#ogni mattina

[ragazzoarcano]

“Il coraggio è alzarsi ogni mattina sapendo che devi affrontare un mondo malvagio, e conservare un animo sereno per fare un po' di bene senza contare sulla riconoscenza di nessuno.”

— Francesco Alberoni

[perpassareiltempo]

dovere ogni mattina risorgere sognare sempre impossibili itinerari.

David Maria Turoldo

[thelightattheendofthistunnel]

VOI QUESTE COSE DI PRIMA MATTINA NON DOVETE FARMELE VEDERE

[carboncinicolcaffe]

🍋 Prompts sulla canzone italiana 🍋

In onore dello speak your language day, ecco una lista di prompt da usare a vostro rischio e pericolo <3

Compilata in collaborazione con @greypetrel 💛 -> la sua lista frizzantina <- 💛

Nel scendere le scale ci metto più attenzione, sarebbe imperdonabile giustiziarmi sul portone (Il Bombarolo - Fabrizio De André)

Chiamami tormento, già che ci sei (Parole Parole - Mina)

E senza fame e senza sete / E senza ali e senza rete voleremo via (La Donna Cannone - Francesco De Gregori)

Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute / Per colpa o per destino le donne le ho perdute (Cirano - Francesco Guccini)

Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella / Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra / Su nuovi giorni (Luce 'Tramonti a Nord Est' - Elisa)

Le parole sono parole / E tu puoi anche non credermi / Ma fa niente, non fa niente / Che vuoi che m'importi / Un tuo dubbio se resti con me (Io Ti Darò di Più - Ornella Vanoni)

Se quel che fai fosse un po' mio / Da te mi lascerei bruciare (Amore Stella - Rettore)

Oramai l'hai capito anche tu / Che l'amore per me non c'è più / Ma vorrei che l'orchestra suonasse per sempre così (Tipitipitì - Orietta Berti)

La parola non ha / Né sapore, né idea / Ma due occhi invadenti / Petali d'orchidea (Ti Sento - Matia Bazar)

E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia (Minuetto - Mia Martini)

[yourtrashcollector]

Io e te siamo ciò che resta di un retaggio incompiuto, siamo gli eredi di un regno di identità rubate e di una confusione sfilacciata.

Susan Abulhawa, Ogni mattina a Jenin

[francescacammisa1]

Credevo che il mio cuore fosse troppo pieno di impegni e responsabilità per fare un'altra promessa. Ma tu mi hai toccato il cuore in punti che non credevo nemmeno esistessero. E adesso sono costretto a fare un'altra promessa, questa: Se mi vorrai, ti amerò e ti proteggerò per il resto dei miei giorni.

Susan Abulhawa - Ogni mattina a Jenin

Ph Sasha Gouliaev

[pizzachinaski]

ci hanno chiesto di suonare a Roma a novembre, commenterò con le parole di Peppe il nostro uomobasso:

[mostro-rotto]

Quando inizi a sentire la mancanza di qualcuno che è uscito dalla tua vita, ricordati che quella è una decisione che lui sceglie di fare ogni giorno. Si sveglia ogni mattina decidendo di mantenere il silenzio e non gli importa se la distanza fra di voi aumenta sempre di più. Questo di per sé dovrebbe farti capire che è una chiusura definitiva.

[ragazzoarcano]

È mattino tutte le volte

che alla domanda:

"Ci riproviamo?"

ogni cosa di te

risponde:

"Sì"

— Gabriela Pannia

[hell-heron]

Cinque giorni di ponte nel periodo in cui si aspettano notizie da cinque (5) ambiti lavorativi diversi non si augura davvero non si augura

[oubliettemagazine]

Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa: un bollente focolare domestico

Nel romanzo epico Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa non c’è mai niente o quasi da ridere. Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa Da ragazzo (fa’ conto nel 1967) tifavo il Milan (che in quell’anno iniziò uno dei suoi più bei campionati) e, in quell’atroce e sporca guerra (come se ce ne fossero di allegre e di pulite) fra ebrei e arabi, io tenevo per Tel Aviv. Allora non avevo ancora…

[thegrandslam]

Tutti voi siete a conoscenza del mio immenso amore per sebastian vettel che dura ormai da tipo 10 anni e vi starete sicuramente chiedendo (non frega un' h a nessuno) il mio parere riguardo al mega pr tour che sta facendo.

La risposta è: non ci penso perché se ci penso smatto.

Buonanotte.

[valepagera85]

[scritti-di-aliantis]

"She has been fucked in more ways than you could think of, in her imagination. That's where all her favorite lovers reside. You can't blow her mind, can't make her yours, unless you reside there too. You must claim her mind before you can claim her body."

(Il post qui sopra è di carnalcompendium. Traduzione qui sotto)

(Foto: darkly-entries)

"È stata scopata in molte più maniere di quanto tu possa mai concepire, nella sua immaginazione. Che è il posto dove tutti i suoi amanti preferiti dimorano. Non puoi sconvolgerle la testa, farla tua, a meno che anche tu non vi abiti. Perciò, devi catturarle la mente, prima di arrivare ad avere il suo corpo."

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(Foto: gentlemanchoice25 - Taya Vais)

Tieni in caldo l'amore. Non è un lavoro sprecato. Un pugile s'allena di continuo, per essere pronto, scattante, reattivo e in grado di affrontare il prossimo avversario. Solo che lui ha un programma d'allenamento calcolato per il giorno X in cui sa che ci sarà il match. Inoltre, la sua carriera ha dei limiti fissati dall'età.

(Foto: gentlemanchoice25 - Taya Vais)

Tu invece non hai idea di quale angolo di strada stia nascondendo attualmente la tua prossima passione. E l'età poi, nelle cose d'amore, non conta nulla:

"La vecchiaia non protegge dall'amore. Ma l'amore, in qualche misura, protegge dalla vecchiaia." (Jeanne Moreau).

Tienilo in caldo, l'amore e non rinunciare mai, neppure per un secondo, a vederti innamorato. Vèstiti di desiderio. Con cura. Ogni mattina.

(Foto: gentlemanchoice25 - Taya Vais)

Fallo con fiducia: insisti a vivere col sorriso sicuro di chi ha dentro l'anima la certezza di essere il centro nodale delle emozioni di una donna meravigliosa. Una il cui sentimento già adesso ti veda protagonista dei suoi amplessi solitari segreti. Guarda in ogni momento tutte le cose e il mondo con gli occhi di chi si sente molto amato a sua volta. E lei arriverà. Poi sarà la pace. È matematico.

Aliantis

(Foto: gentlemanchoice25 - Taya Vais)

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Peace (Peter Bernstein, pezzo di Horace Silver)

[yourtrashcollector]

Quello che ha fatto l’Europa. Non gli arabi. Gli ebrei vivono qua da sempre. Per questo adesso ne arrivano così tanti, giusto? Pensavamo che fossero solo in cerca di un rifugio, dei poveracci che volevano solo vivere, invece hanno ammassato armi per cacciarci dalle nostre case.

Susan Abulhawa, Ogni mattina a Jenin

[vintagebiker43]

Nella sua rubrica del Foglio il giornalista Andrea Marcenero si dice dispiaciuto perché Sigfredo Ranucci non è morto mentre era a Sumatra nel 2005.

Le parole del figlio, Andrea Ranucci, sono da leggere:

"Caro Andrea,

fortunatamente mi sono imbattuto così poche volte nelle pagine del "giornale" in cui scrivi da non sapere né il tuo cognome né se tu - spero vivamente per la categoria di no - sia un giornalista professionista o un comico satirico, sono il figlio di Sigfrido Ranucci e nonostante alcune volte me ne sorprenda anche io, non sono ancora orfano di padre.

Vivo da sempre con il pensiero, il timore che ogni volta che saluto mio padre possa essere l'ultima, del resto credo sia inevitabile quando vivi per decenni sotto scorta, quando hai sette anni e ci sono i proiettili nella cassetta della posta di casa tua, quando vai a mangiare al ristorante e ti consigliano di cambiare aria perché non sei ben gradito nella regione, quando ti svegli una mattina e trovi scientifica, polizia, carabinieri e DIGOS in giardino perché casualmente sono stati lasciati dei bossoli, quando ricevi giornalmente minacce, pacchi contenenti polvere da sparo e lettere minatorie, o semplicemente quando ti abitui a non poter salire in macchina con tuo padre.

Ricordo perfettamente il periodo dello Tsunami e dell'isola di Sumatra, che giusto per precisione si trova in Indonesia e non India, quando papà con il parere contrario del suo Direttore Roberto Morrione decise di raccontare la vicenda in uno dei luoghi più martoriati dalle inondazioni, lontano dalle comodità e dai luoghi privilegiati dai quali tutti i media scrivevano.

È uno dei primi ricordi di cui ho contezza, avevo 5 anni, mia sorella 6, mio fratello forse 8, eravamo in macchina, erano circa 40 ore che nessuno riuscisse ad avere contatti con papà, mamma tratteneva le lacrime a fatica, sola con noi tre, faceva finta che andasse tutto bene, forse è stata la prima volta che ho avuto la sensazione che dovessi percepire la vita con papà come se fosse a tempo, con una data di scadenza.

Ebbene sì, è tornato sano e salvo e a distanza di 20 anni purtroppo per te, Andrea, per fortuna per noi e credo di poter dire per il paese è ancora qui, a svolgere il suo lavoro come sempre, vivo e vegeto anche se in tanti lo vorrebbero morto.

Il morto del giorno è il giornalismo italiano, ancora una volta, e chi è l'assassino è evidente a tutti.”

Chapeau. Solidarietà a Ranucci, viva ammirazione per il suo coraggio e la sua forza. Evviva Report, uno dei pochi presidi di democrazia ancora presenti, capace di incarnare l'idea per cui il giornalismo deve essere il cane da guardia del potere e non, come spesso capita nel nostro paese, il cane da compagnia o, addirittura, da riporto.

@CarloCunegato