#perimetrar
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ninoelesirene · 1 year ago
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Molti anni fa una persona che amo molto mi disse: “Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.”
Le emozioni non si vivono che attraverso il corpo e il cervello, che le traduce per noi in metafore, è un organo, esattamente come tutti gli altri.
Abbiamo spesso bisogno di perimetrare ciò che sentiamo nei contorni di un’immagine, che ci consenta di focalizzarlo e, più o meno efficacemente e rapidamente, di metabolizzarlo.
Quello che a volte dimentichiamo, però, è che l’immagine che il nostro cervello produce per descrivere la nostra condizione emotiva non è mai casuale, non è mai soltanto una metafora: è, al contrario, un’indicazione precisa, che arriva dalle esigenze reali del corpo, inteso come sistema integrato, di cui il cervello si fa messaggero.
Vedi tutto nero? Fai una passeggiata all’alba.
Ti prude la lingua? Mettila in uso e parla.
Senti sfuggire la terra sotto ai piedi? Appoggiali bene al suolo, bilànciati sul tuo baricentro.
Ti manca l’aria? Esci e vai a prenderla.
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occhietti · 7 months ago
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Questo curioso vizio di etichettare ogni cosa, di perimetrare tutto in anguste definizioni, come fossero dei mattoncini lego da riporre ordinatamente negli scatoloni.
La realtà è che tu
puoi definire il dolore di un femore rotto, ma non quello di un'anima dilaniata,
puoi descrivere l'euforia di un attimo, ma non la felicità di una vita,
puoi delineare i contorni dell'affetto, ma non tratteggiare i limiti dell'amore,
puoi rappresentare un ricordo, ma non il tormento che scatena,
puoi ingabbiare un puma, ma non il suo desiderio di libertà.
- Michelangelo Da Pisa
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auxoubliettes · 7 months ago
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questo pomeriggio è stato grigio e spento, ho letto qualche pagina sulla sedia della scrivania che ormai è vecchia e non tiene più il peso, così ogni tanto scende verso il basso con grande effetto comico. il sole è spuntato tardi, giusto nell'orario in cui lancia i suoi raggi nella mia stanza illuminandola, colorandola della tonalità del miele. negli stessi momenti ho ascoltato due racconti di vita molto diversi. uno è quello del mio amico e della sua discussione di laurea alla quale non aveva voluto nessuno, di una leggerezza conquistata e un peso gettato nel fiume, di regali brutti e complimenti superflui, e la gioia strabordava da questi audio lunghissimi. a volte è difficile entrare nelle felicità altrui e abitarle comodamente, ma a volte si può e oggi è successo. dall'altra parte il risultato poco incoraggiante di una biopsia, gli odori d'ospedale e la tenera preoccupazione di non preoccupare gli altri. nel dolore altrui non si può mai entrare, perché non si sa neanche come bussare alla sua porta. e allora chiedi dei come stai che possono solo scalfire la superficie perché i panni non saranno mai i tuoi, chiedi cose pratiche riguardo a date e luoghi, fai domande per perimetrare questo dolore estraneo, per raccoglierlo e tracciarlo, senza però neanche poter comunicare la vergogna provata in questi tentativi, senza poter dire all'altro di essere incapace di fronteggiare una cosa grande come la consolazione, tangibile come l'affetto, sacra come la vicinanza, perché dall'altra parte si affronta altro, in prima persona. la verità è che in questi casi uno può solo accompagnare, non può mai esserci: si può essere solo assenti.
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Alluvione: Figliuolo, al lavoro per i rimborsi al 100%
“Stiamo affinando insieme alla Regione tre ordinanze, una per i soggetti attuatori, una per le famiglie e una per le imprese. Vogliamo perimetrare bene i danni da ristorare, per arrivare ai rimborsi fino al 100% come ha detto la presidente Meloni”. Lo ha detto il commissario alla ricostruzione post alluvione Francesco Figliuolo, dopo l’incontro in Regione Emilia-Romagna con le parti sociali.…
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claudiotrezzani · 1 year ago
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" [omissis] immagini sorprendenti, scontornate come reclamassero di fuggire dalla cornice predisposta a perimetrarne l'ingombro".
Enrico Brizzi nell'arioso affresco "Enzo", Harper Collins, 2023.
Già, perimetrare e soffrire d'averlo fatto.
O goderne, perché compressione  fa per incontinenza ribollire, sbalza.
Sbalza,e definisce.
Già, definisce.
Oltre i formati canonici, definisce.
Sapete, gli stolti definiscono "cinematic" tutto ciò che è orizzontalmente allungato.
Una ratio tra lati di 2,39 ad 1, ed ecco ritengono ipso facto si sprigioni profumo di celluloide.
In fotografia imperano rapporti d'aspetto meno trasversalmente dilatati.
Ma si può anche più, oltre che meno.
Kai Ziehl lo fa.
Mirabilmente, lo fa.
Sono cose che occorrono.
Espressivamente, occorrono.
A destra gli serviva il fotogramma giungesse sin lì, all'agognata distanza dopo l'ultimo finestrino.
E che spazio e mosso congiurassero al desiderio di proseguire.
Che limes non vi fosse, pur dovendovi tecnicamente sottostare.
Che il movimento si contrapponesse alla stasi nutrendosi anche d'aria, oltre che d'artato decremento di nitidezza.
E che gli altri margini fossero meno margini perché messi ove Kai vuole.
Un ribellione alla neutralità dei canoni, ed insomma.
Perché ogni fotografia va vestita dell'abito che vi si attaglia.
Poi - o prima - persone.
Vivificano l'arazzo, protagonisti e pedine ad un tempo.
Grazie, Kai.
Perché hai ridisegnato confini, ognuno servendo sé stesso e non altro.
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Claudio Trezzani
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entomelloso · 4 years ago
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Madrid se cerrará perimetralmente del 4 al 14 de diciembre Zapatero defiende cerrar 10 días porque en el puente de diciembre se "duplica o triplica la movilidad" https://entomelloso.com/clm/madrid-se-cerrara-perimetralmente-del-4-al-14-de-diciembre/?feed_id=3193&_unique_id=5fb7bc8abb686
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marcogiovenale · 2 years ago
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29 ottobre, "ontologia dell'arte all'acqua di rose": perimetrare la nozione di arte in modo irregolare
29 ottobre, “ontologia dell’arte all’acqua di rose”: perimetrare la nozione di arte in modo irregolare
Studio Campo Boario (viale del Campo Boario 4a) Il 29 Ottobre alle 18:30 verrà proiettato il documentario “Ontologia dell’arte all’acqua di rose“, di Alberto D’Amico, riprese e montaggio di Nicola De Simone. Il progetto, ideato da Alberto D’Amico ed elaborato insieme a Lisa Giombini, Bruno Lo Turco, Roberta Melasecca, si prefigge di perimetrare la nozione di arte in modo irregolare, ascoltando le…
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lavoripubblici · 2 years ago
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🏚 Acquisizione edifici al patrimonio comunale: 🧐 occhio a cosa dice il provvedimento
👨‍⚖️ La sentenza del Consiglio di Stato:
- l’atto deve definire l’oggetto dell’acquisizione
- l’atto deve quantificare e perimetrare l’area sottratta al privato
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herbstsalonpfp · 2 years ago
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Perimetrare il Veduto (motivo a losanga) #brunate #comolake #lagodicomo #laghiitaliani #landscapedesign #landscapephotography #interiordesign #albergobellavistabrunate (hier: Bellavista Boutique Hotel e Ristorante, Brunate) https://www.instagram.com/p/CgXCbSdoSO-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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strepitio · 2 years ago
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chomolungma
Essere indivisa risiedere nel mercato senza prezzo guardare il flusso della gente prevedibile e imprevisto spopolare sottovoce toccare la schiena accettare la luce del mattino senza diradarsi leggere la legge che decanta il mondo (salutava sempre sorrideva portava i bambini al parco).   La luce appiana là dove si andava a fondo ora c’è un muro da guardare e perimetrare. Così si…
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ninoelesirene · 5 years ago
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Mi piace essere gabbato.
Accade abbastanza di rado che io non preveda una dinamica emotiva, una sequenza di azioni e reazioni nell’ambito dei rapporti che intreccio. L’ho sempre considerato il frutto sublime della mia biografia e delle fragilità che ne sono a lungo conseguite: quando non ti senti visto, vedi; e quando vuoi essere visto, impari a intercettare le peculiarità altrui, rispecchiandole come puoi. Non è Il Talento di Mr. Ripley - che ne sanno i bambini di Ripley? - è sopravvivenza.
Poi cresci, soffri, ti emancipi e impari a perimetrare ciò che è tuo, rappresenta te e solo te e che devi custodire e coltivare con amore. Impari a dire sì quando è sì e soprattutto no quando è no. La chiamano assertività. Tuttavia, la capacità di sintonizzarti con quelli di cui una volta volevi l’approvazione e che oggi sono semplicemente - si fa per dire - altro da te, rimane. Ed è spesso un fardello, che annoia e fa appassire le cose, ma anche uno strumento, che le accarezza e avvia al successo.
Così, quando la vita spariglia le carte, quando chi hai davanti sovverte le regole e ti stupisce, mandando all’aria le previsioni, rimani intontito e, sembrerà strano, ti senti felice. Perché è bello scoprirsi ingenui, aderenti, fatti di un solo strato. È bello scoprire che eravamo così occupati a pensare alla nostra visione del mondo da dimenticarci che non è l’unica: ché io sono sveglio, allenato, ma la vita vince comunque e mi lascia gabbato (che fa pure rima, e mica sarà un caso).
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tironisdigitalangels · 4 years ago
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Matriz 1: Identificación de la controversia y diseño de investigación
En nuestra actualidad, vivimos en un escenario muy complejo de describir, en donde aún no se han definido los parámetros de vida virtual y análoga. Nuestra identidad, como seres parte de una sociedad, se expande gracias a diversas herramientas de interacciones que son parte de la normalidad cotidiana. Considerando además la exigencia del aislamiento en el contexto sanitario que vivimos a nivel mundial, los espacios virtuales (como redes sociales y comunicaciones virtuales) han logrado estabilizar nuestras necesidades sociales, tomando mayor importancia en nuestras propias vidas.
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Un ejemplo de esta situación, son las tendencias que podemos ver en nuestras aplicaciones convencionales de interacción, como Instagram o Facebook, en donde antes la importancia estaba en el outfit, el accesorio y las actividades que evoquen cierto estilo de vida. Hoy en día la importancia ya no está en la ropa que uses o si compras un Starbucks, sino en ideologías de carácter social que evoquen ciertas importancias, cómo mostrar mi receta vegana de una comida, mostrar qué herramientas uso para reciclar, o si tengo una opinión política frente a un conflicto. Esto es un directo ejemplo en cómo el contexto mundial se ha tornado a lenguajes que podemos conversar y discutir entre todos por los medios virtuales a los que nos hemos ajustado.
Frente a esta importancia en el mundo virtual, no podemos quedar exentos del propio desenlace la propia identidad en nuestra contemporaneidad, y como esta identidad nos permite relacionarnos como una herramienta vital social en la actualidad. En adelante, nos referiremos al mundo no virtual como mundo análogo, refiriéndonos a las costumbres cotidianas relacionadas a nuestra construcción de identidad como uso de textiles, elementos, entre otros. De esta manera podremos identificar de mejor manera el mundo análogo del imperante hoy por hoy; el digital.
Considerando esta diferencia ¿Será la identidad análoga un precedente para la identidad digital? ¿Siempre ocurre en este orden? Porque llega a parecer interesante las maneras en que las sociedades se relacionan en esta hoja en blanco, donde una mentira puede ser ocultada bajo una construcción de perfil. Si la identidad virtual recoge estas características de la identidad análoga ¿Podrá reemplazarla? O son imprescindibles la una de la otra?
Hoy en día se construyen y reformulan identidades en el mundo virtual constantemente. Estas, ¿seguirán generando estos desaciertos sociales en el contexto en el que se relacionan? ¿Es sano para las personas, tener que vivir estas interacciones?
A partir de este contexto, es que podemos desglosar 6 vértices de estudio que nos permitirán comprender más en detalle esta disrupción y cuestionamiento.
Usuarios: Las identidades podrían ser utilizadas para estafas (perfiles falsos), como también para construir una nueva realidad de la que se vive en el mundo análogo. Según lo descrito por Guiones y Serrat “si un individuo no construye su identidad digital, una tercera persona puede suplantar y pueden ocurrir hechos indeseables.” (2010)
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El gobierno: La definición del delito, en conjunto a lo moralmente aceptado en el mundo virtual, continúa siendo una dimensión no definida en nuestra realidad. Esta situación entorpece los procesos de seguimientos de delitos, y así buscar una justicia clara. Un ejemplo de esto es lo ocurrido en la película "Perfect Blue" del director Satoshi Kon, que se puede evidenciar el poder que puede tener una identidad ficticia por sobre las decisiones de un individuo, y generar acciones ilegales en el mundo análogo.
La Sociedad: Las relaciones sociales y el vínculo emocional entre identidades se ven afectados por la falta de posibilidades de sensaciones y sentimientos que entrega lo digital, además de no saber realmente quién está del otro lado. Como bien podemos identificar, estas interacciones a las cuales no estamos acostumbrados como seres humanos, es parte de una “«multimidad» que no es ni espectacular ni compulsiva, sino un «nuevo tipo de vinculación que revela nuevas configuraciones en torno a la vida pública, privada y la subjetividad»” (Linne, 2016: 81).
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Economía de datos: El algoritmo se alimenta de una identidad legible, verdadera. De esta manera, las funciones de este algoritmo logran ser más asertivas. Esta situación es posible evidenciar en la película "Her" de Spike Jonze, en donde se puede evidenciar cómo esta identidad virtual lee las interacciones y preferencias del protagonista, generando una respuesta mucho más asertiva a sus requerimientos (quizá demasiado).
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Big Data: La redundancia de información genera una problemática en cuanto a gestión de recursos y eficiencia de procesos. Es muy similar a lo que ocurre en la película “Joker” (2019) de Todd Phillips, en donde en cierto momento de la película, todos usan un tipo de máscara de payaso, y permite al protagonista no ser identificado por las fuerzas de orden público, y existir “en el anonimato”.
Algoritmo de productos: Los datos que se recopilen pueden no coincidir con la realidad y, por lo tanto, pueden generarse interpretaciones erradas. “A veces esta identidad digital no se corresponde con la real, simplemente porque cada cual quiere mostrar lo mejor de sí mismo, con lo que se conoce como self-presentation.” (Guiones & Serrat, 2010)
Considerando cada uno de los puntos anteriormente propuestos, podemos pre-ver de cierta manera cómo se va dando un cambio de paradigma frente a nuestras relaciones sociales y sus vínculos humanos. ¿Quién sabe si al día de mañana nos mudamos de nuestro cuerpo análogo y nos alojamos en algo mucho más etéreo y traslúcido junto a nuestra propia memoria?
Lo complejo de este escenario, es que aún no hay leyes suficientes que logren perimetrar de manera eficiente las interacciones entre los individuos en el escenario virtual, provocando situaciones de irresponsabilidad y de desmedro en salud mental en los participantes. No podemos participar de un mundo virtual (ni de cualquier otro mundo en estricto rigor), sin antes saber las responsabilidades que debemos asumir en este.
Si bien, podemos estar transmutando nuestras interacciones (e identidad) a algo mucho más digital y virtual, generando cada vez más una mayor desvinculación con el mundo análogo, no deja de ser un mundo en sociedad en donde debemos ser empáticos y conscientes de las propias relaciones.
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Bibliografía
Guiones, A. and Serrat, M., 2010. Textos universitaris de biblioteconomia i documentació. [online] Eduteka.icesi.edu.co. Available at: <http://eduteka.icesi.edu.co/gp/upload/giones2.pdf> [Accessed 28 April 2021].
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gfmiranday · 4 years ago
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Quema de pastizales en Av. Ortíz de Ocampo.
Quema de pastizales en Av. Ortíz de Ocampo.
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Siendo la hora 18:23, Bomberos Águilas de Acero, se dirigen por Av. Ortíz de Ocampo, antes de llegar con Av. Coronel Monte, a un incendio forestal. En el lugar, se constata un incendio interfase, con una superficie afectada de 50×50 mt2. Se procedió a realizar tareas para perimetrar, hasta lograr controlar y extinguir el foco, en su totalidad.
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entomelloso · 4 years ago
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El cierre perimetral de Castilla-La Mancha volverá a revisarse a final de mes Se tomará una decisión en función de la evolución de los contagios https://entomelloso.com/clm/el-cierre-perimetral-de-castilla-la-mancha-volvera-a-revisarse-a-final-de-mes/?feed_id=2734&_unique_id=5fb4ecb756f54
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ufficiobrevettimarchi1 · 5 years ago
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Anche i reali inglesi puntano sul brand
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Uni dei fatti di cronaca che riempie tutti i quotidiani ed i tabloid inglesi è certamente la vicenda dei duchi di Sussex, che hanno deciso di staccarsi ufficialmente dalla casata regnante inglese. Di conseguenza uno dei primi passi che hanno dovuto intraprendere è stato quello di registrare un marchio per aprire il nuovo ciclo.
Su quale brand hanno puntato i duchi del Sussex?
Vista la loro fama  e reputazione, la scelta del brand Sussex Royal si è rilevata francamente piuttosto scontata, vale a dire la registrazione marchio non ha certamente brillato per originalità e fantasia. Ovviamente, la necessità di accostare le prossime loro attività a qualcosa che risaltasse facilmente identificativo dal grande pubblico, ha fatto si che la scelta ricadesse su un brand facilmente memorizzabile dagli utenti ma, al tempo stesso, risultasse piuttosto descrittivo e generico. Non sono ancora stati resi pubblici l’eventuale presenza di loghi, disegni a corredo del brand, ma siamo certi che a breve potremo tornare sull’argomento.
Come verrà sfruttato il brand dei duchi del Sussex?
Supponiamo che la fondazione già operativa continui nella sua attività di raccolta fondi per le varie iniziative umanitarie. Di conseguenza, riteniamo che il business principale del suddetto marchio registrato continui ad incentrarsi sulle principali attività filantropiche già in essere e che possa, al tempo stesso, allargarsi alle attività collaterali. Non possiamo escludere che il suddetto brand possa essere ceduto in licenza a terze organizzazioni, visto e considerato che l’uscita dalla royal family comporterà certamente la necessità di reperire maggiori fondi, visto il venire a mancare dei fondi messi a disposizione dalla monarchia inglese fino ad oggi.
Dove verrà sfruttato il brand dei duchi del Sussex?
Indubbiamente nel Regno Unito ma anche in Canada, nazioni nelle quali dovrebbe incentrarsi l’attività dei duchi del Sussex, quindi, è ragionevole ritenere che la registrazione di un marchio avvenga celermente nelle suddette due nazioni d’interesse. A nostro avviso, è ragionevole ritenere che in seguito il suddetto brand possa essere esteso anche in diversi Paesi, compresi quelli africani, visto e considerato che i duchi del Sussex hanno dimostrato in diverse occasioni di prediligere viaggi ed attività in Botswana e non solo.
Quali investimenti per il brand dei duchi del Sussex?
Uno degli aspetti che diverrà certamente cruciale per i duchi sarà quello di comprendere dove e quando registrare marchio. Infatti, la fama e la reputazione di cui godono i reali inglesi, anche alla luce delle recenti vicende che li hanno visti protagonisti, dovrà sensibilizzarli a tutelare quanto prima e nei maggiori Paesi possibili, prima di ritrovarsi a dover fronteggiare i possibili episodi di contraffazione e di plagio che potrebbero giungere da parte di terzi soggetti. Ecco perché servirà un’attenta valutazione del quanto costa registrare un marchio,  a meno che non si propenda depositare tutta una serie di marchi difensivi, vale a dire quel genere di brand che vengono depositati con il solo fine di perimetrare e circoscrivere il più possibile la tutela del proprio brand, prescindendone così dall’uso effettivo.
Conclusioni
Nel corso dei prossimi mesi certamente ritorneremo sulla questione, visto e  considerato che è ragionevole attendersi sviluppi e novità significative per una vicenda che sta certamente catalizzando l’attenzione dei mass media e del grande pubblico.
Il contenuto originale è postato su … https://www.ufficiobrevettimarchi.it/blog-post/anche-i-reali-inglesi-puntano-sul-brand/
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arqui-mequedo · 5 years ago
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¿Dónde se encuentra la contención espacial de El Ejido?
El principal problema que hemos encontrado es la inexistente organización tanto en los invernaderos como en las poblaciones que los rodean.
Como proyecto de intervención hemos pensado realizar una recolocación de los invernaderos con la ayuda de una plantilla proporcional sobre los 300km2 en los que nos hemos centrado.
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En primer lugar, hemos considerado la mejor opción perimetrar por una parte la balsa del sapo y otra parte, las poblaciones de mayor extensión.
Una vez organizada toda la extensión que pretendemos estudiar, decidimos pasar a otro proyecto de intervención insitu al anterior: la implantación de plataformas generadoras de energía solo y únicamente en los alrededores de los invernaderos.
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