#oggi fisico
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA El Mundo di Oggi martedì, 17 settembre 2024
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untuffonelpassato · 8 months ago
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Siete ossessionati dal fisico, é proprio più forte di voi.
Tolto quello, cosa vi rimane?
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omarfor-orchestra · 27 days ago
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Oh no
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automatisma · 2 years ago
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Remember that post that goes like “if you feel the need to remove your eyebrows that’s the devil speaking?”. Well, turns out to no-one’s surprise that Italy has its own personal Lucifer
youtube
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falcemartello · 5 months ago
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Il clima è oltre il nostro potere di controllo. Non possiamo e non dobbiamo fare niente in risposta al cambiamento. È una faccenda di tempi geologici che la Terra svolge di routine per conto proprio senza chiedere permessi e senza dare spiegazioni.
(Il fisico R. Laughlin.)
.
Come si fa a sapere che la t �� aumentata di 1,43°C dal 1850?
Semplice!
Le 11.000 stazioni meteo nel mondo misurano la t media di oggi.
Poi si vede la t media del 9 luglio 1850 nelle stesse stazioni.
La differenza media dà la TGm dal 1850...
Le stesse stazioni nel 1850?!?!
Ma voi credete che nel 1850 ci fossero le stesse 11.000 stazioni meteo che misuravano con la stessa precisione di oggi?
Il dubbio è il sale della scienza.
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Il catastrofismo meteorologico è interessantissimo perché ti propone una sensazione che devi provare ed alla quale ti devi adeguare anche se la tua percezione direbbe il contrario.
E qui si divide l'umanità in uomini e pecore.
(boni castellane)
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fridagentileschi · 11 months ago
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Ho trascorso un'ora in banca con mio padre perché doveva fare un bonifico. Non ho saputo trattenermi, perciò gli ho chiesto...
“Papà, perché non attiviamo la tua banca online?"
“Perché mai dovrei farlo?” mi ha chiesto lui...
“Beh, perché così non dovresti trascorrere un'ora qui per cose come i bonifici. E poi potresti anche fare shopping online. Sarebbe tutto semplicissimo!"
Ero al settimo cielo all'idea di aprirgli il mondo della banca online.
Lui mi ha chiesto: “Se lo facessi, non dovrei più uscire di casa?"
“Esatto!” gli ho detto io. Poi gli ho spiegato che ora si può anche far consegnare a domicilio la spesa e che su Amazon si compra qualsiasi cosa.
La sua risposta mi ha lasciato di stucco.
Mi ha detto: “Dal momento in cui sono entrato in banca oggi, ho incontrato quattro miei amici e ho chiacchierato col personale che ormai mi conosce molto bene.
Lo sai che sono solo… questa è la compagnia di cui ho bisogno. Mi piace prepararmi per venire in banca. Di tempo ne ho a sufficienza ed è proprio quel poco di allenamento fisico che mi serve.
Due anni fa quando stavo male, il fruttivendolo dal quale compro la frutta è venuto a trovarmi e si è seduto di fianco al mio letto a piangere.
Quando tua madre è caduta qualche giorno fa mentre faceva la sua passeggiata mattutina, l'ha vista il nostro commerciante di fiducia che ha preso subito l'auto per portarla a casa, dato che sa dove viviamo.
Avrei tutta questa umanità se tutto diventasse online?
Perché dovrei volere che mi venga consegnato tutto e mi costringa ad interagire solamente col mio computer?
A me piace conoscere le persone con cui ho a che fare e non solo i 'venditori'. Così si creano dei legami e dei rapporti.
Amazon queste cose le consegna?”
La tecnologia non è la vita...
Dobbiamo trascorrere il nostro tempo con le persone, non con i dispositivi.
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nonamewhiteee · 2 months ago
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lettera di presentazione. ciao, è circa un mese che non mi faccio vivo qui. boh, in realtà sto usando questo spazio per lasciar scorrere un po' di pensieri, mentre ho una mezza canna accesa sul comodino accanto al letto. forse ci saranno degli spunti un po' da tw, ma in fondo va così. è da un po' che prendere una scelta comportasse per me un tale livello di ansia, stress e dolori fisici: potrei essermi sputtanato ancora una volta gli organi interni, tra dosi massicce di caffeina, nicotina, pianti strozzati, martellamenti alla testa, bruciori, fitte e piccole dosi di sangue rosso vivo. spero di aver tranquillizzato i miei, per quante sofferenze, incomprensioni, cose cattive non voglio farli spaventare tanto. dovrebbero capirlo che il dolore fisico è la cosa che più mi mette terrore. e quindi dicevo la scelta: finire e lasciare dopo il tirocinio nella speranza di andare altrove o rimanere in una pseudo comodità fatta di compromessi, paesini dalla mentalità che ho sempre imparato a disprezzare. mi sento sbagliato, tanto, tanto da voler dire al Fra di ormai 8 anni fa che quel dolore non sarebbe ancora servito ad un cazzo ed era inutile fottersi con la propria testa. ma è probabilmente ciò che mi dirò al Fra di oggi a 32 anni. se solo sapessi farlo. mi riporto la canna fra le labbra, il fumo mi scalda da dentro, non sono molto bravo a gestire le dipendenze. 07/10
#me
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frammenti--di--cuore · 3 months ago
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ultimamente sono debole, sia a livello fisico che mentale. Non posso metterci la stessa energia che ci mettevo prima, non posso continuare a rompere muri che si ricostruiscono ogni volta, perché il mio corpo e la mia mente non ce la fanno. Io lotterei per te fino alla fine, anche senza ottenere nulla in cambio, solo per dire a me stessa che ci sto provando, che sto facendo quello che sento. Oggi però scusami ma...non ci riesco. Vorrei, credimi...ma non ci riesco. E ciò che mi ferisce e che mi prosciuga ancora di più le energie, è vedere quanto dall'altro lato tu manco te ne accorgi, sapere che tu non ci sei e non ci sarai mai per me in quel modo spontaneo e disinteressato che io tanto vorrei.
z, se vuoi fare Rapunzel, fai Rapunzel
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scorcidipoesia · 1 month ago
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Oggi è stato il giorno del lutto perinatale.
Cosa significa ?
E’ perdere un figlio in pancia, non sentire più il suo battito, espellerlo con una mestruazione, partorirlo morto.
Un lutto infinito, che accompagna una donna per molti anni, che non si può condividere con nessuno perché è un lutto interiore, nessun altro ha sentito quel battito e quella farfalla muoversi nel ventre.
Lutto spesso che porta ad isolamento e disperazione , perché mentre tu resti in ospedale spesso non compresa dagli obiettori di coscienza, da chi ti raccomanda di seguire il corso della natura anche se stai rischiando la tua vita e dopo , fuori , ti ritrovi con bavaglini , copertine e piccoli oggetti che hai comprato mentre aspettavi il tuo miracolo. Fuori sono nati e stanno nascendo tutti i bambini , tranne il tuo.
Sono molto vicina a queste donne, a quelle che si sentiranno dire ‘ ne farai un altro’ , a quelli che credono che la vita sia solo visibile.
Chiedetelo a loro, il dolore di non sentire più quel battito di ali dentro, la forza di buttare via un’ecografia che mostra i lineamenti di un viso che non vedranno mai, piedini che non correranno mai .
Sono vicina , fortemente vicina a queste mamme , a questo dolore . Sono una di voi .
Anche io ho provato quello strazio fisico e psicologico, ho affrontato un aborto terapeutico e il mio feto, anzi la mia bambina, aveva 5 settimane e ho dovuto partorirla mentre ascoltavo i vagiti di neonati , urla di donne che mettevano al mondo la vita e non la morte.
Sono una di voi.
La vita è andata avanti, ho avuto una meravigliosa figlia.
Ma quella bambina non è nata, e un frammento di me è andato via con lei .
Ho impiegato anni e anni, per elaborare il lutto.
La vicinanza psicologica è difficile, le persone hanno paura di affrontare il dolore.
Cercate aiuto e conforto nelle altre donne, sono tante, sono madri , nonne.
Buon cammino a tutte quelle piccole nostre anime , ai nostri bambini che non sono nati ma vivono in noi, nel nostro cuore che non dimentica mai.
Stavolta mi firmo.
Tatiana Andena
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA Globo di Oggi lunedì, 19 agosto 2024
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couragescout · 4 months ago
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Ultima notte di un campo intenso ma molto molto bello. Adesso stiamo dormendo con le lupette sotto le stelle sul balcone che c’è fuori dalla nostra stanza, il clima secco lo permette senza stare alla guazza dell’umidità. Domani anzi, ormai oggi essendo le due passate, arriveranno i genitori a prenderli e torneremo alla nostra quotidianità.
In queste vdb ho capito, per l’ennesima volta, quanto io tenga ai miei bambini. Quanto vedermeli appiccicati addosso in cerca di un abbraccio, di conforto, in cerca di ascolto, di comprensione sia meraviglioso. Nonostante il caldo intenso, nonostante fiumi di lacrime al giorno, nonostante nasi sanguinanti, nonostante rimproveri, nonostante momenti in cui bisognava contare fino a cento è stato un bel campo e sono, e siamo, molto soddisfatti del risultato del nostro impegno e delle mille corse dell’ultimo minuto. Con Ake e Kaa ci siamo supportati tutto il tempo e siamo arrivati cotti ma soddisfatti e contenti. Tra di noi di staff non tutto è andato perfettamente, o meglio, tra noi tre tutto è andato bene e abbiamo continuato a lavorare esattamente come abbiamo fatto fino ad ora, ma con il quarto membro abbiamo avuto la conferma che c’è qualcosa che non va e che ciò non può fermare una staff e deve essere discusso.
Fare il capo scout non è semplice, stare con i ragazzi, stare con i bambini non è semplice. Ti risucchia a livello emotivo e a livello fisico al 110% tutto il tempo, devi pensare prima di parlare in modo da usare le parole giuste, devi saper usare il tono della voce in modo da non farli sentire sempre sotto attacco, devi saper gestire crisi di rabbia, pianti da nostalgia, pianti da coccole, pianti da influenza, pianti da stanchezza, momenti di tristezza, momenti di invidia, momenti di debolezza e tutto questo non mostrando mai loro la tua stanchezza. Devi gestire il risultato di genitori assenti, di genitori iperprotettivi, di genitori che non li vogliono rendere autonomi e quindi fanno tutto al posto loro ma al tempo stesso li vorrebbero già maturi e grandi da potersela cavare da soli senza intralciare le loro vacanze, i loro aperitivi o le loro serate fuori. Per fortuna non tutti i genitori che abbiamo sono così, ci sono anche quelli che dedicano il tempo ai figli, che sono protagonisti alla loro crescita, che li supportano in tutto. E quest’ultimi sono i miei preferiti e quelli con i quali ho un rapporto più stretto ed onesto.
Essere un educatore è stancante, ti mette alla prova, ti fa tirare fuori tutta la creatività che possiedi, ti fa pensare per buona parte del tuo tempo ai bisogni dei bambini ed alle attività da proporre per aiutarli a crescere. Essere un educatore ti mette anche in crisi, ti fa venire paure, dubbi, incertezze e devi molte volte migliorare te stesso per offrire loro sempre una versione migliore di te e per dar loro il buon esempio.
Queste vdb stanno per giungere al termine ed è stata proprio una cosa ben fatta.
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untuffonelpassato · 17 days ago
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Questa società purtroppo vi ha resi tutti uguali, siete il risultato del pensiero di altri, e siete anche talmente furbi da etichettare chi la pensa a suo modo, come “matti”, gente “sola”, ma vi siete mai chiesti il perché di chi la pensa diversamente da ognuno, restando fuori dal coro, alla fine poi venga così tanto odiato ed emarginato?
Dovreste guardarvi dentro ogni tanto e spaventarvi di non essere mai stati voi stessi, mi ricordate ex, “amici”, i quali vantavano di conoscere il mondo, poiché succubi di idee altrui.
A me spaventa chi la pensa in modo totalmente estraneo a tutti voi, perché lo trovo alquanto intelligente e sveglio, quelli sì che ad oggi, fanno paura e il più delle volte invidia.
Ma meglio che continuiate a vederli come “matti” voi da “normali” siete propri belli, come il vostro fisico, che attira più di una sana ma complessa mentalità.
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crazy-so-na-sega · 5 months ago
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Karl Jax ha osservato che tra le dee e le eroine d’Omero non ce n’è una che abbia i capelli neri. Odisseo è l’unico eroe omerico bruno, ma l’abitudine a ritrarre gli eroi biondi è così forte che in due passi dell’Odissea (Xlll, 397, 431) anche lui è detto xanthòs. E, d’altronde, Odisseo si differenzia anche per i suoi caratteri psicologici, segnatamente per la sua astuzia: Gobineau vedeva in lui l’eroe “nella cui genealogia il sangue dei guerrieri achei si è fuso con quello di madri cananee”. In genere però, il disprezzo dei Greci d’epoca omerica per il tipo levantino, è scolpita dal loro disprezzo per i Fenici, bollati come “uomìni subdoli”, “arciimbroglioni” (Iliade XIX, 288). Tra gli dei omerici, Afrodite è bionda, come pure Demetra. Atena è, per eccellenza, “l’occhicerulea Atena”. Il termine adoperato è glaukopis, che certo è in relazione anche col simbolismo della civetta, sacra alla dea (glaux = civetta: occhi scintillanti, occhi di civetta), ma che in senso antropomorfico vale “occhicerulea”: Aulo Gellio (Il, 26, 17) spiega glaucum con “grigio-azzurro” e traduce glaukopis con caesia “die Himmelbluaugige“. Pindaro completa il ritratto omerico della dea chiamandola glaukopis e xanthà. Apollo è phoibos “luminoso, raggiante” e anche xoutòs. Era, sposa di Zeus e modello della matrona ellenica, è leukòlenos, “la dea dalle bianche braccia”, tipico tratto della bellezza femminile della razza nordica.
La grande arte classica, che data da questo secolo, ha ritratto quel tipo alto, con tratti fini e regolari, che è proprio della razza nordica, e quale oggi si può trovare compattamente solo in alcune regioni contadine della Svezia. Anche la razza mediterranea ha tratti regolari, ma è di piccola statura, e quell’impronta più fiera, quel modellato più energico del naso e del mento che fanno la fisionomia classica, sono da ricondursi alla razza nordica: “Ancora Aristotele scrive nella sua Etica Nicomachea che per la bellezza si richiede un corpo grande, di un corpo piccolo sì può dire che sia grazioso e ben fatto ma non propriamente bello. Questo corpo piccolo e grazioso è essenzialmente quello mediterraneo, come appare a uomini di sentire nordico. Per la sensibilità nordica il contenuto fisico e spirituale della razza mediterranea non è sufficiente ad attingere la vera ‘bellezza’, perché qui per la bellezza si richiede una certa gravità interiore, una grandezza d’animo che dai Greci di sensibilità nordica fu sintetizzata nel concetto della megalopsychìa… La figura mediterranea agli occhi dell’uomo nordico apparirà sempre troppo leggera e troppo inconsistente perché i suoi tratti fisici siano ammirati come “belli”.
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non me ne vogliano le tappe brune...;-)
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libero-de-mente · 29 days ago
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Vi ricordate quando i sogni erano riposti nei cassetti?
Alcuni, i più arditi e temerari, avevano anche gli scheletri negli armadi.
Altri ancora, i più sfortunati, avevano dei mostri sotto i letti.
A quanto pare le camere da letto nel passato erano un mondo di fantasia e di speranze, di paure e di pensieri che ci accoglievano ogni volta che si rientrava a casa.
Oggi tutte queste cose stanno in un posto diverso, si chiama cronologia. Racchiusa in un device con uno schermo illuminato.
I nostri sogni nei cassetti erano le motivazioni che ci aiutavano a superare le paure, quelle che stavano sotto i letti. Capitava di riporli e dimenticarli per un po', ma quando li ritrovavamo bastava soffiare via la polvere per riaverli con noi, quasi come nuovi.
Per molti i sogni nei cassetti non erano altro che semi, nel tempo questi semi hanno dato vita ad alberi e poi ai frutti tanto attesi.
Altri sogni si sono seccati, appassiti. Caduti nel dimenticatoio. Un vero peccato.
Credo che i miei sogni nel cassetto furono soffocati dalle mutande. Magari nelle mutande. Chi lo sa.
In alcuni casi il cassetto, in cui è racchiuso un sogno, si chiama cuore. Quelli sono sogni profondi, come le fosse oceaniche.
Perché quei sogni avevano un nome e un cognome, un sorriso e due occhi bellissimi.
Un giorno ho pensato a lungo alla questione dei sogni nel cassetto, pensando e pensando mi sono chiesto se non fossimo noi chiusi in un cassetto; mentre i sogni erano fuori all'aria aperta.
Così per levarmi ogni dubbio diedi fuoco al mio comodino. Mi ricordo ancora il sibilìo del battipanni, seguito da un forte disagio fisico nella zona delle natiche.
Oggi molti sogni sono in un carrello, virtuale, con la speranza di chiudere un ordine. Peccato.
Nel cassetto dove stavano i nostri sogni, oggi, spesso teniamo le pastiglie per dormire. Perché abbiamo più incubi che sogni.
Se è vero che i sogni son desideri, allora, io sono nubivàgo. Sicuro.
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sgiandubh · 11 months ago
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Sono qui dal 2015, quando Sky ha trasmesso Outlander in Italia . La mia conoscenza allora dei mass media era praticamente zero ma cercavo forsennatamente sul pc notizie della coppia di interpreti, le loro foto fuori dal set . A parte tutte quelle che vengono riproposte periodicamente per ricordarci come era il loro rapporto già dall’inizio , ne ho una incollata nella mente: una foto ,leggermente sfocata, molto probabilmente una spiaggia o comunque una foto all’aperto ,estiva, dove C con un vestitino tipo prendisole, sta davanti ad un buffet e S , dietro di lei, appoggiato a lei , che la tiene abbracciata con la testa sulla sua spalla. Credere a tutte le pagliacciate che sono venute dopo mi è difficile. Ho visto altre foto di lei seduta sulle ginocchia di qualcun’altro oltre Donal, forse ad una festa, un signore di mezza età o poco più . Ero rimasta sorpresa perché non mi sembrava che quella foto coincidesse con l’idea che mi ero fatta di lei .Ma poi ci sono state mostrate altre foto e credo di aver capito che ama il contatto fisico per dimostrare una sua sicurezza e una confidenza amichevole .Ora , come tutti noi, sono cambiati. Non sono i loro corpi ,è l’espressione del loro sguardo, la limpidezza del loro sguardo che era così pieno di aspettative , di speranza e felicità. Sono cresciuti, si amano ma sono guardinghi come cervi nella foresta che sentono rumori sospetti . E di rumori ce ne sono tanti ma io spero che ci siano luoghi dove possano correre liberamente.
Dear Italian Anon,
Non puoi immaginare il piacere immenso che ho provato oggi nel trovare il tuo lungo messaggio durante il camino in taxi dall'aeroporto Venizelos all'ambasciata. E mi scuserai se ti rispondo in inglese, per cortesia verso i nostri amici shipper.
Ma prima di tutto, andiamo con la traduzione del tuo interessantissimo commento:
'I've been around since 2015, when Sky broadcast Outlander in Italy. At that time, my knowledge of media was next to zero, but I was frantically looking on my computer for news about this couple and for BTS pictures. Spare all those that are periodically reposted here to remind us how was their relationship since the very beginning, there is one that is practically glued to my brain. It is a slightly blurry pic, probably taken on a beach, or at any rate a summer, open air photo, where you can see C in a sort of sundress in front of a buffet and S, behind her, leaning on her, holding her in his arms with her head on his shoulder. So it's difficult for me to believe all the nonsense that followed. And I have also seen other pictures of her, sitting on someone's lap (not Donal), maybe at a party or something, a middle-aged gentleman, I think. That particular picture surprised me, because it did not fit with my idea of her. But then more pictures like this one surfaced, and I finally understood that she is very much into touching, because it makes her feel safe and because that is her way to show her friendly trust in someone. Nowadays, like all of us, they have changed. It's not really about their appearance, but rather their gaze, the clarity of their gaze which was so full of expectations, hope and happiness. They matured, they do love each other, but they are now like those deer in the forest, always aware of suspicious noises. And yes, there's so many suspicious noises around them, but I do hope there are places where they can run free.'
I have never seen or heard of that summer dress picture, Anon, and if you happen to have it in your archives or something, per cortesia, send it to me in DM or by Anon link, if you can or if you want. I shall only post it if you don't mind and I think it could make many people sigh, in a good way. As for any lap pic, I only know the (infamous) one with McIdiot, but again - maybe you do happen to have more tea? I'd love to see it, and now my insane curiosity is piqued for good.
I loved your deer metaphor. It instantly made me think of this:
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And I know there are places where they do run free. I know it for a fact, even, no matter how hard some very sad people would like to push some very sad (and ridiculous) stories, that happen to fit other sad (but powerful) people's agenda. And this knowledge is everything I need. And, exactly like you, I only wish the best in the world for These Two - they deserve it.
E ora ti lascio con il mio saluto preferito: Pace e Bene! Sei sempre la benvenuta qui!
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orotrasparente · 5 months ago
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da quando ho memoria la mia vita è stata totalmente condizionata e, a volte, invalidata dall’ansia, quasi come se fosse una presenza che vive sulle mie spalle costantemente e insinuandosi sulle mie esperienze, danneggiando le mie relazioni e le mie amicizie, facendomi perdere occasioni, privandomi del sonno, sono stato in terapia per l’ansia, ho provato dolore fisico per l’ansia, anche solo scrivere queste cose fa vibrare il mio corpo e i miei occhi ripensando a tutto quello che mi ha causato l’ansia, ora che ho quasi 26 anni sto imparando ad accettare che l’ansia è qualcosa che forse non potrò mai allontanare né debellare dal mio corpo così come sto iniziando ad accettare che probabilmente sarà una presenza costante della mia vita fino a quando non sarò morto, però sto anche imparando che con l’ansia si può convivere, si può tenere a bada, ad oggi (nonostante a volte faccia ancora male) sto cercando di non vederla più come una cosa negativa ma un po’ come un’amica troppo apprensiva e che in qualche modo mi stimola a superare certi limiti e ad essere una persona sempre un pochino più solida
tutto questo per dire che, in una società in cui disturbi come l’ansia invalidante viene percepita come “di poco conto” e, per cui, è un problema di cui si parla sempre troppo poco, vorrei sinceramente ringraziare disney pixar per averne parlato e averla rappresentata così bene, grazie veramente
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