#pacificazione
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27 febbraio 1927. In Somalia si concludono le operazioni per la pacificazione dei sultanati
Il 28 Febbraio 1927 il Governatore della Somalia Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon emanava un comunicato nel quale dichiarava il termine delle operazioni militari e la compiuta occupazione dei sultanati in esecuzione della legge che gli aveva affidato l’incarico.Si chiudeva così il ciclo delle operazioni per la pacificazione della Somalia Settentrionale iniziato nel Settembre del 1925 e…
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#bande armate#benadir#de vecchi di val cismom#dubat#fascismo#Grande Somalia#nogal#pacificazione#somalia#sultanati
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“L’attentato non mi ha sorpreso: avete fatto di Trump l’immagine del male, era facile che qualcuno portasse il suo odio a tentare di sparagli”. (Nigel Farage, UK).
Additare il mostro e trovare poi qualcuno disposto a eliminarlo è un sistema vecchio come il mondo che è andato di moda nei secoli fino a Gandhi, ai Kennedy, più recentemente per il leader slovacco Robert Fico e ora per Trump. È un meccanismo che tutti condannano e fanno finta di detestare, ma che in fondo è comodo per eliminare qualsiasi pericoloso avversario. Immaginatevi che la pallottola contro Trump, sparata da 137 metri di distanza, fosse passata un centimetro più a destra (...).
(L)’ordine di far fuoco non è certo arrivato dalla Casa Bianca (anche se è logico ammettere che un assassinio avrebbe fatto molto comodo), ma è anche ammissibile qualche sospetto sulle consuete “devianze dei Servizi”, soprattutto se fossero vere le testimonianze che l’attentatore (...) sarebbe stato segnalato da alcuni partecipanti al comizio alle forze dell’ordine che però non sarebbero intervenute.
Imperizia, superficialità, dolo?
Resterà un dubbio, come quello che mi sono sempre posto anche a proposito del cosiddetto “assalto” al Campidoglio USA del 6 gennaio 2021. Come mai, pur ben sapendo che da tutta la nazione sarebbero convenuti a Washington quel giorno decine di migliaia di supporter di Trump imbufaliti (...), in quella piazza non era stata schierata che un’esigua presenza di agenti e le porte del palazzo erano aperte senza nessuno che le presidiasse? Anche allora quell’assalto sarebbe servito a demonizzare e criminalizzare Trump (...).
Più in generale il richiamo alla calma, al rispetto, alla pacificazione nazionale sembra scontato e assolutamente condivisibile, ma appare ora anche estremamente ipocrita. Da anni Trump è additato come il genio del male, mai come contro di lui si sono schierati giudici, giornali, tv e media in tutto il mondo. (...) Non vale solo per Trump (...).
via https://www.ilsussidiario.net/news/attentato-a-trump-il-meccanismo-molto-semplice-che-ha-portato-thomas-crooks-a-premere-il-grilletto/2731252/?utm_source=newsshowcase&utm_medium=gnews&utm_campaign=CDAqEAgAKgcICjDMoYALMP2hjAMww-KzAg&utm_content=rundown
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SPERANZA / ARMONIA / AUTENTICITÀ / FIDUCIA / GENEROSITÀ
Una giovane donna, dai lineamenti delicati, versa nello stagno ai suoi piedi del liquido che esce da due anfore. Sul suo capo otto Stelle di cui una è più grande e rappresenta la "Stella del mattino", quella che annuncia la Luce.
La Stella incarna una realtà superiore che prende l'apparenza dell'umano, rivela la fede nell'uguaglianza delle cose: "come sopra, come sotto". Le stelle non fanno differenze quando brillano, e le preghiere che a loro rivolgiamo si riassumono nel desiderio di ognuna di svegliarsi più felice, di provarci ancora, di ritornare a un luogo iscritto in noi stesse come a quel destino ancora da compiersi di cui intravediamo la forma. Il destino futuro infatti non è l'emancipazione o la fuga dal luogo dove siamo, ma la pacificazione con esso; ovunque decidiamo di risiedere e sperare, l'Arcano esprime la ricongiunzione del mondo personale con l'universale. Con la sua luce illumina la via per l'abitabile. Come la Stella scende anche noi possiamo salire a lei: dobbiamo salire fino a lei per ricordare chi siamo.
QUAL È IL MIO POSTO NEL MONDO?
CHE COSA DEVO COLTIVARE?
IN QUALI ATTIVITÀ DEVO IMPIEGARE LE MIE ENERGIE?
COME POSSO CREARE ARMONIA DENTRO E FUORI DI ME?
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SIAM DEL POPOLO GLI ARDITI
Per rispondere alle violenze dello squadrismo, nel giugno del 1921 nacquero a Roma gli Arditi del Popolo, squadre di proletari con lo scopo di combattere il fascismo sul loro stesso terreno: quello dello scontro armato. La tendenza anarchica del movimento portò i partiti socialista, comunista e repubblicano a prenderne le distanze. In Romagna erano presenti sicuramente nel ravennate e nel riminese. Su Cesena si dice non fossero presenti, così come a Forlì, almeno secondo alcuni dirigenti comunisti che nel dopoguerra affermarono che ci furono alcune riunioni tra socialisti, comunisti e anarchici forlivesi ma alla fine non se ne fece nulla. In realtà, il 21 luglio, 'La Romagna socialista' dava notizia della loro formazione anche a Forlì. Negli stessi giorni, al funerale del comunista Pietro Casadei, ucciso durante alcuni scontri a Cesena, tramite un manifesto la famiglia ringraziò apertamente le squadre comuniste e gli Arditi del Popolo. Il 28 agosto su 'La lotta di classe' si parla di loro: “Abbiamo ricevuto un elenco di sottoscrizioni per Arditi del Popolo da Forlì”, mentre lo studioso locale Elio Santarelli li descrisse come dei "gruppi paramilitari che a Forlì si costituirono nel luglio 1921 seguendo l’esempio di altre parti d’Italia". Anche 'Il Pensiero Romagnolo' ne parlò, scrivendo che "alle bande fasciste si oppongono le bande proletarie.” Per togliere ogni dubbio, ho trovato due volantini firmati proprio dagli Arditi del Popolo forlivesi: uno (del quale ho tagliato una lunga citazione nella parte centrale) per chiamare il popolo a manifestare contro la pena inflitta agli anarchici Sacco e Vanzetti; l’altro per indignarsi dell'imminente patto di pacificazione tra socialisti e fascisti, e annunciare la nascita del movimento in città e la sua precisa finalità: “Rispondere con eguale violenza a tutte le violenze che saranno usate contro il popolo; adoperando gli stessi sistemi che finora sono stati adoperati contro di esso. La spietata ma necessaria legge del taglione sarà la nostra divisa!"
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Nostalgia di Pio XII
Preferisco i papi ultraconservatori, almeno sai chi hai davanti, hanno ragione quelli che non riconoscono gli ultimi pontefici, è dal Concilio Vaticano II che si è diffusa questa moda dei papi moderni, i quali hanno sbiadito via via sempre più i loro connotati, come se si trattasse di una strategia di camouflage appositamente predisposta per disorientare i loro avversari. La figura del papa buono, aperto ai gay e agli esiti della modernità, è un'invenzione spudorata della stampa democratica che ci vuole pigliare per fessi, guardate invece i papi del passato, con quale santissimo piglio si congratulavano con Francisco Franco per il buon esito della controrivoluzione (fonte: radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna, Domenica, 16 aprile 1939):
"paterna felicitazione per il dono della pace e della vittoria con il quale Dio si è degnato di coronare l'eroismo cristiano [...] I disegni della Provvidenza, amatissimi figli, si sono manifestati ancora una volta sopra l’eroica Spagna. La Nazione eletta da Dio come principale strumento di evangelizzazione del Nuovo Mondo e come baluardo inespugnabile della fede cattolica, ha testé dato ai proseliti dell’ateismo materialista del nostro secolo la più elevata prova che al di sopra di ogni cosa stanno i valori eterni della religione e dello spirito. [...] A Voi particolarmente, Venerabili Fratelli nell’Episcopato, spetta di consigliare gli uni e gli altri affinché nella loro politica di pacificazione tutti seguano i princípi inculcati dalla Chiesa, e proclamati con tanta nobilità dal Generalissimo, di giustizia, cioè, per il delitto, ma di generosa benevolenza verso coloro che hanno errato."
Altro che "quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti, ai cani, e poi lasciano senza aiutare il vicino, la vicina che ha bisogno… così non va". È giunto il momento, insomma, che noi proseliti dell'ateismo materialista dobbiamo prenderci cura anche dei nostri cari rivali, perché ritornino quelli di una volta, in piena salute, così che la nostra affermazione acquisti maggior valore di questa patetica gherminella che è diventata la battaglia per i diritti civili (si veda per es. "Bertinotti: il movimento operaio è morto, in CL ho ritrovato un popolo", ecc. ecc.).
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Pietro Cappellari
L’INVENZIONE DELL’ANTIFASCISMO
La nascita di un instrumentum regni che impedisce la pacificazione nazionale, genera odio e produce violenza
Nel 1948, con la vittoria della DC e la sconfitta dell’asse PCI-PSI, si conclusero le convulsioni scaturite dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. La ricostruzione nazionale – però – dovette fare i conti con il Movimento Sociale Italiano, pronto a raccogliere i primi successi elettorali e ad impedire nei fatti l’applicazione della XII Disposizione della Costituzione voluta dagli Angloamericani.
Negli anni ’50, poi, si pensò che il contesto politico italiano fosse pronto per superare gli strascichi dell’odio antifascista: ciò sembrò concretizzarsi nel 1960, quando il MSI appoggiò solitario il Governo Tambroni. A questo punto, il PCI e il PSI si mobilitarono massicciamente, inscenando manifestazioni violente in tutta Italia e lanciando un inconsistente allarme sul ritorno del fascismo. In realtà, sobillando la piazza, la sinistra sbarrò la porta alla possibilità di un’apertura a “destra” della DC, costringendola al “compromesso storico”: venne così resuscitata la “epopea” dei Governi dei Comitati di Liberazione Nazionale e venne riscritta la storia della Resistenza, prontamente epurata delle pagine compromettenti e magicamente posta a base fondante della Repubblica Italiana. Il MSI venne definitivamente “ghettizzato” e diventò il bersaglio di un antifascismo militante organizzato e spietato, che porterà alla stagione di sangue degli anni ’70.
Ancora oggi, il sistema ciellenista – completato anche a destra – non smette di utilizzare l’antifascismo in assenza di fascismo come spauracchio per mascherare il proprio fallimento e perpetuare il proprio potere, scatenando allucinanti “cacce alle streghe” e diffondendo un livore inutile e pericoloso. Questo breve saggio, coraggioso e controcorrente, analizza la nascita e la creazione di uno instrumentum regni – quello dell’antifascismo – la cui retorica attesta la bassezza di un dibattito politico stagnante e incapace di proiettarsi in avanti.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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" Il 7 febbraio [2014], mentre Barack Obama pontificava sul diritto degli ucraini all’autodeterminazione, è stata pubblicata su YouTube (forse dai Servizi russi) una telefonata intercettata fra [Victoria] Nuland* e Geoffrey Pyatt, ambasciatore americano a Kiev: i due già sanno che Yanukovich cadrà e decidono – non si sa bene a che titolo – chi fra i suoi oppositori dovrà essere premier e ministro del futuro governo. La Nuland confida a Pyatt di aver esposto il suo piano di “pacificazione” dell’Ucraina al sottosegretario per gli Affari politici dell’Onu, Jeffrey Feltman, che è intenzionato a nominare un inviato speciale sul posto d’intesa col vicepresidente americano Joe Biden, ma all’insaputa degli alleati della Nato e dell’Ue. «Sarebbe grande!», esulta la Nuland. Che non gradisce come futuro premier ucraino il capo dell’opposizione, l’ex pugile Vitali Klitschko («Non penso sia una buona idea»): meglio l’uomo delle banche Arseniy Yatsenyuk, che infatti andrà al governo di lì a un mese, mentre Klitschko diventerà sindaco di Kiev come premio di consolazione. Pyatt vorrebbe consultare l’Ue, ma la Nuland gli urla: «Fuck the Eu!» (L’Ue si fotta!). Anche il controverso finanziere ungherese George Soros si vanterà di aver partecipato al casting per il nuovo governo ucraino. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy protestano per le «parole assolutamente inaccettabili» della Nuland. Ma non perché gli Usa decidono il governo e il futuro dell’Ucraina come se fosse una loro colonia. Mosca grida al golpe. Ma anche un alto esponente del battaglione Azov (nome di battaglia “Voland”), nel libro Valhalla Exspress tradotto in Italia nel 2022, ammetterà che «la Ue non ci interessava» e che Euromaidan «non fu una rivoluzione, ma un colpo di Stato». "
* Assistente del segretario di Stato John Kerry per gli Affari europei e asiatici.
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Marco Travaglio, Scemi di Guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un Paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax, PaperFIRST (Il Fatto Quotidiano), febbraio 2023¹ [Libro elettronico].
#Marco Travaglio#Scemi di Guerra#Ucraina#Russia#Europa#controinformazione#Volodymyr Zelensky#Vladimir Putin#Angela Merkel#ultranazionalismo#Joe Biden#antifascismo#Unione Europea#imperialismo americano#imperialismo russo#Barack Obama#pace#terrorismo di Stato#Viktor Janukovyč#Victoria Nuland#Geoffrey Pyatt#Jeffrey Feltman#Herman Van Rompuy#nazionalismo#Donbass#Euromaidan#NATO#atlantismo#accordi di Minsk#battaglione Azov
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Milano, 29 Aprile 2023
Ma quale cazzo di pacificazione vorrebbero fare, e con chi, con questi che ancora oggi si dichiarano pubblicamente orgogliosamente fascisti?
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Com’è andata la serata in teatro? 😊. Non so se scrivere ti aiuti o meno, spesso è un processo catartico, di rinascita, si da forma ai turbamenti interiori, ce ne si libera. Si da una forma a questo magma di emozioni, le espelli. Non so se vale per tutti, se è sempre così. Di solito le forme espressive liberano. La scrittura, il disegno, la pittura, …il ballo, dissipano energia, positiva o negativa che sia e ti liberano, hanno un potere catartico, di purificazione, di pacificazione. Forse la croce dorata resta lì, forse la celebriamo, ma credo che l’energia interiore che crea, e che ad un tratto inesorabilmente ribolle, viene neutralizzata ed espulsa. Diviene qualcosa di creativo, le dai forma e la comprendi probabilmente momentaneamente la neutralizzi.
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Da sempre uso l'arte per questo scopo
Dipingo, disegno e scrivo racconti dalle scuole medie, sempre legati alla sfera privata e credo che una parte di me lo abbia sempre fatto come buon auspicio
Cioè ho sempre scritto di quello che desideravo, che avrei voluto accadesse e lo faccio ancora
Poi, con l'arrivo di Oreste, ho iniziato a scrivere pensando ai suoi di desideri e si è intrecciato tutto, per poi scoprire che sono i desideri di tanti ��
Ps
Serata piacevole, sempre bello vivere la città e San Salvario è un bel quartiere... Ho fatto apertivo indiano al Beena
Consiglio 😉
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China takes the best possible position for a piwer with the burden of mantaining balance in the world,recognising Palestinians right to a state and to be free from opression while striving for peace in the middle east.
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🐲 冷静观察,从容应对 - «Osserva con calma, affronta i problemi con calma» | Deng Xiaoping, 1990 ⭐️
🇺🇳 Il 27/09/2023, è stato affrontato il Tema dell'espansione illegale di Israele nei territori della Palestina presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 🌐
🇨🇳 Il Compagno Geng Shuang - Vice-Rappresentante Permanente della Cina alle Nazioni Unite, ha ricordato che l'espansione degli insediamenti israeliani nei territori palestinesi costituisce una violazione del Diritto Internazionale, e che deve cessare 🕊
🇨🇳 La Cina, come dichiarato da Geng Shuang, sollecita la cessazione di ogni attività d'insediamento e l'escalation della violenza dei coloni, invitando le parti a promuovere un percorso di Pace 🕊
🇨🇳 Inoltre, la Cina esorta la «potenza occupante ad allentare e rimuovere le restrizioni irragionevoli alla circolazione delle persone, alle merci e all'uso del territorio, e a revocare il blocco della Striscia di Gaza il prima possibile» 🕊
🤝 In quanto grandi Paesi e Membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Cina e Russia hanno grandi responsabilità nella gestione della pacificazione delle questioni regionali ed internazionali:
🇷🇺 Ieri, 07/10, Maria Zakharova - Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, ha dichiarato:
💬 «Chiediamo alle parti Palestinese e Israeliana di attuare un cessate il fuoco immediato, di rinunciare alla violenza, di esercitare la necessaria moderazione e di istituire, con l'assistenza della Comunità Internazionale, un processo negoziale volto a stabilire una pace globale, duratura e attesa da lungo tempo in Medio Oriente»🕊
🔍 Approfondimento: | Lavrov: «La Russia sostiene la creazione di uno Stato di Palestina entro i confini del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale» 🇷🇺
🇨🇳 Allo stesso modo, la Cina - legata al Principio 冷静观察,从容应对 e all'importanza del Dialogo, come per la Risoluzione della Crisi in Ucraina, è profondamente preoccupata per l'intensificazione delle tensioni e della violenza, e - tramite un Portavoce del Ministero degli Affari Esteri, ha invitato le parti a mantenere la calma e ottenere un immediato cessate il fuoco, come dichiarato anche dalla portavoce Russa 🕊
💬 «巴以冲突反复上演,充分说明和平进程长期��滞不可持续», ha ricordato il Portavoce, ovvero:
💬 «I ricorrenti conflitti tra Palestina e Israele dimostrano pienamente che la stagnazione a lungo termine del Processo di Pace non è sostenibile» 🕊
🇨🇳 Così come la Russia, anche la Cina sostiene una Soluzione Politica al Conflitto Israelo-Palestinese, legata ai confini del 1967, con Gerusalemme Est come Capitale 🇵🇸
🌐 La Comunità Internazionale, quella vera, che promuove un Vero Multilateralismo (真正的多边主义), dovrebbe promuovere la rapida ripresa dei Colloqui di Pace, cercando un percorso verso una Pace duratura, ha sottolineato il Portavoce.
🔍 Approfondimenti Cina - PLO:
🇨🇳 Xi Jinping: «La Cina sostiene la Causa Palestinese per la Creazione di uno Stato Indipendente della Palestina» 🇵🇸
🤝 Dichiarazione Congiunta Sino-Iraniana: «I due Paesi sostengono la giusta Causa del Popolo Palestinese per ripristinare i suoi legittimi diritti nazionali, compreso quello all'autodeterminazione» 🇵🇸
🔍 Approfondimenti Cina - HAMAS:
🇵🇸 Hamas loda la Cina per la sua posizione sulle demolizioni illegali a Gerusalemme commesse da Israele | 2019 👍
🇵🇸 Hamas accoglie favorevolmente la Proposta Cinese di Cessate il Fuoco | 2014 👍
🇵🇸 Abu Zuhri (HAMAS): «La posizione della Cina sostiene il diritto dei Palestinesi a vivere con dignità, senza assedi e chiusure. HAMAS vuole che questa posizione venga sviluppata finché Israele non soddisferà le giuste richieste umanitarie dei Palestinesi» | 2014 🕊
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🐲 冷静观察,从容应对 - «Observe calmly, face problems calmly» | Deng Xiaoping, 1990 ⭐️
🇺🇳 On 27/09/2023, the topic of Israel's illegal expansion into the territories of Palestine was addressed at the United Nations Security Council 🌐
🇨🇳 Comrade Geng Shuang - Vice-Permanent Representative of China to the United Nations, reminded that the expansion of Israeli settlements in the Palestinian territories constitutes a violation of International Law, and that it must stop 🕊
🇨🇳 China, as stated by Geng Shuang, urges the cessation of all settlement activities and the escalation of settler violence, inviting the parties to promote a path of Peace 🕊
🇨🇳 Furthermore, China urges the «occupying power to ease and remove unreasonable restrictions on the movement of people, goods and land use, and lift the blockade of the Gaza Strip as soon as possible» 🕊
🤝 As large countries and members of the United Nations Security Council, China and Russia have great responsibilities in managing the pacification of regional and international issues:
🇷🇺 Yesterday, 07/10, Maria Zakharova - Spokesperson of the Ministry of Foreign Affairs of the Russian Federation, stated:
💬 «We call on the Palestinian and Israeli parties to implement an immediate ceasefire, to renounce violence, to exercise the necessary restraint and to establish, with the assistance of the International Community, a negotiation process aimed at establishing comprehensive, lasting and long awaited in the Middle East"🕊
🔍 Further information: | Lavrov: «Russia supports the creation of a State of Palestine within the 1967 borders and with East Jerusalem as its capital» 🇷🇺
🇨🇳 Similarly, China - linked to the 冷静观察,从容应对 Principle and the importance of Dialogue, as for the Resolution of the Crisis in Ukraine, is deeply concerned about the intensification of tensions and violence, and - through a Spokesman of the Ministry of Foreign Affairs, invited the parties to remain calm and obtain an immediate ceasefire, as also declared by the Russian spokeswoman 🕊
💬 «巴以冲突反复上演,充分说明和平进程长期停滞不可持续», reminded the Spokesperson:
💬 «The recurring conflicts between Palestine and Israel fully demonstrate that the long-term stagnation of the Peace Process is not sustainable» 🕊
🇨🇳 Just like Russia, China also supports a Political Solution to the Israeli-Palestinian Conflict, linked to the 1967 borders, with East Jerusalem as the Capital 🇵🇸
🌐 The International Community, the real one, which promotes True Multilateralism (真正的多边主义), should promote the rapid resumption of the Peace Talks, seeking a path towards lasting Peace, stressed the Spokesperson.
🔍 China Insights - PLO:
🇨🇳 Xi Jinping: «China supports the Palestinian Cause for the Creation of an Independent State of Palestine» 🇵🇸
🤝 Sino-Iranian Joint Declaration: «The two countries support the just cause of the Palestinian people to restore their legitimate national rights, including that of self-determination» 🇵🇸
🔍 Insights China - HAMAS:
🇵🇸 Hamas praises China for its stance on illegal demolitions in Jerusalem committed by Israel | 2019 👍
🇵🇸 Hamas welcomes China's Ceasefire Proposal | 2014 👍
🇵🇸 Abu Zuhri (HAMAS): «China's position supports the right of Palestinians to live with dignity, without sieges and closures. HAMAS wants this position to be developed until Israel meets the Palestinians' just humanitarian demands." 2014 🕊
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Scrivesti a un tuo amico, come te amante dell'antichità classica:
"ci rivedremo nel prato degli asfodeli",
ovvero nell'aldilà dei Greci, in una zona precisamente destinata a coloro che non erano stati né buoni né cattivi (modesto anche nell'immaginare la tua destinazione oltremondana); parole che scrivesti per cortesia, avverte il Mestica, poiché il tuo amico era credente, ma tu, come si diceva allora, eri "incredulo" (che certo è meno reciso dell'attuale a-teo, senza-dio, pur avendo lo stesso significato). Penso che tu abbia rivestito quell'espressione classica di una sensibilità moderna; in me, l'espressione "prato degli asfodeli" evoca una tranquillità e una pace profondissima, non un luogo neutro in cui non si sta né bene né male; un'eterna primavera senza turbolenze atmosferiche né del sentimento, una pacificazione tra spirito e natura, un luogo dove la natura sia mite e in sintonia con l'essere umano.
Un prato che si stenda a perdita d'occhio, costellato di fiori bianchi quali sono gli asfodeli, sotto il cielo roseo di un'alba primaverile, mi sembra lo scenario adatto per incontrarsi. Con le tue parole, anche quelle che scrivevi per lettera agli amici, trovi sempre il modo di farmi sognare.
Sai dove mi piacerebbe portarti? Nelle campagne presso Siracusa alle fonti del fiume Ciane. È un luogo denso di suggestioni mitologiche, dove il paesaggio naturale sembra fuori dal tempo. Vi sono narcisi, iris, papiri, un silenzio sospeso e una luce tipica della Sicilia orientale. In quel luogo sono stata spesse volte, triste e disorientata circa la mia vita.
C'è chi è diventato ateo e materialista a causa delle tue idee filosofiche, chi si è crogiolato nel pessimismo leggendoti come "cantore del dolore"; io, che ti considero soltanto un ragazzo con alte doti intellettive e spirituali, al tuo cospetto formulo pensieri di felicità e perfino misticismo. Mi hai fatto intravedere in trasparenza lo schema di leggi naturali insite nell'essere, che troppo severamente chiamiamo "giustizia divina". Mi hai mostrato, senza parole e con segnali, che un filo di senso lega tutto, e che la realtà non è da subire, ma da immaginare e da plasmare.
Nessuno come te mi ha mai fatto sentire l'eternità della vita e la saldezza del suo scopo. Tutto ciò perché c'è un'abbacinante luminosità nel tuo sentire e onestamente dichiarare che qualunque essere soffre e se potesse scegliere di non esistere, non esisterebbe. Perché nel sentimento della morte che si avvicinava trovavi pace e la pazienza di sopportare, ancora per un po' chiuso nel tempo, il dolore. Nel miracolo della tua vita psichica vedo tutto il resto farsi, parimenti, miracolo.
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HEELEY PARFUMS - EAU SACRÉE - Extrait de Parfum -
Look inward. In deep connection with your soul. Meditate. Let's serenity flows from within...
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La sacralità purificante dell'incenso. In divina connessione.
Qui non parla la fragranza in sé ma la sensazione di intimità e introspezione che sollecita. È un risveglio alla determinazione, a sospendere il procrastinare, a esplorare ogni angolo della mente, sondare senza timore l'ignoto.
Senti i bei pensieri dominare come dopo un'estenuante scalata e lì, in cima al tuo everest, inalare l'aria incontaminata della pace.
Ogni parola appare superflua, ogni sensazione è connessa a gesti calmi, silenti, leali, che rimuovono i veli dall'anima, la spogliano della superficialità e nella nudità originale le restituiscono una veste di serenità e pacificazione, nel conforto della purificazione, nel segno distintivo del rispetto e della devozione.
Fragranza che dice: cerca la tua essenza, abbi cura della tua anima, sollevala dagli abissi della mediocrità, dalla vacuità della vanità. Sia tempio in cui nutrire lo spirito, elogio all'amore universale, raggio di felicità che tutto sfiora e mai si estingue.
Sono al sicuro, ben conservati questi sentimenti in Eau Sacrée, fragranza che vanta una folta schiera di seguaci tra le creazioni di James Heeley.
La sacralità dell'incenso è penetrante ma la sua solennità non appartiene ad alcuna liturgia. I suoi accordi sono immediatamente evocativi, paradigmatici, espressivi di un non-luogo, nessuna navata di cattedrale o sacrestia di campagna ci accoglie, siamo in uno spazio atemporale tra passato e proiezione futuristica, dentro volteggi aromatici catartici, odori subliminali, lenitivi per la mente.
Questo extrait de parfum sprigiona il suo potente carisma attraverso la nota balsamica resinosa del labdano in perfetto accordo con il carattere erbaceo incisivo dell'olibano e la velatura speziata medicamentosa della mirra. Lo apprezzi ad occhi chiusi quel levarsi sottile sinuoso dell'incenso, è rassicurante il suo slancio meditativo, ritrovi il centro nell'evoluzione calda, soave, in equilibrio tra accenti floreali e legni ambrati, così persuasivo nelle vibrazioni verticali di spezie e muschi. Ed è pienezza il levitare dei sensi, che sfrecciano alti, altissimi.
Creata da James Heeley.
Extrait de Parfum 100 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove
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Il falso problema della pacificazione per il 25 aprile
Parlare di pacificazione attorno al 25 aprile significa tenere in piedi, per alcuni versi, di un falso problema. Non perché non si voglia vedere, è invece confermato in queste ore, come sulla divisività di questa data continuino ad insistere, ma solo loro, quelli che restano culturalmente ed esistenzialmente dei fascisti. Magari, una parte dei quali torna persino indietro rispetto all’evoluzione…
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QUANDO C'ERA LUI
Berlusconi era postfascista sionista sessista sfruttatore approfittatore megalomane e tutto il peggio che già sappiamo. Ha raccontato così tante volte le stesse cazzate che per molte persone queste sono diventate vere. Non lo rispettavo da vivo, ma molti dicono che dovrei farlo ora che è morto. Perché i morti meritano rispetto. Questa è un'altra cazzata partorita dal grande appiattimento culturale operato da lui e dai suoi collaboratori dal 1994 a oggi sfruttando i mezzi d'informazione e plasmando le leggi a suo piacimento. Un meccanismo che dopo un po' non ha avuto più bisogno di energia per macinare del marcio, andava avanti da solo, in automatico, iniettando oscenità e buffonate quotidiane nei cervelli, tanto da arrivare a dedicare a una persona del genere il lutto nazionale. Non che mi importi della nazione, concetto per me senza valore, ma il grande piano di pacificazione, del siamo tutti uguali, del "nel bene e nel male ha fatto la storia dell'Italia" e del santificare chi ha devastato un Paese, continua e continuerà finché esisterà una gestione del potere tale da dividerci in sfruttati e sfruttatori. Un sistema talmente corrotto e insito nella società che gli sfruttati piangeranno lo sfruttatore dopo la sua morte, mettendolo a pieno titolo dentro al grande insieme del "si stava meglio quando c'era lui." Di una cosa però quasi lo ringrazio, aver fatto capire a quelli della mia generazione da che parte stare. Quella degli ultimi, degli sfigati, degli emarginati, degli insoddisfatti, dei sempre arrabbiati. La stessa parte degli antifascisti, dei solidali, degli ironici, dei romanticamente illusi. Dei perennemente sconfitti, ma invidiosi mai.
[foto: 3.000 persone si radunano a Londra nel 2013 per festeggiare la morte di Margaret Thatcher]
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Durante il summit dei Paesi Med9 a Pafos, Cipro, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato l'urgenza di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e in Libano, evidenziando la necessità di liberare gli ostaggi israeliani e di fornire assistenza alle popolazioni civili colpite. Questi aspetti sono considerati precondizioni fondamentali per qualsiasi soluzione duratura della questione mediorientale. Meloni ha reiterato il sostegno al "principio dei due popoli in due Stati", un elemento chiave per la pace nella regione. In aggiunta, la presidente del Consiglio ha affrontato il tema dell'economia, evidenziando la necessità di migliorare la competitività europea. Ha affermato che è giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica, sottolineando l'importanza di aumentare l'autonomia dell'Europa e di semplificare il quadro normativo. Meloni ha fatto riferimento alla necessità di rilanciare gli investimenti, in particolare quelli privati, e di concentrarsi su settori strategici come l'alta tecnologia, la difesa e l'agricoltura. Ha insistito sul fatto che, pur essendo chiari gli obiettivi, il vero tema da discutere è come tradurre queste ambizioni in azioni concrete. La premier ha chiesto che si rifletta sulle risorse e sugli strumenti necessari per realizzare tali obiettivi. Ha evidenziato che avere una visione è fondamentale, ma è altrettanto importante dotare tale visione degli strumenti adeguati per la sua realizzazione. In sintesi, la discussione tra i leader del Med9 si è concentrata su questioni di grande rilevanza politica e economica, con un forte richiamo all'unità e all'azione concreta per affrontare le crisi attuali e costruire un futuro più stabile per la regione mediterranea e per l'Europa nel suo complesso. Meloni ha concluso esprimendo la necessità di un impegno collettivo per affrontare queste sfide, sottolineando che il momento delle parole è finito e che è ora di agire.
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Dante e il suo fantastico viaggio 7: Dante e i personaggi dell'Inferno.
Prima parte Seconda parte Terza parte Quarta parte Quinta Parte Sesta parte Chi sono gli ultimi dannati incontrati da Dante prima di arrivare in Purgatorio?
Mosca dei Lamberti è nato a Firenze alla fine del XII secolo e morto a Reggio Emilia nel 1243. È stato un politico e un condottiero. Apparteneva all’importante famiglia ghibellina dei Lamberti, alleati degli Uberti di Farinata ed aveva ottenuto diversi incarichi nel Comune fiorentino. Fu podestà di Viterbo nel 1220, di Todi nel 1227, condottiero durante la guerra contro Siena nel 1229-1235 e podestà di Reggio Emilia nel 1242. A Mosca è dedicato un episodio dell’Inferno, dove il poeta lo trova orribilmente mutilato delle mani, come punizione del suo consiglio “Cosa fatta capo ha”, ovvero quando convinse gli Amidei a uccidere Buondelmonte de’ Buondelmonti, dando via a Firenze alla lotta tra Guelfi e Ghibellini.
Geri del Bello (tra 1280 e il 1300) era un lontano parente di Dante, figlio di Bello e cugino di primo grado di Alighiero II, il padre di Dante. Si trova menzionato in alcuni documenti del 1266 e del 1276. Fu processato nel 1280 in contumacia a Prato per rissa e percosse. Dante racconta che la sua morte non era ancora stata vendicata. Non si hanno fonti documentali di questo assassinio, ma i figli di Dante, nel commento all’opera paterna, indicarono come fosse il responsabile dell’omicidio di Brodaio Sacchetti. Era consuetudine nel medioevo, che un omicidio venisse vendicato privatamente secondo gli usi dell’epoca, anzi la cosa era ampiamente tollerata dai regolamenti comunali. Risale al 1342 un documento di pacificazione tra gli Alighieri e i Sacchetti per volontà del duca d’Atene Gualtieri VI di Brienne. Dante pone questo personaggio tra i seminatori di discordia nella nona bolgia dell’ottavo cerchio. Virgilio invita Dante a desistere dal volerlo incontrare, avendolo visto indicare minacciosamente con il dito il poeta, ancora irato per la mancata vendetta. Dante dimostra di capire le richieste di Geri ritenendole giuste, ma considera comunque la violenza privata come un atto deprecabile.
I Sacchetti sono un'antica famiglia nobile fiorentina conosciuta già dal XII secolo. Dante ricorda un tale Isacco risalente al XI secolo e che dette nome al casato citato nel Paradiso. Accumulò ingenti ricchezze con l'attività bancaria e i commerci, ricoprendo varie cariche nella città di origine. In seguito la famiglia si trasferì a Roma, dove ottenne ulteriore prestigio nobiliare e grandi ricchezze. La famiglia era di parte Guelfa. Di questa famiglia è famoso il novelliere Franco Sacchetti, autore delle “Trecento novelle”. Alcuni componenti di questa famiglia ricoprirono incarichi importanti per la Repubblica Fiorentina come quella di priore e gonfaloniere.
Capocchio nacque a Siena in una data sconosciuta, morì il 15 agosto 1293, condannato a morte per alchimia ed eresia. Dante immagina di incontrare Capocchio nella decima Malabolgia dei fraudolenti, tra i falsari condannati a soffrire di lebbra. Nel poema egli siede accanto a Griffolino d’Arezzo, anche lui un alchimista, che si mostra sarcastico nei confronti della vanità dei senesi. “Fu buona scimia della natura”, ovvero un imitatore, un contraffattore, come una scimmia appunto. Viene citato anche da Meo de’ Tolomei in un sonetto dove si ribadisce la sua fama di falsario.
Di Gianni Schicchi de’ Cavalcanti sappiamo sia morto prima del febbraio 1280. Era un cavaliere di cui non si hanno molte notizie storiche. Posto nella bolgia dei falsari era stato condannato per falsificazione di persona, avendo preso il posto di Buoso Donati il Vecchio. Schicchi era famoso per essere in grado di rubare le identità altrui con una certa facilità, riuscendo ad ingannare anche le autorità. Quando morì Buoso, un ricchissimo vedovo senza figli, Simone Donati, il nipote, chiese a Schicchi di spacciarsi per lo zio. Schicchi fingendosi Buoso in fin di vita, chiamò un notaio per fare testamento a favore di Simone. Per la sua prestazione chiese in cambio solo una giumenta, probabilmente come atto di scherno verso chi aveva ingannato. Grifolino d’Arezzo, muore a Siena nel 1272, viene collocato nell’ottavo cerchio, dei fraudolenti nella decima bolgia dei falsari, in particolare tra i falsari di metalli per il suo peccato di alchimia. È citato in alcuni documenti storici dove risulta iscritto alla società dei Toschi a Bologna nel 1258 e per essere stato giustiziato sul rogo come eretico prima del 1272 probabilmente a Siena.
Simone Donati era il figlio di Forese di Vinciguerra e di Gualdrada, nacque a Firenze probabilmente nel terzo decennio del XIII secolo. La sua famiglia era tra le maggiori della città della fazione Guelfa, costretta all’esilio dopo la sconfitta di Montaperti del1260. A lui e a Bonaccorso Adimari spettò nel 1261 l’incarico di recarsi in Germania dal re fanciullo Corradino di Svevia, per chiedere l’intervento contro lo zio Manfredi responsabile delle disgrazie dei Guelfi toscani. L’ambasciata non sortì alcun esito e l’esilio per i fuorusciti fiorentini rimase in corso fino al 1266, quando con la battaglia di Benevento Carlo d’Angiò pose fine al dominio svevo. Simone partecipò molto probabilmente con un gruppo di esuli Guelfi allo scontro contribuendo alla vittoria. I Donati subirono molti danni dalle rappresaglie ghibelline, ma la situazione ora si rovesciava a loro favore e con il ritorno a Firenze come uno dei principali capi della fazione vincente, le sue sorti mutarono. Nel tentativo di ottenere una pacificazione generale in città attraverso unioni matrimoniali tra giovani di famiglie avverse, venne deciso che sua figlia Ravenna andasse sposa a Neri Cozzo degli Uberti, un figlio di Farinata. Ma il risultato politico fu vano. Mastro Adamo era di origini inglesi, morirà a Firenze nel 1281. Dante lo incontra nella bolgia dei falsari, mentre si lamenta della grande sete che prova a causa dall’idropisia. Questo stato gli deforma il corpo gonfiandogli la pancia a dismisura. Il dannato ricorda quando visse nel Casentino presso Romena, dove i Conti Guidi (Guido, Alessandro e Aghinolfo) lo spinsero a falsificare la moneta fiorentina, togliendo tre dei ventiquattro carati d’oro da ciascuna moneta per sostituirli con metalli di poco valore. Una volta catturato venne accusato come falsario e arso vivo. Guido I apparteneva al ramo dei conti Guidi, prendeva il suo nome dal feudo di Romena, nel Casentino. Ebbe quattro figli: Guido II, il primogenito ed erede, Alessandro, Aghinolfo ed Ildebrandino. Nel primo periodo dell’esilio Dante si era fermato proprio nel Casentino, ospite di questa famiglia.
Napoleone ed Alessandro erano i figli di Alberto di Mangona, dell’ antica famiglia degli Alberti, conti di Vernio e di Mangona, e della contessa Gualdrada. I due erano divisi da un odio feroce per ragioni di interesse economico, prima ancora che per contrapposizione politica (uno era Guelfo l’altro Ghibellino). Nel suo testamento, infatti, il conte Alberto, per motivi che non ci sono noti, lasciò la parte maggiore del suo patrimonio e dei suoi possedimenti ai due figli minori, diseredando Napoleone il maggiore. A nulla giovò un giuramento di pace imposto ai due fratelli dal Cardinal Latino, che morirono in uno scontro fratricida intorno al 1284. Sono ora condannati ad essere imprigionati nel ghiaccio e a stare sempre avvinti abbracciati l’uno all’altro. Alberto Camicione de’ Pazzi (XIII secolo), appartiene alla famiglia dei Pazzi di Valdarno (non quella dei Pazzi di Firenze). Uccise a tradimento Ubertino de’ Pazzi, suo congiunto, per impossessarsi di alcune fortezze che avevano in comune. Per questo peccato Dante lo colloca nel IX cerchio dove si trovano i traditori. Dante scambia alcune battute con Camicione in dialetto toscano. L’uomo che ha perduto entrambe le orecchie per il gelo, si offre di indicare al poeta alcuni personaggi posti in quel girone, che però non possono parlare perché immersi completamente nel ghiaccio, come Mordred, Focaccia e Sassolo Mascheroni. Camicione aspetta che Carlino de’ Pazzi lo scagioni, perché si è macchiato di un peccato più grave del tradimento della patria, ovvero quello di aver tradito i suoi congiunti. Un peccato che per Dante sembra essere peggiore del primo. «E perché non mi metti in più sermoni, sappi ch’i’ fu’ il Camiscion de’ Pazzi; e aspetto Carlin che mi scagioni.»
Bocca degli Abati è stato un nobile fiorentino Ghibellino vissuto nel XIII secolo. Figlio di Schiatta degli Abati, combatté con i Guelfi fiorentini nella Battaglia di Montaperti. Durante l’assalto delle truppe tedesche di Manfredi si trovava nella schiera della cavalleria Guelfa, vicino a Jacopo de’ Pazzi che reggeva lo stendardo guidando la schiera. Quando qualcuno gli mozzò la mano facendogli cadere la bandiera, gettando in confusione e disperdendo le truppe Guelfe. Bocca degli Abati, si inserì poi ignominiosamente tra i Ghibellini vittoriosi che entrarono a Firenze vittoriosi. Dopo la rivincita Guelfa del 1266 venne però condannato all’ esilio. Probabilmente non ci furono prove sufficienti per incolparlo del grave tradimento. Gianni de’ Soldanieri (Firenze XIII secolo), era di famiglia Ghibellina, dopo la sconfitta di Benevento e la morte di Manfredi nel 1266, passò ai Guelfi. Proprio durante le sommosse popolari ai tempi della “reggenza” dei frati Catalano e Loderingo. Dante lo colloca nel nono cerchio dell’Inferno, nell’Antenora, tra i traditori della patria.
Tebaldello Zambrasi, nasce a Faenza tra il 1230 e il 1240 e muore a Forlì nel 1282. Appartenente ad una famiglia Ghibellina, il 13 novembre del 1280 tradì la sua città spalancando di notte le porte ai bolognesi della famiglia dei Geremei, per vendicarsi di un'offesa ricevuta dai Ghibellini Lambertazzi (anch'essi bolognesi), che si erano rifugiati proprio a Faenza dopo essere stati messi al bando dalla propria città. Morì nel 1282 attaccando Forlì nella battaglia dove i Ghibellini capitanati da Guido da Montefeltro riuscirono a battere le truppe francesi inviate dal papa per conquistare una delle ultime enclave ghibelline in Italia. Dante Alighieri lo colloca nel nono cerchio dell'Inferno, nell'Antenora, tra i traditori della patria citandolo come colui che "aprì Faenza quando si dormia".
Tesauro Beccaria è conosciuto anche come Tesauro dei Beccheria o San Tesauro, nasce a Pavia e muore a Firenze il 12 settembre 1258. Ecclesiastico e uomo politico. Era discendente della nobile e importante famiglia pavese dei Beccaria, nacque a Pavia in data imprecisata. Entrò nella comunità dei Vallombrosani, un ramo dell’ordine benedettino, divenendo abate generale. Papa Alessandro IV lo inviò a Firenze come legato pontificio, con l’incarico di cercare un accordo tra le due fazioni in lotta. Dopo la morte di Federico II (1250), la fazione Guelfa aveva preso il sopravvento a Firenze, compiendo una lunga serie di vendette ed epurazioni che erano culminate con l’esilio delle famiglie ghibelline e con la distruzione delle loro case. Nel 1258 Tesauro Beccaria fu arrestato con l’accusa d’aver segretamente trattato con Manfredi per favorire il rientro dei Ghibellini a Firenze. Processato e condannato a morte, il 4 (o il 12) settembre 1258 venne giustiziato, mediante decapitazione, nell’antica Piazza di Sant’Apollinare, attualmente Piazza San Firenze. L’esecuzione causò alla città l’interdetto papale che durò per oltre sette anni. L’uccisione dell’abate provocò anche la condanna da parte della città di Pavia che minacciò di imprigionare i mercanti fiorentini e di confiscarne i beni. I fiorentini risposero, attraverso la penna di Brunetto Latini, che se l’abate fosse resuscitato mille volte, mille volte avrebbe meritato la morte, pur dichiarandosi disposti a trattative di pace. Dante e Virgilio si avviano ora verso il purgatorio…
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