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PRIMA PAGINA El Mundo di Oggi sabato, 14 dicembre 2024
#PrimaPagina#elmundo quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi georgia#sepan#usar#seran#solitario#infanta#entrega#patrimonio#nacional#supedita#financiacion#acabar#modelo#ayuso#limitar#madrid#espacias#nivel#gobierno#tersa#enge
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Ipocrisia occidentale
Certo che è strano.
Proprio coloro che sono costantemente impegnati ad agitare lo spettro del ritorno del fascismo organizzano una fiaccolata in memoria di un neonazista.
Proprio coloro che difendono la causa LGBT omaggiano colui che, prima di una improvvisa "redenzione", esprimeva idee marcatamente omofobe.
Proprio coloro che ci parlano di accoglienza ed abolizione dei confini, propongono di intitolare una via ad un fervente xenofobo che proponeva la deportazione (se non di peggio) per gli immigrati.
Proprio coloro che negli ultimi due anni hanno sacrificato il nostro Paese sull'altare della "democrazia e sovranità ucraina", ergono a eroe un personaggio per il quale l'Ucraina semplicemente non avrebbe nemmeno dovuto esistere in quanto russa.
Proprio coloro che "c'è un aggredito e un aggressore" eleggono ad esempio per tutti un signore che nel 2008 aveva appoggiato con fermezza la guerra in Georgia.
Proprio coloro che non hanno avuto nulla da ridire sul livello di democrazia di un Paese - l'Ucraina - dove, tra le altre cose, sono stati aboliti 14 partiti d'opposizione, oggi chiamano martire un soggetto che nel suo Paese era stimato ed appoggiato da percentuali della popolazione vicine allo zero e che era osannato soltanto dai media occidentali.
Nessuno di coloro che oggi si straccia le vesti per Naval’nyi ha speso una parola per Gonzalo Lira, Andrea Rocchelli o Julian Assange (solo per fare alcuni nomi).
Questo perché Naval’nyi è effettivamente il simbolo dell’Occidente. Il simbolo della sua ipocrisia.
(Giacomo Del Pio Luogo)
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Yayoi Kusama 1945-Oggi
A cura di Doryun Chong e Mika Yoshitake
24 Ore Cultura, Milano, 400 pagine, 347 illustrazioni, Cartonato, 23x29cm, ISBN 978-88-6648-740-1
euro 59,00
email if you want to buy [email protected]
Yayoi Kusama: 1945 to Now è la rassegna più completa del lavoro dell’artista fino ad oggi, e traccia il profilo di un’artista che ha raggiunto un successo davvero globale nel corso della sua vita. In una carriera di ampio respiro che abbraccia sette decenni e molteplici media, l’artista ha stabilito legami profondi con il pubblico di tutto il mondo. Emersa all’avanguardia della sperimentazione artistica in Asia a metà del XX secolo, Kusama è diventata presto una figura centrale della scena artistica newyorkese degli anni Sessanta.
Oggi, a novant’anni, Kusama continua a comunicare la sua personalissima e spirituale visione del mondo attraverso la sua arte. Il volume è strutturato in sei sezioni tematiche, “Infinito”, “Accumulazione”, “Biocosmico”, “Connettività radicale”, “Morte” e “Gioia della vita”, ognuna delle quali intende chiarire le preoccupazioni estetiche e filosofiche alla base dell’opera dell’artista. Il libro presenta selezioni di scritti inediti di Kusama, oltre a una corrispondenza con Georgia O’Keeffe, un’intervista con il critico e curatore Yoshie Yoshida e una tavola rotonda con importanti curatori ed esperti di Kusama. Sono inclusi anche saggi che esplorano diversi aspetti della sua pratica e una dettagliata cronologia illustrata che contestualizza il lavoro di tutta la sua vita.
Questa monografia, che si rivolge non solo a coloro che già conoscono la Kusama e il suo lavoro, ma anche a chi la scopre per la prima volta, rivela un’artista che, pur essendo stata plasmata da correnti artistiche internazionali, rimane profondamente legata alle sue tradizioni.
16/10/24
#Yayoi Kusama#artbooks#1945 to now#Infinito#Accumulazione#Biovosmico#Connettività radical#Morte#Gioia della vita#fashionbooksmilano
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Storia Di Musica #316 - The Black Crowes, The Southern Harmony And Musical Companion, 1992
La musica rock americana a fine anni ’80 è un calderone emozionante di vibrazioni che ribolle in continuazione. In quegli anni ci sarà una straordinaria concentrazione di visioni musicali, che a seconda della zona dell’immensa nazione prende dal passato per proiettarsi nel futuro. Se per esempio a Seattle la tradizione viene usata per fare a pezzi il vecchio e diventare occasione per buttare fuori tutta l’ansia del periodo, nel profondo Sud è il trampolino di lancio per catapultare nella contemporaneità il rock “classico”. La storia di oggi ci porta in Georgia, ad Atlanta, dove i fratelli Robinson crescono in una famiglia nella quale, nei decenni precedenti, la musica ha regalato qualche soddisfazione: infatti il padre, Dan, arrivò addirittura in classifica con un singolo, Boom-A-Dip-Dip, nel 1959. I fratelli Robinson, Chris alla voce e Rich alla chitarra, prima si avvicinano al punk, ma ben presto trovano molto più stimolante il rock anni ’60, sia quello tipico delle loro parti, il southern rock dal suono caldo e coinvolgente, sia il rock blues anni ’60 portato negli Stati Uniti dai gruppi inglesi. La prima formazione si chiama Mrs. Black Crowe’s Garden, ma nel 1988 cambiano nome in The Black Crowes: diventano localmente richiestissimi nei club di Atlanta e dintorni, dove li nota un emissario della A&M che fa registrare al gruppo dei demo. Non se ne fa nulla, ma una sera a sentirli suonati c’è George Drakoulias, famoso produttore e talent scout, che li segnala alla persona che in quel momento è il produttore più interessante del paese: Rick Rubin. Sebbene non suonino metal, la specialità della Def American di Rubin, i ragazzi suonano meravigliosamente nel loro mix di vecchio e nuovo, un rock solido e arricchito di soul, gospel e passione, e vengono messi sotto contratto. Tutta questa passione si percepisce già dalla copertina del loro primo disco, Shake Your Money Maker (1990): prodotto da George Drakoulias, si rifà nella grafica del titolo e nella foto a quelle mitiche dei gruppi british blues di 30 anni prima, fa pensare ai Faces e ai primi Rolling Stone, e il dubbio scompare sentendo con che voce si presenta Chris Robinson: un mix selvaggio di Rod Steward e di Mick Jagger, il suono potente e solido di brani come She Talks To Angels, Twice As Hard o la superlativa cover di Hard To Handle di Otis Redding. Il successo arriva quasi inaspettato: milioni di copie vendute e una fama crescente, frutto anche delle stupende esibizioni live, pirotecniche e imperdibili, che convincono pure gli spettatori delle band metal della Def American a cui sono chiamati ad aprire i concerti.
Nel 1992, in un paio di settimane, registrano il loro secondo album, chiamati all’arditissimo compito di replicare il successo del primo: ma sin dalle prime note, The Southern Harmony And Musical Companion, che prende il nome dal titolo di un inno di William Walker, un pastore battista dell’800, non delude le aspettative e sarà un disco epocale per bellezza e successo. È sempre la copertina che rivela la nuova strategia della band: i musicisti sono fotografati in bianco e nero facendo intuire che stavolta più che il rock blues inglese è la tradizione del southern rock alla Allman Brothers Band e Lynyrd Skynyrd ad essere di ispirazione. Con l’innesto di Marc Ford alla seconda chitarra (il resto vedeva Johnny Colt al basso, Steve Gorman alla batteria e Eddie Harsch alle tastiere), il suono diventa più pieno e pastoso, l’aggiunta di cori femminile rimanda alla grande tradizione Soul, l’affiatamento generale e le doti da cantante di Chris Robinson, davvero convincente, ne fanno un disco che schizza in vetta alle classifiche, con 4 singoli numero uno nella classifica di Billboard, record rimasto per anni imbattuto. La travolgente Sting Me apre il disco, seguita da Remedy dove si innalza il piano di Eddie Harsch a cadenzarne la ritmica . Thorn In My Pride, un super blues, come No Speak No Slave, ha echi zeppeliani (amore mai nascosto, dopo anni la band registrerà un live nientemeno che con Jimmy Page in persona). Bad Luck Blue Eyes, Goodbye è una ballatona ariosa e stupenda, come Sometimes Salvation, dove Robinson canta alla maniera straziante di Janis Joplin. Hotel Illness è il brano più immediato, come la bellissima My Morning Song. Chiude un omaggio a Bob Marley, Time Will Tell, che sigilla con una struggente natura gospel un disco che si ascolta tutto d’un fiato. Dopo l’ennesimo tour a mille e pieno di soddisfazioni, cambiano produttore e pubblicano nel 1994 Amorica: però più che per le canzoni è ricordato per con la famosa copertina, anche censurata, di un primo piano di un succinto slip a stelle a strisce che appena copre un pube di una donna nera. La band, dopo vari avvicendamenti (il più famoso fu l’allontanamento di Marc Ford come secondo chitarrista, per i gravi problemi di dipendenza da droghe di quest’ultimo) pubblicherà un altro grande disco, By Your Side del 1999, e continuerà una strepitosa carriera live nei più grandi festival e con collaborazioni prestigiose (oltre al già citato Page, anche i mitici Dead) ma i dissidi tra i fratelli, anche economici, porteranno ad una serie di liti e reunion, intramezzati anche da un ottimo disco, Warpaint del 2008, fino allo scioglimento del 2015.
Nel 2019 però l’inattesa svolta: prima l’annuncio di un tour celebrativo di Shake Your Money Maker, poi lo stop per la pandemia Covid-19, ma dal 2022 nuove date e addirittura un nuovo, inatteso disco, che uscirà la settimana prossima, il 15 Marzo 2024, dal titolo che è un programma: Happiness Bastards. Quando uscì, oltre 30 anni fa, Shake Your Money Maker (che è il titolo di un classico blues di Elmore James) la band era considerata la next big thing del rock a stelle e strisce, persino all’esordio musicale band dell’anno 1990 per la rivista Rolling Stone. A distanza di anni si può dire che in parte hanno disatteso quella speranza, ma hanno lasciato degli esempi di musica genuina e viscerale che sembra quasi stridere con tutto quello che in quegli anni diventerà preponderante.
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Pochi minuti fa, alla Camera, con un intervento memorabile, la segretaria del PD Elly Schlein ha letteralmente demolito per filo e per segno le bugie e le contraddizioni dei ministri Nordio e Piantedosi e di una Giorgia Meloni in fuga.
E lo ha fatto con leggi, fatti, eventi e orari alla mano:
"Oggi in quest'aula doveva esserci Giorgia Meloni. Non può pensare di cavarsela coi video e le dirette sui social. Non è ai suoi follower su Instagram che deve spiegare, ma all'Italia.
Su Almasri pende il mandato dalla Corte Penale internazionale, che l'accusa di avere picchiato, torturato, stuprato anche un bambino di 5 anni e ucciso personalmente detenuti.
Ma nonostante questo, viene scarcerato e fatto salire su un aereo di Stato con tutti gli onori.
Doveva esserci Georgia Meloni qui oggi a chiarire. Ve la ricordate? Diceva che avrebbe dato la caccia ai trafficanti in tutto il globo terracqueo e invece li rimanda a casa con il rimpatrio più veloce della storia d'Italia.
Ministro Nordio, lei non ha parlato da ministro in quest'aula. Ha parlato da avvocato difensore di un torturatore.
Prima ci dice che Almasri è stato liberato perché non ha fatto in tempo a tradurre 40 pagine dall'inglese. Poi però ci dice che in realtà le aveva lette così bene che ha rinvenuto dei vizi. Bene, avete ammesso che è stata una scelta politica!
Secondo: se il problema fosse stato davvero stato un cavillo procedurale, perché non avete provveduto a farlo ri-arrestare il minuto dopo?
Perché ha mentito al paese con una nota, che tutti abbiamo ricevuto alle 16.04 il giorno in cui è stato scarcerato, in cui affermava di aver ricevuto gli atti dalla Corte Penale e che li stava valutando, quando già alle 11.13 una aereo Falcon 900, autorizzato da Palazzo Chigi, attendeva all'Aeroporto di Torino il torturatore per riportarla a casa?
Che cosa doveva valutare, ministro? L'articolo 4 della legge 237 parla chiaro: il ministro deve trasmettere gli atti, non valutarli. Lei ha accusato noi di non aver letto le carte, ma lei non ha letto la legge, ministro. E l'ha violata davanti al paese.
Le faccio una domanda in più: perché Meloni, come il ministro Piantedosi, insiste con il dire che il torturatore Almasri sia stato rimpatriato per ragioni di sicurezza? Quindi ci state forse dicendo che i criminali, per sicurezza, è meglio liberarli e lasciarli fuori dal carcere?
Se Almasri rappresenta una minaccia per la sicurezza in Italia, perché non in Libia dove l'avete mandato a continuare a torturare? E poi, se erano tanto sbagliate le accuse della Corte Penale Internazionale, perché lo avete rimpatriato con urgenza?
Mettetevi d'accordo, non vi siete parlati prima di venire in questa aula? Quindi il paradoss è che Meloni ha ammesso la pericolosità del soggetto, come indicato dalla Corte, ma per gli stessi motivi per cui la Corte lo voleva all'AIA per processarlo, ha preferito liberarlo.
Quando la settimana scorsa voi vi siete sottrati all'informativa in quest'Aula, ce n'è stata un'altra: quella delle vittime delle torture di Almasri, che chiedono giustizia, giustizia che voi avete scelto di negare loro.
Dicono che ancora lo sognano la notte, che ricordano ancora le botte. Dicono che non capiscono come fa chi si professa, donna, madre e cristiana a liberare un torturatore di bambini. È una domanda piuttosto semplice.
Meloni ha mandato i ministri in aula, un atteggiamento da Presidente del Coniglio, più che da Presidente del Consiglio.
Scappa, scappa dalle sue responsabilità, ma la domanda è semplice: ha dato lei l'ordine di riaccompagnare a casa il torturatore libico? Chi ha deciso di riportarlo con volo di stato in Libia? Perché non ce lo dice, che cosa nasconde colei che ogni due per tre grida al complotto dei poteri forti e di non essere ricattabile?
La verità è molto più semplice di così, ministri. Basta dirla. La verità è che avevate paura che smettessero di fare il vostro lavoro sporco in Libia e che facendo ripartire i barconi sarebbe emerso tutto il fallimento dei vostri inumani centri in Albania e della balla dell'effetto deterrente.
E così in quei centri avete deportato i torturati di Almasri mentre riportavate lui a torturare. Che paese vogliamo essere? Dalla parte dei torturati o dalla parte dei torturatori?
Noi vi tormenteremo finché non risponderete, presidente Meloni".
Da applausi.👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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NAZIONI
Tutte le nazioni possiedono un gruppo o modello culturale dominante, conseguenza della propria realizzazione. Impossibile il contrario.
Negli Stati Uniti fu necessaria una guerra civile (1861-1865) per selezionare il canone nazionale, con la vittoria dell'approccio nordista (yankee), puritano, calvinista, sull'alternativa sudista (dixie), episcopaliana, catto-anglicana. Successivamente il gruppo anglosassone fu scalzato da milioni di tedeschi che emigrarono nel nuovo mondo. Processo lungo e doloroso, stretto tra la crescita demografica degli immigrati e la resistenza degli anglo.
Durante la guerra civile si palesarono a livello regionale i primi sintomi dei capovolti rapporti di forza. A West Bend, nel Wisconsin, in una futile lite lo yankee George DeBar accoltellò il tedesco Paul Winderling, uccidendolo sul colpo. Convinti che una giuria locale non avrebbe mai condannato un anglo, centinaia di cittadini di origine bavarese attesero DeBar fuori dal tribunale con la volontà di farsi giustizia da sé. Il procuratore federale chiamò in soccorso la guardia nazionale che, composta principalmente di tedeschi naturalizzati, si dissolse, consegnando DeBar alla morte per linciaggio. La comunità teutonica si ribellava alle convenzioni locali.
Ancora all'alba del secolo i Deutschamerikaner si tenevano a distanza dal resto della popolazione. Si iscrivevano alle Vereine (associazioni culturali legate alla madrepatria), le chiese sassoni erano sguarnite di anglo, mentre i giovani di Indianapolis intonavano l'inno nazionale in tedesco. Nel 1916 migliaia di immigrati scesero in piazza a Chicago per celebrare il genetliaco del Kaiser Guglielmo II. E poco prima di Pearl Harbor furono fondati numerosi circoli di ispirazione nazista.
Affinché perdessero ogni alterità culturale, tra le due guerre, furono creati negli Stati Uniti numerosi campi di rastrellamento per i tedeschi. Tra il 1917 e il 1918 oltre duemila furono imprigionati nei centri di Fort Douglas, nello Uthat e Fort Oglethorpe in Georgia. Tra il 1942 e il 1945, 11.507 cittadini di origine tedesca furono rinchiusi nei campi di North Dakota, Texas, Oklahoma, Tennessee e Florida.
Per sfuggire alla discriminazione e ai linciaggi migliaia di loro anglicizzarono il cognome: Schmidt, Schneider o Muller divennero Smith, Taylor e Miller.
I tedeschi riemersero perfettamente americanizzati dopo le guerre. Oggi circa cento milioni di americani su trecentoventi dichiarano almeno un antenato teutonico, molto più di irlandesi, inglesi, messicani, italiani, polacchi. E lo standard nazionale resta germanico (teutonico). Donald Trump (vero cognome Trumpf) si percepisce portabandiera del sentire WASP (White Anglo-Saxon Protestant) dopo che suo padre, tedesco del Palatinato bavarese, si finse svedese per sfuggire all'internamento in un campo di rieducazione.
-Dario Fabbri (Geopolitica umana)
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Otar Ioseliani : «Federico Fellini era diventato un mio amico intimo. Era affascinato dalla quantità di grappa che riuscivo a bere. Mi spingeva a bere perché era un provocatore. Mi chiedeva:” Riesci ancora a bere?” e io: “Sì”. E continuavo ancora a bere come un cretino per dimostrargli che ce la facevo. Reggevo molto bene l’alcol e continuo a reggerlo molto bene. Per lui questo era in contraddizione con il mestiere di regista. Pensava che un regista non dovesse bere. E mi diceva: “No, è sbagliato”. Ma io sono georgiano, se smetto di bere e smetto di fumare divento così serio da risultare insopportabile.»
«La Georgia è sempre stata molto pericolosa per la Russia. I russi sono diventati cristiani in un secondo momento. Hanno avuto il principe Vladimir di Kiev che ha spinto il popolo sulle rive del fiume Dnepr e li ha fatti battezzare con la forza nell’XI secolo. La Georgia era praticamente cristiana dall’inizio del II secolo. La religione di Stato era il cristianesimo che divenne religione ufficiale della Georgia dall’inizio del IV secolo. I russi si sentono inferiori ai georgiani perché i georgiani erano già cristiani e hanno difeso la loro cristianità. Non sono affatto un popolo religioso. Detestano i pope e li prendono in giro. In Georgia i pope sono considerati dei disgustosi ubriaconi dediti al vino, non importa quale. Ma bisognava difendere un principio perché a sud c’erano delle grandi potenze musulmane: l’Iran, la Turchia. E a nord c’era la Cecenia, il Daghestan, l’Azerbaigian che all’epoca era una provincia dell’Iran. Avevamo dei bei vicini. E L’Islam proibiva il vino e la Georgia è fondata sul vino. A quell’epoca, all’inizio del XVI secolo c’erano più di 450 tipi d’uva. Oggi ne sono rimasti 230. La religione cristiana è diventata un valore fondamentale perché questa religione era legata all’esistenza della grappa. La grappa è diventata il simbolo del cristianesimo in Georgia. In cima a tutte le chiese della Georgia c’è l’uva che si identifica con la Georgia stessa. »
Vittorio Giacci: «‘C’era una volta un merlo canterino’, se lo consideriamo nel panorama del cinema sovietico di quegli anni, è un miracolo. Un miracolo di autonomia e di libertà. Come hai potuto farlo? Hai trovato difficoltà?»
Otar Ioseliani: «È stato semplice. Ho usato due sceneggiature. Una per passare la censura e l’altra per girare il film. Ma in cui non c’era neanche una parola diversa.»
Otar Ioseliani intervistato da Vittorio Giacci (1999)
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FERMATI ANIMA ANTICA, ADESSO AFFIDATI AL TUO SÈ Non fare alcun passo. Non fare nulla Anima antica, non in questo momento, non in questo tempo. Un’eclissi interiore si è mossa facendoti perdere il contatto con la luce. Quella luce che sempre brilla dentro di te è ora oscurata. Tutto sembra tornato indietro vero? Quei nodi che così faticosamente avevi visto, perdonato e lasciato andare, sembrano di nuovi fitti.
<<Non riuscirò mai allora ad avanzare>>. Tristemente ripeti dentro di te.
L’ennesima delusione? No, non lo è. Questo è il preludio del tuo salto, è il buio prima dell’alba, è il cambio della guardia, della tua guardia interiore. Perché non più la mente ma l’anima, sarà da ora in poi la guardiana del tuo tempio. Ma non oggi, non ora, non ancora. Sei stanca di stare in questo punto lo so, non ce la fai più, e l’idea di dover sopportare ed affrontare una nuova battaglia ti schiaccia. No, davvero non ce la faresti più. Ma non sarà necessario, non è quello che sta avvenendo ora, non c’è altra ombra contro cui confrontarti, non c’è altro passato da cui risollevarti. È solo un passaggio, solo un momento. Come la coda di una tempesta ora pronta ad andare, le tue ferite, le cicatrici, ti stanno attraversando per l’ultima volta. Se riesci ad essere pronta. Se stai ferma nella fiducia del percorso che hai fatto fino ad ora. Se riesci a non farti di nuovo agganciare dalla paura, dalla premura di uscire di qui, non ancora. Sei in bilico, sei nel passaggio al nuovo, sei sulla punta della piramide ora pronta a capovolgersi con te sopra. Il tuo sole interiore e la tua mente si sono toccati, si sono sovrapposti. Il passato e il futuro, la luce e l’ombra, il tempo e il nulla, tutto è ora simultaneo dentro di te, e resterà così ancora per poco, ma dipende da te.
Fermati. Non fare nulla.
Non puoi sapere in questo momento da quale parte di te stai decidendo, da quale parte stai avanzando. La vita, le persone, il tuo lavoro, poco o nulla sembra corrisponderti più, sono abiti che hanno perso la tua misura, che ormai espansa si sente stretta e soffocare in ogni cosa che era, in ogni cosa del passato che non sa più niente di te, come, oggi, non lo sai nemmeno tu.
Non prendere decisioni. Non fare alcun passo. Non distruggere nulla.
Non prima di essere sicura chi lo vuole, se la tua Anima che vuole traghettarti verso il nuovo, o la tua ferita non ancora passata, che è pronta a farti muovere in avanti per poi puntare il dito. Per dirti che hai sbagliato. Per terrorizzarti dicendoti che nulla di nuovo arriverà, che hai perso tutto, che hai rovinato tutto, una volta ancora. E così ti riporterà indietro, nel passato, nell'illusione, caduta, sfinita, togliendoti forse per sempre la voglia di provarci ancora. Non devi fare nulla, non serve più, non devi più decidere tu. Affida questo momento, questa situazione e qualunque decisione, all'amore cosmico dentro di te, affinché muova gli eventi per renderti chiaro senza ombra di dubbio, verso cosa andare. Prendi la mira alla tua anima. Cerca dei pensieri nuovi, pensieri di gioia, di piacere, di amore, che ti sintonizzino con la vita maestosa ormai pronta a schiudersi per te. E solo da quel punto, solo da quel pensiero che fa vibrare il tuo cuore, saprai che ogni passo, che ogni scelta, sarà accordata con l’amore. È finito il tempo della fatica, è finito il tempo del sacrificio. Affidati a quell'amore cosmico che è fuori e dentro di te, lascia che sia lui a sollevarti, ad alleggerirti dal tuo fardello, a liberarti dal tuo nero mantello. Quindi fermati. Non fare nulla. Niente più dipende da te. La dualità se lo vuoi è finita, questo è il tempo della fiducia che è una ed un'unica strada, che ti guida alla tua nuova vita. Allora fermati Anima antica, adesso affidati al tuo Sé. di Georgia Briata art by MelekatosheeOleak- ******************
STOP ANCIENT SOUL, NOW TRUST YOURSELF Don't take any steps. Do nothing Ancient soul, not at this moment, not at this time. An inner eclipse has moved causing you to lose contact with the light. That light that always shines within you is now dimmed. Everything seems to have come back right? Those knots that you had seen so painfully, forgiven and let go, seem like new rents.
\u0026lt;\u0026lt;I will never be able to advance then>>. Sadly repeat within yourself.
Yet another disappointment? No it is not. This is the prelude to your jump, it's the dark before dawn, it's the changing of the guard, of your inner guard. Because no longer the mind but the soul will from now on be the guardian of your temple. But not today, not now, not yet. You're tired of being at this point I know, you can't take it anymore, and the idea of having to endure and face a new battle crushes you. No, you really couldn't take it anymore. But it won't be necessary, that's not what's happening now, there's no other shadow to confront you against, there's no other past to recover from. It's just a step, just a moment. Like the tail of a storm now ready to go, your wounds, your scars, are passing through you for the last time. If you can be ready. If you stand firm in the trust of the path you've taken so far. If you manage not to get hooked again by fear, by the urge to get out of here, not yet. You are in the balance, you are in the transition to the new, you are on the tip of the pyramid now ready to capsize with you on it. Your inner sun and your mind have touched, they have overlapped. Past and future, light and shadow, time and nothingness, all is now simultaneous within you, and will remain so for a little while longer, but it depends on you.
Stop. Do nothing.
You cannot know right now which side of you are deciding, which side you are advancing on. Life, people, your work, little or nothing seems to correspond to you anymore, they are clothes that have lost your measure, which now expanded feels tight and suffocates in everything that was, in everything of the past that no longer knows anything about you, like, today, you don't even know it.
Don't make decisions. Don't take any steps. Don't destroy anything.
Not before being sure who wants it, whether your Soul that wants to ferry you towards the new, or your wound that hasn't passed yet, which is ready to make you move forward and then point the finger. To tell you that you were wrong. To terrify you by telling you that nothing new will come, that you have lost everything, that you have ruined everything, once again. And so it will take you back, in the past, in the illusion, fallen, exhausted, perhaps forever taking away the desire to try again. You don't have to do anything, it's no longer needed, you don't have to decide anymore. Entrust this moment, this situation and any decision, to the cosmic love within you, to move events to make it clear to you without a shadow of a doubt, where to go. Take aim at your soul. Look for new thoughts, thoughts of joy, of pleasure, of love, which tune you into the majestic life now ready to open up for you. And only from that point, only from that thought that makes your heart vibrate, will you know that every step, that every choice, will be accorded with love. The time for effort is over, the time for sacrifice is over. Trust that cosmic love that is outside and inside you, let him lift you up, lighten you from your burden, free you from your black cloak. So stop. Do nothing. Nothing more is up to you. Duality is over if you want it, this is the time of trust which is one and only road, which guides you to your new life. So stop Ancient soul, now entrust yourself to your Self. by Georgia Briata art by MelekatosheeOleak-
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L'Europa migliora il divario di reddito con gli Usa
Secondo il Fmi il nuovo allargamento Ue potrebbe ridurre divario redditi con Usa del 10%. L'allargamento del 2004 ha portato benefici significativi. L'allargamento dell'Unione Europea nel 2004 ha portato significativi benefici economici per tutti i paesi membri, vecchi e nuovi, che hanno permesso di ridurre il divario di reddito tra l'Europa e gli Stati Uniti di quasi 10 punti percentuali ma da allora il gap è rimasto intorno a un terzo. Guardando in prospettiva un nuovo allargamento dell'Unione Europea potrebbe ridurre il divario di reddito tra Europa e Stati Uniti fino a 10 punti percentuali. E'' quanto e' emerge da un'analisi del Fondo Monetario Internazionale che sottolinea come in particolare l'aumento medio del Pil pro capite e' stato di oltre il 30% nei nuovi Stati membri dopo 15 anni grazie a vari fattori, come le riforme economiche implementate dai nuovi membri prima dell'adesione su commercio, settore finanziario e liberalizzazione dei mercati. Inoltre i fondi di coesione dell'Ue e gli investimenti diretti esteri hanno aumentato il capitale disponibile e i nuovi membri hanno beneficiato di miglioramenti nella produttività grazie a nuove tecnologie e una maggiore istruzione. Non tutte le regioni, tuttavia, hanno beneficiato allo stesso modo. Quelle meglio integrate nelle catene del valore con i membri preesistenti hanno visto un aumento del Pil pro capite di circa 10 punti percentuali in più rispetto a quelle meno integrate. Inoltre, regioni con migliore accesso ai finanziamenti a lungo termine hanno registrato guadagni maggiori, fino a 15 punti percentuali. Anche i membri esistenti hanno tratto vantaggi: entro il 2019, il Pil pro capite era circa il 10% più alto rispetto a uno scenario senza allargamento, grazie soprattutto all'espansione del mercato unico, che ha permesso alle imprese di aumentare produzione ed efficienza, specialmente in Scandinavia, Germania e Austria. Cosa significa questo per la prossima ondata di adesione all'Ue? "Una lezione fondamentale - si legge nel documento del Fondo - e' che sia i paesi candidati all'adesione che gli attuali membri dell'Ue possono trarne beneficio se si impegnano. Non e' un compito facile. Richiederebbe forti riforme pre-adesione, finanziamenti significativi, determinazione politica e probabili adattamenti istituzionali. Alcuni fattori dei successi del 2004 potrebbero essere più difficili da raggiungere oggi. Per i paesi candidati all'adesione, questo pone un premio su quelle azioni direttamente sotto il loro controllo, come lo sforzo di riforma per colmare le lacune normative e istituzionali dell'Ue. Dal lato degli attuali membri, continuare ad approfondire il mercato unico rimuovendo le barriere commerciali interne all'Unione e far progredire l'unione del mercato dei capitali per finanziare la crescita delle aziende dinamiche amplificherebbe ulteriormente i potenziali guadagni. Questi sforzi congiunti potrebbero non solo accelerare il recupero in Europa, ma anche aiutare a ridurre il persistente divario di reddito dell'Europa con gli Stati Uniti. I paesi attualmente candidati a entrare nella Ue includono Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Kosovo, Moldavia e Ucraina. Read the full article
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PRIMA PAGINA Metro Perugia di Oggi mercoledì, 30 ottobre 2024
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29/7 LADY-J, il talent di Match Music, torna a far scatenare la spiaggia di Riccione
Si scrive LADY-J e si legge le DJ ed è il talent pensato per supportare le DJ del futuro, le protagoniste della scena della scena musicale di domani. Nel corso dell'estate 2024, LADY-J, con quattro scatenate tappe tra Napoli, Venezia, Massa e Genova, ha fatto ballare l'Italia, con il sound ed il talento di Gloria Fregonese, Ika Faccioli, Nikita Voguel e Dizzy (nella foto), le quattro DJ in gara. E che succede lunedì 29 luglio 2024? La finale di LADY-J prende vita al Samsara Beach. epicentro del divertimento e della musica in Riviera Romagnola. Dato lo spirito di collaborazione e crescita di di LADY-J, tutte e quattro le partecipanti prenderanno parte alla finale, insieme ai loro tutor.
L'organizzazione di LADY-J è a poi cura di Match Music, realtà con solide radici nella scena musicale come Music TV. Proprio da Riccione, dalla spiaggia del Marano su cui prende vita oggi Samsara Beach, tra l'altro, Match Music TV proponeva spesso uno dei suoi più storici show, Territorio Match Music.
Da tempo Match Music produce eventi (oltre 350) e brand tour (oltre 130). Non solo: già nel 2012 organizzò She Can DJ, il primo contest italiano per DJ donne. LADY-J prende vita dal vivo, in tanti diversi eventi scatenati on the beach, mentre su LADY-J.it è possibile votare le esibizioni delle dj in gara ed accedere a contenuti video in esclusiva.
Uno dei punti di forza di LADY-J è che ogni artista viene affiancata da un professionista del mixer già affermato, che possa guidarla verso una carriera di successo. Non è facile arrivare a far scatenare un top club o in un festival di riferimento, ma il supporto ed i consigli di artisti di vera esperienza può servire. Della giuria tecnica fa parte, tra gli altri, Tommy Vee, da decenni uno dei più affermati dj italiani, un artista che produce musica fin dal 1998. Con lui c'è anche Alex Neri. Figlio d'arte, Neri ha raggiunto il successo con i Planet Funk e fa ballare il mondo da decenni, pur restando anche resident del Tenax di Firenze, uno dei top club europei. Nella giuria di LADY-J c'è anche Georgia Mos, artista si è fatta conoscere partecipando ad un talent, Top DJ, nel lontano 2016 ed oggi si esibisce in tutto il mondo. Non manca, infine, Albi Scotti. DJ da sempre, fa parte del collettivo di Sbam! Records from Jova Beach Party ed è il responsabile dei contenuti di DJ Mag Italia.
E non finisce qui. La vincitrice suonerà all'Ibiza Global Festival, uno degli eventi di riferimento nell'estate dell'isola simbolo del divertimento, nel weekend del 9 e 10 agosto '24. L'evento, a ingresso gratuito, invaderà ancora una volta la spiaggia di S'Arenal a San Antonio. Anche se la line-up è ancora da annunciare, è certo che sarà un'epica maratona dance. Nelle scorse edizioni si sono esibiti artisti del calibro di Luciano, Nic Fanciulli, Roger Sanchez, Amémé, Alex Kennon e molti altri. Per questo partecipare, per la vincitrice di LADY-J, sarà un'esperienza irripetibile.
Partner di LADY-J sono poi Shiseido, colosso cosmetico giapponese, insieme a Marionnaud Paris Italia, rinomata profumeria francese. Nei punti vendita Marionnaud presenti nel territorio italiano e online, chi acquisterà un prodotto Shiseido può partecipare ad un concorso per vincere l'accesso il backstage della quarta tappa, quella di Massa Carrara, prevista per venerdì 5 e 6 luglio, tra la spiaggia di Marina di Massa ed il Giò Beach.
Chi sono le quattro DJ finaliste di LADY-J
Dizzy
Dizzy, classe '98, è un'artista fiorentina trapiantata a Milano nel roster della nuova generazione Tenax. Si avvicina alla musica ambient e downtempo per accompagnare i suoi momenti di pittura, ma ben presto questa passione trascende lo studio-garage per trovare risonanza in realtà locali ed internazionali come il Pikes di Ibiza e l'Hoppetosse di Berlino. Le sue sonorità ibride sfuggono ad una classificazione precisa in un unico genere o stile, ma sono caratterizzate da sonorità che spaziano dal trip hop all'electro, passando per wave e dub. I suoi set sono spesso riconoscibili per un continuo crescendo, manifestato in warm-up capaci di avvolgere l'ascoltatore con dolcezza, per poi trasformarsi in esperienze più intense, guidando l'udito verso dimensioni spesso inesplorate.
Ika Faccioli
Le braccia disegnate dai vintage tattoo, lunghi capelli neri e tanta passione per la musica. Federica Faccioli, è una talentuosa DJ della scena veronese. Inizia a suonare nella primavera del 2017 per alcuni party in città e a settembre 2017 è già resident del Berfi's Club di Verona. Nel 2018 pubblica due singolo "Vostok 6.1 ed "Ideas from Mars" ed apre serate ad artisti come Richie Hawtin, Joseph Capriati, Sfera Ebbasta e Subsonica. Nel 2019 diventa resident del Disco Love di Verona, dove divide la console con artisti del calibro di Cristian Marchi, Mark & Kremont e Djs From Mars. Presto sarà come resident alla console della Praja di Gallipoli.
Gloria Fregonese
Modella e DJ veneta, Gloria Fregonese fin da piccola ha sempre sentito che la musica faceva parte della sua vita. "Cantavo e ho praticato danza e ginnastica artistica per molti anni", racconta. "Dai 17 anni ho iniziato a fare la modella e qualche anno fa ho unito le mie due grandi passioni insieme: musica e moda. Credo che LADY-J sia il format giusto per dare vita ai miei sogni, che sono già realtà... ma con questo contest potrebbe diventare ancora più grandi. Io vivo d'arte. Vivo di questo!".
Nikita Voguel
Nikita Voguel, DJ/producer italo-indiana, si distingue per la sua impronta musicale esotica e per il suo approccio dinamico. Quando è al mixer, crea una profonda connessione tra la sua anima ed il pubblico. Ispirata da influenze EBM ed electro, oggi propone ritmi techno groovy, mescolando ad essi melodie orientali ipnotiche.
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NAZIONI
La nazione è una collettività che si ritiene compiuta da esseri umani sicuri di possedere un destino comune, consapevole della propria diversità rispetto alle altre, intenta ad affermarsi nei confronti di queste. La genesi di ogni nazione si compie in tre fasi, con l'affermazione violenta di uno specifico ceppo sugli altri, a cui segue la fusione con gli sconfitti, fino a produrre una comunanza di matrice sentimentale. Col tempo tale forzosa unione produce appartenenza.
L'Italia contemporanea nacque con l'affermazione della fazione sabaudo-sarda sul resto della penisola. Sforzo che a metà dell'Ottocento incontrò notevole resistenza nel Mezzogiorno, espressa attraverso il brigantaggio, rivolta popolare rubricata nella nostra pedagogia a semplice criminalità. Erano per due terzi italiani e soldati pontifici che nel 1867 difesero il Lazio dai piemontesi, addirittura erano tutti italiani i seimila incaricati di proteggere Roma. Dopo l'unità, la monarchia savoiarda confermò il fiorentino come lingua nazionale, lasciando che idiomi altrettanto sofisticati, dal napoletano al siciliano, scadessero a dialetto. Segnale di un impianto antropologico superiore.
Negli Stati Uniti fu necessaria una guerra civile (1861-1865) per selezionare il canone nazionale, con la vittoria dell'approccio nordista (yankee), puritano, calvinista, sull'alternativa sudista (dixie), episcopaliana, catto-anglicana. In termini numerici, la guerra con più morti statunitensi tra quelle combattute dalla attuale potenza. Successivamente il gruppo anglosassone fu scalzato da milioni di tedeschi che emigrarono nel Nuovo Mondo, specie nel Midwest, processo stretto tra la crescita demografica degli immigrati e la resistenza anglo. Ancora all'alba del secolo i Deutschamerikaner si tenevano a distanza dal resto della popolazione. Si iscrivevano alle Vereine (le associazioni culturali legate alla madrepatria), le chiese sassoni erano sguarnite di anglo, mentre i giovani di Indianapolis intonavano l'inno nazionale tedesco. Affinché perdessero ogni alterità culturale, tra al Prima e la Seconda guerra mondiale furono creati negli Stati Uniti numerosi campi di rastrellamento per i tedeschi. Tra il 1917 e il 1918 oltre duemila furono imprigionati nei centri di Fort Douglas, nello Utah e Fort Oglethorpe in Georgia. Per sfuggire alla discriminazione e ai linciaggi, migliaia di loro anglicizzarono il cognome: Schmidt, Schneider o Muller divennero Smith, Taylor e Miller. I tedeschi riemersero dalle guerre perfettamente americanizzati, in numero nettamente superiore al resto e costrinsero i concittadini di origine britannica a rinunciare alla pretesa di massima autorità e ad accoglierli nel vertice della nazione.
Oggi circa cento milioni di americani su trecentoventi milioni dichiarano almeno un antenato teutonico, molto più di irlandesi, inglesi, messicani, italiani, polacchi. E lo standard nazionale resta germanico (teutonico). Donald Trump (vero nome Trumpf) si percepisce portabandiera del sentire WASP (White Anglo-Saxon Protestant) dopo che suo padre, tedesco del Parlamento bavarese, si finse svedese per sfuggire all'internamento in un campo di rieducazione.
-Dario Fabbri (Geopolitica umana)
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Tu forse adesso non lo ricordi, ma in così tante vite passate nelle più dense e pesanti dimensioni terrene, sei stata perseguitata, giudicata, umiliata, emarginata, torturata e uccisa per aver mostrato al mondo ciò che eri. Per aver scelto di esprimere te stessa e i tuoi tanti talenti. Pertanto questa maschera da masochista che hai scelto di indossare in questa vita, questo bisogno di mimetizzarti, di avere sempre conferme nei tuoi passi, questa necessità di nascondere al mondo e a te stessa la tua vera natura e le tue vere emozioni, è comprensibile. Ti ha consentito di sopravvivere, Ti ha consentito di muoverti nella vita senza esporti, senza rischiare ancora una volta così gravi e ingiuste punizioni. Ma questo era necessario prima, quando ancora credevi a questa recita, a questo film, a questo gioco al quale hai deciso di partecipare. E credevi che fosse reale, credevi che ciò che ti succedeva accadesse veramente, che avesse potere su di te. E nonostante il magnifico percorso che hai fatto fino ad oggi, per disidentificarti dall’ipnosi umana e renderti libera, quelle lontane paure, quelle inconsce memorie che parlano di torture, umiliazione e morte, sono così spaventose da non volerle sfidare, da non volerle guardare. Ma amata anima, nemmeno quelle storie erano reali. Eri sempre tu. Tu le avevi scelte, tu avevi scelto quali parti dare agli attori che ti hanno accompagnata, quali ruoli e quali battute dare a tutti coloro che tanto duramente e ingiustamente ti hanno trattata. Non è mai esistito nessuno fuori di te che veramente pensasse che non andavi bene, che veramente ti abbia giudicata sbagliata, o cattiva, o inadeguata. Nessuno ti ha mai veramente punita con così gravi e pesanti persecuzioni. Nessuno. Oggi, anche questa recita è giunta alla fine. Anche questo nodo è pronto per essere rilasciato. Georgia Briata by SYLVIAsArt ********************* You may not remember it now, but in so many past lives in the densest and heaviest earthly dimensions, you have been persecuted, judged, humiliated, marginalized, tortured and killed for showing the world what you were. For choosing to express yourself and your many talents. Therefore this masochistic mask that you have chosen to wear in this life, this need to blend in, to always have confirmations in your steps, this need to hide your true nature and your true emotions from the world and from yourself, is understandable. It allowed you to survive, It allowed you to move through life without exposing yourself, without once again risking such serious and unjust punishments. But this was necessary before, when you still believed in this play, this film, this game you decided to play. And you believed it was real, you believed that what happened to you really happened, that it had power over you. And despite the magnificent journey you have made up to now, to disidentify yourself from human hypnosis and set yourself free, those distant fears, those unconscious memories that speak of torture, humiliation and death, are so frightening that you don't want to challenge them, that you don't want to look at them. . But dear soul, those stories weren't real either. It was always you. You had chosen them, you had chosen which parts to give to the actors who accompanied you, which roles and which jokes to give to all those who treated you so harshly and unjustly. There has never been anyone outside of you who really thought you weren't right, who really judged you wrong, or bad, or inadequate. No one has ever really punished you with such severe and heavy persecutions. Nobody. Today, this play too has come to an end. This node is also ready to be released. Georgia Briata by SYLVIAsArt
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Risultati europee 2024: le candidate elette al parlamento europeo
Risultati europee 2024: quali donne italiane candidate al parlamento europeo sono state elette e governeranno nei prossimi cinque anni? Iniziamo col dire che: le candidate elette per il centro e la sinistra sono 13: 8 nel PD, 3 in AVS e 2 nel M5S mentre le elette per la destra sono 9: 5 nelle fila di Fratelli d'Italia, 2 per Forza Italia e 4 per la Lega. Risultati europee 2024: le parlamentari del PD Le europarlamentari elette per il PD sono: - Cecilia Strada. Ex presidente di Emergency, è al suo debutto in politica. Nella sua campagna elettorale ha puntato su temi come inclusione e umanità. - Irene Tinagli. Eurodeputata al Parlamento europeo per il PD dal 2019, ha presieduto la Commissione per i problemi economici e monetari. - Alessandra Moretti. La sua carriera politica nei primi anni Duemila nelle istituzioni locali, approda poi nel parlamento italiano nel 2013 e in quello europeo l'anno seguente. Attualmente è al suo terzo mandato in Europa. - Elisabetta Gualmini. Politica e politologa, insegna Scienze Politiche presso l'Università di Bologna. Dal 2014 al 2019 è stata assessore al welfare e politiche sociali della regione Emilia-Romagna. - Camilla Laureti. Dopo alcuni incarichi nell'amministrazione comunale di Spoleto, è eletta segretaria provinciale del PD in provincia di Perugia e nel 2023 entra nella Segreteria nazionale del PD. Entra nel parlamento europeo nel 2022 in seguito alla morte di David Sassoli. - Lucia Annunziata. Volto noto del giornalismo televisivo italiano, è risultata la seconda candidata più votata per il PD nella circoscrizione meridionale. - Pina Picierno. Eletta deputato nel 2008 oggi è al suo terzo mandato europeo. Nel 2022 è stata eletta tra i 14 vicepresidenti del Parlamento europeo. - Georgia Tramacere. Già vicesindaco di Aradeo, ha avuto un vero e proprio exploit alle elezioni europee. Le parlamentari di AVS Le candidate che siederanno al parlamento europeo per AVS sono: - Ilaria Salis. Il suo nome occupa le cronache da mesi per la sua detenzione in Ungheria in condizioni disumane. - Benedetta Scuderi. Candidata non eletta alle ultime elezioni politiche, l'attivista è al suo primo mandato europeo. - Cristina Guarda. Già Consigliera della Regione Veneto, per il quale si occupa di ambiente, agricoltura e salute, è al suo primo mandato europeo. Le parlamentari di M5S Siederanno sugli scranni del parlamento europeo per il M5S: - Carolina Morace. Ex calciatrice, allenatrice di calcio è al suo primo mandato europeo eletta nella circoscrizione Italia Centro. - Valentina Palmisano. Deputata per il M5S nel 2018, non viene confermata nel 2022; entra nel consiglio comunale di Ostuni e ora approda in Europa. Le europarlamentari di FdI Per Fratelli d'Italia sono state elette: - Lara Magoni. Eletta consigliera regionale della Lombardia per la Lega Nord nel 2013, nel 2018 lascia il partito e aderisce a Fratelli d'Italia. Nel 2018 è stata eletta senatrice. Nel 2023 è stata eletta al Consiglio regionale della Lombardia. E' al suo primo mandato europeo. - Mariateresa Vivaldini. Dopo diversi incarichi nelle amministrazioni locali del bresciano, la Vivaldini è approdata al parlamento europeo. - Elena Donazzan. Ministro regionale (Veneto) più longevo e uno dei ministri più longevi della politica veneziana in diversi partiti di destra, dal Movimento sociale ad Alleanza Nazionale, passando per Forza Italia, ora è al suo primo mandato in Europa. - Antonella Sberna. Già consigliera comunale di Viterbo, siederà al parlamento europeo per la prima volta. - Chiara Gemma. Eletta in Europa nel 2019 con il M5S, lascia il movimento con la scissione voluta da Luigi Di Maio per poi entrare nel 2023 in Fratelli d'Italia. Le candidate elette per FI Per Forza Italia andranno al parlamento europeo: - Letizia Moratti. Politica di lungo corso con numerosi incarichi sia a livello locale che nazionale, nel 2023 ha aderito a Forza Italia. - Giuseppina Princi. Dirigente scolastica e consulente del MIUR, nel 2021 è stata nominata vice-presidente della Regione Calabria. Anche lei è al suo primo mandato europeo. Le parlamentari della Lega Le parlamentari italiane quota Lega sono: Isabella Tovaglieri. Avvocato, inizia la sua carriera politica nel 2011 nelle istituzioni locali di Busto Arsizio. Ora è al suo secondo mandato europeo dopo quello del 2019.Anna Maria Cisint. Già sindaco di Monfalcone, il suo nome è salito agli onori delle cronache per la sua decisione di chiudere i luoghi di culto musulmani. E' al suo primo mandato europeo.Silvia Sardone. Ha iniziato la sua carriera politica a livello locale con Forza Italia, partito che lascia nel 2018 per aderire alla Lega. Questo per lei è il secondo mandato europeo.Susanna Ceccardi. Sindaca di Cascina, è stata eletta europarlamentare per la seconda volta: la prima era stata nel 2019. Il caso Giorgia Quanti voti ha avuto Giorgia? Siederà anche lei al parlamento europeo? Ci permettiamo di chiamarla solo per nome su suo stesso invito lanciato durante la campagna elettorale. Il nostro presidente del consiglio, infatti, si è candidata alle europee dicendosi fiera di portare in Europa una figlia del popolo. Peccato, però, che la carica che riveste non sia compatibile con la presenza in Europa. Chi ha votato Giorgia, quindi, non la vedrà mai al parlamento europeo ma al suo posto ci saranno altri 5 candidati, uno per ogni circoscrizione in cui si era candidata. Lapsus? Ovviamente no. Test politico? Anche. Unicum in questa tornata elettorale? Sì. Nessun capo di governo europeo si è cimentato in questa operazione. In copertina foto di Dušan Cvetanović da Pixabay Read the full article
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