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" L'Unità dell' 11 giugno 1984, il giorno in cui il segretario del Pci sarebbe morto, ma non era ancora morto, aveva un titolo a grandi caratteri: Ti vogliamo bene Enrico. E poco sotto, c'era un editoriale firmato da Natalia Ginzburg, intitolato: L'uomo che conosciamo, in cui la Ginzburg dice che milioni di persone si chiedono se rimarrà in vita, se tornerà a casa, oppure no; però l'articolo comincia con il tempo presente e all'improvviso vira al tempo imperfetto. Per poi spiegare: «Se ho parlato di lui all'imperfetto, è perché penso che sulla scena politica italiana Berlinguer non potrà più essere presente». La Ginzburg sa che in ogni caso non potrà tornare quello di prima, ma Berlinguer morirà proprio in quelle ore, quando i lettori hanno appena letto L'uomo che conosciamo, che cerca di spiegare chi era quell'uomo che non ci sarà più.
«Da quando Berlinguer lotta con la morte in una stanza d'ospedale a Padova, milioni di persone in Italia pensano a lui con speranza e lagrime, non come si pensa a un personaggio politico o pubblico ma come si pensa a un essere che fa parte della nostra vita privata, un familiare o un amico la cui perdita sarebbe incolmabile». L'impatto emotivo della Ginzburg, nella sua scrittura semplice, diretta, è molto forte. Il linguaggio è quello di uno scrittore, lì dove il giornale e la politica usano di solito parole diverse. Ma le parole della Ginzburg sono precise perché spostano il discorso sul rapporto privato che le persone sentono di avere con Enrico Berlinguer; l'uomo pubblico per eccellenza, in quegli anni - in quei giorni, soprattutto - viene visto come un familiare che stiamo perdendo. In pratica, la Ginzburg, unendo sentimento privato e pubblico, svela che Berlinguer rappresentava già qualcosa al di là del Pci, qualcosa di più dell'appartenenza diretta. Rappresentava già quell'uomo di Stato che molti temevano diventasse, e che Moro aveva voluto tenere a bada per ragioni di opportunità, verso i democristiani e verso gli Stati Uniti. E invece Berlinguer sarebbe arrivato al cuore anche di chi non rappresentava. Cioè, al cuore di tutti. La Ginzburg spiega in anticipo e in poche parole la ragione di quell'abbraccio della gente, dei pianti e delle file per rendere omaggio. E in più spiega finalmente chi sono tutti. «A porsi queste domande incessanti non sono soltanto persone del suo partito, o di idee affini alle sue, ma sono persone varie, le quali hanno buttato via di colpo ogni concezione e idea politica, scoprendo che alla figura di Berlinguer avevano dato sempre un'ammirazione e un affetto di cui finora non si erano accorte». Se ha ragione Natalia Ginzburg, dentro quelle parole c'è la spiegazione del perché la natura di Berlinguer si esprimeva con il compromesso storico e non con l'alternativa democratica. Tutti vuol dire il Paese, e non soltanto il popolo comunista. "
Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi (collana Super ET), 2017; pp. 246-247.
[1ª edizione nel 2013 nella collana Supercoralli]
#Francesco Piccolo#Enrico Berlinguer#leggere#letture#letteratura italiana contemporanea#narrativa#citazioni letterarie#libri#politica italiana#etica#XX secolo#Prima Repubblica#Partito Comunista Italiana#PCI#L'Unità#sinistra#comunismo#Padova#antifascismo#Natalia Ginzburg#compromesso storico#alternativa democratica#democrazia#Aldo Moro#Bettino Craxi#intellettuali del '900#Il desiderio di essere come tutti#il più amato#Storia d'Italia#progressismo
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La vita di nessuno.
Non la dimentico la violenza con cui sono stato bullizzato circa 50 giorni fa, qui su Tumblr. Aggredito pubblicamente per la sola colpa di aver rifiutato con cortese fermezza il suggerimento di rivolgermi a uno "specialista" per esporre le mie sofferenze, in modo che le stesse fossero adeguatamente "medicalizzate" anzichè essere condivise su questo blog.
Non la dimentico anche perchè in questi ultimi due mesi ho dovuto accettare, e ancora non ci sono riuscito del tutto, l'ulteriore, ennesimo peggioramento del mio isolamento sociale. In particolare, ho dovuto rendermi conto, a poco a poco, che l'unica persona che consideravo e considero ancora come vera amica, come persona di cui fidarmi e a cui confidarmi, ha esaurito lo spazio fisico e mentale per la nostra già molto limitata relazione. In altre parole è completamente assorbita dalla sua vita e dai suoi problemi che sono, intanto, a loro volta peggiorati. Al di fuori di questo rapporto, in cui ho investito tantissimo in tutti gli ultimi anni, non mi è rimasto assolutamente niente, nient'altro che il deserto. Per anni e anni, direi quasi decenni, ho sempre avuto, e coltivato in qualche modo, conoscenze antiche e nuove con persone magari fisicamente distanti, e tuttavia vicine e avvicinabili tramite l'email, la chat, in qualche caso il telefono. Purtroppo i cambiamenti della mia vita negli ultimi anni, fra cui in particolare il peggioramento di certi aspetti della mia salute, il burnout causato da un lavoro che sin dall'inizio sapevo essere pessimo, e che non posso cambiare, le problematiche familiari in molti periodi piuttosto gravi, e non ultimo il covid, hanno irrimediabilmente annichilito tutti questi vecchi rapporti, e ciò che ne restava.
Fuori da internet, ciò che mi resta è una città di provincia piccola e priva di opportunità di socializzazione, specie per una persona non più giovane come me. La salute mi limita ulteriormente, e d'altra parte proprio la solitudine in un certo senso genera anche un peggioramento della salute, e il circolo vizioso in questo senso si autoalimenta. L'ambiente di lavoro, che comunque assorbe buona parte del mio tempo esistenziale, è completamente off-limits, nel senso che è ormai impossibile sperare di costruirvi relazioni autentiche di qualsiasi tipo. Gli ultimi tentativi di tipo sentimentale/sessuale sono stati estremamente disastrosi, e quanto al resto, semplicemente dovrei adattarmi a farmi piacere persone abituate a un modo di vivere e di relazionarsi che è estremamente diverso dal mio.
Parlando invece dei rapporti che possono nascere online, senza dilungarmi in considerazioni sociologiche, internet non è più quello di un tempo e, evidentemente, neanche io sono più er ghepardo di una volta (sarà stato il buco dell'azoto, cit.). Da anni, man mano che i social network si sono trasformati sostanzialmente in siti di broadcasting per markettari, i miei contatti si sono come inariditi, prosciugati, e tutti i miei tanti profili social (e le email e chat ad esso collegate) languono in un silenzio postapocalittico, da cui è impossibile risvegliarli. In sostanza, su internet io sono ovunque, sono rintracciabile ovunque, eppure i miei profili sono tante tombe vuote in cui è solo possibile evocare l'ombra della mia presenza, nient'altro: monumenti alla mia memoria - perduta.
C'era tumblr una volta, c'è stato per tanti anni, e ne conservo quest'angolino in cui torno sempre meno spesso, in genere per seguire gli scarni e sempre meno frequenti update di un paio di fanciulle per cui ho un debole, e che evito di disturbare più di tanto con la mia inesistenza, e qualche volta per buttare lì qualche reblog, qualche citazione, o qualche abbozzo di desiderio, di fantasia, di ricordo, di speranza, nient'altro che illusionismi fatti di scrittura e di bianco.
Stasera avrei tanto da dire, perchè avverto di essere davvero arrivato oltre quel punto della vita in cui il meglio è ormai passato e le speranze, già trasformatesi in rimpianti, declinano definitivamente in paure, in qualche caso in terrore puro. Il punto però è che non posso parlare, perchè non c'è la possibilità di incontrare un ascolto autentico, nè qui nè altrove. Al massimo ne verrebbe fuori un'altra opportunità per quel bullismo di cui ho detto all'inizio, e forse anche questo post prolisso e un po' confuso, alla fine, porterà solo a quello, oppure sarà del tutto ignorato.
Mi fermo qui. Da giorni sono a casa da solo in malattia, perchè il mio corpo ha reagito ai tanti stress e sofferenze con un ennesimo, nuovo sintomo.
Da sempre mi ossessiona un verso di Hoelderlin che recita: "E' bene, tenersi ad altri. Nessuno porta la vita da solo".
La vita, come la mia, che non si tiene ad altri, è la vita di nessuno.
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Questo uomo no, #134 - Quello che ma quale privilegio maschile
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Di seguito una piccola guida per inespert o per stronz (o per entrambe le possibilità) che non hanno capito in cosa consiste il privilegio sociale maschile etero cisgender. Per non creare troppe difficoltà filologiche, dico che è roba codificata sostanzialmente da qualche secolo ma per comodità la prendo da un saggio del 1989 di Peggy McIntosh, disponibile in originale qui. Ovvio che qualcuno di questi privilegi sia anche di chi non è maschio bianco cisgender, ma tutti contemporaneamente lo sono solo nostri - eh, lo sono anche io. Almeno non faccio finta che non esistano.
Perché in quanto uomo sono un privilegiato? Che vantaggi ho nei confronti di una donna per solo fatto di essere un uomo etero cisgender?
1) posso essere abbastanza sicuro che quando cammino per strada nessuno mi urlerà cose contro il mio corpo o mi dirà cosa vuole farmi sessualmente 2) i miei antenati, compreso mio padre, hanno avuto più opportunità di progredire economicamente rispetto alle mie antenate, compresa mia madre 3) quando imparo a conoscere i movimenti per i diritti civili, la maggior parte dei leader di cui vengo a conoscenza sono uomini 4) se scelgo di non avere figli, nessuno metterà in dubbio la mia mascolinità 5) nessuno penserà che sono egoista se ho figli e una carriera 6) fin dalla scuola, gli sport praticati dai ragazzi sono stati oggetto di maggiore attenzione rispetto a quelli praticati dalle ragazze 7) al lavoro, posso essere abbastanza sicuro di non subire molestie sessuali 8) se faccio sesso con molte donne, è improbabile che mi chiamino "imbecille", "volgare", “put*” o un qualsiasi altro sinonimo disponibile nella lingua e nei dialetti 9) non mi si chiederà di manifestare apertamente la celebrazione della verginità fino al matrimonio 10) posso essere abbastanza sicuro che quando parlo in gruppo o in pubblico, la gente ascolterà quello che dico e crederà che io sappia di cosa sto parlando 11) ho ottenuto un lavoro, un colloquio di lavoro, una formazione o uno stage grazie a contatti personali con uomini 12) posso essere ragionevolmente certo che nelle mie relazioni intime e nella vita di tutti i giorni è improbabile che io sia vittima di violenza domestica o sessuale 13) mi sento generalmente al sicuro quando cammino da solo verso la mia auto di notte, quando faccio escursioni da solo nei boschi o in montagna, o quando cammino sulla spiaggia 14) posso accendere la TV o aprire il giornale e aspettarmi di vedere rappresentate persone del mio sesso, compresi leader politici e aziendali, atleti di spicco, star del cinema ed esperti; i miei rappresentanti eletti sono per lo più persone del mio stesso sesso 15) quando mi sottopongo a procedure mediche, assumo farmaci prescritti o ricevo altri trattamenti sanitari, posso presumere che siano stati testati e dimostrati sicuri su persone del mio stesso sesso 16) ho sentito uomini sminuire le capacità delle donne, la scrittura o la musica delle donne, l'intelligenza o la forza fisica delle donne, o fare altri commenti sull'inferiorità delle donne rispetto agli uomini - specialmente se non ci sono donne nella stanza quando lo dicono 17) so che, se voglio, posso facilmente pagare per fare sesso con le donne o per vederle ballare senza vestiti 18) ho facile accesso a immagini di donne sessualmente esplicite su Internet e in libri e film - anche immagini non consensualmente condivise 19) posso presumere che farò meno le pulizie di casa, la cucina, la cura dei bambini, il bucato o altre attività di cura rispetto alle donne della mia famiglia 20) posso vestirmi come voglio senza che le persone pensino che io voglia fare sesso con loro 21) quando faccio sesso non devo preoccuparmi di una gravidanza se non ne ho voglia 22) non ho bisogno di pensare al sessismo ogni giorno - ho il privilegio di non dover pensare al mio privilegio Lista di 35 anni fa. Potete aggiornarla, sarà un passatempo interessante - è stato già fatto molte volte, ma non voglio togliervi il piacere.
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I vantaggi della scrittura di contenuti SEO per le imprese
I vantaggi della scrittura di contenuti, completati dalla linea di contatto con il cliente, sono enormi e nessuno dovrebbe sottrarsi a questa opportunità. #contenuti #imprese #scrittura #seo #vantaggi
SEO è un termine molto comune per gli affari su Internet oggi. Sarebbe sorprendente trovare una persona che non abbia sentito parlare di ottimizzazione dei motori di ricerca e che non si preoccupi della presenza online della propria azienda. A partire dal posizionamento del sito web in cima ai risultati di ricerca fino alla gestione delle ricerche personalizzate, questo strumento è essenziale…
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Intervista al personaggio
Oltre 100 domande per aiutarti a intervistare il tuo personaggio
Quanto conosci i tuoi personaggi? Come il palmo della tua mano, dici? Conosci il colore degli occhi del tuo eroe? Sai dove è andato a scuola il cattivo? Conosci il momento più imbarazzante della tua eroina? Puoi snocciolare un elenco delle idiosincrasie del tuo personaggio principale? Espressioni tipiche? Storia romantica?
Se una di queste domande ti ha fatto rimuginare per una risposta, allora stai perdendo un'ottima opportunità per approfondire i tuoi personaggi ed espandere la tua storia. Nel corso degli anni, uno degli strumenti più utili in cui mi sono imbattuto è l' intervista al personaggio. La mia lista è iniziata con una ventina di domande di base riguardanti l'aspetto fisico e i problemi di personalità. Ora contiene oltre cinquanta domande precise e penetranti, progettate per far fluire i miei succhi cerebrali e far parlare i miei personaggi.
L'altro sistema si basa sulla costruzione dell'arco di vita del personaggio tramite gli Arcani Maggiori dei Tarocchi (sarà argomento di un articolo futuro).
Intervistare i tuoi personaggi può diventare una parte vitale del tuo processo di preparazione e progettazione. Spesso riempio mezzo quaderno con le risposte narrative alle domande più impegnative sulle relazioni, le credenze e i segreti dei miei personaggi. Faccio costantemente riferimento a queste liste durante tutto il processo di scrittura, non solo per trarre ispirazione sul momento, ma anche per verificare i fatti (Quanti anni aveva quando sua madre è morta? Si è rotto la gamba sinistra o la destra in quell'incidente d'auto? ).
Per la lista delle possibili domande mi rifaccio a K.M.Weiland e in particolare ad alcune risorse:
La sua lista è molto completa, io sono pigro e non vado spesso così nel dettaglio ma alle volte, anche solo leggendo l'elenco possono uscire idee interessanti.
Una lista completa e dettagliata si può trovare sull'e-book gratuito Crafting Unforgettable Characters oppure sul libro Outlining Your Novel e ancora in Outlining Your Novel Workbook software.
Altre opzioni per intervistare i tuoi personaggi
Potresti anche tenere a mente molte altre tecniche utili, tra cui l' Enneagramma, un test della personalità che allinea i tratti caratteriali a una delle nove categorie e delinea i punti di forza e i difetti. Non solo è una lettura interessante, ma può anche aiutare a completare un personaggio e riassumere la sua personalità. Qualcosa che ho trovato particolarmente utile è il 'difetto fatale' che accompagna ogni personalità che può diventare direttamente il difetto fatale del personaggio con poche o nessun cambiamento.
Se dovessi imbatterti in un personaggio taciturno che si 'rifiuta' di farti entrare nella sua psiche più profonda, prova un 'intervista a mano libera'.
Invece di costringere il tuo personaggio alla rigidità delle domande prefissate in un'intervista regolare, gettalo sulla pagina e inizia a fargli domande: cosa ti succede? Cosa mi nascondi? Sarai sorpreso di quello che puoi trascinare fuori dai tuoi personaggi usando questo metodo.
Tutti e tre questi strumenti, usati insieme, possono fare miracoli nell'infrangere i muri tra autore e personaggio e costringere i tuoi personaggi a rivelare le loro viscere e rivelare le loro motivazioni più profonde. Inoltre, è molto divertente!
Di seguito un elenco di possibili domande/elementi da usare durante le interviste
Intervista al personaggio
Nome:
Breve background:
Luogo di nascita:
Genitori:
Fratelli:
Origine etnica:
Luoghi vissuti:
Indirizzo e numero di telefono attuali:
Formazione scolastica:
Materia preferita a scuola:
Addestramento speciale:
Lavori:
Stipendio:
Viaggi:
Gli amici:
Nemici:
Incontri, matrimonio:
Figli:
Cosa le persone ammirano di più:
Rapporto con la religione:
Visione generale della vita:
Cosa gli piace di più di se stesso:
Cosa gli piace meno di se stesso:
Cosa, se non altro, vorrebbe cambiare della sua vita:
Sta mentendo a se stesso su qualcosa?
Come viene visto dagli altri:
Aspetto fisico:
Struttura fisica:
Postura:
Forma della testa:
Occhi:
Naso:
Bocca:
Capelli
Pelle:
Tatuaggi/piercing/cicatrici:
Voce:
Destro o mancino:
Handicap visibili:
Handicap non visibili o che nasconde:
Salute/disabilità:
Intolleranze e allergie:
Cosa noti per primo:
Stile di abbigliamento:
Come si descriverebbe:
Caratteristiche:
Tratti caratteriali più forti
Tratti caratteriali più deboli:
Quanto autocontrollo e autodisciplina ha:
Paure:
Orientamento politico:
Talenti:
Cosa piace di più alla gente di lui:
Interessi e preferenze:
Cibi e bevande:
Musica:
Libri:
Film:
Sport, tempo libero:
Ha fatto sport a scuola:
Colore:
Il modo migliore per trascorrere un fine settimana:
Un grande regalo per questa persona:
Animali domestici:
Veicoli:
Espressioni tipiche:
Quando sei felice:
Quando arrabbiato:
Quando triste:
Idiosincrasie:
Ride o si fa beffe di:
Modi per rallegrare questa persona:
Modi per infastidire questa persona:
Speranze e sogni:
Qual è la cosa peggiore che abbia mai fatto a qualcuno e perché:
Il più grande successo:
Il trauma più grande:
Cosa gli interessa di più al mondo:
La cosa più imbarazzante che gli sia mai capitata:
Ha un segreto:
Cosa gli piacerà di più degli altri personaggi principali:
Cosa gli piacerà di meno degli altri personaggi principali:
Se potesse fare una cosa e riuscirci, quale sarebbe:
�� il tipo di persona che:
Perché il lettore simpatizzerà subito con questa persona:
Storia:
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* toki pona 🔗
toki pona è una lingua artificiale minimalista di jan Sonja. è la mia lingua artificiale preferita, e quindi parlerò delle poche cose che invece NON mi piacciono:
TROPPE VOCALI. ha tipo 5 vocali e tipo 130 parole, a che servono? si potrebbe stare benissimo con 3 (a, i, u) senza neanche cambiare troppo il lessico
assolutamente troppe parole per gli animali. per una lingua che si ispira alla semplicità, distinguere tra pesci e mammiferi e insetti (e addirittura tra uccelli e rettili!) non è molto pona. nimi musi [kijetesan...] è una parodia di questo aspetto
non c'è un limite al numero di sillabe in una parola. non è tanto un problema, (perché il dizionario è più o meno fisso,) ma può essere divertente. nimi musi [kijete...] è una parodia anche di questo aspetto
[ona] e [ni] sono due parole separate. ike
la derivazione delle parole è grazie al cielo non troppo eurocentrica ma... è assurda. neanche questo è un problema perché toki pona è più un'esperimento artistico che una lingua franca, ma certe opportunità mancate mi fanno impazzire. tipo [wan] dall'inglese per dire "uno" quando avrebbero potuto prendere anche semplicemente [one] così com'è scritto (che è già più simile ad altre lingue) o ancora meglio [uni]. oppure [lukin] che ha sostituito [oko]. seriamente?!
la parola interrogativa [seme] ha più di una sillaba e questo mi urta personalmente.
"non si usa [li] con i pronomi [mi] e [sina]!" — io non seguo regole grammaticali che vietano soltanto. se mi dici che non posso usare una certa costruzione grammaticale perché il significato cambia, è un conto, ma se mi dici che non va e basta... sina li toki ike
ok che sitelen pona è tipo una roba bonus aggiuntiva senza troppe pretese, ma bisogna ammettere che alcuni simboli sono molto molto strani. adoro [pi] [li] [nimi] e [la], ma tipo nessuno è preso da sistemi di scrittura ideografica attualmente in uso. sitelen sitelen l'adoro però.
detto questo, è molto carina e facile! queste non sono tanto critiche quanto opinioni personali. sina li jan pi toki pona la sina li ken toki e mi !
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Michele Bo – Il nuovo e atteso singolo “Açai”
Il brano del cantautore per la prima volta in lingua inglese dal 15 novembre sugli stores digitali e nelle radio
“Açai” è il nuovo singolo del poliedrico cantautore e artista Michele Bo, dal 15 novembre sui principali stores digitali e nelle radio italiane ed estere in promozione nazionale. Registrato a Parigi e scritto ad Abu Dhabi, su una relazione vissuta a Dubai, “Açai”, resta in tema dolci dopo Pasticciotta alla crema. L’Açai è un frutto brasiliano, molto dolce e simile ai mirtilli, che viene lavorato per ottenere una specie di gelato, poi viene messo in una ciotola o in un bicchiere e decorato con pezzi di frutta fresca, frutta secca, e altre leccornie. Nella canzone vengono descritti i primi appuntamenti dell’autore con la sua innamorata. Lei lavorava come hostess su una delle compagnie aeree più prestigiose di Dubai, e questi appuntamenti si alternavano a lunghe chiamate dai più disparati angoli del mondo, tra jet lag e locations mozzafiato. Fu proprio lei che, durante uno dei primi appuntamenti, una sera su una spiaggia di Dubai illuminata dalla luna, fece scoprire all’autore per la prima volta l’Açai. E da quel momento divenne una tradizione. Una dedica d’amore struggente e romantica, tra attese e appuntamenti che si alternavano tra un volo e l’altro, con chiamate che attraversavano tutto il globo.
Infine, con questa canzone, Michele Bo fa il suo debutto sulla scena del songwriting internazionale, in quanto questa canzone è la prima pubblicata dall’autore in lingua inglese. Dopotutto, altrimenti, se fosse stata in un’altra lingua, la diretta interessata come avrebbe capito la dedica, ascoltandola per caso in un luogo remoto del globo? Ora la canzone è vostra, ascoltatela, preferibilmente in viaggio, o nell’attesa di qualcuno. Alla prossima canzone!
Ascolta il brano
Storia dell’artista
Classe 1997, Michele Baldo, in arte Michele Bo, è un brillante studente italiano partito per il mondo in cerca di nuove avventure, opportunità e un futuro migliore. Laureato in scienze informatiche e neuroscienze cognitive, dopo un periodo di studio ad Amsterdam, vola ad Abu Dhabi dove lavora per un anno e mezzo come ingegnere di intelligenza artificiale. Successivamente, abbandona una carriera prospera per inseguire il sogno di aprire la sua attività, e vola a Parigi, la città dell’arte e dell’amore, dove insieme a un altro musicista avvia il suo percorso imprenditoriale nell’industria musicale. Però l’Italia la porta nel cuore e la cultura del suo paese natale non può che manifestarsi nella musica e nella poesia. Michele ricorda che la scrittura lo ha accompagnato fin dai tempi della sua adolescenza, quando passava notti insonni a scrivere pensieri, poesie e prosa su innumerevoli fogli che, accumulandosi, finivano per ricoprire ogni superficie della sua camera da letto. Sviluppando un gusto artistico particolare, un giorno Michele decide di abbinare alla scrittura la musica, ispirato dai grandi cantautori del secolo scorso. Già da bambino Michele suonava la chitarra e si destreggiava su una tastiera che gli fu regalata per Natale, ma solo più tardi, tra una laurea e l’altra, e un innamoramento e l’altro, trova nella musica l'espressione migliore per quello che scrive e quindi inizia ad abbinare la passione per la scrittura con la pratica musicale. Aspirante cantautore, il suo primo brano pubblicato, “Pasticciotta alla crema”, è uscito mentre era ad Abu Dhabi per lavoro. Tale partenza segnò l’artista su vari aspetti, da quello culturale a quello lavorativo, oltre che essere conseguenza della rottura di un'importante relazione. Ogni partenza rappresenta la fine di un capitolo nella sua vita, ma segna anche un nuovo inizio e un futuro radioso pronto per essere vissuto. L’artista sviluppa con ogni viaggio una nuova visione del mondo più dettagliata e completa. Successivamente a questo brano esce “Orfeo ed Euridice”, un brano scritto in precedenza, quando l’autore era tornato nelle valli Trentine da Amsterdam, in un momento di pausa dal flipper globale, in cui Michele decide di prendere seriamente in considerazione la sua passione per la musica, iniziando dei corsi formali di canto e riprendendo lo studio della chitarra. “Andare avanti”, il brano che segue concettualmente “Pasticciotta alla crema”, esce l’anno successivo, poco prima della improvvisa e non programmata partenza per Parigi. Lasciandosi alle spalle il passato, l'artista porta con sé ricordi preziosi e nostalgici, con all'orizzonte un nuovo inizio e un futuro ricco di nuove avventure. Così ecco qui il nuovo brano che non tarda ad arrivare, Açai, scritto ad Abu Dhabi, per una hostess di Dubai con cui l’autore ebbe una relazione, e registrato a Parigi. E a proposito di Parigi, la città dell’amore, chissà, in futuro forse anche una canzone dedicata alla magica città dell’amore…
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Il Viaggio di Paulo Coelho verso l’Icona Letteraria Globale
Paulo Coelho è diventato uno dei più celebri scrittori contemporanei grazie alla sua capacità di toccare corde universali con le sue storie spirituali e ricche di saggezza. Nato in Brasile, la sua vita è stata un percorso straordinario che lo ha portato da esperienze difficili a un successo globale come autore. Il suo cammino, nonostante le numerose sfide, ha ispirato milioni di lettori in tutto il mondo, e attraverso piattaforme come z.library Coelho ha visto le sue opere diffondersi tra coloro che amano la lettura digitale.
Le Origini di Coelho: Ribellione e Sogni Infranti
Il viaggio di Coelho inizia con una giovinezza turbolenta caratterizzata da una ricerca costante di libertà e comprensione. Cresciuto in una famiglia conservatrice, trovava spesso rifugio nei libri e nei sogni di diventare uno scrittore. Tuttavia, il suo spirito ribelle portò anche a difficoltà personali. Fu mandato in istituti psichiatrici dai genitori preoccupati per il suo comportamento anticonformista ma non si lasciò abbattere e usò queste esperienze come fonte d’ispirazione.
Un insegnamento nascosto nella sua esperienza adolescenziale è l’importanza della perseveranza e della ricerca di sé, valori che traspaiono in molti dei suoi scritti. È come se ogni libro fosse una parte di lui stesso riflessa tra le pagine.
Il Momento di Cambiamento: Santiago e il Pellegrinaggio
Uno dei momenti più significativi nella vita di Coelho avvenne quando decise di intraprendere il famoso cammino di Santiago de Compostela. Questo pellegrinaggio fu un’esperienza di trasformazione profonda che segnò una svolta spirituale e letteraria nella sua vita. Al termine del cammino, Coelho sentì il bisogno di condividere questa scoperta interiore attraverso la scrittura.
Il Pellegrinaggio divenne il primo romanzo in cui Coelho esplora il concetto di ricerca personale e realizzazione, un tema che sarebbe poi diventato centrale in tutta la sua opera. Per lui, scrivere non era solo raccontare una storia, ma offrire ai lettori una guida alla scoperta di sé.
L'Alchimista: Il Successo Mondiale
Con la pubblicazione de L’Alchimista, Paulo Coelho raggiunse il successo planetario. Questo romanzo, incentrato sulla ricerca del proprio destino, ha conquistato lettori di ogni età e cultura per la sua semplicità e profondità. L’alchimista ha venduto milioni di copie e ha trasformato Coelho in una figura iconica nella letteratura moderna.
La sua popolarità si basa su alcuni punti distintivi che fanno di lui un autore unico:
Storie dal linguaggio semplice e diretto
Temi universali come l’amore e la realizzazione personale
Spiritualità e filosofia accessibili a tutti
Utilizzo di personaggi che riflettono il viaggio interiore dell’autore
Inoltre, la presenza delle sue opere nelle biblioteche digitali ha permesso a sempre più persone di scoprire il suo mondo letterario senza dover andare in una libreria fisica.
Il Messaggio di Coelho: Trasformare il Dolore in Crescita
I libri di Paulo Coelho non sono solo romanzi ma veri e propri strumenti di riflessione per affrontare le sfide della vita. Coelho invita i lettori a considerare le difficoltà non come ostacoli, ma come opportunità di crescita e trasformazione. La sua filosofia si rivolge a chiunque cerchi uno scopo più profondo nella propria esistenza e riconosce che la vita è una continua evoluzione.
Riflessioni Spirituali nei Romanzi di Coelho
Le riflessioni spirituali sono il cuore della narrativa di Coelho. Nei suoi romanzi, ogni esperienza è vista come un tassello essenziale del viaggio umano. Tra visioni mistiche e insegnamenti antichi, Coelho invita ciascun lettore a esplorare la propria anima e a trovare risposte dentro di sé.
Un Esempio di Perseveranza per Scrittori Emergenti
Paulo Coelho è oggi una fonte di ispirazione non solo per i lettori, ma anche per molti scrittori emergenti che vedono nel suo percorso una prova che, nonostante le difficoltà, il successo è possibile.
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"Girls": La Serie che Spoglia New York
Ironia Tagliente e Sceneggiatura Senza Limiti
"Girls" non ha paura di osare. La serie, creata e interpretata da Lena Dunham, si distingue per la sua scrittura ironica e senza peli sulla lingua. La sceneggiatura è audace, affrontando temi scomodi con un umorismo graffiante e una sincerità disarmante.
Dunham non teme di mostrare la vita reale, con tutte le sue imperfezioni e contraddizioni, offrendo un ritratto onesto e spesso esilarante delle difficoltà e delle gioie della gioventù.
Le Protagoniste: Lontane dalle "Amiche Perfette"
Le protagoniste di "Girls" sono un gruppo di giovani donne molto diverse dalle sofisticate e glamour eroine di "Sex and the City". Hannah, Marnie, Jessa e Shoshanna sono personaggi complessi e imperfetti, ognuna alle prese con le proprie insicurezze e ambizioni.
Infatti, la serie le ritrae in modo realistico, mostrando le loro lotte quotidiane e i momenti di crescita personale senza edulcorarli, rendendole incredibilmente umane e riconoscibili.
I Ragazzi di "Girls": Non Solo Amori e Flirt
I personaggi maschili in "Girls" non sono semplici comparse o interessi amorosi secondari. Adam Driver, nel ruolo di Adam Sackler, spicca per la sua interpretazione intensa e sfaccettata.
Quello che intendo è che i ragazzi della serie sono personaggi a tutto tondo, con le loro problematiche e peculiarità, che contribuiscono a creare dinamiche complesse e spesso imprevedibili con le protagoniste femminili. Infatti, le relazioni, romantiche o amicali, sono sempre trattate con un realismo crudo e una profondità emotiva che aggiunge ulteriore spessore alla narrazione.
New York, New York: La Città che non Dorme (e non Glorifica)
A differenza di "Sex and the City", che spesso dipingeva New York come una città scintillante e piena di opportunità glamour, "Girls" offre una visione molto meno patinata della Grande Mela.
La città è ritratta in modo realistico, con le sue sfide quotidiane, gli appartamenti minuscoli e i lavori precari. New York diventa così un personaggio a sé, una presenza costante che riflette e amplifica le difficoltà e le conquiste dei giovani protagonisti.
Camei da Sballo: Ospiti Inaspettati
Uno degli aspetti più divertenti di "Girls" sono i camei di personaggi famosi. La serie ha visto la partecipazione di numerose star del cinema e della televisione, che spesso appaiono in ruoli inaspettati e memorabili. Questi camei aggiungono un ulteriore livello di interesse e sorpresa, arricchendo la trama con momenti di pura gioia per i fan.
Destini Sospesi: L'Indeterminatezza della Vita
Una delle caratteristiche distintive di "Girls" è l'indeterminatezza dei destini delle protagoniste. La serie non offre risposte facili o finali perfetti. Al contrario, riflette la realtà delle giovani generazioni, in cui il futuro è spesso incerto e le strade da percorrere sono molteplici e confuse.
Questa incertezza è parte del fascino della serie, che cattura l'essenza della giovinezza con tutte le sue speranze e paure.
Realismo Crudo e Cinismo: La Vita Senza Filtri
"Girls" è famosa per il suo crudo realismo e il cinismo esasperato. La serie non edulcora le difficoltà della vita, affrontando temi come la disoccupazione, le relazioni tossiche e le crisi esistenziali con una schiettezza disarmante.
Questo approccio realistico e spesso brutale distingue "Girls" da molte altre serie televisive, rendendola un ritratto autentico e toccante della vita di una generazione.
In conclusione, "Girls" è una serie che ha saputo distinguersi grazie alla sua scrittura incisiva, ai personaggi autentici e alla rappresentazione realistica della vita a New York. È un viaggio emozionante e spesso doloroso attraverso le esperienze di giovani donne che cercano di trovare la loro strada in un mondo complesso e incerto.
E, per chi è fan di Adam Driver, offre anche l'opportunità di vedere una delle sue interpretazioni più memorabili e intense.
Se come me amate le serie televisive particolari e emozionanti, "Girls" fa per voi. Per altri consigli date un'occhiata agli altri post e alle EasyTears List!
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“Io vulesse truvà pace”, l’omaggio a Eduardo De Filippo
Si può tradurre in movimento Eduardo De Filippo? La domanda è il motore dello spettacolo “Io vulesse truvà pace” portato in scena dal giovane danzatore-coreografo Antonio Formisano della Compagnia Borderline. Prosegue, così, “Nuove Direzioni”, rassegna della associazione Le Dramaturgie che porta diverse performance tra i grattacieli del Centro Direzionale di Napoli nell’ambito della terza edizione di “Affabulazione. Espressioni della Napoli policentrica”, rassegna del Comune di Napoli finanziata dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. Appuntamento per mercoledì 24 luglio 2024 alle 18,30 all’ Isola G2 con ingresso e aperitivo gratuiti. Omaggio a Eduardo De Filippo Formisano è esponente di una generazione di napoletani che non riconosce più, con l’immediatezza delle generazioni precedenti, gli stilemi e le espressioni del grande drammaturgo napoletano. Con la sua danza, il giovane coreografo campano, da anni autore per la Compagnia Borderline, prova a restituire il feel di una delle più celebri composizioni di Eduardo, non citandola letteralmente ma componendo, invece, una drammaturgia di gesti e parole costruita con espressioni, pezzi di frase, stilemi e parole singole appartenute, o che sarebbero potute appartenere, a Eduardo. Una drammaturgia che in un gioco di significanti e significati si espande alle circostanze e al territorio con le nuove generazioni così da far incontrare un grande classico e lo skyline dell’Isola G del Centro Direzionale e da creare un dialogo con le parti naturistiche e antiche di Napoli che da quel quartiere si scorgono e in esso riecheggiano. Occasione performativa Si tratta, dunque, di un’occasione performativa che con il linguaggio di un giovane coreografo - già protagonista, nel 2023, nella rassegna de La Dramaturgie, con un pezzo di danza sulla dipendenza da videogames - vuole creare la giusta attrazione per le nuove generazioni di napoletani verso l’opera di uno dei maggiori drammaturghi del Novecento. La partecipazione allo spettacolo e all’aperitivo è gratuita con prenotazione all’indirizzo [email protected]. Per facilitare il raggiungimento della location è previsto appuntamento dei partecipanti presso Area Lab35 alle ore 18:15. Per altre info è possibile chiamare o inviare Whatsapp al 347 887 46 94. L’evento è parte di “Nuove Direzioni”, rassegna di spettacoli e performance che fonde l’arte performativa di registi, attori e altri protagonisti con le opportunità delle nuove tecnologie e nuove tecniche. Quest’anno il focus della kermesse curata dall’associazione Le Dramaturgie, giunta alla seconda edizione, è sulle caratteristiche del Centro Direzionale con l’obiettivo di rappresentare Napoli come città-metafora dell’esistenza così come avviene nella scrittura dei grandi drammaturghi napoletani del Novecento. Nuove Direzioni Gli spettacoli esaltano, infatti, il napoletano presente sia nell’italiano regionale che nella lingua dialettale di grandi autori del passato e del presente, un idioma vivace che ha permesso loro di assumere una statura europea e internazionale anche in un’ottica di comparazione e incontro con significative realtà internazionali. “Nuove Direzioni” porterà complessivamente, fino in autunno, sei spettacoli in posti diversi tra i grattacieli della IV Municipalità di Napoli con omaggi, nei prossimi appuntamenti, a Massimo Troisi e Pino Daniele così da creare una connessione con il patrimonio artistico della City napoletana che accoglie il grande graffito di Jorit recentemente ultimato e dedicato proprio ai grandi volti della Napoli di ieri e di oggi. Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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Bari, al via la 19esima edizione della festa dei popoli: spettacoli, concerti, enogastronomia e tradizioni
Bari, al via la 19esima edizione della festa dei popoli: spettacoli, concerti, enogastronomia e tradizioni Torna a Bari dal 23 al 26 maggio la Festa dei Popoli, il Festival Interculturale che, giunto alla sua 19esima edizione, promuove l'incontro tra popoli e culture attraverso eventi, spettacoli, concerti e condivisione di enogastronomia e tradizioni popolari. Quattro giorni di vera e propria festa, con eventi gratuiti, musica, spettacoli, danze, artigianato e numerose attività pensate per i più piccoli. "Uomini e donne in cerca di pace" è il tema scelto per questa edizione della manifestazione, che si terrà nel Giardino Princigalli di Bari (quartiere Mungivacca, nei pressi del multisala Showville) ed è realizzata dal Centro Interculturale Abusuan, dai Missionari Comboniani e da Cgil, con la collaborazione del Comune di Bari, della Regione Puglia e di un'importante rete di associazioni, comunità straniere e istituti scolastici. L'evento è infatti frutto di un grande lavoro di rete e di relazioni intessute con le tantissime realtà associative del territorio che ogni anno si impegnano, tutte insieme, per creare e rafforzare legami e radici, per rendere la città di Bari una comunità sempre più interculturale. Tra le novità di quest'anno una masterclass di musica africana, per un massimo di 20 partecipanti a partire dagli 11 anni a cura della cantante franco-camerunense Valérie Èkoumè, che insegnerà l'importanza della lettura e della scrittura ritmica insieme alla tecnica vocale e delle percussioni; in secondo luogo, l'istituzione di un premio alla memoria di Giacomo Princigalli, promotore del dialogo interculturale e protagonista della vita politica locale e nazionale, a cui è intitolato il Giardino in cui si svolge la Festa. Il premio, istituito dall'omonima associazione Giacomo Princigalli e con cadenza annuale, sosterrà progetti musicali e/o associativi interculturali nei quali la musica e le arti si propongono come occasioni per l'incontro e il dialogo tra persone, popoli e culture che si affacciano sul Mare Mediterraneo. E ancora, la direzione sempre più ambientalista ed eco-sostenibile della manifestazione, grazie anche alla collaborazione con i volontari di Legambiente Bari, dell'associazione di volontariato Plastic Free e dell'associazione Seconda Chance, un ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento, che, nei giorni precedenti all'avvio della manifestazione, hanno effettuato un'operazione di clean-up del Giardino e che, per l'intera durata dell'evento, affiancheranno il pubblico presente nell'attività di corretto conferimento dei rifiuti all'interno dei contenitori preposti alla raccolta differenziata. Tra le realtà partecipanti anche Bistrot Ethnic Cook, progetto che promuove l'integrazione tra i migranti e la comunità ospitante, nonché marchio registrato come impresa sociale dall'associazione Origens. Ethnic Cook offre infatti formazione gratuita per l'introduzione nel mondo professionale della ristorazione e della panificazione, nonché numerosi tirocini professionalizzanti per donne rifugiate. Nel corso della Festa dei Popoli 2024 i referenti di Ethnic Cook saranno presenti con un proprio stand nel quale daranno vita ad un laboratorio di decorazione di biscotti con i più piccoli. Programma Si parte giovedì 23 maggio con un pomeriggio ricchissimo di appuntamenti: l'apertura della XIX edizione della Festa dei Popoli, alle ore 17.30, sarà dedicata al concerto che rappresenta la restituzione di un laboratorio che il compositore e musicista palestinese Ramzi Aburedwan, accompagnato dal suo ensemble musicale Dal'Ouna e dai musicisti baresi Fabrizio Piepoli, Nabil Bey (Radio Dervish) e Anna Rita Di Leo, ha svolto negli scorsi giorni a Bari, in collaborazione con gli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale, nonché delle scuole secondarie di I° Michelangelo di Bari e Capozzi-Galilei di Valenzano. Un'esibizione che spazierà dalle composizioni originali ad un ampio repertorio di musica araba e, in particolare, palestinese, classica e folkloristica: un vero e proprio viaggio attraverso un universo musicale originale e innovativo. Seguiranno alle ore 20.00, le performance de La Galleria della Danza, che presenta al pubblico, con il suo gruppo avanzato diretto da Antonella Serini, due coreografie hip hop dai titoli Energy e Beach Ball e, alle 20.25, del gruppo barese Fabularasa: un sound di chiara matrice jazz e fusion, con inserti ispirati alla musica etnica, in particolare mediterranea. Alle ore 21.00 spazio al progetto speciale italo-palestinese dal titolo"La musica tra i due mondi": un lavoro di residenza realizzato a Bari, negli scorsi giorni, dallo stesso artista internazionale Ramzi Aburedwan مزي أبورضوان e dal suo Ensemble Dal'Ouna – formato da Abo Gabo, Youssef Hbeisch dalla Palestina, e Ziad ben Youusef dalla Tunisia – con lo scopo fondamentale di dare rilancio, attualità e qualità alla musica dal mondo. Ramzi Aburedwan è, infatti, noto per la sua dedizione alla musica come strumento di resistenza e cambiamento sociale. Nato nel campo profughi di Al-Amari, Ramzi ha fondato l'associazione Al Kamandjâti, che si impegna a fornire educazione musicale ai bambini palestinesi, soprattutto a quelli che vivono sotto occupazione o in condizioni difficili. In particolare, durante la residenza artistica, i musicisti franco-palestinesi e italiani/pugliesi, Fabrizio Piepoli, Nabil Bey e Anna Rita Di Leo hanno realizzato una produzione inedita durante la residenza artistica, utilizzando strumenti particolari della tradizione araba, mediterranea, occidentale e mediorientale, con canti in italiano e arabo declinati in poesia. A partire dalle 21.55 sul palco il concerto del quartetto 4Troubles e, a seguire, sarà la volta delle Sister Queen: quattro donne dalle sonorità vocali differenti e ben assortite che entusiasmeranno il pubblico attraverso un viaggio sonoro che spazierà tra le influenze musicali internazionali degli anni '70, '80 e '90. Venerdì 24 maggio sarà un pomeriggio dedicato alle esibizioni delle scuole: a partire dalle 17.30, infatti, si alterneranno gli studenti degli istituti "Alessandro Leogrande", "Michelangelo", "Riccardo Monterisi", "Margherita", "Nicola Zingarelli-Anna Frank", "Amedeo d'Aosta". Alle 20.10 sarà la volta dell'esibizione musicale delle protagoniste dell'associazione di volontariato In...Canti di Donne, che presentano cinque brani della tradizione africana, italiana ed ebraica a che toccano i temi della pace, della coesione, dell'umanità. A seguire, si svolgerà un reading a cura di Alma Terra e Squola senza confini Penny Wirton. La serata musicale prosegue con il concerto di Perla Catucci in duo con Domenico Mercurio, che spazierà tra brani originali da lei stessa scritti e composti ai grandi successi della musica italiana (cover di famosi pezzi di Pino Daniele, Cesare Cremonini, Brunori Sas, Mina) e della musica internazionale (con successi di Lady Gaga, Jassie Glynne, Miguel Bosè). E ancora, si continuerà con l'esibizione dell'Associazione sportiva dilettantistica Samira Oriental Academy e si concluderà con il concerto del progetto CCM – Cantiere Comune Mediterraneo, un'orchestra e collettivo di sensibilizzazione e ricerca sul valore delle diversità disseminate nel nostro mare, che uniscono i popoli oltre i confini. Sabato 25 maggio inizierà con un evento al mattino: alle ore 11.00, infatti, nello stesso Giardino Princigalli si terrà una masterclass di musica africana, per un massimo di 20 partecipanti a partire dagli 11 anni (prenotazione obbligatoria all'indirizzo e-mail [email protected]) a cura della cantante franco-camerunense Valérie Èkoumè, che insegnerà l'importanza della lettura e della scrittura ritmica insieme alla tecnica vocale e delle percussioni. Seguirà, alle ore 17.00, il reading dal titolo "Uniti per l'Ucraina" e, alle ore 18.00, il flash mob di S-Confin-Arti. Il pomeriggio entrerà poi nel vivo alle 18.10 con la Conferenza sulla Pace alla quale prenderanno parte Monsignor Giovanni Ricchiuti, Presidente nazionale di Pax Christi, Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, introdotti e coordinati da Vito Micunco, Coordinatore della Rete dei Comitati per la Pace in Puglia. Seguiranno, poi, a partire dalle ore 20.00 e fino alle ore 23.30, le esibizioni a cura delle associazioni Alma Terra, Le Aquile di Sera – che porteranno nel Giardino Princigalli balli e canti tipici della terra albanese – e degli artisti I Maltesi, band pugliese in formazione acustica, Naib Abid – che si esibirà in una performance coinvolgente in cui il pubblico sarà chiamato ad imparare ed interpretare canti in italiano, inglese e spagnolo inerenti i temi dell'unità, dell'umanità della gentilezza , Valérie Èkoumè insieme al batterista e percussionista Guy Nwogang e Papa Buju & Dub Fevah Band, gruppo musicale nato a Bari alla fine del 2019 dall'incontro tra musicisti di diverse età e provenienze accomunati dalla passione per la musica reggae. L'ultima giornata della Festa dei Popoli 2024, domenica 26 maggio, partirà alle ore 17.00 con lo spazio dedicato all'esibizione musicale a cura dell'associazione Culture Organization of Bangladesh Debi e Sabana Suresh & Vidya, con musica, danza e animazione tipica del Bangladesh a cui seguiranno i reading a cura dell'Associazione di Promozione sociale Gianni Ballerio e della comunità Baha'i e Gep (Gruppo Educhiamoci alla Pace). Alle 19.15 sarà la volta di "Approdi – Danze in viaggio", esibizione di danza a cura di Artidea Cultura, che proporrà al pubblico presente danze tradizionali come occasione per conoscere altre culture, scoprendo che la danza etnica-popolare è danza collettiva, armonia di gesti, passi, espressioni, sorrisi, vicinanza che permette di sentirsi uniti. Seguirà, alle 19.40, l'esibizione di Darwish Dream, a cura dell'associazione culturale BandeRumorose: una profonda interpretazione vocale e strumentale delle più significative poesie del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish. E ancora, Kabila, gruppo italo-libanese che propone una fusione di lingue (arabo, inglese e italiano) e sonorità, tra rock, elettronica, world music, progressive rock e pop, suoni e arrangiamenti e alle 21.05 il duo ucraino Masha Ruta & Tetiana Rohocha, che interpreteranno brani di racconto della bellezza della terra e del popolo ucraino, nonché della rinascita, della bellezza della vita e della forza d'animo dei popoli. A partire dalle 21.20 sul palco i progetti Let's Funk Under The Disco Sky, con un medley di canzoni funky e disco ispirate alla pace, Spiff Onyuku, musicista nigeriano che si pone l'obiettivo di coniugare la tradizione musicale africana con le sonorità dell'elettronica e Lu Rusciu Nosciu, gruppo di pizzica salentina con sonorità caratterizzate dal ritmo di tamburelli, insieme a colpi ritmici di percussioni etniche, chitarre e nacchere uniti a suoni melodici. Festa dei Popoli KIDS (attività̀ per bambini) - Venerdì, sabato e domenica pomeriggio, sul prato, a cura di "Help A.T.T.": laboratori manuali - Sabato pomeriggio, davanti al proprio stand, a cura di "Le Aquile di Seta": laboratorio ambientale - Sabato pomeriggio, all'interno del proprio stand, a cura di "Migrantes Arcidiocesi cattolica Bari-Bitonto": laboratorio sulla pace - Domenica pomeriggio, all'interno del proprio stand, a cura di "bistrot Ethnic Cook": laboratorio di decorazione di biscotti - Domenica pomeriggio, davanti al proprio stand, a cura di "Le Aquile di Seta": laboratorio sulla mondialità - Domenica pomeriggio, sul prato, a cura di "AGESCI Bari 18": attività ludiche "Ancora una volta, dopo ben diciannove anni, siamo orgogliosi ed entusiasti di proporre alla città di Bari la sua Festa dedicata all'integrazione e allo scambio interculturale – spiega Koblan Amissah, organizzatore della Festa dei Popoli –. Mai come in questo periodo di difficoltà e di scenari di guerra a livello internazionale, crediamo nell'importanza del dialogo tra le culture e le comunità che abitano, insieme, la nostra città. Questo evento, divenuto nel tempo un appuntamento ricorrente del panorama culturale barese, torna ogni anno a ricordarci che ogni differenza rappresenta una ricchezza e che, a prescindere dai contesti sociali, professionali, culturali che ciascuno di noi vive, il denominatore comune deve rimanere sempre l'umanità. Quella di uomini e donne che oggi, a Bari, si riuniscono in cerca di pace". "La Camera di Commercio di Bari ha voluto dedicare a Futurae – programma imprese migranti, uno stand nell'ambito della Festa dei Popoli, in coerenza con le attività già svolte per favorire la nascita di imprese di immigrati nel nostro territorio di competenza e nella certezza che sia il contenitore più giusto per favorire ulteriori adesioni alla seconda edizione tutt'ora in corso – ha dichiarato Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di Commercio di Bari –L'accordo di recente stipulato da Unioncamere nazionale con Banca Etica e PerMicro, che offre agli imprenditori migranti che partecipano al progetto la possibilità di richiedere finanziamenti per l'avvio dell'attività, è la conferma che siamo sulla strada giusta: per i benefici in termini di integrazione dei cittadini stranieri e di opportunità di crescita per l'intero sistema economico". Festa dei popoli è promossa e organizzata da :Centro Interculturale Abusuan, Missionari Comboniani, CGIL, Stop Border Violence. Associazioni partecipanti Afghanistan, A.I.B.A. (Costa d'Avorio), Alma Terra, APS Gianni Ballerio, ArtiDea cultura, Balasua, BANDERUMOROSE, Bari in jazz, Bari Sviluppo - Progetto Futurae 2, Brasile, C.A.M.A. - L.I.L.A, CAPS - Casa Shalom, Centro Missionario - Migrantes - Caritas Arcidiocesi cattolica di Bari-Bitonto, Communitas, Comunità baha'i di Bari, Comunità ortodossa di Etiopia, Comunità Palestinese di Puglia e Basilicata, CSV San Nicola, Culture organisations of Bangladesh - DEBI, Digiuno di Giustizia in solidarietà con i Migranti, Dioubo Diame Africa (Senegal), EMI - Editrice Missionaria Italiana, Equanima, bistrot Ethnic Cook, G.E.P. - Gruppo Educhiamoci alla Pace, Govinda (Mauritius), G.U.A.P. (Ghana), Help ATT, Iraq, Le Aquile di Seta (Albania), Legambiente, Nawa Wax (Senegal), Nazma's Kitchen (Bangladesh), Nigeriani di Bari e Puglia, PER.I.P.L.O, Plastic Free, Refugees Welcome, S-CONFIN-ARTI, Squola Senza Confini Penny Wirton, Stop Border Violence, Suore Missionarie Comboniane, Tessere di Solidarietà, Uniti per l'Ucraina, Unsolomondo Partner solidali Agriturismo "Al Verneto", Balafon Film Festival, Bistrot "Buò – crudo, cotto e mangiato", bar "Caffè portineria", boutique "Charity Chic", autofficina "Dentico", OdV "Eco Eventi", libreria "La Campus", libreria "Svoltastorie", APS "Teatro Osservatorio – ImprOfficina", società di consulenza "SAMO Security & Business Solutions" Scuole partecipanti S.S. 1° G. "Amedeo d'Aosta" - Bari, I. "Margherita" - Bari, I.C. "Michelangelo" - Bari, S.S.1° G. "Riccardo Monterisi" - Bisceglie, I.C. "Nicola Zingarelli - Anna Frank"- Bari, C.P.I.A. 1 "Alessandro Leogrande" - Bari... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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COCO LZY
presenta
VOGLIO ANDARE VIA
Koala Records
GUARDA IL VIDEO
youtube
Voglio andare via è il nuovo singolo di Coco Lzy. Il conduttore radiofonico ritorna alla musica dopo 48 anni con un brano romantico ed energico in cui affronta il disagio di vivere in un paese con tante ingiustizie e disparità sociali.
Coco Lzy e un portatore di handicap, impegnato in battaglie sociali da sempre.
Questa ballad incrocia hip hop e indie ed il testo ci racconta una storia legata alla vita quotidiana.
Il ritornello voglio andare via nasce da una reale esigenza di scappare non solo da città grigie e caotiche ma da una vita diventata difficile e insostenibile per tutte le fasce fragili della nostra società.
Questo brano fa parte di un nuovo ambizioso progetto " La radio a teatro " che Coco Lzy vuole portare in tutti i teatri d'Italia nella stagione invernale.
Il nuovo singolo "Voglio andare via" sarà promosso durante l'estate con eventi e show radiofonici.
Il video, girato sulle suggestive spiagge della provincia di Catania alle pendici dell’Etna in Sicilia, cattura perfettamente l'energia vulcanica che le permea, conferendogli una bellezza unica ed emozionante
Il testo
Autore; Lazzaro Cocomazzi
CAMMINO PASSEGGIANDO SULLA SPIAGGIA INCONTRO GENTE QUALCHE SERPENTE CHISSA’ COSA HA IN MENTE, OVUNQUE VADA ENTO IN GIRO LA STESSA COSA DA UN CONOSCENTE DA UN MIO PARENTE EH, ANCHE SENZA FOLLOW SONO PRONTO AL DECOLLO, PRONTO A TIRAR Giù PIPPO BOOM DAL PIEDISTALLO SENZA FRETTA CORRO FUMANDO UN ALTRO PORRO, E VOGLIO ANDARE VIA perché A VOLTE QUI è UN HORROR!
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
D’ESTATE AMICA FRIGGO PROPRIO COME FOSSI UN POLLO IO VOGLIO ANDARE VIA , VOGLIO FUGGIRE DAL CONTROLLO, IO NON COMPRO FOLLOW IO NON COMPRO BOLLO NON POSSO Più RESTARE CON TE LO SAI TI SMOLLO E SONO SU UNA SPIAGGIA SENZA UNA CORDA AL COLLO E VOGLIO ANDARE VIA, DAVVERO SAI, LO VOGLIO.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE RESTARE IN MEZZO ALL PERSONE SENTIRE ANCORA IL PROFUMO DELL’ESTATE E COME VA.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
BIOGRAFIA
Lazzaro Cocomazzi, in arte Coco Lzy, è un conduttore radiofonico e cantante italiano, con una voce impattante e una vitalità unica.
Artista portatore di handicap, Coco Lzy si pone come esempio tangibile che la determinazione e la passione possono superare qualsiasi ostacolo.
La sua carriera ha avuto inizio nel 1974 con Radio Torino International, per poi fondare nel 1975 Radio Koala, guadagnando prestigio con programmi radiofonici e apparizioni televisive accanto a personaggi come Ric e Gian su Telecity. Nel 1975 ha pubblicato il suo primo disco, prodotto da Paolo Ormi, noto per il suo lavoro con Raffaella Carrà.
Negli anni '80 ha fondato e diretto lo studio Elle, primo centro di produzione di programmi per radio libere, collaborando con Boy Music e figure di spicco come Piero Chiambretti.
Durante gli anni '90, ha lavorato come speaker a Mediaset e come conduttore in numerose radio private nazionali e internazionali, tra cui Segnale Italia, Radio Capodistria, Radio Spectrum AM London, GRP Radio, Reporter 93, Radio Alba, Radio Flash, Radio Italia Vera, Radio Subasio, oltre a molte altre radio locali e agenzie come copyright.
Ha anche scritto le parole dell'album "Passione mediterranea" per Tullio de Piscopo. Dopo una pausa dedicata alla scrittura, Coco è tornato con nuovi progetti radiofonici e discografici, presentando il singolo "Voglio andare via", una ballad vigorosa che esprime il disagio delle persone over 50 di fronte alla mancanza di opportunità lavorative nel paese.
Coco Lzy nel 2024 pubblica “Non ti ho tradito” e “ Voglio andare via” continuando a diffondere un messaggio di speranza e resistenza, dimostrando che rivivere è possibile, basta non smettere mai di credere in sé stessi.
SOCIAL COCO LZY
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Che cos'èSelf Pubblishing
Il self-publishing è un metodo di autopubblicazione che consente agli autori di pubblicare i propri libri senza l'intermediazione di un editore. Questa pratica si basa sull'utilizzo di piattaforme online che permettono agli scrittori di creare e mettere in vendita le proprie opere. Le transazioni avvengono principalmente tramite internet, sebbene in alcuni casi possano coinvolgere anche punti vendita fisici, come le librerie, che si occupano di gestire gli ordini e la distribuzione fisica dei libri. Gli autori hanno inoltre la possibilità di acquistare copie dei propri libri tramite le piattaforme online e di distribuirle autonomamente attraverso altri canali di vendita.
Il self-publishing rappresenta una significativa evoluzione nell'industria editoriale, consentendo agli autori di avere un maggiore controllo sul processo creativo e decisionale riguardante le proprie opere. Questa pratica non riguarda solo il settore librario, ma si estende anche ad altri campi culturali come il teatro e la musica. La sua crescente popolarità dimostra la volontà degli artisti di esplorare nuove modalità di diffusione e commercializzazione delle proprie creazioni, senza dover necessariamente seguire i tradizionali canali editoriali.
Come pubblicare senza un'editore
Scrittura e pubblicazione senza l'intervento di un editore sono diventate pratiche sempre più diffuse grazie ai siti di self-publishing. Questa modalità permette di superare le tradizionali barriere all'ingresso nel mondo dell'editoria, consentendo a un numero molto più ampio di autori di condividere le proprie opere con il pubblico. Secondo quanto riportato da Wikipedia, negli Stati Uniti il numero di libri autopubblicati è almeno triplo rispetto ai titoli pubblicati da case editrici tradizionali, dimostrando un cambiamento significativo nel settore editoriale.
La crescente popolarità del self-publishing ha contribuito a ridurre il monopolio che un tempo era detenuto dagli editori tradizionali in termini di pubblicazione di libri. Questo fenomeno presenta interessanti analogie con l'evoluzione del giornalismo, dove l'emergere e la rapida crescita dei blog hanno offerto alternative alle fonti di informazione tradizionali, diventando una risorsa importante per i lettori alla ricerca di contenuti diversificati.
Il self-publishing ha aperto nuove opportunità per gli scrittori di condividere le proprie storie e conoscenze con un pubblico più vasto, ridefinendo il panorama editoriale e offrendo nuove prospettive sia agli autori emergenti che a coloro che desiderano esplorare forme alternative di pubblicazione.
Il self-publishing rappresenta una forma innovativa e liberatoria di espressione artistica, consentendo agli autori di condividere le proprie idee e la propria creatività senza vincoli economici e editoriali. A differenza del vanity publishing, che spesso comporta costi eccessivi per gli autori in cambio della pubblicazione dei loro libri, il self-publishing offre una via più accessibile e autentica per portare le proprie opere alla luce.
Uno degli aspetti più interessanti del self-publishing è la possibilità per gli autori di gestire direttamente la distribuzione delle proprie opere, acquistando copie per sé stessi e per gli altri. Questo apre la porta a iniziative creative come la vendita personale durante eventi o presentazioni, analogamente a quanto fanno le band indipendenti nel mondo della musica attraverso concerti e vendita diretta di CD.
Inoltre, il self-publishing favorisce una maggiore autonomia creativa e decisionale da parte degli autori, permettendo loro di avere un controllo totale sul processo di pubblicazione e di promozione dei propri libri. Questo modello rispecchia una tendenza più ampia verso l'empowerment degli artisti e dei creativi, consentendo loro di raggiungere il proprio pubblico in modo diretto e senza intermediari.
L'approccio trasparente e accessibile del self-publishing si contrappone all'opacità e ai costi spesso esorbitanti del vanity publishing, ponendo l'accento sull'importanza della libertà espressiva e della democratizzazione dell'editoria. Questa forma di pubblicazione autogestita offre agli autori la possibilità di far sentire la propria voce senza dover affrontare barriere economiche o editoriali, promuovendo la diversità e la creatività nel panorama letterario contemporaneo.
Il self-publishing si fonda su principi fondamentali che mettono il potere creativo direttamente nelle mani dell'autore. Questo approccio permette all'autore di mantenere il controllo totale sui diritti di copyright e di sfruttamento commerciale del proprio lavoro. Inoltre, l'autore si occupa personalmente del marketing, della promozione e della distribuzione della propria opera, eventualmente avvalendosi dei servizi offerti dalla piattaforma di self-publishing scelta.
Nel self-publishing puro, non è richiesto all'autore di cedere, neanche temporaneamente, i diritti di sfruttamento commerciale della propria pubblicazione. Questo significa che non sono previsti contratti di edizione a tempo. In Italia, grazie ad un accordo con l'agenzia italiana ISBN, il sito di self-publishing Ilmiolibro ha reso possibile per gli autori registrare un codice ISBN in modalità "author's publishing" senza dover necessariamente coinvolgere un editore.
Questa pratica consente all'opera di essere catalogata come "pubblicata da un autore", eliminando l'obbligo di indicare un editore come responsabile della pubblicazione. Grazie a questa innovazione, gli autori godono di maggiore libertà e autonomia nel processo di pubblicazione dei propri lavori.
Self Pubblishing e stampa digitale
Il self-publishing, reso possibile grazie alle innovazioni tecnologiche nei processi di stampa dei libri, rappresenta una vera rivoluzione nel mondo editoriale. Grazie all'evoluzione della stampa digitale, stampare libri con un'ottima qualità, a prezzi ridotti e in quantità limitate è diventato più accessibile che mai. La stampa digitale consente la stampa di libri on demand, ovvero su richiesta, senza la necessità di sostenere ingenti investimenti iniziali per produrre grandi quantitativi. Questa metodologia non solo permette di stampare solo ciò che è richiesto, ma elimina anche i costi legati al mantenimento di copie in magazzino e riduce gli sprechi associati allo smaltimento delle copie invendute. Le imprese di self-publishing adottano un sistema di web to print che offre agli utenti la possibilità di stampare un libro direttamente da un sito web e riceverlo comodamente a casa, già stampato e rilegato. Questo approccio innovativo consente di pubblicare un libro senza dover necessariamente coinvolgere un editore o una tipografia tradizionale, offrendo agli autori una maggiore libertà creativa e un controllo totale sul processo di pubblicazione. Fonte IlMioLibro modificato e adattato da Martino Masu
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COCO LZY
presenta
VOGLIO ANDARE VIA
Koala Records
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youtube
Voglio andare via è il nuovo singolo di Coco Lzy. Il conduttore radiofonico ritorna alla musica dopo 48 anni con un brano romantico ed energico in cui affronta il disagio di vivere in un paese con tante ingiustizie e disparità sociali.
Coco Lzy e un portatore di handicap, impegnato in battaglie sociali da sempre.
Questa ballad incrocia hip hop e indie ed il testo ci racconta una storia legata alla vita quotidiana.
Il ritornello voglio andare via nasce da una reale esigenza di scappare non solo da città grigie e caotiche ma da una vita diventata difficile e insostenibile per tutte le fasce fragili della nostra società.
Questo brano fa parte di un nuovo ambizioso progetto " La radio a teatro " che Coco Lzy vuole portare in tutti i teatri d'Italia nella stagione invernale.
Il nuovo singolo "Voglio andare via" sarà promosso durante l'estate con eventi e show radiofonici.
Il video, girato sulle suggestive spiagge della provincia di Catania alle pendici dell’Etna in Sicilia, cattura perfettamente l'energia vulcanica che le permea, conferendogli una bellezza unica ed emozionante
Il testo
Autore; Lazzaro Cocomazzi
CAMMINO PASSEGGIANDO SULLA SPIAGGIA INCONTRO GENTE QUALCHE SERPENTE CHISSA’ COSA HA IN MENTE, OVUNQUE VADA ENTO IN GIRO LA STESSA COSA DA UN CONOSCENTE DA UN MIO PARENTE EH, ANCHE SENZA FOLLOW SONO PRONTO AL DECOLLO, PRONTO A TIRAR Giù PIPPO BOOM DAL PIEDISTALLO SENZA FRETTA CORRO FUMANDO UN ALTRO PORRO, E VOGLIO ANDARE VIA perché A VOLTE QUI è UN HORROR!
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
D’ESTATE AMICA FRIGGO PROPRIO COME FOSSI UN POLLO IO VOGLIO ANDARE VIA , VOGLIO FUGGIRE DAL CONTROLLO, IO NON COMPRO FOLLOW IO NON COMPRO BOLLO NON POSSO Più RESTARE CON TE LO SAI TI SMOLLO E SONO SU UNA SPIAGGIA SENZA UNA CORDA AL COLLO E VOGLIO ANDARE VIA, DAVVERO SAI, LO VOGLIO.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE RESTARE IN MEZZO ALL PERSONE SENTIRE ANCORA IL PROFUMO DELL’ESTATE E COME VA.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
BIOGRAFIA
Lazzaro Cocomazzi, in arte Coco Lzy, è un conduttore radiofonico e cantante italiano, con una voce impattante e una vitalità unica.
Artista portatore di handicap, Coco Lzy si pone come esempio tangibile che la determinazione e la passione possono superare qualsiasi ostacolo.
La sua carriera ha avuto inizio nel 1974 con Radio Torino International, per poi fondare nel 1975 Radio Koala, guadagnando prestigio con programmi radiofonici e apparizioni televisive accanto a personaggi come Ric e Gian su Telecity. Nel 1975 ha pubblicato il suo primo disco, prodotto da Paolo Ormi, noto per il suo lavoro con Raffaella Carrà.
Negli anni '80 ha fondato e diretto lo studio Elle, primo centro di produzione di programmi per radio libere, collaborando con Boy Music e figure di spicco come Piero Chiambretti.
Durante gli anni '90, ha lavorato come speaker a Mediaset e come conduttore in numerose radio private nazionali e internazionali, tra cui Segnale Italia, Radio Capodistria, Radio Spectrum AM London, GRP Radio, Reporter 93, Radio Alba, Radio Flash, Radio Italia Vera, Radio Subasio, oltre a molte altre radio locali e agenzie come copyright.
Ha anche scritto le parole dell'album "Passione mediterranea" per Tullio de Piscopo. Dopo una pausa dedicata alla scrittura, Coco è tornato con nuovi progetti radiofonici e discografici, presentando il singolo "Voglio andare via", una ballad vigorosa che esprime il disagio delle persone over 50 di fronte alla mancanza di opportunità lavorative nel paese.
Coco Lzy nel 2024 pubblica “Non ti ho tradito” e “ Voglio andare via” continuando a diffondere un messaggio di speranza e resistenza, dimostrando che rivivere è possibile, basta non smettere mai di credere in sé stessi.
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