#pietro consagra
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The never completed Theater (1984) in Gibellina, Italy, by Pietro Consagra
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Pietro Consagra, Colloquio maggiore, 1957, wood
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Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma
#Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea#Roma#Rome#Giuseppe capogrossi#Alberto burri#Pietro consagra#Modern art
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Si trattava di Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato e, nella fase finale del gruppo, del giovane pittore maceratese Wladimiro Tulli.
Furono denominati tutti insieme come "Gruppo Forma 1", e si proclamavano "formalisti e marxisti, convinti che i termini marxismo e formalismo non siano inconciliabili", sostenitori di un'arte strutturata ma non realistica, che dà importanza alla forma ed al segno nel loro significato basico essenziale, eliminando nelle loro opere ogni pretesa simbolista o psicologica.
Forma 1 propose una mediazione tra i due opposti linguaggi dell'arte italiana di quel periodo, divisa tra astrattismo e realismo, con un'arte basata sulle intuizioni dell'artista rappresentate in modo oggettivo, che divengono immagini concrete di forma-colore, al di fuori di ogni astrazione formale.
Col passare del tempo ogni artista del gruppo svilupperà un linguaggio personale, dall'astrattismo alcuni torneranno al figurativo, mentre il discorso astratto verrà portato avanti soprattutto da Carla Accardi, ricercatrice e sperimentatrice del genere, secondo una personale poetica legata al segno-colore con divagazioni materiche ed informali in una ricerca ancora non conclusa. Il gruppo finirà poi per sciogliersi nel 1951, ma segnò l'arte contemporanea italiana del Novecento.
Il gruppo fu in contatto con il gruppo fiorentino dell'Astrattismo classico.
Forma 1
Pietro Consagra, Mino Guerrini, Ugo Attardi, Carla Accardi, Achille Perilli,Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato, and Piero Dorazio
#Forma 1#Carla Accardi#Ugo Attardi#Pietro Consagra#Mino Guerrini#Achille Perilli#Antonio Sanfilippo#Giulio Turcato#Wladimiro Tulli
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Diamond brooch by Pietro Consagra, 1964.
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Pietro Consagra
Scultura in relazione Opere 1947-2004
Francesca Pola
SivanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 216 pagine, 24,5x30,4cm, 115 ill., Italiano, Inglese, ISBN 9788836651603
euro 39,00
email if you want to buy [email protected]
Il volume ripercorre la ricchezza inventiva di Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005), una delle figure più significative del panorama artistico internazionale del XX secolo, e propone un confronto tra diversi momenti del percorso creativo dell’artista, permettendo così di sottolineare sia gli elementi di continuità nella sua opera, ma anche e soprattutto le specificità dei singoli periodi, offrendo un panorama variegato delle sue continue reinvenzioni delle forme e delle sue sperimentazioni di materiali. Francesca Pola individua il percorso di Consagra non in senso puramente cronologico, quanto piuttosto secondo una chiave di lettura che evidenzia l’importanza dei rapporti tra scultura, spazio, osservatore: un’attenzione specifica alla “ubicazione” della presenza plastica in relazione all’osservante, fulcro della caratteristica “scultura frontale” codificata da Consagra a partire dai suoi celebri Colloqui dei primi anni Cinquanta e contestualmente teorizzata già dal suo libro Necessità della scultura (1952).
02/03/24
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Wadi al Kharar se consagra como un lugar sagrado cristiano
El 10 de enero se celebró la solemne inauguración de la Iglesia del Bautismo de Jesús en Wadi al Kharar, Jordania, con la presencia del Card. Pietro Parolin como legado pontificio. Este sitio, reconocido como la «Betania de más allá del Jordán», marca el lugar donde Jesús fue bautizado según la tradición cristiana. Leer más… ��
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Roma Arte in Nuvola 2024
a cura della redazione Dal 22 al 24 novembre alla Nuvola dell’Eur, da Pietro Consagra a Piero Guccione, da Giuseppe De Nittis e Pino Pascali a Vedovamazzei, i maestri della fotografia dagli anni ‘60 ad oggi. Dall’astrattismo all’arte povera, dalla digital art all’arte plastica, passando per la scultura, la fotografia, la videoarte, la pittura, le installazioni e la street art, Roma si prepara…
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Enquanto mantemos segredo
Em Stranizza D’Amuri, Nino e Gianni vivem um amor proibido que vai dilacerar seu coração. Na noite em que a Itália vence a Alemanha e se consagra campeã da Copa do Mundo de futebol de 1982, Nino está só, no quintal, no escuro, folheando um caderno e ouvindo os grilos, quando um primo mais velho se aproxima e se senta ao seu lado, para oferecer um conselho. Ele diz “Eles acham que sabem tudo sobre mim… seu pai, sua mãe, a Isabella, seu tio Pietro [risos] … mas, na verdade, eles não sabem nada. Do que eu faço à noite, com a mulherada, com os amigos, com os turistas. E o que eu não faço. Eles só podem imaginar. Isso sim. Mas devem continuar em dúvida, porque só a dúvida não basta”. Ele se aproxima mais de Nino, o encara fundo. “Nino, o que fazemos em segredo, podemos fazer pra sempre”. Sorri, toca o rosto do primo. “Tchau”. Vai embora. Essa semana também encenamos um clássico. Você foi o macho-heteronormativo-monogâmico que voltou com a sua ex e instituiu “ausência de contato comigo” a partir daquele ponto. Eu fui a “outra” descolada, meio brava e meio compreensiva, com toques de sedução. O desfecho foi o esperado clichê: vamos manter em segredo. O segredo é um potencializador de seja lá o que for. Cria camadas extras, de traição, de importância, de trabalho e de saudade. Tudo cresce na falta. Tudo que se esconde se revela vezes dois. Eu vi um meme em pensei em você, é sobre Dom Casmurro, que é uma referência óbvia ao enredo da traição que está na sua cabeça, com um toque de piada interna envolvendo tênis Mizuno, que você gosta e que eu te contei que atualmente faz parte de um tipo de estética que você não sustenta. Eu queria ter te falado sobre a frequência com que você usa a palavra carma para se referir a questões relacionadas a grana. E se você tiver interesse, parece que vai abrir uma vaga onde eu trabalho com o seu perfil, já descobri o salário e tudo. Quem sabe? E eu não fazia esse mesmo papel quando a gente estava casado? Ixii. Você já ouviu o álbum novo da Liniker? Você sabe quem é Liniker, certo? Se não, é hora de deixar a vitrolinha de lado e ouvir, com coração aberto. Esse álbum novo me emociona. Chama Caju. Te dedico a segunda canção. E se eu for imensa pra você, sinto muito. …
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Sicilia: Notte europea dei musei, la Regione ha aperto i luoghi della cultura
Sicilia: Notte europea dei musei, la Regione ha aperto i luoghi della cultura. Si è tenuto l'appuntamento con la "Notte europea dei musei". L'iniziativa nasce con il patrocinio dell'Unesco, del Consiglio d'Europa e dell'Icom (International council of museums) per incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale nazionale ed europeo. Musei, parchi archeologici e siti storici della Regione hanno aperto le porte, al costo simbolico di un euro, offrendo visite guidate, mostre speciali, performance artistiche, laboratori per bambini e tanto altro. Un'opportunità unica per esplorare le collezioni permanenti e le esposizioni temporanee, arricchendo così la propria conoscenza dell'arte e della storia siciliana. Partita da Palermo, sono state aperte le porte il Museo Archeologico Salinas (ore 19-23) con percorsi guidati e con visita al cantiere aperto di restauro della statua di "Diana cacciatrice"; il Museo d'arte contemporanea a Palazzo Belmonte Riso con visite guidate alla scoperta di sessant'anni di storia dell'arte da Jannis Kounellis, Richard Long, Christian Boltanski, ai siciliani Carla Accardi, Pietro Consagra, Antonio Sanfilippo e Emilio Isgrò; il Villino Florio e il Villino Favaloro e, ancora, il Centro regionale progettazione e restauro, che ha aperto la propria sede di Palazzo Montalbo, con laboratori di diagnostica e di restauro, oltre che alla biblioteca. Nella provincia, hanno aperto il Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato con l'Antiquarium e il museo Pirro Marconi di Himera, l'Antiquarium di Solunto, quello di Monte Iato, il Museo archeologico della Valle dell'Eleuterio a Marineo, le Terme arabe a Cefalà Diana. Ad Agrigento ha aderito il Museo archeologico regionale Pietro Griffo: ha ospitato un inedito percorso teatralizzato con i ragazzi del liceo classico Empedocle di Agrigento che ha come filo conduttore il mito di Achille e Pentesilea, tra Eros e Thanatos; in provincia, il Museo archeologico della Badia di Licata, con un laboratorio per i piccoli ispirato al ricchissimo patrimonio di vasi preistorici ed uno spettacolo "Il tesoro dal passato. A Caltanissetta sono state organizzate visite al Museo archeologico di Marianopoli e all'area archeologica delle Mura Timolontee di Gela dove sarà possibile assistere a rappresentazioni teatrali itineranti sulla storia della città. A Catania c'è stata un'apertura straordinaria del Teatro Antico e di Casa museo Giovanni Verga, con una visita condotta dallo storico dell'arte Gaetano Bongiovanni sul tema "Giovanni Verga e Catania". In provincia, ha partecipato all'iniziativa anche il Museo della ceramica di Caltagirone e il Museo archeologico di Centuripe. Nell'Ennese ha aderito all'iniziativa la Villa romana del Casale a Piazza Armerina. A Messina ha aperto il Museo regionale; nella provincia, invece, visite all'Antiquarium di Milazzo, all'area archeologica di Tindari, alla Villa romana di Patti, alle Terme romane di Bagnoli a Capo d'Orlando ed ancora all'area archeologica di Halaesa Arconidea a Tusa. Nel Ragusano sono state organizzate visite serali al complesso monumentale ex Convento della croce a Scicli, al Museo archeologico regionale di Camarina, al Museo archeologico Ibleo di Ragusa e al Parco della Forza di Ispica. In provincia di Trapani hanno aderito il Parco archeologico Lilibeo di Marsala, con un programma che ha previsto una conversazione sul tema "La poesia come presente alternativo", mentre, la visita al museo è stata accompagnata da performance musicali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Forma e Materia. La grande scultura italiana del Novecento in mostra a Roma alla Galleria Russo L’esposizione di circa 30 opere, che ra... #FabioBenzi #FormaeMateria #galleriarusso https://agrpress.it/forma-e-materia-la-grande-scultura-italiana-del-novecento-in-mostra-a-roma-alla-galleria-russo/?feed_id=3402&_unique_id=65df55e1e9299
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Una collezione inattesa alle Gallerie d’Italia a Milano
Il dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni protagonisti del XX secolo sarà in scena alle Gallerie d’Italia di Milano fino al 22 ottobre con il percorso espositivo temporaneo Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, a cura di Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della Banca. Una selezione di oltre 70 opere, solitamente non esposte nella sede milanese, come le più recenti acquisizioni della Collezione Intesa Sanpaolo, è in un dialogo tra le diverse ricerche scultoree di alcuni degi artisti del XX secolo a confronto con importanti approfondimenti sulla pittura del secondo dopoguerra. A rappresentare la raccolta di sculture della Collezione Henraux, nel monumentale spazio di ingresso nel museo, è la grande opera in marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp, del 1966. Se le prime sale ospitano grandi artisti del Novecento come Arturo Martini con La Pisana, Marino Marini con la Pomona e Giacomo Manzù con il Grande Cardinale Seduto, raramente esposte insieme, riunite adesso come emblematiche delle radici della scultura italiana, la sala dedicata a Fausto Melotti presenta per la prima volta un ricco corpus fittile del maestro, protagonista anche della scultura ceramica, con 19 opere rappresentative dei suoi contenitori e vasi ceramici tra cui quattro importanti Korai. Tra i protagonisti di una delle sale spicca Lucio Fontana in rimando al tema dello Spazialismo, con opere come il grande Concetto spaziale. Attese del 1965. Per dare continuità alla tradizione della scultura in ceramica sono stati riuniti per l’occasione alcuni piatti denominati Antica Savona, oltre all’importante nucleo delle tre Nature in bronzo e terracotta. L’azzeramento e la monocromia nell’arte contemporanea internazionale dei primissimi anni Sessanta hanno il loro cuore nella scultura Complex Form di Sol LeWitt, entrata da poco nelle collezioni Intesa Sanpaolo, con un confronto tra un maestro del minimalismo americano come Robert Ryman e i protagonisti della ricerca italiana come Piero Manzoni, Alberto Burri, Toti Scialoja e Enrico Castellani, quest’ultimo presente con Superficie bianca 35 del 1966. Le ricerche legate all’astrazione e al segno della pittura alla fine degli anni Cinquanta hanno in dialogo Carla Accardi con l’opera Senza Titolo, Giulio Turcato e Antonio Sanfilippo con Superficie 45/C/6, oltre a Il flauto di canna di Corrado Cagli, che incarna la continuità del grande pittore aprendo le sperimentazioni degli anni Sessanta e introdce idealmente al nucleo di sculture di Pietro Consagra, come Bifrontale malachite, dedicate al tema della ricerca sulle Pietre e sui Marmi che l’artista conduce tra il 1970 e il 1980. Il percorso include opere di artisti che, partendo dall’astrazione classica, arrivano al secondo dopoguerra con una pittura minimale, come Bice Lazzari con Misura 9. Inoltre il museo di Milano, insieme a quelli di Napoli, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca. La mostra si potrà visitare martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Read the full article
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Wallace Polsom, Alienated Annunciate (2022), paper collage, 22.2 x 27 cm.
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