miembro de este grupo halo es Chariklo, uno de una clase de planetas menores llamados centauros: pequeños cuerpos rocosos que poseen cualidades de ambos asteroides y cometas. Los científicos sólo recientemente detectaron un sistema de anillos de Chariklo, un hallazgo sorprendente, ya que se pensaba que los centauros son relativamente inactivos. Ahora los científicos del MIT han detectado un posible sistema de anillos alrededor de un segundo centauro, Quirón.
Quirón, SEXTO CUERPO DEL SISTEMA SOLAR CON ANILLOS.
En noviembre de 2011, el grupo observó una ocultación estelar en la que Quirón pasó por delante de una estrella brillante, bloqueando brevemente su luz. Los investigadores analizaron las emisiones de luz de la estrella y la sombra momentánea creada por Quirón, y las características ópticas identificados que sugieren que este centauro puede poseer un disco circulante de escombros.
Tras estudios detallados, el equipo concluye que las características pueden significar un sistema de anillos, una concha circular de gas y polvo, o chorros simétricos de material de tiro fuera de la superficie del centauro. "Es interesante, porque Quirón es un centauro, parte de esa sección central del sistema solar, entre Júpiter y Plutón”.
El equipo cree que se trata de un sistema de anillos, aunque también podría ser una concha o chorros de polvo.
«Es interesante, porque Quirón es un centauro que no se creía activo, pero está resultando que sí lo es», dice Amanda Bosh, profesora en el Departamento de Ciencias de la Tierra, Atmosféricas y Planetarias del MIT.
Quirón, descubierto en 1977, fue el primer cuerpo planetario categorizado como un centauro, a partir de la criatura mitológica griega, un híbrido de hombre y bestia. Al igual que sus homólogos mitológicos, los centauros son híbridos, ya que incorporan rasgos de asteroides y cometas. Hoy en día, los científicos estiman que hay más de 44.000 centauros en el Sistema Solar, concentrados principalmente en una banda entre las órbitas de Júpiter y Plutón.
Aunque la mayoría de los centauros se cree que son inactivos, los científicos han visto destellos de la actividad en Quirón. A partir de finales de 1980, los astrónomos observaron patrones de brillo del centauro, así como actividad similar a la de un cometa.
En 1993 y 1994, James Elliot, entonces profesor de astronomía planetaria y física en el MIT, observó una ocultación estelar de Quirón e hizo las primeras estimaciones de su tamaño. Elliot también observó algo parecido a chorros de agua y polvo expulsados desde la superficie del centauro.
Ahora, investigadores del MIT -algunos de ellos ex - miembros del grupo de Elliot- han obtenido observaciones más precisas de Quirón, utilizando dos grandes telescopios en Hawái: el Infrared Telescope Facility de la NASA, en Mauna Kea, y el Observatorio Las Cumbres-Red Global de Telescopios, en Haleakala.
En 2010, el equipo comenzó a trazar las órbitas de Quirón y estrellas cercanas con el fin de determinar exactamente cuándo el centauro podría pasar delante de una estrella bastante brillante para detectarlo. Los investigadores determinaron que una ocultación estelar se produciría el 29 de noviembre de 2011, y reservaron tiempo en los dos grandes telescopios con la esperanza de atrapar la sombra de Quirón.
El equipo observó la ocultación estelar de forma remota, desde el MIT. Todo el evento duró sólo unos minutos, y los telescopios registraron la luz mortecina cuando Quirón proyectaba su sombra sobre los telescopios.
El grupo analizó la luz resultante, y detectó algo inesperado. Un cuerpo simple, sin material circundante, crearía un patrón sencillo, bloqueando la luz de la estrella del todo. Sin embargo, los investigadores observaron rasgos simétricos y afilados cerca del comienzo y el final de la ocultación estelar, una señal de que algún tipo de material como el polvo podría estar bloqueando una fracción de la luz de las estrellas.
Los investigadores observaron dos de estos rasgos, cada uno de unos 300 km desde el centro del centauro. A juzgar por los datos ópticos, tienen 3 y 7 kilómetros de ancho, respectivamente. Las características son similares a lo que Elliot observó en la década de los 90.
A la luz de estas nuevas observaciones, los investigadores dicen que Quirón puede aún poseer chorros simétricos de gas y polvo, como propuso por primera vez Elliot. Sin embargo, otras interpretaciones pueden ser igualmente válidas, incluyendo la posibilidad intrigante de un anillo de gas y polvo.
Ruprecht, investigador en el Laboratorio Lincoln del MIT, dice que es posible imaginar un escenario en el que los centauros pueden formar anillos: Por ejemplo, cuando un cuerpo se rompe, los escombros resultantes puede ser capturados por la gravedad alrededor de otro cuerpo, como Quirón. Los anillos también pueden ser del material sobrante de la formación del propio Quirón.
«Otra posibilidad consiste en la historia de la distancia a Quirón desde el Sol -dice Ruprecht-. Los centauros pueden haber comenzado más lejos en el Sistema Solar y, a través de las interacciones gravitatorias con los planetas gigantes, haber tenido sus órbitas perturbadas más cerca en al Sol. El material congelado que habría sido estable más allá de Plutón es cada vez menos estable más cerca, y se puede convertir en los gases que rocían el polvo y el material de la superficie de un cuerpo».
Ruprecht cree que los investigadores tendrán que observar más ocultaciones estelares de Quirón para determinar realmente si está rodeado de anillos.
Fuente ABC Ciencia.
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