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PRIMA PAGINA Corriere Dello Sport di Oggi domenica, 05 gennaio 2025
#PrimaPagina#corrieredellosport quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi flop#supercoppa#alimenta#critiche#lora#social#tecnico#tendenza#discutere#smorfia#panchina#domani#finale#senza#calcio#forte#firenze#quarta#vittoria#primo#blindato
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If Oggy and the cockroaches was created in Brazil, Oggy will sure do use flip flops instead of a fly swatter
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Storia Di Musica #275 - AA.VV. - The Indian Runner (O.s.t.), 1991
La colonna sonora di oggi ha una storia davvero particolare. Sean Penn, al suo primo film da regista, ha una folgorazione ascoltando un disco, tanto che decide di scrivere una sceneggiatura basandosi sulla storia raccontata da un brano in particolare: Highway Patrolman di Bruce Springsteen, da quel capolavoro che è Nebraska (1982). Il film, The Indian Runner (1991, in italiano intitolato Lupo Solitario) racconta di Joe e Frank Roberts. Joe è lo sceriffo di una piccola cittadina agricola del Nebraska, Plattsmouth, Frank è un soldato dell'esercito degli Stati Uniti. La vita dei due fratelli separati è scossa dalla morte della madre prima e poi dal suicidio del padre. Frank incontra il fratello dopo essere tornato dalla guerra in Vietnam. È diventato un uomo scontroso e cupo, incapace di starsene fuori dai guai. Joe cerca di ricostruire una vita per lui e per suo fratello, Frank ha una relazione con una ragazza del posto, Dorothy, con cui avrà un figlio. Quando tutto sembra mettersi per il meglio, Frank dopo un diverbio uccide il gestore del bar della piccola cittadina, Caesar, e scappa, inseguito dal fratello, che combattuto tra il dovere e l’affetto al confine della contea decide... (beh conviene vederlo il film no?). Interpretato tra gli altri da David Morse (Joe Roberts), Viggo Mortensen (Frank Roberts), Valeria Golino (Maria, moglie di Frank), Patricia Arquette (Dorothy, la compagna di Frank), Charles Bronson e Sandy Dennis (i coniugi Roberts) e Dennis Hopper (Caesar, il gestore del bar ucciso da Frank) fu poco distribuito, nonostante sia molto apprezzato dalla critica e abbia una regia particolare, con scelte registiche non canoniche (tra rimandi ai film di John Cassevetes, e scene inusuali cui un parto ripreso quasi in prima persona e scene di nudo maschili). La colonna sonora è divisa in due parti: una su brani classici e l’altra con il contributo di due grandi musicisti, Jack Nitzsche e David Lindley. Nitzsche è stato uno dei grandi produttori, arrangiatori e sessionisti della musica americana: braccio destro di Phil Spector, co autore di numerose hit con Sonny Bono, suonò il piano in alcuni dei più bei dischi dei Rolling Stones (Paint It Black, Let’s Spend The Night Together e le orchestrazioni di You Can’t Always Get What You Want), fido collaboratore di Neil Young, e autore, per limitarci alle colonne sonore, di quelle mitiche di Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo e de L’Esorcista. David Lindley è un altro pezzo da novanta, definito una volta dalla rivista Acoustic Guitar un maxi-strumentista per la quantità di strumenti che sapeva perfettamente suonare. Produttore di, tra gli altri, Linda Ronstadt, Curtis Mayfield, James Taylor, David Crosby, Graham Nash, Terry Reid, Bob Dylan, Rod Stewart, Joe Walsh, Leonard Cohen, Ry Cooder, Ben Harper e soprattutto Dolly Parton. Suonò anche con un interessantissimo gruppo sperimentale, i Kaleidoscope, ed è uno dei maggiori collezionisti di strumenti al corda del pianeta. I due scrivono le musiche, per lo più strumentali, che accompagnano le immagini del film, tra meraviglie come Flop House, Brothers, Indian Summer e My Brother Frank che termina con i titoli di coda. La prima parte invece racchiude alcuni gioielli della stagione d’oro del rock, che sebbene non legati filologicamente con il periodo della nostra storia, sono scelte azzeccatissime. Si inizia con Feelin’ Alright, nella versione originale dei Traffic (e portato al successo da Joe Cocker), che sfuma poi nella dolcezza di Comin’ Back To Me dei Jefferson Airplane, da quel manifesto della psichedelia che fu Surrealistic Pillow (1967, che inizia con Marty Balin che canta così “The summer had inhaled and held its breath too long\The winter looked the same, as if it never had gone\And through an open window where no curtain hung\I saw you\I saw you\Comin' back to me). Poi arriva la forza di Fresh Air, dei Quicksilver Messenger Service, altra meraviglia della San Francisco rock, da Just For Love (1970), primo disco con il ritorno in formazione di Chester William "Chet" Powers Jr., meglio conosciuto con i suoi nomi d’arte di Dino Valenti e Jesse Oris Farrow (il primo usato prima del suo arresto per possesso di droga, il secondo dal 1970 in poi). Arriva poi Green River, grande classico dei Creedence Clearwater Revival, dall’omonimo album del 1969 (anno in cui registrarono tre dischi capolavoro), e ispirato ad un ricordo d’infanzia di John Fogerty (il Green River era anche il gusto di una famosa bevanda zuccherina per adolescenti). Penn chiama due sue amici, Eric e Brett Haller, a suonare una dolce Brothers For Good, e tra l’altro dopo questa esperienza i due non hanno più suonato in maniera ufficiale in nessun disco che io sia capace di rintracciare. Chiudono poi due capolavori: la Summertime di Janis Joplin, dal capolavoro di George Gershwin per l’opera Porgy And Bess del 1935,e qui lacerata dalla voce unica e inimitabile di Joplin, segnando un’epoca; I Shall Be Released è una canzone di Bob Dylan del 1967, ripresa in Music From The Big Pink (1968) dal grandioso gruppo canadese della The Band, con Richard Manuel alla voce solista, e Rick Danko e Levon Helm alle armonie vocali, uno dei primi brani di Dylan profondamente religiosi, giocato sul simbolismo della redenzione mistica con il rilascio di un detenuto. La canzone, che era presenta nei leggendari Basement Tapes, è una delle più utilizzate di sempre come cover, con centinaia di rivisitazioni. E la canzone di Springsteen da cui tutto parte? Non si è mai capito perchè non compaia, tutta via Springsteen è accreditato come co-sceneggiatore originale. La canzone, ridotta all’osso e malinconica come tutto quel leggendario album, sembra un racconto, ed inizia così:
My name is Joe Roberts, I work for the state I'm a sergeant out of Perrineville, barracks number eight I always done an honest job, as honest as I could I got a brother named Franky, and Franky ain't no good.
P.S. La storia anticipa ad oggi perchè domani vi farò vedere dove sono per un lieto evento.
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Oggi afronteremo un mattone di ben 2238 pagine di puro divertimento ( io personalmente me la sono presa comoda e ci ho messo circa 3 mesi anche perché sono tutti racconti autoconclusivi).
La raccolta di racconti di Harlan Ellison intitolata Visioni ed edita da Urania Mondadori contiene ben 67 racconti celebri dell'autore che vi darà un pugno se lo chiamate fantascientifico ( o gli rubate le idee).
Per Harlan Ellison la categoria della narrativa fantascientifica è riduttiva e richiama i temi triti e ritriti degli anni 50 mentre lui usava il futuro come un contorno alle tematiche importanti come il disagio di un diverso in una società conformista dal punto di vista religioso sessuale e morale.
I racconti che ho amato sono:
- Il Tempo dell'Occhio
- Dolorama
- Gli Scarti
- "Peniti, Arlecchino!" Disse il Tictacchiere
- Battaglia senza bandiere
- La voce nel giarlino
- Lo faaresti per un penny?
- Noi piangiamo per tutti...
- Non ho bocca, e devo urlare.
- Soldato
- Il morso della seggiola
- Fenice
- La regione intermedia
- 480 secondi, o la città condannata
- Il guaito dei cani battuti
- L' amica fredda
- Il gatto
- Spaccabato
- Jefty ha cinque anni
- L'uomo ossessionato dalla vendetta
- Sudore da Flop
- L'uomo che mise in banca i ricordi più brutti
- Il paladino dell'ora perduta
- Dura da scontare
Lo consiglio non solo agli appassionati della fantascienza ma anche agli amanti dei racconti che fanno riflettere e lasciano il vuoto della domanda dentro, la lettura e scorrevole e i temi e ambienti dei racconti sono talmente vari che si possono leggere uno dopo l'altro senza avere la pesante sensazione di leggere sempre la stessa cosa.
Ciò che mi è piaciuto di più è il fatto che la fantascienza non è onnipresente con i paroloni che ti fanno venire il mal di testa ma agisce da materia che trasmette il messaggio dell'autore.
P.S. Questo libro mi è stato consigliato dal mio ragazzo appassionato di fantascienza e se volete più info su questo libro vi consiglio il video di Broken Stories su youtube.
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Oggi piove e ci sta il sole, entrambe le cose
Nel brusio del bar non riconosco la mia voce
Oggi come tutte le altre volte
Che mi guardo indietro e dopo guardo l'orizzonte
E chi lo sa che c'è dietro le antenne
Che non servono più a niente e pendono verso le stelle
E chi lo sa se sono veramente
La persona che ho deciso di far vedere alla gente
Da quel muro hanno staccato un poster
Appiccicato sopra la vernice che già copriva un flop
Siamo complicati, fatti a strati
Qualcosa come Roma o i grattacieli di New York
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Qualche perla sepolta sotto un mare di indifferenza
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La regina del salotto: la televisione che ha trasformato le nostre vite
Immaginate una vita senza televisione: niente partite in diretta, niente maratone di serie TV, niente serate passate a discutere se quell’ultimo episodio fosse geniale o un flop colossale. Sembra impossibile, vero? Eppure, fino a meno di un secolo fa, la TV era un sogno tecnologico, una magia che non tutti potevano permettersi. Oggi, Giornata Mondiale della Televisione, celebriamo questo mezzo…
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Marco Rizzo è diventato virale su TikTok dopo essere intervenuto all’evento «L’Italia dei Conservatori»
Marco Rizzo ha puntato il dito contro il cosiddetto “politicamente corretto“, al grido “mi piace la gnocca“. “Posso dirlo? E non mi dovete rompere le balle”, ha sottolineato Rizzo, per poi insistere. “Quello che è insopportabile è che i gusti sessuali di una minoranza debbano costruire una sorta di obbligo per la maggioranza. Con tutto il rispetto, le battaglie durissime contro qualunque discriminazione di genere, ci mancherebbe. Ma non dovete imporci un modello. Oggi non c’è una pubblicità, un film, dove non ci sia un gay, un nero”. Parole in pieno stile Roberto Vannacci, per Marco Rizzo. “L’altro giorno io stavo ragionando di politica generale davanti a personalità del calibro di Gianfranco Fini, Luciano Violante e non mi pare siano rimasti scandalizzati. Quella cosa non l’ho detta per compiacermene, stavo solo criticando quest’epoca insopportabile del politicamente corretto. Ma i desideri non possono trasformarsi in diritti: dall’utero in affitto alle monoporzioni al supermercato. Che ne è della famiglia? Friedrich Engels diceva che la famiglia è il primo nucleo della società borghese e io aggiungo che senza la famiglia, senza le pensioni dei nonni e delle vecchie zie, oggi in Italia avremmo 11 milioni di poveri in più. La famiglia è un presidio dello stato sociale e che fa Elly Schlein invece di occuparsene? Si mette a ballare sul carro del Gay Pride”. Chi è Marco Rizzo? Marco Rizzo si è candidato alla presidenza della regione Umbria con Democrazia Sovrana Popolare, ad un anno dal flop della candidatura alla presidenza della provincia autonoma di Trento, dove prese poco più del 2% (oltre 5.000 voti), che non bastarono per farlo eleggere neanche consigliere. In passato è stato deputato della Repubblica dal 15 aprile 1994 al 19 luglio 2004, per poi diventare europarlamentare fino al 2009. Nel 2009, Rizzo ha deciso di lasciare il Partito dei Comunisti Italiani (PDCI) per fondare il Partito Comunista (PC), formazione che si rifà esplicitamente ai principi del marxismo-leninismo e che propone una rottura totale con le istituzioni capitaliste occidentali. Il PC, sotto la guida di Rizzo, si è opposto più volte alle politiche dell’Unione Europea, promuovendo un ritorno alla sovranità nazionale e una critica feroce al neoliberismo. La Russia, in questo contesto, viene vista da Rizzo come un possibile alleato nella lotta contro l’imperialismo occidentale e le istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che secondo lui opprimono i paesi in via di sviluppo e le nazioni che cercano di resistere all’egemonia occidentale. Alle ultime europee, non essendo riuscito a raccogliere le firme necessarie per presentare le liste in tutte le circoscrizioni, grazie al supporto di Gianni Alemanno, ex MSI, Rizzo si è presentato solo in quella centrale, da capolista, con poco più di 6.500 preferenze. Alemanno e Rizzo hanno poi sostenuto insieme il candidato di Democrazia Sovrana Popolare Daniele Giovanardi(1,40%) alle elezioni comunali di Modena e anche Patrizio Sgarra a Giaveno (1,59%). Read the full article
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i got a wicked dream last night 💀💀💀
firstly, i woke up in sanji’s skin ???? by the green guy in “Oggy and the Cockroaches”(oggy’s frien), and he woke me sanji up in a hurry like something was about to happen ???? and then i saw a garfield army !??? with different races of garfield’s ?????
after that, there kind of a time skip, a blackout giving on a scene with me (the actual me, not sanji this time) and my dream’s friends preparing a “party” to introduce a girl (a princess ???) to sanji 💀
this : “preparing a “party” to introduce a girl (a princess ???)” happened in a previous dream so i think it’s the continuity of it. we already know that the princess LOATHES men and so sanji. just saying : it flopped 💀 we ended up chatting with the girl 🤷🏻♀️
after that an ANOTHER time skip this time with me, by a pond at night. in the pond, guess who. arlong !???
he wanted to eat me up but FORTUNATELY sanji came to my rescue 🥰🥰🥰🥰🥰🥰
after that an ANOTHER time skip, this time totally off topic with previous events bc i find myself in a penitentiary, just coming out of my shower.
TW : 𝒱𝟢𝑀𝐼𝒯 FOR THE REST !!!!! SKIP IF NOT COMFORTABLE bc even for me, my dream turned out a nightmare at this very moment
a man, who seemed a lil but lost. was known for 𝓋𝟢𝓂𝟣𝓉𝒾𝓃𝑔 a lot and not being clean(oh help me 😭😭😭) and then i saw it and even got the sound of it 😭😭💀💀
well that’s it, i’m purely traumatized by the end 🥰
have a good day (and good dreams)💪🏼
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PRIMA PAGINA Il Giorno di Oggi venerdì, 24 gennaio 2025
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Verissimo, gli ospiti del weekend (sabato 13 e domenica 14 aprile): da Francesca De André a Virginia Mihajlović ma anche Patty Pravo e Beatrice Luzzi È arrivato il weekend ed è tempo di Verissimo. A partire dalle 16.30 su Canale 5, la padrona di casa Silvia Toffanin aprirà le porte del suo salotto per interviste di coppia, confessioni a cuore aperto e rivelazioni inedite. Moltissimi gli ospiti di oggi, sabato 13 aprile, e di domani, domenica 14 aprile. Scopriamo dunque le anticipazioni ufficiali. Amici 23 il Serale, stasera in tv la quarta puntata: gli spoiler. Maria De Filippi blocca la registrazione: ospiti, ballottaggio ed eliminato Verissimo, gli ospiti di oggi A Verissimo, Francesca De André racconta, in un'intensa intervista, le gravi violenze subite dall’ex compagno, ora condannato, in primo grado, a tre anni e tre mesi di reclusione per lesioni aggravate e maltrattamenti. Francesca De André a Verissimo, chi è la nipote del cantautore? Età, le violenze subite dall'ex compagno, la malattia e il rapporto con il padre In studio, Massimo Ghini e Lucrezia Lante della Rovere, protagonisti del film Ennio Doris – C’è anche domani. Beatrice Luzzi con i figli Valentino ed Elia a Verissimo, chi sono i ragazzi avuti con l'ex compagno? E ancora, saranno ospiti: Beatrice Luzzi con i figli Valentino ed Elia e la coppia nata a Uomini e Donne formata da Brando e Raffaella. Infine, il percorso dell’ultima concorrente eliminata dal serale di “Amici” di Maria De Filippi, la ballerina Lucia. Brando Ephrikian e Raffaella Scuotto a Verissimo, chi è la coppia di Uomini e Donne? Età, le famiglie, i progetto lavorativi e la loro storia Domenica 14 aprile A Verissimo intervista ritratto per un’icona della musica italiana: Patty Pravo. Intervista di famiglia per Romina Power, per la prima volta in studio con i figli Romina Carrisi, diventata da poco mamma, e Yari Carrisi Power. Pagelle ascolti tv, top e flop di ieri: The Voice Generations conquista, Terra Amara con i soliti fan, Quarto Grado podio garantito Inoltre, dopo tanto dolore per la perdita di papà Siniša, il momento pieno di gioia di Virginia Mihajlović e la storia di Giuseppe Giofrè, giudice del serale di Amici e in libreria con la sua autobiografia, dal titolo Stidda – Il coraggio di un sogno. Infine, prosegue la carrellata dei volti di Terra amara: questa settimana sarà la volta di Ergün Metin, l’attore che interpreta il personaggio di Vahap e di Erkan Bektaş, che nella serie è suo fratello Abdülkadir.
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Vomero, villa Floridiana: il flop annunciato del nuovo regolamento. Un solo addetto al controllo per i 60.000 mq del parco borbonico
Intanto il ministero competente e la direzione regionale dei musei della Campania, nonostante le tante discussioni e polemiche sollevate dal nuovo regolamento, come le stelle, almeno fino a questo momento, restano a guardare Teatrino della verzura Villa Floridiana ” Oggi, lunedì 8 aprile, è entrato in vigore il nuovo regolamento del parco della storica villa Floridiana, realizzata…
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Oggi giornata uggiosa, piove e questo tempo fa solo venir voglia di stare a letto e dormire, ma bisogna restare attivi e occupare il tempo al meglio con attività produttive!
Ieri sera ho iniziato un nuovo libro: "Ti sto guardando" di Teresa Driscoll, ammetto di non avete aspettative altissime al riguardo, non conosco l'autrice e i suoi lavori, di fatti è stato uno di quegli acquisti sporadici da "ma perchè no, un thriller in più non guasta". L'ho acquistato insieme a "La moglie innocente" di Amy Lloyd che è stato un vero e proprio FLOP; spero questo sia almeno un gradino più in alto. Vedremo...
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Quarta sconfitta consecutiva. Il Nardò esce di scena.
MATERA - NARDO' 2-1
Goal: 15' Russo F., 48' Infantino, 70' Gennari
MATERA: Tartaro; Agnello, Sirimarco, Ferrara (74' Prado), Maltese (92' Di Palma) Russo F. (80' Tumminelli), Porro, Sepe. Infantino (78' Delvino) Cipolletta, Gningue.
Panchina: Paparella, Parisi, Lucas, Cirio, Mac Anthony.
Trainer: Luigi Panarelli
NARDO': (3-4-1-2) Viola; Russo J. (77' Ciracì) Urquiza, Gennari; Ceccarini, (77' Borgo), Guadalupi, Addae, Di Benedetto; Gentile (55' Ferreira), Dambros (65' Dammacco), D'Anna.
Panchina: Della Pina, De Giorgi, Latagliata, Cellamare, Mariani.
Trainer: Massimo Costantino
Arbitro: Silvio Torregiani di Civitavecchia
Assistenti: Gregorio Galieni di Ascoli e Roberto Maroni di Fermo.
Ammoniti: Russo J., Urquiza (N) Sepe (M)
Quarta sconfitta consecutiva per il Nardò e addio definitivo ai sogni di primato. Il cambio di allenatore si rivela un flop e ora si rimette in gioco anche la qualificazione ai play off.
Il match col Matera ha evidenziato ancora una volta i problemi dei granata con una difesa fragile sui palloni alti e un attacco sterile con punte incapaci di concretizzare occasioni favorevoli.
Di tutto ciò ne ha approfittato il Matera che ha risolto la crisi di gioco e risultati grazie a due goal di testa segnati in apertura dei due tempi.
Anche oggi Costantino ha proposto delle novità nel modulo di partenza schierando un inedito 3-4-1-2 poi convertito in 3-4-3 senza cambiare la sostanza del gioco e soprattutto dei risultati.
La cronaca:
Buona partenza del Nardò subito al tiro con Dambros. Para a terra Tartaro. Al 6' verticale di Guadalupi per D'Anna. Esce in anticipo Tartaro e para, ma al primo affondo segna il Matera. Fallo laterale con pallone lanciato in area, Cipolletta fa da torre, Francesco Russo insacca di testa. 1-0 Matera.
Il Nardò ferito reagisce. Al 18' Ceccarini raccoglie un cross di D'Anna e colpisce al volo. Cipolletta salva sulla linea.
Le squadre si allungano. Al 28' tiro di Maltese deviato in corner. Segue mischia con contropiede di Gentile e tiro fiacco di D'Anna.
Al 30' Dambros non approfitta di un regalo di Cipolletta e si fa ribattere il tiro.
Ancora Nardò al 32'. Tiro teso di D'Anna in diagonale. Respinge Tartaro. Quattro minuti dopo, assist di Guadalupi per Ceccarini che da posizione invitante calcia a rete. Tartaro si salva coi piedi.
Dambros si scontra in area fortuitamente. Capannello di spintoni e nervosismo. L'arbitro fischia la fine del primo tempo.
Secondo tempo.
Dopo due tentativi di D'Anna dalla distanza arriva il raddoppio del Matera. Solito copione. Punizione-cross di Agnello e Infantino incorna in rete con difesa e portiere neretino ancora battuti.
Al 55' entra Ferreira per Gentile e pochi minuti dopo la punta brasiliana ha l'occasione per accorciare le distanze. D'Anna lo libera al tiro ma Ferreira cicca tirando addosso al portiere.
Il Nardò aumenta i giri e trova il goal dopo oltre 300 minuti di digiuno.
Al 70' punizione-cross di Guadalupi e Gennari colpisce di testa in mischia. Segna un difensore per compensare l'incapacità realizzativa degli attaccanti. Ma non basta.
All' 83 colpo di testa di Addae, respinge Cipolletta poi mischia risolta da Tartaro. Il portiere materano interviene con tempismo su un tiro a giro di D'Anna, piuttosto centrale, ma si supera su un velenoso tiro al volo di Borgo dal limite deviando in corner.
Dopo un ultimo tentativo di D'Anna con pallone ampiamente al lato e le solite schermaglie di fine partita, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi sancendo una sconfitta che mette fine ai sogni di gloria neretini.
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Le bugie non pagano. Il flop ai Musei Reali
Ha chiuso le porte domenica scorsa la mostra nelle sale Chiablese “Africa. Le collezioni dimenticate”.Sale semi deserte a qualunque ora del giorno. Affluenza bassissima. La conferma è dai numeri resi noti sino ad oggi sul sito dei Musei Reali: nei primi due mesi (27/10 – 31/12) ha totalizzato appena 2.870 visitatori. Nel periodo natalizio (23/12 – 7/01) si deduce che solamente circa 700 persone…
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