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2024-05-11 Eyolf Dale Trio - Jazzfest, Olavshallen Lille sal
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Jazz Para Ti: #JPT92 T05P09 Por Pachi Tapiz [Podcast de jazz]
Jazz Para Ti: #JPT92 T05P09 Por Pachi Tapiz [Podcast de jazz]
Jazz Para Ti 92 En la edición del 13 de diciembre de 2022 de Jazz Para Ti, el noveno programa de la temporada 2022-23, suena música de las siguientes grabaciones. Estrenamos en el programa… Per Zanussi & Vestnorsk Jazzensemble: Li (And The Infinite Game) (Clean Feed, 2022) Julia Hülsmann Quartet: The Next Door (ECM, 2022) Spinifex: Sings (Trytone, 2022) Dorantes: Identidad (Flamenco Scultura,…
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#Clean Feed#Coleman Hawkins#Dorantes#ECM#Flamenco Scultura#Jazz Para Ti#Julia Hülsmann#Julia Hülsmann Quartet#Pachi Tapiz#Per Zanussi#Per Zanussi & Vestnorsk Jazzensemble#podcast de jazz#Prestige#Programa de jazz#Programa de radio#Programa de radio de jazz#Radio Comarca de Barros#RCB#RCB Radio Comarca de Barros#Spinifex#Spinifex Sings#Trytone#Vestnorsk Jazzensemble
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Renzo Mongiardino Architettura da Camera
a cura di Francesca Simone
Officina Libraria, Roma 2022, 224 pagine, 21x24cm, ISBN 978-88-3367-194-9
euro 38,00
email if you want to buy [email protected]
Pubblicato nel 1993 da Rizzoli, Architettura da camera si può considerare un classico dell’architettura di interni. A lungo esaurito, viene ora riproposto in una nuova edizione, curata dalla nipote di Mongiardino, Francesca Simone, che mantiene il testo originale ma modifica in parte l’apparato iconografico e la veste grafica per renderli più aderenti al testo. Laureatosi con Gio Ponti nel 1942, dagli inizi degli anni Cinquanta si afferma come architetto realizzando alcune delle case più affascinanti della seconda metà del XX secolo, destinate ad una clientela internazionale e prestigiosa di colti collezionisti e grandi imprenditori tra cui Thyssen, Onassis, Agnelli, Safra, Zanussi, Valentino, Versace, Rothschild e Hearst. Contemporaneamente porta avanti la sua attività di scenografo per il teatro e per il cinema lavorando con Franco Zeffirelli, Peter Hall, Giancarlo Menotti, Raymond Rouleau. Architettura da camera si articola in una serie di lezioni-racconto volte a spiegare metodo e canoni della sua architettura di interni. Riccamente illustrati con riferimenti storici e a dimore realizzate da Mongiardino, i capitoli affrontano ciascuno uno specifico problema (la stanza troppo alta, la stanza lunga) o una questione di gusto, per esempio quello per le rovine, per mostrare come risolverlo prima da un punto vista spaziale e di proporzioni e poi attraverso la minuziosa progettazione di ogni dettaglio, eseguiti dai fedeli artigiani che collaborarono con lui per tutta la sua carriera. Abilissimo creatore di spazi spettacolari, Mongiardino ha saputo accostare oggetti comuni e di antiquariato in un gioco magistrale di tessuti preziosi o dipinti, pannelli scolpiti e non e una gamma di trompe-l’oeil grazie ai quali otteneva capolavori con materiali poveri. Lo “stile Mongiardino” è ormai divenuto leggendario tanto da meritare continue pubblicazioni sulle più importanti riviste di architettura e interni, ma anche su quelle di larghissima circolazione, come il magazine del «New York Times», oltre a numerosi libri.
15/11/24
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AL VIA DA DOMANI 12/11 LA RASSEGNA SUI GRANDI CLASSICI DEL CINEMA POLACCO PER CIAKPOLSKA - IL 14 OSPITE KRZYSZTOF ZANUSSI AL PALAZZO ESPOSIZIONI ROMA
Al via da domani 12 novembre la rassegnadei Grandi Classici del Cinema Polaccoal Palazzo Esposizioni Roma nell’ambito di CiakPolska Film FestivalApre la direttrice degli studi WFDIF di Varsavia Agnieszka BędkowskaOspite d’onore Krzysztof ZanussiTra i film restaurati quelli di Krzysztof Kieślowski, Andrzej Wajda, Agnieszka Holland, Andrzej Żuławski, Krzysztof Zanussi, Jerzy Kawalerowcicz,Wojciech…
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Ricambi ed accessori per tutti gli elettrodomestici
www.marelshop.it
Info e WhatsApp : 081477154
Portici (NA), Corso Garibaldi, 188
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A Blacksmith's Tale By Eyolf Dale, Audun Kleive, Per Zanussi From the album The Wayfarers Added to Discover Weekly playlist by Unknown User on December 25, 2023 at 12:00AM Listen on Spotify https://ift.tt/AjQTODI
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LA STORIA DELLA PIATTAFORMA REGIONALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI - PARTE 2
5. Venerdì 8 marzo 1991 ci fu Consiglio comunale a Morsano al Tagliamento, al quale andai controvoglia e su insistenza di mio fratello. In mezzo ad urla e grida della folla inferocita, la maggioranza DC votò a favore della costruzione della piattaforma regionale. Purtroppo, in un momento di nervoso, al termine della seduta, diedi uno spintone al Consigliere Comunale DC Leandro Tonutti;
6. Il sabato mattina Leandro Tonutti ed Angelo Picci, consiglieri comunali DC, mi chiesero, in piazza a Mussons, spiegazioni del mio gesto. Mi scusai con loro, dicendo che avevo perso il controllo per la rabbia. Ribadii che costruendo la Piattaforma il prezzo degli immobili sarebbe crollato, che molti che avevano fatto sacrifici per costruire la casa si sarebbero ritrovati con un <pugno di mosche> e che la palestra, che la Regione ci aveva promesso di costruire come risarcimento per l'impatto ambientale non sarebbe stata di nessun aiuto a chi avrebbe dovuto continuare ad alzarsi alle 4 della mattina per andare a lavorare in Zanussi. Leandro accettò le scuse. Al calar della sera alcuni giovani occuparono la Sala del Consiglio Comunale, ma io mi rifiutai di unirmi a loro. Erano prevalentemente leghisti e membri dell' Estrema Destra;
7. Nel pomeriggio di domenica 10 marzo 1991 venne da noi mio zio don Umberto Pizzolitto (amico dell'ex ministro DC Mario Toros) assieme a mie cugine Marisa e Luciana Martelli della DC di Cormons. Mio zio mi chiese perché avevo dato lo spintone a Leandro. Mia cugina Luciana mi disse, lasciandomi:<ricordarti bene che il Sindaco Silvano Driussi non avrebbe mai preso una decisione così importante, se non fosse stata dalla sua parte TUTTA la DC Regionale.
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Phil Esposito's First New York Rangers Hockey Card
Phil Esposito's performance during the 1975-76 NHL season is split between two teams: the Boston Bruins and the New York Rangers. He joined the Rangers on November 7, 1975, as part of a trade involving Carol Vadnais, Brad Park, Jean Ratelle, and Joe Zanussi.
Although Esposito never quite matched his previous goal-scoring prowess with the Bruins, he managed to score at least 34 goals per season while playing for the Rangers until his final year in 1980-81. Unfortunately, that season proved to be a challenging one for him, as he played only 41 games for the Rangers and scored a mere seven goals before retiring.
On the back of his card, you'll find mention of his remarkable 76-goal season in 1970-71. During that year, he netted 76 goals and provided 76 assists, accumulating an impressive total of 152 points. Esposito held the record for most goals and points in a single season in the NHL until Wayne Gretzky surpassed him. Gretzky set a new record of 92 goals in 1981-82 and later cemented his dominance with an astonishing 215 points in 1985-86.
Over his NHL career from 1963-64 to 1980-81, Esposito played 1,282 regular season games and 130 playoff games for the Chicago Blackhawks, Boston Bruins, and New York Rangers. In recognition of his achievements, he was inducted into the Hockey Hall of Fame in 1984. Esposito's five or more Art Ross Trophy wins place him in an elite group of players, including Gretzky, Gordie Howe, Mario Lemieux, Jaromir Jagr, and Connor McDavid.
1976-77 O-Pee-Chee 245 Phil Esposito Hockey Card [YouTube Shorts]
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25 giu 2023 15:30
“BERLUSCONI CHIAMO’ FELTRI AL GIORNALE E A CENA BRINDAMMO: ‘IN CULO AL BERLUSCA, RESTIAMO ALL’INDIPENDENTE’. IL GIORNO DOPO PASSÒ AL GIORNALE" – MASSIMO FINI: "SUCCESSIVAMENTE FELTRI MI VOLLE AL GIORNALE. ANDAI A PARLARE CON L’AMMINISTRATORE ROBERTO CRESPI, IL QUALE MI DISSE: “TENEVO ALLA JUVENTUS, MA ADESSO TENGO AL MILAN PERCHÉ MI PIACE IL BEL GIOCO”. TORNAI DA FELTRI: “NON VENGO PIÙ..." - LA RISPOSTA AL VELENO DI VITTORIO SU TWITTER -
Caro Massimo Fini per parlare male di me non c’è bisogno di inventare e neppure di riscrivere i soliti luoghi comuni. — Vittorio Feltri (@vfeltri) June 25, 2023
Estratto dell’articolo di Massimo Fini per il Fatto Quotidiano
Estate 1993. Vittorio Feltri dirige l’Indipendente da un anno e mezzo e l’ha portato dalle 19mila copie cui l’aveva lasciato l’ameba similanglosassone Ricardo Franco Levi a 120mila, un exploit unico nella storia dei quotidiani italiani del dopoguerra.Tutto sembra andar bene. Se Montanelli lascia il Giornale, come deve fare perché Berlusconi è diventato un uomo politico, ci arriverebbero senza colpo ferire altre 40 o 50mila copie e l’Indipendente potrebbe diventare Repubblica degli anni Novanta e del Duemila e oltre. In agosto Vittorio mi invita a cena, in una normale pizzeria perché allora non amava i locali eleganti che predilige oggi e non cercava di vestirsi “all’inglese” (nel Cyrano lo prenderò bonariamente in giro: “Nessun inglese si è mai vestito all’inglese”).
Feltri mi fa questa terrificante domanda: “Se vado al Giornale vieni con me?”. E io a cercare di spiegargli che è un errore, professionale, politico e anche, a parer mio, personale. Finita la cena, entrambi un po’ brilli, alziamo i calici di vino e Vittorio dice: “In culo al Berlusca, restiamo all’Indi”. Questa scena si sarà ripetuta almeno quattro volte. L’ultima “in culo al Berlusca, restiamo all’Indi”, il giorno dopo passa al Giornale. E lì da forcaiolo che era (“il cinghialone” appioppato a Craxi trasformando così le legittime inchieste di Mani Pulite in una sorta di caccia sadica, Carra in manette sbattuto in prima pagina, accanimento sui figli di Craxi, Stefania e Bobo che toccò a me difendere) iniziò a bombardare Mani Pulite e a difendere i tangentari. Io gli diedi del “traditore”, del “voltagabbana” ma lui, che pur come ogni prima donna è permalosissimo, me la lasciò passare.
Feltri si portò via tutta la struttura dell’Indipendente e tutti gli editorialisti. Io rifiutai. Il giovane editore Zanussi ebbe la dabbenaggine di chiedere proprio a Feltri di indicargli un direttore per l’Indi e Vittorio scelse ovviamente “il peggio fico del bigoncio”, Pia Luisa Bianco. Avrei potuto farmi avanti e certamente la direzione me l’avrebbero data perché, dopo Feltri, ero la prima firma del giornale.
Ma non lo feci perché non mi sentivo in grado di dirigere un giornale e comunque con Vittorio dall’altra parte non ci sarebbe stata partita (una volta Vittorio mi confidò: “Tu scrivi meglio di me”; “Può darsi – risposi – ma io non sono in grado di dirigere un giornale visto che non sono capace di dirigere nemmeno me stesso”).
Senza Feltri, la struttura che aveva creato e gli editorialisti che si era scelto, l’Indi capitombolò. Feltri più volte mi aveva fatto offerte perché andassi con lui al Giornale e alla fine, visto che la situazione precipitava, decisi di accettare. Combinammo i termini della collaborazione. Dovevo solo parlare con l’amministratore Roberto Crespi per formalizzare il contratto. Crespi mi parlò per mezz’ora, in termini quasi militari, delle strategie e delle tattiche del Giornale, cose che a me interessano nulla. Per interrompere quell’insopportabile arringa gli chiesi a che squadra tenesse. Disse: “Tenevo alla Juventus, ma adesso tengo al Milan perché mi piace il bel gioco”. Tornai da Feltri: “Non vengo più”. Se non si poteva nemmeno tenere alla squadra del cuore, era chiaro che, nonostante tutte le assicurazioni che mi aveva dato Vittorio, non avrei potuto scrivere liberamente.
Il miracolo dell’Indipendente fu dovuto anche al fatto che Vittorio vi faceva scrivere tutti, di destra, di sinistra, di centro e pure estremisti di ogni sorta, ma il giornale conservava un’unità e un’identità ed era proprio lui a dargliela. Si era inventato il “feltrismo”. Dopo che era passato al Giornale lo accompagnai a Bergamo, la sua città.
Il pubblico, tutto leghista, rumoreggiava contro di lui. Dissi: ”Non potete insultare così un uomo che vi ha sostenuto per anni”. Sotto il banco Vittorio mi strinse la mano. È l’unico contatto fisico che ho avuto con lui, ma ciò che davvero ci unisce è una forte malinconia di fondo.Un altro exploit Feltri lo aveva fatto con l’Europeo diretto da Lanfranco Vaccari: lo portò da 80mila a 120mila copie. Dell’insuccesso dell’Europeo di Vaccari io ero in buona parte responsabile. Il giovane Vaccari mi aveva assunto perché oltre alle solite inchieste ed editoriali, gli facessi anche un po’ da ‘consigliori’. Io, ispirandomi all’Europeo di Tommaso Giglio, volli un giornale molto rigoroso, quasi khomeinista. Ma non funzionò, altri tempi, di sbraco direi, stavano venendo avanti.
Di fronte al fenomeno Lega, Feltri si comportò come sempre dovrebbe comportarsi un giornalista: non lo demonizzò, come tutti gli altri giornali, ma cercò di osservarlo e capirlo e, poiché io questa posizione l’avevo assunta almeno un anno prima di lui, ciò spiega il successo del suo Europeo: la Lega di Bossi al Nord prendeva quasi il 50 per cento.Anche quando eravamo in freddo, come è stato spesso nella nostra altalenante amicizia, Feltri mi pubblicava pezzi che nessun altro giornale avrebbe osato pubblicare. Uno, “Cerco Ideali. E sono disposto a tutto”, iniziava così: “Vorrei essere un talebano, avere valori fortissimi che santificano il sacrificio della vita, propria e altrui. Vorrei essere, per lo stesso motivo, un kamikaze islamico. Vorrei essere un afghano, un iracheno, un ceceno che si batte per la libertà del proprio Paese dall’occupante, arrogante e stupido.
Avrei voluto essere un bolscevico, un fascista, un nazista che credeva in quello che faceva. O un ebreo che, nel lager, lottava con tutte le sue forze interiori per rimanere un uomo. Vorrei far parte dei ‘boat people’ che vengono ad approdare e spesso a morire sulle nostre coste. Perché sono spinti almeno da una speranza. Vorrei essere ed essere stato tutto, tranne quello che sono e sono stato per 60 anni e passa: un uomo che ha vissuto nella democrazia italiana”.
Tutto si può rimproverare a Feltri tranne che gli manchi il fiuto del giornalista. Mi venne in soccorso anche in un’altra occasione. In un giugno canicolare e patibolare la Rizzoli mi aveva liquidato, con altri giornalisti un po’ stupiti di vedermi lì, nell’agenzia del lavoro di via Lepetit 8 senza farmi ricevere neppure dall’ultimo dei manager. Io rimuginai l’amarezza per un mese, poi telefonai a Vittorio con cui all’epoca ero ai ferri corti: “Vuoi sapere cosa succede realmente al glorioso gruppo Rizzoli-Corriere della Sera?”. Lui pubblicò due mie colonne in prima pagina e due pagine interne. Ogni frase era da querela, se non fosse stata vera. Ma i dirigenti del Gruppo Rcs non alzarono orecchia...
(...)
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. . ノルウェーの俊英ピアニストEyolf Daleの新作『THE WAYFARERS』が1.27、デジタルでリリース . エイヨルフ・デール(p、hammerspinet、celesta)、Per Zanussi(b、saw)、Audun Kleive(ds)というデビュー作以来のメンバーによるトリオ編成でノルウェーの古典音楽、ジャズ、クラシックを融合した叙情性あふれるサウンドを変幻自在に紡ぎだす . とくにスピネット(小型のチェンバロ)を用いた1曲目の「The Wayfarer」と8曲目の「The Sky At Sunset」は目を瞠るような躍動感と感情を揺さぶるような力強さがあり、印象に残る . それ以外の曲も北欧ならではの豊かな陰影と深みのあ��演奏が繰り広げられていてアルバムとしての仕上がりは上々だ . . #EyolfDale #TheWayfarers #エイヨルフデール #PerZanussi #ペアザヌッシ #AudunKleive #アウドゥンクライヴェ #EditionRecords #AppleMusic . . https://www.instagram.com/p/Cn-1uTKvg9u/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Eyolf Dale Trio - Pondering Sentralen, Oslo, October 2019
Filmed and edited by Sigurd Ytre-Arne Recorded and mixed by Eyolf Dale
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Free The Jazz #103 [for Paul Watson]
*** It's been fun putting together these mixes over the last three years, hopefully finding some appreciative ears occasionally. But I've decided it's time to move on. This will be the final regularly scheduled Free The Jazz mix. Thanks for listening folks! ***
1 - Art Blakey & The Jazz Messengers - A Night In Tunisia (from "A Night In Tunisia", 1961 Blue Note)
2 - Ethnic Heritage Ensemble - Black Is Back (from "Be Known: Ancient / Future / Music", 2019 Spiritmuse)
3 - Trespass Trio - Sounds & Ruins (Take 3) (from "The Spirit Of Pitești", 2017 Clean Feed)
4 - The Joachim Kühn Group - Message From Upstairs (from "Bold Music", 1969 MPS)
5 - Joe Henderson / Alice Coltrane - Earth (from "The Elements", 1974 Milestone)
6 - Baczkowski / Lopez / Corsano - Steel Wind (edit) (from "Old Smoke", 2019 Relative Pitch)
7 - Torbjörn Zetterberg / Per ‘Texas’ Johansson / Konrad Agnas - Oraklet I Finnåker (from "Orakel", 2019 Moserobie)
8 - DKV Trio & Joe McPhee - IMPRESSIONS OF KNOX: Variations On A Theme By Joe McPhee (from "The Fire Each Time", 2019 Not Two)
#8k.nz#8k radio#8k christchurch#paul watson#jazz#free jazz#free the jazz#art blakey#art blakey & the jazz messengers#lee morgan#wayne shorter#kahil el'zabar#alex harding#martin küchen#per zanussi#joachim kühn#alice coltrane#joe henderson#charlie haden#chris corsano#brandon lopez#steve baczkowski#torbjörn zetterberg#per ‘texas’ johansson#joe mcphee#ken vandermark#hamid drake#kent kessler#sea shepherd
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Eyolf Dale „Being”
Edition Records, 2021 Norweski pianista Eyolf Dale na swojej najnowszej płycie po raz pierwszy eksploruje format fortepianowego tria. W nagraniach towarzyszyli mu perkusista Audun Kleive oraz kontrabasista Per Zanussi. O innych albumach Eyolfa Dale pisaliśmy tutaj: Eyolf Dale „Wolf Valley” https://bit.ly/39UwUNAEyolf Dale & Andre Roligheten „Departue” https://bit.ly/2LpzC4j Dale debiutował w…
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Trespass Trio – The Spirit of Pitesti (Clean Feed)
youtube
Political awareness and attendant action have always been principal parts of the Trespass Trio’s purview. The Swedish-Norwegian ensemble’s music evinces direct antecedents in the Fire Music of 1960s as filtered through the European experience. They’re also passionate storytellers, picking topical sources of inspiration that reflect both struggle and emancipation. The Spirit of Pitesti takes a specific slice of sad history from the titular Romanian town to paint a sound picture of ideologically-driven repression and its consequences on a very human populace. Post-WII, a prison there was host to a series of penal experiments by the Communist government designed to engineer a psychological means of absolute obedience. The efforts of course failed, but the costs on the convicts were extreme.
The program is brief at barely 36-minutes, but potent in its consistent mood and mein. Two takes of “Sounds & Ruins” which sandwich the program unfold like a woebegone Mingus dirge with Per Zanussi’s bass strings strumming a somber ostinato and drummer Raymond Strid stamping a slanted martial cadence over which Martin Kuchen blows a dour and downcast baritone line. The title piece traces another melancholy motif for baritone and arco bass with Strid adding measured accents on cymbals struck and bowed. “In Tears” does little to leaven the prevailing air of despondency with more mournful baritone musings over brushed drums and a sedate, if steady, bass thrum. Zanussi’s anchoring solo brings an even weightier disposition to bear, his patterns bringing to the imagination the grim visages and crestfallen stares of inmates under the shadows of an iron cell grate.
Brisk and comparatively bright, “Fri Kokko” offers some respite from earlier penal doldrums. Kuchen blows loquaciously on aerated alto and scribbling sopranino separate and simultaneously, as Zanussi and Strid shape a scampering, skewed swing beat beneath him. The reprieve proves short-lived as “Centers” brings the listener back behind figurative bars with another disconsolate horn line threaded around another sorrowful bass drone. Strid’s contributions are once again textural, heightening the tension while avoiding anything resembling a conventional rhythmic count. Points are definitely scored for consistency of purpose, but album’s almost complete absence of levity and light while utterly intended is still a bit of an encumbrance to the experience as a whole.
Derek Taylor
#trespass trio#the spirit of pitesti#clean feed#martin kuchen#per zanussi#raymond strid#free improv#romania#prison experiments#dusted magazine#albumreview#derek taylor
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historia de aire acondicionado
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Nuestro equipo técnico está en formación continua y al día con las últimas tecnologías, garantizando siempre el grado máximo de satisfacción en la reparación de sus electrodomésticos. Le ofrecemos el mejor servicio en la reparación de su frigorífico, rápido, puntual, profesional y con todas las garantías exigidas por la legislación actual. Nuestros técnicos siempre van equipados con todo el material necesario para realizar el servicio en el mismo momento. Reparación de pequeño electrodoméstico, maquinaria de bricolaje, construcción y jardinería en Collado Villalba. Nuestro equipo de tecnicos de reparacion de electrodomesticos de Montecarmelo, se acercan a la direccion facilitada y le solucionan su problema de la manera mas rapida posible. En todas las reparaciones que realizamos utilizamos repuestos originales GENERAL ELECTRIC. Somos una empresa dedicada a la reparación de lavavajillas en Madrid que desde nuestros inicios ha trabajado con el principal objetivo de lograr la máxima satisfacción de todas y cada una de las personas que han confiado en nosotros para resolver los problemas y averías de sus electrodomésticos de lavado. Nuestros profesionales Samsung cuentan con la mejor y más amplia experiencia en servicio técnico de lavadoras y neveras Samsung. Nuestro equipo de tecnicos de Las Rozas le instalan el tipo de frigorifico que usted elija. Realizamos la instalacion y reparacion de lavadoras y secadoras industriales en Plata y Castañar y alrededores. Somos una empresa en Ciudaduniversitariademadrid y alrededores especialistas en la reparacion de frigorificos, neveras y congeladores de viviendas. Un SAT Whirlpool tiene la responsabilidad de realizar bien la reparación al igual que el SAT de cualquier marca especializado. Disponemos de almacén propio con los repuestos más comunes para la reparación de su persiana en el día.
EnReparacion Lavavajillas Las Rozas de Madrid reparamos todas las marcas y modelos de lavavajillas del mercado: Balay, Aspes, Bauknech, Bosch, Candy, Corbero, Crolls, De Dietrich, Electrolux, Fagor, Fleck, General Electric, Hiyasu, Ignis, Indesit, Kelvinator, Liebherr, Miele, Neff, New Pol, Otsein, Smeg, Siemens, Teka, Toshiba, Vaillant, Whirlpool, Zanussi, Ariston, Lg, Rommer, Taurus, Aeg, Edesa, Firstline, Sauber, Superser, Samsung, Haier. Especializados en la venta, instalación y reparación de persianas, toldos y pérgolas, y todo lo relacionado con ellos y con su comodidad, motorizaciones, automatismos, sensores de sol, lluvia viento, manados a distancia, persianas de seguridad, domotica, etc. Con nuestros técnicos en reparación Electrodomésticos en Barcelona queremos quitar tus preocupaciones, confía en nosotros y obtendrás la mejor recompensa, nuestros servicios para ti son los mejores. Y es que con un lavavajillas con calificación Energy Star, usted puede ahorrar más de 50 euros. Somos expertos en reparar neveras de todas las marcas, arreglamos su nevera para que vuelva a funcionar correctamente con el precio más barato que puede encontrar en el mercado. Nuestro equipo de profesionales de La Florida y alrededores realizamos la reparacion urgente de electrodomesticos las 24 horas. Anticípese a los problemas más graves y contacte con nosotros para diagnosticar cualquier avería en su frigorífico. En Reparacion Electrodomesticos Las Rozas de Madrid contamos con una amplia experiencia en el sector de la Reparacion y tenemos técnicos especializados en la Reparacion de todo tipo de electrodomésticos: Reparacion lavadoras, Reparacion lavavajillas, Reparacion frigoríficos, Reparacion secadoras, Reparacion vitrocerámicas, Reparacion hornos y Reparacion frío industrial. Si su electrodoméstico cuenta con un display un sistema de Led's, puede encontrar el error que se ha producido en el manual de instrucciones buscando la marca del electrodoméstico entre las que tenemos más abajo. En 1815, el tambien norteamericano John Goorie, un medico de Florida, diseña un refrigerador basado en el diseño de Evans con el proposito de fabricar hielo para sus pacientes de fiebre amarilla, que necesitaban un ambiente con el aire mas frio. El Gobierno usa está información para dar resultados provisionales de las elecciones (el art. Reparamos tanto de aparatos para el hogar como de aparatos industriales de la marca WHIRLPOOL. De forma inmediata le atenderemos de una forma individualizada para tratar de subsanar su avería en el menor espacio de tiempo posible y siempre manteniendo nuestra excelente relación calidad - precio, lo cual nos ha llevado a convertirnos en una empresa líder del sector y a lograr la máxima satisfacción de cientos de clientes que recurren una y otra vez a nuestros servicios dada nuestra eficacia y profesionalidad. No divulgaremos los datos contenidos en nuestra base de datos, excepto con una orden judcial por este motivo, esta rotundamente prohibidas las llamadas de ofrecimiento de servicios para ventas e instalaciones de filtros partes y accesorios para neveras. Entre todos nuestros servicios, tambien ofrecemos mantenimiento e instalación de aire acondicionado en toda la comunidad de Madrid y alrededores. SAT Servicio técnico de frigoríficos en Madrid, si busca un servicio técnico de frigoríficos en Madrid, ha encontrado el sitio perfecto. En Fagor-Cotecnic te recomendamos dejar la puerta para las conservas las mermeladas. Ofrecemos servicio técnico de hornos eléctricos en MAdrid, somos empresa de reparación de electrodomésticos que damos servicio de reparación de electrodomésticos Bosch en San Vicente de Raspeig y todas las poblaciones cercanas. Un sistema de refrigeración que se mantiene en buen estado no sólo aumenta la fiabilidad del sistema de este modo tambien te ahorrarás energía. Realizamos reparaciones de televisiones en Humanes De Madrid y alrededores las 24 horas del dia. Existen gran cantidad de modelos de lavadoras hoy en dia en el mercado en la zona de Plata y Castañar. Equipo formado por profesionales de tecnicos en Television altamente cualificados en todo el territorio Humanes De Madrid. Pero no puedes acusar que es a causa de no limiparse las manos… tenemos que tener en cuenta que la carne viene de animales vivos, que estan en granjar, cagan y mean. Disponemos en toda la zona de Ambroz de servicios urgentes y servicios no urgentes para la reparacion de electrodomesticos. Munditec no se hace responsable, en ningún caso, de los daños y perjuicios de cualquier naturaleza que pudieran ocasionar, a título enunciativo: errores u omisiones en los contenidos, falta de disponibilidad del portal la transmisión de virus programas maliciosos lesivos en los contenidos, a pesar de haber adoptado todas las medidas tecnológicas necesarias para evitarlo.
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Audio
Eyolf Dale
Wolf Valley
Edition, 2016
Eyolf Dale: piano;
André Roligheten: tenor sax & clarinet;
Hayden Powell: trumpet;
Kristoffer Kompen: trombone;
Rob Waring: vibraphone;
Adrian Løseth Waade: violin;
Per Zanussi; bass & saw;
Gard Nilssen (drums).
Thirty one year old pianist Eyolf Dale is a leading figure in contemporary jazz in his home country of Norway and an Associate Professor of applied piano at the Norwegian Academy of Music department of jazz studies. The album's title, Wolf Valley, is actually a play on his name as in Norwegian, Eyolf means wolf and Dale means valley. This is chamber jazz of sorts, but paradoxically packing a surprisingly satisfying punch too. "Furet" initially evokes a feel of Birth Of The Coolbut soon transmutes into something else entirely with Eyolf Dales fluttering piano and a resounding ensemble resolution. The centrepiece of the elegant "Fernanda" is Adrian Løseth Waade's pensive violin solo whilst the ensemble passages are worthy of Carla Bley. "Shostachoral" has a lugubrious feel punctuated by the rise and fall of the ensemble. It was originally an improvised organ chorale from Dale's solo album Hometown Interludes. Introduced by delicate vibraphone, "Ban Joe" has a touch of Michael Gibbs about it, particularly when the piano joins the vibes to play a repeated motif whilst the ensemble overlays a seductively slinky melody line. Piano and vibes again join forces on the hypnotic "Sideways," Dale's left hand evincing a slightly menacing, percussive piano accompaniment followed by an exquisite trombone solo from Kristoffer Kompen. Courtesy of the infrequently-heard musical saw,Per Zanussi produces some feedback-like sounds on "Teglstein" which extend throughout this strange and ethereal piece. But by contrast, "The Creek" is very third stream, benefitting from a flowing cohesion whilst simultaneously exploring the possibilities of disparate groupings of instruments. This track surely evokes the essence of George Russell. "Silent Ways" (Dale's compositions are frequently afforded punning titles) perfectly demonstrates how the leader's piano is both restrained yet effective, whilst the finale, "The Walk" is a rousing vehicle for solos from UK-born Hayden Powell on trumpet and the American vibraphonist Rob Waring.
ROGER FARBEY in All About Jazz
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